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LEVOCETIRIZINA SANDOZ - riassunto delle caratteristiche del prodotto

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Riassunto delle caratteristiche del prodotto - LEVOCETIRIZINA SANDOZ

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

LEVOCETIRIZINA SANDOZ 5 mg compresse rivestite con film

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ogni compressa rivestita con film contiene 5 mg di levocetirizina dicloridrato (equivalenti a 4,2 mg di levocetirizina).

Eccipiente con effetto noto:

Ogni compressa rivestita con film contiene 60,8 mg di lattosio (come monoidrato).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Compressa rivestita con film.

Compresse rivestite con film di colore da bianco a biancastro, ovali, biconvesse, con “L9CZ impresso su di un lato e “5” sull’altro.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Levocetirizina è indicata per:

– il sollievo dai sintomi nasali e oculari della rinite allergica stagionale e perenne *

– il sollievo dai sintomi dell’orticaria cronica idiopatica.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Posologia

Adulti e adolescenti sopra i 12 anni

La dose giornaliera raccomandata è 5 mg (una compressa rivestita con film) una volta al giorno.

Anziani

Si raccomanda un aggiustamento della dose nei pazienti anziani con compromissione renale da moderata a grave (vedere Danno renale sotto riportato).

Compromissione renale

E’necessario individualizzare gli intervalli della dose in base alla funzionalità renale.

Fare riferimento alla seguente tabella e aggiustare la dose come indicato. Per utilizzare la tabella occorre fare riferimento al valore di clearance della creatinina del paziente (CLcr) espresso in ml/min. La CLcr (ml/min) può essere stimata dalla determinazione della creatinina sierica (mg/dl) mediante la seguente formula:

CLcr = [140 – età (in anni)] x peso (in kg)

(x 0,85 nelle donne)

Documento reso disponibile da AIFA il 13/05/2020

72 x creatinina sierica (mg/dl)

Aggiustamenti della dose nei pazienti adulti con danno renale:

Gruppo

Clearance della creatinina (ml/min)

Dose e frequenza

Normale

≥80

Una compressa al giorno

Lieve

50–79

Una compressa al giorno

Moderata

30–49

Una compressa ogni due giorni

Grave

< 30

Una compressa ogni tre giorni

Malattia renale allo stadio terminale – pazienti dializzati

< 10

Controindicato

Nei pazienti pediatrici affetti da compromissione della funzionalità renale la dose dovrà essere aggiustata su base individuale, tenendo conto della clearance renale del paziente, della sua età e del peso corporeo.

Pazienti con compromissione epatica

Nei pazienti affetti soltanto da compromissione epatica non è necessario alcun aggiustamento della dose.

Pazienti con danno renale e compromissione epatica

In questi pazienti si raccomanda un aggiustamento della dose (vedere “Pazienti con compromissione renale da moderato a grave” più sopra).

Popolazione pediatrica

Bambini dai 6 ai 12 anni

La dose giornaliera raccomandata è di 5 mg (una compressa rivestita con film).

Per i bambini di età compresa tra i 2 anni a 6 anni d’età non è possibile fare un aggiustamento della dose con la formulazione in compresse rivestite con film.

Si raccomanda di usare una formulazione pediatrica di levocetirizina.

Modo di somministrazione

La compressa rivestita con film deve essere assunta per via orale, inghiottita intera con liquido e può essere assunta con o senza cibo.

Durata del trattamento:

La rinite allergica intermittente (sintomi presenti per meno di quattro giorni alla settimana o per meno di quattro settimane all'anno) deve essere trattata in base al disturbo e alla sua storia; il trattamento può essere interrotto una volta scomparsi i sintomi e può essere riavviato quando ricompaiono i sintomi. In caso di rinite allergica persistente (sintomi presenti per più di quattro giorni alla settimana o per più di quattro settimane all'anno), la terapia continuativa può essere proposta al paziente durante il periodo di esposizione agli allergeni.

Esiste un’esperienza clinica nell'uso di levocetirizina per periodi di trattamento di almeno 6 mesi. Nell'orticaria cronica e nella rinite allergica cronica, esiste un'esperienza clinica nell'uso della cetirizina (racemato) fino a un anno.

4.3 controindicazioni

Documento reso disponibile da AIFA il 13/05/2020

Ipersensibilità alla levocetirizina, cetirizina o a uno qualsiasi degli eccipienti, all’ idrossizina o a un qualsiasi altro derivato della piperazina.

Pazienti con grave danno renale (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min).

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Si raccomanda cautela con l'assunzione concomitante di alcol (vedere paragrafo 4.5).

Si deve prestare attenzione nei pazienti con fattori predisponenti alla ritenzione urinaria (ad esempio lesioni del midollo spinale, iperplasia prostatica) poiché la levocetirizina può aumentare il rischio di ritenzione urinaria.

Si deve prestare attenzione nei pazienti affetti da epilessia e nei pazienti a rischio di convulsioni poiché la levocetirizina può causare aggravamento delle crisi.

La risposta ai test allergologici cutanei è inibita dagli antistaminici ed è necessario un periodo di wash-out (di 3 giorni) prima di eseguirli.

Può manifestarsi prurito quando si interrompe il trattamento con levocetirizina, anche se questi sintomi non erano presenti prima dell'inizio del trattamento. I sintomi possono risolversi spontaneamente. In alcuni casi, i sintomi possono essere intensi e possono richiedere la ripresa del trattamento. I sintomi dovrebbero risolversi al riavvio del trattamento.

Levocetirizina contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Popolazione pediatrica

L'uso di levocetirizina dicloridrato non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 6 anni in quanto le compresse rivestite con film attualmente disponibili non consentono ancora una dose di adattamento.

4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

Non sono stati condotti studi di interazione con levocetirizina (compresi studi con induttori del CYP3A4); studi con il composto racemo di cetirizina hanno dimostrato che non vi erano interazioni avverse clinicamente rilevanti (con antipirina, azitromicina, cimetidina, diazepam, eritromicina, glipizide, ketoconazolo e pseudoefedrina). Una piccola diminuzione della clearance di cetirizina (16%) è stata osservata in uno studio a dose multipla con teofillina (400 mg una volta al giorno); mentre la disposizione della teofillina non è stata alterata dalla somministrazione concomitante.

In uno studio a dose multipla di ritonavir (600 mg due volte al giorno) e cetirizina (10 mg al giorno), l'entità dell'esposizione a cetirizina è aumentata di circa il 40% mentre la disposizione di ritonavir è leggermente alterata (-11%) in seguito alla somministrazione concomitante di cetirizina.

La presenza di cibo non riduce l’entità dell’assorbimento di levocetirizina, anche se ne diminuisce la velocità.

Documento reso disponibile da AIFA il 13/05/2020

In pazienti sensibili, la somministrazione concomitante di cetirizina o levocetirizina e alcol o altri deprimenti del SNC può causare ulteriori riduzioni di vigilanza e compromissione delle prestazioni.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

Non ci sono dati o quantità limitate di dati (meno di 300 esiti della gravidanza) sulll'uso di levocetirizina in donne in gravidanza. Tuttavia, per la cetirizina, il racemo di levocetirizina, una grande quantità di dati (più di 1000 gravidanze esposte) su donne in gravidanza non indicano alcuna malformazione o tossicità feto/ neonatale.

Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrio-fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).

L'uso di levocetirizina può essere preso in considerazione durante la gravidanza, se necessario.

Allattamento

Si deve usare cautela nel prescrivere il trattamento a donne in gravidanza o nel periodo di allattamento, perché levocetirizina passa nel latte materno.

Reazioni avverse associate a levocetirizina possono essere osservate nei bambini allattati al seno. Pertanto, si deve prestare cautela quando si prescrive levocetirizina alle donne che allattano al seno.

Fertilità

Non sono disponibli dati clinici sull’effetto di levocetirizina.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Studi clinici comparativi non hanno rivelato alcuna evidenza che levocetirizina alla dose raccomandata comprometta la prontezza mentale, la reattività o la capacità di guidare. Tuttavia, alcuni pazienti potrebbero manifestare sonnolenza, affaticamento e astenia in terapia con levocetirizina. Pertanto, i pazienti che intendono guidare, intraprendere attività potenzialmente pericolose o utilizzare macchinari devono tenere conto della loro risposta al medicinale.

Adulti e adolescenti sopra i 12 anni

Negli studi di attività terapeutica su donne e uomini di età compresa tra 12 e 71 anni, il 15,1% dei pazienti nel gruppo con levocetirizina 5 mg ha presentato almeno una reazione avversa al medicinale rispetto all'11,3% nel gruppo placebo. Il 91,6% di queste reazioni avverse al medicinale sono state da lievi a moderate.

Negli studi di attività terapeutica, il tasso di abbandono a causa di eventi avversi è stato dell'1,0% (9/935) con levocetirizina 5 mg e 1,8% (14/771) con placebo.

Studi clinici di attività terapeutica con levocetirizina hanno incluso 935 soggetti esposti al medicinale alla dose raccomandata di 5 mg al giorno. Da questi gruppi, per levocetirizina 5 mg o placebo sono state riportate le seguenti incidenze di effetti indesiderati con percentuali dell’1% o superiori (comuni: da ≥1 / 100 a <1/10):

Documento reso disponibile da AIFA il 13/05/2020

Temine di riferimento

Placebo (n=771)

Levocetirizine 5 mg (n=935)

Cefalea

25 (3,2%)

24 (2,6%)

Sonnolenza

11 (1,4%)

49 (95,2%)

Secchezza delle fauci

12 (1,6%)

24 (2,6%)

Stanchezza

9 (1,2%)

23 (2,5%)

Inoltre sono stati osservati effetti indesiderati non comuni (non comuni da ≥1 / 1.000 a <1/100) come astenia o dolore addominale.

L'incidenza di effetti indesiderati sedativi come sonnolenza, affaticamento e astenia era del tutto più comune (8,1%) con levocetirizina 5 mg rispetto al placebo (3,1%).

Popolazione pediatrica

In due studi controllati verso placebo in pazienti pediatrici di età compresa tra i 6 e gli 11 mesi di vita e di età compresa tra 1 anno e meno di 6 anni, 159 soggetti sono stati trattati rispettivamente con levocetirizina alla dose di 1,25 mg al giorno per 2 settimane e 1,25 mg due volte al giorno.

La seguente incidenza di reazioni avverse è stata riportata a percentuali pari o superiori all'1% per levocetirizina o placebo:

Classificazione per sistemi e organi e termine di riferimento

Placebo (n=83)

Levocetirizina (n=159)

Patologie gastrointestinali

Diarrea

0

3 (1.9%)

Vomito

1 (1.2%)

1 (0.6%)

Costipazione

0

2 (1.3%)

Patologie del Sistema nervoso centrale

Sonnolenza

2 (2.4%)

3 (1.9%)

Disturbi psichiatrici

disturbi del sonno

0

2 (1.3%)

Nei bambini di età compresa tra 6 e 12 anni sono stati condotti studi in doppio cieco controllati verso placebo in cui 243 bambini sono stati esposti a 5 mg di levocetirizina al giorno per periodi variabili da meno di 1 settimana a 13 settimane. La seguente incidenza di reazioni avverse è stata riportata a percentuali pari o superiori all'1% per levocetirizina o placebo:

Termine definito

Placebo (n=240)

Levocetirizina (n=243)

Cefalea

5 (2.1%)

2 (0.8%)

Sonnolenza

1 (0.4%)

7 (2.9%)

Esperienza post-marketing

Le reazioni avverse derivanti dall'esperienza post-marketing sono per suddivisi per Classe sistemica e per frequenza.

Documento reso disponibile da AIFA il 13/05/2020

La frequenza è definita come segue: molto comune (≥1 / 10); comune (da ≥1 / 100 a <1/10); non comune (da ≥1 / 1.000 a <1/100); raro (da ≥1 / 10.000 a <1 / 1.000); molto raro (<1 / 10.000), non nota (non può essere stimata dai dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi

Comune

Non comune

Raro

Molto raro

Non nota

Disturbi del sistema immunitario

ipersensibilità inclusa anafilassi

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Aumento dell’appetito

Disturbi psichiatrici

Aggressività, agitazione, allucinazioni, depressione, insonnia, idea suicida

Patologie del sistema nervoso

Convulsioni, parestesia, capogiro, sincope, tremore, disgeusia

Patologie dell’orecchio e Del labirinto

Vertigine

Patologie dell’occhio

Visione offuscata, disturbi visivi, crisi oculogira

Patologie cardiache

Palpitazioni, tachicardia

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Dispnea

Patologie gastrointestinali

Nausea, vomito, diarrea

Patologie epatobiliari

Epatite

Patologie renali e urinarie

Disuria, ritenzione urinaria

Patologie della

Edema

Documento reso disponibile da AIFA il 13/05/2020

cute e del tessuto sottocutaneo

angioneurotic o, eruzione fissa da farmaci, prurito, eruzione cutanea, orticaria

Patologie del sistema muscoloscheletrico ,del tessuto connettivo edelle ossa

Mialgia, artralgia

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Edema

Esami diagnostici

Aumento ponderale, test della funzionalità epatica alterati

Descrizione di effetti indesiderati selezionati

Dopo la sospensione della levocetirizina, è stato segnalato prurito.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite

4.9 sovradosaggio

Sintomi

Sintomi di sovradosaggio possono comprendere sonnolenza negli adulti. Nei bambini possono inizialmente verificarsi agitazione ed irrequietezza, seguita da sonnolenza.

Trattamento del sovradosaggio

Non esiste un antidoto specifico alla levocetirizina.

In caso di sovradosaggio si raccomanda un trattamento sintomatico o di supporto. La lavanda gastrica può essere presa in considerazione poco dopo tempo dall’ingestione del medicinale.

L'emodialisi non risulta efficace per eliminare la levocetirizina.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: antistaminici per uso sistemico, derivati piperazinici.

Documento reso disponibile da AIFA il 13/05/2020

Codice ATC: R06A E09

Meccanismo d’azione

Levocetirizina, l’enantiomero ® di cetirizina, è un antagonista potente e selettivo dei recettori H1 periferici.

Gli studi di binding hanno indicato che levocetirizina è dotata di alta affinità per i recettori H1 umani (Ki = 3,2 nmol/l). L'affinità di levocetirizina è doppia rispetto a quella di cetirizina (Ki = 6,3 nmol/l). Levocetirizina si dissocia dai recettori H1 con un’emivita di 115± 38 min. In seguito a una somministrazione singola levocetirizina mostra un grado di occupazione dei recettori del 90% a 4 ore e del 57% a 24 ore.

Studi di farmacodinamica condotti su volontari sani hanno dimostrato che levocetirizina, esercita un’attività comparabile a cetirizina a livello cutaneo e nasale ma con un dosaggio dimezzato.

Effetti farmacodinamici

L’attività farmacodinamica di levocetirizina è stata studiata in studi randomizzati controllati.

In uno studio in cui sono stati confrontati gli effetti di levocetirizina 5mg, desloratadina 5mg e placebo su ponfi e sugli eritemi indotti da istamina, il trattamento con levocetirizina ha determinato una significativa diminuzione della formazione di ponfo e arrossamento, che ha raggiunto il massimo nelle prime 12 ore ed è durata 24 ore, (p<0,001) rispetto al placebo e a desloratadina.

L'inizio dell'azione di levocetirizina 5 mg nel controllo dei sintomi indotti dal polline è stato osservato dopo 1 ora dall'assunzione del medicinale in studi controllati con placebo nel modello della camera di stimolazione allergenica.

Alcuni studi in vitro (tecniche delle camere di Boyden e degli strati di cellule) mostrano che levocetirizina inibisce la migrazione transendoteliale di eosinofili indotta da eotassina sia nel derma sia nel tessuto polmonare. In uno studio sperimentale di farmacodinamica in vivo (tecnica della “skin chamber”) in 14 pazienti adulti, durante le prime 6 ore della reazione indotta da polline, sono stati evidenziati tre effetti inibitori principali di levocetirizina 5 mg in confronto con placebo: inibizione del rilascio di VCAM-1, modulazione della permeabilità vascolare e riduzione del reclutamento di eosinofili.

Efficacia clinica e sicurezza

L’efficacia e la sicurezza di levocetirizina sono state dimostrate in numerosi studi clinici in doppio cieco e controllati con placebo condotti su pazienti adulti affetti da rinite allergica stagionale, rinite allergica perenne o rinite allergica persistente. Levocetirizina ha dimostrato di migliorare significativamente i sintomi della rinite allergica, inclusa l’ostruzione nasale in alcuni studi..

Uno studio clinico della durata di 6 mesi, che ha coinvolto 551 pazienti (compresi 276 pazienti trattati con levocetirizina) affetti da rinite allergica persistente (sintomi presenti 4 giorni alla settimana per almeno 4 settimane consecutive) e sensibilizzati agli acari della polvere e al polline delle graminacee, ha dimostrato che levocetirizina 5 mg è risultata significativamente più potente dal punto di vista clinico e statistico rispetto al placebo nel miglioramento del punteggio totale dei sintomi della rinite allergica nel corso dell’intera durata dello studio, senza alcuna tachifilassi. Durante l’intera durata dello studio levocetirizina ha migliorato significativamente la qualità di vita dei pazienti.

In uno studio clinico controllato con placebo che ha incluso 166 pazienti affetti da orticaria cronica idiopatica, 85 pazienti sono stati trattati con placebo ed 81 pazienti con levocetirizina 5 mg una volta al giorno durante 6 settimane. Il risultato del trattamento con levocetirizina è stato una diminuzione significativa dell’intensità del prurito durante la prima settimana e durante tutto il

Documento reso disponibile da AIFA il 13/05/2020

periodo totale di trattamento rispetto al placebo. Levocetirizina, in confronto al placebo, ha inoltre prodotto un significativo miglioramento della qualità della vita correlata alla salute, valutata sulla base del Dermatology Life Quality Index.

L’orticaria cronica idiopatica è stata studiata come modello clinico per tutte le forme di orticaria.

Dal momento che il rilascio dell’istamina è un fattore causale in tutte le forme di orticaria, in conformità a quanto riportato nelle linee guida cliniche, si ritiene che levocetirizina sia efficace nel migliorare i sintomi in tutti i tipi di orticaria e non solo in quella cronica idiopatica.

Gli ECG non hanno mostrato effetti rilevanti di levocetirizina sull’intervallo QT.

Popolazione pediatricaLa sicurezza e l’efficacia di levocetirizina compresse in pediatria sono state esaminate in due studi clinici controllati con placebo che hanno incluso pazienti di età compresa tra 6 e 12 anni ed affetti rispettivamente da rinite allergica stagionale e perenne. In entrambi gli studi levocetirizina ha significativamente migliorato i sintomi e ha aumentato la qualità della vita dipendente dalla salute.

Nei bambini di età inferiore ai sei anni, la sicurezza clinica è stata stabilita da diversi studi terapeutici a breve o lungo termine:

– uno studio clinico in cui 29 bambini da 2 a 6 anni di età con rinite allergica sono stati trattati con levocetirizina 1,25 mg due volte al giorno per 4 settimane

– uno studio clinico in cui 114 bambini da 1 a 5 anni di età con rinite allergica o orticaria cronica idiopatica sono stati trattati con levocetirizina 1,25 mg due volte al giorno per 2 settimane

– uno studio clinico in cui 45 bambini tra 6 e 11 mesi di età con rinite allergica o orticaria cronica idiopatica sono stati trattati con levocetirizina 1,25 mg una volta al giorno per 2 settimane

– uno studio clinico a lungo termine (18 mesi) in 255 soggetti atopici di età compresa tra 12 a 24 mesi al momento dell'inclusione – trattati con levocetirizina.

Il profilo di sicurezza è risultato simile a quello osservato negli studi a breve termine condotti in bambini da 1 a 5 anni di età.

5.2 proprietà farmacocinetiche

La farmacocinetica di levocetirizina è lineare con la dose e indipendente dal tempo, con una bassa variabilità inter-individuale. Il profilo farmacocinetico è lo stesso quando fornito come singolo enantiomero o come cetirizina. Durante i processi di assorbimento ed eliminazione non si manifesta inversione chirale.

Assorbimento

Levocetirizina somministrata per via orale viene assorbita in modo rapido ed esteso. Negli adulti il picco di concentrazione plasmatica è raggiunto 0,9 ore dopo la somministrazione. I livelli di steady state vengono raggiunti dopo due giorni di trattamento. A seguito di somministrazione singola e ripetuta di 5 mg una volta al giorno, mediamente si raggiungono rispettivamente picchi di concentrazione di 270 ng/ml e 308 ng/ml. Il grado di assorbimento non dipende dalla dose e non viene modificato dall’assunzione di cibo, ma la concentrazione di picco viene ridotta e ritardata.

Distribuzione

Non sono disponibili dati sulla distribuzione tissutale nell’uomo, o riguardanti il passaggio di levocetirizina attraverso la barriera emato-encefalica. Nei ratti e nei cani i livelli tessutali più elevati si trovano nel fegato e nei reni, i più bassi a livello del sistema nervoso centrale.

Negli umani levocetirizina si lega alle proteine plasmatiche nella percentuale del 90%.

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La distribuzione di levocetirizina è limitata, come indicato dal volume di distribuzione che risulta di 0,4 l/kg.

Biotrasformazione

Nell’uomo l’entità del metabolismo di levocetirizina è inferiore al 14% della dose ; pertanto si prevede che siano trascurabili le differenze che possono manifestarsi in seguito a polimorfismo genetico o all’assunzione concomitante di inibitori enzimatici. Le vie metaboliche comprendono l’ossidazione aromatica, la N- e O-dealchilazione e la coniugazione con taurina. Le vie di dealchilazione sono mediate principalmente dal CYP 3A4, mentre l’ossidazione aromatica coinvolge varie e/o non identificate isoforme di CYP. Levocetirizina non modifica l’attività degli isoenzimi CYP 1 A2, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4 a concentrazioni di molto superiori a quelle di picco che si raggiungono nel plasma dopo una somministrazione orale di 5 mg.

Pertanto lo scarso metabolismo e l’assenza di potenziale inibitorio sul metabolismo rendono improbabile l’interazione di levocetirizina con altre sostanze, o viceversa.

Eliminazione

L’emivita plasmatica negli adulti è di 7,9 ± 1,9 ore. L’emivita è più breve nei bambini piccoli. Il valore medio della clearance corporea totale apparente è 0,63 ml/min/kg. La via di escrezione principale di levocetirizina e dei metaboliti è quella urinaria, attraverso la quale viene eliminata una media dell’85,4% della dose somministrata. L’escrezione per via fecale è solo il 12,9% della dose. Levocetirizina viene escreta sia per filtrazione glomerulare sia per secrezione tubulare attiva.

Popolazione speciale

Compromissione della funzionalità renale

La clearance corporea apparente di levocetirizina è correlata alla clearance della creatinina. Si raccomanda pertanto di modificare l’intervallo tra i dosaggi di levocetirizina in base alla clearance della creatinina nei pazienti con compromissione della funzionalità renale moderata o grave. Nei soggetti con anuria da insufficienza renale allo stadio terminale la clearance corporea totale risulta ridotta dell’80% circa rispetto ai soggetti normali. La quantità di levocetirizina eliminata durante un ciclo standard di emodialisi di 4 ore, è risultata inferiore al 10%.

Popolazione pediatrica

I dati di uno studio di farmacocinetica pediatrica con la somministrazione orale di una singola dose di 5 mg di levocetirizina in 14 bambini di età da 6 a 11 anni con peso corporeo compreso tra i 20 e i 40 kg, mostrano in un confronto crociato tra studi che i valori di Cmax e di AUC sono circa 2 volte superiore a quelli riportati in

soggetti adulti sani. La Cmax media era di 450 ng/ml, che si è

verificata in un tempo medio di 1,2 ore, la clearance corporea totale, peso-normalizzata, è stata maggiore del 30% e l'emivita di eliminazione è stata del 24% inferiore in questa popolazione pediatrica rispetto agli adulti. Non sono stati condotti studi di farmacocinetica in pazienti pediatrici di età inferiore ai 6 anni di età. E' stata condotta un'analisi retrospettiva di farmacocinetica in 323 soggetti (181 bambini da 1 a 5 anni di età, 18 bambini da 6 a 11 anni di età, e

124 adulti da 18 a 55 anni di età) che hanno assunto dosi singole o multiple di levocetirizina in un intervallo da 1,25 mg a 30 mg. I dati generati da questa analisi hanno indicato che la somministrazione di 1,25 mg una volta al giorno nei bambini da 6 mesi a 5 anni di età sono attese concentrazioni plasmatiche simili a quelle degli adulti trattati con 5 mg una volta al giorno.

Anziani

Sono disponibili dati limitati nei soggetti più anziani. A seguito della somministrazione orale ripetuta una volta al giorno di 30 mg di levocetirizina per 6 giorni in 9 soggetti anziani (65 –74 anni), la clearance corporea totale è stata inferiore di circa il 33% rispetto a quella di adulti più giovani. La

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disponibilità della cetirizina racemica ha dimostrato di essere dipendente dalla funzione renale piuttosto che dell'età. Questo risultato potrebbe essere applicabile anche per levocetirizina, dal momento che levocetirizina e cetirizina sono entrambi eliminate principalmente nelle urine. Pertanto, nei pazienti anziani la dose di levocetirizina deve essere adattatain accordo alla funzionalità renale.

Genere

I risultati farmacocinetici per 77 pazienti (40 uomini, 37 donne) sono stati valutati per il potenziale effetto legato al genere. L'emivita è stata lievemente più breve nelle donne (7.08 ± 1.72 ore) che negli uomini (8.62 ± 1.84 ore); tuttavia, la clearance corporea dopo somministrazione orale, adattata al peso corporeo nelle donne (0,67 ± 0,16 ml / min / kg) sembra essere paragonabile a quella negli uomini (0.59 ± 0.12 ml / min / kg). Le stesse dosi giornaliere edintervalli di dose sono applicabili per gli uomini e le donne con normale funzionalità renale.

Razza

L'effetto della razza sulla levocetirizina non è stato studiato. Dal momento che levocetirizina è principalmente escreta per via renale e non ci sono importanti differenze razziali della clearance della creatinina, non ci si attende che le caratteristiche farmacocinetiche di levocetirizina siano diverse tra razze. Non sono state osservate differenze legate alla razza nella cinetica di cetirizina racemica.

Compromissione epatica

La farmacocinetica della levocetirizina nei soggetti con compromissione epatica non è stata testata. I pazienti con malattie croniche del fegato (epatocellulare, colestatica e cirrosi biliare) trattati con una dose singola di 10 o 20 mg di cetirizina racemica hanno avuto un aumento del 50% dell'emivita e una diminuzione del 40% della clearance rispetto ai soggetti sani.

Rapporto farmacocinetica / farmacodinamica

L'azione sulle reazioni cutanee indotte dall'istamina non è correlata con le concentrazioni plasmatiche.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per gli esseri umani, sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, della tossicità in caso di ripetuta somministrazione, della genotossicità, del potenziale cancerogeno, della tossicità riproduttiva.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Nucleo

Lattosio monoidrato

Cellulosa microcristallina

Magnesio stearato (E572)

Rivestimento

Ipromellosa (E464)

Titanio diossido (E171)

Macrogol 400

6.2 incompatibilità

Documento reso disponibile da AIFA il 13/05/2020

Non pertinente

6.3 periodo di validità

36 mesi.

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Conservare il farmaco nella confezione originale per tenerlo al riparo dall’umidità.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Le compresse sono confezionate in blister in PVC/PVDC/AL o blister in OPA/AL/PVC/AL e contenute nell’astuccio.

Blister: 6, 7, 10, 14, 15, 18, 20, 21, 28, 30, 40, 50, 56, 60, 70, 90, 100, 112 o 120 compresse

Blister monodose: 30×1 compresse

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

SANDOZ S.p.A. Largo U. Boccioni, 1 21040 Origgio (VA)

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

5 mg compresse rivestite con film 6 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 7 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 10 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 14 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 15 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 18 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 20 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 21 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 28 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 30 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 40 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 50 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 56 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 60 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 70 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 90 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 100 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 112 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 120 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 30X1 compresse in blister PVC/PVDC/AL

5 mg compresse rivestite con film 6 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 7 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 10 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 14 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

AIC n. 039438371

AIC n. 039438015

AIC n. 039438027

AIC n. 039438039

AIC n. 039438041

AIC n. 039438383

AIC n. 039438054

AIC n. 039438066

AIC n. 039438078

AIC n. 039438080

AIC n. 039438092

AIC n. 039438104

AIC n. 039438116

AIC n. 039438128

AIC n. 039438130

AIC n. 039438142

AIC n. 039438155

AIC n. 039438167

AIC n. 039438179

AIC n. 039438181

AIC n. 039438395

AIC n. 039438193

AIC n. 039438205

AIC n. 039438217

Documento reso disponibile da AIFA il 13/05/2020

5 mg compresse rivestite con film 15 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

AIC n. 039438229

AIC n. 039438407

AIC n. 039438231

AIC n. 039438243

AIC n. 039438256

AIC n. 039438268

AIC n. 039438270

AIC n. 039438282

AIC n. 039438294

AIC n. 039438306

AIC n. 039438318

AIC n. 039438320

AIC n. 039438332

AIC n. 039438344

AIC n. 039438357

AIC n. 039438369

5 mg compresse rivestite con film 18 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 20 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 21 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 28 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 30 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 40 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 50 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 56 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 60 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 70 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 90 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 100 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 112 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 120 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

5 mg compresse rivestite con film 30X1 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

9. data della prima autorizzazione/ rinnovo dell’autorizzazione

Data della prima autorizzazione: 03/02/2010

Data del rinnovo più recente: