Foglietti illustrativi Apri menu principale

LEVOFLOXACINA HETERO EUROPE - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - LEVOFLOXACINA HETERO EUROPE

1. denominazione del medicinale

Levofloxacina Pensa, 250 mg compresse rivestite con film

Levofloxacina Pensa, 500 mg compresse rivestite con film

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ogni compressa rivestita con film contiene 250 mg di levofloxacina come levofloxacina emiidrata.

Ogni compressa rivestita con film contiene 500 mg di levofloxacina come levofloxacina emiidrata.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Compresse rivestite con film.

Compresse da 250 mg: compressa rivestita con film, biconvessa, oblunga, di colore rosa, con „I“ impresso su un lato e „25“ sull'altro, con linea di frattura su entrambi i lati.

Compresse da 500 mg: compressa rivestita con film, biconvessa, oblunga, di colore arancione, con „I“ impresso su un lato e „26“ sull'altro, con linea di frattura su entrambi i lati.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Levofloxacina Pensa è indicato negli adulti per il trattamento delle infezioni riportate di seguito (vedere paragrafi 4.4 e 5.1):

Sinusite batterica acuta Riacutizzazione batterica acuta di bronchite cronica Polmoniti acquisite in comunità Infezioni complicate della pelle e dei tessuti molli

Per le infezioni sopra menzionate Levofloxacina Pensa deve essere usato solo quando è considerato inappropriato l’uso di agenti antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di queste infezioni.

Pielonefrite e infezioni complicate delle vie urinarie (vedere paragrafo 4.4) Prostatite batterica cronica Cistite non complicata (vedere paragrafo 4.4) Inalazione di antrace: profilassi dopo l’esposizione e trattamento curativo (vedere paragrafo 4.4)

Levofloxacina Pensa può essere usato anche per completare un ciclo di terapia in pazienti che hanno mostrato un miglioramento durante un trattamento iniziale con levofloxacina per via

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

endovenosa.

Devono essere prese in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Levofloxacina Pensa viene somministrato una o due volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo, dalla gravità dell’infezione e dalla sensibilità del patogeno ritenuto causa dell’infezione.

Levofloxacina Pensa compresse può essere usato anche per completare un ciclo di terapia in pazienti che hanno mostrato un miglioramento durante un trattamento iniziale con levofloxacina per via endovenosa. Considerata la bioequivalenza delle formulazioni orale e parenterale, può essere utilizzato lo stesso dosaggio.

Posologia

Sono raccomandate le seguenti dosi di Levofloxacina Pen­sa:

Dosaggio nei pazienti con funzionalità renale normale (Clearance della creatinina > 50 ml/min)

Indicazioni

Dosi giornaliere

(in relazione alla gravità)

Durata del trattamento

Sinusite batterica acuta

500 mg una volta al giorno

10–14 giorni

Riacutizzazione batterica acuta di bronchite cronica

500 mg una volta al giorno

7–10 giorni

Polmoniti acquisite in comunità

500 mg una o due volte al giorno

7–14 giorni

Pielonefrite

500 mg una volta al giorno

7–10 giorni

Infezioni complicate delle vie urinarie

500 mg una volta al giorno

7–14 giorni

Cistite non complicata

500 mg una volta al giorno

7–14 giorni

Prostatite batterica cronica

500 mg una volta al giorno

28 giorni

Infezioni complicate della pelle e dei tessuti molli

500 mg una o due volte al giorno

7–14 giorni

Inalazione di antrace

500 mg una volta al giorno

8 settimane

Popolazioni speciali

Funzionalità renale compromessa (Clearance della creatinina50 ml/min)

Clearance della

Dosi

250 mg/24 h

500 mg/24 h

500 mg/12 h

creatinina

Prima dose: 250 mg

Prima dose: 500 mg

Prima dose: 500 mg

50–20 ml/min

dosi successive: 125 mg/24 h

dosi successive: 250 mg/24 h

dosi successive: 250 mg/12 h

19–10 ml/min

dosi successive: 125 mg/48 h

dosi successive: 125 mg/24 h

dosi successive: 125 mg/12 h

< 10 ml/min

dosi successive:

dosi successive:

dosi successive:

(incluse emodialisi e dialisi peritoneale ambulatoriale continua) 1

125 mg/48 h

125 mg/24 h

125 mg/24 h

1 Non sono richieste dosi aggiuntive dopo emodialisi o dialisi peritoneale ambulatoriale continua.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Funzionalità epatica compromessa

Non è necessaria alcuna modifica della dose in quanto levofloxacina non viene metabolizzata in quantità rilevanti dal fegato e viene escreta principalmente per via renale.

Anziani

Non è necessaria alcuna modifica della dose negli anziani se non quella imposta da considerazioni sulla funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4 “Tendinite e rottura del tendine” e “Prolungamento dell’intervallo QT” ).

Popolazione pediatrica

Levofloxacina Pensa è controindicato nei bambini e negli adolescenti nel periodo della crescita (vedere paragrafo 4.3).

Modo di somministrazione

Le compresse di Levofloxacina Pensa devono essere inghiottite senza masticare con un quantitativo sufficiente di liquido. Possono essere divise alla linea di frattura per aggiustare la dose. Si possono assumere le compresse durante i pasti o lontano dai pasti. Le compresse di Levofloxacina Pensa devono essere assunte almeno due ore prima o dopo l’assunzione di sali di ferro, sali di zinco, antiacidi contenenti magnesio o alluminio, o didanosina (solo formulazioni di didanosina contenenti tamponi di alluminio o magnesio ), e sucralfato, poiché può venirne ridotto l’assorbimento (vedere paragrafo 4.5).

4.3 controindicazioni

Levofloxacina compresse non deve essere somministrata:

a pazienti che abbiano manifestato ipersensibilità a levofloxacina o ad altri chinolonici o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, a pazienti epilettici, a pazienti con anamnesi di patologie dei tendini correlate alla somministrazione di fluorochinolonici, a bambini o adolescenti nel periodo della crescita, durante la gravidanza, alle donne che allattano al seno.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

E’ molto probabile che S. aureus resistente alla meticillina (MRSA) possieda una resistenza crociata ai fluorochinoloni, inclusa levofloxacina. Pertanto levofloxacina non è raccomandata per il trattamento di infezioni note o sospette da MRSA a meno che i risultati di laboratorio abbiano confermato la sensibilità dell’organismo a levofloxacina (e gli agenti antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento delle infezioni da MRSA siano considerati non appropriati).

Si può usare levofloxacina nel trattamento della sinusite batterica acuta e nella riacutizzazione acuta di bronchite cronica se queste infezioni sono state adeguatamente diagnosticate.

La resistenza ai fluorochinoloni di E. coli – il patogeno più comunemente coinvolto nelle infezioni del tratto urinario – è variabile nelle differenti aree dell’Unione Europea. I prescrittori devono tener conto della prevalenza locale di resistenza di E. coli ai fluorochinoloni.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Inalazione di antrace: l’uso nell’uomo si basa sui dati di sensibilità in vitro del Bacillus antracis e su esperimenti negli animali unitamente a dati limitati nell’uomo. I medici prescrittori devono fare riferimento ai documenti di consenso nazionali o internazionali sul trattamento dell’antrace.

Tendinite e rottura del tendine

La tendinite può manifestarsi raramente. Essa coinvolge più frequentemente il tendine di Achille e può portare alla rottura del tendine stesso. Tendinite e rottura tendinea, a volte bilaterale, possono verificarsi entro 48 ore dall’inizio della terapia con levofloxacina e sono state riportate fino a diversi mesi dopo la fine del trattamento. Il rischio di tendinite e di rotture tendinee è aumentato nei pazienti con più di 60 anni, nei pazienti che ricevono dosi giornaliere di 1000 mg e nei pazienti che utilizzano corticosteroidi. Nei pazienti anziani la dose giornaliera deve essere aggiustata in base alla clearance della creatinina (vedere paragrafo 4.2). Un monitoraggio attento di questi pazienti è pertanto necessario se viene loro prescritta levofloxacina. Tutti i pazienti devono consultare il medico se accusano sintomi di tendinite. Se si sospetta una tendinite il trattamento con levofloxacina deve essere immediatamente interrotto e devono essere adottate misure specifiche per il tendine colpito (es. immobilizzazione) (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).

Malattia da Clostridium difficile

Se si manifesta una diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con sanguinamento, durante o dopo la terapia con levofloxacina (anche diverse settimane dopo il trattamento), questa può essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile (CDAD). La severità della CDAD può variare in un range da lieve a pericolosa per la vita; la forma più grave è la colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.8). E’ pertanto importante prendere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea grave durante o dopo il trattamento con levofloxacina. In caso di CDAD sospetta o confermata, deve essere interrotta immediatamente la terapia con levofloxacina e devono essere adottate immediate misure terapeutiche. In questo contesto clinico i prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati.

Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi

I chinoloni possono abbassare la soglia convulsiva e di conseguenza possono scatenare convulsioni. Levofloxacina è controindicata in pazienti con anamnesi di epilessia (vedere paragrafo 4.3), e, come per altri chinolonici, deve essere usato con estrema cautela in pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, o in pazienti che ricevono terapie concomitanti con principi attivi che riducono la soglia convulsiva cerebrale, come la teofillina (vedere paragrafo 4.5). In caso di convulsioni (vedere paragrafo 4.8) il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto.

Pazienti con carenza della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi

I pazienti con difetti latenti o reali nell’attività della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con antibatterici della classe dei chinoloni. Per tale ragione, se si deve usare levofloxacina in questo tipo di pazienti, deve essere monitorato il potenziale verificarsi di emolisi.

Pazienti con danno renale

Poiché levofloxacina viene escreta principalmente per via renale, le dosi di Levofloxacina Pensa devono essere aggiustate in caso di danno renale (vedere paragrafo 4.2).

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Reazioni di ipersensibilità

Levofloxacina può causare reazioni di ipersensibilità gravi, potenzialmente fatali (ad esempio angioedema fino a shock anafilattico), occasionalmente dopo la dose iniziale (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono immediatamente sospendere il trattamento e contattare il medico o recarsi al pronto soccorso in modo che vengano adottati opportuni trattamenti d’emergenza.

Reazioni bollose gravi

Con levofloxacina sono stati riportati casi di reazioni cutanee bollose gravi, quali sindrome di Steven-Johnson o necrolisi epidermica tossica (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere avvertiti di contattare immediatamente il medico se si verificano reazioni cutanee e/o alle mucose, prima di continuare il trattamento.

Disglicemia

Come accade con tutti i chinoloni, sono stati segnalati disturbi della glicemia, inclusa sia ipoglicemia che iperglicemia, solitamente in pazienti diabetici che sono in trattamento concomitante con ipoglicemizzanti orali (ad esempio glibenclamide) o con insulina. Sono stati riportati casi di coma ipoglicemico. Si raccomanda di monitorare attentamente la glicemia nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.8).

Prevenzione della fotosensibiliz­zazione

Con levofloxacina è stata segnalata fotosensibiliz­zazione (vedere paragrafo 4.8) Si raccomanda ai pazienti di non esporsi inutilmente alla luce solare intensa o a raggi U.V. artificiali (es. lampada solare, solarium) durante il trattamento e per 48 ore dopo la fine del trattamento al fine di evitare l’insorgenza di fotosensibiliz­zazione.

Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K

A causa di un possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o dei sanguinamenti in pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (es. warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.5).

Reazioni psicotiche

Nei pazienti che assumono chinoloni, inclusa levofloxacina, sono state segnalate reazioni psicotiche. Queste, in casi molto rari, sono progredite a pensieri suicidi e comportamenti autolesivi, talvolta dopo soltanto una singola dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, si deve interrompere levofloxacina e si devono istituire misure appropriate. Si raccomanda cautela nel caso in cui si debba utilizzare levofloxacina nei pazienti psicotici o nei pazienti con anamnesi di malattia psichiatrica.

Prolungamento dell’intervallo QT

I fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, devono essere somministrati con cautela nei pazienti con noti fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT come per esempio:

– sindrome del QT lungo congenita,

– assunzione contemporanea di medicinali che notoriamente prolungano l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici),

– squilibrio elettrolitico non compensato (ad esempio ipokaliemia, ipomagnesiemia),

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

– malattie cardiache (ad esempio insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia).

I pazienti anziani e le donne potrebbero essere più sensibili ai medicinali che prolungano l’intervallo QTc. Pertanto si deve esercitare cautela quando si usano fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, in queste popolazioni (vedere paragrafi 4.2 Anziani, 4.5, 4.8 e 4.9).

Neuropatia periferica

In pazienti che assumono fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, è stata segnalata neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, che può insorgere rapidamente (vedere paragrafo 4.8). Se il paziente presenta sintomi da neuropatia, il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto per prevenire lo sviluppo di una situazione irreversibile.

Patologie epatobiliari

Con levofloxacina sono stati segnalati casi di necrosi epatica fino a insufficienza epatica letale, soprattutto in pazienti affetti da gravi malattie concomitanti, come ad esempio sepsi (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere informati di interrompere il trattamento e di contattare il medico nel caso in cui si sviluppino segni e sintomi di patologia epatica, come ad esempio anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome sensibile alla palpazione.

Esacerbazione della miastenia grave

I fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, hanno attività bloccante neuromuscolare e possono esasperare la debolezza muscolare in pazienti con miastenia gravis. Durante la commercializza­zione, reazioni avverse gravi, incluso decesso e necessità di supporto respiratorio, sono state associate all’uso di fluorochinoloni in pazienti con miastenia gravis. Levofloxacina non è raccomandata in pazienti con anamnesi di miastenia gravis.

Disturbi della vista

Se la visione diviene offuscata o si verifica un qualsiasi effetto sugli occhi, si deve consultare immediatamente un oculista (vedere paragrafi 4.7 e 4.8).

Superinfezione

L’uso di levofloxacina, specie se prolungato, può risolversi nella crescita di organismi non sensibili. Se si verifica superinfezione in corso di terapia, vanno intraprese le opportune misure.

Interferenza con le analisi di laboratorio

Nei pazienti trattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine può dare risultati falso-positivi. Per confermare la positività può essere necessario eseguire l’analisi con un metodo più specifico.

Levofloxacina può inibire la crescita del Mycobacterium tubercolosis e, pertanto, può dare risultati falsi negativi nella diagnosi batteriologica di tubercolosi.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Effetto di altri medicinali su Levofloxacina Pensa

Sali di ferro antiacidi contenenti magnesio o alluminio

L’assorbimento di levofloxacina risulta significativamente ridotto quando Levofloxacina Pensa viene somministrato in concomitanza con sali di ferro, antiacidi contenenti magnesio o alluminio o didanosina (solo formulazioni di didanosina contenenti tamponi di alluminio o

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

magnesio ). La somministrazione concomitante di fluorochinoloni con multi-vitaminici contenenti zinco sembra ridurne l’assorbimento orale. Si raccomanda pertanto che preparazioni contenenti cationi bivalenti o trivalenti, come i sali di ferro o gli antiacidi contenenti magnesio o alluminio, o didanosina (solo formulazioni di didanosina contenenti tamponi di alluminio o magnesio ) non vengano assunte nelle 2 ore prima o dopo l’assunzione di compresse di Levofloxacina Pensa (vedere paragrafo 4.2). I Sali di calcio hanno un effetto minimo sull’assorbimento orale di levofloxacina.

Sucralfato

La biodisponibilità di Levofloxacina Pensa viene ridotta significativamente quando somministrato contemporaneamente al sucralfato. Pertanto in caso di terapia concomitante si raccomanda di somministrare il sucralfato 2 ore dopo la somministrazione di Levofloxacina Pensa (vedere paragrafo 4.2).

Teofillina, fenbufen o antiinfiammatori non steroidei simili

In uno studio clinico non sono state evidenziate interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e teofillina. Tuttavia un marcato abbassamento della soglia convulsiva cerebrale può verificarsi quando i chinolonici vengono somministrati in concomitanza con teofillina, farmaci anti-infiammatori non steroidei o altri agenti capaci di abbassare tale soglia.

In presenza di fenbufen le concentrazioni di levofloxacina sono risultate del 13% più elevate di quelle osservate somministrando il farmaco da solo.

Probenecid e cimetidina

Probenecid e cimetidina hanno un effetto statisticamente significativo sulla eliminazione di levofloxacina. La clearance renale di levofloxacina è risultata ridotta con cimetidina (del 24%) e con probenecid (del 34%). Questo avviene perché entrambi i farmaci sono capaci di bloccare la secrezione di levofloxacina a livello dei tubuli renali. Tuttavia, è improbabile che alle dosi utilizzate negli studi clinici, le differenze statisticamente significative a livello cinetico abbiano rilevanza clinica.

Si richiede particolare cautela in caso di contemporanea somministrazione di levofloxacina con medicinali che possono modificare la secrezione tubulare renale come probenecid e cimetidina, specialmente in pazienti con compromissione della funzionalità renale.

Altre informazioni rilevanti

Studi di farmacologia clinica hanno dimostrato che la farmacocinetica della levofloxacina non viene influenzata in modo clinicamente rilevante quando la levofloxacina viene somministrata insieme ai seguenti farmaci: carbonato di calcio, digossina, glibenclamide, ranitidina.

Effetto di Levofloxacina Pensa su altri medicinali

Ciclosporina

L’emivita della ciclosporina risulta aumentata del 33% quando somministrata in concomitanza con levofloxacina.

Antagonisti della vitamina K

Incrementi dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamenti, che possono essere gravi, sono stati segnalati in pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (es. warfarin). Pertanto, si devono monitorare i test di coagulazione nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K (vedere paragrafo 4.4).

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Farmaci che notoriamente prolungano l’intervallo QT

Levofloxacina, come altri fluorochinoloni, deve essere utilizzata con cautela nei pazienti che assumono medicinali che notoriamente prolungano l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici) (vedere paragrafo 4.4 prolungamento dell’intervallo QT).

Altre informazioni importanti

In uno studio di interazione farmacocinetica, levofloxacina non ha modificato la farmacocinetica della teofillina (che è un substrato del CYP1A2), indicando che levofloxacina non è un inibitore del CYP1A2.

Altre forme di interazione

Cibo

Poiché non esistono interazioni di particolare rilevanza clinica con il cibo, Levofloxacina Pensa può essere somministrato indipendentemente dalla contemporanea assunzione di cibo.

4.6 Fertilità, gravidanza ed allattamento

Gravidanza

Vi sono dati limitati sull’uso di levofloxacina in donne in gravidanza. Gli studi di riproduzione sull’animale non hanno evidenziato effetti diretti o indiretti pericolosi di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Tuttavia, in assenza di dati nell’uomo ed a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinolonici alle cartilagini che sostengono pesi dell’organismo in crescita, levofloxacina non deve essere impiegata in donne in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).

Allattamento

Levofloxacina Pensa è controindicata nelle donne che allattano al seno. Sono insufficienti i dati disponibili relativamente all'escrezione della levofloxacina nel latte materno umano; tuttavia altri fluorochinoloni sono escreti nel latte materno. In assenza di dati sull’uomo e a causa del fatto che i dati sperimentali suggeriscono un danno da fluorochinoloni alle cartilagini che sostengono pesi dell’organismo in crescita, la levofloxacina è controindicata durante l'allattamento al seno (vedere paragrafo 4.3).

Fertilità

Levofloxacina non ha causato diminuzione della fertilità o delle performance riproduttive nei ratti.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Alcuni effetti indesiderati di levofloxacina (es. capogiri/vertigini, sonnolenza, disturbi visivi) possono alterare la capacità di concentrazione e di reazione del paziente con conseguente rischio in situazioni dove tali capacità sono di particolare importanza (ad es. durante la guida di automobili e l’uso di macchinari).

4.8 effetti indesiderati

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Le informazioni sottostanti sono riconducibili a studi clinici effettuati su più di 8300 pazienti e ad una vasta esperienza post-marketing.

Le frequenze nella tabella sono definite secondo la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10),

comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

All’interno dei diversi gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati vengono riportati in ordine di gravità decrescente.

Classificazione per sistemi e organi

Comune (≥1/100, <1/10 )

Non comune (≥1/1.000, <1/100)

Raro (≥1/10.000, <1/1.000)

Non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Infezioni ed infestazioni

Infezione micotica inclusa infezione da Candida

Patogeni resistenti

Patologie del sistema emolinfopoietico

Leucopenia

Eosinofilia

Trombocitopenia

Neutropenia

Pancitopenia

Agranulocitosi

Anemia emolitica

Disturbi del sistema immunitario

Angioedema

Ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4)

Shock anafilatticoa

Shock anafilattoidea (vedere paragrafo 4.4)

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Anoressia

Ipoglicemia particolarmente nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4)

Iperglicemia

Coma ipoglicemico (vedere paragrafo 4.4)

Disturbi psichiatrici

Insonnia

Ansia

Stato confusionale

Nervosismo

Reazioni psicotiche (con ad es.

allucinazioni, paranoia)

Depressione

Agitazione

Sogni anomali

Incubi

Disturbi psicotici con comportamenti autolesivi compresi ideazione o tentativi di suicidio (vedere paragrafo 4.4)

Patologie del sistema nervoso

Cefalea

Capogiri

Sonnolenza

Tremori

Convulsioni (vedere paragrafi 4.3 e 4.4)

Neuropatia periferica sensoriale (vedere paragrafo 4.4)

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Disgeusia

Parestesie

Neuropatia periferica senso motoria (vedere paragrafo 4.4)

Parosmia inclusa anosmia

Discinesia

Disordini extrapiramidali

Ageusia

Sincope

Ipertensione intracranica benigna

Patologie dell’occhio

Disturbi della vista quali visione offuscata (vedere paragrafo 4.4)

Perdita temporanea della vista (vedere paragrafo 4.4)

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Vertigini

Tinnito

Perdita dell’udito

udito compromesso

Patologie cardiache

Tachicardia Palpitazioni

Tachicardia ventricolare che può portare ad arresto cardiaco Aritmia ventricolare e torsioni di punta (segnalate soprattutto in pazienti con fattori di rischio per un prolungamento dell’intervallo QT) Elettrocardiogram ma con prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.9)

Patologie vascolari

Solo per la forma e.v.:

Flebite

Ipotensione

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Dispnea

Broncospasmo

Polmonite allergica

Patologie

Diarrea

Dolore addominale

Diarrea con perdite

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

gastrointestinali

Vomito

Nausea

Dispepsia

Flatulenza

Stipsi

ematiche che in casi molto rari può essere segnale di una enterocolite inclusa la colite pseudomembranos a (vedere paragrafo 4.4)

Pancreatite

Patologie epatobiliari

Aumento degli enzimi epatici (ALT – AST, fosfatasi alcalina, GGT)

Aumento della bilirubina ematica

Ittero e gravi lesioni epatiche, inclusi casi di insufficienza epatica acuta letale, essenzialmente in pazienti con gravi patologie preesistenti (vedere paragrafo 4.4)

Epatite

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneob

Rash

Prurito

Orticaria

Iperidrosi

Necrolisi epidermica tossica

Sindrome di Stevens-Johnson

Eritema multiforme

Reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.4)

Vasculite leucocitoclastica

Stomatite

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Artralgia

Mialgia

Disturbi a carico dei tendini (vedere paragrafi 4.3 e 4.4) compresa tendinite (es. tendine di Achille)

Indebolimento muscolare che può risultare di particolare rilevanza in soggetti affetti da miastenia grave (vedere paragrafo 4.4)

Rabdomiolisi

Rottura del tendine

(es. tendine di Achille) (vedere paragrafi 4.3. e 4.4)

Rottura dei legamenti

Rottura muscolare

Artrite

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Patologie renali ed urinarie

Aumento della creatinina ematica

Insufficienza renale acuta (ad esempio dovuta a nefrite interstiziale)

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Solo per la forma e.v.:

Reazioni nel sito di infusione (dolore, arrossamento)

Astenia

Piressia

Dolore (incluso mal di schiena, dolore toracico e alle estremità)

a Le reazioni anafilattiche e anafilattoidi possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione.

b Le reazioni muco-cutanee possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione

Altri effetti indesiderati associati alla somministrazione di fluorochinolonici includono:

attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.

4.9 sovradosaggio

In accordo con gli studi di tossicità sull’animale o con gli studi di farmacologia clinica, condotti con dosi superiori alle dosi terapeutiche, i sintomi più importanti che si manifestano dopo sovradosaggio acuto con levofloxacina sono quelli a livello del Sistema Nervoso Centrale quali: confusione, capogiri, compromissione della coscienza, e attacchi convulsivi, prolungamento dell’intervallo QT e reazioni gastrointestinali quali: nausea, erosioni della mucosa.

Nell’esperienza dopo la commercializzazione del medicinale sono stati osservati effetti a carico del sistema nervoso centrale inclusi stato confusionale, convulsioni, allucinazioni e tremore.

In caso di sovradosaggio si deve praticare il trattamento sintomatico. Deve essere effettuato un monitoraggio elettrocardio­grafico per la possibilità di prolungamento dell’intervallo QT. Gli antiacidi possono essere impiegati per la protezione della mucosa gastrica. L’emodialisi, inclusa la dialisi peritoneale e dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD), non sono efficaci nel rimuovere levofloxacina. Non sono noti antidoti specifici.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: antibatterici chinolonici, fluorochinoloni

Codice ATC: J01MA12

Levofloxacina è un antibatterico di sintesi appartenente alla classe dei fluorochinolonici ed è l’enantiomero S (-) del racemo attivo di ofloxacina.

Meccanismo d’azione

Come agente antibatterico fluorochinolonico, levofloxacina agisce sul complesso DNA-DNA-girasi e topoisomerasi IV.

Relazione PK/PD

Il grado di attività antibatterica di levofloxacina dipende dal rapporto tra la massima concentrazione sierica (Cmax) o l’area sotto la curva (AUC) e la minima concentrazione inibente (MIC).

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Meccanismo(i) di resistenza

La resistenza a levofloxacina viene acquisita attraverso un processo a step con mutazioni al sito bersaglio in entrambe le topoisomerasi di tipo II, DNA girasi e topoisomerasi IV. Anche altri meccanismi di resistenza quali barriere di permeabilità (comune in Pseudomonas aeruginosa ) e meccanismi di efflusso possono influenzare la suscettibilità a levofloxacina.

Si osserva resistenza crociata tra levofloxacina ed altri fluorochinolonici. A causa del particolare meccanismo di azione non c’é generalmente resistenza crociata tra levofloxacina ed altre classi di agenti antibatterici.

Breakpoint

I valori di MIC breakpoint (mg/l), raccomandati dall’EUCAST per levofloxacina, in base ai quali si distinguono i microrganismi sensibili da quelli con sensibilità intermedia e quelli con sensibilità intermedia dai resistenti, sono riportati nella tabella di seguito:

Breakpoints clinici, espressi in MIC (concentrazione minima inibitoria), per levofloxacina, raccomandati dall’EUCAST (versione 2.0, 01–01–2012):

Patogeno

Sensibile

Resistente

Enterobatteriaceae

≤ 1 mg/l

> 2 mg/l

Pseudomonas spp.

≤ 1 mg/l

> 2 mg/l

Acinetobacter spp.

≤ 1 mg/l

> 2 mg/l

Staphylococcus spp.

≤ 1 mg/l

> 2 mg/l

S. pneumoniae 1

≤ 2 mg/l

> 2 mg/l

Streptococcus A, B, C, G

≤ 1 mg/l

> 2 mg/l

H. influenzae , 2, 3

≤ 1 mg/l

> 1 mg/l

M. catharralis 3

≤ 1 mg/l

> 1 mg/l

Breackpoing non-specie correlati 4

≤ 1 mg/l

> 2 mg/l

1 I breakpoints per levofloxacina sono correlati alla terapia ad alte d

2 Si possono verificare bassi livelli di resistenza ai fluorochinoloni 0,12–0,5 mg/l) ma non vi è evidenza che questa resistenza abbi infezioni del tratto respiratorio con H. influenzae.

3 I ceppi con i valori di MIC superiori al breakpoint S/I sono segnalati. I test di identificazione e di sensibilità antimicrobica ciascun ceppo isolato e, se il risultato è confermato, il ceppo deve e di riferimento. Fino a quando non vi sia evidenza di una risposta cl con MIC superiore ai livelli di breakpoint di resistenza attuali, q segnalati come resistenti.

4 I valori di breakpoint si applicano a una dose orale da 500 mg x 1 endovenosa da 500 mg x 1 a 500 mg x 2.

osi.

(MIC di ciprofloxacina di a importanza clinica nelle

molto rari o non ancora devono essere ripetuti su ssere inviato al laboratorio inica per isolati confermati uesti isolati devono essere

a 500 mg x 2 e a una dose

La prevalenza delle resistenze per le specie selezionate può variare geograficamente e con il tempo. È auspicabile avere informazioni sulla prevalenza locale di resistenze particolarmente quando devono essere trattate infezioni gravi.

Secondo necessità, è opportuno consultare un esperto nei casi in cui la prevalenza locale dei fenomeni di resistenza è tale da mettere in dubbio l’utilità del medicinale in almeno alcuni tipi di infezioni.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Specie comunemente sensibili

Bacillus anthracis

Staphylococcus aureus meticillino-sensibile

Staphylococcus saprophyticus Streptococchi di gruppo C e G

Streptococcus agalactiae

Streptococcus pneumoniae

Streptococcus pyogenes

Batteri Aerobi Gram-negativi Eikenella corrodens Haemophilus influenzae Haemophilus para-influenzae Klebsiella oxytoca Moraxella catarrhalis Pasteurella multocida Proteus vulgaris Providencia rettgeri

Batteri Anaerobi

Peptostreptococ­cus

Altri

Chlamydophila pneumoniae Chlamydophila psittaci Chlamydia trachomatis Legionella pneumophila Mycoplasma pneumoniae Mycoplasma hominis Ureaplasma urealyticum

Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema

Enterococcus faecalis

# Staphylococcus aureus meticillino-resistente#

Staphylococcus spp coagulasi negativo

Batteri Aerobi Gram-negativi

Acinetobacter baumannii

Citrobacter freundii

Enterobacter aerogenes

Enterobacter cloacae

Escherichia coli

Morganella morganii

Proteus mirabilis

Providencia stuartii

Pseudomonas aeruginosa

Serratia marcescens

Batteri Anaerobi

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Bacteroides fragilis

Ceppi intrinsecamente resistenti

Enterococcus faecium

#

s. aureus meticillina resistente possiede molto probabilmente resistenza crociata ai fluorochinoloni, inclusa levofloxacina.

5.2 proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

Somministrata per via orale, levofloxacina è rapidamente e quasi completamente assorbita con una concentrazione al picco plasmatico che si ottiene in 1–2 ore. La biodisponibilità assoluta è pari al 99 –100%.

Il cibo ha poco effetto sull’assorbimento di levofloxacina.

Lo steady-state viene raggiunto entro 48 ore con un regime posologico di 500 mg una o due volte al giorno.

Distribuzione

Il legame di levofloxacina con le proteine sieriche è pari a circa il 30–40%.

Il volume di distribuzione medio di levofloxacina è di circa 100 l dopo dosi singole e ripetute di 500 mg, e ciò indica un’ampia distribuzione nei tessuti dell’organismo.

Penetrazione nei tessuti e nei liquidi dell’organismo:

E’ stato mostrato che levofloxacina penetra nella mucosa bronchiale, nei liquidi degli epiteli di rivestimento, nei macrofagi alveolari, nel tessuto polmonare, nella cute (liquido di bolla), nel tessuto prostatico e nell’urina. Tuttavia, levofloxacina ha una scarsa penetrazione nel fluido cerebro-spinale.

Biotrasformazione

Levofloxacina viene metabolizzata in una piccola parte nei metaboliti desmetil-levofloxacina e levofloxacina N-ossido. Questi metaboliti sono < 5% della dose escreta nelle urine.

Levofloxacina è stabile dal punto di vista stereochimico e non è soggetta ad inversione chirale.

Eliminazione

In seguito a somministrazione orale ed endovenosa, levofloxacina viene eliminata dal plasma lentamente (t1/2 : 6–8 ore). L’escrezione avviene prevalentemente per via renale (> 85% della dose somministrata).

La clearance apparente corporea totale media di levofloxacina dopo una dose singola di 500 mg è di 175 ± 29,2 ml/min.

Poiché, non esistono differenze farmacocinetiche maggiori in seguito a somministrazione orale o endovenosa, ciò suggerisce che le vie di somministrazione, orale ed endovenosa, siano

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

intercambiabili.

Linearità

Levofloxacina mostra una farmacocinetica lineare entro un range da 50 a 1000 mg.

Popolazioni speciali

Soggetti con insufficienza renale

La farmacocinetica di levofloxacina è influenzata dal danno renale. Con la diminuzione della funzionalità renale si riducono l’eliminazione e la clearance renali, mentre aumenta l’emivita di eliminazione come descritto nella seguente tabella.

Farmacocinetica nell’insufficienza renale dopo singola dose orale di 500 mg.

Cl CR (ml/min)

< 20

20–49

50–80

Cl R (ml/min)

13

26

57

t 1/2 (h)

35

27

9

Soggetti anziani

Non vi sono differenze significative nella cinetica di levofloxacina tra soggetti giovani e soggetti anziani, ad eccezione di quelle associate con variazioni nella clearance della creatinina.

Differenze tra i sessi

Analisi separate tra soggetti di sesso maschile e femminile hanno messo in evidenza piccole e marginali differenze nella farmacocinetica di levofloxacina. Non ci sono evidenze circa la rilevanza clinica di tali differenze.

5.3 dati preclinici di sicurezza

Dati non clinici non hanno mostrato alcun rischio particolare per la specie umana in base a studi convenzionali di tossicità di una dose singola, tossicità a dosi ripetute, potenziale carcinogenico e tossicità per la riproduzione e lo sviluppo.

Levofloxacina non ha causato compromissione della fertilità o della riproduzione nel ratto ed il solo effetto sul feto è stato il ritardo della maturazione come risultato della tossicità materna.

Levofloxacina non ha indotto mutazioni geniche sulle cellule batteriche o di mammiferi, ma ha indotto aberrazioni cromosomiche in vitro sulle cellule di polmone di criceto cinese. Questi effetti possono essere attribuiti all’inibizione della topoisomerasi II.I test in vivo (micronucleo, scambio dei cromatidi cellulari, sintesi del DNA non programmato, test letale dominante) non evidenziano alcun potenziale genotossico.

Studi nel topo hanno evidenziato un’attività fototossica di levofloxacina solo a dosi molto elevate.

Levofloxacina non mostra potenziale attività genotossica nei test di fotomutagenesi mentre riduce lo sviluppo dei tumori nei test di fotocarcinogenesi.

Come per altri fluorochinoloni, levofloxacina ha evidenziato alcuni effetti sulle cartilagini (bolle e cavità) nel ratto e nel cane, soprattutto nell’animale giovane.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Le compresse rivestite con film di Levofloxacina Pensa da 250 mg contengono i seguenti eccipienti per un peso di 357 mg:

Nucleo della compressa:

Cellulosa microcristallina PH 101

Croscarmellosa sodica

Povidone (K30)

Cellulosa microcristallina PH 102

Magnesio stearato

Rivestimento della compressa:

Ipromellosa

Titanio diossido (E171)

Macrogol 400

Ferro ossido rosso (E172)

Polisorbato 80 (E433)

Le compresse rivestite con film di Levofloxacina Pensa da 500 mg contengono i seguenti eccipienti per un peso di 714 mg:

Nucleo della compressa:

Cellulosa microcristallina PH 101

Croscarmellosa sodica

Povidone (K30)

Cellulosa microcristallina PH 102

Magnesio stearato

Rivestimento della compressa:

Ipromellosa

Titanio diossido (E171)

Macrogol 400

Ferro ossido rosso (E172)

Ferro ossido giallo (E172)

Polisorbato 80 (E433)

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

36 mesi.

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Le compresse sono confezionate in blister in PVC/Aclar/Aluminio.

Confezioni di compresse da 250 mg: 5 e 200 compresse rivestite con film.

Confezioni di compresse da 500 mg: 5 e 500 compresse rivestite con film.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Come per tutti i medicinali, i medicinali inutilizzati devono essere smaltiti in conformità aelle normative ambientali locali.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Pensa Pharma SpA

Via Ippolito Rosellini, 12

20124 Milano

Italy

8. numero dell’autorizzazione all’immissione in commercio

041943010/M – „250 Mg Compresse Rivestite Con Film“ 5 Compresse In Blister Al/Pvc/Aclar

041943022/M – „250 Mg Compresse Rivestite Con Film“ 200 Compresse In Blister Al/Pvc/Aclar

041943034/M – „500 Mg Compresse Rivestite Con Film“ 5 Compresse In Blister Al/Pvc/Aclar

041943046/M – „500 Mg Compresse Rivestite Con Film“ 500 Compresse In Blister Al/Pvc/Aclar