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OMEPRAZOLO TEVA ITALIA - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - OMEPRAZOLO TEVA ITALIA

1. denominazione del medicinale

Omeprazolo Teva Italia 10 mg capsule rigide gastroresistenti

Omeprazolo Teva Italia 20 mg capsule rigide gastroresistenti

Omeprazolo Teva Italia 40 mg capsule rigide gastroresistenti

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ogni capsula contiene 10 mg di omeprazolo.

Ogni capsula contiene 20 mg di omeprazolo.

Ogni capsula contiene 40 mg di omeprazolo.

Eccipiente con effetti noti:

Ogni capsula da 10 mg contiene 40 mg di saccarosio

Ogni capsula da 20 mg contiene 80 mg di saccarosio

Ogni capsula da 40 mg contiene 160 mg di saccarosio

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Capsula rigida gastroresistente.

Omeprazolo Teva Italia 10 mg capsule rigide gastroresistenti:

Ciascuna capsula è costituita da un corpo arancione ed un cappuccio rosso. La capsula è contrassegnata, utilizzando inchiostro bianco, con la lettera “O” sul cappuccio ed il numero “10” sul corpo. La capsula contiene micropellet di colore da bianco a biancastro.

Omeprazolo Teva Italia 20 mg capsule rigide gastroresistenti:

Ciascuna capsula è costituita da un corpo arancione ed un cappuccio blu. La capsula è contrassegnata, utilizzando inchiostro bianco, con la lettera “O” sul cappuccio ed il numero “20” sul corpo. La capsula contiene micropellet di colore da bianco a biancastro.

Omeprazolo Teva Italia 40 mg capsule rigide gastroresistenti:

Ciascuna capsula è costituita da un corpo arancione ed un cappuccio blu. La capsula è contrassegnata, utilizzando inchiostro bianco, con la lettera “O” sul cappuccio ed il numero “40” sul corpo. La capsula contiene micropellet di colore da bianco a biancastro.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Le capsule di Omeprazolo Teva Italia sono indicate per:

Adulti:

Trattamento delle ulcere duodenali. Prevenzione delle recidive di ulcere duodenali. Trattamento delle ulcere gastriche. Prevenzione delle recidive di ulcere gastriche.

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Eradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) nell’ulcera peptica, in associazione a terapia antibiotica appropriata.

Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali associate all’assunzione di FANS.

Prevenzione delle ulcere gastriche e duodenali associate all’assunzione di FANS in pazienti a rischio.

Trattamento dell’esofagite da reflusso.

Gestione a lungo termine dei pazienti con esofagite da reflusso cicatrizzata.

Trattamento della malattia sintomatica da reflusso gastro-esofageo.

Trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison.

Uso pediatrico:

Bambini di età superiore a 1 anno e con peso corporeo ≥ 10 kg

Trattamento dell’esofagite da reflusso. Trattamento sintomatico della pirosi e del rigurgito acido nella malattia da reflusso gastro-esofageo.

Bambini e adolescenti di età superiore ai 4 anni

Trattamento dell’ulcera duodenale causata da H. pylori, in associazione a terapia antibiotica.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Posologia

Adulti

Trattamento dell’ulcera duodenale

La dose raccomandata nei pazienti con ulcera duodenale attiva è 20 mg di omeprazolo una volta al giorno. Nella maggior parte dei pazienti, la guarigione avviene entro due settimane. Nel caso di pazienti non completamente guariti dopo il primo ciclo di trattamento, la guarigione si ottiene generalmente prolungando il trattamento per altre due settimane. Nei pazienti con ulcera duodenale scarsamente responsiva, si raccomanda la somministrazione di 40 mg di omeprazolo una volta al giorno, che consente generalmente di ottenere la guarigione in quattro settimane.

Prevenzione delle recidive di ulcera duodenale

Per la prevenzione delle recidive di ulcera duodenale in pazienti negativi per H. pylori , o quando l’eradicazione di H. pylori non è possibile, la dose raccomandata è 20 mg di omeprazolo una volta al giorno. In alcuni pazienti può essere sufficiente una dose di 10 mg. In caso di insuccesso terapeutico, la dose può essere aumentata a 40 mg.

Trattamento dell’ulcera gastrica

La dose raccomandata è 20 mg di omeprazolo una volta al giorno. Nella maggior parte dei pazienti, la guarigione si ottiene entro quattro settimane. Nel caso di pazienti non completamente guariti dopo il primo ciclo di trattamento, la guarigione si ottiene generalmente prolungando il trattamento per altre quattro settimane. Nei pazienti con ulcera gastrica scarsamente responsiva, si raccomanda la somministrazione di 40 mg di omeprazolo una volta al giorno, che consente generalmente di ottenere la guarigione in otto settimane.

Prevenzione delle recidive nei pazienti con ulcera gastrica

Per la prevenzione delle recidive nei pazienti con ulcera gastrica scarsamente responsiva, la dose raccomandata è 20 mg di omeprazolo una volta al giorno. Se necessario, si può aumentare la dose ricorrendo a 40 mg di omeprazolo una volta al giorno.

Eradicazione di H. pylori nell’ulcera peptica

Per l’eradicazione dell’ H. pylori , la selezione degli antibiotici deve essere basata sulla tolleranza individuale al farmaco del paziente e la terapia deve essere intrapresa in funzione dei pattern di resistenza locali, regionali, nazionali e delle linee guida per il trattamento.

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Omeprazolo Teva Italia 20 mg + claritromicina 500 mg + amoxicillina 1.000 mg, ognuno due volte al giorno per una settimana, o Omeprazolo Teva Italia 20 mg + claritromicina 250 mg (in alternativa 500 mg) + metronidazolo 400 mg (o 500 mg o tinidazolo 500 mg), ognuno due volte al giorno per una settimana, o Omeprazolo Teva Italia 40 mg una volta al giorno con amoxicillina 500 mg e metronidazolo 400 mg (o 500 mg o tinidazolo 500 mg), entrambi tre volte al giorno per una settimana.

Per ciascuno dei regimi terapeutici, se il paziente dovesse risultare ancora positivo per H. pylori la terapia può essere ripetuta.

Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali associate all’assunzione di FANS

Per il trattamento delle ulcere gastriche e duodenali associate all’assunzione di FANS, la dose raccomandata è 20 mg di omeprazolo una volta al giorno. Nella maggior parte dei pazienti la guarigione si ottiene entro quattro settimane. Nei pazienti non completamente guariti dopo il primo ciclo di trattamento, la guarigione si ottiene generalmente prolungando il trattamento per altre quattro settimane.

Prevenzione delle ulcere gastriche e duodenali associate all’assunzione di FANS in pazienti a rischio

Per la prevenzione delle ulcere gastriche o duodenali associate all’assunzione di FANS in pazienti a rischio (età> 60, anamnesi di ulcere gastriche e duodenali, anamnesi di sanguinamento gastrointestinale del tratto superiore), la dose raccomandata è 20 mg di omeprazolo una volta al giorno.

Trattamento dell’esofagite da reflusso

La dose raccomandata è 20 mg di omeprazolo una volta al giorno. Nella maggior parte dei pazienti la guarigione si raggiunge entro quattro settimane. Nel caso di pazienti non completamente guariti dopo il primo ciclo di trattamento, la guarigione si ottiene generalmente prolungando il trattamento per altre quattro settimane.

Nei pazienti con esofagite grave, si raccomanda la somministrazione 40 mg di omeprazolo una volta al giorno, per ottenere la cicatrizzazione generalmente in otto settimane.

Gestione a lungo termine dei pazienti con esofagite da reflusso cicatrizzata

Per la gestione a lungo termine dei pazienti con esofagite da reflusso cicatrizzata, la dose raccomandata è 10 mg di omeprazolo una volta al giorno. Se necessario, si può aumentare la dose ricorrendo a 20–40 mg di omeprazolo una volta al giorno.

Trattamento della malattia da reflusso gastro-esofageo sintomatica

La dose raccomandata è 20 mg di omeprazolo al giorno. I pazienti possono rispondere adeguatamente alla dose di 10 mg al giorno, pertanto deve essere preso in considerazione un adattamento individuale della dose. Se non viene raggiunto il controllo sintomatico dopo quattro settimane di trattamento con 20 mg di omeprazolo al giorno, si consiglia di procedere ad ulteriori indagini.

Trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison

Nei pazienti con sindrome di Zollinger-Ellison il dosaggio deve essere adattato individualmente e il trattamento proseguito fino a quando clinicamente indicato. La dose iniziale raccomandata è 60 mg di omeprazolo al giorno. Tutti i pazienti con malattia grave, che avevano risposto scarsamente alle altre terapie, hanno mantenuto un controllo efficace e in più del 90% dei pazienti il controllo è stato mantenuto con dosi tra 20 mg/die e 120 mg/die di omeprazolo. Dosaggi giornalieri superiori a 80 mg devono essere suddivisi in due somministrazioni giornaliere.

Popolazione pediatrica

Bambini di età superiore a 1 anno e con peso corporeo ≥ 10 kg

Trattamento dell’esofagite da reflusso

Trattamento sintomatico della pirosi e del rigurgito acido nella malattia da reflusso gastro-esofageo Le dosi raccomandate sono le seguenti:

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Età

Peso

Posologia

≥ 1 anno di età

10 – 20 kg

10 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata a 20 mg una volta al giorno, se necessario

≥ 2 anni di età

≥ 20 kg

20 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata a 40 mg una volta al giorno, se necessario

Esofagite da reflusso

Il periodo di trattamento è di 4–8 settimane.

Trattamento sintomatico della pirosi e del rigurgito acido nella malattia da reflusso gastro-esofageo:

Il trattamento ha un durata di 2–4 settimane. Se non viene raggiunto il controllo sintomatico dopo 2–4 settimane, il paziente deve essere sottoposto ad ulteriori accertamenti.

Bambini ed adolescenti di età superiore ai 4 anni

Trattamento dell’ulcera duodenale causata da H. pylori

Nella scelta della terapia di associazione appropriata devono essere prese in considerazione le linee guida locali, regionali e nazionali ufficiali riguardanti la resistenza batterica, la durata del trattamento (più comunemente 7 giorni, ma talvolta fino a 14 giorni) e l’uso appropriato degli antibiotici.

Il trattamento deve essere effettuato sotto il controllo di uno specialista.

La posologia raccomandata è la seguente:

Peso

Posologia

15 – 30 kg

Associazione con due antibiotici: omeprazolo 10 mg, amoxicillina 25 mg/kg peso corporeo e claritromicina 7,5 mg/kg peso corporeo, somministrati tutti insieme due volte al giorno per una settimana

31 – 40 kg

Associazione con due antibiotici: omeprazolo 20 mg, amoxicillina 750 mg e claritromicina 7,5 mg/kg peso corporeo, somministrati tutti due volte al giorno per una settimana

> 40 kg

Associazione con due antibiotici: omeprazolo 20 mg, amoxicillina 1 g e claritromicina 500 mg, somministrati tutti due volte al giorno per una settimana

Popolazioni speciali

Compromissione renale

Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale non è necessario un aggiustamento del dosaggio (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione epatica

Nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica, una dose giornaliera di 10–20 mg può essere sufficiente (vedere paragrafo 5.2).

Anziani

Negli anziani non è necessario modificare il dosaggio (vedere paragrafo 5.2).

Modo di somministrazione

Si raccomanda di prendere le capsule di Omeprazolo Teva Italia al mattino, ingerite intere con mezzo bicchiere d’acqua. Le capsule non devono essere masticate o frantumate.

Per i pazienti con difficoltà a deglutire e per i bambini che possono bere o deglutire cibi semisolidi:

I pazienti possono aprire la capsula e deglutire il contenuto con mezzo bicchiere di acqua, oppure dopo aver mescolato il contenuto con liquidi leggermente acidi come, ad esempio, succhi di frutta o purea di mele o acqua non gasata. I pazienti devono essere informati che in questi casi la dispersione deve essere ingerita

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immediatamente (o entro 30 minuti) e che deve essere sempre mescolata appena prima di berla. Risciacquare il fondo con mezzo bicchiere di acqua e berne il contenuto.

In alternativa i pazienti possono sciogliere la capsula in bocca e deglutire i granuli contenuti con mezzo bicchiere d’acqua. I granuli gastroresistenti non devono essere masticati.

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, ai sostituti benzimidazolici o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.

Omeprazolo, come altri inibitori di pompa protonica (PPI), non deve essere somministrato in concomitanza a nelfinavir (vedere paragrafo 4.5).

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

In presenza di alcuni sintomi d’allarme (es. significativa perdita di peso non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi o melena) e quando si sospetta, o è confermata, la presenza di un’ulcera gastrica, la natura maligna dell’ulcera deve essere esclusa in quanto il trattamento può alleviare i sintomi e può ritardare la diagnosi.

La co-somministrazione di atazanavir e inibitori di pompa protonica non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5). Se l’associazione di atazanavir e inibitore di pompa protonica è giudicata inevitabile, si raccomanda un attento monitoraggio clinico (ad es. carica virale) in associazione a un aumento della dose di atazanavir a 400 mg con 100 mg di ritonavir; la dose di omeprazolo non deve superare i 20 mg.

Omeprazolo, così come tutti i medicinali acido-soppressivi, può ridurre l’assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) a causa di ipo- o acloridria. Questo deve essere tenuto in considerazione in pazienti con ridotte riserve corporee o fattori di rischio per ridotto assorbimento di vitamina B12 in caso di terapie a lungo termine.

Omeprazolo è un inibitore del CYP2C19. All’inizio o alla fine del trattamento con omeprazolo deve essere considerata la potenziale interazione con farmaci metabolizzati dal CYP2C19. È stata osservata un’interazione tra clopidogrel e omeprazolo (vedere paragrafo 4.5). La rilevanza clinica di questa interazione è incerta. A titolo precauzionale, deve essere scoraggiato l’uso concomitante di clopidogrel e omeprazolo.

È stata osservata grave ipomagnesiemia in pazienti trattati con inibitori di pompa protonica (PPI) come omeprazolo per almeno tre mesi e in molti casi per un anno. Gravi sintomi di ipomagnesiemia come stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare possono manifestarsi inizialmente in modo insidioso ed essere trascurati. L'ipomagnesiemia, nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica.

Per i pazienti per cui si prevede un trattamento prolungato o che utilizzano inibitori di pompa protonica (PPI) con digossina o con medicinali che possono causare ipomagnesiemia (es:diuretici), gli operatori sanitari devono controllare i livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e, periodicamente, durante il trattamento.

Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se usati ad alte dosi e per un periodo prolungato ( > 1 anno), possono aumentare il rischio di fratture dell’anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto nei soggetti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali hanno dimostrato che gli inibitori di pompa protonica possono aumentare il rischio complessivo di fratture del 10–40%.

Parte di questo incremento può essere dovuto ad altri fattori di rischio. Pazienti a rischio di osteoporosi dovrebbero ricevere cure in linea con le attuali guide cliniche e dovrebbero assumere un adeguato apporto di vitamina D e calcio.

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Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS)

Gli inibitori della pompa protonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS. In presenza di lesioni, soprattutto sulle parti cutanee esposte ai raggi solari, e se accompagnate da artralgia, il paziente deve rivolgersi immediatamente al medico e l'operatore sanitario deve valutare l'opportunità di interrompere il trattamento con Omeprazolo Teva Italia. La comparsa di LECS in seguito a un trattamento con un inibitore della pompa protonica può accrescere il rischio di insorgenza di LECS con altri inibitori della pompa protonica.

Interferenza con esami di laboratorio

Un livello aumentato di Cromogranina A (CgA) può interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare tale interferenza, il trattamento con Omeprazolo Teva Italia deve essere sospeso per almeno 5 giorni prima delle misurazioni della CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono tornati entro il range di riferimento dopo la misurazione iniziale, occorre ripetere le misurazioni 14 giorni dopo l’interruzione del trattamento con inibitore della pompa protonica.

Alcuni bambini con malattie croniche possono richiedere un trattamento a lungo termine, anche se non è consigliabile.

Il trattamento con inibitori di pompa protonica può portare ad un lieve aumento del rischio di infezioni gastrointestinali, come Salmonella e Campylobacte r (vedere paragrafo 5.1).

Come in tutti i trattamenti a lungo termine, specialmente quando si superano periodi superiori ad 1 anno, i pazienti dovrebbero essere tenuti sotto regolare controllo.

Omeprazolo Teva Italia contiene saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio, o insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Influenza di omeprazolo sulla farmacocinetica di altri principi attivi

Principi attivi con assorbimento dipendente dal pH

L’assorbimento di principi attivi dipendente dal pH gastrico può essere aumentato o ridotto dalla diminuita acidità intragastrica durante il trattamento con omeprazolo.

Nelfinavir, atazanavir

I livelli plasmatici di nelfinavir e atazanavir diminuiscono in caso di co-somministrazione con omeprazolo.

La somministrazione concomitante di omeprazolo e nelfinavir è controindicata (vedere paragrafo 4.3). La co-somministrazione di omeprazolo (40 mg una volta al giorno) ha ridotto l’esposizione media a nelfinavir di circa il 40% e ha ridotto l’esposizione media al metabolita farmacologicamente attivo M8 di circa il 75–90%. L’interazione può anche coinvolgere l’inibizione del CYP2C19.

La somministrazione concomitante di omeprazolo e atazanavir non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4). La co-somministrazione di omeprazolo (40 mg una volta al giorno) e atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg in volontari sani ha determinato una riduzione del 75% dell’esposizione ad atazanavir. L’aumento della dose di atazanavir a 400 mg non ha compensato l’impatto di omeprazolo sull’esposizione ad atazanavir. La co-somministrazione di omeprazolo (20 mg una volta al giorno) e atazanavir 400 mg/ritonavir 100 mg in volontari sani ha determinato una riduzione di circa il 30% dell’esposizione ad atazanavir rispetto ad atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg una volta al giorno.

Digossina

Il trattamento concomitante con omeprazolo (20 mg/die) e digossina in soggetti sani ha portato ad un aumento del 10% della biodiponibilità della digossina. La tossicità della digossina è stata raramente riportata.

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Tuttavia si raccomanda cautela nell’utilizzo di alti dosaggi di omeprazolo in pazienti anziani. Pertanto il monitoraggio terapeutico della digossina deve essere aumentato.

Clopidogrel

Risultati provenienti da studi in soggetti sani hanno mostrato un’interazione farmacocinetica (PK)/farmacodi­namica (PD) tra clopidogrel (dose di carico 300 mg/dose di mantenimento giornaliera 75 mg) e omeprazolo (80 mg per via orale al giorno), risultante in una diminuzione dell’esposizione al metabolita attivo di clopidogrel pari, in media, al 46%, ed una diminuzione dell’inibizione massima dell’aggregazione piastrinica (ADP indotta) pari, in media, al 16%.

Sono stati riportati dati contrastanti, provenienti da studi osservazionali e clinici, sulle implicazioni cliniche di una interazione PK/PD di omeprazolo in termini di eventi cardiovascolari maggiori.

Come precauzione, l'uso concomitante di omeprazolo e clopidogrel deve essere scoraggiato (vedere paragrafo 4.4).

Altri principi attivi

L’assorbimento di posaconazolo, erlotinib, ketoconazolo e itraconazolo è significativamente ridotto e, pertanto, l’efficacia clinica può essere compromessa. L’uso concomitante di posaconazolo ed erlotinib deve essere evitato.

Principi attivi metabolizzati dal CYP2C19

Omeprazolo è un moderato inibitore del suo principale enzima metabolizzante, il CYP2C19. Pertanto, il metabolismo di principi attivi concomitanti metabolizzati anch’essi dal CYP2C19 può essere diminuito e l’esposizione a queste sostanze a livello sistemico aumentata. Esempi di tali farmaci sono R-warfarin e altri antagonisti della vitamina K, cilostazolo, diazepam e fenitoina.

Cilostazolo

Omeprazolo, somministrato alla dose di 40 mg in volontari sani in uno studio cross-over, ha aumentato la Cmax e l’AUC di cilostazolo, rispettivamente del 18% e del 26%, e di uno dei suoi metaboliti attivi, rispettivamente del 29% e del 69%.

Fenitoina

Si raccomanda un monitoraggio della concentrazione plasmatica di fenitoina durante le prime due settimane dopo l’inizio del trattamento con omeprazolo e, se si rende necessario un aggiustamento della dose di fenitoina, si raccomanda il monitoraggio e un ulteriore aggiustamento della dose quando si termina il trattamento con omeprazolo.

Meccanismo sconosciuto

Saquinavir

La somministrazione concomitante di omeprazolo e saquinavir/ri­tonavir ha determinato un aumento dei livelli plasmatici di saquinavir fino a circa il 70%, con una buona tollerabilità in pazienti HIV-positivi.

Tacrolimus

È stato riportato che la somministrazione concomitante di omeprazolo aumenta i livelli sierici di tacrolimus. È necessario aumentare il monitoraggio delle concentrazioni di tacrolimus e della funzionalità renale (clearance della creatinina) e, se necessario, il dosaggio di tacrolimus deve essere aggiustato.

Metotressato

Quando viene assunto insieme ad inibitori di pompa protonica, in alcuni pazienti sono stati riscontrati livelli aumentati di metotressato. Può essere necessario considerare una temporanea sospensione di omeprazolo quando il metotressato viene somministrato ad alte dosi.

Influenza di altri principi attivi sulla farmacocinetica di omeprazolo

Inibitori del CYP2C19 e/o CYP3A4

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Poichè omeprazolo è metabolizzato dal CYP2C19 e dal CYP3A4, i principi attivi noti per inibire il CYP2C19 o il CYP3A4 (come claritromicina e voriconazolo) possono aumentare i livelli sierici di omeprazolo, diminuendone la velocità di metabolizzazione. La co-somministrazione di voriconazolo determina un’esposizione più che raddoppiata ad omeprazolo. Poiché la somministrazione di dosi elevate di omeprazolo è stata ben tollerata, non è generalmente necessario alcun aggiustamento della dose di omeprazolo. Tuttavia, l’aggiustamento della dose deve essere preso in considerazione nei pazienti con grave compromissione della funzionalità epatica e nel caso di trattamento a lungo termine.

Induttori del CYP2C19 e/o CYP3A4

Principi attivi induttori del CYP2C19 o del CYP3A4 o di entrambi (come rifampicina ed erba di S. Giovanni, iperico) possono determinare una diminuzione dei livelli sierici di omeprazolo, aumentandone la velocità di metabolizzazione.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

I risultati di tre studi epidemiologici prospettici (più di 1000 esiti di pazienti esposti) indicano assenza di effetti indesiderati di omeprazolo sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Omeprazolo può essere usato durante la gravidanza.

Allattamento

Omeprazolo è escreto nel latte materno, ma è improbabile che possa avere effetti sul lattante quando somministrato a dosi terapeutiche.

Fertilità

Studi su animali con la miscela racemica di omeprazolo, somministrato per via orale, non indicano effetti sulla fertilità.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

È improbabile che Omeprazolo Teva Italia possa influenzare la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Possono verificarsi reazioni avverse al farmaco come capogiri e disturbi visivi (vedere paragrafo 4.8). Se ne soffrono, i pazienti non devono guidare veicoli o utilizzare macchinari.

4.8 effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza

Gli effetti indesiderati più comuni (1–10% dei pazienti) sono cefalea, dolore addominale, stipsi, diarrea, flatulenza, nausea/vomito.

Tabella delle reazioni avverse

Le seguenti reazioni avverse, identificate o sospette, sono state evidenziate durante le sperimentazioni cliniche con omeprazolo e dopo la commercializza­zione. In nessun caso è stata stabilita una correlazione con la dose di farmaco somministrata. Gli effetti indesiderati sono classificati in base alla frequenza e alla Classificazione per Sistemi e Organi (SOC).

Le classi di frequenza sono definite in base alla seguente convenzione: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Raro (≥1/10.000, <1/1.000), Molto raro (<1/10.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

SOC/frequenza

Reazione avversa

Patologie del sistema emolinfopoietico

Raro:

Leucopenia, trombocitopenia

Molto raro:

Agranulocitosi, pancitopenia

Disturbi del sistema immunitario

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Raro:

Reazioni di ipersensibilità, ad es. febbre, angioedema e reazione anafilattica/shock

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Raro:

Iponatriemia

Non nota:

Ipomagnesiemia; ipomagnesiemia grave può causare ipocalcemia.

Ipomagnesiemia può anche essere associata ad ipokaliemia.

Disturbi psichiatrici

Non comune:

Insonnia

Raro:

Agitazione, confusione, depressione

Molto raro:

Aggressività, allucinazioni

Patologie del sistema nervoso

Comune:

Mal di testa

Non comune:

Capogiri, parestesia, sonnolenza

Raro:

Disturbi del gusto

Patologie dell'occhio

Raro:

Visione offuscata

Patologie dell'orecchio e del labirinto

Non comune:

Vertigini

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Raro:

Broncospasmo

Patologie gastrointestinali

Comune:

Dolore addominale, costipazione, diarrea, flatulenza, nausea/vomito, polipi della ghiandola fundica (benigni)

Raro:

Secchezza delle fauci, stomatite, candidosi gastrointestinale

Non nota

Colite microscopica

Patologie del sistema epatobiliare

Non comune:

Aumento degli enzimi epatici

Raro:

Epatite con o senza ittero

Molto raro:

Insufficienza epatica, encefalopatia in pazienti con malattia preesistente del fegato

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non comune:

Dermatite, prurito, eruzione cutanea, orticaria

Raro:

Alopecia, fotosensibilità

Molto raro:

Eritema multiforme, sindrome di Stevens – Johnson, necrolisi epidermica tossica (TEN)

Non nota

Lupus eritematoso cutaneo subacuto (vedere il paragrafo 4.4).

Patologie del sistema musco

loscheletrico e del tessuto connettivo

Non comune

Frattura dell'anca, polso o della colonna vertebrale

Raro:

Artralgia, mialgia

Molto raro:

Debolezza muscolare

Patologie renali e urinarie

Raro:

Nefrite interstiziale

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Molto raro: Ginecomastia

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Non comune:

Malessere, edema periferico

Raro:

Aumento della sudorazione

Popolazione pediatrica

La sicurezza di omeprazolo è stata valutata in un totale di 310 bambini, da 0 a 16 anni di età, affetti da malattia acido-correlata. Sono disponibili dati a lungo termine limitati relativi a 46 bambini che, durante uno studio clinico sull’esofagite erosiva grave, hanno ricevuto una terapia di mantenimento con omeprazolo fino

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a 749 giorni. Il profilo degli eventi avversi è risultato essere, in genere, lo stesso degli adulti, sia nel trattamento a breve termine sia in quello a lungo termine. Non vi sono dati a lungo termine riguardanti gli effetti del trattamento con omeprazolo sulla pubertà e la crescita.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo

4.9 sovradosaggio

Sono disponibili informazioni limitate relative al sovradosaggio con omeprazolo nell’uomo. In letteratura vengono riportate dosi sino a 560 mg e sono stati occasionalmente segnalati casi di dosi orali singole sino a 2400 mg di omeprazolo (120 volte la dose clinica abitualmente raccomandata). Sono stati segnalati nausea, vomito, capogiri, dolori addominali, diarrea e cefalea. In casi singoli sono stati osservati anche apatia, depressione e confusione.

I sintomi descritti sono stati transitori e non è stata riportata alcuna grave conseguenza. Con l’aumentare delle dosi la velocità di eliminazione non è cambiata (cinetica di primo ordine). Il trattamento, se necessario, è sintomatico.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: Farmaci per disturbi correlati all’acidità, inibitori di pompa protonica.

Codice ATC: A02B C01

Meccanismo d’azione

Omeprazolo, miscela racemica di due enantiomeri attivi, riduce la secrezione acida gastrica mediante un meccanismo di azione altamente specializzato. Omeprazolo è un inibitore specifico della pompa protonica a livello delle cellule parietali gastriche. Agisce rapidamente e promuove un controllo reversibile dell’inibizione della secrezione acida gastrica con una sola somministrazione giornaliera.

Omeprazolo è una base debole ed è concentrato e convertito nella forma attiva nell'ambiente fortemente acido dei canalicoli intracellulari, all’interno delle cellule parietali, dove inibisce la H+ K+ -ATPasi – pompa protonica. Quest’azione sull'ultima tappa del processo di formazione dell'acido gastrico è dose-dipendente e provoca un'inibizione altamente efficace della secrezione acida, sia basale che stimolata, indipendentemente dallo stimolo utilizzato.

Effetti farmacodinamici

Tutti gli effetti farmacodinamici osservati sono dovuti all’attività di omeprazolo sulla secrezione acida.

Effetti sulla secrezione acida gastrica

La somministrazione orale di omeprazolo una volta al giorno permette una rapida ed efficace inibizione della secrezione acida gastrica diurna e notturna, raggiungendo il suo effetto massimo entro i primi 4 giorni di trattamento.

Nei pazienti affetti da ulcera duodenale, la somministrazione di 20 mg di omeprazolo ha mantenuto nelle 24 ore una riduzione media dell’80% dell’acidità intragastrica; 24 ore dopo la somministrazione di omeprazolo, il picco di secrezione acida, dopo stimolazione con pentagastrina, risulta mediamente ridotto di circa il 70%.

La somministrazione orale di 20 mg di omeprazolo mantiene il pH intragastrico a valori > 3, per un tempo medio di 17 ore su 24, nei pazienti con ulcera duodenale.

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Come conseguenza della riduzione della secrezione acida e della acidità intragastrica, omeprazolo riduce/normalizza in modo dose-dipendente l’esposizione acida dell’esofago nei pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo.

L’inibizione della secrezione acida è correlata alla curva di concentrazione plasmatica/tempo (AUC) di omeprazolo, e non alla reale concentrazione plasmatica ad un tempo determinato.

Non è stata osservata tachifilassi durante il trattamento con omeprazolo.

Effetto sull’H. pylori

H. pylori è associato alla malattia peptica acida che comprende la malattia ulcerosa duodenale e la malattia ulcerosa gastrica. H. pylori è considerato il principale responsabile dello sviluppo di gastriti. H. pylori , insieme alla secrezione acida gastrica, rappresentano i fattori più importanti per lo sviluppo della malattia peptica ulcerosa. H. pylori è il fattore principale nello sviluppo della gastrite atrofica, la quale è associata ad un aumentato rischio di sviluppo di tumori gastrici.

L’eradicazione dell’H.pylori con omeprazolo e antimicrobici è associata ad un’elevata percentuale di guarigione e ad una remissione a lungo termine delle ulcere peptiche.

Le duplici terapie studiate hanno mostrato una minor efficacia rispetto alle triplici terapie. Tuttavia, possono essere tenute in considerazione nel caso in cui ipersensibilità nota precluda l’utilizzo di una triplice combinazione.

Altri effetti correlati all’inibizione acida

Durante il trattamento a lungo termine è stato osservato un aumento della frequenza di comparsa di cisti ghiandolari gastriche, che rappresentano la fisiologica conseguenza della pronunciata inibizione della secrezione acida. Dette formazioni sono di natura benigna e reversibili.

La diminuzione dell’acidità gastrica di qualsiasi origine, inclusa quella dovuta agli inibitori di pompa protonica, aumenta la carica batterica gastrica normalmente presente nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con farmaci che riducono l’acidità può causare un leggero aumento del rischio di infezioni gastrointestinali quali, per esempio, da Salmonella e Campylobacter.

Durante il trattamento con medicinali antisecretori, la gastrina sierica aumenta in risposta alla diminuzione della secrezione acida. Anche la CgA aumenta a causa della ridotta acidità gastrica. Il livello aumentato di CgA può interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini.

Le prove disponibili pubblicate suggeriscono che gli inibitori della pompa protonica devono essere sospesi tra i 5 giorni e le 2 settimane prima delle misurazioni della CgA. Questo per consentire ai livelli di CgA, che potrebbero essere falsamente elevati a seguito del trattamento con IPP, di tornare entro il range di riferimento.

In alcuni pazienti (sia bambini che adulti) è stato osservato un numero aumentato di cellule ECL, potenzialmente correlato ai livelli sierici incrementati di gastrina, durante il trattamento a lungo termine con omeprazolo. Si pensa che questi risultati non abbiano alcuna rilevanza clinica.

Popolazione pediatrica

In uno studio non controllato con bambini (da 1 a 16 anni di età) affetti da grave esofagite da reflusso, omeprazolo, a dosi da 0,7 a 1,4 mg/kg, ha migliorato il grado di esofagite nel 90% dei casi e ha ridotto in modo significativo i sintomi da reflusso. In uno studio in singolo cieco, i bambini di età compresa tra 0 e 24 mesi affetti da esofagite da reflusso diagnosticata clinicamente sono stati trattati con 0,5, 1,0 o 1,5 mg omeprazolo/kg. La frequenza degli episodi di vomito/rigurgito è diminuita del 50%, dopo 8 settimane di trattamento, indipendentemente dalla dose.

Eradicazione dell’H. pylori nei bambini

Uno studio clinico randomizzato in doppio cieco (studio Héliot) ha stabilito che omeprazolo in associazione con due antibiotici (amoxicillina e claritromicina) risulta efficace e sicuro nel trattamento dell’infezione da

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H. pylori in bambini dai 4 anni in su affetti da gastrite: tasso di eradicazione dell’ H. pylori : 74,2% (23/31 pazienti) con omeprazolo + amoxicillina + claritromicina contro 9,4% (3/32 pazienti) con amoxicillina + claritromicina. Tuttavia, non è stato dimostrato un beneficio clinico per quanto riguarda i sintomi dispeptici. Questo studio non supporta informazioni relative a bambini di età inferiore ai 4 anni.

5.2 proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

Omeprazolo e omeprazolo magnesio sono sensibili all’ambiente acido e pertanto vengono somministrati oralmente in forma di granuli gastroresistenti contenuti in capsule o compresse. L’assorbimento di omeprazolo è rapido, con livelli plasmatici massimi visibili circa 1–2 ore dopo la somministrazione della dose. L’assorbimento di omeprazolo avviene nell’intestino tenue e si completa generalmente entro 3–6 ore. L’assunzione concomitante di cibo non influisce sulla biodisponibilità del farmaco. La disponibilità sistemica (biodisponibilità) dopo una singola dose orale di omeprazolo è approssimativamente del 40%. Dopo somministrazioni giornaliere ripetute, la biodisponibilità aumenta a circa il 60%.

Distribuzione

Il volume di distribuzione apparente, nei soggetti sani, è di circa 0,3 l/kg peso corporeo. Il 97% di omeprazolo si lega alle proteine plasmatiche.

Biotrasformazione Omeprazolo è completamente metabolizzato dal sistema del citocromo P450 (CYP). La maggior parte del metabolismo di omeprazolo è dipendente dalla isoforma specifica CYP2C19 polimorficamente espressa, responsabile della formazione di idrossiomeprazolo, che rappresenta il maggior metabolita plasmatico. La parte rimanente dipende da un’altra isoforma specifica, CYP3A4, responsabile della formazione di omeprazolo solfone. Come conseguenza dell’elevata affinità di omeprazolo per il CYP2C19, esiste una potenziale inibizione competitiva ed un’interazione metabolica farmaco-farmaco tra omeprazolo e altri substrati del CYP2C19. Tuttavia, a causa della scarsa affinità per il CYP3A4, omeprazolo non ha la capacità di inibire il metabolismo di altri substrati del CYP3A4. Inoltre, omeprazolo non ha alcun effetto inibitore sui principali enzimi CYP.

Circa il 3% della popolazione caucasica ed il 15–20% della popolazione asiatica presenta una carenza di funzionalità dell’enzima CYP2C19, venendo così definiti metabolizzatori lenti. In questi individui, il metabolismo di omeprazolo viene probabilmente maggiormente catalizzato dal CYP3A4. Dopo somministrazioni ripetute di 20 mg di omeprazolo una volta al giorno, l’AUC media è risultata da 5 a 10 volte maggiore nei metabolizzatori lenti rispetto ai soggetti con un enzima CYP2C19 funzionante (metabolizzatori estensivi). Le concentrazioni plasmatiche massime presentavano valori da 3 a 5 volte superiori. Questi risultati non hanno implicazioni sulla posologia di omeprazolo.

Eliminazione

L’emivita di eliminazione plasmatica di omeprazolo è, in genere, inferiore ad un’ora, sia dopo somministrazione giornaliera orale singola che ripetuta. Omeprazolo viene completamente eliminato dal plasma tra una dose e l’altra, e non vi è quindi tendenza all’accumulo durante la somministrazione singola giornaliera. Circa l’80% di una dose orale di omeprazolo viene escreto nelle urine in forma di metaboliti, il rimanente si ritrova nelle feci, proveniente primariamente dalla secrezione biliare.

Linearità / non-linearità

L’AUC di omeprazolo aumenta dopo somministrazioni ripetute. Questo incremento è dose-dipendente e determina una relazione dose-AUC non lineare dopo somministrazione ripetuta. La dipendenza dal tempo e dalla dose è dovuta ad una diminuzione del metabolismo di primo passaggio e della clearance sistemica, causati probabilmente da una inibizione dell’enzima CYP2C19 da parte di omeprazolo e/o dei suoi metaboliti (ad es. il solfone).

Non è stato osservato alcun effetto dei metaboliti sulla secrezione acida gastrica.

Popolazioni speciali

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Compromissione epatica

Nei pazienti con disfunzione epatica il metabolismo di omeprazolo risulta compromesso, con un conseguente aumento dell’AUC. Non è stata rilevata tendenza all’accumulo quando omeprazolo è stato somministrato una volta al giorno.

Danno renale

La farmacocinetica di omeprazolo, comprese la biodisponibilità sistemica e la velocità di eliminazione, non risultano alterate nei pazienti con ridotta funzionalità renale.

Anziani

La velocità di metabolizzazione di omeprazolo risulta leggermente ridotta nei soggetti anziani (75–79 anni di età).

Popolazione pediatrica

Durante il trattamento di bambini a partire da 1 anno di età alle dosi raccomandate, sono state osservate concentrazioni plasmatiche comparabili a quelle degli adulti. Nei bambini di età inferiore ai 6 mesi, la clearance di omeprazolo è risultata ridotta a causa della scarsa capacità di metabolizzazione di omeprazolo.

5.3 dati preclinici di sicurezza

Nel corso di sperimentazioni effettuate su ratti trattati per tutta la vita con omeprazolo, sono stati rilevati iperplasia delle cellule gastriche ECL e carcinoidi. Tali modifiche sono il risultato di una elevata ipergastrinemia secondaria all’inibizione acida. Simili osservazioni sono state ottenute in seguito al trattamento con H2-antagonisti, inibitori di pompa protonica e dopo parziale fundectomia. Queste modifiche quindi non sono imputabili ad un effetto diretto di alcun singolo principio attivo.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Sfere di zucchero (saccarosio e amido di mais), Carbossimetila­mido sodico

Sodio laurilsolfato

Povidone

Fosfato trisodio dodecaidrato

Ipromellosa

acido metacrilico –etil acrilato Copolimero (1:1)

Trietile citrato,

Sodio idrossido

Titanio diossido

Talco

Cappuccio della capsula

Ossido di ferro rosso (E172) [solo 10 mg]

Eritrosina (E127)

Indigotina (E132) [solo 20 mg e 40 mg]

Titanio diossido (E171)

Acqua

Gelatina

Corpo della capsula

Giallo di chinolina (E104)

Eritrosina (E127)

Titanio diossido (E171)

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Acqua

Gelatina

Inchiostro di stampa

Gomma lacca

Polivinpirrolidone

Glicole propilenico

Sodio idrossido

Titanio diossido (E171)

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

2 anni

Contenitori:

La validità dopo prima apertura è di 90 giorni

Solo per i 20mg in contenitore da 250ml

La validità dopo prima apertura è di 6 mesi

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Blister:

Conservare a temperatura inferiore a 30°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità

Contenitori:

Conservare a temperatura inferiore a 30°C. Tenere il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall’umidità.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Omeprazolo Teva Italia è fornito in flaconi di polietilene ad alta densità con chiusura a prova di bambino con integrato il disseccante.

Confezioni da 5, 7, 14, 15, 20, 21, 28, 30, 42, 50, 56 (2×28), 60 (2×30), 84 (2×42), 90, 90 (3×30), 98 (7×14),

100 (2×50), 250 (5×50) o 500 (10×50) capsule.

Per i 20 mg: 250 capsule

Omeprazolo Teva Italia è fornito in blister Alluminio/Allu­minio.

Confezioni da 5, 7, 14, 15, 20, 21, 25, 28, 30, 35, 42, 50, 50×1 confezione ospedaliera, 56, 60, 98, e 100 capsule

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivanti da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

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7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Teva Italia S.r.l.

Piazzale Luigi Cadorna, 4 – 20123 Milano

Italia

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

042236012 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236024 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236036 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236048 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236051 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236063 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236075 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236087 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236099 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236101 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236113 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236125 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236137 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236149 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236152 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236164 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236176 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236188 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236190 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236202 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236214 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236226 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236238 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236240 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236253 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236265 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236277 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236289 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236291 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236303 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042237091 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236315 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236327 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236339 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236341 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236354 – 10 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236366 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236378 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236380 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236392 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236404 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236416 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236428 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236430 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236442 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236455 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 042236467 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti,

5 capsule in blister AL/AL

7 capsule in blister AL/AL

14 capsule in blister AL/AL

15 capsule in blister AL/AL

20 capsule in blister AL/AL

21 capsule in blister AL/AL

25 capsule in blister AL/AL

28 capsule in blister AL/AL

30 capsule in blister AL/AL

35 capsule in blister AL/AL

42 capsule in blister AL/AL

50 capsule in blister AL/AL

50×1 capsule in blister AL/AL confezione ospedaliera

56 capsule in blister AL/AL

60 capsule in blister AL/AL

98 capsule in blister AL/AL

100 capsule in blister AL/AL

5 capsule in flacone HDPE

7 capsule in flacone HDPE

14 capsule in flacone HDPE

15 capsule in flacone HDPE

20 capsule in flacone HDPE

21 capsule in flacone HDPE

28 capsule in flacone HDPE

30 capsule in flacone HDPE

42 capsule in flacone HDPE

50 capsule in flacone HDPE

56 (2×28) capsule in flacone HDPE

60 (2×30) capsule in flacone HDPE

84 (2×42) capsule in flacone HDPE

90 capsule in flacone HDPE

90 (3× 30) capsule in flacone HDPE

98 (7×14) capsule in flacone HDPE

100 (2×50) capsule in flacone HDPE

250 (5×50) capsule in flacone HDPE

500 (10×50) capsule in flacone HDPE

5 capsule in blister AL/AL

7 capsule in blister AL/AL

14 capsule in blister AL/AL

15 capsule in blister AL/AL

20 capsule in blister AL/AL

21 capsule in blister AL/AL

25 capsule in blister AL/AL

28 capsule in blister AL/AL

30 capsule in blister AL/AL

35 capsule in blister AL/AL

42 capsule in blister AL/AL

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Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2018

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).

042236479 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 50 capsule in blister AL/AL

042236481 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 50×1 capsule in blister AL/AL confezione ospedaliera

042236493 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 56 capsule in blister AL/AL

042236505 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 60 capsule in blister AL/AL

042236517 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 98 capsule in blister AL/AL

042236529 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 100 capsule in blister AL/AL

042236531 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 5 capsule in flacone HDPE

042236543 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 7 capsule in flacone HDPE

042236556 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 14 capsule in flacone HDPE

042236568 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 15 capsule in flacone HDPE

042236570 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 20 capsule in flacone HDPE

042236582 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 21 capsule in flacone HDPE

042236594 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 28 capsule in flacone HDPE

042236606 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 30 capsule in flacone HDPE

042236618 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 42 capsule in flacone HDPE

042236620 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 50 capsule in flacone HDPE

042236632 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 56 (2×28)capsule in flacone HDPE

042236644 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 60 (2×30) capsule in flacone HDPE

042236657 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 84 (2×42) capsule in flacone HDPE

042237103 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 90 capsule in flacone HDPE

042236669 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 90 (3× 30) capsule in flacone HDPE

042236671 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 98 (7×14) capsule in flacone HDPE

042236683 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 100 (2×50) capsule in flacone HDPE

042237089 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 250 capsule in flacone HDPE

042236695 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 250 (5× 50) capsule in flacone HDPE

042236707 – 20 mg capsule rigide gastroresistenti, 500 (10×50) capsule in flacone HDPE

042236719 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 5 capsule in blister AL/AL

042236721 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 7 capsule in blister AL/AL

042236733 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 14 capsule in blister AL/AL

042236745 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 15 capsule in blister AL/AL

042236758 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 20 capsule in blister AL/AL

042236760 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 21 capsule in blister AL/AL

042236772 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 25 capsule in blister AL/AL

042236784 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 28 capsule in blister AL/AL

042236796 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 30 capsule in blister AL/AL

042236808 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 35 capsule in blister AL/AL

042236810 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 42 capsule in blister AL/AL

042236822 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 50 capsule in blister AL/AL

042236834 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 50×1 capsule in blister AL/AL confezione ospedaliera

042236846 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 56 capsule in blister AL/AL

042236859 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 60 capsule in blister AL/AL

042236861 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 98 capsule in blister AL/AL

042236873 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 100 capsule in blister AL/AL

042236885 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 5 capsule in flacone HDPE

042236897 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 7 capsule in flacone HDPE

042236909 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 14 capsule in flacone HDPE

042236911 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 15 capsule in flacone HDPE

042236923 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 20 capsule in flacone HDPE

042236935 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 21 capsule in flacone HDPE

042236947 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 28 capsule in flacone HDPE

042236950 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 30 capsule in flacone HDPE

042236962 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 42 capsule in flacone HDPE

042236974 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 50 capsule in flacone HDPE

042236986 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 56 (2×28) capsule in flacone HDPE

042236998 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 60 (2×30) capsule in flacone HDPE

042237014 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 84 (2×42) capsule in flacone HDPE

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042237115 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 90 capsule in flacone HDPE 042237026 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 90 (3× 30) capsule in flacone HDPE 042237038 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 98 (7×14) capsule in flacone HDPE 042237040 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 100 (2×50) capsule in flacone HDPE 042237053 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 250 (5×50) capsule in flacone HDPE 042237065 – 40 mg capsule rigide gastroresistenti, 500 (10×50) capsule in flacone HDPE