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LERCANIDIPINA SANDOZ - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo:

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - LERCANIDIPINA SANDOZ

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

Lercanidipina Sandoz 10 mg compresse rivestite con film

Lercanidipina Sandoz 20 mg compresse rivestite con film

2. composizione qualitativa e quantitativa

Una compressa rivestita con film contiene 10 mg di lercanidipina cloridrato, pari a 9,4 mg di lercanidipina.

Una compressa rivestita con film contiene 20 mg di lercanidipina cloridrato, pari a 18,8 mg di lercanidipina.

Eccipiente(i) con effetto noto:

Lercanidipina Sandoz 10 mg compresse rivestite con film: lattosio monoidrato 30 mg

Eccipiente(i) con effetto noto:

Lercanidipina Sandoz 20 mg compresse rivestite con film: lattosio monoidrato 60 mg

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Compressa rivestita con film

Lercanidipina Sandoz 10 mg compressa rivestita con film: compresse di 6,5 mm, gialle, rotonde, biconvesse, rivestite con film, incise su un lato, marcate con “L” sull’altro lato.

Lercanidipina Sandoz 20 mg compressa rivestita con film: compresse di 8,5 mm, rosa, rotonde, biconvesse, rivestite con film, incise su un lato, marcate con “L” sull’altro lato.

La linea di incisione sulla compressa serve per agevolare la rottura al fine di ingerire la compressa più facilmente e non per dividerla in dosi uguali.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

Lercanidipina Sandoz è indicata per il trattamento dell'ipertensione essenziale lieve-moderata

4.2 posologia e modo di somministrazione

Posologia

La dose consigliata è di 10 mg una volta al giorno per via orale, almeno 15 minuti prima dei pasti; la dose può essere aumentata a 20 mg, in funzione della risposta individuale del paziente.

L’aggiustamento della dose deve essere graduale perché sono necessarie 2 settimane circa prima che il massimo effetto antipertensivo si manifesti.

Alcune persone, non adeguatamente controllate mediante monoterapia antiipertensiva, possono trarre beneficio dall’aggiunta della lercanidipina alla terapia con farmaci beta-bloccanti (atenololo), diuretici (idroclorotiazide) o inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (captopril o enalapril).

Poiché la curva dose-risposta è ripida e presenta un „plateau“ a dosi tra 20 e 30 mg, è improbabile che dosi più elevate inducano una maggiore efficacia mentre, per contro, potrebbe verificarsi un aumento degli effetti indesiderati.

Pazienti anziani:

Si raccomanda particolare attenzione all’inizio del trattamento negli anziani, sebbene gli studi di farmacocinetica e l’esperienza clinica specifica suggeriscano che non è necessario modificare la dose giornaliera.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di lercanidipina nei bambini fino a 18 anni di età non sono state stabilite.

Non ci sono dati disponibili.

Insufficienza renale o epatica

Si raccomanda particolare cautela all’inizio del trattamento di pazienti con disfunzioni epatiche o renali da lievi a moderate. Anche se la posologia solitamente raccomandata dovrebbe essere ben tollerata da questi pazienti, l’incremento della dose giornaliera a 20 mg deve essere valutato con cautela. Nei pazienti con compromissione epatica, l’effetto antiipertensivo può essere aumentato e quindi deve essere considerato un aggiustamento della dose.

La lercanidipina non è raccomandata nei pazienti con grave alterazione della funzione epatica o in pazienti con grave alterazione della funzione renale (clearance della creatinina <30 ml/min).

Modo di somministrazione

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale:

– Il trattamento deve essere somministrato preferibilmente al mattino almeno 15 minuti prima della colazione.

– Questo prodotto non deve essere somministrato con succo di pompelmo (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).

4.3 controindicazioni

– Ipersensibilità al principio attivo, alle diidropiridine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

– Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).

– Donne in età fertile che non utilizzino una efficace copertura anticoncezionale.

– Ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro.

– Insufficienza cardiaca congestizia non trattata.

– Angina pectoris instabile.

– Pazienti che hanno avuto un infarto cardiaco da meno di un mese.

– Alterazioni gravi della funzione epatica o renale

– Trattamento concomitante con:

– potenti inibitori di CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).

– ciclosporina (vedere paragrafo 4.5).

– succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5).

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Sindrome del nodo del seno

È necessaria particolare cautela quando la lercanidipina viene somministrata a pazienti affetti dalla sindrome del nodo del seno (senza un pacemaker).

Disfunzione ventricolare sinistra e ischemia cardiaca

Sebbene studi controllati di emodinamica non abbiano dimostrato alcuna compromissione della funzione ventricolare, è richiesta cautela in pazienti affetti da disfunzione ventricolare sinistra. È stato suggerito che alcune diidropiridine a breve durata d’azione possano essere associate a un incremento del rischio cardiovascolare in pazienti affetti da ischemia cardiaca. Sebbene la lercanidipina sia un farmaco a lunga durata d'azione, in tali pazienti è richiesta cautela.

Alcune diidropiridine possono raramente provocare dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente in pazienti con angina pectoris pre-esistente può verificarsi un aumento della frequenza, della durata e della gravità di questi attacchi. Potrebbero essere osservati casi isolati di infarto del miocardio (vedere paragrafo 4.8).

Pazienti con disfunzioni epatiche o renali :

Si deve esercitare una particolare cautela quando si inizia il trattamento di pazienti con disfunzioni epatiche o renali da lievi a moderate. Sebbene la posologia raccomandata dovrebbe essere tollerata da questi pazienti, l’incremento della dose giornaliera a 20 mg deve essere effettuato con cautela. Nei pazienti con alterazione

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

della funzione epatica, l’effetto antiipertensivo potrebbe essere aumentato, di conseguenza deve essere preso in considerazione un aggiustamento della dose.

La lercanidipina non è raccomandata nei pazienti con compromissione epatica grave o con compromissione renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.2)

Alcool

L’alcool deve essere evitato in quanto può potenziare l’effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi (vedere paragrafo 4.5).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di lercanidipina nei bambini fino a 18 anni di età non sono state stabilite.

Induttori del CYP3A4

Induttori del CYP 3A4 come anticonvulsivanti (ad es. fenitoina, carbamazepina) e rifampicina possono ridurre i livelli plasmatici della lercanidipina e quindi l’efficacia della lercanidipina può risultare inferiore a quella attesa (vedere paragrafo 4.5).

Eccipiente con effetto noto

Questo medicinale contiene lattosio. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o sindrome da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.

Inibitori del CYP3A4

È noto che la lercanidipina viene metabolizzata dall’enzima CYP3A4 e quindi, inibitori e induttori del CYP3A4, somministrati contemporaneamente possono interagire con il metabolismo e l’eliminazione della lercanidipina.

La somministrazione della lercanidipina in concomitanza di inibitori del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, eritromicina, troleandomicina) deve essere evitata (vedere paragrafo 4.3).

Uno studio di interazione con il ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, ha mostrato un considerevole aumento delle concentrazioni plasmatiche della lercanidipina (un aumento di 15 volte della AUC e di 8 volte della Cmax per l’eutomero S-lercanidipina).

Ciclosporina

Ciclosporina e lercanidipina non devono essere somministrate insieme (vedere paragrafo 4.3).

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

È stato osservato un aumento dei livelli plasmatici della lercanidipina e della ciclosporina dopo somministrazione concomitante. Uno studio in giovani volontari sani ha dimostrato che quando viene somministrata la ciclosporina 3 ore dopo l’assunzione della lercanidipina, i livelli plasmatici della lercanidipina non cambiano, mentre l’AUC della ciclosporina aumenta del 27%. Tuttavia, la co-somministrazione della lercanidipina con la ciclosporina ha causato un aumento di 3 volte dei livelli plasmatici della lercanidipina e un aumento del 21% dell’AUC della ciclosporina.

Succo di pompelmo

Lercanidipina non deve essere assunta con succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.3).

Come altre diidropiridine, la lercanidipina è sensibile all’inibizione metabolica causata dal succo di pompelmo con un conseguente aumento della sua disponibilità sistemica e un aumento del suo effetto ipotensivo.

Midazolam

Quando somministrata alla dose di 20 mg in concomitanza di midazolam per os in volontari anziani, l’assorbimento della lercanidipina aumenta (approssimati­vamente del 40%) e la velocità di assorbimento diminuisce (tmax ritardata da 1,75 a 3 ore). Le concentrazioni del midazolam sono rimaste immodificate.

Substrati di CYP3A4

Cautela deve essere esercitata quando lercanidipina viene prescritta insieme ad altri substrati del CYP3A4, come: terfenadina, astemizolo, farmaci antiaritmici di classe III come amiodarone e chinidina

Induttori del CYP3A4

La somministrazione concomitante della lercanidipina con induttori del CYP3A4 come i farmaci anticonvulsivanti (ad es. fenitoina, carbamazepina) e la rifampicina deve essere effettuata con cautela perché l’effetto antiipertensivo può essere ridotto e la pressione arteriosa deve essere controllata più frequentemente del solito.

Metoprololo

Somministrando lercanidipina con metoprololo, un beta-bloccante eliminato principalmente dal fegato, la biodisponibilità di metoprololo non si modifica, mentre quella di lercanidipina si riduce del 50%. Questo effetto può essere dovuto alla riduzione del flusso epatico causata da beta-bloccanti e può quindi verificarsi con altri farmaci di questa classe. Di conseguenza, lercanidipina può essere sommistrata con bloccanti dei recettori beta-adrenergici, ma può essere necessario aggiustarne la dose.

Fluoxetina

Uno studio di interazione con fluoxetina (un inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4), condotto in volontari di età pari a 65 ± 7 anni (media ± s.d.), non ha mostrato variazioni clinicamente rilevanti nella farmacocinetica di lercanidipina.

Cimetidina

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

I livelli plasmatici di lercanidipina non subiscono variazioni significative nei pazienti in trattamento concomitante con 800 mg/die di cimetidina, ma a dosi più elevate si raccomanda cautela poichè la biodisponibilità e l’effetto ipotensivo della lercanidipina possono aumentare.

Digossina

La co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina in pazienti sottoposti a trattamento cronico con β-metildigossina, non ha mostrato alcuna interazione farmacocinetica. Volontari sani trattati con digossina, dopo una dose di 20 mg di lercanidipina, somministrata a digiuno, hanno mostrato un incremento del valore medio della Cmax della digossina del 33%, mentre l’AUC e la clearance renale non sono state significativamente modificate. I pazienti in trattamento concomitante con la digossina devono essere monitorati attentamente per individuare eventuali segni di tossicità da digossina.

Simvastatina

In seguito alla co-somministrazione ripetuta di una dose di 20 mg di lercanidipina con 40 mg di simvastatina, l’AUC di lercanidipina non è stata significativamente modificata, mentre l’AUC della simvastatina è aumentata del 56% e quella del suo metabolita attivo b-idrossiacido del 28%. È poco probabile che questi cambiamenti siano di rilevanza clinica. Somministrando lercanidipina al mattino e simvastatina la sera, come indicato per questi medicinali, non sono previste interazioni.

Warfarin

La co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina assunta da volontari sani a digiuno non altera la farmacocinetica del warfarin.

Diuretici e ACE inibitori

Lercanidipina somministrata con diuretici e ACE inibitori è stata ben tollerata.

Alcool

L’assunzione di alcool deve essere evitata in quanto potrebbe potenziare l’effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

I risultati degli studi non forniscono evidenza di un effetto teratogeno nel ratto e nel coniglio e la funzione riproduttiva nel ratto è rimasta inalterata. Tuttavia, poiché mancano dati clinici sull’impiego di lercanidipina in gravidanza e durante l’allattamento, e altri composti appartenenti alla classe delle diidropiridine si sono rivelati teratogeni nell’animale, la lercanidipina non deve essere somministrato durante la gravidanza o a donne in età fertile che non utilizzino una efficace copertura anticoncezionale.

Allattamento

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

Non è noto se lercanidipina/me­taboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Lercanidipina è controindicata durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).

Fertilità

Non sono disponibili dati clinici con lercanidipina. In alcuni pazienti trattati con calcioantagonisti sono state riportate variazioni biochimiche reversibili nella testa degli spermatozoi, che possono pregiudicare la fecondazione. A fronte di ripetute fecondazioni in-vitro non riuscite, e in mancanza di altre spiegazioni, è possibile attribuirne la causa ai calcio-antagonisti.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

La lercanidipina altera lievemente la capacità di guidare o di utilizzare macchinari. Tuttavia occorre cautela in quanto possono presentarsi vertigini, astenia, senso di affaticamento e, più raramente, sonnolenza.

4.8 effetti indesiderati

Nell’1,8% circa dei pazienti trattati si sono verificate reazioni avverse.

La tabella sotto riportata mostra l’incidenza delle reazioni avverse, con un nesso di causalità almeno possibile, raggruppate secondo la classificazione sistemica organica MedDRA e ordinate secondo la frequenza: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascun gruppo di frequenza le reazioni avverse osservate sono riportate in ordine decrescente di gravità.

Come è mostrato in tabella, le reazioni avverse più comunemente osservate, riportate in studi clinici controllati, sono cefalea, capogiri, edema periferico, tachicardia, palpitazioni, rossore, ciascuno verificatosi in meno dell’1% dei pazienti.

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA

Molto comun e

Comun e

Non comune

Raro

Molto raro

No n not a

Disturbi del

sistema immunitario

Ipersensibili tà

Patologie del

sistema nervoso

Capogiri, cefalea

Sonnolenza

Sincope

Patologie cardiache*

Tachicardia

, palpitazion i,

Angina pectoris,

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

Patologie vascolari

Vampate

sincope

Patologie gastrointestinali

Dolore addominale, diarrea, dispepsia, nausea, vomito

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Rash

Patologie muscoloscheletri che e del

tessuto connettivo

Mialgia

Patologie renali e urinarie

Poliuria

Patologie sistemiche e

condizioni relative alla

sede di

somministrazion e

Edema periferico

Astenia, affaticamen to

Nel corso dell’esperienza post-marketing, dai report spontanei ricevuti, i seguenti effetti indesiderati sono stati riportati molto raramente (<1/10.000): ipertrofia gengivale, aumento reversibile dei livelli sierici delle transaminasi epatiche, ipotensione, frequenza urinaria e dolore toracico.

* Alcune diidropiridine possono raramente provocare dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente può verificarsi un aumento della frequenza, della durata e della severità di episodi anginosi acuti in pazienti con angina pectoris pre-esistente. Possono essere osservati isolati casi di infarto miocardico.

Non risultano effetti negativi di lercanidipina sulla glicemia o sulla lipemia.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

4.9 sovradosaggio

Nell’esperienza post-marketing, sono stati riportati alcuni casi di sovradosaggio (da 40 fino a 800 mg di lercanidipina, incluse segnalazioni di tentativo di suicidio).

Sintomi

Analogamente alle altre diidropiridine, si presume che un sovradosaggio possa provocare una eccessiva vasodilatazione periferica. I sintomi associati al sovradosaggio includono marcata ipotensione e tachicardia riflessa.

Trattamento

In caso di grave ipotensione, bradicardia e perdita di coscienza, potrebbe essere necessario ricorrere ad una terapia di supporto cardiovascolare, con la somministrazione endovenosa di atropina in caso di bradicardia.

Visto l’effetto farmacologico prolungato della lercanidipina, è necessario seguire per almeno 24 ore la funzione cardiovascolare del paziente che abbia assunto una dose eccessiva di farmaco. Non sono disponibili informazioni sui possibili effetti benefici della dialisi. Data l’elevata lipofilia del principio attivo, è molto probabile che i livelli plasmatici non possano essere usati come parametri di riferimento per la durata del periodo di rischio e che la dialisi non abbia alcuna efficacia.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: Calcio antagonisti selettivi con prevalente effetto vascolare – derivati diidropiridinici

Codice ATC: C08CA13

Meccanismo d’azione

La lercanidipina è un calcio-antagonista appartenente al gruppo delle diidropiridine che inibisce il flusso del calcio attraverso la membrana cellulare della muscolatura liscia e cardiaca. Il meccanismo della sua azione antipertensiva è dovuto ad un effetto rilassante diretto sulla muscolatura liscia vascolare, con conseguente abbassamento della resistenza periferica totale.

Effetti farmacodinamici

Nonostante la sua breve emivita plasmatica, la lercanidipina è dotata di un’attività antipertensiva prolungata, dovuta all’elevato coefficiente di ripartizione nella membrana, e non provoca effetti inotropi negativi grazie alla sua elevata selettività vascolare.

Visto che la vasodilatazione indotta dalla lercanidipina è caratterizzata da un graduale instaurarsi dell’effetto, casi di ipotensione acuta con tachicardia riflessa, nei pazienti ipertesi, si sono verificati solo raramente.

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

Come per altre 1,4-diidropiridine asimmetriche, l’attività antipertensiva della lercanidipina è dovuta principalmente al suo enantiomero (S).

Efficacia clinica e sicurezza

Oltre agli studi clinici eseguiti a supporto dell’indicazione terapeutica, un ulteriore piccolo studio non controllato ma randomizzato in pazienti con ipertensione severa (pressione diastolica media ± SD di 114,5 ± 3,7 mmHg) ha dimostrato che la pressione si è normalizzata nel 40% dei 25 pazienti trattati con un dosaggio di 20 mg, in un’unica somministrazione giornaliera, di lercanidipina e nel 56% dei 25 pazienti trattati con un dosaggio di 10 mg due volte al giorno. In uno studio clinico controllato, randomizzato, doppio-cieco verso placebo in pazienti con ipertensione sistolica isolata, la lercanidipina si è dimostrato efficace nell’abbassare la pressione sistolica da un valore medio iniziale di 172,6 ± 5,6 mmHg a 140,2 ± 8,7 mmHg.

5.2 proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

La lercanidipina viene completamente assorbita dopo una somministrazione orale di 10–20 mg e si raggiungono picchi plasmatici, rispettivamente di 3,30 ng/ml ± 2,09 SD e 7,66 ng/ml ± 5,90 SD, dopo circa 1,5–3 ore dopo la somministrazione.

I due enantiomeri della lercanidipina mostrano un profilo dei livelli plasmatici simile: il tempo necessario per ottenere la massima concentrazione plasmatica è identico, la concentrazione massima plasmatica e l'AUC sono, in media, 1,2 volte più elevate per l'enantiomero (S) e l'emivita di eliminazione dei due enantiomeri è essenzialmente la stessa. Non è stata osservata interconversione „in vivo“ degli enantiomeri.

In seguito ad un elevato metabolismo di primo passaggio la biodisponibilità assoluta della lercanidipina, somministrata per via orale a stomaco pieno, è circa del 10% e si riduce ad un terzo (1/3) quando somministrato a volontari sani a digiuno.

La biodisponibilità orale della lercanidipina, quadruplica quando viene ingerita fino a 2 ore dopo un pasto ad alto contenuto di grassi. Conseguentemente, la lercanidipina deve essere somministrato prima dei pasti.

Distribuzione

La distribuzione dal plasma ai tessuti e agli organi è rapida e ampia.

Il legame della lercanidipina alle proteine plasmatiche è superiore al 98%. Poiché nei pazienti affetti da disfunzioni renali o epatiche di grado severo i livelli proteici nel plasma sono ridotti, la frazione libera del farmaco potrebbe aumentare.

Biotrasformazione

La lercanidipina viene largamente metabolizzata da CYP 3A4; il farmaco originario non è stato riscontrato nelle urine o nelle feci. Esso viene convertito prevalentemente in metaboliti inattivi e il 50% circa della dose è escreta nelle urine.

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

Esperimenti “in vitro” con microsomi di fegato umano hanno dimostrato che la lercanidipina esercita un certo grado di inibizione di CYP3A4 e CYP2D6 ma a concentrazioni rispettivamente 160 e 40 volte più alte di quelle raggiunte al picco plasmatico dopo somministrazione di una dose da 20 mg.

Inoltre, gli studi di interazione nell’uomo hanno mostrato che la lercanidipina non modifica i livelli plasmatici del midazolam, un tipico substrato del CYP3A4, o del metoprololo, un tipico substrato di CYP2D6. Perciò, a dosi terapeutiche, non ci si aspetta che la lercanidipina inibisca la biotrasformazione di farmaci metabolizzati da CYP3A4 e CYP2D6.

Eliminazione

L’eliminazione avviene essenzialmente mediante biotrasformazione.

È stata calcolata una emivita di eliminazione terminale media di 8–10 ore e l’attività terapeutica dura 24 ore a causa del suo alto legame alle membrane lipidiche. Non è stato riscontrato accumulo in seguito a somministrazioni ripetute.

Linearità/Non linearità

La somministrazione orale di lercanidipina porta a livelli plasmatici di lercanidipina non direttamente proporzionali al dosaggio (cinetica non lineare). Dopo l’assunzione di 10, 20 o 40 mg le concentrazioni plasmatiche massime osservate sono state in un rapporto di 1:3:8 e le AUC di concentrazione plasmatica nel tempo in un rapporto di 1:4:18, indicando una saturazione progressiva del metabolismo pre-sistemico. Conseguentemente, la disponibilità aumenta con l’aumento del dosaggio.

Informazioni aggiuntive su popolazioni speciali

Nei pazienti anziani e nei pazienti affetti da disfunzione renale da lieve a moderata o con compromissione da lieve a moderata delle funzioni epatiche, il comportamento farmacocinetico della lercanidipina si è rivelato simile a quello osservato nella popolazione generale dei pazienti; nei pazienti affetti da grave disfunzione renale o in pazienti dializzati sono stati riscontrati livelli più elevati (di circa il 70%) del farmaco. In pazienti affetti da compromissione delle funzioni epatiche da moderata a grave, è probabile un aumento della biodisponibilità sistemica della lercanidipina in quanto il farmaco viene di norma ampiamente metabolizzato nel fegato.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità della riproduzione.

Gli studi farmacologici sulla sicurezza negli animali non hanno dimostrato alcun effetto sul sistema nervoso autonomo, sul sistema nervoso centrale o sulla funzione gastrointestinale alle dosi comunemente utilizzate per ottenere l’effetto antipertensivo.

Gli effetti rilevanti osservati negli studi a lungo termine nel ratto e nel cane sono da ritenersi strettamente collegati, direttamente o indirettamente, agli effetti già conosciuti in seguito all’uso di dosi elevate di Ca-antagonisti e riflettono prevalentemente un’attività farmacodinamica eccessiva.

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

La lercanidipina non è genotossica e non ha dimostrato alcun potenziale di rischio cancerogeno.

La fertilità e la funzione riproduttiva generale nel ratto non sono state alterate dal trattamento con la lercanidipina.

Non si è riscontrato alcun effetto teratogeno nel ratto e nel coniglio; tuttavia, la lercanidipina, somministrata a dosi elevate nei ratti, ha indotto perdite pre- e postimpianto e ritardo dello sviluppo fetale.

Se somministrata a dosi elevate (12 mg/kg/die) durante il travaglio, la lercanidipina cloridrato ha indotto distocia.

La distribuzione della lercanidipina e/o dei suoi metaboliti negli animali gravidi e la loro escrezione nel latte materno non sono stati valutati.

I metaboliti non sono stati valutati separatamente in studi di tossicità.

6.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

6.1

Elenco degli eccipienti

Nucleo della compressa : Magnesio stearato.

Povidone

Sodio amido glicolato Tipo A Lattosio monoidrato Cellulosa microcristallina

Film di rivestimento:

Lercanidipina Sandoz 10 mg compresse rivestite con film:

Macrogol

Alcool polivinilico, parzialmente idrolizzato

Talco

Titanio diossido (E171)

Ferro ossido giallo (E172).

Lercanidipina Sandoz 20 mg compresse rivestite con film:

Macrogol

Alcool polivinilico, parzialmente idrolizzato

Talco

Titanio diossido (E171)

Ferro ossido giallo (E172)

Ferro ossido rosso (E172).

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

2 anni

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Blister Al/PVC: Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere dall’umidità.

Al/PVDC blister: Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere dall’umidità.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Confezione in blister (alluminio/PVC).

Confezione in blister (Alluminio/PVDC)

Confezioni :

Blisters (Al/PVC):

Lercanidipina Sandoz 10 mg compresse rivestite con film: 7, 10, 14, 20, 28, 30, 35, 50, 56, 60, 98, 100 compresse rivestite con film

Lercanidipina Sandoz 20 mg compresse rivestite con film: 7, 10, 14, 20, 28, 30, 35, 42, 50, 56, 60, 98, 100 compresse rivestite con fil m

Blisters (Al/PVDC):

Lercanidipina Sandoz 10 mg compresse rivestite con film: 7, 10, 14, 20, 28, 30, 35, 50, 56, 60, 98, 100 compresse rivestite con film

Lercanidipina Sandoz 20 mg compresse rivestite con film: 7, 10, 14, 20, 28, 30, 35, 42, 50, 56, 60, 98, 100 compresse rivestite con film

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento

Nessuna istruzione particolare.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

AIC n. 039277013

10 mg compresse 10 AIC n. 039277025

compresse rivestite

con

film in blister AL/PVC

10 mg compresse 14 AIC n. 039277037

compresse rivestite

con

film in blister AL/PVC

10 mg compresse 20 AIC n. 039277049

compresse rivestite

con

film in blister AL/PVC

10 mg compresse 28 AIC n. 039277052

compresse rivestite

con

film in blister AL/PVC

10 mg compresse 30 AIC n. 039277064

compresse rivestite

con

film in blister AL/PVC

10 mg compresse 35 AIC n. 039277076

compresse rivestite

con

film in blister AL/PVC

10 mg compresse 50 AIC n. 039277088

compresse rivestite

con

film in blister AL/PVC

10 mg compresse 56 AIC n. 039277090

compresse rivestite

con

film in blister AL/PVC

10 mg compresse 60 AIC n. 039277102

compresse rivestite

con

film in blister AL/PVC

10 mg compresse 98 AIC n. 039277114

compresse rivestite

con

film in blister AL/PVC

10 mg compresse 100 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277126

20 mg compresse 7 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277138

20 mg compresse 10 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277140

20 mg compresse 14 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277153

20 mg compresse 20 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277165

20 mg compresse 28 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277177

20 mg compresse 30 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277189

20 mg compresse 35 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277191

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

20 mg compresse 42 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277203

20 mg compresse 50 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277215

20 mg compresse 56 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277227

20 mg compresse 60 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277239

20 mg compresse 98 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277241

20 mg compresse 100 compresse rivestite con film in blister AL/PVC AIC n. 039277254

10 mg compresse 7 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277266

10 mg compresse 10 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277278

10 mg compresse 14 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277280

10 mg compresse 20 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277292

10 mg compresse 28 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277304

10 mg compresse 30 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277316

10 mg compresse 35 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277328

10 mg compresse 50 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277330

10 mg compresse 56 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277342

10 mg compresse 60 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277355

10 mg compresse 98 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277367

10 mg compresse 100 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277379

Documento reso disponibile da AIFA il 28/06/2016

20 mg compresse 7 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277381

20 mg compresse 10 AIC n. 039277393

compresse

rivestite con

film in blister AL/PVDC

20 mg compresse 14 AIC n. 039277405

compresse

rivestite con

film in blister AL/PVDC

20 mg compresse 20 AIC n. 039277417

compresse

rivestite con

film in blister AL/PVDC

20 mg compresse 28 AIC n. 039277429

compresse

rivestite con

film in blister AL/PVDC

20 mg compresse 30 AIC n. 039277431

compresse

rivestite con

film in blister AL/PVDC

20 mg compresse 35 AIC n. 039277443

compresse

rivestite con

film in blister AL/PVDC

20 mg compresse 42 AIC n. 039277456

compresse

rivestite con

film in blister AL/PVDC

20 mg compresse 50 AIC n. 039277468

compresse

rivestite con

film in blister AL/PVDC

20 mg compresse 56 AIC n. 039277470

compresse

rivestite con

film in blister AL/PVDC

20 mg compresse 60 AIC n. 039277482

compresse

rivestite con

film in blister AL/PVDC

20 mg compresse 98 AIC n. 039277494

compresse

rivestite con

film in blister AL/PVDC

20 mg compresse 100 compresse rivestite con film in blister AL/PVDC AIC n. 039277506

9.

DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’ AUTORIZZAZIONE

13 Febbraio 2010