Riassunto delle caratteristiche del prodotto - PARACALCITOLO ACCORD
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1.
Paracalcitolo Accord 2 microgrammi/ml soluzione iniettabile
Paracalcitolo Accord 5 microgrammi/ml soluzione iniettabile
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
2 mcg/ml: ogni ml di soluzione iniettabile contiene 2 microgrammi di paracalcitolo.
5 mcg/ml: ogni ml di soluzione iniettabile contiene 5 microgrammi di paracalcitolo.
2 mcg/ml, 1 ml: ogni flaconcino da 1ml contiene 2 microgrammi di paracalcitolo.
5 mcg/ml, 1 ml: ogni fiala da 1 ml contiene 5 microgrammi di paracalcitolo.
5 mcg/ml, 2 ml: ogni fiala da 2 ml contiene 10 microgrammi di paracalcitolo.
5 mcg/ml, 1 ml: ogni flaconcino da 1 ml contiene 5 microgrammi di paracalcitolo.
5 mcg/ml, 2 ml: ogni flaconcino da 2 ml contiene 10 microgrammi di paracalcitolo.
Eccipienti con effetto noto: Etanolo anidro 35 % v/v (276,15 mg/ml) e propilenglicole 30 % v/v (310,8 mg/ml)
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Soluzione iniettabile
Soluzione acquosa limpida e incolore, senza particelle visibili.
pH: da 6,5 a 9,0
Osmolarità: 11,077 mOsm/L
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Paracalcitolo è indicato negli adulti per la prevenzione e il trattamento dell’iperparatiroidismo secondario nei pazienti affetti da malattia renale cronica di stadio 5 che sono sottoposti a emodialisi.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Posologia
Adulti
1) La Dose Iniziale deve essere calcolata sulla base dei livelli basali di ormone paratiroideo (PTH) :
La dose iniziale del paracalcitolo è basata sulla seguente formula:
Dose iniziale (microgrammi) = livello basale di PTH intatto in pmol/l
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Oppure = livello basale di PTH intatto in pg/ml 80
e somministrata come bolo endovenoso (E.V.), a giorni alterni, in ogni momento durante la dialisi.
La dose massima sicura somministrata durante gli studi clinici è stata quella di 40 microgrammi.
Documento reso disponibile da AIFA il 05/05/2020
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
2) Dose di titolazione
Il target di riferimento attualmente accettato per i livelli di PTH in soggetti con insufficienza renale all’ultimo stadio sottoposti a dialisi non è più di 1,5–3 volte il limite superiore non-uremico dei soggetti normali, ossia 15,9–31,8 pmol/l (150–300 pg/ml), per PTH intatto. Per raggiungere adeguati valori fisiologici è necessario un attento monitoraggio e la titolazione della dose individuale. Se si nota ipercalcemia o persistentemente aumento del prodotto corretto Ca x P, superiore a 5,2 mmol2/l2 (65 mg2/dl2), il dosaggio deve essere ridotto o interrotto fino a quando questi parametri non si normalizzano.
Di conseguenza, la somministrazione del paracalcitolo deve essere iniziata nuovamente a una dose inferiore. Può rendersi necessaria una riduzione delle dosi a seguito di una riduzione dei livelli di PHT in risposta alla terapia.
La tabella seguente è un approccio suggerito per la titolazione della dose:
Linee guida consigliate sul dosaggio (Aggiustamenti del dosaggio ad intervalli da 2 a 4 settimane) | |
Livello di iPTH relativo al basale | Correzione della dose di paracalcitolo |
Uguale o aumentato | Aumento da 2 a 4 microgrammi |
Ridotto di < 30% | |
Ridotto tra ≥30% e ≤60% | Mantenere |
Ridotto di >60% | Riduzione da 2 a 4 microgrammi |
IPTH < 15,9 pmol/l (150pg/ml) |
Una volta stabilito il dosaggio, i livelli di calcio e fosfato nel siero deve essere misurato mensilmente. La misurazione del PTH sierico è raccomandata ogni tre mesi. Durante l’aggiustamento della dose con paracalcitolo, test di laboratorio possono essere richiesti più frequentemente.
Compromissione epatica
Le concentrazioni di paracalcitolo non legato in pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata sono simili a quelle dei soggetti sani e l’aggiustamento della dose non è necessaria in questa popolazione di pazienti. Non vi è nessuna esperienza con pazienti affetti da compromissione epatica grave.
Popolazione pediatrica (0–18 anni)
La sicurezza e l’efficacia di Paracalcitolo Accord nei bambini non è stata stabilita. Non ci sono dati disponibili su bambini al di sotto dei 5 anni di età. I dati attualmente disponibili su pazienti pediatrici sono descritti al paragrafo 5.1, ma non possono essere fatte raccomandazioni sulla posologia.
Anziani (>65 anni)
Esiste una limitata esperienza con pazienti di 65 anni od oltre in studi clinici di fase III. In questi studi nessuna differenza di efficacia o sicurezza è stata osservata nel complesso tra i pazienti di 65 anni o più anziani e i pazienti più giovani.
Modo di somministrazione
Paracalcitolo Accord soluzione iniettabile è somministrato attraverso un accesso di emodialisi.
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Tossicità da vitamina D
Ipercalcemia
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
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L’inibizione eccessiva dell’ormone paratiroideo può risultare in un aumento dei livelli di calcio nel sangue e portare alla malattia ossea metabolica. È richiesto il monitoraggio del paziente e la titolazione della dose individualizzata per raggiungere adeguati endpoint fisiologici.
Se si manifesta un’ipercalcemia clinicamente significativa e il paziente sta assumendo un farmaco legante i fosfati a base di calcio, la dose di questo farmaco deve essere ridotta o interrotta.
L’ipercalcemia cronica può essere associata alla calcificazione vascolare generalizzata e ad altra calcificazione del tessuto molle.
Prodotti medicinali correlati alla vitamina D o al fosfato non devono essere somministrati in concomitanza con paracalcitolo, a causa di un incrementato rischio di ipercalcemia o aumento del prodotto Ca x P (vedere paragrafo 4.5).
La tossicità della digitale è potenziata dall’ipercalcemia di qualsiasi origine, per cui bisogna fare attenzione quando la digitale viene prescritta in concomitanza con paracalcitolo (vedere paragrafo 4.5).
Si deve usare cautela se paracalcitolo viene somministrato in concomitanza con ketoconazolo (vedere paragrafo 4.5).
Questo prodotto medicinale contiene 35% v/v (276,15 mg/ml) di etanolo anidro (alcol). Ogni dose può contenere fino a 5,52 g e 2,21 g di etanolo anidro, rispettivamente, per il dosaggio 2 mcg/ml e 5 mcg/ml, che può risultare o dannoso per i soggetti che soffrono di alcolismo.
Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza e allattamento, bambini e gruppi ad alto rischio quali i pazienti affetti da patologie epatiche o da epilessia.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione
Non sono stati effettuati studi d’interazione con paracalcitolo in forma iniettabile. Tuttavia, uno studio d’interazione tra ketoconazolo e paracalcitolo è stato effettuato con la formulazione in capsule.
Ketoconazolo: Ketoconazolo è noto essere un inibitore non specifico di diversi enzimi citocromo P450. I dati disponibili sia in vivo che in vitro suggeriscono che il ketoconazolo può interagire con gli enzimi che sono responsabili del metabolismo di paracalcitolo e di altri analoghi della vitamina D.
Bisogna prestare particolare attenzione quando il paracalcitolo viene somministrato insieme a ketoconazolo (vedere paragrafo 4.4).
L’effetto di dosi multiple di ketoconazolo somministrato al dosaggio di 200 mg, due volte al giorno (BID) per 5 giorni, sulla farmacocinetica di paracalcitolo capsule è stato studiato in soggetti sani. In presenza di ketoconazolo la Cmax del paracalcitolo è stata influenzata in maniera minima, mentre la AUC0-∞ è circa raddoppiata. L’emivita media del paracalcitolo è stata di 17,0 ore in presenza di ketoconazolo in confronto a 9,8 ore, quando il paracalcitolo è stato somministrato da solo. I risultati di questo studio indicano che a seguito di somministrazione orale di paracalcitolo l’aumento massimo della AUC∞ del paracalcitolo dovuta all’interazione farmacologica con il ketoconazolo non dovrebbe essere maggiore di due volte.
Non sono stati effettuati studi specifici di interazione. La tossicità della digitale è potenziata dalla presenza di ipercalcemia di qualsiasi origine; di conseguenza, deve essere adottata la massima cautela nel caso in cui la digitale viene prescritta in concomitanza con paracalcitolo (vedere paragrafo 4.4).
Prodotti medicinali correlati alla vitamina D o al fosfato non devono essere somministrati in concomitanza con paracalcitolo, a causa di un incrementato rischio di ipercalcemia o aumento del prodotto Ca x P (vedere paragrafo 4.4).
Alte dosi di preparazioni contenenti calcio o diuretici tiazidici possono aumentare il rischio di ipercalcemia.
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Medicinali contenenti magnesio (ad esempio antiacidi) non devono essere assunti in concomitanza a medicinali contenenti vitamina D, in quanto si potrebbe manifestare ipermagnesemia.
Le preparazioni contenenti alluminio (per esempio, antiacidi, farmaci leganti i fosfati) non devono essere somministrate cronicamente con prodotti medicinali a base di vitamina D, perché possono manifestarsi aumentati livelli di alluminio nel sangue e tossicità ossea da alluminio.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
I dati relativi all’uso di paracalcitolo in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Paracalcitolo Accord non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.
Allattamento
Non è noto se il paracalcitolo/metaboliti siano escreti nel latte materno. I dati farmacodinamici/tossicologici disponibili negli animali hanno mostrato escrezione di paracalcitolo/metaboliti nel latte (per dettagli vedere 5.3). Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Deve essere deciso se interrompere l’allattamento o se interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con paracalcitolo tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il benificio della terapia per la donna.
Fertilità
Gli studi animali non hanno mostrato alcun effetto di paracalcitolo sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
In seguito a somministrazione di paracalcitolo, possono verificarsi capogiri, che alterano in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari (vedere paragrafo 4.8).
4.8 effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza
600 pazienti circa sono stati trattati con paracalcitolo in studi clinici di fase II/III/IV. In generale, il 6 % dei pazienti trattati con paracalcitolo hanno riportato reazioni avverse.
La più comune reazione avversa associata alla terapia con paracalcitolo è stata l’ipercalcemia, riscontrata nel 4,7 % dei pazienti. L’ipercalcemia dipende dal livello di soppressione del livello di PTH e può essere minimizzata attraverso un’appropriata titolazione della dose.
Elenco delle reazioni avverse in forma tabellare
Le reazioni avverse almeno possibilmente correlate a paracalcitolo, sia cliniche che emerse da esami di laboratorio, sono visualizzate secondo la classificazione MedDRA per classe di sistema organo, reazione avversa e frequenza. I seguenti gruppi di frequenza sono utilizzati: Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥ 1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi | Reazione avversa | Frequenza |
Infezioni e infestazioni | Sepsi, polmonite, infezione, faringite, infezione della vagina, influenza | Non comune |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | Cancro della mammella | Non comune |
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Classificazione per sistemi e organi | Reazione avversa | Frequenza |
Patologie del Sistema emolinfopoietico | Anemia, leucopenia, linfoadenopatia | Non comune |
Patologie del Sistema immunitario | Ipersensibilità | Non comune |
Edema della laringe, angioedema, orticaria | Non nota | |
Disturbi endocrini | Ipoparatiroidismo | Comune |
Iperparatiroidismo | Non comune | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipercalcemia, iperfosfatemia | Comune |
Iperkaliemia, ipocalcemia, anoressia | Non comune | |
Disturbi psichiatrici | Stato confusionale, delirio, depersonalizzazione, agitazione, insonnia, nervosismo | Non comune |
Patologie del Sistema nervoso | Cefalea, disgeusia | Comune |
Coma, accidente cerebrovascolare, attacco ischemico transitorio, sincope, mioclono, ipoestesia, parestesia, capogiri | Non comune | |
Patologie dell’occhio | Glaucoma, congiuntivite | Non comune |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Disturbo dell’orecchio | Non comune |
Patologie cardiache | Arresto cardiaco, aritmia, flutter atriale | Non comune |
Patologie vascolari | Ipertensione, ipotensione | Non comune |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Edema polmonare, asma, dispnea, epistassi, tosse | Non comune |
Patologie gastrointestinali | Emorragia del retto, colite, diarrea, gastrite, dispepsia, disfagia, dolore addominale, stipsi, nausea, vomito, bocca secca, disturbo gastrointestinale | Non comune |
Emorragia gastrointestinale | Non nota | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Prurito | Comune |
Dermatite bollosa, alopecia, irsutismo, eruzione cutanea, iperidrosi | Non comune | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Artralgia, rigidità articolare, mal di schiena, contrazione muscolare, mialgia | Non comune |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Dolore alla mammella, disfunzione erettile | Non comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Alterazione dell’andatura, edema, edema periferico, dolore, dolore in sede d’iniezione, piressia, dolore toracico, condizione aggravata, astenia, malessere, sete | Non comune |
Esami diagnostici | Tempo di sanguinamento prolungato, aspartato aminotransferasi aumentata, esami di laboratorio anormali, riduzione di peso | Non comune |
La frequenza delle rezioni avverse riportte dall’esperienza post-marketing non può essere stimata ed è stata riportata come “Non nota”.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:.
4.9 sovradosaggio
Nessun caso di sovradosaggio è stato segnalato.
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Il sovradosaggio di paracalcitolo può portare a ipercalcemia, ipercalciuria, iperfosfatiemia e soppressione eccessiva di PTH (vedere paragrafo 4.4).
In caso di sovradosaggio, i segni e i sintomi di ipercalcemia (livelli sierici di calcio) devono essere monitorati e segnalati al medico. Il trattamento deve essere iniziato in maniera appropriata.
Paracalcitolo non è significativamente rimosso attraverso la dialisi. Il trattamento dei pazienti con ipercalcemia clinicamente rilevante consiste nell’immediata riduzione della dose o interruzione della terapia con paracalcitolo e include una dieta a basso contenuto di calcio, l’eliminazione di integratori di calcio, mobilizzazione del paziente, attenzione agli sbilanci dei fluidi ed elettroliti, valutazione di anormalità elettrocardiografiche (critico nei pazienti che assumono la digitale) ed emodialisi o dialisi peritoneale con il dializzato privo di calcio, secondo quanto garantito.
Non appena i livelli sierici di calcio ritornano entro i limiti normali, paracalcitolo può essere somministrato nuovamente a una dose inferiore. Se si manifestano livelli sierici di calcio marcatamente elevati e persistenti esistono una varietà di alternative terapeutiche che possono essere considerate. Queste includono l’uso di farmaci quali i fosfati e i corticosteroidi, così come misure per indurre la diuresi.
Paracalcitolo Accord soluzione iniettabile contiene 30 % v/v di propilenglicole come eccipiente. Casi isolati di depressione del Sistema Nervoso Centrale, emolisi e acidosi lattica sono stati segnalati quali effetto tossico associato alla somministrazione di propilenglicole ad alte dosi. Sebbene non sia previsto che questi effetti vengano riscontrati con la somministrazione di paracalcitolo, in quanto il propilenglicole viene eliminato durante il processo di dialisi, il rischio di effetto tossico in situazioni di sovradosaggio deve essere tenuto in considerazione.
5. proprieta’ farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Agenti antiparatiroidei, codice ATC: H05BX02.
Meccanismo d’azione
Il paracalcitolo è un analogo sintetico del calcitriolo, la forma biologicamente attiva della vitamina D, con modifiche sulla catena laterale (D2) e sull’anello A (19-nor). A differenza del calcitriolo, il paracalcitolo è un attivatore selettivo del recettore della vitamina D (VDR). Il paracalcitolo stimola selettivamente i recettori della vitamina D a livello delle ghiandole paratiroidee senza provocare l’aumento dei recettori della vitamina D a livello intestinale e risulta meno attivo sul riassorbimento osseo. Il paracalcitolo stimola, inoltre, i recettori calcio-sensibili (CaSR) presenti a livello delle ghiandole paratiroidee. Di conseguenza, il paracalcitolo riduce i livelli di paratormone (PTH) inibendo la proliferazione delle paratiroidi e diminuendo la sintesi e la secrezione di PTH, con un impatto minimo sui livelli di calcio e fosforo; il paracalcitolo può agire direttamente sugli osteoblasti per preservare il volume osseo e migliorare le superfici di mineralizzazione. La correzione dei livelli alterati di PTH, unitamente alla normalizzazione dell’omeostasi del calcio e del fosforo, può prevenire o curare la malattia ossea metabolica associata ad insufficienza renale cronica.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di paracalcitolo sono state esaminate in uno studio randomizzato di 12 settimane, in doppio cieco, controllato verso placebo, su 29 pazienti pediatrici, di età compresa tra i 5 ed i 19 anni affetti da malattia renale allo stadio terminale emodializzati. I sei pazienti più piccoli trattati con paracalcitolo nel corso dello studio avevano un’età compresa tra i 5 ed i 12 anni. La dose iniziale di paracalcitolo è stata di 0,04 mcg/kg 3 volte a settimana, se il livello sierico basale di paratormone intatto (iPTH) era < 500 pg/ml, o di 0,08 mcg/kg 3 volte a settimana, se il livello sierico basale di paratormone intatto (iPTH) era ≥ 500 pg/ml, rispettivamente. La dose di paracalcitolo è stata aggiustata con incrementi pari a 0,04 mcg/kg in base ai
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livelli sierici di iPTH, di calcio, e di prodotto Ca x P. Il 67% dei pazienti trattati con paracalcitolo ed il 14% dei pazienti trattati con placebo hanno completato lo studio. Nel 60% dei soggetti appartenenti al gruppo paracalcitolo, sono state riscontrate 2 riduzioni consecutive del 30% del livello sierico di iPTH rispetto al basale, paragonato al 21% dei pazienti appartenenti al gruppo trattato con placebo. Nel 71% dei pazienti appartenenti al gruppo trattato con placebo, è stato necessario interrompere lo studio a causa di aumenti eccessivi dei livelli di iPTH. Nessun soggetto nè nel gruppo trattato con paracalcitolo nè nel gruppo placebo, ha sviluppato ipercalcemia. Non sono disponibili dati sui pazienti di età inferiore ai 5 anni.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Distribuzione
La farmacocinetica di paracalcitolo è stata studiata in pazienti con insufficienza renale cronica (IRC) in emodialisi. Paricalcitolo è somministrato come iniezione di bolo endovenoso. Entro due ore dalla somministrazione di dosi che vanno da 0,04 a 0,24 microgrammi/kg, le concentrazioni di paracalcitolo diminuiscono rapidamente; successivamente le concentrazioni di paracalcitolo diminuiscono logaritmicamente con un’emi-vita media di circa 15 ore. Nessun accumulo di paracalcitolo è stato osservato con dosi multiple. In vitro il paracalcitolo ha mostrato un legame esteso con le proteine plasmatiche (>99,9%) e non saturabile nell’intevallo di concentrazione compreso tra 1–100 ng/ml.
Biotrasformazione
Diversi metaboliti non noti sono stati rilevati sia nelle urine che nelle feci, senza tracce rilevabili di paracalcitolo nelle urine. Questi metaboliti non sono stati caratterizzati né identificati. Nel complesso, questi metaboliti contribuiscono al 51 % della radioattvità urinaria e al 59 % della radioattività fecale.
Caratteristiche farmacocinetiche di paracalcitolo in pazienti con IRC (dose da 0,24 μg/kg) | ||
Parametro | N | Valori (Media ± SD) |
Cmax (5 minuti dopo il bolo) | 6 | 1,850± 664 (pg/ml) |
AUC0-∞ | 5 | 27,382 ± 8,230 (pgh/ml) |
CL | 5 | 0,72 ± 0,24 (l/h) |
Vss | 5 | 6 ± 2 (l) |
Eliminazione
Nei soggetti sani è stato condotto uno studio con una singola dose di bolo endovenoso di 3H-paracalcitolo (n=4) di 0,16 microgrammi/kg e la radioattività del plasma è stata attribuita alla sostanza originale. Paracalcitolo è stato eliminato principalmente per escrezione epatobiliare, in quanto il 74 % della dose radioattiva è stata recuperata nelle feci e solamente il 16 % è stata trovata nelle urine.
Popolazioni speciali
Genere, Razza ed Età: Nessuna differenza farmacocinetica correlata all’età o al genere è stata osservata nei pazienti adulti studiati. Differenze farmacocinetiche dovute alla razza non sono state identificate.
Compromissione epatica: le concentrazioni di paracalcitolo non legate in pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata sono simili a quelle in soggetti sani, pertanto non sono necessari adeguamenti della dose in questa popolazione di pazienti. Non vi è esperienza al riguardo in pazienti con compromissione epatica grave.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I risultati più salienti emersi nel corso di studi di tossicità a dosi ripetute eseguiti nei roditori e nei cani sono generalmente attribuiti all’attività calcemica del paracalcitolo. Gli effetti che non sono risultati palesemente correlati all’ipercalcemia hanno incluso una diminuzione della conta dei globuli bianchi (WBC) nei cani, l’insorgenza di atrofia del timo nei cani e la presenza di valori alterati del tempo di tromboplastina parziale attivata APTT (aumentato nei cani, diminuito nei ratti). Nel corso degli studi clinici sul paracalcitolo, non sono state osservate modificazioni della conta dei globuli bianchi (WBC).
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È stato osservato che il paracalcitolo non influenza negativamente la fertilità dei ratti e che non ci sono evidenze di attività teratogena né nei ratti né nei conigli. Dosi elevate di altri preparati a base di vitamina D assunti nel corso dellanegli animali hanno indotto teratogenesi. E’ stato dimostrato che il paracalcitolo è in grado di influenzare la vitalità fetale e di promuovere un aumento significativo della mortalità peri- e post-natale dei ratti appena nati, quando è stato somministrato a dosi che sono risultate tossiche per la madre.
Nel corso di una serie di esami sulla tossicità genetica in vitro ed in vivo , è stato evidenziato che il paracalcitolo non possiede alcuna potenziale attività genotossica.
Gli studi sulla cancerogenesi nei roditori non hanno indicato rischi particolari per l’uso umano.
Le dosi somministrate e/o le esposizioni sistemiche al paracalcitolo sono risultate lievemente più elevate delle dosi terapeutiche/esposizioni sistemiche.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Etanolo anidro
Propilenglicole
Acqua per preparazioni iniettabili
6.2 incompatibilità
Poiché non sono stati effettuati studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.
Propilenglicole interagisce con l’eparina neutralizzando il suo effetto. Paracalcitolo Accord soluzione iniettabile contiene propilenglicole come eccipiente e deve essere somministrato attraverso un accesso differente da quello dell’eparina.
6.3 periodo di validità
2 anni.
Dopo l’apertura, usare immediatamente.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Tenere la fiala/il flaconcino nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
6.5 natura e contenuto del contenitore
2 mcg/ml (flaconcino): Ogni flaconcino contiene 1 ml di soluzione iniettabile.
5 mcg/ml (fiala): Ogni fiala contiene 1 ml o 2 ml di soluzione iniettabile.
5 mcg/ml (flaconcino): Ogni flaconcino contiene 1 ml o 2 ml di soluzione iniettabile.
2 mcg/ml, 1 ml (flaconcino): è fornito in un flaconcino di vetro chiaro (tipo I) con tappo di gomma col fronte in teflon e sigilli in alluminio con coperchio flip-off arancione.
5 mcg/ml, 1 ml (fiala): è fornito in una fiala chiara con anello rosso puntato bianco (tipo I).
5 mcg/ml, 2 ml (fiala): è fornito in una fiala chiara con anello giallo puntato bianco (tipo I).
5 mcg/ml, 1 ml (flaconcino): è fornito in un flaconcino di vetro chiaro (tipo I) con tappo di gomma col fronte in teflon e sigilli in alluminio con coperchio flip-off blu reale.
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5 mcg/ml, 2 ml (flaconcino): è fornito in un flaconcino di vetro chiaro (tipo I) con tappo di gomma col fronte in teflon e sigilli in alluminio con coperchio flip-off giallo.
Le confezioni di Paracalcitolo Accord sono:
2 mcg/ml, 1 ml (flaconcino): confezione contenente 1 flaconcino o 5 flaconcini da 1 ml di soluzione iniettabile.
5 mcg/ml, 1 ml (fiala): confezione contenente 5 fiale da 1 ml di soluzione iniettabile.
5 mcg/ml, 2 ml (fiala): confezione contenente 5 fiale da 2 ml di soluzione iniettabile.
5 mcg/ml, 1 ml (flaconcino): confezione contenente 1 flaconcino o 5 flaconcini da 1 ml di soluzione iniettabile.
5 mcg/ml, 2 ml (flaconcino): confezione contenente 1 flaconcino o 5 flaconcini da 2 ml di soluzione iniettabile.
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
La soluzione deve essere ispezionata visivamente per la presenza di particelle e scolorimento prima della somministrazione.
Soltanto per uso singolo. La soluzione non usata deve essere eliminata.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Accord Healthcare Limited
Sage House, 319, Pinner Road, North Harrow,
Middlesex, HA1 4HF,
Regno Unito
8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
043215019 – „2 MCG/ML SOLUZIONE INIETTABILE“ 1 FLACONCINO DA 1 ML
043215021 – „2 MCG/ML SOLUZIONE INIETTABILE“ 5 FLACONCINI DA 1 ML
043215033 – „5 MCG/ML SOLUZIONE INIETTABILE“ 5 FIALE DA 1 ML
043215045 – „5 MCG/ML SOLUZIONE INIETTABILE“ 5 FIALE DA 2 ML
043215058 – „5 MCG/ML SOLUZIONE INIETTABILE“ 1 FLACONCINO DA 1 ML
043215060 – „5 MCG/ML SOLUZIONE INETTABILE“ 5 FLACONCINI DA 1 ML
043215072 – „5 MCG/ML SOLUZIONE INETTABILE“ 1 FLACONCINO DA 2 ML
043215084 – „5 MCG/ML SOLUZIONE INETTABILE“ 5 FLACONCINI DA 2 ML
9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione
Data della prima autorizzazione: 4 Febbraio 2016
Data del rinnovo più recente: