Foglio illustrativo - RELIFEX
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antiinfiammatorio ed antireumatico non steroideo.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Artrite reumatoide, osteoartrosi, spondilite anchilosante, artropatia gottosa, reumatismo extraarticolare.
Affezioni periarticolari come: borsiti, tendiniti, sinoviti e tenosinoviti, periartrite scapolomerale.
Processi infiammatori acuti inclusi quelli muscolo-scheletrici, lesioni da sport.
CONTROINDICAZIONI
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– I medicianali a base di nabumetone sono controindicati nei pazienti con una storia di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
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– RELIFEX non deve essere somministrato ai pazienti che hanno manifestato asma, riniti, orticaria o reazioni di tipo allergico dopo l'assunzione di acido acetilsalicilico o altri FANS. In tali pazienti sono state segnalate reazioni di tipo anafilattico gravi, raramente fatali, ai FANS.
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– RELIFEX è controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica.
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– RELIFEX è controindicato nei pazienti con una storia di sanguinamento gastrointestinale o
perforazione connessa ad una precedente terapia con FANS.
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– RELIFEX è controindicato nei pazienti con una storia di ulcera peptica /emorragia ricorrente o attiva (due o più episodi distinti di comprovata ulcerazione o sanguinamento).
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– RELIFEX è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.
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– RELIFEX è controindicato nei pazienti con grave insufficienza cardiaca e nei pazienti con emorragia cerebrovascolare o di altra natura in atto.
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– RELIFEX è controindicato in caso di discrasie ematiche di rilievo e di diatesi emorragica in corso di trattamento con anticoagulanti in quanto ne sinergizza l'azione.
Il medicinale inoltre non va somministrato in età pediatrica.
PRECAUZIONI PER L’USO
RELIFEX deve essere usato con cautela e sotto controllo medico in quei pazienti con anamnesi positiva per disturbi gastrointestinali (emorragia gastrointestinale, ulcera peptica) a seguito di terapia con altri farmaci antiinfiammatori non steroidei.
L'uso di RELIFEX in concomitanza di altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2, deve essere evitato.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile che occorre per controllare i sintomi (vedere oltre e paragrafo “Dose, modo e tempo di somministrazione”).
Anziani:
I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente sanguinamento e perforazione gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo “Dose, modo e tempo di somministrazione”).
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione:
Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono stati segnalati sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo “Controindicazioni”), il rischio di sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilco o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere oltre e paragrafo “Interazioni”).
Pazienti con storia di patologia gastrointestinale, in particolare gli anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale indicativo di ulcerazione (soprattutto sanguinamento gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, FANS, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’acido acetilsalicilico e il clopidrogel (vedere paragrafo “Interazioni”).
Quando si verifica sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono nabumetone il trattamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo “Effetti indesiderati”).
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari:
Occorre cautela e un appropriato monitoraggio nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché, in associazione alla terapia con FANS, sono state segnalate ritenzione idrica ed edema.
I dati di studi clinici ed epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (particolarmente ad alte dosi e in trattamenti a lungo termine) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio infarto del miocardio o ictus). Non ci sono sufficienti dati per escludere un tale effetto anche per il nabumetone.
Pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, malattia cardiaca ischemica stabilizzata, malattia arteriosa periferica, e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con nabumetone solamente dopo attenta valutazione. Una simile considerazione deve essere fatta prima di iniziare un trattamento a più lungo termine in pazienti con fattori di rischio per malattie cardiovascolari (per esempio ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito e abitudine al fumo).
Reazioni cutanee:
Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, che includono dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state segnalate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedi paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere a più alto rischio nelle prime fasi della terapia: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Il trattamento con nabumetone deve essere interrotto alla prima comparsa di esantema della cute, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Compromissione della fertilità femminile:
L’uso di nabumetone può alterare la fertilità femminile e non è raccomandato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.
La somministrazione di nabumetone dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilità.
Altro:
I FANS possono mascherare i segni o i sintomi di un'infezione (febbre, dolore e gonfiore).
Casi di visione offuscata o di ridotta attività visiva sono stati riportati con l'uso di FANS, incluso il nabumetone. I pazienti che presentano questi eventi devono essere sottoposti ad esame oftalmologico.
Fare attenzione quando si somministra nabumetone ai pazienti con:
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– Asma, orticaria o altre reazioni di tipo allergico pregresse indotte da acido acetilsalicilico o da altri FANS. Poiché in tali pazienti durante la somministrazione di altri FANS sono stati riportati attacchi di asma fatali, la prima somministrazione di nabumetone deve essere supervisionata da un medico.
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– LES e malattia del tessuto connettivo misto: nei pazienti con lupus eritematoso sistemico (LES) e malattia del tessuto connettivo misto può esserci un maggior rischio di meningite asettica (vedere paragrafo 4.8).
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– Grave compromissione epatica. Come con altri FANS, sono state riportate anomalie dei test della funzionalità epatica, rari casi di ittero e insufficienza epatica (alcuni dei quali con esito fatale). Un paziente con segni/sintomi che suggeriscono disfunzione epatica o che ha mostrato risultati anomali del test della funzionalità epatica durante la terapia a base di nabumetone deve essere valutato in termini di evidenza dello sviluppo di una reazione epatica più grave. Il nabumetone deve essere interrotto se si verifica una tale reazione.
Grave compromissione renale (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min): i test di laboratorio devono essere effettuati in condizioni basali ed entro alcune settimane dall'inizio della terapia. Ulteriori test devono essere effettuati ove necessario; se la compromissione peggiora, può essere richiesta l'interruzione della terapia. In caso di compromissione renale moderata (clearance della creatinina da 30 a 49 ml/min) si ha un aumento del 50% del 6-MNA plasmatico libero e può essere richiesta una riduzione della dose (vedere paragrafo 4.5).È necessaria cautela anche in pazienti in terapia diuretica ed in genere nei pazienti in età avanzata, particolarmente nel corso di terapie a lungo termine.
Durante trattamenti prolungati con RELIFEX, come con altri antiinfiammatori non steroidei, sono indicati, come misura precauzionale, controlli periodici della crasi ematica e della funzionalità epatica e renale.
INTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI E ALTRE FORME DI INTERAZIONE
Si raccomanda di fare attenzione in caso di terapia concomitante con i farmaci elencati sotto.
Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale.
Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti come il warfarin e altri anticoagulanti; la loro somministrazione in concomitanza con RELIFEX deve essere intrapresa con cautela e i segnali di sovradosaggio devono essere monitorati attentamente.
Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo “Avvertenze speciali”).
L'uso di più di un FANS non è raccomandato.
In generale, i FANS interagiscono con i seguenti medicinali aumentandone la concentrazione:
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– glicosidi cardiaci
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– metotressato
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– litio
Potrebbe svilupparsi iperkaliemia, in particolare con la somministrazione concomitante di diuretici risparmiatori di potassio.
Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II:
I FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi come gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACEI) e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina (ARA). In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono nabumetone in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il loro monitoraggio frequente.
La somministrazione di nabumetone deve essere intrapresa con cautela e i segnali di sovradosaggio devono essere attentamente monitorati in quei pazienti che ricevono una terapia concomitante a base di farmaci che si legano alle proteine come: sulfaniluree, sulfonamidi, derivati sulfamidici in genere, o idantoina.
Ciclosporina: i FANS aumentano il rischio di nefrotossicità con questo medicinale.
Mifepristone: RELIFEX non deve essere usato negli 8–12 giorni dopo la somministrazione di mifepristone in quanto i FANS possono ridurre l'effetto di mifepristone.
Probenecid: riduzione del metabolismo di RELIFEX e riduzione dell'eliminazione di RELIFEX e metaboliti.
Antibiotici chinolonici: dati sugli animali indicano che i FANS aumentano il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono RELIFEX e chinoloni possono avere un maggior rischio di sviluppare convulsioni.
Alcool, bisfosfonati, oxpentifillina (pentossifillina) e sulfinpirazone: possono potenziare gli effetti collaterali gastrointestinali e il rischio di emorragia o ulcera.
I seguenti farmaci comunemente disponibili non influiscono sul metabolismo e sulla biodisponibilità di RELIFEX: paracetamolo, cimetidina, antacidi di idrossido di alluminio.
AVVERTENZE SPECIALI
Gravidanza e allattamento
RELIFEX non deve essere somministrato in gravidanza e durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Gravidanza
L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto, di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumenta da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. E’ stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre e post-impianto e di mortalità embrio/fetale. Inoltre, un aumento dell’ incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui sono stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:
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– tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
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– disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
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– possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse;
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– inibizione delle contrazioni uterine con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Adulti:
una compressa o una bustina o 1 flaconcino di soluzione orale da 1 g la sera.
In casi gravi e persistenti o in corso di esacerbazioni acute si possono aggiungere ½ compressa o ½ bustina o ½ flaconcino di soluzione orale, o 1 compressa o 1 bustina o 1 flaconcino di soluzione orale da 1 g la mattina.
Nel caso di affezioni acute, come le lesioni da sport, si consiglia una dose di attacco di una compressa o una bustina o 1 flaconcino di soluzione orale seguita dalla posologia standard.
Nell'anziano la dose totale giornaliera non deve superare 1 g (in alcuni casi 500 mg, ½ compressa o ½ bustina o ½ flaconcino di soluzione orale possono dare risultati soddisfacenti).
Le bustine devono essere sempre sciolte prima dell'uso in mezzo bicchiere d'acqua.
La sospensione così ottenuta va mescolata con un cucchiaino e va assunta subito dopo.
Le bustine ed il flaconcino monodose di soluzione orale sono particolarmente adatti all'impiego in tutti i pazienti che presentano difficoltà alla deglutizione.
La contemporanea assunzione di cibo non influenza l'assorbimento di RELIFEX.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo “Precauzioni per l’uso”).
Anziani :
Gli anziani presentano alti tassi di reazioni avverse (ADR) correlate ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare emorragia e perforazione gastrointestinale (GI) che possono essere potenzialmente fatali.
Nell'anziano la dose totale giornaliera non deve superare 1 g (in alcuni casi 500 mg, 1/2 compressa o 1/2 bustina o 1/2 flaconcino monodose di soluzione orale possono dare risultati soddisfacenti) (vedere paragrafo “Precauzioni per l’uso”).
Bambini :
Allo stato attuale non esistono dati relativi all'impiego nei pazienti con età inferiore ai 14 anni.
SOVRADOSAGGIO
Sintomi e segni
Non ci sono informazioni sul sovradosaggio.
I sintomi comprendono nausea, vomito, dolore epigastrico, sanguinamento gastrointestinale, raramente diarrea, disorientamento, eccitazione, coma, sonnolenza, capogiri e occasionalmente convulsioni. In caso di intossicazione significativa sono possibili insufficienza renale acuta e danno epatico.
Trattamento
Non c’è un antidoto specifico.
In caso di sovradosaggio, praticare subito una lavanda gastrica ed una appropriata terapia sintomatica. RELIFEX non è dializzabile.
EFFETTI INDESIDERATI
Gli eventi avversi sono elencati sotto secondo la classificazione per sistemi e organi e per frequenze. Le frequenze sono definite come: molto comuni (≥ 1/10), comuni (≥ 1/100 e < 1/10), non comuni (≥ 1/1000 e < 1/100), rari (≥ 1/10.000 e < 1/1000) e molto rari (< 1/10.000) includendo le segnalazioni isolate.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Gli eventi avversi osservati più comunemente sono di natura gastrointestinale. Possono manifestarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, talvolta fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo “Precauzioni per l’uso”).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto rari:
Trombocitopenia
Non noti:
Anemia (incluse anemia aplastica e anemia emolitica)
Disturbi del sistema immunitario
Molto rari:
Anafilassi, reazione anafilattoide
Disturbi psichiatrici
Non comuni:
Confusione, nervosismo, insonnia
Non noti:
Allucinazioni
Patologie del sistema nervoso
Non comuni:
Sonnolenza, capogiri, mal di testa, parestesia
Non noti:
Meningite asettica (specialmente nei pazienti con disturbi autoimmuni presenti come lupus eritematoso sistemico, malattia del tessuto connettivo misto, con sintomi come torcicollo, mal di testa, nausea, vomito, febbre o disorientamento (vedere paragrafo 4.4.))
Patologie dell'occhio
Non comuni:
Visione anomala, patologie dell'occhio
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Comuni:
Tinnito, patologie dell'orecchio
Patologie vascolari
Comuni:
Aumenti della pressione sanguigna
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comuni:
Dispnea, patologie respiratorie, epistassi
Molto rari:
Polmonite interstiziale
Patologie gastrointestinali
Comuni:
Diarrea, stipsi, dispepsia, gastrite, nausea, dolore addominale, flatulenza
Non comuni:
Ulcera duodenale, sanguinamento gastrointestinale, gastrica, disturbo gastrointestinale, melena, vomito, stomatite, bocca secca
ulcera
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Sono stati segnalati anche ematemesi, stomatite ulcerosa ed esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4).
Patologie epatobiliari
Molto rari: | Insufficienza epatica, ittero |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comuni: | Eruzione cutanea, prurito |
Non comuni: | Fotosensibilità, orticaria, sudorazione |
Molto rari: | Reazioni bollose che includono necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens Johnson, eritema multiforme, angioedema, pseudoporfiria, alopecia. |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comuni: | Miopatia |
Patologie renali e urinarie
Non comuni: | Disturbi del tratto urinario |
Molto rari: | Insufficienza renale, sindrome nefrosica |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Molto rari: | Menorragia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comuni: | Edema |
Non comuni: | Astenia, affaticamento |
Esami diagnostici
Non comuni: | Valori elevati dei test di funzionalità epatica |
Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono state segnalate in associazione al trattamento con FANS.
Dati di studi clinici ed epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (in particolare a dosi elevate e nel trattamento a lungo termine) può essere associato ad un maggior rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio, ictus e decesso) (vedere paragrafo 4.4.).
Sono stati inoltre segnalati vertigini, broncospasmo, nefrite interstiziale e iperkaliamia.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Segnalazione di effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato , compresi quelli non elencati in questo foglio si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
SCADENZA
Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.
La data di scadenza indicata sulla confezione si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Attenzione : non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.
Compresse masticabili: conservare al riparo dalla luce.
TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI
COMPOSIZIONE
Ogni compressa rivestita con film contiene:
Principio attivo:
nabumetone: 1 g.
Eccipienti : sodio carbossimetilamido; sodio laurilsolfato; magnesio stearato; cellulosa microcristallina; ipromellosa 2910; titanio diossido (E 171); macrogol 400; macrogol 6000.
Ogni bustina di granulato per sospensione orale contiene:
Principio attivo:
nabumetone: 1 g.
Eccipienti : ipromellosa; silice colloidale; sodio laurilsolfato; aroma menta; saccarosio.
Ogni flaconcino monodose di soluzione orale contiene:
Principio attivo:
nabumetone: 1 g.
Eccipienti : metilcellulosa; gomma xantano; sorbitolo; sodio benzoato; aroma vaniglia; aroma menta; ammonio glicirrizinato; glicerolo; acido cloridrico; acqua depurata.
Ogni compressa masticabile contiene:
Principio attivo:
nabumetone: 1 g.
Eccipienti : sorbitolo; mannitolo; sodio laurilsolfato; povidone K29/32; sodio amido glicolato; acido citrico anidro; sodio bicarbonato; aroma fragola; aroma tutti frutti; saccarina sodica; magnesio stearato.
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO PER OGNI PRESENTAZIONE
30 compresse rivestite con film divisibili
30 bustine di granulato per sospensione orale
20 flaconcini monodose da 10 ml di soluzione orale
30 compresse masticabili
TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Meda Pharma S.p.A., Viale Brenta 18, 20139 Milano
PRODUZIONE
Compresse rivestite :
Produttore e controllore finale:
Haupt Pharma Wülfing GmbH, Bethelner Landstrasse 18, 31028 Gronau (Germania)
Bustine:
Produzione, confezionamento e controllo :
Famar Italia S.p.A., via Zambeletti 25, Baranzate di Bollate (MI)
Confezionamento alternativo: S.I.I.T. Srl, Trezzano s/Naviglio (MI)
Rilascio : Glaxo Smith-Kline, Verona
Flaconcini bevibili:
ISF S.p.A., Roma
Compresse masticabili:
Famar Italia S.p.A., via Zambeletti 25, Baranzate di Bollate (MI)
oppure
SmithKline Beecham Pharmaco, Puerto Rico, Inc., Cidra, Puerto Rico 00739–1976 (USA)
Confezionamento e controllo alternativo: SmithKline Beecham Pharmaceuticals, Crawley (UK)
REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO:
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
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