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MVABEA - riassunto delle caratteristiche del prodotto

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Riassunto delle caratteristiche del prodotto - MVABEA

ALLEGATO I

1

Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalità di segnalazione delle reazioni avverse.

1. denominazione del medicinale

Mvabea sospensione iniettabile

Vaccino contro l’Ebola (MVA-BN-Filo [ricombinante])

2. composizione qualitativa e quantitativa

Una dose (0,5 ml) contiene:

virus vaccinico vivo Ankara modificato – Bavarian Nordic* che esprime: la glicoproteina (GP) dello Zaire ebolavirus (EBOV) variante Mayinga la GP del Sudan ebolavirus variante Gulu la nucleoproteina del Taï Forest ebolavirus la GP del Marburg marburgvirus variante Musoke

Non meno di 0,7 × 108 unità infettive (U. Inf.)

* prodotto su cellule di fibroblasti di embrione di pollo e mediante la tecnologia del DNA ricombinante.

Questo prodotto contiene organismi geneticamente modificati (OGM).

Questo vaccino contiene tracce residue di gentamicina (vedere paragrafo 4.3).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Sospensione iniettabile

Sospensione di colore giallo chiaro, da trasparente a lattiginosa.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Mvabea, come parte del regime vaccinale Zabdeno, Mvabea, è indicato per l’immunizzazione attiva di soggetti di età pari o superiore a 1 anno per la prevenzione della malattia da virus Ebola (specie Zaire ebolavirus ) (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

L’uso del regime vaccinale deve essere in accordo alle raccomandazioni ufficiali.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Mvabea deve essere somministrato da un operatore sanitario formato.

Mvabea è la seconda vaccinazione del regime vaccinale profilattico eterologo a 2 dosi per l’Ebola, che consiste nella vaccinazione con Zabdeno seguita da una seconda vaccinazione con Mvabea somministrato circa 8 settimane dopo (vedere paragrafi 4.4 e 5.1) (fare riferimento all’RCP di Zabdeno).

2

Posologia

Vaccinazione primaria

Una dose (0,5 ml) di vaccino Zabdeno (flaconcino con cappuccio rosso) deve essere somministrata come prima vaccinazione (fare riferimento all’RCP di Zabdeno).

Una dose (0,5 ml) di vaccino Mvabea (flaconcino con cappuccio giallo) deve essere somministrata come seconda vaccinazione circa 8 settimane dopo la prima vaccinazione con Zabdeno.

Vaccinazione di richiamo con Zabdeno (soggetti che hanno precedentemente ricevuto il regime di vaccinazione primaria di Zabdeno, Mvabea a 2 dosi)

I soggetti che hanno precedentemente completato il regime di vaccinazione primaria a 2 dosi possono ricevere una dose di richiamo di Zabdeno. Come misura precauzionale, si raccomanda una vaccinazione di richiamo con Zabdeno nei soggetti che sono a rischio imminente di esposizione al virus Ebola e che hanno completato il regime di vaccinazione primaria a 2 dosi più di 4 mesi prima (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

Misure correttive in caso di somministrazione accidentale

Se Mvabea viene inavvertitamente somministrato come prima vaccinazione, si raccomanda la somministrazione di Zabdeno come seconda vaccinazione circa 8 settimane dopo.

Se Zabdeno viene inavvertitamente somministrato come prima e seconda vaccinazione, si raccomanda un’ulteriore immunizzazione con Mvabea circa 8 settimane dopo la seconda vaccinazione con Zabdeno.

Se Mvabea viene inavvertitamente somministrato come prima e seconda vaccinazione, si raccomanda un’ulteriore immunizzazione con Zabdeno circa 8 settimane dopo la seconda vaccinazione con Mvabea.

Se la seconda vaccinazione (Mvabea) del regime è stata posticipata oltre le 8 settimane raccomandate dopo la prima vaccinazione (Zabdeno) del regime, il vaccino Mvabea deve essere somministrato indipendentemente dal tempo trascorso dalla prima vaccinazione con Zabdeno (vedere paragrafo 5.1).

Popolazione pediatrica

La posologia nei bambini di età compresa tra 1 e <18 anni è la stessa degli adulti. Non ci sono dati disponibili sulla sicurezza e sull’efficacia del regime di vaccinazione primaria a 2 dosi e sulla vaccinazione di richiamo nei bambini di età inferiore a 1 anno.

Popolazione anziana

Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio nei soggetti anziani di età pari o superiore a 65 anni.

3

Soggetti con infezione da HIV

Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio nei soggetti affetti da HIV con infezione controllata mediante terapia antiretrovirale (vedere paragrafo 5.1).

Modo di somministrazione

Mvabea deve essere somministrato per via intramuscolare (i.m.). Il sito preferito è la regione deltoidea del braccio. Nei bambini più piccoli, la regione deltoidea del braccio o l’area anterolaterale della coscia sono siti accettabili per l’iniezione intramuscolare.

Non somministrare questo vaccino per via endovenosa o sottocutanea.

Il vaccino non deve essere miscelato nella stessa siringa con altri vaccini o medicinali.

Per le precauzioni da adottare prima della somministrazione del vaccino, vedere paragrafo 4.4.

Per le precauzioni relative a scongelamento, manipolazione e smaltimento del vaccino, vedere paragrafo 6.6.

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, o a tracce residue (proteine delle uova o del pollo e gentamicina).

4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

Tracciabilità

Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.

Ipersensibilità

Dopo la vaccinazione, si raccomanda un attento monitoraggio dei primi segni di reazioni anafilattiche o anafilattoidi. Come per ogni altro vaccino iniettabile, in caso di rare reazioni anafilattiche a seguito della somministrazione del vaccino, devono essere sempre prontamente disponibili un trattamento e una supervisione medica adeguati. I soggetti devono essere tenuti sotto osservazione da un operatore sanitario per almeno 15 minuti dopo la vaccinazione.

Reazioni correlate all’ansia

Le reazioni correlate all’ansia, tra cui reazioni vasovagali (sincope), iperventilazione o reazioni dovute allo stress, possono verificarsi in associazione alla vaccinazione come risposta psicogena all’iniezione con ago. È importante che vengano adottate precauzioni per evitare lesioni da svenimento.

Trombocitopenia e disturbi della coagulazione

Il vaccino deve essere somministrato con cautela nei soggetti con trombocitopenia o qualsiasi disturbo della coagulazione, poiché possono verificarsi sanguinamenti o ecchimosi a seguito di una somministrazione intramuscolare in questi soggetti.

Malattia concomitante

La vaccinazione deve essere rimandata nei soggetti affetti da una malattia febbrile severa acuta o da un’infezione acuta, a meno che i benefici della vaccinazione immediata non superino i potenziali rischi. La presenza di un’infezione lieve e/o di febbre di lieve entità non deve comportare il rinvio della vaccinazione.

4

Soggetti immunocompromessi

La sicurezza e l’immunogenicità del regime vaccinale di Zabdeno, Mvabea non sono state valutate nei soggetti immunocompromessi, inclusi quelli trattati con terapie immunosoppressive. I soggetti immunocompromessi possono non rispondere al regime vaccinale di Zabdeno, Mvabea come quelli immunocompetenti.

Livello di protezione

Il livello esatto di protezione offerta dal regime vaccinale non è noto.

In assenza di dati di efficacia sul campo, l’effetto protettivo del regime vaccinale nell’uomo è stato estrapolato dal bridging di immunogenicità nell’uomo secondo i dati di immunogenicità e di efficacia ottenuti in primati non umani (immunobridging) (vedere paragrafo 5.1).

Se viene ricevuto solo uno dei vaccini, Zabdeno o Mvabea, si prevede che l’efficacia sia ridotta rispetto al regime vaccinale a 2 dosi.

Il regime vaccinale può non proteggere tutti i soggetti contro la malattia da virus Ebola (specie Zaire ebolavirus ) e non sostituisce le precauzioni necessarie per evitare l’esposizione al virus Ebola. I soggetti vaccinati devono rispettare le linee guida locali e le raccomandazioni per la prevenzione o il trattamento dell’esposizione al virus Ebola.

Il regime vaccinale Zabdeno, Mvabea non deve essere iniziato per la profilassi post-esposizione contro il virus Ebola.

Durata della protezione

La durata della protezione non è nota. Una dose di richiamo di Zabdeno somministrata a vari intervalli dopo il completamente della serie primaria di Zabdeno e Mvabea ha mostrato di suscitare una risposta anamnestica (vedere paragrafo 5.1). Come misura precauzionale, si deve considerare una vaccinazione di richiamo con Zabdeno per i soggetti a rischio imminente di esposizione al virus Ebola, per esempio gli operatori sanitari e coloro che vivono o visitano aree con un’epidemia da virus Ebola in corso, che hanno completato il regime di vaccinazione primaria a 2 dosi più di 4 mesi prima (vedere paragrafi 4.2 e 5.1).

Protezione

contro la malattia da Filovirus

Il regime vaccinale non è indicato per prevenire malattie causate da Filovirus diverse dalla specie Zaire ebolavirus.

Sodio

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente “senza sodio”.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

La sicurezza, l’immunogenicità e l’efficacia della somministrazione concomitante di Mvabea con altri vaccini non sono state valutate, pertanto la somministrazione concomitante non è raccomandata.

Se Mvabea deve essere somministrato contemporaneamente ad altri vaccini iniettabili, i vaccini devono essere sempre somministrati in siti di iniezione diversi. Non miscelare Mvabea con altri vaccini nella stessa siringa o nello stesso flaconcino.

5

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

Non sono disponibili dati sull’uso di Mvabea in donne in gravidanza.

Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva. I regimi vaccinali Zabdeno e Mvabea hanno determinato titoli anticorpali materni specifici per la GP del virus Ebola (EBOV) rilevabili che sono stati trasmessi ai feti (vedere paragrafo 5.3).

A scopo precauzionale, è preferibile evitare la vaccinazione con Mvabea durante la gravidanza. Tuttavia, considerando la severità della malattia da virus Ebola, la vaccinazione non deve essere sospesa quando esiste un chiaro rischio di esposizione all’infezione da Ebola.

Allattamento

Non è noto se Mvabea sia escreto nel latte materno.

Il rischio per i neonati/lattanti dovuto all’allattamento da madri vaccinate non può essere escluso.

A scopo precauzionale, è preferibile evitare la vaccinazione con Mvabea durante l’allattamento. Tuttavia, considerando la severità della malattia da virus Ebola, la vaccinazione non deve essere sospesa quando esiste un chiaro rischio di esposizione all’infezione da Ebola.

Fertilità

Non sono disponibili dati sugli effetti della fertilità nell’uomo. Uno studio di tossicità riproduttiva sugli animali con regimi vaccinali di Zabdeno e Mvabea non ha evidenziato alcuna compromissione della fertilità femminile. Gli studi di tossicità generale non hanno evidenziato alcun effetto sugli organi sessuali maschili che potrebbero alterare la fertilità maschile (vedere paragrafo 5.3).

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Mvabea non ha un effetto noto sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

4.8 effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse locali più comuni segnalate in adulti che hanno ricevuto Mvabea sono state dolore (45%), sensazione di calore (20%) e gonfiore (10%) in sede di iniezione. Le reazioni avverse sistemiche più comuni sono state affaticamento (30%), mialgia (26%) e artralgia (16%). La maggior parte delle reazioni avverse si è verificata entro 7 giorni dalla vaccinazione ed è stata di severità da lieve a moderata e di breve durata (2–3 giorni).

La reazione avversa locale più comune segnalata in bambini di età compresa tra 1 e 17 anni che hanno ricevuto Mvabea è stata dolore (21%) in sede di iniezione. La reazione avversa sistemica più comune è stata affaticamento (11%). La maggior parte delle reazioni avverse si è verificata entro 7 giorni dopo la vaccinazione. La maggior parte delle reazioni avverse è stata di severità da lieve a moderata e di breve durata (1–3 giorni).

La piressia è stata segnalata più frequentemente nei bambini più piccoli, da 1 a 3 anni di età (8%) e da 4 a 11 anni di età (4%) rispetto agli adolescenti dai 12 ai 17 anni di età (2%) e agli adulti (4%). La frequenza della piressia nei bambini più piccoli è stata inferiore a quella osservata nel gruppo di controllo con placebo.

Il profilo di sicurezza di Mvabea nei bambini di età compresa tra 1 e 17 anni è stato generalmente simile a quello osservato negli adulti.

6

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse osservate durante gli studi clinici sono elencate di seguito secondo le seguenti categorie di frequenza:

molto comune (≥1/10);

comune (≥1/100, <1/10);

non comune (≥1/1.000, <1/100);

raro (≥1/10.000, <1/1.000).

All’interno di ciascun raggruppamento di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravità decrescente.

Adulti

La tabella 1 mostra le reazioni avverse segnalate negli studi clinici negli adulti.

Tabella 1. Reazioni avverse segnalate negli adulti dopo la vaccinazione con Mvabea

Classificazione per sistemi e organi

Frequenza

Reazioni avverse

Patologie gastrointestinali

comune

vomito

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

molto comune

mialgia, artralgia

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

non comune

prurito

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

molto comune

affaticamento, dolore in sede di iniezione, gonfiore in sede di iniezione, sensazione di calore in sede di iniezione

comune

prurito in sede di iniezione

non comune

indurimento in sede di iniezione, eritema in sede di iniezione

Bambini di età compresa tra 1 e 17 anni

La tabella 2 mostra le reazioni avverse segnalate negli studi clinici in bambini di età compresa tra 1 e 17 anni.

Tabella 2. Reazioni avverse segnalate nei bambini di età compresa tra 1 e 17 anni dopo la vaccinazione con Mvabea

Classificazione per sistemi e organi

Frequenza

Reazioni avverse

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

comune

mialgia, artralgia

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

molto comune

affaticamento, dolore in sede di iniezione

comune

piressia, brividi, prurito in sede di iniezione, gonfiore in sede di iniezione, eritema in sede di iniezione

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell

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4.9 sovradosaggio

Non è stato riportato alcun caso di sovradosaggio.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: vaccino, altri vaccini virali, codice ATC: J07BX02

Meccanismo d’azione

Mvabea è un vaccino multivalente contro il Filovirus ricombinante, non replicante in cellule umane, veicolato dal virus vaccinico vivo Ankara modificato – Bavarian Nordic (MVA-BN) che esprime la GP dello Zaire ebolavirus variante Mayinga, la GP del Sudan ebolavirus variante Gulu, la nucleoproteina del Taï Forest ebolavirus , la GP del Marburg marburgvirus variante Musoke.

L’EBOV GP espressa da Zabdeno ha il 100% di omologia con quella espressa da Mvabea. Dopo la somministrazione, l’EBOV GP è espressa a livello locale e stimola una risposta immunitaria.

Efficacia

In assenza di dati di efficacia provenienti da studi clinici, l’efficacia del regime di vaccinazione primaria a 2 dosi è stata valutata mediante studi di challenge in primati non umani (NHP, macachi cinomolghi, Macaca fascicularis ), il modello animale più adeguato alla malattia da EBOV. Il regime di vaccinazione primaria a 2 dosi somministrato a un intervallo di 8 settimane è risultato protettivo fino a una prima dose di 2 × 109 particelle virali (VP) di Zabdeno, in associazione a 1 × 10 U.Inf. di Mvabea, in un modello basato sull’esposizione di NHP all’infezione letale di EBOV Kikwit per via intramuscolare. Le risposte immunitarie umorali, misurate dal livello di anticorpi leganti l’EBOV GP, sono state fortemente correlate alla sopravvivenza nei NHP. L’effetto protettivo nell’uomo è stato estrapolato attraverso il confronto delle concentrazioni degli anticorpi leganti l’EBOV GP (immunobridging).

Immunogenicità clinica

In assenza di dati di efficacia provenienti da studi clinici, l’effetto protettivo del vaccino è stato estrapolato dai dati di immunogenicità. In questa analisi sono stati utilizzati i dati di 5 studi clinici condotti in Europa, Stati Uniti e Africa su 764 adulti di età compresa tra i 18 e i 50 anni che avevano ricevuto il regime di vaccinazione primaria a 2 dosi a intervalli di 8 settimane. Gli anticorpi leganti anti-EBOV GP sono stati correlati a un effetto protettivo contro una rapida progressione dell’infezione da virus Ebola totalmente letale in primati non umani. Le risposte immunitarie umane misurate 21 giorni dopo la dose 2 sono state associate a un aumento della probabilità di sopravvivenza prevista dallo 0% (ovvero, totalmente letale) al 53,4% (IC al 98,68%: 33,8%; 70,9%) utilizzando il modello animale. Sulla base di questa analisi, si può prevedere che il regime vaccinale di Zabdeno, Mvabea abbia un effetto protettivo contro la malattia da EBOV negli esseri umani. Sebbene la relazione tra il titolo anticorpale e la sopravvivenza sia stata studiata solamente nei NHP adulti, l’immunobridging effettuato su soggetti pediatrici, soggetti anziani e con infezione da HIV suggerisce che gli effetti potenziali protettivi per queste popolazioni sono coerenti con quelli stimati negli adulti.

Immunogenicità

I dati di immunogenicità sono presentati per un totale di 842 adulti e 509 bambini (di età compresa tra 1 e 17 anni) che avevano ricevuto il regime di vaccinazione primaria a 2 dosi negli studi clinici di Fase II e III: studio EBL2001 nel Regno Unito e in Francia, studi EBL3002 e EBL3003 negli Stati Uniti, studio EBL2002 in Uganda, Kenya, Burkina Faso e Costa d’Avorio, e studio EBL3001 in Sierra Leone. Le concentrazioni di anticorpi leganti specifici per l’EBOV GP sono state misurate circa 3 settimane dopo il completamento del regime di vaccinazione primaria a 2 dosi. Queste sono presentate come media geometrica delle concentrazioni (GMC).

Dati di immunogenicità negli adulti dopo il regime di vaccinazione primaria a 2 dosi

La risposta immunitaria al regime di vaccinazione primaria a 2 dosi somministrata in un intervallo di 8 settimane è stata valutata in 5 studi di Fase II e III condotti in Europa, Africa e Stati Uniti (vedere tabella 3). In tutti gli studi, il 98–100% dei partecipanti allo studio ha generato una risposta in termini di anticorpi leganti l’EBOV GP, definita come un aumento superiore di 2,5 volte la concentrazione degli anticorpi leganti rispetto al valore al basale.

Tabella 3.

Risposte in termini di anticorpi leganti specifici per l’EBOV GP al regime vaccinale a 2 dosi di Zabdeno, Mvabea negli adulti (intervallo di 8 settimane): GMC UE/ml (IC al 95%)

Studio

Basale

21 giorni dopo la dose 2

6 mesi dopo la dose 2

10 mesi dopo la dose 2

EBL2001

(N=70)

<LLOQ (<LLOQ; <LLOQ)

(N=69) 10131 (8554; 11999)

(N=50) 1205 (971; 1497)

EBL2002

(N=134) 39 (<LLOQ; 48)

(N=136) 7518 (6468; 8740)

(N=133) 342 (291; 401)

EBL3001

(N=231) 68 (56; 81)

(N=224) 3976 (3517; 4495)

(N=199) 268 (234; 307)

EBL3002

(N=140)

<LLOQ (<LLOQ; <LLOQ)

(N=135) 11054 (9673; 12633)

(N=131) 1263 (1100; 1450)

EBL3003

(N=258)

<LLOQ (<LLOQ; <LLOQ)

(N=254) 11052 (9959; 12265)

(N=244) 1151 (1024; 1294)

Dati riportati per i partecipanti vaccinati che hanno ricevuto il regime vaccinale a 2 dosi nella serie di analisi per protocollo.

UE = unità ELISA

IC = Intervallo di confidenza

N = Numero di partecipanti con dati

LLOQ = Limite inferiore di quantificazione

L’intervallo tra le dosi in questi studi è stato di 8 settimane +/- 3 giorni. Mentre l’immunogenicità dei regimi vaccinali con un intervallo più lungo tra le dosi fino a 69 settimane (483 giorni) è stata simile, i regimi vaccinali con un intervallo di 4 settimane sono stati meno immunogenici.

Dopo il regime di vaccinazione primaria a 2 dosi con un intervallo di 8 settimane, sono stati osservati valori di GMC UE/ml (IC al 95%) di 5283 (4094; 6817) negli adulti con infezione da HIV in terapia antiretrovirale, con conta di cellule CD4+ maggiori di 350 cellule/mi­crolitri e nessun segno di immunosoppressione (N=59).

Dati di immunogenicità nei bambini dopo il regime di vaccinazione primaria a 2 dosi

La risposta immunitaria al regime di vaccinazione primaria a 2 dosi somministrata in un intervallo di 8 settimane è stata valutata in bambini (di età compresa tra 1 e 17 anni) in due studi condotti in Africa (vedere tabella 4). Nei due studi, il 98–100% dei partecipanti allo studio ha generato una risposta in termini di anticorpi leganti l’EBOV GP. Le risposte immunitarie nei bambini sono state superiori a quelle osservate negli adulti, negli stessi studi.

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Tabella 4. Risposte in termini di anticorpi leganti specifici per l’EBOV GP al regime vaccinale a 2

dosi di Zabdeno, Mvabea nei bambini di età compresa tra 1 e 17 anni (intervallo di 8 settimane): GMC UE/ml (IC al 95%)

Età

Studio

Basale

21 giorni dopo la dose 2

6 mesi dopo la dose 2

10 mesi dopo la dose 2

1–3 anni

EBL3001

(N=123)

<LLOQ (<LLOQ; <LLOQ)

(N=124) 22568 (18426; 27642)

(N=122) 713 (598; 849)

(N=120) 750 (629; 894)

4–11 anni

EBL2002

(N=52)

<LLOQ (<LLOQ; <LLOQ)

(N=53) 17388 (12973; 23306)

(N=53) 715 (602; 851)

(N=54) 637 (529; 767)

EBL3001

(N=130) 62 (49; 78)

(N=124) 10212 (8419; 12388)

(N=126) 442 (377; 518)

(N=123) 436 (375; 506)

12–17 anni

EBL2002

(N=53)

<LLOQ

(< LLOQ; 37)

(N=53) 13532 (10732; 17061)

(N=41) 577 (454; 734)

(N=52) 541 (433; 678)

EBL3001

(N=142) 65 (52; 81)

(N=134) 9929 (8172; 12064)

(N=135) 469 (397; 554)

(N=132) 386 (326; 457)

Dati riportati per i partecipanti vaccinati che hanno ricevuto il regime vaccinale a 2 dosi nella serie di analisi per protocollo.

UE = unità ELISA

IC = Intervallo di confidenza

N = Numero di partecipanti con dati

LLOQ = Limite inferiore di quantificazione

Dati di immunogenicità negli adulti dopo la vaccinazione di richiamo con Zabdeno

La risposta immunitaria a una vaccinazione di richiamo con Zabdeno somministrata 1 o 2 anni dopo il regime di vaccinazione primaria è stata valutata in 2 studi clinici (vedere tabella 5). La vaccinazione di richiamo ha comportato la rapida attivazione di una risposta anamnestica, con un aumento di 40–56 volte le concentrazioni anticorpali entro 7 giorni. L’entità della risposta in termini di numero di volte di aumento e di GMC dopo il richiamo è stata simile indipendentemente dal tempo trascorso dalla vaccinazione primaria (1 o 2 anni).

Tabella 5. Risposte in termini di anticorpi leganti specifici per l’EBOV GP alla vaccinazione di

richiamo con Zabdeno negli adulti: GMC UE/ml (IC al 95%)

Studio

Pre-richiamo

7 giorni dopo il richiamo

21 giorni dopo il richiamo

1 anno dopo il richiamo

EBL2002a

(N=39) 366 (273; 491)

(N=39) 20416 (15432; 27009)

(N=39) 41643 (32045; 54116)

(N=37) 4383 (2969; 6470)

EBL3001b

(N=29) 274 (193; 387)

(N=25) 11166 (5881; 21201)

(N=29) 30411 (21972; 42091)

(N=26) 3237 (2305; 4547)

vaccinazione di richiamo somministrata 1 anno dopo la vaccinazione primaria

bvaccinazione di richiamo somministrata 2 anni dopo la vaccinazione primaria

Dati mostrati per i partecipanti vaccinati che hanno ricevuto la vaccinazione di richiamo nelle serie di analisi per protocollo.

UE = unità ELISA

IC = Intervallo di confidenza

N = Numero di partecipanti con dati

Persistenza di anticorpi a lungo termine negli adulti

Tre settimane dopo il completamento del regime di vaccinazione primaria a 2 dosi, la risposta immunitaria (GMC) raggiunge il picco (“A” nella figura 1 sotto). Dopo il picco la risposta diminuisce entro 6 mesi e rimane stabile per almeno 1 anno dopo la dose 1 (tabella 3). Come illustrato dai dati su 43 adulti nello studio EBL3001, la risposta rimane stabile anche a due anni dopo la dose 1 (ultimo punto temporale disponibile) (“B” nella figura 1 sotto). Dopo la somministrazione di una dose di richiamo di Zabdeno, si osserva una rapida risposta anamnestica entro 7 giorni. Le concentrazioni più elevate di anticorpi leganti si osservano 21 giorni dopo la dose di richiamo (“C” nella figura 1 sotto),

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seguite da una riduzione nelle concentrazioni anticorpali. A 1 anno dalla dose di richiamo, i valori di GMC erano superiori rispetto a prima della somministrazione della dose di richiamo (“D” nella figura 1 sotto).

Figura 1. Risposte in termini di anticorpi leganti specifici per l’EBOV GP dopo il regime vaccinale di Zabdeno, Mvabea a 2 dosi e la vaccinazione di richiamo con Zabdeno 2 anni dopo il regime di vaccinazione primaria negli adulti nello studio EBL3001a; GMC (IC al 95%)

aL’analisi si basa sulla serie di analisi per protocollo.

Le barre di errore rappresentano la concentrazione media geometrica e il suo intervallo di confidenza al 95%.

L’Agenzia europea dei medicinali ha rinviato l’obbligo di presentare i risultati degli studi con Mvabea per la prevenzione della malattia da virus Ebola in uno o più sottogruppi della popolazione pediatrica (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico).

Questo vaccino è stato autorizzato in “circostanze eccezionali”. Ciò significa che per motivi scientifici non è stato possibile ottenere informazioni complete su questo vaccino. L’Agenzia europea dei medicinali esaminerà annualmente qualsiasi nuova informazione che si renderà disponibile su questo medicinale e il riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) verrà aggiornato, se necessario.

5.2 proprietà farmacocinetiche

Non pertinente.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di tossicità a dosi ripetute, studi di tolleranza locale e uno studio di tossicità riproduttiva sui conigli.

Studi di tossicità generale (a dosi ripetute), compresa la tolleranza locale

La vaccinazione dei conigli con vari regimi vaccinali di Zabdeno e Mvabea è stata ben tollerata quando somministrata per via intramuscolare a livelli interi di dosaggio umano. Si è osservato che gli effetti (testimoniati da cambiamenti infiammatori in sede di iniezione, dall’aumento del fibrinogeno,

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della proteina C reattiva e della globulina e da reperti al microscopio di aumento della cellularità linfoide e/o di centri germinali nei linfonodi drenanti e nella milza) correlati al vaccino si risolvono 2 settimane dopo l’ultima vaccinazione e riflettono una normale risposta fisiologica associata alla vaccinazione. Non sono stati riscontrati effetti considerati avversi.

Tossicità della fertilità/ripro­duzione e dello sviluppo

Studi di biodistribuzione condotti nel coniglio non hanno evidenziato una diffusione del vettore MVA-BN alle gonadi (testicoli, ovaie) dopo l’iniezione i.m.

Gli studi di tossicità generale (a dosi ripetute) condotti con regimi vaccinali di Zabdeno e Mvabea non hanno rivelato alcun effetto su organi sessuali maschili che potrebbe alterare la fertilità maschile. Inoltre, gli studi di tossicità generale e/o riproduttiva non hanno rivelato alcuna evidenza di diminuzione della fertilità femminile. In uno studio di tossicità riproduttiva, i regimi vaccinali di Zabdeno e Mvabea non hanno indotto tossicità nella madre o nella fase di sviluppo in seguito a esposizione materna durante il periodo precedente all’accoppiamento e quello di gestazione. In questo studio, i regimi vaccinali hanno raggiunto titoli anticorpali materni specifici per l’EBOV GP rilevabili che sono stati trasmessi ai feti.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Cloruro di sodio

Trometamolo

Acqua per preparazioni iniettabili

Acido cloridrico (per l’aggiustamento del pH)

6.2 incompatibilità

In assenza di studi di compatibilità, Mvabea non deve essere miscelato con altri medicinali.

6.3 periodo di validità

4 anni a una temperatura da –85 °C a –55 °C.

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Trasportare in congelatore a una temperatura da –25 °C a –15 °C. Al ricevimento, il prodotto può essere conservato come indicato di seguito.

Conservare in congelatore a una temperatura da –85 °C a –55 °C presso il distributore in caso di scorta. La data di scadenza per la conservazione a una temperatura da –85 °C a –55 °C è stampata sul flaconcino e sulla scatola esterna dopo “Scad.”.

Il vaccino può anche essere conservato dal distributore o dall’utilizzatore finale in congelatore a una temperatura da –25 °C a –15 °C per un unico periodo di tempo fino a 7 mesi. Dopo la rimozione dal congelatore a una temperatura da –85 °C a –55 °C, la nuova data di scadenza deve essere scritta sulla scatola esterna dal distributore o dall’utilizzatore finale e il vaccino deve essere utilizzato o smaltito al termine dei 7 mesi. Questa nuova data di scadenza non deve superare la data di scadenza originaria (Scad.). La data di scadenza originaria deve essere resa illeggibile.

Il vaccino può anche essere conservato dal distributore o dall’utilizzatore finale in frigorifero a una temperatura da 2 °C a 8 °C per un unico periodo di tempo fino a 1 mese. Una volta spostato il prodotto a una temperatura di conservazione compresa tra 2 °C e 8 °C, la data di smaltimento deve essere scritta sulla scatola esterna dal distributore o dall’utilizzatore finale e il vaccino deve essere utilizzato

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o smaltito al termine del periodo di 1 mese. Questa data di smaltimento non deve superare la data di scadenza originaria (Scad.) o la nuova data di scadenza assegnata per la condizione di conservazione a una temperatura da –25 °C a –15 °C. La data di scadenza originaria e/o la nuova data di scadenza assegnata per la condizione di conservazione a una temperatura da –25 °C a –15 °C deve essere resa illeggibile.

Una volta scongelato, il vaccino non può essere ricongelato.

Il flaconcino deve essere conservato nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e per tenere traccia della data di scadenza o di smaltimento alle diverse condizioni di conservazione.

6.5 natura e contenuto del contenitore

0,5 ml di sospensione in un flaconcino monodose di vetro tipo I con un tappo di gomma (clorobutile rivestito di fluoropolimero), una ghiera in alluminio e un cappuccio giallo di plastica.

Confezione da 20 flaconcini monodose.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Mvabea è una sospensione di colore giallo chiaro, da trasparente a lattiginosa. Il vaccino deve essere ispezionato visivamente per verificare l’eventuale presenza di contaminazione particellare e scolorimento prima della somministrazione. Prima della somministrazione il flaconcino deve essere ispezionato visivamente per verificare l’assenza di crepe o eventuali anomalie, come segni di manomissione. Se dovesse verificarsi una qualsiasi di queste eventualità, non somministrare il vaccino.

Una volta che il vaccino è stato estratto dal congelatore e scongelato, utilizzarlo immediatamente o conservarlo in frigorifero a una temperatura compresa tra 2°C e 8°C (vedere paragrafo 6.4). Una volta estratto dal frigorifero per la somministrazione, deve essere utilizzato immediatamente.

Miscelare delicatamente il contenuto del flaconcino eseguendo movimenti circolari per 10 secondi. Non agitare. Usare un ago sterile e una siringa sterile per estrarre tutto il contenuto dal flaconcino per la somministrazione.

Usare un ago sterile e una siringa separati per ciascun soggetto. Non è necessario cambiare gli aghi tra il prelievo del vaccino da un flaconcino e l’iniezione in un soggetto a meno che l’ago non sia stato danneggiato o contaminato. L’eventuale contenuto rimasto nel flaconcino deve essere eliminato.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente. Eventuali fuoriuscite devono essere disinfettate con agenti ad attività virucida contro il Vaccinia virus.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Janssen-Cilag International NV

Turnhoutseweg 30

B-2340 Beerse

Belgio

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/20/1445/001

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9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione

Data della prima autorizzazione: {GG mese AAAA}

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

{MM/AAAA}

Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali,

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ALLEGATO II

A. PRODUTTORE(I) DEL(DEI) PRINCIPIO(I) ATTIVO(I) BIOLOGICO(I) E PRODUTTORE(I) RESPONSABILE(I) DEL RILASCIO DEI LOTTI

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZO

C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA L’USO SICURO ED EFFICACE DEL MEDICINALE

E. OBBLIGO SPECIFICO DI COMPLETARE LE ATTIVITÀ POST-AUTORIZZATIVE PER L’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO RILASCIATA IN CIRCOSTANZE ECCEZIONALI

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A. PRODUTTORE(I) DEL(DEI) PRINCIPIO(I) ATTIVO(I) BIOLOGICO(I) E PRODUTTORE(I) RESPONSABILE(I) DEL RILASCIO DEI LOTTI

Nome e indirizzo del(dei) produttore(i) del(dei) principio(i) attivo(i) biologico(i) Bavarian Nordic A/S

Hejreskovvej 10A

3490 Kvistgård

Danimarca

Nome e indirizzo del(dei) produttore(i) responsabile(i) del rilascio dei lotti Janssen Biologics B.V.

Einsteinweg 101

2333 CB Leiden

Paesi Bassi

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZO

Medicinale soggetto a prescrizione medica.

     

In conformità all’articolo 114 della Direttiva 2001/83/CE, il rilascio ufficiale dei lotti di fabbricazione deve essere effettuato da un laboratorio di Stato o da un laboratorio appositamente designato.

C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

    

I requisiti per la presentazione degli PSUR per questo medicinale sono definiti nell’elenco delle date di riferimento per l’Unione europea (elenco EURD) di cui all’articolo 107 quater , paragrafo 7, della Direttiva 2001/83/CE e successive modifiche, pubblicato sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali.

Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve presentare il primo PSUR per questo medicinale entro 6 mesi successivi all’autorizzazione.

D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA L’USO SICURO ED EFFICACE DEL MEDICINALE