Riassunto delle caratteristiche del prodotto - LIORESAL
1. denominazione del medicinale
Lioresal 10 mg compresse
Lioresal 25 mg compresse
2. composizione qualitativa e quantitativa
Una compressa contiene:
Principio attivo : miscela racemica degli isomeri R(-) e R(+) dell’acido beta-(aminometil)-p-cloroidrocinnamico (= baclofene): 10 mg.
Eccipienti con effetti noti : amido di frumento
Una compressa contiene:
Principio attivo : miscela racemica degli isomeri R(-) e R(+) dell’acido beta-(aminometil)-p-cloroidrocinnamico (= baclofene): 25 mg.
Eccipienti con effetti noti : amido di frumento
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
3. forma farmaceutica
Compresse.
4. informazioni cliniche
4.1. indicazioni terapeutiche
Adulti
Ipertonia spastica della muscolatura striata in corso di sclerosi a placche.
Ipertonia muscolare spastica nelle malattie del midollo spinale ad eziologia infettiva, degenerativa, traumatica, neoplastica o ignota: per esempio, paralisi spinale spastica, sclerosi laterale amiotrofica, siringomielia, mielite trasversa, paraplegia o paraparesi traumatica, stati di compressione del midollo.
Ipertonia muscolare spastica di origine cerebrale, specialmente in caso di encefalopatia infantile come pure a seguito di vasculopatia cerebrale o in corso di affezioni cerebrali di natura neoplastica o degenerativa.
Popolazione pediatrica (0–18 anni)
Lioresal è indicato per il trattamento sintomatico della spasticità di origine cerebrale in pazienti da 0 a < 18 anni di età, specialmente nei casi dovuti a paralisi cerebrale infantile così come a seguito di accidenti cerebrovascolari o se in presenza di patologia cerebrale neoplastica o degenerativa.
Lioresal è anche indicato per il trattamento sintomatico di spasmi muscolari che si verificano in malattie del midollo spinale di origine infettiva, degenerativa, traumatica, neoplastica o non nota come sclerosi multipla, paralisi spinale spastica, sclerosi laterale amiotrofica, siringomielia, mielite trasversa, paraplegia traumatica o paraparesi e compressione del midollo spinale.
4.2. posologia e modo di somministrazione
Posologia
La terapia deve essere sempre instaurata partendo da basse dosi, aumentandole gradualmente. Si raccomanda la dose minima utile per una risposta terapeutica ottimale. Occorre ricercare per ciascun paziente la posologia ottimale utile a ridurre gli stati clonici, la spasticità e gli spasmi in flessione o in estensione, ma evitando il più possibile l'insorgenza di eventi avversi.
Per prevenire un’eccessiva debolezza e cadute, Lioresal deve essere impiegato con cautela qualora fosse necessaria la spasticità per il mantenimento della postura e per l’equilibrio nella locomozione, Docoupmpeunrteo rqeusaolodirsapolnaibsipleasdtaicAiItFàAfiol 1ss2e/04n/e2c0e2s2saria per il mantenimento della funzionalità. Mantenere un Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
certo grado del tono muscolare può essere importante, anche per permettere alcuni spasmi occasionali utili a supportare la funzionalità circolatoria.
La dose giornaliera globale deve essere suddivisa, preferibilmente in 3 somministrazioni nell'adulto e 4 nei bambini. Se dopo 6–8 settimane dal raggiungimento del dosaggio massimo non è evidente un beneficio terapeutico, si deve decidere se è il caso di continuare la somministrazione di Lioresal.
Il trattamento deve essere sempre sospeso gradatamente, riducendo progressivamente il dosaggio nell’arco di circa 1–2 settimane, ad eccezione dei casi in cui si siano verificati gravi effetti collaterali o in caso di sovradosaggio (vedere paragrafo 4.4).
Adulti
Di regola il trattamento deve essere iniziato con una dose di 5 mg somministrata 3 volte al giorno. Si deve procedere con cautela con la titolazione della dose, che deve essere incrementata, ogni 3 giorni, di 15 mg al giorno, suddivisi in 3 somministrazioni giornaliere, fino a raggiungere la posologia totale giornaliera ottimale. In alcuni pazienti particolarmente sensibili ai farmaci può essere consigliabile iniziare con una dose giornaliera più bassa (5 o 10 mg) e raggiungere tale dose più gradualmente (vedere paragrafo 4.4). Il dosaggio ottimale è generalmente compreso tra 30 e 80 mg al giorno. Dosi giornaliere da 100 a 120 mg possono essere somministrate a pazienti ospedalizzati accuratamente sorvegliati.
Popolazione pediatrica (0–18 anni)
Di solito, il trattamento deve essere iniziato con un dosaggio molto basso (corrispondente approssimativamente a 0,3 mg/Kg al giorno), frazionato in 2–4 dosi (preferibilmente in 4 dosi).
Il dosaggio deve essere incrementato con cautela, ad intervalli di circa 1 settimana, fino a che esso risulti sufficiente alle necessità individuali del bambino.
La dose giornaliera abituale per la terapia di mantenimento è compresa tra 0,75 e 2 mg/Kg di peso corporeo. La dose totale giornaliera non deve superare un massimo di 40 mg/die in bambini di età inferiore agli 8 anni. In bambini di età superiore a 8 anni può essere somministrata una dose massima giornaliera di 60 mg/die.
Lioresal compresse non è adatto per l’uso in bambini di peso corporeo inferiore ai 33 Kg.
Compromissione della funzionalità renale
In pazienti con compromissione della funzionalità renale Lioresal deve essere somministrato con cautela ed a dosi più basse. In pazienti sottoposti ad emodialisi cronica le concentrazioni di baclofene nel plasma sono elevate e quindi dovrebbe essere individuato un dosaggio particolarmente basso di Lioresal, es. circa 5 mg al giorno.
In pazienti con insufficienza renale terminale, Lioresal deve essere somministrato solo quando il beneficio atteso sia superiore al rischio potenziale. Tali pazienti devono essere strettamente monitorati per una diagnosi tempestiva dei segni e/o sintomi precoci di tossicità (es. sonnolenza, letargia) (vedere paragrafi 4.4 e 4.9).
Compromissione della funzionalità epatica
Non sono stati condotti studi in pazienti con compromissione della funzionalità epatica in terapia con Lioresal. Il fegato non gioca un ruolo significativo nel metabolismo di baclofene dopo somministrazione orale (vedere paragrafo 5.2). Tuttavia Lioresal può provocare un innalzamento dei livelli degli enzimi epatici. Lioresal deve essere prescritto con cautela in pazienti con compromissione della funzionalità epatica (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti anziani (età ≥ 65 anni)
Poichè gli effetti indesiderati si verificano con maggior probabilità in pazienti anziani, si raccomanda l’adozione di un cauto schema posologico e di un appropriato monitoraggio del paziente.
Pazienti con stati spastici di origine cerebrale
Poichè gli effetti indesiderati si verificano con maggior probabilità in pazienti con stati spastici di origine cerebrale, si raccomanda l’adozione di un cauto schema posologico e di un appropriato monitoraggio del paziente.
Modo di somministrazione
Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
Lioresal deve essere assunto durante i pasti con un po’ di liquido.
4.3. controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Ulcera peptica
4.4. avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Disturbi psichiatrici e del sistema nervoso
I pazienti affetti da disturbi psicotici, schizofrenia, disturbi depressivi o maniacali, stati confusionali o malattia di Parkinson devono essere trattati con prudenza con Lioresal e sotto stretta sorveglianza, in quanto queste condizioni possono peggiorare.
Nei pazienti trattati con baclofene sono stati segnalati suicidi ed eventi correlati al suicidio. Nella maggior parte dei casi i pazienti presentavano fattori di rischio addizionali associati ad un maggiore rischio di suicidio, inclusi disturbi da uso di alcol, depressione e/o storia di precedenti tentativi di suicidio. La terapia farmacologica deve accompagnarsi a uno stretto controllo dei pazienti che presentano fattori di rischio addizionali per il suicidio. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere allertati circa la necessità di monitorare peggioramenti clinici, pensieri o comportamenti suicidi oppure cambiamenti insoliti nel comportamento e di consultare immediatamente il medico qualora si presentino tali sintomi.
Con baclofene sono stati segnalati casi di uso errato, abuso e dipendenza. Si deve usare cautela nei pazienti con una storia di abuso di sostanze. Il paziente deve essere strettamente monitorato per la manifestazione di sintomi da uso errato, abuso o dipendenza da baclofene, per es. aumento della dose, comportamento di ricerca di sostanza d’abuso, sviluppo di tolleranza.
Epilessia
Particolare attenzione deve essere riservata ai pazienti epilettici, in quanto si potrebbe verificare un abbassamento della soglia convulsiva; sono stati segnalati episodi di crisi collegati all'interruzione del trattamento con Lioresal o a sovradosaggio. Si consiglia di mantenere un'adeguata terapia anticonvulsiva e di controllare attentamente il paziente.
Altro
Lioresal deve essere usato con cautela nei pazienti con disturbi cerebrovascolari, con compromissione della funzionalità respiratoria o epatica.
Popolazione pediatrica
Ci sono dati clinici molto limitati sull’uso di Lioresal nei bambini di età inferiore ad un anno. L’uso in questa popolazione di pazienti deve essere basata sulla valutazione del medico del beneficio individuale e del rischio della terapia.
Compromissione della funzionalità renale
Lioresal deve essere somministrato con cautela in pazienti con compromissione della funzionalità renale e in pazienti con insufficienza renale terminale deve essere somministrato solo quando il beneficio atteso sia superiore al rischio potenziale (vedere paragrafo 4.2). Segni e sintomi neurologici di sovradosaggio, fra cui manifestazioni cliniche di encefalopatia tossica (per esempio confusione, disorientamento, sonnolenza e riduzione del livello di coscienza), sono stati osservati in pazienti affetti da compromissione della funzionalità renale che assumevano baclofene orale a dosi superiori a 5 mg al giorno. I pazienti con compromissione della funzionalità renale devono essere attentamente monitorati per una rapida diagnosi dei primi sintomi di tossicità.
E’ necessaria una particolare cautela in caso di assunzione concomitante di Lioresal con farmaci o medicinali che possono avere un impatto significativo sulla funzionalità renale. La funzionalità renale deve essere attentamente monitorata e il dosaggio giornaliero di Lioresal opportunamente adeguato per prevenire una tossicità da baclofene.
Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
In pazienti con grave tossicità da baclofene, oltre all’interruzione del trattamento può essere presa in considerazione, come trattamento alternativo, un’emodialisi non programmata. In questi pazienti l’emodialisi rimuove efficacemente baclofene dall’organismo, allevia i sintomi clinici di sovradosaggio ed abbrevia i tempi di recupero.
Disturbi urinari
Dal trattamento con Lioresal possono trovare giovamento disturbi neurogenici dello svuotamento della vescica.
Nei pazienti già affetti da ipertonia dello sfintere si può verificare una ritenzione acuta di urina; in questi casi si raccomanda cautela.
Test di laboratorio
In rari casi si sono verificati innalzamenti dei livelli delle aspartato aminotransferasi, delle fosfatasi alcaline e della glicemia. Devono quindi essere eseguiti periodici controlli, soprattutto nei pazienti con disfunzioni epatiche o diabete mellito, per essere sicuri che il farmaco non provochi alcuna alterazione delle malattie di base.
Interruzione brusca della terapia
Salvo si verifichino gravi effetti avversi, il trattamento deve essere sospeso sempre in modo graduale, riducendo progressivamente il dosaggio nell’arco di circa 1–2 settimane. A seguito di un’interruzione brusca della terapia con Lioresal, specialmente se di lunga durata, sono stati riportati ansietà e stati confusionali, delirio, allucinazioni, disturbi psicotici, maniacali o paranoidi, convulsione (stato epilettico), discinesia, tachicardia, ipertermia, rabdomiolisi e un temporaneo peggioramento della spasticità noto come „fenomeno di rimbalzo“.
Nei neonati, dopo esposizione intrauterina a Lioresal orale, sono state segnalate reazioni da sospensione di farmaco, incluse convulsioni post natali (vedere paragrafo 4.6).
Con la formulazione intratecale di Lioresal è stato riportato che le caratteristiche cliniche della sindrome da sospensione possono assomigliare a quelle osservate in caso di disreflessia autonomica, ipertermia maligna, sindrome neurolettica maligna o altre condizioni associate a stati ipermetabolici o rabdomiolisi diffusa.
Postura ed equilibrio
Lioresal deve essere impiegato con cautela qualora fosse necessaria la spasticità per il mantenimento della postura e per l’equilibrio nella locomozione (vedere paragrafo 4.2).
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Lioresal contiene amido di frumento. L’amido di frumento può contenere glutine, ma solo in tracce, ed è quindi considerato sicuro per le persone affette da morbo celiaco.
4.5. interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Interazioni osservate da tenere in considerazione:
Levodopa/inibitore delle dopa-decarbossilasi (carbidopa)
In pazienti con malattia di Parkinson in trattamento con Lioresal e levodopa (da sola o in combinazione con un inibitore della dopa-decarbossilasi) sono stati riportati casi di confusione mentale, allucinazioni, cefalea, nausea e agitazione. E’ stato anche riportato un peggioramento dei sintomi di parkinsonismo. Pertanto si deve prestare cautela quando si somministrano contemporaneamente Lioresal e levodopa/carbidopa.
Farmaci che provocano depressione del Sistema Nervoso Centrale (SNC)
Quando Lioresal viene somministrato in concomitanza ad altri farmaci che provocano depressione del SNC, inclusi altri rilassanti muscolari (come ad esempio tizanidina), ad oppioidi sintetici o ad alcool, può intensificarsi l'effetto sedativo (vedere paragrafo 4.7). Aumenta anche il rischio di depressione respiratoria. Inoltre è stata segnalata ipotensione con l’uso concomitante di morfina e baclofene intratecale. Nei pazienti con disfunzioni cardiopolmonari e debolezza dei muscoli respiratori si raccomanda un attento controllo della funzione respiratoria e cardiovascolare.
Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
Antidepressivi
Durante il trattamento concomitante con antidepressivi triciclici, l’effetto di Lioresal può essere potenziato, causando una spiccata ipotonia muscolare.
Litio
L’uso concomitante di Lioresal orale e litio è risultato in un peggioramento dei sintomi ipercinetici. Pertanto si deve prestare cautela quando si somministrano contemporaneamente Lioresal e litio.
Antipertensivi
Poichè un trattamento concomitante con antipertensivi può ulteriormente diminuire la pressione arteriosa, occorre aggiustare di conseguenza la dose dell'antipertensivo.
Farmaci che riducono la funzionalità renale
I farmaci o i medicinali che possono significativamente influenzare la funzionalità renale possono ridurre l’eliminazione di baclofene producendo effetti tossici (vedere paragrafo 4.4).
4.6. fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non esistono studi adeguati e controllati in donne in stato di gravidanza. Il baclofene attraversa la barriera placentare. Baclofene somministrato per via orale aumenta l’incidenza di onfalocele (ernia ombelicale) nei feti di ratti trattati ad alte dosi. Non sono stati osservati effetti teratogeni nel topo e nel coniglio (vedere paragrafo 5.3).
Pertanto Lioresal non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che il beneficio atteso sia superiore al rischio potenziale per il feto.
Nei neonati, dopo esposizione intrauterina a Lioresal orale, sono state segnalate reazioni da sospensione di farmaco, incluse convulsioni post natali (vedere paragrafo 4). E’ stato segnalato un caso di sospetta reazione da interruzione (convulsioni generalizzate) in un neonato di una settimana la cui madre aveva assunto baclofene durante la gravidanza. Le convulsioni, che erano refrattarie a diversi anticonvulsivanti, sono cessate entro 30 minuti dalla somministrazione di baclofene al neonato.
Allattamento
Nelle madri trattate con Lioresal a dosi terapeutiche la sostanza attiva passa nel latte materno, ma in quantità talmente ridotte che non si prevedono effetti indesiderati per il lattante.
Fertilità
Non ci sono dati disponibili sull’effetto di baclofene sulla fertilità umana.
Nei ratti trattati con dosi non tossiche baclofene non ha pregiudicato la fertilità sia maschile che femminile.
4.7. effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Lioresal può essere associato a effetti indesiderati quali capogiri, sedazione, sonnolenza e compromissione della capacità visiva (vedere paragrafo 4.8) che possono ridurre la capacità di reazione del paziente. I pazienti che hanno presentato tali eventi avversi devono essere avvisati di astenersi dal guidare e dall’utilizzare macchinari.
4.8. effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati si verificano soprattutto all'inizio della terapia (es. sedazione, sonnolenza), quando il dosaggio viene aumentato troppo rapidamente, oppure quando sono impiegate alte dosi o se il paziente è anziano. Essi sono comunque spesso transitori e possono essere eliminati o attenuati riducendo il dosaggio, e raramente sono tanto gravi da rendere necessaria l'interruzione del trattamento. Nei pazienti con storia di malattie psichiatriche o con disturbi circolatori cerebrali (per es. infarto cerebrale) e nei pazienti anziani le reazioni possono essere più gravi.
In pazienti epilettici, si può osservare una diminuzione della soglia convulsiva e attacchi convulsivi.
Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
Alcuni pazienti hanno mostrato aumento della spasticità muscolare come reazione paradossa al trattamento.
E’ noto che molti degli effetti secondari segnalati sono associabili alla malattia di base trattata.
Le reazioni avverse (Tabella 1) sono elencate secondo la convenzione MedDRA sulla frequenza: Molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1
Patologie del sistema nervoso | |
Molto comune | Sedazione, sonnolenza |
Comune | Capogiri, atassia, tremore, cefalea, nistagmo |
Raro | Parestesia, disartria, disgeusia |
Non nota | Sindrome da apnea del sonno* |
Patologie dell’occhio | |
Comune | Compromissione della capacità visiva, disturbi dell’accomodazione |
Patologie cardiache | |
Comune | Gittata cardiaca diminuita |
Non nota | Bradicardia |
Patologie vascolari | |
Comune | Ipotensione |
Patologie gastrointestinali | |
Molto comune | Nausea |
Comune | Malessere gastrointestinale, stipsi, diarrea, conati di vomito, vomito, secchezza delle fauci |
Raro | Dolore addominale |
Patologie epatobiliari | |
Raro | Funzionalità epatica anormale |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Comune | Eruzione cutanea, iperidrosi |
Non nota | Orticaria |
Patologie renali e urinarie | |
Comune | Pollachiuria, enuresi, disuria |
Raro | Ritenzione urinaria |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | |
Raro | Disfunzione erettile |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Comune | Depressione respiratoria |
Disturbi psichiatrici | |
Comune | Stato confusionale, allucinazioni, depressione, insonnia, stato euforico, incubi |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Comune | Debolezza muscolare, mialgia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Comune | Affaticamento |
Molto raro | Ipotermia |
Non nota | Sindrome da astinenza** (vedere paragrafo 4.4) |
Esami diagnostici | |
Non nota | Aumento della glicemia |
* Casi di sindrome centrale da apnea del sonno sono stati osservati con baclofene a dosi elevate (≥ 100 mg) in pazienti dipendenti dall’alcol
** Dopo esposizione intrauterina a Lioresal orale, sono state anche segnalate reazioni da sospensione di farmaco, incluse convulsioni post natali.
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Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.
4.9. sovradosaggio
Segni e sintomi
Principalmente si osservano segni di depressione nervosa centrale, quali sonnolenza, diminuzione dello stato di coscienza, depressione respiratoria, coma.
E' anche possibile che si manifestino confusione, allucinazioni, agitazione, convulsione, elettroencefalogramma anormale (pattern di burst suppression e onde trifasiche), disturbo dell'accomodazione, riflesso pupillare alterato; ipotonia muscolare generalizzata, mioclonia, iporeflessia o areflessia; vasodilatazione periferica, ipotensione o ipertensione, bradicardia, tachicardia o aritmia cardiaca; ipotermia; nausea, vomito, diarrea, ipersecrezione salivare; enzimi epatici aumentati; rabdomiolisi. Pazienti con insufficienza renale possono sviluppare segni di overdose anche a basse dosi di Lioresal orale (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
La contemporanea assunzione di sostanze o di farmaci attivi sul SNC (per es. alcol, diazepam, antidepressivi triciclici) può provocare un peggioramento della sindrome da iperdosaggio.
Trattamento
Non è noto un antidoto specifico.
Per complicazioni quali ipotensione, ipertensione, convulsioni, disturbi gastrointestinali e depressione respiratoria o cardiovascolare, devono essere intraprese misure a supporto e trattamento sintomatico.
Dopo l’ingestione di un quantitativo potenzialmente tossico, deve essere preso in considerazione il carbone attivo, soprattutto nel primo periodo dopo l’ingestione.
La decontaminazione gastrica (es.: lavanda gastrica) deve essere presa in considerazione, caso per caso, soprattutto nel primo periodo (60 minuti) dopo l’ingestione di un iperdosaggio potenzialmente rischioso per la sopravvivenza. Pazienti comatosi o con convulsioni devono essere intubati prima della decontaminazione gastrica.
Poichè il farmaco viene eliminato principalmente per via renale, si raccomanda di aumentare l'apporto di liquidi ed eventualmente di somministrare un diuretico. L’emodialisi (a volte non programmata) può essere utile in caso di avvelenamento grave associato ad insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4).
In caso di convulsioni somministrare diazepam e.v, con cautela.
5. proprietà farmacologiche
5.1. proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Miorilassanti ad azione centrale, codice ATC: M03B X01.
Meccanismo d’azione
Lioresal è un antispastico molto efficace; il baclofene, infatti, deprime il riflesso di trasmissione monosinaptico e polisinaptico nel midollo spinale probabilmente stimolando i recettori GABA-B, che inibiscono il rilascio degli aminoacidi eccitatori, glutammato e aspartato.
Effetti farmacodinamici
La trasmissione neuromuscolare non è influenzata dal baclofene. La sostanza attiva esercita un'azione antinocicettiva. Nei disturbi neurologici associati a spasmi dei muscoli scheletrici, l'effetto clinico di Lioresal assume la forma di un'azione benefica sulle contrazioni del riflesso muscolare e migliora in modo marcato lo spasmo doloroso, l'automatismo ed il clono. Lioresal migliora la mobilità del paziente, facilitando le attività quotidiane e la fisioterapia. La prevenzione e la cura delle piaghe da decubito, ed il miglioramento della qualità del sonno (dovuto all’eliminazione degli spasmi muscolari
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dolorosi) e della funzione della colecisti e dello sfintere, sono stati osservati come effetti indiretti del trattamento con Lioresal, che scaturisce in una migliore qualità di vita per il paziente.
Il baclofene stimola la secrezione dell’acido gastrico.
5.2. proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
Il baclofene viene rapidamente e completamente assorbito dal tratto gastro-intestinale.
Dopo somministrazione orale in dose singola di 10, 20 e 30 mg di baclofene, i picchi di concentrazione plasmatica si ottengono rispettivamente a circa 180, 340 e 650 nanogrammi/ml e sono registrati dopo 0,5 – 1,5 ore. Le corrispondenti aree sotto la curva sono proporzionali alla dose.
Distribuzione
Il volume di distribuzione del baclofene è di 0,7 L/kg. Il legame alle proteine plasmatiche è di circa il 30% ed è costante nel range di concentrazione da 10 nanogrammi/ml a 300 microgrammi/ml. Nel liquido cerebrospinale si hanno concentrazioni di sostanza attiva circa 8,5 volte inferiori rispetto a quelle plasmatiche.
Biotrasformazione
Il baclofene è metabolizzato solo in piccola parte. Il principale metabolita, acido β (p-clorofenil)-4-idrossibutirrico, ottenuto per deaminazione, è farmacologicamente inattivo.
Eliminazione
L'emivita plasmatica del baclofene è di circa 3–4 ore. Il baclofene viene eliminato principalmente in forma immodificata. Entro 72 ore circa il 75% della dose viene eliminata per via renale, circa il 5% di questa quantità è sottoforma di metaboliti. Il rimanente della dose, incluso il 5% dei metaboliti, è escreto con le feci.
Popolazioni speciali
Pazienti anziani (età ≥ 65 anni)
Virtualmente la farmacocinetica nei pazienti anziani è la stessa di quella che si riscontra nei pazienti al di sotto dei 65 anni. Dopo la somministrazione di una singola dose orale, i pazienti anziani hanno un’eliminazione più lenta ma un’esposizione sistemica del baclofene simile a quella degli adulti al di sotto dei 65 anni. L’estrapolazione dei risultati ottenuti con il trattamento con dosi ripetute suggerisce che non ci sono differenze significative tra i pazienti al di sotto dei 65 anni e i pazienti anziani.
Popolazione pediatrica
In seguito a somministrazione orale di 2,5 mg di Lioresal compresse in bambini di età compresa tra 2 e 12 anni, sono stati riportati valori di Cmax pari a 62,8±28,7 nanogrammi/ml, valori di Tmax compresi tra 0,95–2 ore, un valore medio di clearance plasmatica di 315,9 ml/h/kg, volume di distribuzione pari a 2,58 l/kg e emivita pari a 5–10 ore.
Compromissione della funzionalità epatica
Non ci sono dati di farmacocinetica disponibili in pazienti con compromissione della funzionalità epatica in terapia con Lioresal. Tuttavia, poiché il fegato non gioca un ruolo significativo nel metabolismo di baclofene, è improbabile che la farmacocinetica di Lioresal sia modificata in modo clinicamente significativo nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica.
Compromissione della funzionalità renale
Non ci sono studi controllati di farmacocinetica clinica in pazienti con compromissione della funzionalità renale in terapia con Lioresal. Baclofene viene eliminato prevalentemente immodificato nelle urine. Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale si deve prendere in considerazione un aggiustamento del dosaggio di baclofene in base ai suoi livelli sistemici; la tempestiva emodialisi è un mezzo efficace per rimuovere il baclofene in eccesso nel circolo sistemico.
Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
5.3. dati preclinici di sicurezza
Tossicità riproduttiva
Nel ratto baclofene, somministrato per via orale a dosi non tossiche per la madre, non ha mostrato di provocare effetti indesiderati sulla fertilità o sullo sviluppo postnatale. Baclofene somministrato per via orale ha mostrato di aumentare l’incidenza di onfalocele (ernia ombelicale) nei feti di ratti trattati con dosi superiori di circa 8,3 volte la dose massima orale (espressa in mg/kg) raccomandata per l’uso nell’uomo. Questa anomalia non è stata osservata nel topo e nel coniglio. Baclofene somministrato per via orale ha mostrato di causare ritardo nella crescita fetale (ossificazione delle ossa) a dosi che hanno determinato anche tossicità per la madre nel ratto e nel coniglio.
Mutagenesi e carcinogenesi
Dai test condotti in batteri, cellule di mammifero, lieviti e Hamster cinese il potenziale mutageno e genotossico di baclofene è risultato negativo. I dati disponibili suggeriscono che è improbabile che baclofene possieda potenziale mutageno.
Baclofene non ha mostrato potenziale cancerogeno in uno studio di 2 anni condotto nel ratto. In femmine di ratti trattate per 2 anni con baclofene a dosi massime (50 – 100 mg/kg) si è verificato un aumento apparentemente correlato alla dose nell’incidenza di cisti ovariche e di ipertrofia e/o emorragia delle ghiandole surrenali.
6. informazioni farmaceutiche
6.1.
6.1.Silice colloidale anidra; cellulosa microcristallina; magnesio stearato; povidone; amido di frumento.
6.2.
6.2.Non pertinente.
6.3. periodo di validità
3 anni.
6.4. precauzioni particolari per la conservazione
Proteggere dal calore e dall'umidità.
6.5. natura e contenuto del contenitore
6.5. natura e contenuto del contenitoreBlister PVC atossico
Scatola contenente 50 compresse da 10 mg.
Scatola contenente 50 compresse da 25 mg.
6.6.
6.6.Nessuna istruzione particolare.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercioNovartis Farma S.p.A.
Largo Umberto Boccioni 1 21040 Origgio VA
Italia
Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
8. NUMERI DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Lioresal 10 mg compresse
AIC n. 022999015
AIC n. 022999027
Lioresal 25 mg compresse
9.
9.Data della prima autorizzazione : 31 dicembre 1973
Data del rinnovo più recente : 01 giugno 2010
10.
1. denominazione del medicinale
Lioresal 10 mg/20 ml soluzione iniettabile per uso intratecale
Lioresal 10 mg/5 ml soluzione iniettabile per uso intratecale
Lioresal 0,05 mg/1 ml soluzione iniettabile per uso intratecale
2. composizione qualitativa e quantitativa
Il principio attivo è: baclofene [(RS)-4-amino-3-(4-clorofenil) acido butanoico]
Una fiala con 20 ml di soluzione iniettabile contiene : baclofene 10 mg
Una fiala con 5 ml di soluzione iniettabile contiene : baclofene 10 mg
Una fiala con 1 ml di soluzione iniettabile contiene : baclofene 0,05 mg
Eccipienti con effetti noti: sodio cloruro
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
3. forma farmaceutica
Soluzione iniettabile per iniezione intratecale o per infusione intratecale.
4. informazioni cliniche
4.1. indicazioni terapeutiche
Adulti
Lioresal intratecale è indicato nei pazienti affetti da grave spasticità cronica associata a sclerosi multipla, a lesioni o ad altre patologie del midollo spinale che non rispondono a terapie antispastiche orali (incluso Lioresal orale) e/o nei pazienti che abbiano effetti collaterali inaccettabili con le dosi terapeuticamente valide di tali antispastici.
Lioresal intratecale è stato impiegato con successo nei pazienti con spasticità cerebrale, ad esempio nei casi di paralisi cerebrale, lesioni del cranio o infarti cerebrali; tuttavia, l'esperienza clinica è limitata.
Sono stati inoltre trattati con successo anche alcuni pazienti affetti da tetano, per ridurre l'iperreflessia, le clonie e il trisma.
Popolazione pediatrica
Lioresal è indicato in pazienti da 4 a < 18 anni di età con grave spasticità cronica di origine cerebrale o spinale (associata a trauma, sclerosi multipla o altra patologia del midollo spinale) non responsivi agli antispastici somministrati per via orale (incluso baclofene per via orale) e/o che hanno avuto effetti indesiderati inaccettabili a dosi orali efficaci.
4.2. posologia e modo di somministrazione
Posologia
Lioresal intratecale è destinato alla somministrazione in bolo singolo con dosi di prova (con catetere spinale o lombare) e per uso cronico con una pompa impiantabile adatta per la somministrazione continua di Lioresal intratecale nello spazio intratecale.
Per stabilire il regime posologico ottimale ogni paziente viene sottoposto ad una fase di selezione iniziale con bolo intratecale, a cui fa seguito una titolazione della dose individuale molto accurata
Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
prima della terapia di mantenimento. Ciò è necessario per la grande variabilità individuale delle dosi terapeutiche ottimali.
Fase di selezione
Prima di iniziare un'infusione cronica con Lioresal intratecale, i pazienti devono dimostrare di rispondere al trattamento con baclofene intratecale in bolo nella fase di selezione. Viene generalmente somministrata mediante iniezione lombare o un catetere intratecale una dose test di Lioresal in bolo per verificarne la risposta.
Di solito la dose test iniziale è di 25 microgrammi o di 50 microgrammi, incrementabile di 25 microgrammi ad intervalli di 24 ore, fino a che si osservi una risposta clinica di durata compresa tra 4 e 8 ore; la dose deve essere somministrata interamente in non meno di un minuto.
A questo scopo sono particolarmente adatte le fiale a basso dosaggio (0,05 mg/1 ml, corrispondenti a 50 microgrammi/ml).
La prima dose deve essere somministrata in ambiente attrezzato per la rianimazione.
Per poter definire un paziente responsivo alla terapia deve verificarsi una significativa diminuzione del tono muscolare e/o della frequenza e/o della gravità degli spasmi.
La sensibilità al trattamento con Lioresal intratecale è molto variabile da soggetto a soggetto. Si sono verificati casi di grave sovradosaggio (coma) in pazienti adulti trattati con una dose test di 25 microgrammi.
I pazienti che non rispondono a una dose test di 100 microgrammi non devono essere trattati con ulteriori quantità di farmaco e non devono essere inclusi in un trattamento cronico per infusione intratecale.
Popolazione pediatrica
Per pazienti da 4 a < 18 anni di età la dose test iniziale con puntura lombare deve essere di 25–50 microgrammi/die basandosi sull’età e sul peso del bambino. I pazienti che non sono responsivi possono ricevere un incremento di dose di 25 microgrammi/die ogni 24 ore. Nei pazienti pediatrici, la dose massima di selezione non deve essere superiore a 100 microgrammi/die.
Titolazione della dose
Dopo aver avuto conferma, con le dosi test in bolo, che il paziente è responsivo al trattamento con Lioresal intratecale, si decide un'infusione intratecale utilizzando un adatto dispositivo di rilascio.
Per determinare la dose giornaliera totale iniziale di Lioresal intratecale da impiegare nel dispositivo, bisogna raddoppiare la dose che nella fase di selezione ha dato un effetto positivo e somministrarla in un periodo di 24 ore. Nel caso in cui l'efficacia della dose in bolo sia durata più di 12 ore, la dose iniziale giornaliera deve essere uguale alla dose bolo somministrata però lentamente nelle 24 ore. Nelle prime 24 ore il dosaggio non deve essere aumentato.
Dopo le prime 24 ore, il dosaggio deve essere adattato lentamente, con piccole variazioni giornaliere in modo da raggiungere l'effetto desiderato, incrementando la dose dal 10 al 30% così da evitare un sovradosaggio.
Pazienti con spasticità di origine cerebrale: dopo le prime 24 ore la dose è aggiustata lentamente su base giornaliera, per ottenere l'effetto desiderato. Per evitare un sovradosaggio gli incrementi non devono essere superiori al 5–15%.
Con le pompe programmabili il dosaggio deve essere aumentato solo una volta ogni 24 ore. Per le pompe non programmabili con un catetere di 76 cm che rilasci 1 ml al giorno, è meglio rispettare intervalli di 48 ore prima di valutare la risposta. Se la dose giornaliera è stata aumentata significativamente e non si è osservato alcun effetto clinico, si raccomanda di controllare il funzionamento della pompa o del catetere.
L'esperienza con dosi superiori a 1000 microgrammi al giorno è limitata.
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I pazienti, in fase di selezione o nel periodo di titolazione del dosaggio che segue l'impianto della pompa, devono essere attentamente controllati e ricoverati in un ambiente perfettamente equipaggiato. Occorre avere sempre a disposizione strumenti per la rianimazione, nel caso si verificasse un improvviso pericolo di vita o gravi reazioni avverse. L'impianto della pompa deve avvenire solamente in centri altamente qualificati per questo tipo di intervento, in modo da minimizzare i rischi della fase peri-operatoria.
Terapia di mantenimento
L'obiettivo clinico è quello di mantenere per quanto possibile il tono muscolare normale, di minimizzare la frequenza e la gravità degli spasmi senza indurre effetti indesiderati intollerabili. Deve essere utilizzato il dosaggio più basso che produce una risposta efficace.
Il mantenimento di qualche spasticità è auspicato per evitare una sensazione di “paralisi” da parte del paziente. Inoltre, un certo grado di tono muscolare e di spasmi muscolari possono aiutare nel supportare la funzione circolatoria e possibilmente prevenire la trombosi venosa profonda.
Per mantenere una risposta ottimale durante la terapia cronica, molti pazienti richiedono un graduale aumento della dose nel tempo; ciò può essere dovuto ad una diminuita responsività alla terapia oppure ad un progressivo peggioramento della malattia.
Per mantenere opportunamente il controllo dei sintomi, la dose giornaliera può essere gradualmente aumentata dal 10 al 30%; l'aumento può essere ottenuto adeguando la velocità di rilascio della pompa e/o la concentrazione di Lioresal intratecale nel serbatoio. La dose giornaliera può inoltre essere ridotta dal 10 al 20% nel caso in cui il paziente mostrasse effetti collaterali.
La necessità di aumentare la dose può suggerire un'ostruzione del catetere, una sua dislocazione dalla sede o un malfunzionamento della pompa.
La dose di mantenimento per l'infusione intratecale continua di baclofene può variare da 10 microgrammi/die a 1200 microgrammi/die; la maggior parte dei pazienti risponde bene a dosi comprese tra 300–800 microgrammi/die.
Nei trattamenti a lungo termine, circa il 5% dei pazienti diventa refrattario ad un aumento del dosaggio, per tolleranza o per problemi di rilascio del farmaco (vedere paragrafo 4.4, sez. “Sospensione"). Questa tolleranza può essere trattata con la riduzione graduale della dose di Lioresal intratecale per un periodo da 2 a 4 settimane passando a metodi alternativi per il trattamento della spasticità (es. solfato di morfina puro intratecale). Dopo alcuni giorni si può recuperare la risposta al Lioresal intratecale e il trattamento deve ripartire dalla dose iniziale da infondere, a cui far seguire una fase di titolazione per evitare un sovradosaggio.
Quando si passa da Lioresal intratecale a morfina e viceversa, bisogna operare con cautela (vedere paragrafo 4.5).
Sono sempre necessari i controlli clinici per la verifica dell'adeguatezza della dose, del funzionamento dell'apparecchio, il monitoraggio di eventuali effetti collaterali o segni d’infezioni.
Sospensione
Fatta eccezione per situazioni di emergenza correlate a sovradosaggi o per effetti collaterali particolarmente gravi, il trattamento con Lioresal intratecale deve sempre essere interrotto gradualmente, diminuendo progressivamente la dose. Lioresal intratecale non deve essere sospeso improvvisamente (vedere paragrafo 4.4).
Specifiche del sistema di rilascio
Le fiale da 10 mg/5 ml e da 10 mg/20 ml di Lioresal intratecale sono state messe a punto specificatamente per le pompe per infusione.
La concentrazione da utilizzare dipende dalla dose totale giornaliera da dispensare e dalla velocità di rilascio della pompa stessa. Per raccomandazioni più specifiche si raccomanda di consultare il manuale del costruttore della pompa.
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Regime del sistema di rilascio
Lioresal intratecale viene spesso somministrato per infusione continua immediatamente dopo l'impianto della pompa. Dopo aver ben identificato la dose giornaliera e lo stato funzionale del paziente e aver di conseguenza impostato la pompa, si può iniziare l'uso di un più complesso sistema di rilascio, in modo da ottimizzare il controllo della spasticità al suo variare circadiano. Ad esempio, i pazienti che hanno un aumento degli spasmi durante la notte possono aver bisogno di aumentare la posologia in quelle ore del 20%. Le modifiche della velocità del flusso devono essere programmate con 2 ore di anticipo rispetto al momento in cui si desidera avere l'effetto clinico.
L'esperienza clinica con Lioresal intratecale in pazienti inferiori ai 18 anni è molto limitata.
Popolazioni speciali
Insufficienza renale
Non sono stati condotti studi in pazienti con insufficienza renale in terapia con Lioresal intratecale. Poiché il baclofene è primariamente eliminato in forma immodificata attraverso i reni, in pazienti con compromissione della funzione renale, bisogna somministrarlo con particolare cura e cautela (vedere paragrafo 4.4).
Insufficienza epatica
Non sono stati condotti studi in pazienti con insufficienza epatica in terapia con Lioresal intratecale. Poiché il fegato non gioca alcun ruolo significativo nel metabolismo del baclofene dopo somministrazione intratecale di Lioresal, non si raccomanda alcun aggiustamento di dosaggio. Pertanto, non è previsto che l’insufficienza epatica influenzi l’esposizione sistemica al farmaco.
Popolazione pediatrica
In bambini di età da 4 a < 18 anni con spasticità di origine cerebrale e spinale, la dose di mantenimento iniziale per infusione continua a lungo termine di Lioresal intratecale è compresa tra 25 e 200 microgrammi/die (dose mediana: 100 microgrammi/die). La dose di mantenimento deve essere aggiustata sulla base della risposta clinica individuale e pertanto la dose totale giornaliera tende ad aumentare nel tempo durante la terapia. Con dosi maggiori di 1000 microgrammi/die l’esperienza è limitata.
La sicurezza e l’efficacia di Lioresal intratecale per il trattamento della spasticità grave di origine cerebrale o spinale in bambini di età inferiore ai 4 anni non è stata stabilita (vedere anche paragrafo 4.4).
Anziani
Durante gli studi clinici, molti pazienti di oltre 65 anni di età sono stati trattati con Lioresal intratecale senza aumento dei rischi rispetto ai pazienti più giovani. Non sono da attendersi problemi specifici per questo gruppo di età poiché le dosi sono calcolate individualmente (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione
L'efficacia del Lioresal intratecale è stata dimostrata con studi clinici randomizzati e controllati utilizzando un sistema d’infusione dedicato programmabile. Questo dispositivo è un sistema impiantabile dotato di serbatoi ricaricabili per il rilascio del farmaco; viene impiantato in una tasca sottocutanea generalmente nella parete addominale. Il dispositivo è connesso ad un catetere intratecale che raggiunge per via sottocutanea lo spazio subaracnoideo.
La somministrazione intratecale di Lioresal mediante un sistema impiantabile deve essere effettuata solo da medici in possesso delle opportune conoscenze e con esperienza. Le informazioni specifiche per l'impianto, la programmazione e/o la ricarica della pompa impiantabile vengono fornite dai costruttori della pompa e devono essere attentamente seguite.
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1.
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Il farmaco non deve essere somministrato per via endovenosa, intramuscolare, sottocutanea o epidurale.
Epilessia farmacoresistente.
Per “Gravidanza e allattamento” vedere paragrafo 4.6.
4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Supervisione medica
Si raccomanda di impiantare la pompa solo dopo che sia stata valutata la risposta del paziente all'iniezione in bolo di Lioresal intratecale e/o alla titolazione. Visti i rischi a cui può andare incontro il paziente nella fase iniziale della somministrazione e titolazione di Lioresal intratecale (depressione del sistema nervoso centrale, collasso cardiovascolare, insufficienza respiratoria), Lioresal intratecale deve essere usato in ambiente medico adeguatamente equipaggiato, seguendo attentamente le istruzioni riportate al paragrafo 4.2 “Posologia e modo di somministrazione”. Nel caso di pericolo di vita e grave sovradosaggio, devono essere pronti dispositivi di rianimazione. Prima di effettuare una terapia con Lioresal per via intratecale, i medici devono essere adeguatamente istruiti.
Monitoraggio del paziente
Dopo l'impianto della pompa, particolarmente durante la fase iniziale dell'utilizzo della pompa e ogni qual volta la dose rilasciata dalla pompa e/o la concentrazione di baclofene nel serbatoio viene modificata, il paziente deve essere attentamente controllato fino a che si sia sicuri che la risposta del paziente all'infusione sia accettabile e stabile.
E' importante che il paziente, i medici che lo seguono, e tutti coloro coinvolti nella cura del paziente stesso, ricevano corrette informazioni sui rischi legati a questo tipo di trattamento. Ogni persona coinvolta nel trattamento e nella cura del paziente deve conoscere i segni e i sintomi di un sovradosaggio, le procedure da seguire in questo caso e come manipolare in ambiente domestico la pompa.
Fase di selezione
Durante la somministrazione della dose test iniziale (fase di selezione) è molto importante controllare attentamente la funzione respiratoria e cardiovascolare del paziente, specialmente se il paziente stesso presenta problemi cardiopolmonari e debolezza dei muscoli respiratori o sia stato trattato contemporaneamente con farmaci a base di benzodiazepine od oppiacei, che possono aumentare il rischio di depressione respiratoria.
Prima della fase iniziale di selezione con Lioresal intratecale il paziente non deve presentare sintomi d’infezioni, poiché la presenza di un'infezione sistemica può interferire con la reale risposta del paziente all'iniezione in bolo del Lioresal intratecale.
Impianto della pompa
Prima dell’impianto della pompa il paziente non deve presentare sintomi d’infezioni, poiché la presenza di un'infezione sistemica può aumentare il rischio di complicazioni chirurgiche. Inoltre, un'infezione può complicare la fase di definizione della dose. Un’infezione o l’errata applicazione del catetere intratecale può determinare l’improvvisa interruzione della somministrazione di Lioresal intratecale e l’insorgenza di sindrome neurolettica maligna e ipertermia (vedere 4.4, sez. “Effetti da sospensione”).
Riempimento del serbatoio
Il riempimento del serbatoio deve essere effettuato da personale adeguatamente preparato e qualificato, seguendo le indicazioni del fabbricante della pompa.
L'intervallo di riempimento del serbatoio deve essere attentamente calcolato in modo da prevenire il completo svuotamento dello stesso, che può causare una ricomparsa di grave spasticità o l’insorgenza di sindrome neurolettica maligna, ipertermia e stati confusionali (vedere 4.4, sez. “Sospensione”).
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Il riempimento deve essere condotto in condizioni di massima asepsi, per evitare contaminazioni microbiche e gravi infezioni a carico del Sistema Nervoso Centrale. Dopo ogni riempimento o manipolazione del serbatoio bisogna osservare attentamente la situazione clinica del paziente.
Ulteriori considerazioni per la determinazione della dose
Per prevenire un’eccessiva ipotonia e conseguenti cadute, Lioresal intratecale deve essere utilizzato con cautela qualora un certo grado di spasticità sia necessaria per mantenere la posizione eretta e per bilanciare la deambulazione o qualora sia usata per mantenere le principali funzioni.
Infatti, può essere importante mantenere un certo tono muscolare e permettere degli spasmi occasionali per supportare la funzione circolatoria e prevenire la formazione di trombosi venose profonde.
Prima di iniziare il trattamento con Lioresal intratecale, si deve tentare di interrompere i trattamenti concomitanti a base di antispastici orali, per evitare un possibile sovradosaggio o interazioni tra farmaci; in questa fase il medico deve seguire attentamente il paziente. Tuttavia, si deve evitare la brusca riduzione o interruzione delle terapie antispastiche concomitanti durante l'uso cronico di Lioresal intratecale.
Precauzioni per pazienti pediatrici
I bambini devono avere un peso corporeo sufficiente per applicare la pompa impiantabile per infusione cronica. L’uso di Lioresal intratecale nella popolazione pediatrica deve essere prescritto solo da medici specialisti in possesso delle opportune conoscenze e con esperienza. I dati clinici sulla sicurezza ed efficacia dell’uso di Lioresal intratecale nei bambini al di sotto dei 4 anni d’età sono molto limitati.
Precauzioni per particolari categorie di pazienti
Nei pazienti con anormalità nella circolazione del liquido cefalo-rachidiano , la distribuzione del farmaco, e come conseguenza, la sua attività antispastica possono risultare inadeguate.
I pazienti con disturbi psicotici , con schizofrenia , con stati confusionali o con Morbo di Parkinson devono essere trattati con Lioresal intratecale con molta cautela e tenuti sotto stretto controllo, in quanto sono state osservate esacerbazioni delle sopradescritte patologie durante la somministrazione orale di Lioresal.
La terapia con Lioresal deve accompagnarsi a uno stretto controllo dei pazienti che presentano fattori di rischio addizionali per il suicidio. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere allertati circa la necessità di monitorare peggioramenti clinici, pensieri o comportamenti suicidi oppure cambiamenti insoliti nel comportamento e di consultare immediatamente il medico qualora si presentino tali sintomi (vedere paragrafo 4.8).
Particolare attenzione va prestata a pazienti affetti da epilessia ; sono stati riportati casi di crisi epilettiche durante un sovradosaggio o una sospensione di Lioresal intratecale, così come in pazienti trattati con dosi terapeutiche di Lioresal intratecale.
Lioresal intratecale deve essere usato con cautela nei pazienti con alterazioni del sistema nervoso autonomo quale disreflessia autonomica. La presenza di stimoli nocicettivi o la brusca sospensione di Lioresal intratecale possono causare episodi di alterazioni del sistema nervoso autonomo quale disreflessia autonomica.
Lioresal deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza cerebrovascolare o respiratoria, poiché queste condizioni possono essere esacerbate dal baclofene.
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Sono molto improbabili interazioni tra il Lioresal intratecale e disturbi latenti, non collegati con il SNC ; infatti, la biodisponibilità sistemica del farmaco dopo somministrazione intratecale è di fatto molto più bassa rispetto ad una somministrazione orale.
Tuttavia, dopo una terapia orale con Lioresal, alcune osservazioni suggeriscono che bisogna prestare cautela nelle seguenti situazioni: precedenti di ulcera peptica, ipertonia sfinterica preesistente.
Per pazienti con spasticità dovuta a trauma cranico, si raccomanda di non procedere con la terapia a lungo termine di Lioresal intratecale, fino a che i sintomi di spasticità non si stabilizzano (almeno un anno dopo il trauma).
Insufficienza renale
Dopo trattamento orale con Lioresal sono stati riportati esiti neurologici gravi in pazienti con insufficienza renale. Perciò deve essere esercitata cautela quando si somministra Lioresal intratecale a pazienti con insufficienza renale.
Pazienti anziani > 65 anni
I pazienti anziani possono essere più suscettibili agli effetti collaterali del Lioresal orale nello stadio della titolazione e lo stesso concetto può essere applicato al Lioresal intratecale.
Effetti da sospensione (inclusa la sospensione per cattivo funzionamento del catetere di infusione o del dispositivo di rilascio)
L’improvvisa sospensione del trattamento con Lioresal intratecale, indipendentemente dalla causa, ha prodotto un'aumentata spasticità, prurito, parestesia e ipotensione, con conseguente stato d’iperattività con rapidi spasmi incontrollati, ipertermia e sintomi legati a sindrome neurolettica maligna (SNM), (es. stato mentale alterato e rigidità muscolare). In rari casi sono stati riportati attacchi epilettici, convulsioni/epilessia, rabdomiolisi, coagulopatia, insufficienza pluri-organica e morte. Tutti i pazienti sottoposti a terapia con Lioresal intratecale sono potenzialmente a rischio in seguito a sospensione.
Alcune caratteristiche cliniche associate alla sospensione di Lioresal per via intratecale possono provocare disreflessia autonomica, infezione (sepsi), ipertermia maligna, sindrome neurolettica maligna o altre condizioni associate ad uno stato ipermetabolico o a rabdomiolisi diffusa.
I pazienti e coloro che li assistono devono essere informati dell'importanza della programmazione delle visite per la ricarica e ben educati sui segnali e sintomi della sospensione di Lioresal intratecale, particolarmente quelli che si manifestano nella fase iniziale della sindrome da sospensione (es. priapismo)
In molti casi i sintomi da sospensione sono comparsi da poche ore a pochi giorni dopo l'interruzione della terapia con baclofene. Tra le cause comuni dell'improvvisa interruzione della terapia con baclofene intratecale si annoverano il cattivo funzionamento del catetere di infusione (soprattutto scollegamento), scarso volume nel serbatoio della pompa di infusione, scaricamento della batteria e cattivo funzionamento del dispositivo di rilascio (vedere paragrafo 4.8). Sono stati segnalati episodi di cattivo funzionamento del dispositivo di rilascio che hanno portato ad un alterato rilascio di farmaco con conseguenti sintomi da sospensione incluso il decesso.
Al fine di prevenire un'improvvisa sospensione del baclofene intratecale è necessario quindi prestare particolare attenzione alla programmazione ed al monitoraggio del sistema di infusione, alla pianificazione della ricarica, alle procedure e agli allarmi delle pompe. Il trattamento suggerito per la sospensione di Lioresal intratecale consiste nella ripresa di Lioresal intratecale al dosaggio uguale o vicino a quello in essere prima dell’interruzione. Tuttavia, se il ripristino del rilascio intratecale risulta rallentato, il trattamento con farmaci agonisti GABAergici come Lioresal orale, oppure con benzodiazepine orali, enterali o endovenose può prevenire sequele potenzialmente fatali. Non si deve far ricorso a Lioresal orale da solo per bloccare la progressione degli effetti da sospensione di baclofene intratecale.
Massa infiammatoria sulla cima del catetere impiantato
Sono stati riportati casi di massa infiammatoria sulla cima del catetere impiantato che possono sfociare in gravi compromissioni neurologiche, inclusa paralisi. Sebbene siano state riportate con Lioresal
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intratecale, non sono state confermate dalla MRI a contrasto o dalla istopatologia. Non vi sono stati casi associati con baclofene come unica terapia. Studi preclinici in modelli animali hanno dimostrato che la formazione di massa infiammatoria è direttamente correlata ad alta dose e/o alta concentrazione di oppioidi intratecali e che nessuna massa infiammatoria si è formata con baclofene intratecale come unico agente.
I sintomi più frequenti associati con la massa infiammatoria sono: 1) risposta terapeutica diminuita (peggioramento della spasticità, ricomparsa di spasticità prima ben controllata, sintomi da sospensione, scarsa risposta a dosi crescenti o a incrementi di dosaggi frequenti o ampi, 2) dolore, 3) deficit/disfunzione neurologica. I clinici devono monitorare con attenzione i pazienti in terapia intraspinale per ogni nuovo segno o sintomo neurologico, soprattutto se utilizzano composti o miscele che contengono oppiacei. Nei pazienti con nuovi segni o sintomi neurologici indicativi di una massa infiammatoria, è da prendere in considerazione una consulenza neurochirurgica in quanto molti dei sintomi collegati a una massa infiammatoria non sono diversi dai sintomi di pazienti con grave spasticità derivante dalla malattia. In alcuni casi, l’utilizzo di una procedura diagnostica per immagini può essere appropriato per confermare o escludere, la diagnosi di una massa infiammatoria.
Scoliosi
In pazienti trattati con Lioresal intratecale sono stati segnalati comparsa di scoliosi o peggioramento di scoliosi preesistente. Durante il trattamento con Lioresal intratecale si devono monitorare i segni di scoliosi
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente “senza sodio”.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Vi è poca esperienza con l'uso di Lioresal intratecale in combinazione con medicinali sistemici per predire specifiche interazioni, anche se si presuppone che la bassa esposizione sistemica a baclofene, osservata dopo somministrazione intratecale, possa ridurre il potenziale di interazioni farmacocinetiche (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).
Interazioni previste per cui l’uso concomitante non è raccomandato
Levodopa/inibitori della DOPA decarbossilasi (DDC)
L’uso concomitante di Lioresal orale e di levodopa/inibitori della DDC hanno prodotto un rischio aumentato di eventi avversi come allucinazioni visive, stato confusionale, cefalea e nausea. E’ stato anche riportato un peggioramento dei sintomi di Parkinsonismo. Quindi, bisogna esercitare cautela quando Lioresal intratecale viene somministrato a pazienti che ricevono una terapia con levodopa/inibitori della DDC.
Interazioni osservate da tenere in considerazione
Anestetici
L’uso concomitante di baclofene intratecale e di anestetici generali (es.: fentanyl, propofol) può aumentare il rischio di disturbi cardiaci e convulsioni. Quindi, bisogna esercitare cautela quando si somministrano anestetici a pazienti che ricevono Lioresal intratecale.
Interazioni previste da tenere in considerazione
Morfina
L'uso combinato di morfina e di Lioresal intratecale ha causato ipotensione in un paziente. Non si può escludere che potenzialmente questa associazione possa causare dispnea o altri sintomi correlati al SNC.
La co-somministrazione di altri farmaci con Lioresal intratecale non è stata provata e non si hanno quindi dati sulla sicurezza di un tale trattamento.
Alcol ed altri composti con azione sul SNC
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Gli effetti depressivi sul sistema nervoso centrale dell'alcol e di altri farmaci con azione sul SNC (es.: analgesici, neurolettici, barbiturici, benzodiazepine, ansiolitici) possono potenziare l'effetto di Lioresal intratecale.
Antidepressivi triciclici
Un trattamento con antidepressivi triciclici durante l'uso di Lioresal orale può potenziare gli effetti del Lioresal, dando così luogo ad una pronunciata ipotonia muscolare. Pertanto, bisogna prestare particolare attenzione qualora si usasse Lioresal intratecale con questa combinazione.
Antipertensivi
Poiché il trattamento con Lioresal orale in concomitanza con antipertensivi può aumentare il calo pressorio, è necessario controllare la pressione sanguigna e aggiustare di conseguenza il dosaggio del farmaco antipertensivo.
4.6. fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Vi sono dati limitati sull’uso di Lioresal intratecale in donne in gravidanza.
Dopo somministrazione intratecale di Lioresal, nel plasma materno possono essere rilevate piccole quantità di baclofene (vedere paragrafo 5.2). Dati animali hanno mostrato che il baclofene può attraversare la barriera placentare. Baclofene somministrato per via orale aumenta l’incidenza di onfalocele (ernia ombelicale) nei feti di ratti trattati ad alte dosi. Non sono stati osservati effetti teratogeni nel topo e nel coniglio (vedere paragrafo 5.3).
Quindi, Lioresal intratecale non deve essere usato in gravidanza a meno che il beneficio atteso non superi il potenziale rischio nel feto.
Allattamento
Dopo somministrazione orale di Lioresal alle dosi terapeutiche il baclofene passa nel latte materno, ma in quantità così piccole che non si dovrebbero verificare effetti collaterali a carico del bambino.
Dopo somministrazione intratecale di Lioresal, nel plasma materno possono essere rilevate piccole quantità di baclofene (vedere paragrafo 5.2). Quindi non si presume di trovare baclofene nel latte della madre che ha ricevuto una terapia con Lioresal intratecale e non vengono fornite raccomandazioni speciali.
Fertilità
Studi animali hanno mostrato che è improbabile che baclofene intratecale abbia un effetto avverso sulla fertilità in condizioni clinicamente rilevanti.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
In alcuni pazienti con Lioresal intratecale sono stati riportati effetti depressivi sul Sistema Nervoso Centrale (SNC) come sonnolenza e sedazione. Altri eventi listati includono atassia, allucinazioni, diplopia e sintomi da sospensione. I pazienti devono essere avvertiti che il farmaco può diminuire l'attenzione durante la guida di autoveicoli o altri macchinari pericolosi.
4.8 effetti indesiderati
4.8 effetti indesideratiLe reazioni avverse da studi clinici (Tabella 1) sono elencate secondo le classi per sistemi e organi secondo MedDRA. Nell’ambito di ogni classe sistema-organo, le reazioni avverse sono classificate secondo frequenza, le reazioni più frequenti per prime. Nell’ambito di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità. Inoltre, per ogni reazione avversa, viene anche fornita la categoria di frequenza corrispondente utilizzando la seguente convenzione (CIOMS III): Molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Non comune | Disidratazione. |
Disturbi psichiatrici | |
Comune Non comune | Depressione, ansietà, agitazione. Tentativo di suicidio, ideazione suicidaria (vedere paragrafo 4.4), allucinazioni, paranoia, stato euforico. |
Patologie del sistema nervoso | |
Molto comune Comune Non comune | Sonnolenza, senso di instabilità. Convulsioni, cefalea, disartria, capogiri/sensazione di testa vuota, sedazione, letargia, insonnia, stato confusionale, parestesia, disorientamento, diminuzione della coordinazione. Convulsione e cefalea compaiono più spesso in pazienti con spasticità di origine cerebrale che in pazienti con spasticità di origine spinale. Atassia, compromissione della memoria, nistagmo. |
Patologie dell’occhio | |
Comune | Diplopia, visione offuscata, disturbo di accomodazione. |
Patologie cardiache | |
Non comune | Bradicardia. |
Patologie vascolari | |
Comune Non comune | Ipotensione. Ipertensione, trombosi venosa profonda, arrossamento cutaneo, pallore. |
Patologie respiratorie, toraciche e med | iastiniche |
Comune | Depressione respiratoria, polmonite, dispnea. |
Patologie gastrointestinali | |
Comune Non comune | Diarrea, vomito, nausea, stipsi, diminuzione dell’appetito, secchezza delle fauci, aumento della salivazione. Nausea e vomito compaiono più spesso in pazienti con spasticità di origine cerebrale che in pazienti con spasticità di origine spinale. Occlusione intestinale, disfagia, ipogeusia. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Comune Non comune | Edema facciale e/o periferico, orticaria, prurito. Iperidrosi, alopecia. |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Molto comune Comune | Ipotonia. Ipertonia. |
Patologie renali e urinarie | |
Comune | Ritenzione urinaria, incontinenza urinaria, disturbi vescicali. Ritenzione urinaria compare più spesso in pazienti con spasticità di origine cerebrale che in pazienti con spasticità di origine spinale. |
Patologie dell’apparato riproduttivo e | della mammella |
Comune | Disfunzione sessuale. |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Comune Non comune Raro | Piressia, astenia, dolore, brividi. Ipotermia. Sintomi da sospensione con pericolo di vita dovuti a mancato rilascio del farmaco (vedere paragrafo 4.4, sez. Sospensione) |
Reazioni avverse da segnalazioni spontanee e casi di letteratura (frequenza non nota)
Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
Le seguenti reazioni avverse derivano dall’esperienza postmarketing con Lioresal intratecale tramite segnalazioni spontanee e casi di letteratura. Poiché queste reazioni sono state riportate su base volontaria da una popolazione di dimensione non nota, non è possibile stabilirne in modo affidabile la frequenza che pertanto è classificata come non nota. Le reazioni avverse sono elencate secondo le classi di sistema-organo in MedDRA. All’interno di ciascuna classe di sistema-organo, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Patologie del sistema nervoso : disforia.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: bradipnea.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo : scoliosi (vedere paragrafo 4.4).
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione erettile.
Eventi avversi associati al sistema di rilascio
Sono stati riportati eventi avversi associati al sistema di rilascio del farmaco (massa infiammatoria alla punta del catetere, dislocazione del catetere con possibili complicanze, infezione della tasca sottocutanea, meningite, sovradosaggio dovuto a errata manipolazione del dispositivo), per i quali, in alcuni casi, una correlazione causale con baclofene non può essere esclusa. Sono stati segnalati episodi di cattivo funzionamento del dispositivo di rilascio che hanno portato ad un alterato rilascio di farmaco con conseguenti sintomi da sospensione incluso il decesso (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.
4.9 sovradosaggio
Si raccomanda di prestare particolare attenzione al riconoscimento precoce dei sintomi di un eventuale sovradosaggio, specialmente durante la fase iniziale di „Selezione“ e della „Titolazione del dosaggio“; la stessa cautela deve essere prestata quando si ricomincia una terapia precedentemente interrotta con Lioresal intratecale.
I segnali di sovradosaggio possono apparire improvvisamente o in modo insidioso.
Sintomi di sovradosaggio: eccessiva ipotonia muscolare, sonnolenza, sensazione di testa vuota, sensazioni vertiginose, crisi convulsive, perdita di conoscenza, ipotermia, ipersalivazione, nausea, vomito. In caso di grave sovradosaggio si possono verificare depressione respiratoria, apnea e coma.
Gravi sovradosaggi si possono verificare ad esempio per un eccessivo rilascio del catetere in caso di manovre di riposizionamento dello stesso. Altre cause di sovradosaggio possono essere dovute ad errori nella programmazione, ad aumenti troppo rapidi della dose, a trattamenti concomitanti con Lioresal orale. Controllare sempre che il sovradosaggio non sia dovuto al cattivo funzionamento della pompa.
Trattamento
Non esiste un antidoto specifico per il sovradosaggio del Lioresal intratecale, in ogni caso si raccomanda di seguire queste operazioni:
1) Rimuovere dalla pompa il più rapidamente possibile un eventuale residuo di Lioresal soluzione.
2) Se il paziente dovesse presentare depressione respiratoria va intubato, fino alla completa eliminazione del farmaco.
Nel caso in cui l'iniezione lombare non sia controindicata, si può prendere in considerazione, nel primo stadio di intossicazione, il prelievo da 30 a 40 ml di liquido cerebro-spinale in modo da ridurre le concentrazioni di baclofene.
Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
Supportare le funzioni cardiovascolari. In caso di convulsioni somministrare con cautela diazepam endovenoso.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
5.1 proprietà farmacodinamicheCategoria farmacoterapeutica : Antispastico attivo a livello spinale
Codice ATC: M03B X01
Baclofene deprime sia i riflessi monosinaptici che polisinaptici a livello del midollo spinale, stimolando i recettori GABAB. Il baclofene è un analogo chimico del neurotrasmettitore acido gamma-amino butirrico (GABA).
Effetti farmacodinamici
Nelle malattie neurologiche associate a spasmi dei muscoli scheletrici (per es.: tetano), Lioresal ha un effetto terapeutico sulle contrazioni muscolari ed ha un effetto positivo su spasmi dolorosi, automatismo, iperreflessia, trisma e clonie. Lioresal migliora la motilità dei pazienti, li rende più autonomi nei movimenti e facilita la fisioterapia. Baclofene esercita un effetto antinocicettivo. La trasmissione neuromuscolare non è influenzata da baclofene.
Gli effetti sopracitati determinano un miglioramento della deambulazione, la prevenzione e la guarigione delle ulcere da decubito, un miglioramento del sonno dovuto all'eliminazione del dolore da spasmi del muscolo. Inoltre i pazienti hanno un miglioramento nella funzionalità della vescica e degli sfinteri e la cateterizzazione risulta più semplice: tutto ciò porta ad un miglioramento della qualità di vita di questi pazienti.
Il baclofene ha proprietà depressive generali sul SNC, pertanto causa sedazione, sonnolenza, depressione del sistema cardiovascolare e respiratorio. Ha anche dimostrato di avere un effetto inibitorio dose-dipendente sulla funzione erettile nell’uomo tramite la stimolazione del recettore GABAB.
Lioresal intratecale può essere considerato come alternativa ad operazioni neurochirurgiche distruttive.
Quando il baclofene viene introdotto direttamente nello spazio intratecale, permette un trattamento efficace della spasticità con dosi almeno 100 volte inferiori rispetto a quelle impiegate per via orale.
Bolo intratecale
L'azione inizia generalmente mezz'ora/1 ora dopo la somministrazione di una singola dose intratecale. Il picco dell'effetto spasmolitico si verifica approssimativamente 4 ore dopo la somministrazione e l'effetto dura per 4–8 ore. L'inizio, la risposta massima e la durata d'azione possono variare nei singoli pazienti a seconda della dose e della gravità dei sintomi, del metodo e della velocità di somministrazione del farmaco.
Infusione continua
Per infusione continua l'azione antispastica del baclofene inizia 6–8 ore dopo l'inizio dell'infusione. L'effetto massimo viene osservato entro 24–48 ore.
5.2 proprietà farmacocinetiche
A causa della circolazione lenta del liquido cefalorachidiano e del gradiente di concentrazione del baclofene tra liquido cefalorachidiano lombare e cisternale, i parametri di farmacocinetica osservati in tale fluido e descritti di seguito devono essere interpretati considerando un’alta variabilità inter- e intra-paziente.
Assorbimento
Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
La diretta infusione nello spazio subaracnoideo spinale evita i processi di assorbimento e permette il legame con i recettori nel corno dorsale del midollo spinale.
Distribuzione
Dopo singola iniezione in bolo o infusione rapida, il volume di distribuzione calcolato a partire dalle concentrazioni nel liquido cefalorachidiano varia da 22 a 157 ml.
Dosi giornaliere da 50 a 1200 microgrammi somministrate per infusione continua intratecale producono concentrazioni di baclofene allo steady-state a livello del liquido cefalorachidiano lombare fino a 130–1240 ng/ml.
Dai valori del tempo di dimezzamento nel liquido cefalorachidiano risulta che le concentrazioni allo steady-state si raggiungono entro 1–2 giorni.
Durante l'infusione intratecale le concentrazioni plasmatiche non superano i 5 ng/ml.
Eliminazione
L'emivita di eliminazione nel liquido cefalorachidiano dopo singola iniezione in bolo o dopo infusione rapida di 50–136 microgrammi di baclofene varia da 1 a 5 ore. Non è stata determinata l’emivita di eliminazione di baclofene dopo aver raggiunto lo steady-state nel liquido cefalorachidiano.
Sia dopo singola iniezione in bolo che dopo infusione cronica lombare subaracnoidea effettuata con una pompa impiantabile, la clearance nel liquido cefalorachidiano è risultata pari a circa 30 ml/h.
Quando si è raggiunto lo steady-state durante infusione intratecale continua, il gradiente di concentrazione tra liquido cefalorachidiano lombare e cisternale è compreso in un range da 1,8:1 a 8,7:1 (media 4:1). Ciò è di notevole importanza clinica in quanto la spasticità delle estremità inferiori può essere efficacemente trattata con minori effetti sugli arti superiori e con pochi effetti indesiderati sul SNC dovuti agli effetti sui centri cerebrali.
Popolazioni speciali
Pazienti anziani
Non sono disponibili dati di farmacocinetica in pazienti anziani dopo somministrazione di Lioresal intratecale. Quando una dose singola viene somministrata per via orale, i dati suggeriscono che i pazienti anziani hanno un’eliminazione più lenta, ma un’esposizione sistemica a baclofene simile a quella osservata nei giovani adulti. Tuttavia, l’estrapolazione di questi risultati al trattamento con dosi ripetute suggerisce differenze farmacocinetiche non significative tra gli adulti giovani ed i pazienti anziani.
Popolazione pediatrica
In uno studio di cinetica condotto su 6 pazienti pediatrici (8–18 anni) le concentrazioni plasmatiche sono state pari o inferiori a 10 ng/ml.
Compromissione della funzionalità epatica
Non sono disponibili dati di farmacocinetica in pazienti con compromissione della funzionalità epatica dopo somministrazione di Lioresal intratecale. Tuttavia, poiché il fegato non gioca un ruolo significativo nel metabolismo di baclofene, è improbabile che in pazienti con compromissione della funzionalità epatica la sua farmacocinetica sia alterata in modo clinicamente significativo.
Compromissione della funzionalità renale
Non sono disponibili dati di farmacocinetica in pazienti con compromissione della funzionalità renale dopo somministrazione di Lioresal intratecale. Poiché baclofene è eliminato prevalentemente in forma immodificata attraverso i reni, non si può escludere che in pazienti con compromissione della funzionalità renale si possa verificare un accumulo di farmaco immodificato.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
Tolleranza locale
Studi di tossicità subacuta e subcronica condotti nel ratto e nel cane con infusione intratecale continua di baclofene non hanno evidenziato, all’esame istologico, alcun segno di irritazione locale o infiammazione. Gli studi preclinici in modelli animali hanno dimostrato che la formazione di massa infiammatoria è direttamente correlata alla dose alta e/o alla concentrazione alta di oppioidi intratecali e che non si è formata massa infiammatoria con baclofene intratecale come agente unico.
Mutagenesi e carcinogenesi
Negli studi condotti su batteri, cellule di mammifero, lieviti e Hamster cinesi baclofene è risultato negativo per potenziale mutageno e genotossico. I dati a disposizione suggeriscono che è improbabile che baclofene abbia un potenziale mutageno.
Uno studio della durata di due anni condotto nel ratto ha dimostrato che baclofene, somministrato per via orale, non è cancerogeno. Nello stesso studio si è osservato un aumento dose-dipendente dell’incidenza di cisti ovariche, e un incremento meno marcato di episodi di ipertrofia ed emorragia a livello delle ghiandole surrenali.
Tossicità a dose ripetuta
Negli studi condotti nel ratto e nel cane, la somministrazione intratecale ripetuta di baclofene non è risultata associata a sviluppo di masse infiammatorie. In entrambe le specie non sono state osservate alterazioni al midollo spinale nè segni d’irritazione o infiammazione a carico del midollo spinale e dei tessuti adiacenti.
Tossicità riproduttiva
Sulla base degli studi condotti nel ratto e nel coniglio con la formulazione orale, è improbabile che baclofene intratecale abbia effetti negativi sulla fertilità o sullo sviluppo prenatale e postnatale.. Si è osservato che Lioresal somministrato per via orale aumenta l’incidenza di onfaloceli (ernie ventrali) nei feti di femmine di ratti. Questa anormalità non è stata osservata nel topo e nel coniglio. Lioresal somministrato per via orale ha determinato un ritardo nella crescita fetale (ossificazione delle ossa) a dosi che hanno determinato anche tossicità materna nel ratto e nel coniglio. Dopo somministrazione intraperitoneale di una dose elevata, baclofene ha determinato nei feti di ratto un ampiamento dell’arco vertebrale.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Sodio cloruro; acqua per preparazioni iniettabili; azoto gassoso.
6.2 incompatibilità
Come per altri farmaci, le fiale di Lioresal per somministrazione intratecale non devono essere miscelate con altre soluzioni per infusione o iniezione.
Il destrosio si è dimostrato incompatibile con il baclofene da un punto di vista chimico.
6.3 periodo di validità
Lioresal 10 mg/20 ml soluzione iniettabile per uso intratecale: 3 anni
Lioresal 10 mg/5 ml soluzione iniettabile per uso intratecale: 3 anni
Lioresal 0,05 mg/1 ml soluzione iniettabile per uso intratecale: 3 anni
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 30°C.
6.5 natura e contenuto del contenitore
6.5 natura e contenuto del contenitoreDocumento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
Fiale di vetro incolore (vetro di tipo I) da 1 – 5 e 20 ml:
1 fiala da 10 mg/20 ml
1 fiala da 10 mg/5 ml
1 fiala da 0,05 mg/1 ml
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazioneLioresal intratecale va usato per somministrazione intratecale e per infusione intratecale continua, come indicato nelle istruzioni per l'uso del sistema di infusione.
Ogni fiala va usata una sola volta. Si raccomanda di eliminare ogni fiala anche se solo parzialmente utilizzata. Non congelare le fiale. Non sterilizzare le fiale al calore.
Stabilità
Lioresal intratecale è stabile nel sistema di infusione SynchroMed per 11 settimane.
La fiala di Lioresal da somministrare per via parenterale deve essere controllata con particolare attenzione per verificare che non vi sia del particolato o scolorazione della soluzione prima della somministrazione.
Specifiche del farmaco da rilasciare
La concentrazione specifica da utilizzare dipende dalla dose giornaliera totale così come dalla velocità di rilascio della pompa. Si raccomanda di consultare il manuale del fabbricante del sistema di rilascio per le specifiche raccomandazioni.
Istruzioni per la diluizione
Per quei pazienti che necessitano di concentrazioni diverse da 50 microgrammi/ml, 500 microgrammi/ml o 2000 microgrammi/ml, Lioresal intratecale va diluito in condizioni asettiche con sodio cloruro per preparazioni iniettabili (sterile e senza conservanti).
Sistemi di rilascio
Sono stati utilizzati diversi sistemi di rilascio per la somministrazione a lungo termine di Lioresal intratecale; tra questi è compreso il sistema d’infusione Medtronic SynchroMed, sistema di rilascio impiantabile con serbatoio ricaricabile che, dopo anestesia locale o generale, viene impiantato in una tasca sottocutanea, generalmente localizzata nella parete addominale.
Questa pompa è connessa ad un catetere intratecale che passa per via sottocutanea per raggiungere lo spazio subaracnoideo.
Le specifiche di questo sistema di rilascio possono essere richieste direttamente al Produttore. Prima di utilizzare un altro sistema d’infusione, devono essere confermate le specifiche tecniche, inclusa la stabilità chimica del baclofene nel serbatoio, conformi all’utilizzo intratecale di Lioresal.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercioNovartis Farma S.p.A.
Largo Umberto Boccioni 1
21040 Origgio Varese
Italia
8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
Lioresal 10 mg/20 ml soluzione iniettabile per uso intratecale
AIC n. 022999039
AIC n. 022999041
AIC n. 022999054
Lioresal 10 mg/5 ml soluzione iniettabile per uso intratecale
Lioresal 0,05 mg/1 ml soluzione iniettabile per uso intratecale
Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022
9. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE / RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
Data della prima autorizzazione : 19 febbraio 1999
Data del rinnovo più recente : 01 giugno 2010