Riassunto delle caratteristiche del prodotto - NIVOLUMAB BMS
1
Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalità di segnalazione delle reazioni avverse.
1. denominazione del medicinale
Nivolumab BMS 10 mg/mL concentrato per soluzione per infusione.
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni mL di concentrato contiene 10 mg di nivolumab.
Un flaconcino da 4 mL contiene 40 mg di nivolumab.
Un flaconcino da 10 mL contiene 100 mg di nivolumab.
Nivolumab è prodotto in cellule di ovaio di criceto cinese mediante tecnologia del DNA ricombinante.
Eccipiente con effetti noti
Ogni mL di concentrato contiene 0,1 mmol (o 2,5 mg) di sodio.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Concentrato per soluzione per infusione (concentrato sterile).
Liquido da trasparente ad opalescente, da incolore a giallo pallido che può contenere poche particelle leggere. La soluzione ha un pH di circa 6,0 ed una osmolarità di circa 340 mOsm/kg.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Nivolumab BMS è indicato per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) squamoso localmente avanzato o metastatico dopo una precedente chemioterapia negli adulti.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Il trattamento deve essere iniziato e seguito da medici specialisti, esperti nel trattamento del cancro.
Posologia
La dose raccomandata di Nivolumab BMS è di 3 mg/kg somministrati per via endovenosa in un periodo di 60 minuti ogni 2 settimane. Il trattamento deve essere continuato finché si osserva un beneficio clinico o fino a quando il trattamento non sia più tollerato dal paziente.
Non è raccomandato l'aumento graduale o la riduzione della dose. Può essere necessario posticipare la somministrazione o sospendere il trattamento in base alla sicurezza ed alla tollerabilità individuali. Le linee guida per l'interruzione permanente o la sospensione delle dosi sono descritte nella Tabella 1. Le linee guida dettagliate per la gestione delle reazioni avverse immuno-correlate sono descritte nel paragrafo 4.4.
2
Tabella 1 :
Modifiche del trattamento raccomandate per Nivolumab BMS
| Reazione avversa immuno-correlata Polmonite immuno-correlata | Severità Polmonite di grado 2 Polmonite di grado 3 o 4 | Modifica del trattamento Sospendere Nivolumab BMS fino a quando i sintomi non si risolvono, le anomalie radiografiche migliorano, ed il trattamento con corticosteroidi è completato Interrompere permanentemente Nivolumab BMS |
| Colite immuno-correlata | Colite o diarrea di grado 2 o 3 | Sospendere Nivolumab BMS fino a quando i sintomi non si risolvono ed il trattamento con corticosteroidi, se necessario, è completato |
| Colite o diarrea di grado 4 | Interrompere permanentemente Nivolumab BMS | |
| Epatite immuno-correlata | Aumento di grado 2 di aspartato aminotransferasi (AST), alanina aminotransferasi (ALT) o bilirubina totale | Sospendere Nivolumab BMS fino a quando i valori di laboratorio tornano al basale ed il trattamento con corticosteroidi, se necessario, è completato |
| Aumento di grado 3 o 4 di AST, ALT o bilirubina totale | Interrompere permanentemente Nivolumab BMS | |
| Nefrite e disfunzione renale immuno-correlate | Aumento della creatinina di grado 2 o 3 | Sospendere Nivolumab BMS fino a quando la creatinina torna al valore basale ed il trattamento con corticosteroidi è completato |
| Aumento della creatinina di grado 4 | Interrompere permanentemente Nivolumab BMS | |
| Endocrinopatie immuno-correlate | Endocrinopatie sintomatiche (inclusi ipotiroidismo, ipertiroidismo, ipofisite, insufficienza surrenale e diabete) | Sospendere Nivolumab BMS fino a quando i sintomi non si risolvono ed il trattamento con corticosteroidi (se necessario per i sintomi da infiammazione acuta), è completato. Nivolumab BMS deve essere continuato in presenza di terapia ormonale sostitutiva a fino a quando non sono presenti sintomi. |
| Rash immuno-correlato | Rash di grado 3 | Sospendere Nivolumab BMS fino a quando i sintomi non si risolvono ed il trattamento con corticosteroidi, è completato |
| Rash di grado 4 | Interrompere permanentemente Nivolumab BMS | |
| Nota: i gradi di tossicità sono conformi ai Criteri Comuni di Terminologia per gli Eventi Avversi del National Cancer Institute, Versione 4.0 (NCI-CTCAE v4). a La raccomandazione per l'uso della terapia ormonale sostitutiva è fornita al paragrafo 4.4. | ||
Inoltre, Nivolumab BMS deve essere interrotto permanentemente in caso di reazioni avverse immuno correlate di grado 2 o 3 che persistono nonostante le modifiche al trattamento (vedere paragrafo 4.4) o in caso non sia possibile ridurre la dose di corticosteroidi a 10 mg di prednisone o equivalente al giorno.
I pazienti trattati con Nivolumab BMS devono ricevere la scheda di allerta per il paziente e devono essere informati sui rischi associati a Nivolumab BMS (vedere anche il foglio illustrativo).
3
Popolazioni speciali
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab BMS nei bambini di età inferiore a18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Anziani
Nei pazienti anziani (≥ 65 anni) non è richiesto alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafi 5.1 e 5.2). I dati sui pazienti di età pari o superiore a 75 anni sono troppo limitati per poter trarre delle conclusioni su tale popolazione.
Compromissione renale
Sulla base dei risultati di studi farmacocinetici di popolazione, nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). I dati su pazienti con compromissione renale severa sono troppo limitati per poter trarre delle conclusioni su tale popolazione.
Compromissione epatica
Sulla base dei risultati di studi farmacocinetici di popolazione, nei pazienti con compromissione epatica lieve non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). I dati su pazienti con compromissione epatica moderata o severa sono troppo limitati per poter trarre delle conclusioni su tale popolazione. Nivolumab BMS deve essere somministrato con cautela nei pazienti con compromissione epatica moderata (bilirubina totale da > 1,5 a 3 × limite superiore della norma [LSN] e qualsiasi AST) o severa (bilirubina totale > 3 × LSN e qualsiasi AST).
Modo di somministrazione
Nivolumab BMS è solo per uso endovenoso. Deve essere somministrato per infusione endovenosa in un periodo di 60 minuti. La soluzione per infusione deve essere somministrata attraverso un filtro in linea, sterile, apirogeno, a basso legame proteico con dimensione dei pori da 0,2 a 1,2 µm.
Nivolumab BMS non deve essere somministrato per via endovenosa rapida o con iniezione in bolo.
La dose totale necessaria di Nivolumab BMS può essere infusa direttamente come soluzione 10 mg/mL o può essere diluita fino ad un minimo di 1 mg/mL in una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) oppure in una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%).
Per le istruzioni sulla manipolazione del medicinale prima della somministrazione, vedere il paragrafo 6.6.
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d'impiego
Nivolumab è associato a reazioni avverse immuno-correlate. I pazienti devono essere sottoposti a monitoraggio continuo (almeno fino a 5 mesi dopo l'ultima dose) poiché una reazione avversa con nivolumab può verificarsi in qualsiasi momento durante la terapia con nivolumab o dopo la sua sospensione.
In caso di sospette reazioni avverse immuno-correlate, deve essere effettuata una valutazione adeguata per confermare l'eziologia o per escludere altre cause. In base alla severità della reazione avversa, nivolumab deve essere sospeso e devono essere somministrati i corticosteroidi. Se l'immunosoppressione con corticosteroidi è utilizzata per il trattamento di una reazione avversa, una sospensione graduale in un periodo di almeno 1 mese deve essere iniziata dopo il miglioramento. Una sospensione graduale rapida può portare ad un peggioramento della reazione avversa. Una terapia
4
immunosoppressiva non corticosteroidea deve essere aggiunta se, nonostante l'uso di corticosteroidi, vi è un peggioramento o non vi è alcun miglioramento.
La terapia con nivolumab non deve essere ripresa mentre il paziente sta ricevendo dosi immunosoppressive di corticosteroidi o altra terapia immunosoppressiva. La profilassi antibiotica deve essere utilizzata per prevenire le infezioni opportunistiche in pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva.
Nivolumab deve essere interrotto permanentemente in caso di qualsiasi reazione avversa severa immuno-correlata ricorrente ed in caso di qualsiasi reazione avversa immuno-correlata che mette in pericolo la vita.
Polmonite immuno-correlata
Polmonite o malattia polmonare interstiziale severe, compresi casi con esito fatale, sono state osservate durante il trattamento con nivolumab (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di polmonite quali alterazioni radiografiche (p.e., opacità focali a vetro smerigliato, infiltrati a chiazze), dispnea ed ipossia. Devono essere escluse infezioni ed eziologie correlate alla patologia.
In caso di polmonite di grado 3 o 4, nivolumab deve essere interrotto permanentemente e devono essere iniziati i corticosteroidi equivalenti ad una dose di 2–4 mg/kg/die di metilprednisolone.
In caso di polmonite (sintomatica) di grado 2, nivolumab deve essere sospeso e devono essere iniziati i corticosteroidi equivalenti ad una dose di 1 mg/kg/die di metilprednisolone. Quando si verifica il miglioramento, la somministrazione di nivolumab può essere ripresa dopo la sospensione graduale dei corticosteroidi. Se vi è un peggioramento o non vi è alcun miglioramento nonostante l'inizio dei corticosteroidi, la dose dei corticosteroidi deve essere aumentata ad una equivalente a 2–4 mg/kg/die di metilprednisolone e nivolumab deve essere interrotto permanentemente.
Colite immuno-correlata
Diarrea o colite severe sono state osservate durante il trattamento con nivolumab (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per diarrea e sintomi addizionali di colite, quali dolore addominale e muco o sangue nelle feci. Devono essere escluse eziologie infettive ed eziologie correlate alla patologia.
In caso di colite o diarrea di grado 4, nivolumab deve essere interrotto permanentemente e devono essere iniziati i corticosteroidi equivalenti ad una dose di 1–2 mg/kg/die di metilprednisolone.
In caso di colite o diarrea di grado 3, nivolumab deve essere sospeso e devono essere iniziati i corticosteroidi equivalenti ad una dose di 1–2 mg/kg/die di metilprednisolone. Quando si verifica il miglioramento, la somministrazione di nivolumab può essere ripresa dopo la sospensione graduale dei corticosteroidi. Se vi è un peggioramento o non vi è alcun miglioramento nonostante l'inizio dei corticosteroidi, nivolumab deve essere interrotto permanentemente.
In caso di colite o diarrea di grado 2, nivolumab deve essere sospeso. Diarrea e colite persistenti devono essere trattate con i corticosteroidi equivalenti ad una dose di 0,5–1 mg/kg/die di metilprednisolone. Quando si verifica il miglioramento, la somministrazione di nivolumab può essere ripresa dopo la sospensione graduale dei corticosteroidi, ove necessario. Se vi è un peggioramento o non vi è alcun miglioramento nonostante l'inizio dei corticosteroidi, la dose dei corticosteroidi deve essere aumentata ad una equivalente a 1–2 mg/kg/die di metilprednisolone e nivolumab deve essere interrotto permanentemente.
Epatite immuno-correlata
Epatite severa è stata osservata durante il trattamento con nivolumab. I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di epatite quali aumento delle transaminasi e della bilirubina totale. Devono essere escluse eziologie infettive ed eziologie correlate alla patologia.
5
In caso di aumento delle transaminasi o della bilirubina totale di grado 3 o 4, nivolumab deve essere interrotto permanentemente e devono essere iniziati i corticosteroidi equivalenti ad una dose di 1–2 mg/kg/die di metilprednisolone.
In caso di aumento delle transaminasi o della bilirubina totale di grado 2, nivolumab deve essere sospeso. Aumenti persistenti in questi valori di laboratorio devono essere trattati con i corticosteroidi equivalenti ad una dose di 0,5–1 mg/kg/die di metilprednisolone. Quando si verifica il miglioramento, la somministrazione di nivolumab può essere ripresa dopo la sospensione graduale dei corticosteroidi, ove necessario. Se vi è un peggioramento o non vi è alcun miglioramento nonostante l'inizio dei corticosteroidi, la dose dei corticosteroidi deve essere aumentata ad una equivalente a 1–2 mg/kg/die di metilprednisolone e nivolumab deve essere interrotto permanentemente.
Nefrite o disfunzione renale immuno-correlate
Nefrite e disfunzione renale severe sono state osservate durante il trattamento con nivolumab (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di nefrite e disfunzione renale. Gran parte dei pazienti presenta aumenti asintomatici della creatinina sierica. Devono essere escluse eziologie correlate alla patologia.
In caso di aumento della creatinina sierica di grado 4, nivolumab deve essere interrotto permanentemente e devono essere iniziati i corticosteroidi equivalenti ad una dose di 1–2 mg/kg/die di metilprednisolone.
In caso di aumento della creatinina sierica di grado 2 o 3, nivolumab deve essere sospeso e devono essere iniziati i corticosteroidi equivalenti ad una dose di 0,5–1 mg/kg/die di metilprednisolone. Quando si verifica il miglioramento, la somministrazione di nivolumab può essere ripresa dopo la sospensione graduale dei corticosteroidi. Se vi è un peggioramento o non vi è alcun miglioramento nonostante l'inizio dei corticosteroidi, la dose dei corticosteroidi deve essere aumentata ad una equivalente a 1–2 mg/kg/die di metilprednisolone e nivolumab deve essere interrotto permanentemente.
Endocrinopatie immuno-correlate
Endocrinopatie severe, inclusi ipotiroidismo, ipertiroidismo, insufficienza surrenale, ipofisite, diabete mellito e chetoacidosi diabetica sono state osservate durante il trattamento con nivolumab.
I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi clinici di endocrinopatie e per modifiche nella funzione tiroidea (all'inizio del trattamento, periodicamente durante il trattamento, e quando indicato in base alla valutazione clinica). I pazienti possono presentarsi con affaticamento, mal ti testa, alterazioni dello stato mentale, dolore addominale, insolite abitudini intestinali e ipotensione o con sintomi aspecifici che potrebbero simulare altre cause, come metastasi cerebrali o patologia sottostante. A meno che non sia stata identificata un'eziologia alternativa, segni o sintomi di endocrinopatie devono essere considerati immuno-correlati.
In caso di ipotiroidismo sintomatico, nivolumab deve essere sospeso e deve essere iniziata, ove necessario, una terapia sostitutiva con ormone tiroideo. In caso di ipertiroidismo sintomatico, nivolumab deve essere sospeso e deve essere iniziato, ove necessario, il metimazolo. Se si sospetta un'infiammazione acuta della tiroide deve essere presa in considerazione anche la somministrazione di corticosteroidi equivalenti ad una dose di 1–2 mg/kg/die di metilprednisolone. Quando si verifica il miglioramento, la somministrazione di nivolumab può essere ripresa dopo la sospensione graduale dei corticosteroidi, ove necessario. Il monitoraggio della funzione tiroidea deve essere continuato per assicurare che sia utilizzata un'appropriata terapia ormonale sostitutiva.
In caso di insufficienza surrenale sintomatica, nivolumab deve essere sospeso e se necessario deve essere iniziata una terapia sostitutiva del corticosteroide fisiologico. Il monitoraggio della funzione surrenale e dei livelli ormonali deve essere continuato per essere sicuri che sia utilizzata un'appropriata terapia sostitutiva steroidea.
6
In caso di ipofisite sintomatica, nivolumab deve essere sospeso e se necessario deve essere iniziata una terapia ormonale sostitutiva. Se si sospetta un'infiammazione acuta della ghiandola pituitaria deve essere presa in considerazione anche la somministrazione di corticosteroidi equivalenti ad una dose di 1–2 mg/kg/die di metilprednisolone. Quando si verifica il miglioramento, la somministrazione di nivolumab può essere ripresa dopo la sospensione graduale dei corticosteroidi, ove necessario. Il monitoraggio della funzione pituitaria e dei livelli ormonali deve essere continuato per essere sicuri che sia utilizzata un'appropriata terapia ormonale sostitutiva.
In caso di diabete sintomatico, nivolumab deve essere sospeso e se necessario deve essere iniziata una terapia sostitutiva dell'insulina. Il monitoraggio del glucosio ematico deve essere continuato per essere sicuri che sia utilizzata un'appropriata terapia sostitutiva dell'insulina.
Rash immuno-correlato
Rash severo, che può essere immuno-correlato è stato osservato durante il trattamento con nivolumab (vedere paragrafo 4.8). Nivolumab deve essere sospeso in caso di rash di grado 3 ed interrotto in caso di rash di grado 4. Il rash severo deve essere trattato con corticosteroidi ad alte dosi equivalenti ad una dose di 1–2 mg/kg/die di prednisone.
Deve essere usata cautela nel prendere in considerazione l'utilizzo di nivolumab in un paziente che abbia in precedenza riportato una reazione avversa cutanea severa o pericolosa per la vita durante un precedente trattamento con altri agenti anti-tumorali immuno-stimolanti.
Altre reazioni avverse immuno-correlate
Le seguenti reazioni avverse immuno-correlate sono state riportate in meno dell'1% dei pazienti trattati con nivolumab nell'ambito di studi clinici condotti con dosi e su tipi di tumore diversi: pancreatite, uveite, demielinizzazione, neuropatia autoimmune (incluse paresi facciale e del nervo abducente), sindrome di Guillain-Barré, ipopituitarismo e sindrome miastenica.
In caso di sospette reazioni avverse immuno-correlate, devono essere effettuate delle valutazione adeguate per confermare l'eziologia o per escludere altre cause. In base alla severità della reazione avversa, nivolumab deve essere sospeso e devono essere somministrati i corticosteroidi. Quando si verifica il miglioramento, la somministrazione di nivolumab può essere ripresa dopo la sospensione graduale dei corticosteroidi. Nivolumab deve essere interrotto permanentemente in caso di qualsiasi reazione avversa severa immuno-correlata ricorrente ed in caso di qualsiasi reazione avversa immuno-correlata che mette in pericolo la vita.
Reazioni all'infusione
Negli studi clinici sono stati riportate reazioni severe all'infusione (vedere paragrafo 4.8). In caso di reazione severa all'infusione, l'infusione di nivolumab deve essere interrotta e deve essere somministrata un'appropriata terapia medica. I pazienti con reazione all'infusione lieve o moderata possono ricevere nivolumab sotto stretto monitoraggio.
Popolazioni speciali
Dagli studi clinici sul NSCLC sono stati esclusi i pazienti con un performance status al basale ≥ 2, metastasi cerebrali attive o malattia autoimmune, malattia polmonare interstiziale sintomatica, e pazienti che avevano ricevuto un immunosoppressore per via sistemica prima di entrare nello studio (vedere paragrafi 4.5 e 5.1). In assenza di dati, nivolumab deve essere usato con cautela in queste popolazioni e dopo aver attentamente considerato su base individuale il potenziale rischio-beneficio.
Pazienti sottoposti ad un regime dietetico con contenuto di sodio controllato
Ogni mL di questo medicinale contiene 0,1 mmol (o 2,5 mg) di sodio. È necessario tenerne conto quando vengono trattati i pazienti sottoposti ad un regime dietetico con contenuto di sodio controllato.
Scheda di Allerta per il Paziente
Tutti i prescrittori di Nivolumab BMS devono familiarizzare con le Informazioni per il Medico e le Linee Guida per la Gestione. Il prescrittore deve discutere con il paziente i rischi associati alla terapia
7
con Nivolumab BMS. Ad ogni prescrizione, deve essere consegnata al paziente la Scheda di Allerta per il Paziente.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d'interazione
Nivolumab è un anticorpo monoclonale umano, pertanto non sono stati condotti studi di interazioni farmacocinetiche. Poiché gli anticorpi monoclonali non sono metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450 (CYP) o da altri enzimi che metabolizzano i farmaci, non si prevede che l'inibizione o l'induzione di questi enzimi da parte dei medicinali co-somministrati influisca sulla farmacocinetica del nivolumab.
Altre forme di interazione
Immunosoppressione sistemica
L'utilizzo di corticosteroidi sistemici e di altri immunosoppressori al basale, prima di iniziare nivolumab, deve essere evitato a causa della loro potenziale interferenza con l'attività farmacodinamica. Tuttavia, corticosteroidi sistemici ed altri immunosoppressori possono essere utilizzati dopo aver iniziato nivolumab per trattare le reazioni avverse immuno-correlate.
I risultati preliminari mostrano che l'immunosoppressione sistemica dopo l'inizio del trattamento con nivolumab sembra non precludere la risposta a nivolumab.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non vi sono dati relativi all'uso di nivolumab in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità embriofetale (vedere paragrafo 5.3). È noto che l'IgG4 umana attraversa la barriera placentale e nivolumab è una IgG4; pertanto nivolumab può essere trasmesso dalla madre al feto in via di sviluppo. Nivolumab non è raccomandato durante la gravidanza o in donne in età fertile che non usano misure contraccettive efficaci, a meno che il beneficio clinico non sia superiore al potenziale rischio. Devono essere usate misure contraccettive efficaci per almeno 5 mesi dopo l'ultima dose di Nivolumab BMS.
Allattamento
Non è noto se nivolumab sia escreto nel latte materno. Poichè molti farmaci, inclusi gli anticorpi, possono essere escreti nel latte umano, un rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento con latte materno o interrompere la terapia con nivolumab tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
Non sono stati condotti studi per valutare l'effetto di nivolumab sulla fertilità. Pertanto, non è noto l'effetto di nivolumab sulla fertilità maschile e femminile.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Sulla base delle sue proprietà farmacodinamiche, è improbabile che nivolumab influisca negativamente sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. In considerazione delle potenziali reazioni avverse quali affaticamento (vedere paragrafo 4.8), i pazienti devono essere avvertiti di usare cautela nella guida di veicoli e nell'uso di macchinari finché non siano sicuri che nivolumab non interferisca sfavorevolmente su queste loro capacità.
4.8 effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza
Nivolumab è più comunemente associato a reazioni avverse immuno-correlate. Molte di queste, incluse reazioni severe, si sono risolte dopo aver iniziato un'appropriata terapia medica o dopo aver interrotto nivolumab (vedere di seguito " Descrizione di reazioni avverse selezionate").
8
Nei dati aggregati derivati da due studi nel NSCLC squamoso (CA209017 e CA209063) le reazioni avverse riportate più frequentemente (≥10% dei pazienti) sono state affaticamento (33%), diminuzione dell'appetito (15%) e nausea (12%). La maggior parte delle reazioni erano da lievi a moderate (grado 1 o 2).
Tabella delle reazioni avverse
Le reazioni avverse riportate nei dati aggregati (n=248) derivanti dagli studi CA209017 e CA209063 sono riportate nella Tabella 2. Queste reazioni sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e per frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000). All'interno di ogni gruppo di frequenza le reazioni avverse sono presentate in ordine di
9
Tabella 2: reazioni avverse nei pazienti con NSCLC squamoso trattati con nivolumab 3mg/kg (CA209017 e CA209063)
| Infezioni ed infestazioni | |
| Non comune | bronchite, infezione delle alte vie respiratorie |
| Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | |
| Non comune | linfoadenite istiocitica necrotizzante (linfoadenite di Kikuchi) |
| Disturbi del sistema immunitario | |
| Non comune | reazione anafilattica, ipersensibilità, reazione correlata all'infusione |
| Patologie endocrine | |
| Comune | ipotiroidismo |
| Non comune | insufficienza surrenale, tiroidite |
| Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
| Molto comune | diminuzione dell'appetito |
| Patologie del sistema nervoso | |
| Comune | neuropatia periferica, cefalea, capogiri |
| Non comune | sindrome miastenica, polineuropatia |
| Patologie cardiache | |
| Non comune | tachicardia |
| Patologie vascolari | |
| Non comune | vasculite |
| Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
| Comune | polmonite, dispnea, tosse |
| Non comune | infiltrato polmonare |
| Patologie gastrointestinali | |
| Molto comune | nausea |
| Comune | diarrea, stomatite, vomito, dolore addominale, stipsi, bocca secca |
| Non comune | colite, ulcera duodenale |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
| Comune | rash, prurito |
| Non comune | orticaria |
| Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
| Comune | dolore muscoloscheletrico,a artralgia |
| Non comune | polimialgia reumatica |
| Patologie renali e urinarie | |
| Non comune | nefrite tubulointerstiziale, insufficienza renale |
| Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
| Molto comune | affaticamento |
| Comune | piressia, edema |
| Esami diagnostici | |
| Molto comune | aumento di AST,b aumento di ALT,b aumento della fosfatasi alcalina,b aumento della creatinina,b diminuzione dei linfociti,b diminuzione della conta delle piastrine,b diminuzione dell'emoglobina,b ipercalcemia,b ipocalcemia,b iperpotassiemia,b ipotassiemia,b ipomagnesemia,b iponatremiab |
| Comune | aumento della bilirubina totale,b diminuzione della conta assoluta dei neutrofili,b ipermagnesemia,b ipernatremiab |
| Non comune | aumento della lipasi, aumento dell'amilasi |
a
Dolore muscolo scheletrico è un termine generico che include dolore alla schiena, dolore alle ossa, dolore alla gabbia toracica, malessere muscoloscheletrico, mialgia, dolore al collo, dolore alle estremità, dolore alle articolazioni, dolore spinale.
Le frequenze riflettono la proporzione di pazienti che hanno presentato un peggioramento dei parametri di laboratorio rispetto al basale. Vedere „Descrizione di reazioni avverse selezionate; anomalie di laboratorio“ sotto.
10
Descrizione di reazioni avverse selezionate
I dati relativi alle seguenti reazioni avverse immuno-correlate si basano su pazienti che hanno ricevuto nivolumab 3mg/kg in due studi sul NSCLC (CA209017 e CA209063,vedere paragrafo 5.1). Le linee guida per la gestione di queste reazioni avverse sono descritte nel paragrafo 4.4.
Polmonite immuno-correlata
Negli studi CA209017 e CA209063, l'incidenza di polmonite, inclusa malattia polmonare interstiziale, è stata del 5,2% (13/248). Casi di grado 2 e 3 sono stati riportati nel 2,8% (7/248) e nel 1,6% (4/248) dei pazienti, rispettivamente. In questi studi non sono stati riportati casi di grado 4 o 5. Nello studio di fase 1 MDX1106–03, polmonite, incluso 1 paziente con caso di grado 4, è stata riportata in 3/37 pazienti (8,1%) con NSCLC che hanno ricevuto 3 mg/kg di nivolumab.
Il tempo mediano all'insorgenza è stato di 11,6 settimane (range: 2,6–85,1). Undici pazienti hanno ricevuto corticosteroidi ad alte dosi (equivalenti almeno a 40 mg di prednisone) ad una dose mediana iniziale di 1,1 mg/kg (range: 0,5–4,0) e per una durata mediana totale di 4,3 settimane (range: 0,613,1). Otto pazienti, inclusi i 4 pazienti con casi di grado 3, hanno richiesto l'interruzione permanente di nivolumab a causa di polmonite. La risoluzione si è verificata in tutti e 13 i pazienti con un tempo mediano alla risoluzione di 3,9 settimane (range: 0,6–13,4).
Colite immuno-correlata
Negli studi CA209017 e CA209063 l'incidenza di diarrea o colite è stata del 9,3% (23/248). Casi di grado 2 e 3 sono stati riportati nel 2% (5/248) e nel 1,6% (4/248) dei pazienti, rispettivamente. In questi studi non sono stati riportati casi di grado 4 o 5.
Il tempo mediano all'insorgenza è stato di 5,6 settimane (range: 0,1–91,0). Tre pazienti, inclusi 2 pazienti con casi di grado 3, hanno ricevuto corticosteroidi ad alte dosi (equivalenti almeno a 40 mg di prednisone) ad una dose mediana iniziale di 0,6 mg/kg (range: 0,4–1,3) e per una durata mediana di 2,0 settimane (range: 1,4–14,1). Un paziente ha richiesto l'interruzione permanente di nivolumab a causa di diarrea di grado 3. La risoluzione si è verificata in 19 pazienti (83%) con un tempo mediano alla risoluzione di 2,0 settimane (range: 0,1–31,0).
Epatite immuno-correlata
Negli studi CA209017 e CA209063, l'incidenza di anomalie nei test di funzionalità epatica è stata del 1,2% (3/248). Casi di grado 2 sono stati riportati nello 0,4% (1/248) dei pazienti. In questi studi non sono stati riportati casi di grado 3–5.
Il tempo mediano all'insorgenza è stato di 25,1 settimane (range: 4,1–31,1). Nessuno di questi pazienti ha ricevuto corticosteroidi ad alte dosi. Un paziente ha richiesto l'interruzione permanente di nivolumab a causa di un aumento di grado 2 delle transaminasi. La risoluzione si è verificata in 2 pazienti (67%) con un tempo mediano alla risoluzione di 4,1 settimane (range: 2,9–22,3+);+ denota un'osservazione censurata.
Nefrite o disfunzione renale immuno - correlate
Negli studi CA209017 e CA209063, l'incidenza di nefrite o disfunzione renale è stata del 3,2% (8/248). Casi di grado 2 e 3 sono stati riportati nel 1,2% (3/248) e nello 0,4% (1/248) dei pazienti, rispettivamente. In questi studi non sono state riportate nefrite o disfunzione renale di grado 4 o 5.
Il tempo mediano all'insorgenza è stato di 10,5 settimane (range: 2,1–27,0). Due pazienti, incluso il paziente con caso di grado 3 (nefrite tubulo-interstiziale), hanno ricevuto corticosteroidi ad alte dosi (equivalenti almeno a 40 mg di prednisone) ad una dose mediana iniziale di 0,8 mg/kg (range: 0,5–1,2) e per una durata mediana di 5,3 settimane (range: 0,9–9,7). La risoluzione si è verificata in 5 pazienti (71%), incluso il caso di grado 3, con un tempo mediano alla risoluzione di 5,9 settimane (range: 0,7–37,6+);+ denota un'osservazione censurata.
11
Endocrinopatie immuno-correlate
Negli studi CA209017 e CA209063, l'incidenza di disturbi alla tiroide, inclusi ipotiroidismo o tiroidite, è stata del 4,4% (11/248). Casi di grado 2 sono stati riportati nel 3,6% (9/248) dei pazienti Non sono stati riportati casi di disturbi alla tiroide di grado 3–5. L'incidenza di insufficienza surrenale è stata dello 0,4% (1/248; grado 3). In questi studi non sono state riportate ipofisite, diabete mellito o chetoacidosi diabetica.
Il tempo mediano all'insorgenza di queste endocrinopatie è stato di 17,8 settimane (range: 6,1–33,1). Tre pazienti, incluso il paziente con insufficienza surrenale di grado 3, hanno ricevuto corticosteroidi ad alte dosi (equivalenti almeno a 40 mg di prednisone) ad una dose mediana iniziale di 1,1 mg/kg (range: 0,5–1,3) e per 2,7 settimane (range: 0,6–4,6). Il caso di grado 3 ha richiesto l'interruzione permanente di nivolumab. La risoluzione si è verificata in 6 pazienti (50%) con un tempo mediano alla risoluzione di 20,6 settimane (0,4–47,6+);+ denota un'osservazione censurata.
Rash immuno-correlato
Negli studi CA209017 e CA209063, l'incidenza di rash è stata del 12,1% (30/248). Casi di grado 2 e 3 sono stati riportati nel 1,6% (4/248) e nello 0,8% (2/248) dei pazienti, rispettivamente. In questi studi non è stato riportato rash di grado 4 o 5.
Il tempo mediano all'insorgenza è stato di 8,1 settimane (range: 0,3–51,9). Nessuno di questi pazienti ha ricevuto corticosteroidi ad alte dosi. Due pazienti (1 con rash di grado 2 ed 1 con rash di grado 3) hanno richiesto l'interruzione permanente di nivolumab. La risoluzione si è verificata in 24 pazienti (83%), inclusi i 2 pazienti con caso di grado 3, con un tempo mediano alla risoluzione di 5,7 settimane (range: 0,1–46,9+);+ denota un'osservazione censurata.
Reazioni all'infusione
Negli studi CA209017 e CA209063, l'incidenza di ipersensibilità/reazioni all'infusione è stata del 1,6% (4/248). Reazione anafilattica di grado 3 ed ipersensibilità di grado 4 sono state riportate ognuna in 1 paziente; entrambi questi casi hanno portato all'interruzione e si sono risolti mediante trattamento.
Anomalie di laboratorio
Negli studi CA209017 e CA209063, la proporzione di pazienti che ha presentato un cambiamento dal valore basale ad un'anomalia di laboratorio di grado 3 o 4 è stata la seguente: 13,2% diminuzione dei linfociti; 9% iponatremia; 2,9% ipercalcemia e iperpotassiemia; 2,5% diminuzione dell'emoglobina (tutti casi di grado 3); 2,0% ipopotassiemia; 1,6% diminuzione della conta neutrofila; 1,3% ipomagnesemia; 1,2% ipocalcemia; 0,8% aumento della bilirubina totale e 0,4% aumento dell'AST, diminuzione delle piastrine, ipermagnesimia e ipernatremia. Non ci sono stati peggioramenti di grado 3 o 4 per aumento di ALT, aumento di fosfatasi alcalina e aumento di creatinina.
Nello studio CA209017, l'ipercalcemia è stata riportatata più frequentemente nel gruppo nivolumab (31/130; 24%) che nel gruppo docetaxel (9/124; 7%). L'esatta causa non è nota. Benchè nello studio CA209017 non sia stato riportato iperparatiroidismo, l' iperparatiroidismo immuno-correlato potrebbe essere preso in considerazione specialmente se associato ad ipofosfatemia (riportata, in questo studio, in 6 pazienti con ipercalcemia).
Immunogenicità
Come per tutte le proteine ad uso terapeutico, esiste un potenziale di risposta immunitaria a nivolumab. Dei 497 pazienti, che sono stati trattati con 3mg/kg di nivolumab ogni 2 settimane e valutabili per la presenza di anticorpi anti-farmaco, 51 pazienti (10,3%) sono risultati positivi, ad un esame per elettrochemiluminescenza (ECL), per gli anticorpi anti-farmaco derivanti dal trattamento. Solo 4 pazienti (0,8%) sono stati considerati positivi persistenti. Anticorpi neutralizzanti sono stati rilevati in solo 5 (1,0% del totale) dei pazienti positivi per gli anticorpi anti-farmaco. Non vi è stata alcuna evidenza di alterazione del profilo farmacocinetico o del profilo tossicologico associato allo sviluppo di anticorpi anti-farmaco.
12
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.
4.9 sovradosaggio
Negli studi clinici non sono stati riportati casi di sovradosaggio. In caso di sovradosaggio, i pazienti devono essere sottoposti a stretto monitoraggio per individuare segni o sintomi di reazioni avverse e deve essere istituito immediatamente un appropriato trattamento sintomatico.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: agenti antineoplastici, anticorpi monoclonali. Codice ATC: L01XC17.
Meccanismo d'azione
Nivolumab è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 (IgG4) umano (HuMAb), che si lega al recettore programmed death- 1[morte programmata 1] (PD-1) e blocca la sua interazione con il PD-L1 ed il PD-L2. Il recettore PD-1 è un regolatore negativo dell'attività delle cellule T che è stato dimostrato essere coinvolto nel controllo delle risposte immunitarie delle cellule T. L'interazione del PD-1 con i ligandi PD-L1 e PD-L2, che sono espressi dalle cellule presentanti l'antigene e che possono essere espressi dalla cellula tumorale o da altre cellule nel microambiente tumorale, comporta l'inibizione della proliferazione delle cellule T e della secrezione delle citochine. Nivolumab potenzia le risposte delle cellule T, incluse le risposte anti-tumorali, attraverso il blocco del legame del PD1 ai ligandi PD-L1 e PD-L2. In modelli singenici nel topo, il blocco dell'attività del PD1 è risultato in una diminuzione della crescita del tumore.
Efficacia e sicurezza clinica
Studio randomizzato di Fase 3 vs. docetaxel (CA209017)
La sicurezza e l'efficacia di nivolumab 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del NSCLC squamoso avanzato o metastatico sono state valutate in uno studio di fase 3, randomizzato, in aperto (CA209017). Lo studio includeva pazienti (di età pari o superiore a 18 anni), che avevano presentato progressione di malattia durante o dopo un precedente regime chemioterapico a due farmaci a base di platino ed un performance status Eastern Cooperative Oncology Group (ECOG) pari a 0 o 1. I pazienti sono stati arruolati indipendententemente dal loro stato PD-L1. Sono stati esclusi dallo studio i pazienti con malattia autoimmune attiva, malattia polmonare interstiziale sintomatica o metastasi cerebrali non trattate. I pazienti che avevano metastasi cerebrali trattate erano elegibili se tornati al basale, da un punto di vista neurologico, almeno due settimane prima dell'arruolamento e che o non erano in trattamento con corticosteroidi, o erano trattati con una dose stabile o decrescente di equivalenti del prednisone <10 mg al giorno.
Un totale di 272 pazienti sono stati randomizzati a ricevere nivolumab somministrato per via endovenosa, in un periodo di 60 minuti, alla dose di 3 mg/kg ogni 2 settimane (N = 135) o docetaxel alla dose di 75 mg/m2 ogni 3 settimane (N = 137). Il trattamento era continuato fino a che si osservava un beneficio clinico o fino a quando il trattamento non era più tollerato. Le valutazioni del tumore, in accordo ai Criteri di Valutazione della Risposta nei Tumori Solidi (RECIST), versione 1.1, erano condotte 9 settimane dopo la randomizzazione, e continuate successivamente ogni 6 settimane.
La misura di esito di efficacia primaria era la sopravvivenza globale (OS). Le misure di esito di efficacia secondaria principali erano il tasso di risposta obiettiva (ORR) e la sopravvivenza libera da progressione (PFS) valutate dallo sperimentatore. Inoltre, il miglioramento dei sintomi e lo stato
13
generale di salute sono stati valutati rispettivamente utilizzando l'indice del carico sintomatico medio secondo la scala Lung Cancer Symptom Score (LCSS) e la Scala Visuo-Analogica EQ-5D (EQ-VAS).
Le caratteristiche al basale tra i due gruppi erano equilibrate. L'età mediana era pari a 63 anni (range: 39–85) con il 44% di pazienti di età ≥65 anni e l'11% di età ≥75 anni. La maggioranza dei pazienti era bianca (93%) e di sesso maschile (76%). Il trentuno percento dei pazienti aveva progressione di malattia riportata come miglior risposta al più recente regime precedente ed il 45% aveva ricevuto nivolumab entro 3 mesi dal completamento del più recente regime precedente. Il performance status ECOG al basale era pari a 0 (24%) o a 1 (76%).
Le curve di Kaplan-Meier per l'OS sono mostrate nella Figura 1.
Figura 1: Curva di Kaplan-Meier per l'OS (CA209017)
Sopravvivenza globale (mesi)
Numero di soggetti a rischio
Nivolumab 3 mg/kg
135 113 86 69 52 31 15
Docetaxel
137 103 68 45 30 14 7
Nivolumab 3 mg/kg (eventi : 86/135), mediana e 95% IC : 9,23 (7,33; 13,27)
Docetaxel (eventi : 113/137), mediana e 95% IC : 6,01 (5,13; 7,33)
Il beneficio osservato in termini di OS è stato dimostrato in maniera consistente tra tutti i sottogruppi di pazienti. Il beneficio di sopravvivenza è stato osservato indipendentemente dal fatto che il paziente avesse un tumore classificato come PD-L1 negativo o PD-L1 positivo (cut-off del 1%, 5% o del 10% dell'espressione a livello della membrana del tumore). Tuttavia il ruolo di questo marcatore biologico (espressione del PD -L1) non è stato completamente chiarito.
Lo studio CA209017 includeva un numero limitato di pazienti di età ≥75 anni (11 nel gruppo nivolumab e 18 nel gruppo docetaxel). Nivolumab ha mostrato un effetto numericamente inferiore sull'OS (HR 1,85; 95% IC: 0,76; 4,51); PFS (HR=1,76; 95% IC: 0,77; 4,05) e ORR (9,1% vs 16,7%). A causa delle piccole dimensioni del campione, da questi dati non possono essere tratte delle conclusioni definitive.
14
I risultati di efficacia sono mostrati nella Tabella 3.
Tabella 3 : Risultati di efficacia (CA209017)
| nivolumab (n = 135) | docetaxel (n = 137) | |
| Sopravvivenza globale | ||
| Eventi | 86 (63,7) | 113 (82,5) |
| Hazard ratio | 0,59 | |
| 96,85% IC | (0,43; 0,81) | |
| p-value | 0,0002 | |
| Mediana (95% IC) mesi | 9,23 (7,33; 13,27) | 6,01 (5,13; 7.33) |
| Tasso (95% IC) a 12 mesi | 42,1 (33,7; 50,3) | 23,7 (16,9; 31,1) |
| Risposta obiettiva confermata | 27 (20,0%) | 12 (8,8%) |
| (95% IC) | (13,6; 27,7) | (4,6; 14,8) |
| Odds ratio (95% IC) | 2,64 (1,27; 5,49) | |
| p-value | 0,0083 | |
| Risposta Completa (CR) | 1 (0,7%) | 0 |
| Risposta parziale (PR) | 26 (19,3%) | 12 (8,8%) |
| Malattia stabile (SD) | 39 (28,9%) | 47 (34,3%) |
| Durata mediana della risposta | ||
| Mesi (intervallo) | Non raggiunta (2,9 – 20,5+) | 8,4 (1,4+ – 15,2+) |
| Tempo mediano alla risposta | ||
| Mesi (intervallo) | 2,2 (1,6 – 11,8) | 2,1 (1,8 – 9,5) |
| Sopravvivenza libera da | ||
| progressione | ||
| Eventi | 105 (77,8) | 122 (89,1) |
| Hazard ratio | 0,62 | |
| 95% IC | (0,47; 0,81) | |
| p-value | < 0,0004 | |
| Mediana (95% IC) (mesi) | 3,48 (2,14; 4,86) | 2,83 (2,10; 3,52) |
| Tasso (95% IC) a 12 mesi | 20,8 (14,0; 28.4) | 6,4 (2.9; 11,8) |
Il tasso di miglioramento dei sintomi correlati alla malattia, come misurato dal LCSS è stato simile tra il gruppo nivolumab (18,5%) ed il gruppo docetaxel (21,2%). La EQ-VAS media è aumentata nel tempo in entrambi i gruppi di trattamento, indicando un miglior stato di salute generale nei pazienti che sono rimasti in trattamento.
Studio di Fase 2 a braccio singolo (CA209063)
Lo studio CA209063 era uno studio a braccio singolo, in aperto, condotto su 117 pazienti con NSCLC squamoso localmente avanzato o metastatico dopo due o più linee di terapia; a parte questo, i criteri di inclusione applicati erano simili a quelli dello studio CA209017. Nivolumab alla dose di 3mg/kg ha mostrato un tasso di risposta globale del 14,5% (95% IC: 8,7–22,2%), una OS mediana di 8,21 mesi (95% IC: 6,05–10,9 mesi), e una PFS mediana di 1,87 mesi (95% IC: 1,77–3,15 mesi). La PFS è stata misurata secondo RECIST versione 1.1. Il tasso di sopravvivenza stimato ad un anno era pari a 41%.
Sicurezza ed efficacia nei pazienti anziani
Non sono state riportate differenze complessive in termini di sicurezza ed efficacia tra i pazienti anziani (≥ 65 anni) ed i pazienti più giovani (< 65 anni). I dati sui pazienti di età pari o superiore a 75 anni sono troppo limitati per poter trarre delle conclusioni su tale popolazione.
15
Popolazione pediatrica
L'Agenzia europea dei medicinali ha rinviato l'obbligo di presentare i risultati degli studi con nivolumab in tutti i sottogruppi della popolazione pediatrica per il trattamento dei tumori solidi maligni (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull'uso pediatrico).
5.2 proprietà farmacocinetiche
La farmacocinetica di nivolumab è lineare nell'intervallo di dose tra 0,1 e 10 mg/kg. Sulla base di un'analisi farmacocinetica di popolazione la media geometrica della clearance (CL), l'emivita terminale e l'esposizione media allo stadio stazionario alla dose di 3mg/kg ogni 2 settimane di nivolumab sono risultate rispettivamente di 9,5mL/h, 26,7 giorni e 75,3µg/mL.
La CL di nivolumab aumentava con l'aumento del peso corporeo. La dose normalizzata per il peso corporeo produceva una concentrazione di valle approssimativamente uniforme allo steady state in una vasta gamma di pesi corporei (34–162 kg).
La via metabolica di nivolumab non è stata caratterizzata. Ci si attende che nivolumab sia degradato in piccoli peptidi ed aminoacidi attraverso le vie cataboliche allo stesso modo della IgG endogena.
Popolazioni speciali
Un'analisi farmacocinetica di popolazione non ha indicato alcuna differenza nella clearance di nivolumab in base all'età, al sesso, alla razza, al tipo di tumore, alla dimensione del tumore ed alla compromissione della funzione epatica. Benchè lo stato ECOG, il tasso di filtrazione glomerulare (GFR) al basale, l'albumina, il peso corporeo e la compromissione epatica moderata abbiano avuto un effetto sulla CL di nivolumab, l'effetto non è stato clinificamente significativo.
Compromissione renale
L'effetto della compromissione renale sulla clearance di nivolumab è stata valutata in pazienti con compromissione renale lieve (GFR < 90 e ≥ 60 mL/min/1,73 m2; n = 379), moderata (GFR < 60 e ≥ 30 mL/min/1,73 m2; n = 179) o severa (GFR < 30 e ≥ 15 mL/min/1,73 m2; n = 2) rispetto a pazienti con funzionalità renale normale (GFR ≥ 90 mL/min/1,73 m2; n = 342) in analisi farmacocinetiche di popolazione. Non sono state riscontrate differenze clinicamente importanti nella clearance di nivolumab tra pazienti con compromissione renale lieve o moderata e pazienti con funzionalità renale normale. I dati su pazienti con compromissione renale severa sono troppo limitati per poter trarre delle conclusioni su questa popolazione (vedere paragrafo 4.2).
Compromissione epatica
L'effetto della compromissione epatica sulla clearance di nivolumab è stata valutata in pazienti con compromissione epatica lieve (bilirubina totale da 1,0 a 1,5 × LSN o AST > LSN definita utilizzando i criteri della disfunzione epatica del National Cancer Institute; n = 92) rispetto a pazienti con funzionalità epatica normale (bilirubina totale e AST ≤ LSN; n = 804) in analisi farmacocinetiche di popolazione. Non sono state riscontrate differenze clinicamente importanti nella clearance di nivolumab tra pazienti con compromissione epatica lieve e pazienti con funzionalità epatica normale. Nivolumab non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica moderata (bilirubina totale da > 1,5 a 3 × LSN e qualsiasi AST) o severa (bilirubina totale > 3 × LSN e qualsiasi AST) (vedere paragrafo 4.2).
5.3 dati preclinici di sicurezza
Il blocco del segnale PD-L1 ha mostrato nei modelli di gravidanza murini di compromettere la tollerenza al feto e di aumentare la perdita fetale. Gli effetti di nivolumab sullo sviluppo prenatale e postnatale sono stati valutati nelle scimmie che avevano ricevuto nivolumab due volte la settimana dall'insorgenza dell'organogenesi nel primo trimestre fino al parto, a livelli di esposizione 8 o 35 volte superiori di quelli osservati alla dose clinica di 3 mg/kg di nivolumab (in base all'AUC). C'è stato un aumento dose-dipendente di perdite fetali ed un aumento della mortalità neonatale a partire dal terzo trimestre.
16
La restante prole delle femmine trattate con nivolumab è sopravvissuta alla conclusione programmata senza segni clinici correlati al trattamento, alterazioni del normale sviluppo, effetti sul peso degli organi o alterazioni patologiche macroscopiche e microscopiche. I risultati relativi agli indici di crescita ed ai parametri teratogeni, neurocomportamentali, immunologici e clinico-patologici in tutto il periodo postnatale di 6 mesi sono risultati paragonabili a quelli del gruppo di controllo. Tuttavia, sulla base del suo meccanismo d'azione, l'esposizione fetale a nivolumab può aumentare il rischio di sviluppare disturbi immuno-correlati o di alterare la normale risposta immunitaria; disturbi immuno-correlati sono stati riportati in topi PD-1 knockout.
Non sono stati condotti studi sulla fertilità con nivolumab.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Sodio citrato diidrato
Sodio cloruro
Mannitolo (E421)
Acido pentetico (acido dietilentriamminopentacetico)
Polisorbato 80
Sodio idrossido (per la regolazione del pH)
Acido cloridrico (per la regolazione del pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
6.2 incompatibilità
In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali. Nivolumab BMS non deve essere somministrato per infusione contemporaneamente ad altri medicinali nella stessa linea endovenosa.
6.3 periodo di validità
Flaconcino chiuso
2 anni.
Dopo apertura
Dal punto di vista microbiologico, una volta aperto, il medicinale deve essere infuso o diluito ed infuso immediatamente.
Dopo preparazione della soluzione per infusione
Dal punto di vista microbiologico il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non è utilizzato immediatamente, la stabilità chimica e fisica in uso di Nivolumab BMS è stata dimostrata per 24 ore a 2°C – 8°C protetto dalla luce e per un massimo di 4 ore a 20°C-25°C in normali condizioni di luce ambientale (queste 4 ore delle 24 ore totali devono includere il periodo di somministrazione del prodotto).
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Conservare in frigorifero (2°C-8°C).
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la preparazione della soluzione per infusione, vedere paragrafo 6.3.
17
6.5 natura e contenuto del contenitore
4 mL di concentrato in un flaconcino da 10 mL (vetro di Tipo I) con tappo (gomma butilica rivestita) e ghiera a strappo blu scuro (alluminio). Confezione da 1 flaconcino.
10 mL di concentrato in un flaconcino da 10 mL (vetro di Tipo I) con tappo (gomma butilica rivestita) e ghiera a strappo grigia (alluminio). Confezione da 1 flaconcino.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
La preparazione deve essere eseguita da personale addestrato nel rispetto delle regole di buona prassi, in particolare relativamente all'asepsi.
Preparazione e somministrazione
Calcolo della dose
La dose prescritta per il paziente è indicata in mg/kg. Sulla base della dose prescritta, calcolare la dose totale da somministrare. Per somministrare la dose totale al paziente, può essere necessario più di un flaconcino di Nivolumab BMS concentrato.
Dose totale di nivolumab in mg = peso del paziente in kg × dose prescritta in mg/kg.
Volume di Nivolumab BMS concentrato per preparare la dose (mL) = dose totale in mg, diviso 10 (il dosaggio di Nivolumab BMS concentrato è 10 mg/mL).
Preparazione della soluzione per infusione
Avere cura di adottare una tecnica asettica durante la preparazione della soluzione per infusione. La soluzione per infusione deve essere preparata sotto una cappa a flusso laminare o in una cabina di sicurezza, adottando le consuete precauzioni per una manipolazione sicura delle sostanze da somministrare per via endovenosa.
Nivolumab BMS può essere utilizzato per somministrazione endovenosa:
senza diluizione, dopo il trasferimento in un contenitore per infusione endovenosa utilizzando un'apposita siringa sterile; o
dopo diluizione a concentrazioni fino ad un minimo di 1 mg/mL. La concentrazione finale deve essere compresa tra 1 e 10 mg/mL. Per diluire il concentrato di Nivolumab BMS è possibile utilizzare:
una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%); o
una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%).
FASE 1
Ispezionare visivamente Nivolumab BMS concentrato per rilevare l'eventuale presenza di particelle o di cambiamento di colore. Non agitare il flaconcino. Nivolumab BMS concentrato è un liquido di aspetto da trasparente ad opalescente, da incolore a giallo pallido, che può contenere poche particelle leggere.
Prelevare il volume richiesto di Nivolumab BMS concentrato utilizzando un'apposita siringa sterile.
FASE 2
Trasferire il concentrato in un flacone di vetro sterile sotto vuoto o in contenitore per infusione endovenosa (PVC o poliolefina).
Se necessario, diluire con il volume richiesto di una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) o una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%). Mescolare delicatamente la soluzione per infusione mediante rotazione manuale. Non agitare.
18
Somministrazione
La soluzione per infusione di Nivolumab BMS non deve essere somministrata per via endovenosa rapida o con iniezione in bolo.
Somministrare Nivolumab BMS per via endovenosa in un periodo di 60 minuti.
La soluzione per infusione di Nivolumab BMS non deve essere somministrata nella stessa linea endovenosa in concomitanza ad altre sostanze. Per l'infusione, utilizzare una linea di infusione separata.
Utilizzare un set per infusione ed un filtro in linea, sterile, apirogeno, a basso legame proteico (dimensioni dei pori da 0,2 μm a 1,2 μm).
L'infusione di Nivolumab BMS è compatibile con contenitori in PVC e poliolefina, flaconi in vetro, set per infusione in PVC e filtri in linea con membrane in polietersulfone con dimensioni dei pori da 0,2 µm a 1,2 µm.
Dopo la somministrazione della dose di nivolumab, lavare la linea di infusione con una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) o con una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%).
Smaltimento
Non conservare la soluzione per infusione inutilizzata per un successivo utilizzo. Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Bristol-Myers Squibb Pharma EEIG
Uxbridge Business Park
Sanderson Road
Uxbridge UB8 1DH
Regno Unito
8. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/15/1026/001–002
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell'Agenzia europea dei medicinali:
19
ALLEGATO II
A. PRODUTTORE DEL PRINCIPIO ATTIVO BIOLOGICO E PRODUTTORE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI
B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZO
C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE
ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
20
Nome e indirizzo del produttore del principio attivo biologico
Lonza Biologics, Inc.
101 International Drive
Portsmouth, New Hampshire
03801
USA
Nome e indirizzo del produttore responsabile del rilascio dei lotti
Bristol-Myers Squibb S.r.l.
Loc. Fontana del Ceraso
03012 Anagni (FR)
Italy
La guida per la gestione delle reazioni avverse deve contenere i seguenti elementi chiave:
Informazioni rilevanti (ad es. serietà, gravità, frequenza, tempo di insorgenza, reversibilità dell'evento avverso, se applicabile) per le seguenti problematiche di sicurezza:o Polmoniti immuno-correlate
o Coliti immuno-correlate
o Epatiti immuno-correlate
o Nefriti o disfunzione renale immuno-correlate
o Endocrinopatie immuno-correlate
o Rash immuno-correlato
o Altre reazioni avverse immuno-correlate
Dettagli su come minimizzare la problematica di sicurezza attraverso un monitoraggio ed una gestione appropriata La scheda di allerta per il paziente dovrà contenere i seguenti elementi chiave: Che il trattamento con Nivolumab BMS può aumentare il rischio: o Polmoniti immuno-correlateo Coliti immuno-correlate
o Epatiti immuno-correlate
o Nefriti o disfunzione renale immuno-correlate
o Endocrinopatie immuno-correlate
o Rash immuno-correlato
o Altre reazioni avverse immuno-correlate
Segni o sintomi delle problematica di sicurezza e quando richiedere l'intervento di un medico Riferimenti per contattare il prescrittore di Nivolumab BMS22
Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve completare entro la tempistica stabilita, le seguenti attività:
| Descrizione | Termine |
| 1. Studi di Efficacia post-autorizzazione (PAES): il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio deve sottomettere i dati di OS aggiornati per lo studio CA209017: uno studio di fase 3, randomizzato, di nivolumab vs docetaxel, in soggetti con NSCLC squamoso avanzato o metastatico che hanno presentato progessione di malattia durante o dopo un precedente regime chemioterapico a due farmaci a base di platino | I dati aggiornati devono essere sottomessi entro il 31 dicembre 2015 |
| 3. Il valore dei marcatori biologici nel predire l'efficacia di nivolumab deve essere ulteriormente esplorato, specificatamente: 1. Continuare l'esplorazione del cut-off ottimale per la positività del PD-L1 sulla base dell'attuale metodo di determinazione usato per meglio chiarire il suo valore come fattore predittivo dell'efficacia di nivolumab. Queste analisi saranno condotte negli studi CA 209037 e CA209066 in pazienti con melanoma avanzato. 2. Investigare ulteriormente il valore di marcatori biologici diversi dallo stato di espressione del PD-L1 a livello della membrana cellulare del tumore mediante IHC (ad es. altri metodi/determinazioni e cut-offs associati, che possano dimostrarsi più sensibili e specifici nel predire una risposta al trattamento sulla base del PD-L1, PD-L2, infiltrato linfocitico del tumore con misura della densità delle cellule T CD8+, RNA signature, etc.) come predittivi dell'efficacia di nivolumab. L'analisi di questi marcatori biologici aggiuntivi sarà effettuata nel contesto degli studi CA209038 e CA209066. 3. Investigare ulteriormente dopo l'approvazione la relazione tra l'espressione del PDL-1 e del PDL-2 nella fase 1 (CA209009, CA209038 e CA209064). 4. Investigare ulteriormente l'analisi associativa tra l'espressione del PDL-1 e quella del PDL-2 condotte nello studio CA209066. 5. Investigare ulteriormente dopo l'approvazione possibili cambiamenti dello stato PD-L1 del tumore durante il trattamento e/o la progressione del tumore negli studi CA209009, CA209038 e CA209064. | 30 settembre 2015 30 settembre 2017 31 marzo 2017 31 dicembre 2017 30 settembre 2017 |
23
24
25
INFORMAZIONI DA APPORRE SUL CONFEZIONAMENTO SECONDARIO
ASTUCCIO ESTERNO
1. denominazione del medicinale
Nivolumab BMS 10 mg/mL concentrato per soluzione per infusione nivolumab
2. composizione qualitativa e quantitativa in termini di principio(i) attivo(i)
Ogni mL di concentrato contiene 10 mg di nivolumab.
Ogni flaconcino da 4 mL contiene 40 mg di nivolumab.
Ogni flaconcino da 10 mL contiene 100 mg di nivolumab.
3. elenco degli eccipienti
Eccipienti: sodio citrato diidrato, sodio cloruro, mannitolo (E421), acido pentetico, polisorbato 80, sodio idrossido, acido cloridrico, acqua per preparazioni iniettabili.
Vedere il foglio illustrativo per ulteriori informazioni.
4. forma farmaceutica e contenuto
Concentrato per soluzione per infusione.
40 mg/4 mL
100 mg/10 mL
1 flaconcino
5. MODO E VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE
Leggere il foglio illustrativo prima dell'uso. Uso endovenoso.
6. AVVERTENZA PARTICOLARE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE
FUORI DALLA VISTA E DALLA PORTATA DEI BAMBINI
Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
7. ALTRA(E) AVVERTENZA(E) PARTICOLARE(I), SE NECESSARIO
Solo monouso.
26
8. DATA DI SCADENZA
Scad.
9. precauzioni particolari per la conservazione
Conservare in frigorifero.
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
10. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE NON UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE, SE NECESSARIO
11. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Bristol-Myers Squibb Pharma EEIG
Uxbridge Business Park
Sanderson Road
Uxbridge UB8 1DH
Regno Unito
12. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/15/1026/001flaconcino da 40 mg
EU/1/15/1026/002 flaconcino da100 mg
13. NUMERO DI LOTTO
Lotto
14. CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA
15. ISTRUZIONI PER L'USO
16. INFORMAZIONI IN BRAILLE
Giustificazione per non apporre il Braille accettata.
27
INFORMAZIONI MINIME DA APPORRE SUI CONFEZIONAMENTI PRIMARI DI
PICCOLE DIMENSIONI
ETICHETTA DEL FLACONCINO
1. denominazione del medicinale e via(e) di somministrazione
Nivolumab BMS 10 mg/mL concentrato sterile nivolumab
Uso EV
2. MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Leggere il foglio illustrativo prima dell'uso.
3. DATA DI SCADENZA
EXP
4. NUMERO DI LOTTO
Lot
5. CONTENUTO IN PESO, VOLUME O UNITÀ
40 mg/4 mL
100 mg/10 mL
6. ALTRO
28
Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Lei può contribuire segnalando qualsiasi effetto indesiderato riscontrato durante l'assunzione di questo medicinale. Vedere la fine del paragrafo 4 per le informazioni su come segnalare gli effetti indesiderati.
– Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
– E' importante che, durante il trattamento, porti con se la Scheda di Allerta.
– Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico.
– Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico. Vedere paragrafo 4.
1. Che cos'è Nivolumab BMS e a cosa serve
2. Cosa deve sapere prima di usare Nivolumab BMS
3. Come usare Nivolumab BMS
4. Possibili effetti indesiderati
5. Come conservare Nivolumab BMS
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
1. Che cos'è Nivolumab BMS e a cosa serve
Nivolumab BMS è un medicinale utilizzato per il trattamento del cancro del polmone non a piccole cellule (un tipo di cancro del polmone) avanzato negli adulti. Esso contiene il principio attivo nivolumab, che è un anticorpo monoclonale, un tipo di proteina disegnata per riconoscere ed attaccare una specifica sostanza bersaglio nell'organismo.
Nivolumab si lega ad una proteina bersaglio chiamata recettore di morte programmata-1(PD-1) che può spegnere l'attività delle cellule T (un tipo di globuli bianchi che fa parte del sistema immunitario, il sistema di difesa naturale dell'organismo). Nivolumab attaccandosi al PD1, blocca la sua azione ed impedisce che esso spenga l'attività delle cellule T; questo aiuta ad aumentare l'attività delle cellule T contro le cellule del tumore del polmone.
2. Cosa deve sapere prima di usare Nivolumab BMS
se è allergico a nivolumab o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6 „Contenuto della confezione e altre informazioni“). Se non è sicuro, ne parli con il medico.
Si rivolga al medico prima di usare Nivolumab BMS perchè questo può causare:
Problemi ai polmoni quali difficoltà di respirazione o tosse. Questi possono essere segni di infiammazione dei polmoni (polmonite o malattia polmonare interstiziale).
Diarrea (feci acquose, molli o soffici) o qualsiasi sintomo di infiammazione dell 'intestino (colite), quale dolore di stomaco e presenza di muco o sangue nelle feci.
30
Infiammazione del fegato (epatite). Segni e sintomi di epatite possono includere alterazioni delle prove di funzionalità epatica, colorazione gialla degli occhi o della pelle (ittero), dolore nell'area destra dello stomaco o stanchezza.
Infiammazione o problemi ai reni. Segni e sintomi possono includere alterazione delle prove di funzionalità renale o ridotto volume urinario.
Problemi con le ghiandole che producono gli ormoni (incluse ghiandole pituitaria, tiroidea e surrenali) che possono avere effetto su come queste ghiandole lavorano. Segni e sintomi che le ghiandole non stanno lavorando in maniera appropriata possono includere affaticamento (stanchezza estrema), variazione di peso o mal di testa e disturbi della vista.
Diabete (i sintomi includono sete eccessiva, il passaggio di una quantità di urina notevolmente maggiore, aumento dell'appetito con perdita di peso, sensazione di stanchezza, sonnolenza, debolezza, depressione, irritabilità e malessere generale) o chetoacidosi diabetica (acido nel sangue causato dal diabete).
Infiammazione della pelle che può portare a rash e prurito.
Informi immediatamente il medico se ha uno qualsiasi di questi segni o sintomi o se essi
peggiorano. Non cerchi di trattare questi sintomi con altri medicinali. Il medico può prescriverle altri medicinali per prevenire le complicazioni e ridurre i sintomi, sospendere la dose successiva di Nivolumab BMS,
o interrompere del tutto il trattamento con Nivolumab BMS.
Tenga presente che questi segni e sintomi sono a volte ritardati e possono svilupparsi settimane o mesi dopo l'ultima somministrazione. Prima del trattamento, il medico controllerà il suo stato di salute generale. Nel corso del trattamento sarà anche sottoposto ad analisi del sangue.
è affetto da una malattia autoimmune (una condizione in cui l'organismo attacca le proprie cellule);
ha avuto in passato un'infiammazione dei polmoni ;
ha assunto un medicinale per sopprimere il sistema immunitario.
Bambini e adolescenti
Nivolumab BMS non deve essere somministrato ai bambini ed agli adolescenti di età inferiore ai 18 anni.
Prima che le venga somministrato Nivolumab BMS, informi il medico se sta assumendo qualsiasi altro medicinale che sopprime il sistema immunitario, come i corticosteroidi, poichè questi medicinali possono interferire con l'effetto di Nivolumab BMS. Tuttavia, una volta che è stato trattato con Nivolumab BMS, il medico potrebbe darle dei corticosteroidi per ridurre ogni possibile effetto indesiderato che potrebbe avere durante il trattamento e questo non avrà impatto sull'effetto del medicinale.
Informi il medico se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale. Non prenda nessun altro medicinale durante il trattamento senza aver parlato prima con il medico.
Informi il medico se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza o se sta allattando con latte materno.
Non utilizzi Nivolumab BMS se è in corso una gravidanza a meno che il medico lo raccomandi in modo specifico. Gli effetti di Nivolumab BMS nelle donne in gravidanza non sono noti ma è possibile che il principio attivo nivolumab provochi danni al nascituro.
Se è una donna in età fertile che potrebbe iniziare una gravidanza, deve usare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento con Nivolumab BMS e per almeno 5 mesi dopo l'ultima dose di Nivolumab BMS.
Se inizia una gravidanza durante il trattamento con Nivolumab BMS, informi il medico.
31
Non è noto se nivolumab passi nel latte materno. Un rischio per il lattante non può essere escluso. Chieda al medico se può allattare con latte materno durante o dopo il trattamento con Nivolumab BMS.
È improbabile che nivolumab influisca negativamente sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari; tuttavia, usi cautela quando svolge queste attività finché non è sicuro che nivolumab non abbia su di lei effetti negativi.
Se segue una dieta iposodica (una dieta povera di sale), informi il medico prima della somministrazione di Nivolumab BMS. Il medicinale contiene 2,5 mg di sodio per mL di concentrato.
Troverà queste informazioni anche nella Scheda di Allerta per il Paziente che le sarà consegnata dal medico. E' importante che lei porti con se questa Scheda di Allerta e che la mostri al suo partner o a chi si prende cura di lei.
3. Come usare Nivolumab BMS
La quantità di Nivolumab BMS che le sarà somministrata sarà calcolata in base al peso corporeo. La dose raccomandata è 3 mg di nivolumab per chilogrammo di peso corporeo.
A seconda della dose, la quantità appropriata di Nivolumab BMS sarà diluita, prima dell'uso, con una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) o una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%). Per ottenere la dose richiesta può essere necessario più di un flaconcino di Nivolumab BMS.
Nivolumab BMS le sarà somministrato in ospedale o in clinica, sotto il controllo di un medico esperto.
Nivolumab BMS sarà somministrato per infusione (iniezione goccia a goccia) in vena (per via endovenosa) per un periodo di 60 minuti, ogni 2 settimane. Il medico continuerà a somministrarle Nivolumab BMS finché lei ne trarrà beneficio o fino a quando il trattamento non sarà più tollerato.
È molto importante che rispetti tutti gli appuntamenti stabiliti per la somministrazione di Nivolumab BMS. Se salta un appuntamento, chieda al medico quando programmare la somministrazione successiva.
L'interruzione del trattamento potrebbe interrompere l'effetto del medicinale. Non interrompa il trattamento con Nivolumab BMS prima di averne parlato con il medico.
Se ha qualsiasi dubbio sul trattamento o sull'uso di questo medicinale si rivolga al medico.
4. possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Il medico discuterà con lei questi effetti e le spiegherà i rischi ed i benefici del trattamento.
Tenga presenti gli importanti sintomi di infiammazione. Nivolumab BMS agisce sul sistema immunitario e può causare infiammazione in alcune parti dell'organismo. L'infiammazione può causare gravi danni all'organismo ed alcune condizioni infiammatorie possono mettere in pericolo la vita e richiedere un trattamento o l'interruzione di nivolumab.
32
Negli studi clinici con nivolumab sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati:
Diminuzione dell'appetito
Nausea
Sensazione di stanchezza o di debolezza
Ipofunzionalità della tiroide che può causare stanchezza o aumento di peso
Infiammazione dei nervi che causa intorpidimento, debolezza, sensazione di formicolio o dolore bruciante alle braccia ed alle gambe, mal di testa, capogiri
Infiammazione dei polmoni (polmonite), caratterizzata da attacchi di tosse e difficoltà nel respirare, respiro corto (dispnea), tosse
Diarrea (feci acquose, molli o soffici), ulcere della bocca e febbre labiale (stomatite), vomito, dolore di stomaco, stipsi, secchezza della bocca
Eruzione cutanea, prurito
Dolore ai muscoli, alle ossa ed alle articolazioni
Febbre, edema (gonfiore)
Bronchiti, infezioni del tratto respiratorio superiore
Una malattia che causa l'infiammazione o l'ingrossamento di un linfonodo (linfadenite di Kikuchi)
Reazione allergica, reazioni correlate alla somministrazione del medicinale
Ghiandole surrenali che non lavorano in maniera appropriata, infiammazione della tiroide Una condizione nella quale i muscoli diventano deboli e si stancano con facilità (sindrome miastenica), danno ai nervi in diverse parti del corpo che può diminuire la sensibilità o compromettere il movimento
Battito cardiaco accelerato
Infiammazione dei vasi sanguigni
Liquido nei polmoni
Infiammazione dell'intestino (colite), ulcere del piccolo intestino
Orticaria (pruriginosa, eruzione urticante)
Infiammazione dei muscoli che può portare dolore o rigidità
Malattia renale, insufficienza renale
Informi immediatamente il medico se si verifica uno qualsiasi degli effetti indesiderati sopra elencati.
Non cerchi di trattare questi sintomi con altri medicinali.
Nivolumab BMS può causare alterazioni dei risultati degli esami eseguiti dal medico, quali:
Riduzione del numero dei globuli rossi (che trasportano l'ossigeno), dei globuli bianchi (importanti per combattere le infezioni) o delle piastrine (le cellule che facilitano la coagulazione del sangue)
Anomalie dei test di funzionalità del fegato (aumento degli enzimi epatici aspartato
aminotransferasi, alanina aminotransferasi o fosfatasi alcalina nel sangue, aumento dei livelli di bilirubina nel sangue)
Anomalie dei test di funzionalità renale (aumento della creatinina nel sangue)
Livelli anomali nel sangue di calcio, potassio, magnesio o sodio
Livelli aumentati dell'enzima che decompone i grassi e dell'enzima che decompone l'amido.
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di
33
segnalazione riportato nell’Allegato V. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
5. Come conservare Nivolumab BMS
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola e sull'etichetta del flaconcino dopo „Scad.“ o „EXP“. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Conservare in frigorifero (2°C-8°C).
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Non conservare la soluzione per infusione inutilizzata per un successivo utilizzo. Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
Il principio attivo è nivolumab.
Ogni mL di concentrato per soluzione per infusione contiene 10 mg di nivolumab.
Ogni flaconcino contiene 40 mg (in 4 mL) o 100 mg (in 10 mL) di nivolumab.
Gli altri componenti sono: sodio citrato diidrato, sodio cloruro (vedere il
paragrafo 2 „Nivolumab BMS contiene sodio“), mannitolo (E421), acido pentetico, polisorbato 80, sodio idrossido, acido cloridrico ed acqua per preparazioni iniettabili.
Nivolumab BMS concentrato per soluzione per infusione (concentrato sterile) è un liquido di aspetto da trasparente ad opalescente, da incolore a giallo pallido, che può contenere poche particelle leggere.
È disponibile in confezioni contenenti 1 flaconcino da 4 mL o 1 flaconcino da 10 mL.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Bristol-Myers Squibb Pharma EEIG
Uxbridge Business Park
Sanderson Road
Uxbridge UB8 1DH
Regno Unito
Bristol-Myers Squibb S.r.l.
Loc. Fontana del Ceraso
03012 Anagni (FR)
Italia
34
Per ulteriori informazioni su questo medicinale, contatti il rappresentate locale del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio:
| Belgique/België/Belgien N.V. Bristol-Myers Squibb Belgium S.A. Tél/Tel: + 32 2 352 76 11 | Lietuva Bristol-Myers Squibb Gyógyszerkereskedelmi Kft. Tel: + 370 5 2790 762 |
България Luxembourg/Luxemburg
Bristol-Myers Squibb Gyógyszerkereskedelmi Kft. N.V. Bristol-Myers Squibb Belgium S.A.
| Teл.: + 359 800 12 400 | Tél/Tel: + 32 2 352 76 11 |
| Česká republika Bristol-Myers Squibb spol. s r.o. Tel: + 420 221 016 111 | Magyarország Bristol-Myers Squibb Gyógyszerkereskedelmi Kft. Tel.: + 36 1 301 9700 |
| Danmark Bristol-Myers Squibb Tlf: + 45 45 93 05 06 | Malta BRISTOL-MYERS SQUIBB S.R.L. Tel: + 39 06 50 39 61 |
| Deutschland Bristol-Myers Squibb GmbH & Co. KGaA Tel: + 49 89 121 42–0 | Nederland Bristol-Myers Squibb B.V. Tel: + 31 (0)30 300 2222 |
Eesti Norge
Bristol-Myers Squibb Gyógyszerkereskedelmi Kft. Bristol-Myers Squibb Norway Ltd
| Tel: + 372 6827 400 | Tlf: + 47 67 55 53 50 |
| Ελλάδα BRISTOL-MYERS SQUIBB A.E. Τηλ: + 30 210 6074300 | Österreich Bristol-Myers Squibb GesmbH Tel: + 43 1 60 14 30 |
| España BRISTOL-MYERS SQUIBB, S.A. Tel: + 34 91 456 53 00 | Polska BRISTOL-MYERS SQUIBB POLSKA SP. Z O.O. Tel.: + 48 22 5796666 |
| France Bristol-Myers Squibb SARL Tél: + 33 (0)810 410 500 | Portugal Bristol-Myers Squibb Farmacêutica Portuguesa, S.A. Tel: + 351 21 440 70 00 |
| Hrvatska Bristol-Myers Squibb spol. s r.o. TEL: +385 (1) 6311–833 | România Bristol-Myers Squibb Gyógyszerkereskedelmi Kft. Tel: + 40 (0)21 272 16 00 |
| Ireland Bristol-Myers Squibb Pharmaceuticals Ltd Tel: + 353 (1 800) 749 749 | Slovenija Bristol-Myers Squibb spol. s r.o. Tel: + 386 1 236 47 00 |
| Ísland Vistor hf. Sími: + 354 535 7000 | Slovenská republika Bristol-Myers Squibb spol. s r.o. Tel: + 421 2 59298411 |
| Italia BRISTOL-MYERS SQUIBB S.R.L. Tel: + 39 06 50 39 61 | Suomi/Finland Oy Bristol-Myers Squibb (Finland) Ab Puh/Tel: + 358 9 251 21 230 35 |
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Sverige
Bristol-Myers Squibb AB
Tel: + 46 8 704 71 00
BRISTOL-MYERS SQUIBB A.E.
Τηλ: + 357 800 92666
Bristol-Myers Squibb Gyógyszerkereskedelmi Kft. Bristol-Myers Squibb Pharmaceuticals Ltd
Tel: + 371 67 50 21 85 Tel: + 44 (0800) 731 1736
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell'Agenzia europea dei medicinali:.
La preparazione deve essere eseguita da personale addestrato nel rispetto delle regole di buona prassi, in particolare relativamente all'asepsi.
La dose prescritta per il paziente è indicata in mg/kg. Sulla base della dose prescritta, calcolare la dose totale da somministrare. Per somministrare la dose totale al paziente, può essere necessario più di un flaconcino di Nivolumab BMS concentrato.
Dose totale di nivolumab in mg = peso del paziente in kg × dose prescritta in mg/kg. Volume di Nivolumab BMS concentrato per preparare la dose (mL) = dose totale in mg, diviso 10 (il dosaggio di Nivolumab BMS concentrato è 10 mg/mL).
Avere cura di adottare una tecnica asettica durante la preparazione della soluzione per infusione. La soluzione per infusione deve essere preparata sotto una cappa a flusso laminare o in una cabina di sicurezza, adottando le consuete precauzioni per una manipolazione sicura delle sostanze da somministrare per via endovenosa.
Nivolumab BMS può essere utilizzato per somministrazione endovenosa:
senza diluizione , dopo il trasferimento in un contenitore per infusione endovenosa utilizzando
un'apposita siringa sterile;
o
dopo diluizione a concentrazioni fino ad un minimo di 1 mg/mL. La concentrazione finale deve essere compresa tra 1 e 10 mg/mL. Per diluire il concentrato di Nivolumab BMS è possibile utilizzare:
una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%); o
una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%).
Ispezionare visivamente Nivolumab BMS concentrato per rilevare l'eventuale cambiamento di colore o presenza di particelle. Non agitare il flaconcino. Nivolumab BMS concentrato è un liquido di aspetto da trasparente ad opalescente, da incolore a giallo pallido, che può contenere poche particelle leggere.
Prelevare il volume richiesto di Nivolumab BMS concentrato utilizzando un'apposita siringa
sterile.
36
Trasferire il concentrato in un flacone di vetro sterile sotto vuoto o in contenitore per infusione endovenosa (PVC o poliolefina).
Se necessario, diluire con il volume richiesto di una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) o una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%). Mescolare delicatamente la soluzione per infusione mediante rotazione manuale. Non agitare.
La soluzione per infusione di Nivolumab BMS non deve essere somministrata per via endovenosa rapida o con iniezione in bolo.
Somministrare Nivolumab BMS per via endovenosa in un periodo di 60 minuti.
La soluzione per infusione di Nivolumab BMS non deve essere somministrata nella stessa linea endovenosa in concomitanza ad altre sostanze. Per l'infusione, utilizzare una linea di infusione separata.
Utilizzare un set per infusione ed un filtro in linea, sterile, apirogeno, a basso legame proteico (dimensioni dei pori da 0,2 μm a 1,2 μm).
L'infusione di Nivolumab BMS è compatibile con:
contenitori in PVC
contenitori in poliolefina
flaconi in vetro
set per infusione in PVC
filtri in linea con membrane in polietersulfone con dimensioni dei pori da 0,2 µm a 1,2 µm.
Dopo la somministrazione della dose di nivolumab, lavare la linea di infusione con una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) o una soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/mL (5%).
Flaconcino chiuso
Nivolumab BMS deve essere conservato in frigorifero (2°C-8°C). I flaconcini devono essere conservati nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Nivolumab BMS non deve essere congelato.
Non utilizzare Nivolumab BMS dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola e sull'etichetta del flaconcino dopo „Scad.“ o „EXP“. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Infusione di Nivolumab BMS
L'infusione di Nivolumab BMS deve essere completata entro 24 ore dalla preparazione. Se non utilizzata immediatamente, la soluzione può essere conservata in frigorifero (2°C-8°C) e protetta dalla luce fino a 24 ore [per un massimo di 4 ore delle 24 ore totali, può essere conservata a temperatura ambiente (20°C-25°C) e alle normali condizioni di luce ambientale]. Altri tempi e condizioni di conservazione del prodotto in uso sono di responsabilità dell'utilizzatore.