Riassunto delle caratteristiche del prodotto - MESULID
1. denominazione del medicinale
Mesulid 100 mg compresse
Mesulid 100 mg granulato per sospensione orale
Mesulid 200 mg supposte
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni compressa contiene 100 mg di nimesulide.
Ogni bustina di granulato per sospensione orale contiene 100 mg di nimesulide.
Ogni supposta contiene 200 mg di nimesulide.
Eccipienti con effetti noti: lattosio (compresse) e saccarosio (granulato per sospensione orale).
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Compresse.
Compresse rotonde di colore bianco / giallo chiaro.
Granulato per sospensione orale.
Polvere granulare gialla.
Supposte.
Supposte gialle dalla superficie liscia.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Trattamento del dolore acuto (vedere paragrafo 4.2).
Dismenorrea primaria.
Nimesulide deve essere prescritto solo come trattamento di seconda linea. La decisione di prescrivere nimesulide deve basarsi su una valutazione dei rischi complessivi per il singolo paziente (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
4.2 posologia e modo di somministrazione
Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) deve essere usato per il minor tempo possibile, in base alle esigenze cliniche. Inoltre, gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la dose minima efficace per il minor tempo necessario a controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).
La durata massima di un ciclo di trattamento con nimesulide è di 15 giorni.
Documento reso disponibile da AIFA il 30/01/2021
Adulti :
Compresse o granulato per sospensione orale: una compressa o bustina da 100 mg due volte al giorno dopo i pasti.
Supposte: una supposta da 200 mg due volte al giorno.
Anziani :
Nei pazienti anziani non occorre ridurre la dose giornaliera (vedere paragrafo 5.2).
Bambini (<12 anni):
Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) è controindicato in questi pazienti (vedere anche paragrafo 4.3).
Adolescenti (da 12 a 18 anni):
Sulla base del profilo cinetico negli adulti e delle caratteristiche farmacodinamiche di nimesulide, non è necessario modificare la dose in questi pazienti.
Insufficienza renale:
Sulla base della farmacocinetica, non è necessario modificare la dose nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30–80 ml/min); Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) è invece controindicato in caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30ml/min) (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).
Insufficienza epatica :
L’uso di Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) è controindicato in pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità a nimesulide o ad uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto.
Precedenti reazioni di ipersensibilità (per esempio broncospasmo, rinite, orticaria, polipi nasali) in risposta all’acido acetilsalicilico o ad altri farmaci anti-infiammatori non steroidei.
Precedenti reazioni epatotossiche alla nimesulide.
Esposizione concomitante ad altre sostanze potenzialmente epatotossiche.
Alcolismo, dipendenza da droghe.
Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione legata a precedenti trattamenti con FANS
Emorragia/ulcera peptica ricorrente attiva o avuta in passato (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Emorragia cerebrovascolare o altra emorragia o patologie emorragiche in corso
Disturbi gravi della coagulazione.
Scompenso cardiaco grave.
Insufficienza renale grave.
Insufficienza epatica.
Pazienti con febbre e/o sintomi influenzali.
Bambini al di sotto dei 12 anni.
Terzo trimestre di gravidanza e allattamento (vedere paragrafi 4.6 e 5.3).
4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego
4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiegoL’uso di Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi –2. Inoltre, ai pazienti deve essere consigliato di astenersi dall’assumere altri analgesici concomitanti.
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Gli effetti indesiderati possono essere minizzati usando la minima dose efficace per il minor tempo necessario a controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2).
Sospendere il trattamento se non si osservano benefici.
In rari casi è stata riportata un’associazione tra Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) e reazioni epatiche gravi, inclusi alcuni casi fatali molto rari (vedere anche paragrafo 4.8). I pazienti che accusano sintomi compatibili con lesioni epatiche durante il trattamento con Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) (per esempio anoressia, nausea, vomito, dolori addominali, affaticamento, urine scure) o i pazienti che presentano nel corso del trattamento test anormali di funzionalità epatica devono sospendere il trattamento. Questi pazienti non devono più utilizzare nimesulide. Lesioni epatiche, reversibili nella maggior parte dei casi, sono state riportate dopo esposizione breve al farmaco.
Nel caso in cui, nei pazienti che assumono nimesulide, compaiano febbre e/o sintomi simil-influenzali, il trattamento deve essere interrotto.
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione:
durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione che possono essere fatali.
Il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi crescenti di FANS in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3) e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. La terapia combinata con agenti protettori (ad esempio misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere considerata per questi pazienti e anche per coloro che, in concomitanza, assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5).
Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, specialmente se anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale), in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
In qualsiasi momento durante il trattamento si possono manifestare emorragie, ulcere o perforazioni gastrointestinali con o senza sintomi di preavviso o precedenti eventi gastrointestinali. Se si manifestano emorragie o ulcere gastrointestinali, si deve sospendere il trattamento con nimesulide. Nimesulide deve essere usato con cautela nei pazienti con patologie gastrointestinali, inclusi precedenti ulcera peptica, emorragie gastrointestinali, colite ulcerosa o morbo di Crohn.
Cautela deve essere consigliata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come Warfarin, inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina o agenti antiaggreganti piastrinici come l’aspirina (vedere paragrafo 4.5).
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) il trattamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8 -effetti indesiderati).
Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Di conseguenza, è consigliato un adeguato monitoraggio clinico.
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Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché sono stati riportati ritenzione idrica ed edema in associazione alla terapia con FANS.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un lieve aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere tale rischio con Mesulid.
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con nimesulide soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (per es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).
Poiché nimesulide può interferire con la funzionalità piastrinica, deve essere usato con cautela nei pazienti con diatesi emorragica (vedere anche paragrafo 4.3). Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) non rappresenta tuttavia un sostituto dell’acido acetilsalicilico nella profilassi cardiovascolare.
Nei pazienti con insufficienza renale o cardiaca, occorre cautela perché l’uso di Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) può danneggiare la funzionalità renale. In tal caso, il trattamento deve essere sospeso (vedere anche paragrafo 4.5).
Reazioni cutanee gravi, alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere a maggior rischio nelle prime fasi della terapia: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
L’uso di Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) può compromettere la fertilità femminile e non è raccomandato in donne che tentano di avere una gravidanza. Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che vengono sottoposte ad accertamenti per infertilità, si deve considerare la sospensione del trattamento con Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) (vedere paragrafo 4.6).
Mesulid 100 mg compresse contiene lattosio e non è quindi adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al galattosio, con deficit di Lapp lattasi o con malassorbimento di glucosio-galattosio.
Mesulid 100 mg granulato per sospensione orale contiene saccarosio e non è quindi adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio, deficit di saccarasi-isomaltasi.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazioneInterazioni farmacodinamiche
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Altri farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS):
L’uso contemporaneo di Mesulid (vedere paragrafo 4.4) con altri farmaci antinfiammatori non-steroidei, incluso l’acido acetilsalicilico somministrato a dosi antinfiammatorie (≥ 1 g come dose singola o ≥ 3 g come quantitativo giornaliero totale) non è raccomandato.
Corticosteroidi
Aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
Anticoagulanti
I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4). I pazienti che ricevono warfarin o simili agenti anticoagulanti presentano un più alto rischio di complicanze emorragiche se trattati con Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte). L’associazione è pertanto sconsigliata (vedere anche paragrafo 4.4) ed è controindicata in pazienti con disturbi gravi della coagulazione (vedere anche paragrafo 4.3). Se non si può evitare l’associazione, monitorare attentamente l’attività anticoagulante.
Antiaggreganti piastrinici e inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina (SSRIs) : aumentato rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
Diuretici, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE inibitori) o antagonisti dei recettori dell’angiotensina II (AIIA) : i FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e quella di altri farmaci antipertensivi. In alcuni pazienti con funzionalità renale ridotta (per es. pazienti disidratati o soggetti anziani con funzione renale ridotta) la somministrazione concomitante di un ACE inibitore e di inibitori della ciclossigenasi può accentuare la compromissione della funzione renale, inclusa la possibilità di insufficienza renale acuta, che generalmente è reversibile.
Queste interazioni devono essere prese in cosiderazione in pazienti che devono assumere Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) in associazione con ACE inibitori o AIIA. Pertanto la somministrazione di questi farmaci in associazione deve essere effettuata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere idratati in modo adeguato e si deve valutare la possibilità di monitorare la funzionalità renale dopo l’inizio del trattamento concomitante e successivamente su base periodica.
Interazioni farmacocinetiche: effetto di nimesulide sulla farmacocinetica di altri farmaci
Furosemide:
Nei soggetti sani, nimesulide riduce transitoriamente l’effetto di furosemide sull’escrezione del sodio e, in misura minore, sull’escrezione del potassio e riduce la risposta diuretica.
La somministrazione concomitante di furosemide e nimesulide comporta una riduzione dell’AUC (di circa il 20%) e dell’escrezione totale di furosemide, senza comprometterne la clearance renale di quest’ultima.
L’uso concomitante di furosemide e di Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) richiede cautela in pazienti con patologie renali o cardiache, come descritto al paragrafo 4.4.
Litio:
E’ stato riportato che i farmaci anti-infiammatori non steroidei riducono la clearance del litio e questo comporta elevati livelli plasmatici e tossicità da litio. Se si prescrive Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) a un paziente in terapia con litio, occorre monitorare attentamente i livelli di litio.
Sono anche state studiate in vivo potenziali interazioni farmacocinetiche con glibenclamide, teofillina, warfarin, digossina, cimetidina e un preparato antiacido (una combinazione di idrossido di alluminio e magnesio). Non sono state osservate interazioni clinicamente significative.
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Nimesulide inibisce il CYP2C9. Le concentrazioni plasmatiche dei farmaci che vengono metabolizzati da questo enzima possono aumentare se si somministrano in concomitanza con Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte).
Occorre cautela se nimesulide viene assunta meno di 24 ore prima o dopo il trattamento con metotrexato perché i livelli sierici di metotrexato possono aumentare e quindi la tossicità di questo farmaco può essere maggiore.
Dato il loro effetto sulle prostaglandine renali, gli inibitori delle sintetasi delle prostaglandine come nimesulide possono aumentare la nefrotossicità delle ciclosporine.
Interazioni farmacocinetiche: effetti di altri farmaci sulla farmacocinetica di nimesulide
Studi in vitro hanno dimostrato che tolbutamide, acido salicilico e acido valproico spiazzano la nimesulide dai siti di legame. Comunque, nonostante un possibile effetto sui livelli plasmatici di nimesulide, queste interazioni non sono risultate clinicamente significative.
4.6 Gravidanza ed allattamento
4.6 Gravidanza ed allattamentoL’uso di Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) è controindicato nel terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Come per gli altri FANS, l’uso di Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) non è consigliato nelle donne che tentano di avere una gravidanza (vedere paragrafo 4.4).
L’inibizione della sintesi di prostaglandine può avere un impatto negativo sulla gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un più alto rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso, nella prima fase della gravidanza, di un inibitore della sintesi delle prostaglandine. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post impianto e di mortalità embrio/fetale. Inoltre, un’aumentata incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stata riportata in animali a cui durante il periodo di organogenesi erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine.
Studi su conigli hanno dimostrato una tossicità riproduttiva atipica (vedere paragrafo 5.3) e non sono disponibili dati esaurienti sull’uso di Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) nelle donne in gravidanza. Di conseguenza, il rischio potenziale per l’essere umano è sconosciuto ed è sconsigliata la prescrizione del farmaco durante i primi due trimestri di gravidanza, se non in casi strettamente necessari.
Se Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg bustine o 200 mg supposte) è usato da una donna che cerca una gravidanza, o durante il primo o secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre:
il feto a:– tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
– disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza a:– un possibile prolungamento del tempo di sanguinamento e un effetto antiaggregante piastrinico che può presentarsi anche a dosi molto basse;
– inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Conseguentemente Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Non è noto se nimesulide viene escreto nel latte umano. Mesulid 100 mg compresse (o 100 mg granulato o 200 mg supposte) è controindicato nelle donne che allattano (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Tuttavia, i pazienti che soffrono di capogiri, vertigini o sonnolenza dopo aver assunto Mesulid dovrebbero astenersi dal guidare o usare macchinari.
4.8 effetti indesiderati
a) Descrizione generale
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un lieve aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4).
Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono stati riportati in associazione con trattamenti con FANS. Sono stati riportati casi molto rari di reazioni bollose incluse Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica.
Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatali, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Dopo la somministazione di Mesulid sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4 – Avvertenze speciali e precauzioni di impiego). Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
- tabella degli effetti indesiderati
Il seguente elenco di effetti indesiderati si basa sui risultati di sperimentazioni cliniche controllate* (su 7.800 pazienti circa) e sui dati di farmacovigilanza. I casi riportati sono classificati come molto comuni (>1/10); comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1.000, <1/100); rari (>1/10.000, <1/1.000); molto rari (<1/10.000), inclusi i casi isolati.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Rari
Anemia*
Eosinofilia
Molto rari
Trombocitopenia Pancitopenia Porpora
Disturbi del sistema immunitario
Rari
Ipersensibilità
Molto rari
Anafilassi
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Rari
Iperkaliemia*
Disturbi psichiatrici
Rari
Ansia* Nervosismo* Incubi*
Patologie del sistema nervoso
Non comuni
Vertigini*
Molto rari
Mal di testa Sonnolenza Encefalopatia (sindrome di Reye)
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Patologie del sistema emolinfopoietico
Rari
Anemia*
Eosinofilia
Molto rari
Trombocitopenia Pancitopenia Porpora
Patologie dell’occhio
Rari
Visione sfuocata
Molto rari
Disturbi visivi
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Molto rari
Vertigini
Patologie cardiache
Rari
Tachicardia
Patologie vascolari
Non comuni
Ipertensione
Rari
Emorragia*
Fluttuazioni della pressione arteriosa*
Vampate di calore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comuni
Dispnea
Molto rari
Asma
Broncospasmo
Patologie gastrointestinali
Comuni
Diarrea* Nausea* Vomito*
Non comuni
Stipsi
Flatulenza
Sanguinamento gastrointestinale Ulcera e perforazione duodenale Ulcera e perforazione gastrica
Molto rari
Gastrite*
Dolori addominali
Dispepsia Stomatite Melena
Patologie epatobiliari
(vedere paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”)
Comuni
Aumento dei livelli degli enzimi epatici*
Molto rari
Epatite
Epatite fulminante (inclusi casi letali)
Ittero
Colestasi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni
Prurito
Eruzioni
Aumento della sudorazione*
Rari
Eritema
Dermatite
Molto rari
Orticaria
Edema angioneurotico
Edema del viso
Eritema multiforme
Sindrome di Stevens Johnson
Necrolisi epidermica tossica
Patologie renali e urinarie
Rari
Disuria* Ematuria*
Molto rari
Ritenzione urinaria* Insufficienza renale Oliguria
Nefrite interstiziale
Non comuni
Edema*
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Patologie del sistema emolinfopoietico
Rari
Anemia*
Eosinofilia
Molto rari
Trombocitopenia Pancitopenia Porpora
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Rari
Malessere Astenia*
Molto rari
Ipotermia
* dati di frequenza ricavati dalle sperimentazioni cliniche
La segnalazione delle sospette reazioni avverse che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione ().
4.9 sovradosaggio
I sintomi associati a sovradosaggio acuto di FANS si limitano di solito a sonnolenza, torpore, nausea, vomito e dolori epigastrici, generalmente reversibili con terapia di supporto. Si possono manifestare emorragie gastrointestinali. Si possono manifestare anche, sia pur raramente, ipertensione, insufficienza renale acuta, insufficienza respiratoria e coma. Dopo ingestione di FANS a dosi terapeutiche sono state riportate reazioni di anafilassi, che si potrebbero manifestare anche dopo sovradosaggio.
In caso di sovradosaggio da FANS i pazienti vanno gestiti con terapie sintomatiche e di supporto. Non esistono antidoti specifici. Non sono disponibili informazioni sull’eliminazione di nimesulide tramite emodialisi: dato il suo grado elevato di legame alle proteine plasmatiche (fino al 97,5%), è improbabile che la dialisi risulti utile in caso di sovradosaggio. L’emesi e/o il carbone attivo (da 60 a 100 g negli adulti) e/o i catartici osmotici possono essere indicati, se somministrati entro 4 ore in pazienti con sintomi da sovradosaggio o che hanno assunto elevate dosi di nimesulide. La diuresi forzata, l’alcalinizzazione delle urine, l’emodialisi o l’emoperfusione possono non risultare utili a causa del legame elevato con le proteine. Occorre monitorare la funzionalità renale ed epatica.
5. proprieta’ farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei.
Codice ATC: M01AX17.
La nimesulide è un farmaco antiinfiammatorio non steroideo con proprietà analgesiche e antipiretiche che agisce inibendo l’enzima ciclo-ossigenasi che sintetizza le prostaglandine.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Compresse e granulato per sospensione orale
Nimesulide viene ben assorbita dopo la somministrazione orale. Dopo una dose singola di 100 mg di nimesulide, negli adulti si raggiunge il livello massimo nel plasma di 3–4 mg/l dopo 2–3 ore. AUC = 20 – 35 mg h/l. Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative tra questi valori e quelli registrati dopo la somministrazione di 100 mg due volte al giorno per 7 giorni.
Supposte
Dopo singola somministrazione di una supposta da 200 mg di Mesulid viene raggiunto in 4 ore un picco plasmatico di circa 2 mg/l, con AUC medio di 27 mg h/l. I corrispondenti valori allo steady state sono stati:
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Cmax circa 3 mg/l; Tmax= 4 ore e AUC di 25 mg h/l. Inoltre le supposte di Mesulid 200 mg si sono dimostrate bioequivalenti a Mesulid 100 mg compresse, malgrado un più lungo Tmax ed un ridotto Cmax.
Fino al 97,5% del farmaco si lega alle proteine plasmatiche.
Nimesulide viene ampiamente metabolizzata nel fegato attraverso diverse vie, inclusi gli isoenzimi CYP2C9 del citocromo P450. Sussiste pertanto una potenziale interazione farmacologica con farmaci metabolizzati da CYP2C9 (vedere 4.5). Il metabolita principale è il para-idrossi derivato che è anch’esso attivo farmacologicamente. Il tempo alla comparsa del metabolita in circolo è breve (circa 0,8 ore), ma la sua costante di formazione non è elevata ed è notevolmente inferiore alla costante di assorbimento di nimesulide. L’idrossinimesulide è il solo metabolita trovato nel plasma, ed è quasi completamente coniugato. Il suo t ½ varia da 3,2 a 6 ore.
Nimesulide viene escreta principalmente nelle urine (circa il 50% della dose somministrata).
Solo l’1–3% viene escreto come farmaco non modificato. L’idrossinimesulide, il metabolita principale, si trova solo come glicuronato. Circa il 29% della dose viene escreta metabolizzata nelle feci.
Il profilo cinetico di nimesulide non cambia negli anziani sia dopo dose singola e ripetute.
In uno studio sperimentale con singola somministrazione svolto su pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30–80 ml/min) vs. volontari sani, i picchi plasmatici di nimesulide e del suo metabolita principale non erano superiori a quelli dei volontari sani. AUC e t 1/2 beta erano del 50% superiori, ma comunque sempre nell’intervallo di variabilità dei valori cinetici osservati per nimesulide nei volontari sani. La somministrazione ripetuta non ha determinato accumulo.
Nimesulide è controindicata in pazienti con insufficienza epatica (vedere 4.3).
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non evidenziano particolari rischi per l’uomo sulla base degli studi convenzionali di farmacologia sulla sicurezza, tossicità di dosi ripetute, genotossicità e potenziale oncogeno.
Negli studi di tossicità con dosi ripetute, nimesulide ha mostrato tossicità gastrointestinale, renale ed epatica. Negli studi di tossicità riproduttiva sono stati osservati segni di potenziale teratogeno o embriotossico (malformazioni scheletriche, dilatazione dei ventricoli cerebrali) nei conigli, ma non nei ratti, trattati fino a livelli di dose non tossici per le madri. Nei ratti, sono stati osservati un aumento della mortalità nella prole nel primo periodo postnatale ed effetti indesiderati sulla fertilità.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Compresse
docusato sodico, idrossipropilcellulosa, lattosio monoidrato, carbossimetilamido sodico A, cellulosa microcristallina, olio vegetale idrogenato, magnesio stearato.
Granulato per sospensione orale
cetomacrogol 1000, saccarosio, glucosio liquido nebulizzato essiccato, acido citrico anidro, amido di mais, aroma arancio
Supposte
polisorbato 61, gliceridi semisintetici solidi.
6.2 incompatibilità
Non pertinente.
6.3 periodo di validità
Compresse e granulato per sospensione orale: 5 anni.
Supposte: 4 anni
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Compresse e granulato per sospensione orale
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Supposte
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Compresse: Blister termosaldato di PVC/Alluminio. Confezioni da 6, 9, 10, 15, 20 e 30 compresse. Non tutte le confezioni sono commercializzate.
Granulato: Bustine costituite da alluminio, carta e polietilene o alluminio, carta, polietilene e Surlyn®.
Confezioni da 6, 9, 14, 15, 18 e 30 bustine. Non tutte le confezioni sono commercializzate.
Supposte: blister in PVC di colore bianco opaco. Confezione da 10 supposte; 2 strip da 5 supposte ciascuno contenuti, unitamente al foglietto illustrativo, in un astuccio di cartone.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 6 compresse 100 mg | AIC n° 025971173 |
9 compresse 100 mg | AIC n° 025971185 |
10 compresse 100 mg | AIC n° 025971197 |
15 compresse 100 mg | AIC n° 025971209 |
20 compresse 100 mg | AIC n° 025971211 |
30 compresse 100 mg | AIC n° 025971021 |
6 bustine 100 mg | AIC n° 025971110 |
9 bustine 100 mg | AIC n° 025971159 |
14 bustine 100 mg | AIC n° 025971122 |
15 bustine 100 mg | AIC n° 025971134 |
18 bustine 100 mg | AIC n° 025971146 |
30 bustine 100 mg | AIC n° 025971058 |
10 supposte 200 mg | AIC n° 025971060 |
Documento reso disponibile da AIFA il 30/01/2021
9.
Rinnovo: aprile 2014