Foglio illustrativo - NOVANTRONE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antineoplastico-Citostatico
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Il Novantrone è indicato per la chemioterapia delle forme metastatiche di carcinoma della mammella, del linfoma non-Hodgkin, della leucemia non linfocitica acuta dell'adulto, della leucemia mieloide cronica in crisi blastica, del carcinoma epatocellulare.
Il Novantrone in combinazione con basse dosi di cortisonici orali, incluso prednisone e idrocortisone, è indicato nel trattamento palliativo iniziale di pazienti con sintomatologia dolorosa correlata a carcinoma della prostata in stato avanzato non rispondente a terapia ormonale.
Il Novantrone è inoltre indicato nei pazienti ambulatoriali (non ancora costretti alla sedia a rotelle) affetti da sclerosi multipla progressiva cronica secondaria con o senza attacchi intermittenti che siano in una fase attiva della malattia; questa fase viene definita da due attacchi o da un peggioramento EDSS di almeno un punto in 18 mesi.
CONTROINDICAZIONI
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– Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
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– Infezioni gravi in fase attiva.
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– Generalmente controindicato in presenza di grave insufficienza epatica.
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– Gravidanza ed allattamento (vedere anche “Gravidanza ed allattamento” ).
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– Generalmente controindicato nell'età pediatrica (vedere anche “Avvertenze speciali” ).
PRECAUZIONI PER L’USO
Il Novantrone è un farmaco citotossico e deve essere usato da personale sanitario esperto nell'uso di agenti chemioterapici citotossici e che disponga delle attrezzature idonee ad un regolare monitoraggio dei parametri clinici, ematologici e biochimici sia durante che dopo il trattamento.
Le persone che hanno contatti con i farmaci oncologici o lavorano in zone dove questi farmaci sono utilizzati, possono essere esposte a questi agenti sia per contatto aereo o tramite diretto contatto con oggetti contaminati. Gli effetti potenziali sulla salute possono essere ridotti rispettando le procedure istituzionali, le linee guida pubblicate e le regolamentazioni locali inerenti la preparazione, la somministrazione, il trasporto e lo smaltimento di farmaci pericolosi. Non esiste accordo generale che tutte le procedure raccomandate nelle linee guida siano necessarie o appropriate.
Il Novantrone non deve essere maneggiato da personale in stato di gravidanza.
La tossicità miocardica, manifestata nella sua più grave forma mediante insufficienza cardiaca congestizia potenzialmente irreversibile e fatale, può capitare o durante la terapia con Mitoxantrone HCI o in un periodo che va da mesi ad anni dopo l'interruzione della terapia.
Il rischio di cardiotossicità aumenta con una dose cumulativa.
Una malattia cardiovascolare in atto o latente, una precedente o concomitante irradiazione dell'area mediastinico/pericardica, precedente terapia con altre antracicline o antracendioni o il concomitante utilizzo di altri farmaci cardiotossici possono aumentare il rischio di tossicità
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
cardiaca.
La tossicità cardiaca con mitoxantrone HCl può capitare a dosi cumulative più basse sia che siano presenti o meno fattori di rischio cardiaco.
Si raccomanda la valutazione della frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) (mediante ecocardiogramma o MUGA) prima della somministrazione della dose iniziale di mitoxantrone HCl e prima di ogni dose in pazienti affetti da sclerosi multipla.
La funzione cardiaca nei pazienti malati di cancro deve essere monitorata con attenzione prima e durante il trattamento.
Nei pazienti malati di cancro che hanno ricevuto una dose cumulativa di Novantrone maggiore di 120 mg/m2 sia da solo che in combinazione con altri agenti chemioterapici, la probabilità cumulativa di insufficienza cardiaca congestizia sintomatica (ICC) è stata del 2,6 %. Per questo motivo,i pazienti devono essere monitorati per l'evidenza di tossicità cardiaca ed interrogati circa i sintomi di insufficienza cardiaca prima dell'inizio del trattamento e durante il trattamento.
Di solito, i pazienti affetti da sclerosi multipla non devono ricevere una dose cumulativa superiore a 100 mg/ m2. La morte improvvisa è stata riportata in pazienti affetti da sclerosi multipla. La relazione causale con la somministrazione di mitoxantrone è sconosciuta.
La terapia con mitoxantrone HCl deve essere accompagnata da un accurato e frequente monitoraggio dei parametri di laboratorio ematologici e chimici, così come da una osservazione frequente del paziente. Una conta seriale completa del sangue e test di funzionalità epatica sono necessari per un appropriato aggiustamento della dose.
Bisogna effettuare test della funzionalità epatica prima di ciascun corso di terapia.
In base ai risultati di tali esami può rendersi necessario modificare i dosaggi (vedi posologia).
Il Novantrone non deve essere somministrato ordinariamente a pazienti con sclerosi multipla che hanno ricevuto una dose al tempo cumulativo superiore a 100 mg/m2, o a quanti hanno una LVEF inferiore al 50% o una riduzione clinicamente significativa di questa.
Bisogna ottenere un conteggio ematico completo, comprendente le piastrine, prima di ciascun ciclo di mitoxantrone e nella eventualità che si manifestino segni e sintomi di infezione.
Generalmente non bisogna somministrare Novantrone a pazienti affetti da Sclerosi Multipla con un conteggio dei neutrofili inferiore a 1500 cellule/mm3
Nei pazienti malati di cancro, per esempio, il rischio di insufficienza cardiaca congestizia sintomatica (ICC) è stimato essere del 2,6% in quanti arrivano a ricevere una dose cumulativa maggiore di 120 mg/m2. Per questa ragione i pazienti devono essere monitorati affinché sia verificata la tossicità cardiaca e interrogati sui sintomi di insufficienza cardiaca prima dell’inizio della terapia.
Novantrone deve essere somministrato lentamente come infusione endovenosa libera.
Non deve essere mai somministrato per via sottocutanea, intramuscolare o intrarteriosa. Può accadere un grave danno tissutale locale se vi è uno stravaso durante la somministrazione (vedere anche “Sovradosaggio”).
Non è per uso intratecale. Il mitoxantrone HCI non deve essere somministrato mediante iniezione intratecale. Da una somministrazione intratecale può derivare un grave danno con effetti permanenti.
Novantrone non è indicato per iniezione intra-arteriosa. A seguito di iniezione intra-arteriosa sono stati riportati casi di neuropatia loco/regionale, anche irreversibile.
Novantrone non è indicato per iniezione intratecale. A seguito di iniezione intratecale sono stati riportati casi di neuropatia, e di neurotossicità, sia centrale che periferica.
Questi episodi hanno compreso convulsioni che portavano al coma, gravi postumi neurologici e paralisi con disfunzioni intestinali e della vescica.
Particolari precauzioni devono essere adottate per evitare il contatto del Novantrone con la pelle, le mucose e gli occhi.
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Durante la preparazione è consigliabile l'uso di occhiali protettivi, guanti ed abiti di protezione. Maneggiare con cura per evitare l'eventuale formazione di aerosol.
La pelle, nel caso di contatto accidentale, deve essere abbondantemente risciacquata con acqua calda, e se sono interessati gli occhi, devono essere adottate le abituali metodiche di lavaggio. In seguito, se necessario, dovrebbero essere effettuati dei controlli oftalmici.
Il flaconcino non contiene conservanti, pertanto deve essere utilizzato entro 24 ore dalla diluizione. Conservare la soluzione a temperatura ambiente in contenitori di vetro o di PVC.
E' consigliato non miscelare il Novantrone in liquidi d'infusione contenenti altri principi attivi.
Nel caso di contaminazione di strumenti o superfici, neutralizzare con una soluzione acquosa di ipoclorito di calcio (5,5 parti di ipoclorito di calcio in 13 parti in peso di acqua per ciascuna parte in peso di Novantrone). Pulire la restante soluzione con garze o canovacci e adottare gli opportuni accorgimenti per lo scarto di questo materiale.
Nell'usare l'ipoclorito di calcio è opportuno indossare occhiali e guanti protettivi.
Leucemia mieloide acuta secondaria
Mielodepressione
E' stata riportata leucemia mieloide secondaria (AML) in pazienti malati di cancro, trattati con antracicline. Il mitoxantrone HCl è un antracenedione, un farmaco correlato. Il verificarsi di leucemia secondaria refrattaria è più comune quando le antracicline sono somministrate in combinazione con agenti antineoplastici che danneggiano il DNA, quando i pazienti sono stati ampiamente pretrattati con farmaci citotossici o quando le dosi di antracicline sono state aumentate. Il rischio cumulativo di sviluppare una AML correlata al trattamento, in 1774 pazienti con carcinoma della mammella che hanno ricevuto il mitoxantrone HCl contemporaneamente ad altri agenti citotossici e alla radioterapia, è stato stimato essere pari a 1.1% e 1.6% a 5 e 10 anni, rispettivamente.
Sono stati riportati casi post-marketing di leucemia acuta, alcuni dei quali hanno portato a morte del paziente, in seguito al trattamento della Sclerosi Multipla con Novantrone.
Il Novantrone va usato con cautela nei pazienti con mielodepressione (vedi posologia) o in scadenti condizioni generali.
Quando il mitoxantrone HCI viene utilizzato ad alti dosaggi (>14 mg/m2 /die ( 3 giorni) come è indicato per il trattamento della leucemia, si verificherà una grave mielodepressione. Il mitoxantrone HCI somministrato a qualsiasi dose può provocare mielodepressione.
Servizi di laboratorio e di supporto devono essere disponibili per il monitoraggio ematologico e clinico e terapie aggiuntive, compresi gli antibiotici.
Sangue e prodotti ematologici devono essere disponibili per supportare il paziente durante il periodo atteso di ipoplasia midollare e di grave mielosoppressione. Particolare attenzione deve essere prestata per assicurare un pieno recupero ematologico prima di intraprendere la terapia di consolidamento (se viene usato questo trattamento) ed i pazienti devono essere strettamente monitorati durante questa fase.
Tranne che per il trattamento della leucemia acuta non linfocitica, la terapia con mitoxantrone HCl generalmente non deve essere data a pazienti che abbiano conteggi di base dei neutrofili minori di 1500 cellule/mm3.
Al fine di monitorare l'insorgenza di una soppressione midollare, principalmente della neutropenia, che può essere grave e risolversi in una infezione, si raccomanda che su tutti i pazienti che ricevono mitoxantrone HCl vengano effettuati frequenti esami emocromocitometrici del sangue periferico.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
In questo tipo di pazienti è possibile usare Novantrone a dosaggio pieno.
I pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi della mielodepressione.
La mielodepressione può risultare più accentuata e prolungata nei pazienti precedentemente sottoposti ad intensa chemioterapia, a radioterapia o nei pazienti debilitati.
Cardiotossicità-Sclerosi Multipla
Si raccomanda la valutazione della frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) (mediante ecocardiogramma o MUGA) prima della somministrazione della dose iniziale di mitoxantrone HCl e prima di ogni dose in pazienti affetti da sclerosi multipla.
La cardiotossicità può verificarsi in qualsiasi momento durante la terapia con il mitoxantrone HCl ed il rischio aumenta con dosi cumulative.
La tossicità cardiaca con mitoxantrone HCl può capitare a dosi cumulative più basse sia che siano presenti o meno fattori di rischio cardiaco.
Di solito,i pazienti affetti da sclerosi multipla non devono ricevere una dose cumulativa maggiore di 100 mg/m2. Di solito, il Novantrone non deve essere somministrato in pazienti affetti da sclerosi multipla che abbiano una LVEF < 50 % o che abbiano una riduzione clinicamente significativa della LVEF. Vedere anche sopra.
Cambiamenti nella funzionalità cardiaca possono verificarsi in pazienti affetti da Sclerosi Multipla trattati con mitoxantrone HCl.
La morte improvvisa è stata riportata in pazienti affetti da sclerosi multipla. La relazione causale con la somministrazione di mitoxantrone è sconosciuta.
Tali pazienti devono essere sottoposti ad un regolare monitoraggio cardiaco della LVEF prima dell'inizio della terapia.
Cardiotossicità-Cancro
Si raccomanda la valutazione della frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) (mediante ecocardiogramma o MUGA) prima della somministrazione della dose iniziale di Novantrone. La funzione cardiaca in pazienti malati di cancro deve essere monitorata con attenzione durante il trattamento.
Sono raccomandate valutazioni di LVEF se si sviluppano segni o sintomi di insufficienza cardiaca congestizia. La cardiotossicità può verificarsi in qualsiasi momento durante la terapia con il mitoxantrone, ed il rischio aumenta con dosi cumulative. La tossicità cardiaca con mitoxantrone può verificarsi a dosi cumulative inferiori sia che siano presenti o meno fattori di rischio cardiaco (vedere anche sopra).
Nei pazienti malati di cancro che hanno ricevuto una dose cumulativa di Novantrone maggiore di 120 mg/m2 sia da solo che in combinazione con altri agenti chemioterapici, la probabilità cumulativa di insufficienza cardiaca congestizia sintomatica (ICC) è stata del 2,6 %. In studi clinici oncologici comparativi il tasso di probabilità cumulativa totale di una moderata o grave diminuzione della LVEF a questo dosaggio è stato del 13%. Vedere anche sopra.
A causa del possibile pericolo di effetti cardiaci in pazienti precedentemente trattati con daunorubicina o doxorubicina, il rapporto rischio/beneficio della terapia con Novantrone deve essere determinato prima di iniziare il trattamento in tali pazienti.
Insufficienza cardiaca congestizia si può occasionalmente verificare in pazienti affetti da leucemia non linfocitica acuta trattati con Novantrone. Vedere anche sopra.
Cambiamenti cardiaci funzionali come una diminuzione nella LVEF ed insufficienza cardiaca congestizia possono verificarsi in pazienti con carcinoma prostatico refrattario agli ormoni, trattati con mitoxantrone HCl.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Poiché l'esperienza di un trattamento prolungato con Novantrone è limitata, si suggerisce di effettuare anche esami cardiologici in pazienti privi di fattori identificabili di rischio durante una terapia che ecceda una dose cumulativa di 120 mg/m2.
In pazienti con storia di cardiopatie il mitoxantrone andrebbe somministrato con precauzioni speciali e il trattamento monitorizzato attentamente.
Insufficienza epatica
Poiché la sicurezza di mitoxantrone nei pazienti con insufficienza epatica non è stata stabilita; è raccomandata un'accurata supervisione nel trattamento di pazienti con grave insufficienza epatica (vedere “Controindicazioni” e “Avvertenze speciali”).
La terapia con Novantrone in pazienti con test anormali della funzione epatica non è raccomandata poiché la clearance di Novantrone è ridotta da un danno epatico e nessuna analisi può prevedere la clearance del farmaco e gli aggiustamenti della dose.
Insufficienza renale
In pazienti con grave insufficienza renale il mitoxantrone dovrebbe essere somministrato con precauzione.
Iperuricemia
Con Novantrone può verificarsi iperuricemia come risultato della rapida lisi di cellule tumorali. Devono essere monitorati i livelli sierici di acido urico e istituita una terapia ipouricemica prima di iniziare una terapia antileucemica.
INTERAZIONI
Il Novantrone può essere associato, in maniera opportuna, con altri antineoplastici; è sconsigliato però miscelare il Novantrone con altri principi attivi nella stessa fleboclisi.
L'impiego degli inibitori della topoisomerasi II, ivi incluso il Novantrone, in combinazione con altri agenti antitumorali e/o radioterapia è stato associato con lo sviluppo di Leucemia Mieloide Acuta o della Sindrome Mielodisplastica.
In caso di neoplasia l'effetto del mitoxantrone può essere aumentato da altri agenti citostatici fino a raggiungere il range di tossicità acuta. In caso di neoplasia il paziente va inviato ad un oncologo avvisando dell'uso del mitoxantrone per il trattamento della sclerosi multipla.
L'esperienza a riguardo delle interazioni tra mitoxantrone per il trattamento della sclerosi multipla e altre preparazioni non oncologiche è limitata.
Durante uno studio controllato con placebo di fase III non si è verificata alcuna gravidanza in 25 donne trattate con mitoxantrone che avevano utilizzato contraccettivi orali (la „pillola“). A riguardo delle conoscenze attuali non ci si attende un effetto negativo della „pillola“.
L'uso contemporaneo di Solcoseryl (indicazioni: terapia intensiva della circolazione cerebrale e disturbi metabolici, malattia vascolare ostruttiva delle arterie periferiche, disturbi della circolazione venosa) e mitoxantrone in vitro non ha mostrato un'intensificazione della tossicità del mitoxantrone.
È stato dimostrato, in vitro, che il mitoxantrone non ha effetti antimicrobici propri. Non è stato provato alcun effetto sinergico, in vitro, con gli antibiotici ampicillina, trimetoprimsulfadiazin, cefadroxil e doxiciclina. Per l'imipenem in 1 su 5 linee di Escherichia Coli e Staphylococcus Aureus è stato osservato un effetto sinergico (aumento dell'efficacia dell'antibiotico).
In test condotti su animali non è stato osservato alcun aumento della tossicità del mitoxantrone durante la somministrazione di metoclopramide (antiemetico) e nitrendipina (calcioantagonista) in combinazione con il mitoxantrone per il trattamento della leucemia.
Non c'è ancora esperienza per valutare le interazioni tra Amifostina (un agente citoprotettivo) e mitoxantrone.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
AVVERTENZE SPECIALI
Il flacone da 20 ml contiene sodio in quantità maggiore di 23 mg: può essere adatto per i soggetti che devono seguire una dieta a basso contenuto di sodio.
In caso di neoplasia l’effetto del mitoxantrone può essere aumentato da altri agenti citostatici fino a raggiungere il range di tossicità acuta. In caso di neoplasia il paziente va inviato ad un oncologo avvisando dell’uso del mitoxantrone per il trattamento della sclerosi multipla.
L’esperienza a riguardo delle interazioni tra mitoxantrone per il trattamento della sclerosi multipla e altre preparazioni non oncologiche è limitata.
Il Novantrone può impartire alle urine una colorazione blu-verdastra nelle prime 24 ore dopo la somministrazione; i pazienti dovrebbero essere avvertiti di questa eventualità.
Possono anche verificarsi colorazioni bluastre della sclera.
Se i pazienti sono trattati con agenti immunosoppressivi e ricevono contemporaneamente un vaccino, è stato dimostrato che tali pazienti hanno una minima risposta anticorpale dopo la vaccinazione. La vaccinazione con virus vivi può dare luogo a gravi reazioni, come vaccina gangrenosa, vaccinia generalizzata o morte.
L’immunizzazione può risultare inefficace quando somministrata durante la terapia con Novantrone. Pertanto, l’immunizzazione con vaccini con virus vivi di solito non è raccomandata. Pazienti che ricevono agenti immunosoppressivi hanno una risposta immunologia ridotta verso le infezioni. Le infezioni sistemiche devono essere trattate contemporaneamente alla terapia con Novantrone o subito prima di iniziarla.
Solfiti
Durante la produzione di Novantrone si possono generare solfiti. Questo prodotto può contenere sodio metabisolfito.
I solfiti possono causare reazioni di tipo allergico compresi sintomi di anafilassi e broncospasmo in soggetti sensibili, specialmente soggetti con storia di asma o allergia.
1 ml di mitoxantrone contiene massimo 0,1 mg di sodio metabisolfito equivalente a 0,06 mg di solfito (SO32-). Pertanto, in pazienti con asma bronchiale e ipersensibilità ai solfiti, il mitoxantrone può essere utilizzato solo dopo attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio.
Associazioni con altri antitumorali e/o radioterapia
L'impiego degli inibitori della topoisomerasi II, ivi incluso il Novantrone, in combinazione con altri agenti antitumorali e/o radioterapia è stato associato con lo sviluppo di Leucemia Mieloide Acuta o della Sindrome Mielodisplastica.
Carcinogenesi, Mutagenesi
Con Novantrone può risultare una aberrazione cromosonica negli animali ed è mutageno in sistemi batterici. Novantrone ha prodotto in vitro danni al DNA e scambio omologo dei cromatidi.
Uso pediatrico : la tollerabilità e l'efficacia nei bambini non è stata verificata.
Uso geriatrico : in generale il dosaggio per il paziente anziano deve corrispondere a quello più basso nel range di dosaggio, a causa della maggior frequenza di diminuzione delle funzionalitàepatica, renale e cardiaca e di malattie concomitanti o altre terapie.
Gravidanza e allattamento
Il Novantrone non deve essere somministrato in corso di gravidanza o durante l'allattamento.
Non esistono studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza. Il mitoxantrone è considerato un potenziale teratogeno per gli uomini a causa del suo meccanismo d'azione e degli effetti sullo sviluppo mostrati da composti correlati.
Il mitoxantrone HCl può provocare danno fetale quando somministrato a donne in stato di gravidanza.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Le donne che possono concepire figli devono essere avvertite di evitare una gravidanza.
Così come per gli altri agenti antineoplastici, i pazienti ed i loro partner devono evitare il concepimento almeno nei sei mesi successivi alla sospensione della terapia.
Le donne che biologicamente possono concepire, devono fare un test di gravidanza prima di ciascuna dose, e bisogna conoscere i risultati prima della somministrazione del farmaco. Se questo farmaco è utilizzato durante la gravidanza o se la paziente rimane incinta durante l'assunzione di questo farmaco, deve essere tenuta al corrente del potenziale rischio per il feto.
Il Novantrone viene escreto con il latte materno e concentrazioni significative (18 ng/ml) sono state rilevate a distanza di 28 giorni dall'ultima somministrazione. A causa dei potenziali effetti indesiderati gravi che possono verificarsi nel neonato, l'allattamento deve essere interrotto prima di iniziare un eventuale trattamento con Novantrone.
Effetti sulla fertilità
Il mitoxantrone può causare danni al DNA. Per via di una possibile sterilità irreversibile causata dal trattamento con mitoxantrone i pazienti dovrebbero consultare un medico a proposito di una conservazione dello sperma. Durante la terapia con mitoxantrone le donne dovrebbero utilizzare un metodo contraccettivo riconosciuto e sicuro.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Il Novantrone non interferisce, normalmente, sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Tuttavia, a causa della possibile insorgenza di sonnolenza e/o confusione, è opportuno che usi cautela chi si accinge alla guida o all'uso di macchinari complessi.
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Il mitoxantrone deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa.
Il Novantrone non va miscelato con soluzioni contenenti altri farmaci. In caso di stravaso della soluzione, sospendere immediatamente la somministrazione ed utilizzare, quale via di introduzione, un'altra vena.
Non deve essere mai somministrato per via sottocutanea, intramuscolare o intrarteriosa. Può accadere un grave danno tissutale locale se vi è uno stravaso durante la somministrazione (vedere anche “Sovradosaggio”).
Non è per uso intratecale. Il mitoxantrone HCI non deve essere somministrato mediante iniezione intratecale. Da una somministrazione intratecale può derivare un grave danno con effetti permanenti (vedere “Precauzioni per l’uso”).
Nel trattamento in monochemioterapia del carcinoma metastatico della mammella , del linfoma non-Hodgkin e del carcinoma epatocellulare la dose iniziale consigliata è di 14 mg/m2 da somministrare, per iniezione endovenosa singola ad intervalli di 21 giorni. Viene raccomandata l'adozione di un dosaggio inferiore (12 mg/m2 o meno) nei pazienti con riserve midollari ridotte. Nei successivi cicli di terapia i dosaggi vanno adattati al grado ed alla durata della mielodepressione del paziente. La seguente tabella serve da guida (si tenga presente che il nadir leucopenico e trombocitopenico di solito si ha dopo 10 giorni dalla somministrazione).
NADIR LEUCOPENICO E TROMBOCITOPENICO | TEMPO DI RECUPERO | DOSAGGIO DA ADOTTARE |
Nadir leucopenico > 1500 o Nadir trombocitopenico > 50000 Nadir leucopenico > 1500 o Nadir trombocitopenico > 50000 Nadir leucopenico < 1500 o Nadir trombocitopenico < 50000 Nadir leucopenico < 1000 o | Recupero < 21 giorni Recupero > 21 giorni Qualsiasi durata Qualsiasi durata | Ripetere la dose precedente o aumentare di 2 mg/m2se la mielodepressione non è considerata adeguata. Sospendere sino a recupero e quindi ripetere la dose precedente. Dopo recupero diminuire di 2 mg/m2la dose precedente. Dopo recupero diminuire di 4 |
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Nadir trombocitopenico < 25000 | mg/m2la dose precedente. |
Si consiglia di ripetere le dosi iniziali solo se i valori dei globuli bianchi e delle piastrine sono ritornati entro i limiti clinicamente accettabili dopo 21 giorni.
Nel trattamento del carcinoma metastatico della mammella e dei linfomi il mitoxantrone è stato impiegato anche in associazione, secondo vari schemi terapeutici, con ciclofosfamide, fluorouracile, vincristina, vinblastina, bleomicina, methotrexate, calcio folinato, glucocorticoidi. L'associazione con chemioterapici che provocano mielodepressione richiede l'adozione di un dosaggio ridotto di Novantrone: 2–4 mg/m2 in meno rispetto alla dose consigliata. Nei successivi cicli di terapia i dosaggi vanno aggiustati in funzione della durata e del grado della mielodepressione del paziente (vedi tabella).
Nel trattamento in monochemioterapia della leucemia non linfocitica acuta in recidiva e della leucemia mieloide cronica in crisi blastica il dosaggio consigliato, sia nella fase di induzione che in quella di reinduzione, è di 12 mg/m2/die per 5 giorni consecutivi (60 mg/m2 in totale).
Nel trattamento sia di prima che di seconda linea della leucemia non linfocitica acuta e nel trattamento della leucemia mieloide cronica in crisi blastica il Novantrone è stato impiegato anche in associazione con citosina arabinoside. Per l'induzione il dosaggio raccomandato è di 10–12 mg/m2 di Novantrone per 3 giorni e 100 mg/m2 di citosina arabinoside per 7 giorni (quest'ultima somministrata per infusione continua di 24 ore). La maggior parte delle remissioni complete si verificheranno durante il ciclo iniziale di induzione. Nel caso di una risposta antileucemica incompleta, può essere iniziato un secondo ciclo di induzione. Per un secondo ciclo, quando richiesto, si raccomandano gli stessi dosaggi giornalieri ma con Novantrone somministrato per soli 2 giorni e citosina arabinoside per soli 5 giorni. Il secondo ciclo va iniziato solo dopo scomparsa di eventuali effetti tossici extraematologici gravi o pericolosi per la vita. Vedere anche "Avvertenze speciali e opportune Precauzioni d'impiego " prima di decidere il dosaggio.
Carcinoma della prostata refrattario alla terapia ormonale;
Sulla base di studi condotti con Novantrone in combinazione con cortisonici orali (prednisone 10 mg/die e idrocortisone 40 mg/die) in confronto a cortisonici da soli, si raccomanda di somministrare il Novantrone per infusione endovenosa breve alla dose di 12–14 mg/m2 ogni 21 giorni. Vedere anche "Precauzioni d'impiego " prima di decidere il dosaggio.
Il mitoxantrone può anche essere iniettato lentamente in infusione endovenosa libera di soluzione isotonica di cloruro di sodio o glucosata al 5% oppure in sodio cloruro allo 0.18 % e glucosio al 4% per un periodo di almeno 5 minuti.
Per infusioni brevi il mitoxantrone deve essere diluito in 50–100 ml di soluzione isotonica di cloruro di sodio o in glucosata 5% oppure in sodio cloruro allo 0.18 % e glucosio al 4%. Novantrone può essere ulteriormente diluito con le stesse soluzioni ed usato immediatamente.
La soluzione diluita deve essere introdotta lentamente nella cannula come infusione endovenosa libera con le suddette soluzioni per un periodo non inferiore a 5 minuti. La cannula deve essere inserita preferibilmente in una vena di grandi dimensioni. Se possibile evitare le vene in corrispondenza di articolazioni o in estremità con drenaggio linfatico o venoso compromesso.
Sclerosi multipla
Il mitoxantrone deve essere utilizzato solo da medici con esperienza sul trattamento della sclerosi multipla.
Ulteriori precauzioni e notizie relative alle corrette modalità d'uso di Novantrone sono riportate nei paragrafi „Avvertenze speciali e Precauzioni d'impiego“.
Prima di ricevere ogni dose di Novantrone, le donne affette da sclerosi multipla che sono biologicamente in grado di concepire, devono sottoporsi ad un test di gravidanza, anche se stanno usando un metodo contraccettivo, e bisogna conoscere i risultati, prima della somministrazione.
La quantità di mitoxantrone da somministrare deve essere calcolata in base alla superficie corporea.
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Il dosaggio raccomandato è di 12 mg di mitoxantrone/m2 di superficie corporea, somministrato mediante una breve infusione intravenosa (approssimativamente dai 5 ai 15 minuti) ogni tre mesi. Vedere anche „Avvertenze speciali e Precauzioni d'impiego“ prima di decidere il dosaggio.
È raccomandata la valutazione della frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) (mediante ecocardiogrammma o MUGA) prima della somministrazione della dose iniziale di mitoxantrone HCI (Vedere 4.4).
L'emocromo completo, comprendente le piastrine, deve essere monitorato prima di ciascun ciclo di mitoxantrone HCI e nella eventualità che insorgano segni o sintomi di infezione.(Vedere 4.4).
Modo di somministrazione
Il Novantrone concentrato deve essere diluito prima dell'uso.
La dose di mitoxantrone deve essere diluita in almeno 50 ml di soluzione iniettabile allo 0.9% di cloruro di sodio o di destrosio al 5% (glucosio) oppure in sodio cloruro allo 0.18 % e glucosio al 4%.
Il mitoxantrone può anche essere iniettato lentamente in infusione endovenosa libera di soluzione isotonica di cloruro di sodio o glucosata al 5% oppure in sodio cloruro allo 0.18 % e glucosio al 4% per un periodo di almeno 5 minuti.
Per infusioni brevi il mitoxantrone deve essere diluito in 50–100 ml di soluzione isotonica di cloruro di sodio o in glucosata 5% oppure in sodio cloruro allo 0.18 % e glucosio al 4%. Novantrone può essere ulteriormente diluito con le stesse soluzioni ed usato immediatamente.
La soluzione diluita deve essere introdotta lentamente nella cannula come infusione endovenosa libera con le suddette soluzioni per un periodo non inferiore a 5 minuti. La cannula deve essere inserita preferibilmente in una vena di grandi dimensioni. Se possibile evitare le vene in corrispondenza di articolazioni o in estremità con drenaggio linfatico o venoso compromesso.
Il Novantrone non deve essere miscelato con l'eparina nella stessa infusione in quanto può formarsi un precipitato.
Poiché non sono disponibili specifici dati di compatibilità, si raccomanda di non miscelare il Novantrone nella stessa infusione con altri farmaci.
Durata della somministrazione
Da esperienze da uno studio randomizzato, in doppio cieco, riguardante l'uso del mitoxantrone per il trattamento della sclerosi multipla sono disponibili dati fino a dosi cumulative di 96 mg/m2 di superficie corporea (durata del trattamento: 24 mesi). Oltre a questo studio altri pazienti sono stati trattati per periodi di tempo più lunghi con dosi cumulative superiori a 100 mg/m2.
La decisione di un trattamento per un periodo più lungo di due anni deve essere presa dal medico curante e in base al singolo caso.
Con una dose totale cumulativa di più di 120 mg di mitoxantrone/m2 di superficie corporea la funzione cardiaca dovrebbe essere controllata regolarmente anche in pazienti che non presentino i fattori rischio riportati di seguito.
In base all'esperienza oncologica la dose totale di mitoxantrone per tutte le indicazioni deve essere limitata a 120 mg di mitoxantrone/m2 di superficie corporea come dose cumulativa.
Pazienti con insufficienza epatica
Per i pazienti con insufficienza epatica non esistono dati sufficienti che consentano di fornire raccomandazioni per l'aggiustamento del dosaggio (vedere anche “Precauzioni per l’uso” e “Avvertenze speciali”).
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Il Novantrone non deve essere miscelato con l’eparina nella stessa infusione in quanto può formarsi un precipitato.
Poiché non sono disponibili specifici dati di compatibilità, si raccomanda di non miscelare il Novantrone nella stessa infusione con altri farmaci.
SOVRADOSAGGIO
Non si conosce uno specifico antidoto del Novantrone. Potrebbero verificarsi episodi di tossicità ematologica, gastro-enterica, epatica o renale a seconda del dosaggio somministrato e delle condizioni fisiche del paziente.
In caso di sovradosaggio il paziente deve essere attentamente controllato e sottoposto a trattamento sintomatico e di supporto.
Sono stati riportati diversi casi di sovradosaggio accidentale. La somministrazione di singole overdosi comprese tra 140 e 180 mg/m2 per bolus è risultata fatale in quattro pazienti a seguito della comparsa di grave leucopenia con infezione. La persistenza di ipoplasia midollare per lunghi periodi di tempo può richiedere supporto ematologico e terapia antimicrobica. Sebbene il farmaco non sia stato oggetto di studio nei pazienti con insufficienza renale grave, è improbabile che l'effetto terapeutico o la tossicità del Novantrone sia mitigata dalla dialisi peritoneale o dalla emodialisi, a causa dell'elevato legame tissutale del mitoxantrone.
In casi singoli sono stati segnalati sintomi cardiaci acuti in caso di sovradosaggio.
Stravaso
Il mitoxantrone è classificato „irritante“. Deve essere prestata attenzione durante la somministrazione per evitare lo stravaso nel sito di infusione ed evitare il contatto di Novantrone con la cute, le mucose o gli occhi. Se si fosse verificato qualsiasi sintomo o segno di stravaso, compresi bruciore, dolore, prurito, eritema, gonfiore, colorazione bluastra o ulcerazione, l'iniezione o l'infusione deve essere immediatamente sospesa e ricominciata in un'altra vena sopra la precedente o nell'altro braccio.
Durante la somministrazione endovenosa di Novantrone, lo stravaso si può verificare senza essere accompagnato da una sensazione di dolore pungente o di bruciore anche se il sangue ha un buon ritorno nell'aspirazione dell'ago di infusione. Se è noto o si sospetta che lo stravaso si è verificato a livello sottocutaneo, è raccomandato che sull'area dello stravaso vengano poste a intermittenza borse del ghiaccio e che l'estremità interessata venga tenuta sollevata. Data la natura progressiva delle reazioni di stravaso, l'area di infusione deve essere frequentemente esaminata ed una consultazione chirurgica deve essere effettuata precocemente se si presenta qualsiasi segno di reazione locale. Il sito di stravaso deve essere attentamente monitorato per segni di necrosi e/o flebite che possono richiedere ulteriore attenzione da parte del medico.
In caso di stravaso c'è il rischio di infiammazione locale o necrosi. Inoltre, specialmente in pazienti sensibili può insorgere dolore.
Se si verifica stravaso l'infusione deve essere immediatamente interrotta e la fleboclisi deve essere disconnessa; la cannula va lasciata in situ. Deve essere aspirato il quantitativo più grande possibile di liquido contemporaneamente all'irrigazione con cloruro di sodio allo 0,9% dell'area di stravaso. Dopo aver rimosso la cannula, dovrebbero essere somministrati ev, tramite una nuova cannula posizionata in una zona lontana dallo stravaso, 100 mg di idrocortisone ed altri 10 mg di idrocortisone dovrebbero essere iniettati sottocute in 6–8 punti intorno al sito di stravaso. Dopo questo il trattamento può essere continuato con idrocortisone topico conservato in frigorifero e in maniera sintomatica.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
EFFETTI INDESIDERATI
Ai dosaggi consigliati di Novantrone è prevedibile la comparsa di leucopenia, raramente fino a valori inferiori a 1000 elementi/mm3.
A seguito di somministrazioni ripetute ad intervalli di 21 giorni, la leucopenia è solitamente transitoria, raggiunge il nadir intorno al 10° giorno del ciclo, ritornando ai valori normali entro il 21° giorno. Può verificarsi trombocitopenia e, conminore frequenza, anemia. Non sono note proprietà cancerogene nell'uomo.
EFFETTI INDESIDERATI RELATIVI SOLAMENTE AI PAZIENTI ONCOLOGICI
Effetti indesiderati molto comuni: effetti che si verificano con una frequenza ≥ 10%.
Effetti indesiderati comuni: effetti che si verificano con una frequenza ≥ 1% e < 10%.
Effetti indesiderati non comuni: effetti che si verificano con una frequenza ≥ 0,1% e < 1%
Effetti indesiderati rari: effetti che si verificano con una frequenza > 0,01% e < 0,1%
Effetti indesiderati molto rari: effetti che si verificano con una frequenza < 0,01%
Effetti indesiderati a frequenza sconosciuta
Infezioni ed infestazioni
Molto comuni: Infezioni
Comuni: Infezioni delle vie respiratorie superiori,polmonite,sepsi
Frequenza sconosciuta: Infezioni delle vie urinarie
Tumori benigni e maligni (inclusi cisti e polipi)
Frequenza sconosciuta: Leucemia mieloide acuta, sindrome mielodisplastica, leucemia
acuta
Disturbi del sangue e del sistema linfatico
Molto comuni: Mielosuppressione*, ipoplasia del midollo osseo,
trombocitopenia, leucopenia*, granulocitopenia*, neutropenia*, anemia*, emorragia, conta dei globuli bianchi anormale*
Comuni: Sanguinamento
Frequenza sconosciuta: Ematomi
*In uno studio clinico con pazienti affetti da leucemia acuta, una mielosuppressione significativa si è verificata in tutti i pazienti che avevano ricevuto la terapia con mitoxantrone. Fra gli 80 pazienti arruolati i valori mediani per la conta più bassa dei globuli bianchi e delle piastrine erano di 400 (l (grado 4 del WHO) e 9.500 (l rispettivamente. La tossicità ematologica è difficile da valutare nella leucemia acuta poiché i parametri tradizionali della depressione del midollo osseo ,come la conta dei globuli bianchi e delle piastrine, sono confusi dalla sostituzione del midollo osseo con le cellule leucemiche.
Disturbi del sistema immunitario
Frequenza sconosciuta: reazioni anafilattiche, anafilattoidi ( compreso lo shock)
Disturbi del sistema nervoso
Comuni: Anoressia, cefalea
Non comuni: Ansia, confusione
Frequenza sconosciuta: Sonnolenza, parestesia
Disturbi cardiaci
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Comuni: | Insufficienza cardiaca congestizia, elettrocardiogramma anormale, ipotensione |
Frequenza sconosciuta: | Diminuzione asintomatica della frazione di eiezione ventricolare sinistra, cardiomiopatia, infarto del miocardio, aritmia |
Un precedente trattamento cardiovascolari. | con antracicline e/o radioterapia aumenta il rischio di disturbi |
Nei pazienti con leucemia è stato osservato un aumento nella frequenza di eventi cardiaci; il ruolo diretto di Novantrone in questi casi è difficile da attribuire dato che molti pazienti avevano ricevuto in precedenza una terapia con antracicline e che il decorso clinico nei pazienti leucemici è spesso complicato da anemia, febbre, stipsi o associato all'infusione endovenosa di liquidi.
Disturbi respiratori, toracici e del mediastino
Frequenza sconosciuta: | Dispnea |
Disturbi gastrointestinali Molto comuni: | Nausea,vomito, diarrea, stipsi, stomatite, mucositi |
Comuni: | Sanguinamento gastrointestinale |
Disturbi epatobiliari Comuni: | Tossicità epatica |
Frequenza sconosciuta: | Livelli elevati dell'aspartato aminotransferasi |
Disturbi della pelle e dei tessuti sottocutanei
Molto comuni: | Alopecia |
Comune: | Rash, eritema |
Non comuni: | Colorazione bluastra della pelle e delle sclera |
Frequenza sconosciuta: | Necrosi dei tessuti, cambiamenti del letto dell'unghia, stravaso * (vedi sotto) |
*Sono stati riportati casi di stravaso nella zona di infusione. Lo stravaso ha determinato eritema, gonfiore, dolore, bruciore e/o colorazione blu della pelle. Lo stravaso può determinare necrosi tissutale con conseguente necessità di toelette chirurgica e innesto cutaneo. Sono anche stati riportati casi di flebite nella zona di infusione.(Vedere anche „Sovradosaggio“)
Disturbi renali ed urinari Comuni Frequenza sconosciuta | Tossicità renale Colorazione blu-verdastra delle urine,livelli elevati della creatinina |
serica e dei livelli dell'azotemia |
Disturbi degli organi riproduttivi e disturbi della mammella
Frequenza sconosciuta: | Amenorrea |
Disturbi generali e condizioni del sito di somministrazione
Molto comuni: | Febbre, dolori addominali |
Comuni Frequenza sconosciuta | Fatica, edema Debolezza, variazioni di peso |
Carcinoma della prostata refrattario alla terapia ormonale
In uno studio randomizzato dove il farmaco è stato somministrato a dosi scalari in funzione di un livello soglia di neutrofili superiore a 1000/mm3 si è manifestata una neutropenia di grado 4 (ANC <500/mm3) nel 54% dei pazienti trattati con Novantrone in combinazione a basse dosi di prednisone.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
In un altro studio randomizzato si è avuta una neutropenia di grado 4 nel 23% di pazienti trattati con Novantrone alla dose di 14 mg/m2 in combinazione con idrocortisone.
Febbre neutropenica/infezioni si sono verificate, nei due studi, con un'incidenza pari rispettivamente all'11% e al 10%. Negli stessi studi si è osservata piastrinemia inferiore a 50.000/mm3 rispettivamente nel 4% e nel 3% dei pazienti trattati. Un paziente trattato con mitoxantrone + idrocortisone è deceduto a causa di emorragia intracranica conseguente ad un episodio traumatico (caduta a terra).
EFFETTI INDESIDERATI RELATIVI SOLAMENTE AI PAZIENTI AFFETTI DA SCLEROSI MULTIPLA
Effetti indesiderati molto comuni: effetti che si verificano con una frequenza ≥ 10%.
Effetti indesiderati comuni: effetti che si verificano con una frequenza ≥ 1% e < 10%.
Effetti indesiderati non comuni: effetti che si verificano con una frequenza ≥ 0,1% e < 1%
Effetti indesiderati rari: effetti che si verificano con una frequenza > 0,01% e < 0,1%
Effetti indesiderati molto rari: effetti che si verificano con una frequenza < 0,01%
Effetti indesiderati a frequenza sconosciuta
Infezioni ed infestazioni
Molto comuni: Infezioni delle vie urinarie,infezioni delle vie respiratorie superiori
Frequenza sconosciuta: Infezioni, polmoniti, sepsi
Tumori benigni e maligni (inclusi cisti e polipi)
Frequenza sconosciuta: Leucemia mieloide acuta,sindrome mielodisplastica,leucemia acuta
Disturbi del sangue e del sistema linfatico
Molto comuni: Mielosoppressione, trombocitopenia, leucopenia
Comuni: Granulocitopenia, anemia
Frequenza sconosciuta: Ipoplasia del midollo osseo, neutropenia, emorragia, ematomi,
sanguinamento, conta dei globuli bianchi anormale
Disturbi del sistema immunitario
Frequenza sconosciuta: Reazioni anafilattiche/anafilattoidi ( compreso lo shock)
Disturbi del sistema nervoso
Comuni: Cefalea
Frequenza sconosciuta: Ansia, confusione, sonnolenza, parestesia, anoressia
Disturbi cardiaci
Molto comuni: Aritmia, elettrocardiogramma anormale
Frequenza sconosciuta: Insufficienza cardiaca congestizia, diminuzione asintomatica della
frazione di eiezione ventricolare sinistra, cardiomiopatia, bradicardia sinusale, infarto del miocardio, ipotensione
Un precedente trattamento con antracicline e/o radioterapia aumenta il rischio di disturbi cardiovascolari.
Disturbi respiratori,toracici e del mediastino
Frequenza sconosciuta: Dispnea
Disturbi gastrointestinali
Molto comuni:
Nausea, diarrea, stipsi, stomatite
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Frequenza sconosciuta
Disturbi epatobiliari
Comuni:
Frequenza sconosciuta:
Vomito, sanguinamento gastrointestinale, mucositi
Livelli elevati dell'aspartato aminotransferasi Tossicità epatica
Disturbi della pelle e dei tessuti sottocutanei
Molto comuni: Alopecia
Frequenza sconosciuta: Necrosi dei tessuti, rash, colorazione bluastra della pelle e delle
sclera cambiamenti del letto dell'unghia, stravaso * (vedi sotto)
*Sono stati riportati casi di stravaso nella zona di infusione. Lo stravaso ha determinato eritema, gonfiore, dolore, bruciore e/o colorazione blu della pelle. Lo stravaso può determinare necrosi tissutale con conseguente necessità di toelette chirurgica e innesto cutaneo. Sono anche stati riportati casi di flebite nella zona di infusione.(Vedere anche „Sovradosaggio“)
Disturbi renali ed urinari
Molto comuni: Livelli elevati dell'azotemia
Comuni: Livelli elevati della creatinina serica
Frequenza sconosciuta: Tossicità renale, colorazione blu-verdastra delle urine
Disturbi degli organi riproduttivi e disturbi della mammella
Molto comuni: Amenorrea (può essere prolungata e può essere compatibile con
una menopausa precoce)
Disturbi generali e condizioni del sito di somministrazione
Comuni: Dolori addominali
Molto rari: Variazioni di peso
Frequenza sconosciuta: Febbre, debolezza, fatica, edema
Altro
La morte improvvisa è stata riportata in pazienti affetti da sclerosi multipla. La relazione causale con la somministrazione di Mitoxantrone è sconosciuta.
Esperienza post marketing
Vi sono stati report post-marketing di cardiotossicità con la terapia di Mitoxantrone a dosi cumulative inferiori a 100 mg/m2. Molti dei pazienti che ricevevano Mitoxantrone come indicazione oncologica erano esposti anche ad altri farmaci cardiotossici.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
E’ IMPORTANTE COMUNICARE AL MEDICO O AL FARMACISTA QUALSIASI EFFETTO INDESIDERATO ANCHE NON DESCRITTO NEL FOGLIO ILLUSTRATIVO.
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Non conservare al di sopra di 25°C.
Il flacone di Novantrone non contiene conservanti. Da un punto di vista microbiologico il prodotto dovrebbe essere usato immediatamente dopo la diluizione. Se non utilizzato immediatamente, le condizioni e il periodo di conservazione prima dell'uso sono responsabilità dell'utilizzatore; normalmente il periodo di conservazione del prodotto diluito non dovrebbe superare le 24 ore e dovrebbe essere conservato tra +2°C e + 8 °C in contenitori di vetro o di PVC, a meno che la diluizione non sia stata effettuata in condizioni controllate e convalidate di asepsi.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
La stabilità chimica e fisica del medicinale dopo ricostituzione è stata dimostrata per 24 ore a 25°C.
Scadenza : vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.
Attenzione : non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
L’eparina non deve essere aggiunta a soluzioni contenenti mitoxantrone, perché può formarsi un precipitato.
TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI
COMPOSIZIONE
NOVANTRONE 2 mg/ml Concentrato per soluzione per infusione
Ogni ml di soluzione contiene:
Principio attivo: Mitoxantrone dicloridrato 2,328 mg equivalente a mitoxantrone 2 mg.
Eccipienti: sodio cloruro, sodio acetato, acido acetico, sodio metabisolfito (), acqua per preparazioni iniettabili-
() usato nel processo produttivo come captatore di ossigeno è presente nel prodotto finito come sodio solfato. 1 ml di mitoxantrone contiene massimo 0.1 mg di sodio metabisolfito equivalente a 0.06 mg di solfito (SO 32- ).
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO PER OGNI PRESENTAZIONE
Concentrato per soluzione per infusione
Flaconcino da 5 ml contenente 10 mg di principio attivo
Flaconcino da 10 ml contenente 20 mg di principio attivo
TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Meda Pharma S.p.A., Viale Brenta 18, 20139 Milano
PRODUTTORE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI
Revisione del foglio illustrativo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco:
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).