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MONTELUKAST ACCORD - riassunto delle caratteristiche del prodotto

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Riassunto delle caratteristiche del prodotto - MONTELUKAST ACCORD

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

1. denominazione del medicinale

Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ogni compressa rivestita con film contiene 10,4 mg di montelukast sodico, equivalenti a 10 mg di montelukast.

Eccipienti con effetto noto:

Contiene 130,95 mg di lattosio monoidrato per compressa

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Compressa rivestita con film

Compressa rivestita con film, con dimensioni pari a 7,9 × 7,9 mm, di colore beige, biconvessa, di forma quadrata a bordi stondati, con “M10” impresso su di un lato e liscia sull’altro lato.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film è indicato per il trattamento dell’asma come terapia aggiuntiva in quei pazienti con asma persistente di lieve-moderata entità, che non sono adeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria e nei quali i β-agonisti a breve durata d’azione assunti “al bisogno” forniscono un controllo clinico inadeguato dell’asma. Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film può essere utilizzato anche per il trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale nei pazienti in cui Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film è indicato per l’asma.

Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film è anche indicato per la profilassi dell’asma laddove la componente predominante è la broncocostrizione indotta dall’esercizio.

Documento reso disponibile da AIFA il 13/07/2021

4.2 posologia e modo di somministrazionela dose raccomandata per gli adulti e gli adolescenti dai 15 anni di età in su, con asma, o con asma e rinite allergica stagionale concomitante, è una compressa da 10 mg al giorno, assunta la sera.

Raccomandazioni generali:

L’effetto terapeutico di Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film sui parametri di controllo dell’asma si rende evidente entro un giorno. Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film può essere assunto con o senza cibo. I pazienti devono essere avvisati di continuare ad assumere Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film anche quando l’asma è sotto controllo, così come durante i periodi di peggioramento dell’asma. Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film non deve essere usato in concomitanza con altri prodotti contenenti lo stesso principio attivo, montelukast.

Non sono necessari aggiustamenti del dosaggio negli anziani o nei pazienti con insufficienza renale, o con compromissione lieve-moderata della funzionalità epatica. Non ci sono dati su pazienti con compromissione epatica grave. Il dosaggio è lo stesso per i pazienti di sesso maschile e femminile.

Terapia con Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film in relazione ad altri trattamenti per l’asma.

Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film può essere aggiunto al regime terapeutico del paziente.

Corticosteroidi per via inalatoria:

Il trattamento con Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film può essere usato come terapia aggiuntiva nei pazienti quando i corticosteroidi per via inalatoria, più i β-agonisti ad azione rapida da usare “al bisogno” forniscono un controllo clinico inadeguato. Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film non deve essere utilizzato per sostituire bruscamente i corticosteroidi per via inalatoria (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica

Non somministrare Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film ai bambini al di sotto di 15 anni di età. La sicurezza e l'efficacia di Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film non sono state stabilite nei bambini al di sotto di 15 anni.

Documento reso disponibile da AIFA il 13/07/2021

Le compresse masticabili da 5 mg sono disponibili per pazienti pediatrici dai 6 ai 14 anni di età.

Le compresse masticabili da 4 mg sono disponibili per i pazienti pediatrici di età compresa tra i 2 e i 5 anni.

Modo di somministrazione

Per uso orale.

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Avvisare i pazienti di non usare mai montelukast orale per il trattamento degli attacchi acuti di asma e di tenere a portata di mano i medicinali appropriati di pronto intervento comunemente usati in tali condizioni. Nel caso di un attacco acuto, si deve usare un β-agonista a breve durata d’azione per via inalatoria. Nel caso i pazienti hanno bisogno di più inalazioni di β- agonisti a breve durata d’azione rispetto al solito, devono rivolgersi al medico curante non appena possibile.

Montelukast non deve essere sostituito bruscamente ai corticosteroidi per via inalatoria o per via orale.

Non ci sono dati che dimostrano che la dose orale di corticosteroidi possa essere ridotta dalla concomitante somministrazione di montelukast.

In rari casi, i pazienti in terapia con farmaci anti-asma, incluso montelukast, possono manifestare una eosinofilia sistemica, che si presenta a volte con le caratteristiche cliniche della vasculite analoga a quella della sindrome di Churg-Strauss, una condizione spesso trattata con la terapia sistemica corticosteroidea. Questi casi sono stati talvolta associati con la riduzione o l’interruzione della terapia orale con corticosteroidi. Sebbene non sia stata stabilita alcuna relazione causale con l’antagonismo del recettore dei leucotrieni, i medici devono tenere sotto controllo i pazienti per la comparsa di eosinofilia, rash di natura vasculitica, peggioramento dei sintomi polmonari, complicanze cardiache, e/o neuropatia. I pazienti che sviluppano questi sintomi devono essere valutati e i loro regimi di trattamento devono essere riconsiderati.

Documento reso disponibile da AIFA il 13/07/2021

Nei pazienti asmatici sensibili all’aspirina, il trattamento con montelukast non modifica la necessità di evitare l’assunzione di aspirina o di altri medicinali antinfiammatori non steroidei.

Questo medicinale contiene lattosio monoidrato.

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

In adulti, adolescenti e bambini che assumono Montelukast Accord sono stati segnalati eventi neuropsichiatrici (vedere paragrafo 4.8). I pazienti e i medici devono prestare attenzione agli eventi neuropsichiatrici. I pazienti e/o le persone che forniscono loro assistenza devono essere istruiti a informare il medico nel caso in cui si verificassero tali manifestazioni. Nel caso in cui si verificassero tali eventi, i medici devono valutare attentamente i rischi e i benefici relativi al proseguimento del trattamento con Montelukast Accord.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Montelukast può essere somministrato con altri farmaci comunemente utilizzati nella profilassi e nel trattamento cronico dell’asma. In studi di interazione farmacologica, la dose clinica raccomandata di montelukast non ha presentato effetti clinicamente importanti sulla farmacocinetica dei seguenti medicinali: teofillina, prednisone, prednisolone, contraccettivi orali (etinilestradiolo/ noretindrone 35/1), terfenadina, digossina e warfarin.

L’area sotto la curva di concentrazione plasmatica (AUC) di montelukast è risultata diminuita del 40% circa nei soggetti in cui veniva somministrato contemporaneamente fenobarbital. Dato che montelukast viene metabolizzato dal CYP 3A4, 2C8, e 2C9, si deve usare cautela, specie nei bambini, qualora si somministri montelukast in concomitanza ad induttori del CYP 3A4, 2C8, e 2C9 come fenitoina, fenobarbital e rifampicina.

Gli studi in vitro hanno mostrato che montelukast è un potente inibitore del CYP 2C8. Dati provenienti da uno studio clinico di interazione farmacologica con montelukast e rosiglitazone (un substrato utilizzato come test rappresentativo dei medicinali metabolizzati principalmente dal CYP 2C8) hanno dimostrato tuttavia che montelukast non inibisce il CYP 2C8 in vivo. Non si prevede pertanto che montelukast modifichi in modo marcato il metabolismo dei medicinali metabolizzati da questo enzima (ad es., paclitaxel, rosiglitazone e repaglinide.)

Documento reso disponibile da AIFA il 13/07/2021

Studi in vitro hanno mostrato che montelukast è un substrato del CYP 2C8, e in misura meno significativa, del 2C9, e del 3A4. In uno studio clinico di interazione farmaco-farmaco effettuato su montelukast e gemfibrozil (un inibitore sia del CYP 2C8 che del 2C9) gemfibrozil ha aumentato l’esposizione sistemica di montelukast di 4,4 volte. Non è richiesto alcun aggiustamento di routine della dose di montelukast quando viene somministrato in concomitanza con gemfibrozil o con altri potenti inibitori del CYP 2C8, ma il medico deve essere consapevole del potenziale aumento delle reazioni avverse.

In base ai dati in vitro, non sono previste interazioni farmacologiche importanti dal punto di vista clinico con inibitori meno potenti del CYP 2C8 (ad es., trimetoprim). La somministrazione concomitante di montelukast con itraconazolo, un potente inibitore del CYP 3A4, non ha dato luogo ad alcun aumento significativo dell’esposizione sistemica di montelukast.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamentogli studi sugli animali non indicano la presenza di effetti dannosi sulla gravidanza o sullo sviluppo embrionale/fetale.

I dati limitati disponibili nelle banche dati sulla gravidanza non suggeriscono l’esistenza di un rapporto causale tra Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film e le malformazioni (per esempio difetti agli arti) raramente segnalati nell’esperienza post-marketing mondiale.

Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film può essere usato in gravidanza soltanto se ritenuto chiaramente essenziale.

Allattamento

Non è noto se montelukast/i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno. Gli studi nei ratti hanno dimostrato che montelukast viene escreto nel latte (vedere paragrafo 5.3).

Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film può essere usato durante l’allattamento soltanto se ritenuto chiaramente essenziale.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Documento reso disponibile da AIFA il 13/07/2021

Montelukast ha un'influenza nulla o trascurabile sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Tuttavia alcuni pazienti hanno riferito sonnolenza o capogiri.

4.8 effetti indesiderati

Montelukast è stato valutato negli studi clinici come segue:

Compresse rivestite con film da 10 mg in circa 4.000 pazienti asmatici adulti e adolescenti dai 15 anni di età in su. Compresse rivestite con film da 10 mg in circa 400 pazienti asmatici adulti e adolescenti con rinite allergica stagionale dai 15 anni di età in su. Compresse masticabili da 5 mg in circa 1.750 pazienti asmatici pediatrici dai 6 ai 14 anni di età.

Le seguenti reazioni avverse correlate al medicinale sono state segnalate comunemente (da ≥1/100 a <1/10) negli studi clinici in pazienti asmatici trattati con montelukast e con un’incidenza superiore a quella segnalata con il placebo:

Classificazio ne per sistemi ed organi

Pazienti adulti e adolescenti dai 15 anni di età in su

(due studi di 12 settimane;

n=795)

Pazienti pediatrici dai 6 ai 14 anni di età (uno studio di 8 settimane;

n=201) (due studi di 56 settimane; n=615)

Patologie del sistema nervoso

cefalea

cefalea

Patologie gastrointest inali

dolore addominale

Con il proseguimento del trattamento in studi clinici fino a 2 anni su di un numero limitato di pazienti adulti, e fino a 12 mesi su pazienti pediatrici di età compresa tra i 6 e i 14 anni, il profilo di sicurezza non si è modificato.

Documento reso disponibile da AIFA il 13/07/2021

Elenco tabulato di reazioni avverse

Le reazioni avverse riportate durante l'uso post-marketing sono elencate nella tabella sottostante, in base alla classificazione per sistemi e organi e alla terminologia specifica dell'esperienza avversa. Le categorie di frequenza sono state stimate sulla base di studi clinici di rilievo.

Classificazion e sistemico-organica

Termine dell’esperienza avversa

Categoria di frequenza*

Infezioni ed infestazioni

infezione delle vie respiratorie superiori†

Molto comune

Patologie del sistema emolinfopoietic o

aumento della tendenza al sanguinamento

Raro

trombocitopenia

Molto raro

Disturbi del sistema immunitario

reazioni di ipersensibilità compresa anafilassi

Non comune

infiltrazione eosinofila epatica

Molto raro

Disturbi psichiatrici

anormalità dell’attività onirica compresi incubi, insonnia, sonnambulismo, ansia, agitazione comprendente comportamento aggressivo o ostilità, depressione iperattività psicomotoria (comprendente irritabilità, irrequietezza, tremore§)

Non comune

alterazione dell’attenzione, compromissione della memoria, tic

Raro

allucinazioni, disorientamento, pensiero e comportamento suicidario (propensione al suicidio), disfemia

Molto raro

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Patologie del sistema nervoso

capogiri, sonnolenza, parestesia/ipo­estesia, convulsioni

Non comune

Patologie cardiache

palpitazioni

Raro

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

epistassi

Non comune

sindrome di Churg-Strauss (CSS) (vedere paragrafo 4.4), eosinofilia polmonare

Molto raro

Patologie gastrointestinali

diarrea‡, nausea‡, vomito‡

Comune

secchezza delle fauci, dispepsia

Non comune

Patologie epatobiliari

livelli elevati delle transaminasi sieriche (ALT, AST)

Comune

epatite (incluse lesioni colestatiche, epatocellulari ed epatiche di tipo misto).

Molto raro

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

eruzione cutanea‡

Comune

lividi, orticaria, prurito

Non comune

angioedema

Raro

eritema nodoso, eritema multiforme

Molto raro

Patologie del sistema muscoloschelet rico e del tessuto connettivo e del tessuto osseo

artralgia, mialgia inclusi crampi muscolari

Non comune

Disordini renali e urinari

Enuresi nei bambini

Non comune

Patologie sistemiche e condizioni relative alla

piressia‡

Comune

astenia/affati­camento, malessere, edema,

Non comune

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sede di

somministrazio

*Categoria di frequenza: Definita per ciascun Termine di Esperienza avversa secondo l’incidenza segnalata nella base dati degli studi clinici: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Raro (≥1/10.000, <1/1.000), Molto Raro (<1/10.000).

†Questa esperienza avversa, segnalata come Molto comune nei pazienti che hanno ricevuto montelukast, è stata anche segnalata come Molto comune nei pazienti che hanno ricevuto il placebo negli studi clinici.

‡Questa esperienza avversa, segnalata come Comune nei pazienti che hanno ricevuto montelukast, è stata anche segnalata come Comune nei pazienti che hanno ricevuto il placebo negli studi clinici.

§ Categoria di frequenza: Raro

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.

4.9 sovradosaggio

In studi sull’asma cronico, montelukast è stato somministrato ai pazienti adulti a dosi fino a 200 mg/die per 22 settimane ed in studi a breve termine, fino a 900 mg/die per circa una settimana, senza eventi indesiderati clinicamente importanti.

Vi sono state segnalazioni di sovradosaggio acuto nell’esperienza postmarketing ed in studi clinici con montelukast. Esse includono segnalazioni in adulti e bambini con dosaggi fino a 1000 mg (circa 61 mg/kg in un bambino di 42 mesi). I referti clinici e di laboratorio osservati sono risultati in linea con il profilo di sicurezza negli adulti e nei pazienti pediatrici. Non ci sono state esperienze avverse nella maggior parte dei casi di sovradosaggio.

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Sintomi di sovradosaggio

Le esperienze avverse osservate più di frequente sono state in linea con il profilo di sicurezza di montelukast e hanno incluso dolore addominale, sonnolenza, sete, cefalea, vomito ed iperattività psicomotoria.

Gestione del sovradosaggio

Non sono disponibili informazioni specifiche sul trattamento del sovradosaggio con montelukast. Non è noto se montelukast sia dializzabile mediante dialisi peritoneale o emodialisi.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterape­utica:, antagonisti dei recettori leucotrienici

Codice ATC: R03D C03

Meccanismo d’azione

I cisteinil-leucotrieni (LTC4, LTD4, LTE4) sono potenti eicosanoidi infiammatori rilasciati da varie cellule, inclusi mastcellule ed eosinofili. Questi importanti mediatori dell’asma si legano ai recettori dei cisteinil-leucotrieni (CysLT). Il recettore CysLT di tipo 1 (CysLT1) è localizzato a livello delle vie aeree dell’uomo (incluse le miocellule lisce ed i macrofagi delle vie aeree) e su altre cellule proinfiammatorie (inclusi gli eosinofili ed alcune cellule staminali della serie mieloide). I CysLT sono stati messi in relazione con la fisiopatologia dell’asma e della rinite allergica. Nell’asma, gli effetti mediati dai leucotrieni comprendono la broncocostrizione, la secrezione mucosa, la permeabilità vascolare ed il reclutamento degli eosinofili. Nella rinite allergica, i CysLT vengono rilasciati dalla mucosa nasale a seguito della esposizione agli allergeni nel corso di entrambe le reazioni precoce e tardiva e sono associate con i sintomi della rinite allergica. La stimolazione intranasale con i CysLT ha dimostrato di aumentare la resistenza del tratto nasale delle vie aeree ed i sintomi di ostruzione nasale.

Effetti farmacodinamici

Montelukast è un composto attivo per via orale, che presenta elevata affinità e selettività per il recettore CysLT1. Negli studi clinici, montelukast a bassi dosaggi, come 5 mg, inibisce la broncocostrizione causata dall’inalazione di LTD4. La broncodilatazione è stata osservata entro 2 ore dalla somministrazione orale. L’effetto broncodilatore causato da un β-agonista è stato additivo a quello prodotto da

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montelukast. Il trattamento con montelukast ha inibito sia la fase precoce che tardiva della broncocostrizione causata dall’esposizione all’antigene. Montelukast, rispetto al placebo, ha diminuito gli eosinofili nel circolo periferico sia nei pazienti adulti che pediatrici. In uno studio separato, il trattamento con montelukast ha significativamente ridotto gli eosinofili delle vie respiratorie (come risultato dall’esame dell’espettorato) e nel sangue periferico, durante il miglioramento del controllo clinico dell’asma.

Efficacia clinica e sicurezza

In studi sull’adulto, vs. placebo, è stato dimostrato che montelulakast, 10 mg una volta al giorno, migliora il FEV1 al mattino (variazioni dal basale:10,4% vs 2,7%), il picco di flusso espiratorio (PEFR) antimeridiano (variazioni dal basale: 24,5 L/min vs 3,3 L/min), e diminuisce significativamente l’impiego totale di β-agonisti (variazioni dal basale: –26,1% vs –4,6%). Il miglioramento del punteggio dei sintomi diurni e notturni riferito dai pazienti è risultato significativamente migliore rispetto a quello del gruppo placebo.

In studi sull’adulto è stato dimostrato che montelukast è in grado di fornire un effetto clinico additivo a quello indotto dal corticosteroide per via inalatoria (variazioni percentuali dal basale per beclometasone per via inalatoria più montelukast vs beclometasone, rispettivamente del FEV1: 5,43% vs 1,04% e dell’uso di β-agonisti: –8,70% vs 2,64%). E’ stato dimostrato che la risposta iniziale a montelukast è stata più rapida rispetto al beclometasone per via inalatoria (200 µg due volte al giorno somministrati con un apparecchio distanziatore), sebbene durante l’intero periodo di studio di 12 settimane, il beclometasone ha fornito un maggiore effetto terapeutico medio (variazioni percentuali dal basale per montelukast vs beclometasone, rispettivamente del FEV1: 7,49% vs 13,3% e dell’uso di β-agonisti: –28,28% vs –43,89%). Tuttavia, un’alta percentuale di pazienti trattati con montelukast ha ottenuto una risposta clinica simile a quella osservata con beclometasone (ad es., il 50% dei pazienti trattati con beclometasone ha ottenuto un miglioramento del FEV1 di circa l’11% o più rispetto al basale, mentre circa il 42% dei pazienti trattati con montelukast ha ottenuto la stessa risposta).

Uno studio clinico è stato condotto per valutare l’uso di montelukast nel trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale in pazienti asmatici adulti eadolescenti dai 15 anni di età in su, con rinite allergica stagionale concomitante. In questo studio, montelukast 10 mg compresse in monosomministra­zione giornaliera ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo, rispetto al placebo, del punteggio dei sintomi giornalieri della rinite. Il punteggio dei sintomi giornalieri della rinite è la media del punteggio dei sintomi nasali diurni

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(media di congestione nasale, rinorrea, starnuti e prurito al naso) e del punteggio dei sintomi notturni (media di congestione nasale al risveglio, difficoltà ad addormentarsi, e punteggio relativo ai risvegli notturni). Anche le valutazioni globali della rinite allergica da parte dei pazienti e dei medici sono risultate migliorate in misura significativa rispetto al placebo. La valutazione dell’efficacia sull’asma non è stato un obiettivo primario in questo studio.

In uno studio di 8 settimane su pazienti di età compresa tra i 6 e 14 anni, montelukast 5 mg una volta al giorno, rispetto al placebo, ha migliorato in modo significativo la funzione respiratoria (variazioni dal basale del FEV1: 8,71% vs 4,16%; variazione percentuale dal basale del PEFR antimeridiano: 27,9 L/min vs 17,8 L/min) e ha ridotto l’uso “al bisogno" di β-agonisti (variazioni dal basale –11,7% vs +8,2%).

In uno studio di 12 settimane sull’adulto è stata dimostrata una riduzione significativa della broncocostrizione indotta dall’esercizio (BIE) (riduzione massima del FEV1 22,33% per montelukast vs 32,40% per placebo; tempo di recupero del 5% del FEV1al basale: 44,22 min vs 60,64 min). Questo effetto è stato uniforme per tutta la durata di 12 settimane dello studio. La riduzione della BIE è stata anche dimostrata in uno studio a breve termine su pazienti pediatrici (riduzione massima del FEV1: 18,27% vs 26,11%; tempo di recupero del 5% del FEV1 al basale: 17,76 min vs 27,98 min). In entrambi gli studi l’effetto è stato dimostrato alla fine dell’intervallo di dosaggio della monosomministra­zione giornaliera.

In pazienti asmatici sensibili all’aspirina, che ricevevano un trattamento concomitante con corticosteroidi per via inalatoria e/o per via orale, il trattamento con montelukast, rispetto al placebo, ha determinato un significativo miglioramento del controllo dell’asma (variazioni dal basale del FEV1: 8,55% vs –1,74% e riduzione dell’uso totale di β-agonisti, variazione dal basale: –27,78% vs 2,09%).

5.2 proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

Montelukast è rapidamente assorbito dopo somministrazione orale. Per le compresse rivestite con film da 10 mg, il valore medio della concentrazione plasmatica massima (Cmax) nell’adulto viene raggiunto 3 ore (Tmax) dopo somministrazione a digiuno. La biodisponibilità media dopo somministrazione orale è del 64%. Biodisponibilità e Cmax non sono influenzate da un pasto standard. Sicurezza ed efficacia sono state dimostrate in studi clinici dove le compresse rivestite con film da 10 mg venivano somministrate indipendentemente dalla programmazione dei tempi di assunzione del cibo.

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Per le compresse masticabili da 5 mg, la Cmax nell’adulto viene raggiunta dopo 2 ore dalla somministrazione a digiuno. La biodisponibilità media dopo somministrazione orale è del 73% e diminuisce al 63% con un pasto standard.

Distribuzione

Più del 99% di montelukast è legato alle proteine plasmatiche. Il volume di distribuzione di montelukast allo stato di equilibrio è in media di 8–11 litri. Studi sul ratto con montelukast radiomarcato indicano una distribuzione minima attraverso la barriera ematoencefalica. Inoltre, 24 ore dopo la somministrazione della dose, le concentrazioni di sostanza radiomarcata sono risultate minime in tutti gli altri tessuti.

Biotrasformazione

Montelukast è ampiamente metabolizzato. In studi effettuati con dosaggi terapeutici, la concentrazione plasmatica dei metaboliti di montelukast non era rilevabile allo stato di equilibrio sia negli adulti che nei bambini.

Il citocromo P450 2C8 è l’enzima principale nel metabolismo di montelukast. In aggiunta CYP 3A4 e 2C9 possono avere un contributo minore, sebbene l’itraconazolo, un inibitore del CYP 3A4, ha mostrato di non modificare le variabili farmacocinetiche di montelukast in soggetti sani che ricevevano 10 mg di montelukast al giorno.

Sulla base di ulteriori risultati in vitro su microsomi epatici umani, montelukast, a concentrazioni plasmatiche terapeutiche non inibisce i citocromi P450 3A4, 2C9, 1A2, 2A6, 2C19, o 2D6. Il contributo dei metaboliti all’effetto terapeutico di montelukast è minimo.

Eliminazione

Nell’adulto sano, la clearance plasmatica di montelukast è in media di 45 ml/min. Dopo somministrazione orale di una dose di montelukast radiomarcato, l’86% della radioattività è stata rilevata all’esame delle feci effettuato per 5 giorni e <0,2% è stata rilevata nelle urine. Questi dati, uniti a quelli relativi alla biodisponibilità di montelukast, dopo somministrazione orale, indicano che montelukast e i suoi metaboliti vengono escreti quasi esclusivamente attraverso la bile.

Caratteristiche nei pazienti

Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio negli anziani o in quelli con insufficienza epatica da lieve a moderata. Non sono stati condotti studi su pazienti con insufficienza renale. Poiché montelukast e i suoi metaboliti vengono eliminati per via biliare, non è prevista la

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necessità di aggiustamenti del dosaggio in pazienti con insufficienza renale. Non ci sono dati di farmacocinetica con montelukast in pazienti con insufficienza epatica severa (punteggio di Child-Pugh >9).

A dosaggi elevati di montelukast (20 e 60 volte la dose raccomandata nell’uomo), è stata osservata una riduzione della concentrazione plasmatica di teofillina. Questo effetto non è stato osservato al dosaggio raccomandato di 10 mg una volta al giorno.

5.3 dati preclinici di sicurezza

Negli studi di tossicologia sull’animale, sono state osservate alterazioni biochimiche lievi e transitorie dei livelli sierici di ALT, glucosio, fosforo e trigliceridi di natura transitoria. I segni di tossicità nell’animale erano: aumento di salivazione, sintomi gastrointestinali, perdita di feci e squilibrio elettrolitico. Questi si sono verificati a dosaggi che fornivano un’esposizione sistema >17 volte quella osservata con il dosaggio clinico. Nella scimmia, gli effetti indesiderati sono comparsi a dosi da 150 mg/kg/die (>232 volte l’esposizione sistemica osservata con il dosaggio clinico). In studi sugli animali, montelukast non ha alterato la fertilità e la capacità riproduttiva ad un’esposizione sistemica 24 volte superiore a quella osservata con il dosaggio clinico. Nello studio sulla fertilità su femmine di ratto, a dosaggi di 200 mg/kg/die (>69 volte l’esposizione sistemica osservata con il dosaggio clinico) è stata osservata una lieve riduzione del peso ponderale dei neonati. In studi sul coniglio, è stata osservata un’incidenza più elevata di ossificazione incompleta, rispetto al gruppo di controllo, ad un’esposizione sistemica di 24 volte a quella osservata con il dosaggio clinico. Nel ratto non sono state osservate anormalità. È stato dimostrato che montelukast attraversa la barriera placentare ed è escreto nel latte materno negli animali.

In topi ed in ratti non si sono verificati decessi dopo dosi orali singole di montelukast sodico fino a 5000 mg/kg, la dose massima testata (15.000 mg/m2 e 30.000 mg/m2 in topi e ratti, rispettivamente). La dose è pari a 25.000 volte la dose umana giornaliera raccomandata nell’adulto (in base ad un peso di 50 kg per un paziente adulto).

È stato visto che nel topo montelukast, a dosaggi fino a 500 mg/kg/die (circa >200 volte in base all’esposizione sistemica) non ha determinato fototossicità ai raggi UVA, UVB o allo spettro visibile della luce.

Nel roditore, montelukast non è risultato né mutageno nei test in vitro ed in vivo né oncogeno.

Documento reso disponibile da AIFA il 13/07/2021

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Nucleo della compressa:

Lattosio monoidrato

Cellulosa microcristallina

Idrossipropil­cellulosa a bassa sostituzione (LH-11) (E 463)

Croscarmellosa sodica

Magnesio stearato

Rivestimento della compressa:

Idrossipropil­cellulosa (LF) (E 463)

Ipromellosa 6CPS (A)

Titanio diossido (E 171)

Macrogol 6000

Ferro ossido giallo (E172)

Ferro ossido rosso (E172)

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

2 anni

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall’umidità.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Montelukast Accord 10 mg compresse rivestite con film sono confezionate in blister di OPA-Al-PVC/Al.

Dimensioni delle confezioni: Confezioni da 7, 10, 14, 20, 28, 30, 50, 56, 84, 90, 98, 100, 140 e 200 compresse in blister.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Documento reso disponibile da AIFA il 13/07/2021

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Accord Healthcare S.L.U.

World Trade Center,

Moll de Barcelona,

s/n, Edifici Est 6ª planta,

08039 Barcelona,

Spagna

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

10 mg compresse rivestite con film – 28 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550055

10 mg compresse rivestite con film – 7 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550016

10 mg compresse rivestite con film – 10 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550028

10 mg compresse rivestite con film – 14 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550030

10 mg compresse rivestite con film – 20 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550042

10 mg compresse rivestite con film – 30 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550067

10 mg compresse rivestite con film – 50 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550079

10 mg compresse rivestite con film – 56 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550081

10 mg compresse rivestite con film – 84 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550093

10 mg compresse rivestite con film – 90 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

Documento reso disponibile da AIFA il 13/07/2021

AIC n. 040550105

10 mg compresse rivestite con film – 98 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550117

10 mg compresse rivestite con film – 100 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550129

10 mg compresse rivestite con film – 140 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550131

10 mg compresse rivestite con film – 200 compresse in blister OPA/AL/PVC-AL

AIC n. 040550143

9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione

Data della prima autorizzazione: 10 Agosto 2012

Data del rinnovo più recente: 12 Dicembre 2018