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LEVOCETIRIZINA AUROBINDO - riassunto delle caratteristiche del prodotto

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Riassunto delle caratteristiche del prodotto - LEVOCETIRIZINA AUROBINDO

1. denominazione del medicinale

Levocetirizina Aurobindo 5 mg compresse rivestite con film

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ciascuna compressa rivestita con film contiene 5 mg di levocetirizina dicloridrato (equivalenti a 4,2 mg di levocetirizina).

Eccipiente con effetti noti : ciascuna compressa rivestita con film contiene lattosio monoidrato 64,0 mg.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Compressa rivestita con film.

Compresse rivestite con film, di colore da bianco a biancastro, ovali, biconvesse, con “L9CZ” impresso su di un lato e “5” impresso sull’altro.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Levocetirizina Aurobindo compresse rivestite con film è indicata nel trattamento sintomatico della rinite allergica (inclusa la rinite allergica persistente) e dell’orticaria negli adulti e nei bambini a partire dai 6 anni di età.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Posologia

Adulti e adolescenti sopra i 12 anni

La dose giornaliera raccomandata è 5 mg (1 compressa rivestita con film).

Anziani

È raccomandato un aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani con compromissione renale da moderata a grave (vedere “Compromissione renale” di seguito).

Compromissione renale

La frequenza dei dosaggi deve essere individualizzata in base alla funzionalità renale. Per adattare il dosaggio si faccia riferimento alla tabella che segue. Per utilizzare la tabella occorre fare riferimento al valore di clearance della creatinina (CLcr) del paziente espresso in ml/min. Il valore CLcr (ml/min) può essere ricavato a partire dal livello di creatinina sierica (mg/dl) in base alla seguente formula:

CLcr =

[140 – età (anni)] x peso (kg) 72 x creatinina sierica (mg/dl)

(x 0,85 per le donne)

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

Aggiustamenti di dosaggio nei pazienti con compromissione della funzionalità renale:

Gruppo

Clearance della creatinina (ml/min)

Dosaggio e frequenza

Normale

≥ 80

1 compressa una volta al giorno

Lieve

50 – 79

1 compressa una volta al giorno

Moderata

30 – 49

1 compressa una volta ogni 2 giorni

Grave

<30

1 compressa una volta ogni 3 giorni

Malattia renale allo stadio terminale – pazienti in dialisi

<10

Controindicato

Nei pazienti pediatrici affetti da compromissione della funzionalità renale, la dose dovrà essere aggiustata su base individuale, tenendo conto della clearance renale del paziente e del suo peso corporeo. Non ci sono dati specifici per bambini affetti da compromissione renale.

Compromissione epatica

Nei pazienti affetti da sola compromissione epatica non è necessario alcun aggiustamento di dosaggio. Nel caso di pazienti con compromissione epatica e compromissione renale, è necessario adattare il dosaggio (vedere “Compromissione renale” più sopra).

Popolazione pediatrica

Bambini tra 6 e 12 anni di età: la dose giornaliera raccomandata è di 5 mg (1 compressa rivestita con film).

Per bambini di età compresa tra 2 e 6 anni non è possibile, con la formulazione in compresse rivestite con film, un adattamento del dosaggio. Si raccomanda pertanto l’uso di una formulazione pediatrica di levocetirizina.

Modo di somministrazione

Per uso orale.

Le compresse rivestite con film devono essere assunte per via orale, deglutite intere con l’ausilio di un liquido, e possono essere assunte con o senza cibo. Si raccomanda di assumere la dose giornaliera in una singola somministrazione.

Durata del trattamento:

La rinite allergica intermittente (sintomi presenti per meno di quattro giorni alla settimana o per meno di quattro settimane all’anno) deve essere trattata in accordo con la patologia e la sua storia; il trattamento può essere interrotto una volta che i sintomi sono scomparsi e può essere ricominciato nuovamente quando ricompaiono i sintomi. In caso di rinite allergica persistente (sintomi presenti per più di quattro giorni alla settimana o per più di quattro settimane all’anno), al paziente può essere proposta la terapia continuativa durante il periodo di esposizione agli allergeni.

C’è esperienza clinica con l’uso di levocetirizina per periodi di trattamento di almeno 6 mesi. Nell’orticaria cronica e nella rinite allergica cronica c’è esperienza clinica sull’uso di cetirizina (racemo) fino ad un anno.

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità alla levocetirizina, alla cetirizina, all’idrossizina, ad un qualunque altro derivato piperizinico o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Grave compromissione renale, con valore di clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Si raccomanda cautela nell’assunzione concomitante di alcol (vedere paragrafo 4.5).

Si deve prestare cautela nei pazienti con fattori predisponenti alla ritenzione urinaria (ad es. lesione del midollo spinale, iperplasia prostatica), poiché la levocetirizina può aumentare il rischio di ritenzione urinaria.

Si deve prestare cautela nei pazienti epilettici e nei pazienti a rischio di convulsioni, poiché la levocetirizina può causare l’aggravamento della crisi convulsiva.

La risposta ai test cutanei per l’allergia è inibita dagli antistaminici ed è richiesto un periodo di wash-out (di 3 giorni) prima di effettuarli.

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Può verificarsi prurito quando si interrompe il trattamento con levocetirizina, anche se tale sintomo non era presente prima dell’inizio del trattamento. Questo sintomo può risolversi spontaneamente. In alcuni casi, il sintomo può essere intenso e può essere necessario ricominciare il trattamento. Tale sintomo dovrebbe risolversi quando si ricomincia il trattamento.

Popolazione pediatrica

L’uso della formulazione in compresse rivestite con film non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 6 anni, in quanto questa formulazione non consente l’appropriato adattamento del dosaggio. Si raccomanda di utilizzare una formulazione pediatrica di levocetirizina.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Non sono stati effettuati studi di interazione con levocetirizina (inclusi studi con induttori del CYP3A4); studi effettuati con il racemo cetirizina hanno dimostrato l’assenza di interazioni avverse rilevanti dal punto di vista clinico (con antipirina, azitromicina, cimetidina, diazepam, eritromicina, glipizide, ketoconazolo e pseudoefedrina). In uno studio a dosi ripetute con teofillina (400 mg una volta al giorno), è stata osservata una lieve diminuzione nella clearance della cetirizina (16%), mentre la disponibilità di teofillina non era alterata dalla concomitante somministrazione di cetirizina.

In uno studio a dose multipla di ritonavir (600 mg due volte al giorno) e di cetirizina (10 mg al giorno), il grado di esposizione alla cetirizina è stato aumentato di circa il 40%, mentre la disponibilità di ritonavir è stata leggermente modificata (-11%) a seguito della concomitante somministrazione di cetirizina.

La presenza di cibo non riduce l’entità di assorbimento di levocetirizina, anche se ne diminuisce la velocità.

In pazienti sensibili, l’assunzione contemporanea di cetirizina o levocetirizina e alcol o altri agenti ad azione depressiva sul SNC può causare ulteriore riduzione della vigilanza e compromissione della performance.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

I dati relativi all’uso di levocetirizina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte). Tuttavia, per cetirizina, il racemo di levocetirizina, un ampio numero di dati in donne in gravidanza (più di 1.000 gravidanze esposte) indica che non causa malformazioni o tossicità feto/neonatale. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3).

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

Qualora necessario, l’uso di levocetirizina può essere preso in considerazione durante la gravidanza.

Allattamento

È stato dimostrato che cetirizina, il racemo di levocetirizina, viene escreta nell’essere umano. Pertanto l’escrezione di levocetirizina nel latte umano è probabile. Reazioni avverse associate a levocetirizina possono essere osservate nei bambini allattati al seno. Pertanto deve essere prestata cautela nel prescrivere levocetirizina a donne che allattano.

Fertilità

Non sono disponibili dati clinici per levocetirizina.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Studi clinici comparativi non hanno rilevato alcuna evidenza che levocetirizina, alla dose raccomandata, riduca il grado di vigilanza, la capacità di reazione o la capacità di guidare.

Tuttavia, alcuni pazienti possono manifestare sonnolenza, affaticamento ed astenia durante la terapia con levocetirizina.

Perciò i pazienti che hanno intenzione di guidare, esercitare attività potenzialmente pericolose o usare macchinari devono tenere presente la risposta individuale al medicinale.

4.8 effetti indesiderati

Studi clinici

Adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età

Durante gli studi di attività terapeutica, effettuati su uomini e donne di età compresa tra 12 e 71 anni, il 15,1% dei pazienti trattati con levocetirizina 5 mg ha manifestato almeno una reazione avversa al farmaco, rispetto all’11,3% riscontrato nel gruppo di pazienti trattati con placebo. Nel 91,6% dei casi, le reazioni avverse erano da lievi a moderate.

Negli studi di attività terapeutica, la percentuale di pazienti che ha dovuto interrompere il trattamento a causa degli eventi avversi è risultata dell’1,0% (9/935) con levocetirizina 5 mg e dell’1,8% (14/771) con placebo.

Gli studi clinici di attività terapeutica con levocetirizina hanno coinvolto 935 soggetti esposti al medicinale alla dose raccomandata di 5 mg al giorno. Di seguito si riporta l’incidenza di reazioni avverse al medicinale riscontrata in questi pazienti con percentuale uguale o superiore all’1% (comuni: ≥1/100, <1/10) nei pazienti trattati con levocetirizina 5 mg o con placebo:

Termine di riferimento (WHOART)

Placebo (n = 771)

Levocetirizina 5 mg (n = 935)

Cefalea

25 (3,2 %)

24 (2,6 %)

Sonnolenza

11 (1,4 %)

49 (5,2 %)

Bocca secca

12 (1,6 %)

24 (2,6 %)

Affaticamento

9 (1,2 %)

23 (2,5 %)

Sono state osservate altre reazioni avverse non comuni (non comuni: ≥1/1.000, <1/100) quali astenia o dolori addominali.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

L’incidenza di reazioni avverse al farmaco di tipo sedativo, quali sonnolenza, affaticamento ed astenia è risultata complessivamente più comune (8,1%) in seguito a trattamento con levocetirizina 5 mg rispetto al trattamento con placebo (3,1%).

Popolazione pediatrica

In due studi controllati verso placebo condotti in pazienti pediatrici di 6–11 mesi e di età compresa tra 1 anno e meno di 6 anni, 159 soggetti sono stati trattati rispettivamente con levocetirizina alla dose di 1,25 mg al giorno per 2 settimane e alla dose di 1,25 mg due volte al giorno. La seguente incidenza di reazioni avverse è stata riportata con levocetirizina o con placebo con un tasso dell’1% o superiore.

Classificazione per sistemi e organi e termine di riferimento

Placebo (n = 83)

Levocetirizina (n = 159)

Patologie gastrointestinali

Diarrea

0

3 (1,9 %)

Vomito

1 (1,2 %)

1 (0,6 %)

Stipsi

0

2 (1,3 %)

Patologie del sistema nervoso

Sonnolenza

2 (2,4 %)

3 (1,9 %)

Disturbi psichiatrici

Disturbo del sonno

0

2 (1,3 %)

Sono stati condotti studi in doppio cieco controllati verso placebo in bambini di 6–12 anni di età. In tali studi 243 bambini sono stati trattati con 5 mg di levocetirizina al giorno per periodi variabili da meno di una settimana a 13 settimane. La seguente incidenza di reazioni avverse è stata riportata con levocetirizina o con placebo con un tasso dell’1% o superiore.

Termine di riferimento

Placebo (n = 240)

Levocetirizina 5 mg (n = 243)

Cefalea

5 (2,1 %)

2 (0,8 %)

Sonnolenza

1 (0,4 %)

7 (2,9 %)

Esperienza post-marketing

Le reazioni avverse derivanti dall’esperienza post marketing sono descritte secondo la classificazione per sistemi e organi e in accordo con la frequenza. La frequenza è definita come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per

sistemi e organi

Molto comune (≥1/10)

Comune (≥1/10)

Non comune (≥1/10)

Raro (≥1/10)

Molto raro (≥1/10)

Non nota

Disturbi del sistema immunitario

Ipersensibilità inclusa anafilassi

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Aumento dell’appetito

Disturbi psichiatrici

Aggressività, agitazione, allucinazioni, depressione, insonnia, idea suicida

Patologie del sistema nervoso

Convulsioni, parestesia, capogiri, sincope,

tremore, disgeusia

Patologie dell’occhio

Disturbi visivi, visione offuscata, crisi oculogira

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Vertigine

Patologie cardiache

Palpitazioni, tachicardia

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Dispnea

Patologie gastrointestinali

Nausea, vomito, diarrea

Patologie epatobiliari

Epatite

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Edema angioneurotico, eruzione fissa da farmaci, prurito, rash, orticaria

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Mialgia, artralgia

Patologie renali e urinarie

Disuria, ritenzione

urinaria

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Edema

Esami diagnostici

Aumento ponderale, test della funzionalità epatica alterati

Descrizione di reazioni avverse selezionate

È stato segnalato prurito dopo interruzione del trattamento di levocetirizina.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.

4.9 sovradosaggio

Sintomi

I sintomi di sovradosaggio possono comprendere sonnolenza negli adulti. Nei bambini possono inizialmente verificarsi agitazione ed irrequietezza, seguita da sonnolenza.

Trattamento del sovradosaggio

Non esiste un antidoto specifico alla levocetirizina.

In caso di sovradosaggio si raccomanda un trattamento sintomatico o di supporto. La lavanda gastrica può essere presa in considerazione rapidamente dopo l’ingestione del medicinale.

L’emodialisi non risulta efficace per eliminare la levocetirizina.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: antistaminici per uso sistemico, derivati piperazinici, codice ATC: R06AE09

Meccanismo d’azione

Levocetirizina, l’enantiomero ® della cetirizina, è un antagonista potente e selettivo dei recettori H1 periferici.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

Gli studi di binding hanno indicato che la levocetirizina è dotata di alta affinità per i recettori H1 umani (Ki = 3,2 nmol/l). L’affinità di levocetirizina è doppia rispetto a quella di cetirizina (Ki = 6,3 nmol/l). Levocetirizina si dissocia dai recettori H1 con un’emivita di 115 ± 38 min.

In seguito ad una somministrazione singola levocetirizina mostra un grado di occupazione dei recettori del 90% a 4 ore e del 57% a 24 ore.

Studi di farmacodinamica condotti su volontari sani hanno dimostrato che levocetirizina esercita un’attività comparabile a cetirizina a livello cutaneo e nasale, ma con un dosaggio dimezzato.

Effetti farmacodinamici

L’attività farmacodinamica di levocetirizina è stata studiata in studi randomizzati controllati.

In uno studio in cui sono stati confrontati gli effetti di levocetirizina 5 mg, desloratadina 5 mg e placebo su pomfi e sugli eritemi indotti da istamina, il trattamento con levocetirizina ha determinato una significativa diminuzione della formazione di pomfo e arrossamento, che ha raggiunto il massimo nelle prime 12 ore ed è durata 24 ore, (p < 0,001) rispetto a placebo e desloratadina.

L’inizio dell’azione di levocetirizina 5 mg nel controllo dei sintomi indotti dal polline è stato osservato dopo 1 ora dall’assunzione del farmaco in studi controllati con placebo nel modello della camera di stimolazione allergenica.

Alcuni studi in vitro (tecniche delle camere di Boyden e degli strati cellulari) mostrano che levocetirizina inibisce la migrazione transendoteliale di eosinofili indotta da eotassina sia del derma sia nel tessuto polmonare. In uno studio sperimentale di farmacodinamica in vivo (tecnica della “skin chamber”) in 14 pazienti adulti, durante le prime 6 ore della reazione indotta da polline, sono stati evidenziati tre effetti inibitori principali di levocetirizina 5 mg in confronto con placebo: inibizione del rilascio di VCAM-1, modulazione della permeabilità vascolare e riduzione del reclutamento di eosinofili.

Efficacia e sicurezza clinica

L’efficacia e la sicurezza di levocetirizina sono state dimostrate in numerosi studi clinici in doppio cieco e controllati con placebo, condotti in pazienti adulti affetti da rinite allergica stagionale o rinite allergica perenne o rinite allergica persistente. Levocetirizina ha dimostrato di migliorare significativamente i sintomi della rinite allergica, inclusa l’ostruzione nasale in alcuni studi.

Uno studio clinico della durata di 6 mesi, che ha coinvolto 551 pazienti adulti (comprendente 276 pazienti trattati con levocetirizina) affetti da rinite allergica persistente (sintomi presenti per 4 giorni alla settimana per almeno 4 settimane consecutive) e sensibilizzati agli acari della polvere di casa ed al polline delle graminacee, ha dimostrato che levocetirizina 5 mg è risultata significativamente più potente del placebo dal punto di vista clinico e statistico nel il miglioramento del punteggio totale dei sintomi della rinite allergica nel corso dell’intera durata dello studio, senza alcuna tachifilassi. Durante l’intera durata dello studio, la levocetirizina ha migliorato significativamente la qualità di vita dei pazienti.

In uno studio clinico controllato con placebo che ha incluso 166 pazienti affetti da orticaria cronica idiopatica, 85 pazienti sono stati trattati con placebo e 81 pazienti con levocetirizina 5 mg una volta al giorno sei durante 6 settimane. Il risultato del trattamento con levocetirizina è stato una diminuzione significativa dell’intensità del prurito durante la prima settimana e durante tutto il periodo totale di trattamento rispetto al placebo. Levocetirizina, in confronto al placebo, ha inoltre prodotto un significativo miglioramento della qualità della vita correlata alla salute, valutata sulla base del Dermatology Life Quality Index.

L’orticaria cronica idiopatica è stata studiata come modello clinico per tutte le forme di orticaria. Dal momento che il rilascio dell’istamina è un fattore causale in tutte le forme di orticaria, si ritiene che levocetirizina sia efficace nel fornire sollievo sintomatico in tutti gli altri tipi di orticaria, oltre all’orticaria cronica idiopatica.

L’ECG non mostra effetti rilevanti di levocetirizina sull’intervallo QT.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia di levocetirizina compresse in pediatria è stata studiata in due studi clinici controllati con placebo che hanno incluso pazienti di età compresa tra 6 e 12 anni ed affetti da rinite allergica stagionale e perenne, rispettivamente. In entrambi gli studi, levocetirizina ha migliorato significativamente i sintomi ed ha innalzato la qualità della vita correlata alla salute.

In bambini al di sotto dei 6 anni di età è stata stabilita la sicurezza clinica da parecchi studi terapeutici a breve e a lungo termine:

uno studio clinico in cui 29 bambini di età compresa tra 2 e 6 anni affetti da rinite allergica sono stati trattati con levocetirizina 1,25 mg due volte al giorno per 4 settimane;

uno studio clinico in cui 114 bambini di età compresa tra 1 e 5 anni affetti da rinite allergica o orticaria cronica idiopatica sono stati trattati con levocetirizina 1,25 mg due volte al giorno per due settimane;

uno studio clinico in cui 45 bambini di età compresa tra 6 e 11 mesi affetti da rinite allergica o orticaria cronica idiopatica sono stati trattati con levocetirizina 1,25 mg una volta al giorno per 2 settimane;

uno studio clinico a lungo termine (18 mesi) condotto in 255 soggetti atopici trattati con levocetirizina di età compresa tra i 12 ed i 24 mesi al momento dell’inclusione nello studio.

Il profilo di sicurezza è stato simile a quello osservato negli studi a breve termine condotti nei bambini di età compresa tra 1 e 5 anni.

5.2 proprietà farmacocinetiche

La farmacocinetica di levocetirizina è lineare con la dose e indipendente dal tempo, con una bassa variabilità inter-individuale. Il profilo farmacocinetico è lo stesso quando dato come singolo enantiomero o come cetirizina. Durante i processi di assorbimento ed eliminazione non si manifesta inversione chirale.

Assorbimento

Levocetirizina somministrata per via orale viene assorbita in modo rapido ed esteso. Negli adulti, il picco di concentrazione plasmatica è raggiunto 0,9 ore dopo la somministrazione. I livelli di steady state stazionario vengono raggiunti dopo due giorni di trattamento. A seguito di somministrazione singola e ripetuta di 5 mg una volta al giorno, mediamente si raggiungono picchi di concentrazione di 270 ng/ml e 308 ng/ml rispettivamente. Il grado di assorbimento non dipende dalla dose e non viene modificato dall’assunzione di cibo, ma la concentrazione di picco viene ridotta e ritardata.

Distribuzione

Non sono disponibili dati di distribuzione tissutale nell’uomo o riguardanti il passaggio di levocetirizina attraverso la barriera emato-encefalica. Nei ratti e nei cani i livelli tissutali più elevati si trovano nel fegato e nei reni, i più bassi a livello del sistema nervoso centrale.

Nell’uomo, levocetirizina si lega alle proteine plasmatiche nella percentuale del 90%. La distribuzione di levocetirizina è restrittiva, poichè il volume di distribuzione è di 0,4 l/kg.

Biotrasformazione

Nell’uomo l’entità del metabolismo di levocetirizina è inferiore al 14% della dose; pertanto si ritiene che siano trascurabili le differenze che possono manifestarsi in seguito a polimorfismo genetico o all’assunzione concomitante di inibitori enzimatici. Le vie metaboliche comprendono l’ossidazione aromatica, la N- e O-dealchilazione e la coniugazione con taurina. Le vie di dealchilazione sono mediate principalmente dal CYP 3A4, mentre per l’ossidazione aromatica coinvolge varie e/o non identificate isoforme di CYP. Levocetirizina non modifica l’attività degli isoenzimi CYP 1A2, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4 a concentrazioni di molto superiori a quelle di picco che si raggiungono nel plasma dopo una somministrazione orale di 5 mg.

Pertanto lo scarso metabolismo e l’assenza di potenziale inibitorio sul metabolismo, rendono improbabile l’interazione di levocetirizina con altre sostanze, o viceversa.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

Eliminazione

L’emivita plasmatica è 7,9 ± 1,9 ore. L’emivita è più breve nei bambini piccoli.

Il valore medio della clearance corporea totale apparente negli adulti è risultato di 0,63 ml/min/kg. La via di escrezione principale della levocetirizina e dei metaboliti è quella urinaria, attraverso la quale viene eliminata una media dell’85,4% della dose somministrata. L’escrezione per via fecale è solo del 12,9% della dose. Levocetirizina viene escreta sia per filtrazione glomerulare che per secrezione tubulare attiva.

Popolazioni speciali

Compromissione renale

La clearance corporea apparente di levocetirizina è correlata alla clearance della creatinina. Si raccomanda pertanto di modificare l’intervallo tra i dosaggi di levocetirizina, in base alla clearance della creatinina, nei pazienti con compromissione della funzionalità renale di grado moderato o grave. Nei soggetti con anuria da insufficienza renale allo stadio terminale la clearance corporea totale risulta ridotta dell’80% circa rispetto ai soggetti normali. La quantità di levocetirizina eliminata durante un ciclo standard di emodialisi di 4 ore è risultata inferiore al 10%.

Popolazione pediatrica

I dati derivanti da uno studio pediatrico di farmacocinetica con somministrazione orale di una dose singola di 5 mg di levocetirizina in 14 bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni con un peso corporeo tra i 20 ed i 40 kg mostrano in un confronto crociato tra studi che i valori della Cmax e della AUC sono circa 2 volte maggiori rispetto a quelli riportati in soggetti adulti sani. La Cmax media normalizzata per il peso e verificatasi in media dopo 1,2 ore, è stata pari a 450 ng/ml, la clearance totale corporea è stata del 30% maggiore e l’emivita di eliminazione è stata del 24% più breve nella popolazione pediatrica che in quella adulta. Non sono stati condotti studi dedicati di farmacocinetica nei pazienti pediatrici di età inferiore ai 6 anni. Un’analisi retrospettiva di farmacocinetica di popolazione è stata condotta in 323 soggetti (181 bambini di età compresa tra 1 e 5 anni di età, 18 bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni di età, e 124 adulti di età compresa tra i 18 ed i 55 anni di età) che hanno assunto dosi singole o multiple di levocetirizina comprese tra 1,25 mg e 30 mg. I dati generati da questa analisi hanno indicato che a seguito della somministrazione di 1,25 mg una volta al giorno a bambini di età compresa tra i 6 mesi ed i 5 anni di età sono attese concentrazioni plasmatiche simili a quelle degli adulti che assumono 5 mg una volta al giorno.

Anziani

Sono disponibili limitati dati farmacocinetici nei soggetti anziani. A seguito della somministrazione orale ripetuta di 30 mg di levocetirizina una volta al giorno per 6 giorni in 9 soggetti anziani (di età compresa tra i 65 ed i 74 anni), la clearance corporea totale è stata approssimativamente del 33% più bassa rispetto a quella negli adulti più giovani. È stato dimostrato che l’eliminazione della cetirizina racemica era dipendente dalla funzionalità renale piuttosto che dall’età. Questo risultato si applica anche alla levocetirizina, dal momento che sia la levocetirizina che la cetirizina sono entrambe prevalentemente escrete nelle urine. Pertanto nei pazienti anziani la dose di levocetirizina deve essere adattata in accordo alla funzionalità renale.

Genere

I risultati farmacocinetici per 77 pazienti (40 uomini, 37 donne) sono stati valutati per quanto riguarda l’effetto potenziale del genere. L’emivita è stata lievemente più breve nelle donne (7,08 ± 1,72 ore) che negli uomini (8,62 ± 1,84) ore; tuttavia la clearance corporea dopo somministrazione orale, aggiustata per il peso, nelle donne (0,67 ± 0,16 ml/min/kg) sembra essere confrontabile con quella nell’uomo (0,59 ± 0,12 ml/min/kg). Le medesime dosi giornaliere ed intervalli di dose sono applicabili sia nell’uomo che nella donna con funzionalità renale normale.

Razza

Non è stato studiato l’effetto della razza sulla levocetirizina. Poiché la levocetirizina viene escreta principalmente per via renale e non ci sono importanti differenze tra le razze nella clearance della creatinina, non ci si attende che le caratteristiche farmacocinetiche della levocetirizina siano differenti tra le razze. Non sono state osservate differenze correlate alla razza nella cinetica della cetirizina racemica.

Compromissione epatica

La farmacocinetica della levocetirizina non è stata valutata nei soggetti con compromissione epatica.

I pazienti con malattie epatiche croniche (cirrosi epatocellulare, colestatica e biliare) a cui sono stati somministrati 10 o 20 mg del composto racemico cetirizina, quale dose singola, hanno avuto un incremento del 50% dell’emivita ed una diminuzione del 40% della clearance rispetto ai soggetti sani.

Relazione farmacocineti­ca/farmacodina­mica

L’azione sulle reazioni cutanee indotte dall’istamina non è correlata con le concentrazioni plasmatiche.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non rivelano speciali rischi per l’essere umano sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, della tossicità in caso di ripetuta somministrazione, della genotossicità, del potenziale cancerogeno, della tossicità riproduttiva e di sviluppo.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Nucleo della compressa

Lattosio monoidrato

Cellulosa microcristallina

Magnesio stearato (E572)

Pellicola di rivestimento

Ipromellosa (E464)

Titanio biossido (E171)

Macrogol 400

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

3 anni.

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione

Conservare il farmaco nella confezione originale per tenerlo al riparo dall’umidità.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Blister in PVC/PVDC/Al o OPA/Al/PVC/Al.

Confezioni:

Blister contenenti 7, 10, 14, 15, 20, 21, 28, 30, 40, 50, 56, 60, 70, 90, 100, 112 o 120 com­presse.

Blister divisibili per dose unitaria contenenti: 30×1 compresse.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Nessuna istruzione particolare.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

7.

TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l.

Via San Giuseppe, 102

21047 – Saronno (VA)

8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

039439017 “5 mg compresse rivestite con film” 7 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439029 “5 mg compresse rivestite con film” 10 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439031 “5 mg compresse rivestite con film” 14 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439043 “5 mg compresse rivestite con film” 15 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439056 “5 mg compresse rivestite con film” 20 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439068 “5 mg compresse rivestite con film” 21 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439070 “5 mg compresse rivestite con film” 28 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439082 “5 mg compresse rivestite con film” 30 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439094 “5 mg compresse rivestite con film” 40 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439106 “5 mg compresse rivestite con film” 50 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439118 “5 mg compresse rivestite con film” 56 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439120 “5 mg compresse rivestite con film” 60 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439132 “5 mg compresse rivestite con film” 70 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439144 “5 mg compresse rivestite con film” 90 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439157 “5 mg compresse rivestite con film” 100 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439169 “5 mg compresse rivestite con film” 112 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439171 “5 mg compresse rivestite con film” 120 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439183 “5 mg compresse rivestite con film” 30X1 compresse in blister PVC/PVDC/AL 039439195 “5 mg compresse rivestite con film” 7 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439207 “5 mg compresse rivestite con film” 10 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439219 “5 mg compresse rivestite con film” 14 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439221 “5 mg compresse rivestite con film” 15 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439233 “5 mg compresse rivestite con film” 20 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439245 “5 mg compresse rivestite con film” 21 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439258 “5 mg compresse rivestite con film” 28 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439260 “5 mg compresse rivestite con film” 30 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439272 “5 mg compresse rivestite con film” 40 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439284 “5 mg compresse rivestite con film” 50 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439296 “5 mg compresse rivestite con film” 56 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439308 “5 mg compresse rivestite con film” 60 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439310 “5 mg compresse rivestite con film” 70 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439322 “5 mg compresse rivestite con film” 90 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439334 “5 mg compresse rivestite con film” 100 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439346 “5 mg compresse rivestite con film” 112 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439359 “5 mg compresse rivestite con film” 120 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL 039439361 “5 mg compresse rivestite con film” 30×1 compresse in blister OPA/AL/PVC/AL

9. data della prima autorizzazione / rinnovo dell’autorizzazione

Data della prima autorizzazione: 30/03/2010

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

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