Riassunto delle caratteristiche del prodotto - OXYCONTIN
1. denominazione del medicinale
OxyContin® 5 mg, 10 mg, 20 mg, 40 mg, 80 mg compresse a rilascio prolungato
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni compressa da 5 mg contiene 4,5 mg di ossicodone pari a 5 mg di ossicodone cloridrato. Ogni compressa da 10 mg contiene 9,0 mg di ossicodone pari a 10 mg di ossicodone cloridrato.
Ogni compressa da 20 mg contiene 18,0 mg di ossicodone pari a 20 mg di ossicodone cloridrato.
Ogni compressa da 40 mg contiene 36,0 mg di ossicodone pari a 40 mg di ossicodone cloridrato.
Ogni compressa da 80 mg contiene 72,0 mg di ossicodone pari a 80 mg di ossicodone cloridrato.
Eccipienti:
Ogni compressa da 5 mg contiene 77,30 mg di lattosio monoidrato
Ogni compressa da 10 mg contiene 69,25 mg di lattosio monoidrato
Ogni compressa da 20 mg contiene 59,25 mg di lattosio monoidrato
Ogni compressa da 40 mg contiene 35,25 mg di lattosio monoidrato
Ogni compressa da 80 mg contiene 78,50 mg di lattosio monoidrato
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Compresse a rilascio prolungato.
Ogni compressa da 5 mg è celeste, rotonda, convessa, avente diametro di circa 7 mm, con OC impresso su un lato e 5 sull’altro.
Ogni compressa da 10 mg é bianca, rotonda, convessa, avente diametro di circa 7 mm, con OC impresso su un lato e 10 sull’altro.
Ogni compressa da 20 mg è rosa, rotonda, convessa, avente diametro di circa 7 mm, con OC impresso su un lato e 20 sull’altro.
Ogni compressa da 40 mg é gialla, rotonda, convessa, avente diametro di circa 7 mm, con OC impresso su un lato e 40 sull’altro.
Ogni compressa da 80 mg é verde, rotonda, convessa, avente diametro di circa 9 mm, con OC impresso su un lato e 80 sull’altro.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Trattamento del dolore severo. OxyContin è indicato negli adulti dai 20 anni di età e oltre.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Posologia
I prescrittori devono considerare un trattamento concomitante con antiemetici e lassativi per la prevenzione di nausea, vomito e stipsi.
Adulti :
Le compresse di OxyContin vanno assunte a intervalli di 12 ore. La posologia dipende dall’intensità del dolore, dal bisogno di analgesici manifestato in passato dal paziente, dal
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peso corporeo e dal sesso del paziente (nelle donne la concentrazione plasmatica risulta più elevata).
La dose iniziale usuale per i pazienti anziani debilitati, per i pazienti naive agli oppioidi o per i pazienti che presentano dolore severo non controllabile con oppioidi più deboli è di 10 mg ogni 12 ore. Alcuni pazienti possono trarre beneficio con una dose iniziale di 5 mg per minimizzare l’incidenza di effetti indesiderati. Per ottenere sollievo dal dolore, la dose deve essere accuratamente aggiustata, se necessario ogni giorno. Considerato il tempo necessario per raggiungere lo stato stazionario, le dosi devono essere aggiustate in aumento solo dopo 24 ore e, quando possibile, devono essere fatti incrementi del 25%-50%. Il dosaggio corretto per ciascun paziente è quello che controlla il dolore ed è ben tollerato per un periodo di 12 ore. La necessità di farmaci di salvataggio più di due volte al giorno, indica che il dosaggio di OxyContin compresse deve essere aumentato.
Conversione dalla morfina orale :
Nei pazienti trattati con morfina orale prima del trattamento con ossicodone, la dose giornaliera deve essere calcolata sulla base del seguente rapporto: 10 mg di ossicodone orale equivalgono a 20 mg di morfina orale. Occorre sottolineare che questo rapporto serve da guida nel determinare la dose necessaria di OxyContin compresse. La variabilità fra pazienti richiede che la dose sia accuratamente aggiustata per ogni paziente.
Pazienti anziani :
L’aggiustamento della dose non è solitamente necessaria nei pazienti anziani.
Studi farmacocinetici controllati in pazienti anziani (sopra i 65 anni) hanno dimostrato che, rispetto agli adulti più giovani, la clearance dell’ossicodone è solo leggermente ridotta. Non sono state osservate reazioni avverse dovute al farmaco dipendenti dall’età; pertanto, negli anziani, sono adeguate le dosi e gli intervalli di dosaggio impiegati per gli adulti.
Dolore non maligno :
Il trattamento con ossicodone deve essere di breve durata e non continuativo per minimizzare il rischio di dipendenza. La necessità di continuare il trattamento deve essere valutata ad intervalli regolari. I pazienti, di solito, non necessitano più di 160 mg al giorno.
Dolore oncologico :
Nei pazienti la dose deve essere aggiustata fino a raggiungere quella che produce sollievo dal dolore salvo che ciò non sia impedito dalla comparsa di incontrollabili reazioni avverse dovute al farmaco.
Pazienti con danno renale o epatico :
A differenza delle preparazioni a base di morfina, la somministrazione di ossicodone non produce livelli significativi di metaboliti attivi. Comunque, in questa popolazione di pazienti, la concentrazione plasmatica di ossicodone può aumentare rispetto ai pazienti con una normale funzione renale o epatica. Occorre scegliere la dose iniziale in questi pazienti con cautela. La dose iniziale raccomandata per gli adulti deve essere ridotta del 50% (per esempio una dose giornaliera orale totale di 10 mg in pazienti naive agli oppioidi) e per ogni paziente la dose deve essere aggiustata per ottenere un adeguato controllo del dolore in base alla situazione clinica individuale.
Popolazione pediatrica e adulti sotto i 20 anni:
Non raccomandato. L’esperienza nei bambini è limitata. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Modo di somministrazione
Le compresse di OxyContin sono da assumere per via orale.
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Le compresse di OxyContin vanno ingerite intere e non devono essere rotte, masticate o frantumate. L’assunzione di compresse di OxyContin rotte, masticate o frantumate può portare ad un rapido rilascio e all’assorbimento di un quantitativo di ossicodone potenzialmente letale.
Dimenticanza di una dose:
Se un paziente dimentica di prendere una dose, ma se ne ricorda entro 4 ore dal momento in cui la dose doveva essere assunta, le compresse possono essere prese immediatamente. La dose successiva deve essere assunta al consueto orario. Oltre le 4 ore, il prescrittore deve considerare l’eventuale ricorso a un medicinale di soccorso in attesa della dose successiva.
Durata del trattamento:
Ossicodone non deve essere assunto più a lungo del necessario.
I nterruzione del trattamento:
Quando un paziente non richiede più il trattamento con ossicodone, può essere opportuno diminuire gradualmente la dose al fine di evitare il manifestarsi di una sindrome di astinenza.
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità a ossicodone o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Ossicodone non deve essere assunto in tutte le situazioni in cui i farmaci oppiodi siano controindicati: depressione respiratoria severa con ipossia, elevati livelli di biossido di carbonio nel sangue (ipercarbia), trauma cranico, ileo paralitico, addome acuto, svuotamento gastrico ritardato, malattia ostruttiva cronica grave dei polmoni, asma bronchiale grave, cuore polmonare, sensibilità nota alla morfina o ad altri oppioidi.
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Il rischio maggiore causato da un eccesso di oppioidi è la depressione respiratoria.
Si deve procedere con cautela quando si somministra ossicodone ad anziani debilitati; a pazienti con funzioni polmonari gravemente compromesse, con funzioni renali o epatiche compromesse; a pazienti con mixedema, ipotiroidismo, malattia di Addison, psicosi tossica, insufficienza adrenocorticale, ipertrofia prostatica, trauma cranico (a causa del rischio di elevata pressione intracranica), disturbi convulsivi, delirium tremens, disturbi della coscienza, ipotensione, ipovolemia. Usare con cautela in pazienti con dipendenza da oppioidi, malattie delle vie biliari, colica biliare o renale, pancreatite, disturbi intestinali ostruttivi e infiammatori, malattia respiratoria cronica ostruttiva delle vie aeree, riserva respiratoria ridotta o alcolismo o pazienti che assumono benzodiazepine, o altri agenti depressivi del SNC (incluso alcol) o inibitori delle MAO
Nei pazienti per i quali è richiesta cautela, può essere consigliabile una riduzione del dosaggio.
Rischio sulla somministrazione concomitante di Ossicodone e farmaci depressivi del SNC, sedativi quali le benzodiazepine o farmaci correlati.
L’ uso concomitante di oppioidi incluso l’ossicodone e farmaci depressivi del SNC, sedativi quali le benzodiazepine o farmaci correlati può portare alla sedazione, alla depressione respiratoria, al coma e alla morte. A causa del rischio, la prescrizione di questi medicinali sedativi in concomitanza a Ossicodone deve essere riservata solo a quei pazienti per i quali non vi sono altri trattamenti alternativi possibili. Se si decide di prescrivere medicinali
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021 sedativi in concomitanza ad oppioidi, deve essere utilizzata la più bassa dose efficace e per la minor durata possibile.
I pazienti dovranno essere monitorati attentamente rispetto alla comparsa di segni e sintomi di sedazione e difficoltà respiratoria. È inoltre fortemente raccomandato informare i pazienti e i loro familiari di prestare attenzione a tali segni e sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Dosi di OxyContin maggiori di 60 mg possono causare una depressione respiratoria letale se somministrate a pazienti non precedentemente trattati con oppioidi e devono essere utilizzate solo in pazienti tolleranti gli oppioidi. Occorre cautela nel prescrivere dosaggi giornalieri di ossicodone di 120 mg e oltre.
Oxycontin compresse non deve essere usato quando esiste una possibilità di ileo paralitico. Se durante l’uso si dovesse sospettare o si verificasse un ileo paralitico, la somministrazione di OxyContin compresse deve essere immediatamente interrotta (vedere paragrafo 4.3). Così come per tutte le preparazioni di oppioidi, per alleviare il dolore nei pazienti che devono essere sottoposti ad ulteriori procedure (chirurgia, blocco del plesso) non bisogna somministrare ossicodone nelle 12 ore prima dell’intervento. Se è richiesto un ulteriore trattamento con OxyContin compresse, occorre aggiustare il dosaggio in base alle sopravvenute esigenze postoperatorie.
Come per tutte le preparazioni di oppioidi, i prodotti a base di ossicodone devono essere utilizzati con cautela dopo un intervento chirurgico addominale, poiché è noto che gli oppioidi alterano la motilità intestinale e non devono essere usati fino a quando il medico non è certo della presenza di una funzione intestinale normale.
OxyContin non è raccomandato per uso pre-operatorio o nelle 12–24 ore successive ad interventi chirurgici.
Il paziente in terapia cronica può sviluppare tolleranza al farmaco e richiedere progressivamente dosi più elevate per mantenere il controllo del dolore. L’uso prolungato del medicinale può provocare dipendenza fisica e si può verificare una sindrome da astinenza in caso di brusca interruzione della terapia. Nel caso in cui il paziente non richieda più una terapia con ossicodone è consigliabile diminuire gradualmente la dose per prevenire sintomi da astinenza. I sintomi di astinenza includono sbadigli, midriasi, lacrimazione, rinorrea, tremori, iperidrosi, ansia, agitazione, convulsioni e insonnia.
Può verificarsi un’iperalgesia che non risponde ad un incremento della dose di ossicodone, in particolare ad alte dosi. Può essere necessaria la riduzione della dose o il passaggio ad un altro oppioide.
Gli oppioidi, come ossicodone cloridrato, possono influenzare l’asse ipotalamo – ipofisi – surrene o gonadi. Alcuni cambiamenti osservabili includono un aumento della prolattina sierica e una diminuzione nel plasma del cortisolo e del testosterone. Tali cambiamenti ormonali possono dar luogo alla manifestazione di sintomi clinici.
L’ossicodone ha un profilo di abuso simile ad altri forti agonisti oppioidi.
L’ossicodone può essere ricercato ed assunto a scopo di abuso da persone con latenti o manifesti disordini da dipendenza. Esiste la possibilità di sviluppare dipendenza psicologica agli oppioidi analgesici (dipendenza), incluso l’ossicodone. Le compresse di OxyContin devono essere utilizzate con particolare attenzione da pazienti con una storia di abuso di alcool e di farmaci.
Le compresse a rilascio prolungato devono essere assunte intere, non devono essere rotte, masticate o frantumate. L’assunzione di compresse di ossicodone a lento rilascio rotte,
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masticate o frantumate porta ad un rapido rilascio e all’assorbimento di una dose potenzialmente letale di ossicodone (vedere paragrafo 4.9).
L’uso concomitante di alcool e OxyContin può aumentare gli effetti indesiderati di OxyContin; l’uso concomitante deve essere evitato.
L’abuso di forme farmaceutiche orali somministrate per via parenterale può comportare gravi eventi avversi, che possono essere fatali.
Deve essere sottolineato che, una volta aggiustata la dose per ottenere quella per un certo oppioide, i pazienti non possono essere trattati con altre preparazioni analgesiche senza valutazione clinica e accurato aggiustamento della dose, se necessario. In caso contrario, non è assicurata un’azione analgesica continua.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari d’intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Può capitare che la matrice vuota delle compresse sia visibile nelle feci.
4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.
La somministrazione concomitante di oppioidi e farmaci sedativi come le benzodiazepine o farmaci correlati possono portare ad un aumento del rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell’effetto depressivo aggiuntivo sul SNC. La dose e la durata del trattamento di terapie concomitanti con queste tipologie di medicinali devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4). Farmaci che hanno un effetto depressivo sul sistema nervoso centrale includono, ma non sono limitati a: alcol, fenotiazine, antidepressivi, anestetici, ipnotici, sedativi non-benzodiazepinici, rilassanti muscolari, altri oppiodi, farmaci neurolettici, anti-ipertensivi e SSRI. Ossicodone deve essere usato con cautela e in quei pazienti che fanno uso di tali medicinali può essere necessario ridurne il dosaggio.
L’uso concomitante di ossicodone con anticolinergici o medicinali con attività anticolinergica (p.es. antidepressivi tricicilici, antistaminici, antipsicotici, miorilassanti, farmaci anti-Parkinson) può provocare un aumento degli effetti indesiderati anticolinergici. Nei pazienti in trattamento con questi medicinali, l’ossicodone deve essere usato con cautela e può essere necessario ridurre il dosaggio.
È noto che gli inibitori della monoamino-ossidasi interagiscono con gli analgesici narcotici dando origine, a livello del SNC, a eccitazione o depressione associata a crisi ipertensive o ipotensive (vedere paragrafo 4.4).
Ossicodone deve essere utilizzato con cautela in pazienti che assumono o che hanno assunto nelle ultime due settimane farmaci inibitori delle MAO (vedere paragrafo 4.4).
L’alcool può aumentare gli effetti farmacodinamici di OxyContin; l’uso concomitante deve essere evitato.
L’ossicodone è metabolizzato principalmente dal citocromo CYP3A4 e parzialmente dal CYP2D6. L’attivazione di queste vie metaboliche può essere inibita o indotta dalla contemporanea somministrazione di diversi farmaci o da elementi della dieta.
Gli inibitori di CYP3A4 come gli antibiotici della classe dei macrolidi (per es. claritromicina, eritromicina e telitromicina), gli antifungini azolici (per es. ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo e posaconazolo), gli inibitori delle proteasi (per es. boceprevir,
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ritonavir, indinavir, nelfinavir e saquinavir), la cimetidina e il succo di pompelmo possono causare una riduzione della clearance di ossicodone da cui può derivare un aumento della sua concentrazione plasmatica. Pertanto, la dose di ossicodone può necessitare di essere modificata di conseguenza.
Di seguito alcuni esempi:
Itraconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, somministrato per via orale al dosaggio di 200 mg per cinque giorni, aumenta l’AUC di ossicodone orale. In media l’AUC di ossicodone risulta maggiore di 2,4 volte (intervallo: 1,5–3,4). Voriconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, somministrato al dosaggio di 200 mg in due somministrazioni giornaliere per quattro giorni (400 mg alle prime due somministrazioni), aumenta l’AUC di ossicodone orale. In media l’AUC di ossicodone risulta maggiore di 3,6 volte (intervallo: 2,7–5,6). Telitromicina, un inibitore del CYP3A4, somministrato per via orale al dosaggio di 800 mg per quattro giorni, aumenta l’AUC di ossicodone orale. In media l’AUC di ossicodone risulta di 1,8 volte maggiore (intervallo: 1,3–2,3). Succo di pompelmo, un inibitore del CYP3A4, somministrato nella quantità di 200 ml per cinque giorni, aumenta l’AUC di ossicodone orale. In media l’AUC di ossicodone risulta maggiore di 1,7 volte (intervallo: 1,1–2,1)Gli induttori di CYP3A4, come rifampicina, carbamazepina, fenitoina e l’integratore noto come “erba di San Giovanni” possono aumentare il metabolismo e la clearance di ossicodone, da cui può risultare una diminuzione della sua concentrazione plasmatica. La dose di ossicodone può necessitare di essere modificata di conseguenza.
Di seguito alcuni esempi:
“Erba di San Giovanni”, un induttore di CYP3A4, somministrato nel dosaggio di 300 mg per tre volte al giorno per quindici giorni, riduce l’AUC dell’ossicodone. In media l’AUC di ossicodone risulta ridotta del 50% (intervallo: 37%-57%). Rifampicina, un induttore di CYP3A4, somministrato al dosaggio di 600 mg una volta al giorno per sette giorni, riduce l’AUC di ossicodone orale. In media l’AUC dell’ossicodone risulta ridotta dell’86%.I medicinali che inibiscono l’attività di CYP2D6, come la paroxetina e la chinidina possono provocare una riduzione della clearance di ossicodone che può portare ad un aumento della sua concentrazione plasmatica.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
L’uso di questo medicinale va evitato per quanto possibile in pazienti in gravidanza o in allattamento.
Gravidanza
I dati relativi all’uso di ossicodone in donne in gravidanza sono in numero limitato. I neonati le cui madri sono state trattate con oppioidi nelle 3–4 settimane prima del parto devono essere monitorati per la depressione respiratoria. Sintomi di astinenza possono essere osservati nei neonati le cui madri sono state sottoposte a trattamento con ossicodone.
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L’ossicodone penetra nella placenta. Ossicodone non deve essere usato durante la gravidanza e il travaglio in quanto compromette la contrattilità uterina e per il rischio di depressione respiratoria neonatale.
Per gli studi sugli animali, vedere paragrafo 5.3.
Allattamento
L’ossicodone può essere secreto nel latte materno e può provocare depressione respiratoria nel neonato.
L’ossicodone quindi non deve essere usato in madri che allattano.
Fertilità
Studi tossicologici non-clinici sui ratti non hanno mostrato alcun effetto sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
L’ossicodone può alterare la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. L’ossicodone può modificare le reazioni dei pazienti in misura diversa in funzione del dosaggio e della sensibilità individuale. I pazienti che manifestano questi effetti non devono guidare veicoli o usare macchinari.
4.8 effetti indesiderati
Le reazioni avverse osservate più comunemente sono nausea e stipsi, che si verificano entrambe in circa il 25–30% dei pazienti. Se la nausea o il vomito sono fastidiosi si può associare all’ossicodone un antiemetico. Come per tutti i forti oppioidi la stipsi deve essere prevista e deve essere trattata adeguatamente con lassativi. Se gli eventi avversi connessi agli oppioidi dovessero persistere devono essere ricercate altre cause.
Le reazioni avverse sono tipiche degli agonisti oppioidi puri e tendono a diminuire con il passare del tempo, eccetto che per la stipsi. La previsione delle reazioni avverse dovute al farmaco e la gestione adeguata del paziente possono migliorarne l’accettabilità.
La reazione avversa più grave, come per gli altri oppioidi, è la depressione respiratoria (vedere paragrafo 4.9). È più probabile che questa reazione si manifesti negli anziani, e nei pazienti debilitati o intolleranti agli oppioidi.
In tabella sono riportate le categorie relative alla frequenza utilizzate per la classificazione degli effetti indesiderati:
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Definizione | Frequenza |
Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro Non nota | ≥1/10 ≥1/100 ,<1/10 ≥1/1.000 ,<1/100 ≥1/10.000 ,<1/1.000 <1/10.000 La frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili |
Molto comune | Comune | Non comune | Raro | Non nota | |
Disturbi del sistema immunitario | ipersensibilità | reazioni anafilattiche | |||
Patologie | sindrome da |
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endocrine | inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (SIADH) | ||||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | riduzione dell’appetito | disidratazione, sete,alterazioni del peso corporeo | |||
Disturbi psichiatrici | sogni anormali, pensieri anomali, ansia, confusione, depressione, insonnia, nervosismo | agitazione, depersonalizzazione, labilità emotiva, stato euforico, allucinazioni, diminuzione della libido, dipendenza dal farmaco (vedere paragrafo 4.4) | aggressività | ||
Patologie del sistema nervoso | sonnolenza, capogiri, cefalea | Tremore, letargia | amnesia, convulsioni, ipercinesia, ipertonia, ipoestesia, ipotonia,contrazione involontaria dei muscoli, disturbo del linguaggio, stupor, parestesia, disgeusia, sincope | iperalgesia | |
Patologie dell’occhio | disturbi della lacrimazione, miosi, indebolimento della vista |
Molto comune | Comune | Non comune | Raro | Frequenza non nota | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | tinnito, vertigini | ||||
Patologie cardiache | palpitazioni (nel contesto della sindrome d’astinenza) | ||||
Patologie vascolari | vasodilatazione | ipotensione ortostatica, ipotensione | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | dispnea, broncospasmo | rinite, epistassi, singhiozzo, disfonia, depressione respiratoria | |||
Patologie gastrointestinali | stipsi, nausea, vomito | dolore addominale, diarrea, secchezza delle fauci, dispepsia | disfagia, flatulenza, gastrite, ulcere della bocca, eruttazione, disordini gastrointestinali, ileo, stomatite | carie dentali | |
Patologie | aumento degli enzimi | colica biliare, |
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epatobiliari | epatici | colestasi | |||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | prurito | rash, iperidrosi | cute secca | orticaria | |
Patologie renali e urinarie | disturbi urinari | ritenzione urinaria | |||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | disfunzione erettile , ipogonadismo | amenorrea | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministra zione | astenia, febbre, fatica | brividi, dolore del petto, sindrome da astinenza, disturbi dell’andatura, malessere, edema, edema periferico, tolleranza al medicinale, sete | Sindrome da astinenza neonatale |
Nei pazienti trattati con ossicodone può verificarsi tolleranza, sebbene ciò non abbia costituito un problema rilevante durante il programma di sperimentazione clinica. Quei pazienti che hanno bisogno di un marcato aumento della dose devono essere sottoposti a una valutazione accurata del loro schema terapeutico per il controllo del dolore.
Popolazione pediatrica e adulti sotto i 20 anni
Ci si aspetta che la frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini e negli adulti sotto i 20 anni non differiscano da quelle riscontrate per gli adulti di 20 anni e oltre.
Nel caso di neonati di madri che hanno assunto ossicodone, vedere paragrafo 4.6.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://.
4.9 sovradosaggio
Il sovradosaggio acuto di ossicodone può manifestarsi con depressione respiratoria, sonnolenza, progressione allo stupor o coma, ipotonia, miosi, bradicardia, ipotensione, edema polmonare e morte.
Trattamento del sovradosaggio di ossicodone
La pervietà delle vie respiratorie deve essere mantenuta. Gli antagonisti puri degli oppioidi, come il naloxone, sono antidoti specifici contro i sintomi del sovradosaggio da oppioidi. Se necessario, si possono introdurre misure aggiuntive.
Nel sovradosaggio grave somministrare 0,8 mg di naloxone per via endovenosa. Ripetere a intervalli di 2–3 minuti secondo necessità, oppure mediante infusione di 2 mg in 500 ml di soluzione fisiologica o al 5% di destrosio (0,004 mg/ml).
La velocità dell’infusione deve essere regolata in rapporto alle precedenti dosi somministrate in bolo e in funzione della risposta del paziente. Tuttavia, poiché la durata dell’azione del naloxone è relativamente breve, occorre monitorare attentamente il paziente fino a quando la
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021 respirazione spontanea non è chiaramente ristabilita. OxyContin compresse continua a rilasciare ossicodone e ad aumentare la quantità di ossicodone fino a 12 ore dopo la somministrazione e la gestione del sovradosaggio di ossicodone deve essere adattata a ciò.
In caso di sovradosaggio meno grave, somministrare 0,2 mg di naloxone per via endovenosa e, se necessario, continuare con incrementi di 0,1 mg ogni 2 minuti.
Non bisogna somministrare naloxone in assenza di depressione respiratoria o circolatoria clinicamente significativa risultante dal sovradosaggio di ossicodone. Il naloxone deve essere somministrato con cautela alle persone che sono, o si sospetta siano, fisicamente dipendenti dall’ossicodone. In questi casi un’improvvisa o completa inversione degli effetti oppioidi può far precipitare il dolore e una sindrome da astinenza acuta.
Può essere necessario svuotare il contenuto gastrico perché ciò può essere utile nel rimuovere il farmaco non assorbito, in modo particolare se è stata assunta una formulazione a rilascio prolungato.
5 proprieta’ farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria Farmacoterapeutica: alcaloidi naturali dell’oppio, oppioidi, analgesici Codice ATC: N02AA05
L’ossicodone è un agonista oppioide puro senza proprietà antagoniste e ha un’affinità per i recettori oppioidi κ, µ e δ del cervello e del midollo spinale. L’effetto terapeutico è principalmente analgesico, ansiolitico, antitosse e sedativo. Il meccanismo di azione coinvolge i recettori oppioidi del SNC per composti endogeni con attività oppioide-simile.
Sistema Gastrointestinale
Gli oppioidi possono provocare lo spasmo dello sfintere di Oddi.
Sistema endocrino
Vedere paragrafo 4.4.
Altri effetti farmacologici
Studi in vitro e negli animali indicano diversi effetti degli oppioidi naturali, come la morfina, sul sistema immunitario; l’importanza clinica di questi effetti non è nota.
Non è noto se ossicodone, oppioide semisintetico, abbia effetti immunologici simili alla morfina.
Popolazione pediatrica
I dati di sicurezza complessivi ottenuti per ossicodone sommistrato oralmente in 9 studi clinici, farmacodinamici e farmacocinetici che hanno incluso 629 neonati e bambini (dai 2 mesi ai 17 anni) hanno dimostrato che ossicodone orale è ben tollerato nei pazienti pediatrici con solo minori eventi avversi prevalentemente a livello gastrointestinale e del sistema nervoso. I dati positivi sulla sicurezza di ossicodone orale sono confermati da 9 studi eseguiti con ossicodone somministrato per via buccale, intramuscolare e endovenoso in un totale di 1860 neonati e bambini, i quali hanno presentato solo eventi avversi lievi rispetto a quelli osservati con l’uso di ossicodone orale.
La dose di ossicodone somministrata per via parenterale a neonati e bambini nel corso di studi clinici era compresa tra 0,025 mg/kg e 0,1 mg/kg; 0,1 mg/kg era il dosaggio più utilizzato seguito da 0,05 mg/kg. La dose di ossicodone e.v. era compresa tra 0,025 mg/kg e 0,1 mg/kg; 0,1 mg/kg era il dosaggio più utilizzato seguito da 0,05 mg/kg. La dose di ossicodone i.m. era compresa tra 0,02 mg/kg e 0,1 mg/kg. La dose di ossicodone
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Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021 somministrata oralmente era compresa tra 0,1 mg/kg (dose iniziale) e 1,24 mg/kg/die. La dose di ossicodone somministrata per via buccale era 0,1 mg/kg.
Complessivamente, gli eventi avversi di ossicodone in questi studi in neonati e bambini appaiono coerenti con il profilo di sicurezza di ossicodone conosciuto, così come elaborato sulla base dei numerosi studi clinici condotti negli adulti e descritti nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto. In questi studi non è stato identificato nessun nuovo o inatteso segnale di sicurezza. Tutti gli eventi avversi riportati erano coerenti con il profilo di sicurezza di ossicodone conosciuto così come quello degli altri paragonabili oppioidi forti. In ogni caso OxyContin non è raccomandato nei bambini e negli adulti al di sotto dei 20 anni a causa di dati insufficienti sulla sicurezza ed efficacia.
5.2 proprietà farmacocinetiche
L’ossicodone ha un’elevata biodisponibilità assoluta fino all’87% dopo somministrazione orale. Ha emivita di eliminazione di circa 3 ore ed è metabolizzato principalmente in norossicodone via CYP 3A4 e ossimorfone via CYP 2D6. L’ossimorfone ha una certa attività analgesica ma la sua concentrazione plasmatica è bassa e pertanto non si ritiene che contribuisca all’effetto farmacologico dell’ossicodone.
Il rilascio dell’ossicodone dalle compresse di Oxycontin avviene in due fasi con un rilascio iniziale relativamente veloce che produce un’insorgenza di effetto analgesico precoce seguito da un rilascio più controllato che determina la durata d’azione di 12 ore.
L’emivita di eliminazione media apparente di Oxycontin compresse è di 4,5 ore, il che porta al raggiungimento dello stato stazionario nel tempo di circa un giorno.
Il rilascio dell’ossicodone dalle compresse di Oxycontin è indipendente dal pH.
Oycontin compresse ha una biodisponibilità orale compatibile a quella dell’ossicodone somministrato come forma farmaceutica convenzionale orale, ma il primo raggiunge le massime concentrazioni plasmatiche in circa 3 ore invece che da 1 a 1,5 circa. Le massime e le minime concentrazioni di ossicodone di Oxycontin compresse da 10 mg somministrate a intervalli di 12 ore sono equivalenti a quelle ottenute da 5 mg di ossicodone somministrato come forma farmaceutica convenzionale ogni 6 ore.
Tutti i dosaggi di Oxycontin sono bioequivalenti sia in termini di velocità sia di grado di assorbimento. L’ingestione di un pasto standard ad alto contenuto di grassi non modifica la concentrazione massima di ossicodone o il grado di assorbimento dell’Oxycontin compresse.
Popolazione pediatrica
Le proprietà farmacocinetiche di ossicodone orale in neonati e bambini sono state esaminate in 3 studi condotti su una popolazione totale di 63 neonati e bambini di età compresa tra 0,5 e 7,6 anni. In aggiunta, la farmacocinetica di ossicodone buccale e sublinguale è stata studiata in 30 bambini di età compresa tra 0,5 e 7,5 anni. Questi studi non hanno rivelato risultati significativi diversi rispetto agli adulti. Ossicodone orale era ben tollerato in questi studi farmacocinetici con solo minori eventi avversi.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Teratogenicità
Ossicodone non ha mostrato effetti sulla fertilità o lo sviluppo fetale in ratti e conigli ad eccezione di dosi che hanno determinato effetti tossici nelle genitrici.
Cancerogenità
11
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021 Non sono stati condotti studi nell’animale per valutare gli effetti cancerogeni dell’ossicodone.
Mutagenicità
Ossicodone non è risultato mutageno nei test di mutazione batterica o nel (i) saggio (i) in vivo del micronucleo nei topi. Come nel caso di altri oppioidi, ossicodone si è dimostrato genotossico in alcuni saggi in-vitro (ad esempio saggio sul linfoma murino).
6 informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Lattosio monoidrato
Povidone
Ammoniometacrilato copolimero in dispersione
Acido sorbico
Glicerolo triacetato
Alcol Stearilico
Talco
Magnesio stearato
Ipromellosa (E464)
Idrossipropilcellulosa (solo compresse da 10 mg e 80 mg)
Titanio diossido (E171)
Macrogol
Polisorbato 80 (solo compresse da 20mg e 40 mg)
Blu brillante (E133) (solo compresse da 5 mg)
Ossido di ferro (E 172) (solo compresse da 20mg, 40 mg e 80 mg)
Indaco carminio (E132) (solo compresse da 80 mg).
6.2 incompatibilità
Non pertinente.
6.3 periodo di validità
3 anni.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Non conservare ad una temperatura superiore ai 25°C.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Blister in PVC sostenuto con foglio di alluminio (contenenti 10, 28, 30, 56 o 112 compresse).
Solo 10 mg, 20 mg, 40 mg e 80 mg
Contenitori in polipropilene con coperchi in polietilene (contenenti 28, 56 o 112 compresse).
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Nessuna.
12
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
7.
Mundipharma Pharmaceuticals Srl
Via G. Serbelloni 4
20122 Milano
13
8. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
OxyContin 5 mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 10 compresse | – AIC |
034435255; OxyContin 5 mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 28 compresse | – AIC |
034435267; OxyContin 5 mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 30 compresse | – AIC |
034435279; OxyContin 5 mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 56 compresse | – AIC |
034435281; OxyContin 5 mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 112 compresse | – AIC |
034435293; OxyContin 10 mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 28 compresse | – AIC |
034435014; OxyContin 10 mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 56 compresse | – AIC |
034435026; OxyContin 10 mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 112 compresse | – AIC |
034435038; OxyContin 10 mg compresse | a rilascio prolungato – flacone da 28 compresse | – AIC |
034435040; OxyContin 10 mg compresse | a rilascio prolungato – flacone da 56 compresse | – AIC |
034435053; OxyContin 10 mg compresse | a rilascio prolungato – flacone da 112 compresse | – AIC |
034435065; OxyContin 20 mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 28 compresse | – AIC |
034435077; OxyContin 20 mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 56 compresse | – AIC |
034435089; OxyContin 20 mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 112 compresse | – AIC |
034435091; OxyContin 20 mg compresse | a rilascio prolungato – flacone da 28 compresse | – AIC |
034435103; OxyContin 20 mg compresse | a rilascio prolungato – flacone da 56 compresse | – AIC |
034435115; OxyContin 20 mg compresse | a rilascio prolungato – flacone da 112 compresse | – AIC |
034435127; OxyContin 40mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 28 compresse | – AIC |
034435139; OxyContin 40mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 56 compresse | – AIC |
034435141; OxyContin 40mg compresse | a rilascio prolungato – blister da 112 compresse | – AIC |
034435154; OxyContin 40mg compresse | a rilascio prolungato – flacone da 28 compresse | – AIC |
034435166; OxyContin 40mg compresse | a rilascio prolungato – flacone da 56 compresse | – AIC |
034435178;
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
OxyContin 40mg compresse a rilascio prolungato – flacone da 112 compresse – AIC 034435180
OxyContin 80mg compresse a rilascio prolungato – blister da 28 compresse – AIC 034435192;
OxyContin 80mg compresse a rilascio prolungato – blister da 56 compresse – AIC 034435204;
OxyContin 80mg compresse a rilascio prolungato – blister da 112 compresse – AIC 034435216;
OxyContin 80mg compresse a rilascio prolungato – flacone da 28 compresse – AIC 034435228;
OxyContin 80mg compresse a rilascio prolungato – flacone da 56 compresse – AIC 034435230;
OxyContin 80mg compresse a rilascio prolungato – flacone da 112 compresse – AIC 034435242
9. data della prima autorizzazione/ rinnovo dell’autorizzazione
OxyContin 5 mg
Data di prima autorizzazione: Giugno 2007/Data dell’ultimo rinnovo: Novembre 2007
OxyContin 10mg, 20 mg, 40 mg, 80 mg:
Data di prima autorizzazione: Maggio 2000/Data dell’ultimo rinnovo: Novembre 2007