Riassunto delle caratteristiche del prodotto - NORFLOX
NORFLOX
2. composizione qualitativa e quantitativa
NORFLOX “540 mg compresse”
Ogni compressa contiene:
Principio attivo: pivaloilossimetilestere della norfloxacina mg 540 pari a norfloxacina acido mg 400
NORFLOX “5,4 % sospensione orale”
100 ml di sospensione orale contengono:
Principio attivo: pivaloilossimetilestere della norfloxacina g 5,400 pari a norfloxacina acido g 4,000
3. forma farmaceutica
Compresse
Sospensione orale
4. informazioni clinichenorflox è indicato per il trattamento delle infezioni delle alte e basse vie urinarie (cistiti, pieliti, cistopieliti, etc.) causate da batteri sensibili alla norfloxacina.
Con dosi usuali di norfloxacina sono state trattate con successo infezioni causate da microorganismi patogeni pluriresistenti.
4.2 posologia e modo di somministrazione
NORFLOX compresse: deve essere assunto con un bicchiere d'acqua, un'ora prima o due ore dopo i pasti o l'ingestione di latte.
Nel trattamento delle infezioni del tratto urinario il dosaggio usuale per gli adulti è di 400 mg 2 volte al giorno per 7–10 giorni.
Nelle donne con cistite acuta non complicata si è dimostrata efficace una terapia di 3–7 giorni. NORFLOX sospensione orale: 1 misurino (10 ml) contiene mg 400 di norfloxacina. Il dosaggio usuale per gli adulti è di 1 misurino 2 volte al giorno.
La sensibilità a NORFLOX dell'agente eziologico deve essere testata, ma la terapia con NORFLOX può essere iniziata prima di aver ottenuto i risultati di questi esami.
Per il dosaggio nei pazienti con insufficienza renale vedere „Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso“.
Uso orale.
4.3 controindicazioni
E' controindicato in quei pazienti con ipersensibilità nota a qualsiasi componente del prodotto o ad altri agenti antibatterici chinolonici chimicamente correlati. Gravidanza e allattamento (vedere „Gravidanza e allattamento“). La sicurezza e l'efficacia nei bambini non sono state verificate, perciò la norfloxacina non deve essere somministrata a bambini prima dell'età puberale o nei ragazzi con incompleto sviluppo scheletrico. Come con altri acidi organici, NORFLOX non deve essere usato in soggetti con storie di convulsioni o fattori noti predisponenti ad attacchi epilettici (vedere „Effetti indesiderati“). Precedenti tendinopatie con fluorchinolonici.
4.4 speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
NORFLOX viene impiegato nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie anche in pazienti con insufficienza renale. Dal momento che NORFLOX è escreto principalmente per via renale, una grave compromissione renale può alterarne in maniera significativa i livelli urinari. In coloro che
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
presentano una clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min/1,73 mq la posologia raccomandata è di 400 mg/die.
A questo dosaggio la concentrazione urinaria è superiore alla MIC della maggior parte dei patogeni sensibili a NORFLOX.
Si consiglia un sufficiente apporto di liquidi durante il trattamento per evitare il manifestarsi di cristalluria.
Sono state osservate reazioni di fotosensibilità con eccessive esposizioni al sole in pazienti in trattamento con alcuni farmaci di questa classe. Si deve evitare un’eccessiva esposizione al sole e qualora si verifichi fotosensibilità la somministrazione del farmaco deve essere interrotta.
In casi sporadici in corso di terapia con fluorochinolonici si possono manifestare infiammazioni e lesioni o rottura dei tendini.
In caso di comparsa di sintomi di tendinite e/o rottura di tendini il trattamento con NORFLOX deve essere sospeso immediatamente e il paziente deve essere avvertito di contattare il medico per le opportune misure terapeutiche.
Fattori predisponenti alle tendiniti sono età superiore a 60 anni, esercizio fisico intenso, trattamento a lungo termine con corticosteroidi, fase precoce di deambulazione di pazienti a letto.
In rari casi sono state segnalate reazioni emolitiche in pazienti con un'alterazione latente o effettiva dell'attività del glucosio-6-fosfatodeidrogenasi (vedere „Effetti indesiderati“).
Patologie della vista
Se la vista diventa compromessa o se si verifica qualsiasi effetto sugli occhi, si deve consultare immediatamente un medico oculista.
Uso pediatrico.
Nei bambini non sono state stabilite sicurezza ed efficacia (vedere „Controindicazioni“).
Disturbi cardiaci
Si deve prestare particolare attenzione quando si utilizzano i fluorochinoloni, incluso NORFLOX, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT come per esempio:
Sindrome congenita del QT lungo
Assunzione concomitante di farmaci che sono noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio, farmaci antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici)
Squilibrio elettrolitico non corretto (per esempio, ipokalemia, ipomagnesiemia)
Patologia cardiaca (per esempio insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, bradicardia)
I pazienti anziani e le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano il QTc.
Pertanto, si deve prestare particolare attenzione quando si somministrano i fluorochinoloni, incluso NORFLOX, in queste popolazioni
Vedere paragrafi 4.2 Pazienti anziani, paragrafo 4.5, paragrafo 4.9.
4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
La contemporanea somministrazione di probenecid non altera le concentrazioni sieriche di NORFLOX, ma l'escrezione urinaria di questo farmaco diminuisce.
Come con altri acidi organici ad attività antibatterica, si è dimostrato in vitro antagonismo fra NORFLOX e nitrofurantoina.
Sono stati segnalati aumenti dei livelli plasmatici elevati di teofillina con l'uso concomitante di chinolonici. Si sono avute, raramente, segnalazioni di effetti collaterali correlati alla teofillina in pazienti in terapia concomitante con norfloxacina e teofillina.
Di conseguenza si deve considerare il monitoraggio dei livelli plasmatici di teofillina e, se necessario, un aggiustamento del dosaggio.
Sono stati segnalati aumenti dei livelli sierici di ciclosporina con l'uso concomitante di norfloxacina. Quando questi farmaci vengono usati in concomitanza, quindi, si devono monitorare i livelli sierici di ciclosporina e aggiustarne appropriatamente il dosaggio di questo farmaco.
I chinolonici, inclusa la norfloxacina, possono aumentare gli effetti del warfarin, anticoagulante orale, e dei suoi derivati.
Quando questi prodotti vengono somministrati in concomitanza con chinolonici, si devono attentamente controllare il tempo di protrombina o altri opportuni esami della coagulazione. Preparati polivitaminici, prodotti contenenti ferro o zinco, antiacidi o sucralfato non devono essere somministrati contemporaneamente e nelle 2 ore successive alla somministrazione della norfloxacina in quanto possono interferire sull'assorbimento, riducendo i livelli sierici ed urinari di norfloxacina.
Alcuni chinolonici, inclusa la norfloxacina, hanno anche mostrato di interferire con il metabolismo della caffeina. Questo può portare ad una riduzione della clearance della caffeina e ad un prolungamento della sua emivita plasmatica.
Dati provenienti da studi su animali hanno mostrato che i chinolonici in associazione a fenbufene possono provocare convulsioni; di conseguenza la somministrazione concomitante di chinolonici e fenbufene deve essere evitata.
Farmaci noti prolungare l’intervallo QT
NORFLOX, come altri fluorochinolonici, deve essere usato con cautela in pazienti che assumono farmaci noti prolungare l’intervallo QT (per esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici) (vedere paragrafo 4.4).
4.6 gravidanza e allattamento
Uso in gravidanza
La norfloxacina è stata ritrovata nel sangue del cordone ombelicale e nel liquido amniotico, di conseguenza NORFLOX non deve essere utilizzato in gravidanza.
Uso durante l'allattamento
La norfloxacina è stata ritrovata nel latte materno; di conseguenza NORFLOX non deve essere usato durante l'allattamento.
4.7 EFFETTI SULLA CAPACITA' DI GUIDARE E DI USARE MACCHINARI
Il prodotto può dar luogo a vertigine e stordimento; di ciò dovranno essere avvertiti quei pazienti che svolgono attività che richiedono integrità del grado di vigilanza (guida di autoveicoli, manovre di macchinari, ecc.).
4.8 effetti indesiderati
L'incidenza degli effetti collaterali correlati al farmaco riportati durante gli studi clinici è stata complessivamente di circa il 3%. I più comuni sono stati i disturbi gastrointestinali, neuropsichiatrici e reazioni cutanee; questi includono in ordine di frequenza: nausea, cefalea, vertigini, stanchezza, rash, dolori addominali, dispepsia, sonnolenza, depressione, insonnia, stipsi, flatulenza, gastralgia.
Con minor frequenza sono stati segnalati: anoressia, secchezza delle fauci, diarrea, febbre, vomito, eritema, ansietà, agitazione, irritabilità, euforia, disorientamento, allucinazioni, ronzii, epifora. Con farmaci di questa classe sono stati riportati disturbi della visione (inclusa la diplopia) e dell'udito (ronzii e ipoacusia); alterazioni del gusto. Raramente sono state riportate convulsioni in pazienti senza precedenti anamnestici di convulsioni che assumevano NORFLOX; comunque una sicura correlazione causale con NORFLOX non è stata fino ad oggi dimostrata. Sono stati, inoltre, osservati effetti collaterali nei valori di laboratorio quali: eosinofilia, aumento delle transaminasi e della fosfatasi alcalina, leucopenia, neutropenia, trombocitopenia; più raramente aumento dell'azotemia e della creatininemia e diminuzione dell'ematocrito.
I seguenti effetti collaterali addizionali sono stati riportati in seguito all'entrata in commercio del farmaco: reazioni di ipersensibilità, incluse anafilassi, nefrite interstiziale, angioedema, vasculite, orticaria, artrite, mialgia e artralgia; fotosensibilità, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica, dermatite esfoliativa, eritema multiforme, prurito; colite pseudomembranosa, pancreatite (rara), epatite, inclusi aumenti degli indici di funzionalità epatica; tendinite, rottura di
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
tendini, possibile esarcebazione della miastenia grave, polineuropatia inclusa la sindrome di Guillain Barr e confusione mentale, parestesie, disturbi psichici, incluse reazioni psicotiche, anemia emolitica, talvolta associata a deficienza della glucosio-6-fosfatodeidrogenasi; candidosi vaginale. Con l'uso del prodotto sono possibili reazioni anafilattoidi gravi (edema della lingua, edema della glottide, dispnea, ipotensione arteriosa fino allo shock pericoloso).
A livello cardiaco, anche se con frequenza non nota, sono stati segnalati: aritmia ventricolare e torsione di punta (riportati prevalentemente in pazienti con fattori di rischio noti per prolungamento del QT), QT prolungato all’ECG (vedere paragrafi 4.4 e 4.9).
4.9 sovradosaggio
Non sono disponibili informazioni specifiche sul trattamento di un sovradosaggio di NORFLOX. Nel caso di sovradosaggio, si deve intervenire con un trattamento sintomatico. Si deve effettuare un monitoraggio con ECG, per la possibilità di prolungamento dell’intervallo QT.
Si deve mantenere un’adeguata idratazione.
5. proprieta' farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
NORFLOX è un estere della norfloxacina, acido organico antibatterico a struttura chinolonica (4-chinolone-3– decarbossilato) di cui è noto l'ampio spettro d'azione verso i batteri aerobi Gram+ e Gram-, tra cui Pseudomonas spp ed alcuni cocchi Gram+.
Sotto il profilo farmacotossicologico NORFLOX è globalmente comparabile alla norfloxacina, di cui viene considerato pro-farmaco ma presenta alcune caratteristiche originali migliorative della norfloxacina particolarmente sotto l'aspetto farmacocinetico.
Infatti, dopo somministrazione orale, NORFLOX raggiunge concentrazioni ematiche biodisponibili in maniera più lenta rispetto alla norfloxacina; il picco ematico compare più tardivamente mentre i livelli decadono più lentamente, con conseguente mantenimento delle concentrazioni terapeutiche per periodi più prolungati. Inoltre, l'esterificazione della norfloxacina con un gruppo a struttura alcoolica aumenta la lipofilia della molecola migliorandone la capacità di penetrazione e distribuzione nei vari distretti organici.
NORFLOX ha dimostrato efficacia terapeutica sovrapponibile a quella della norfloxacina acido in tutti i modelli sperimentali. Tale attività si spiega con la liberazione nell'organismo della norfloxacina acido da parte delle esterasi sieriche, in accordo con i dati di attività in vitro: questi indicano che l'esterificazione della norfloxacina acida con pivalossi-metil-alcool non altera le caratteristiche chemioterapiche della norfloxacina stessa.
NORFLOX è attivo contro microorganismi resistenti all'acido pipemidico, nalidixico, ossolinico, alla cinoxacina ed ai componenti derivati.
Non si verifica resistenza crociata tra la norfloxacina e agenti antibatterici strutturalmente non correlati, come ad esempio le penicilline, le cefalosporine, le tetracicline, i macrolidi, gli aminoglicosidi, i sulfamidici, 2,4 diaminopirimidine e loro associazioni (ad es. il cotrimossazolo). L'analisi dell'esperienza clinica complessiva con NORFLOX ha rivelato una forte correlazione tra i risultati dei tests di sensibilità condotti in vitro e l'efficacia clinica e batteriologica del farmaco nell'uomo.
NORFLOX è attivo in vitro contro i seguenti batteri riscontrati nelle infezioni del tratto urinario: E.coli, Proteus mirabilis, Proteus spp., Indolo-positivo, Providencia spp., Morganella morgani, Klebsiella spp., Enterobacter spp., Serratia spp., Citrobacter spp., Edwardsiella tarda, Hafnia alvei, Pseudomonas aeruginosa, Alcaligenes spp., Flovobacterium spp., Staphylococcus saprophyticus, Staphylococcus spp. (inclusi i microorganismi produttori di penicillinasi e la maggior parte dei meticillino-resistenti), Enterococcus faecalis, Streptococchi viridans. Inoltre, è attivo contro Shigella spp., Salmonella typhi, Salmonella spp., Campylobacter spp., Yersinia enterocolitica, Vibrio cholerae, Vibrio parahemoliticus, Bacillus cereus, Neisserie gonorrhoeae, Ureaplasma ureayticum, Haemophylus influenzae ed Haemophylus ducreyi.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Non è attivo contro gli anaerobi quali: Actinomyces spp., Fusobacterium spp., Bacteroides spp., Clostridium spp. diversi dal C. perfrigens.
5.2 proprietà farmacocinetiche
NORFLOX viene rapidamente assorbito dopo somministrazione orale, venendo poi idrolizzato come norfloxacina acida da enzimi microsomiali epatici.
Lo studio in vivo ha dimostrato che questo primo step metabolico condiziona significativamente il tempo di picco della norfloxacina liberata (2 ore con concentrazioni massime di 2,26 µg/ml) rispetto alla norfloxacina acida assunta come tale (0,5 ore con concentrazione massima di 2,97 µg/ml). Anche il successivo rilevamento del tempo di emivita ha evidenziato un valore di circa 1,5 ore contro 0,9 ore della norfloxacina acida. Inoltre, al mantenimento di livelli sierici significativi nelle 8 ore successive al trattamento, corrisponde anche un aumento dell'area sotto la curva dei livelli sierici (AUC) pari al 40% di quanto osservato dopo dosaggio con norfloxacina acida (116 contro 8,3 µg/ml ora). Ciò depone per un migliore assorbimento enterico di NORFLOX e per una superiore biodisponibilità del principio attivo.
Dato il tropismo renale della norfloxacina, nel confronto tra il pro-farmaco e la norfloxacina acida per entrambi i farmaci si sono riscontrate concentrazioni urinarie piuttosto elevate (182,1 µg/ml a 03 ore e 303 µg/ml a 3–6 ore per NORFLOX contro 171,9 µg/ml a 0–3 ore e 232,5 µg/ml a 3–6 ore per la norfloxacina acida) conseguenti alle rispettive somministrazioni.
NORFLOX ha dimostrato, sperimentalmente, di avere scarsa penetrazione a livello dei tessuti muscolare e polmonare mentre gli organi emuntori si sono rilevati oggetto del suo tropismo. Sempre a livello sperimentale la norfloxacina estere si è dimostrata incapace di attraversare sia la barriera ematoencefalica che quella placentare, non essendosi riscontrato alcun livello valutabile di norfloxacina sia nel tessuto cerebrale che nei tessuti fetali di madri trattate.
Tuttavia la norfloxacina si ritrova nel sangue del cordone ombelicale e nel latte materno; pertanto l'impiego di NORFLOX in gravidanza deve essere attentamente valutato in base ai possibili rischi.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Non è stata osservata una mortalità significativa in maschi e femmine di topo e di ratto fino a singole dosi orali di 4g/Kg.
La norfloxacina, quando somministrata per 3–5 mesi in cani vecchi a dosaggi 4 o più volte superiori alla dose ugualmente utilizzata nell'uomo, ha determinato la formazione di una vescicola ed eventualmente un'erosione a livello della cartilagine delle articolazioni soggette a maggior gravamento di peso. Simili alterazioni sono state causate da altri farmaci strutturalmente correlati. Cani di 6 mesi di età o più non hanno riportato tali alterazioni.
Studi teratologici su topi e ratti e studi sulla fertilità su topi a dosi orali 30–50 volte la dose abituale per l'uomo non hanno evidenziato effetti teratogeni o tossici per il feto.
E' stata osservata embriotossicità in conigli a dosi di 100 mg/Kg pro/die. Questa era secondaria ad una tossicità materna e rappresenta un effetto antimicrobico aspecifico che si verifica nel coniglio a causa di una sua atipica sensibilità ad alterazioni della micro flora batterica intestinale indotte dall'antibiotico.
Sebbene il farmaco non fosse teratogenico nelle scimmie „Cynomolgus“ con un dosaggio diverse volte più elevato rispetto a quello terapeutico per l'uomo è stato osservato un aumento del numero di aborti.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 lista degli eccipienti
NORFLOX “540 mg compresse”
Ogni compressa contiene: cellulosa microgranulare; silice colloidale; povidone; magnesio stearato; talco; amido di patata.
NORFLOX “5,4 % sospensione orale”
100 ml di sospensione orale contengono: p-ossibenzoato di metile; p-ossibenzoato di propile; metilcellulosa; aroma di amarena, saccarina, saccarosio, acqua depurata.
6.2 Incopatibilità
Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
6.3 Validatà
A confezionamento integro :
Compresse: 36 mesi (tre anni)
Sospensione orale: 24 mesi (due anni)
6.4 speciali precauzioni per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.
6.5 Contenitore e confezione
NORFLOX compresse: sono contenute in blister PVC-PCDC/alluminio
NORFLOX sospensione orale: flacone di vetro ambrato della capacità di 100 ml, sigillato con capsula di alluminio.
6.6 Istruzione per l’uso
Si consiglia di agitare la sospensione prima dell'uso.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Biomedica Foscama Group S.p.A.
Via degli Uffici del Vicario, 49
00186 Roma – (Italia)
8. numero dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Compresse A.I.C. 027405012
Sospensione orale A.I.C. 027405024
9. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Data di prima autorizzazione: 21 Giugno 1999