Foglietti illustrativi Apri menu principale

LENTOGEST - foglio illustrativo, effetti collaterali, dosaggio

Contiene principio attivo:

Dostupné balení:

Foglio illustrativo - LENTOGEST

Pagina 1 di 3

Effetti sulla guida e sull'uso di macchinari

Non sono stati segnalati effetti sulla capacità di guidare autoveicoli od utilizzare macchinari.

Gravidanza ed allattamento

Il Lentogest trova indicazione in gravidanza nei casi indicati (vedi “Dose, modo e tempo di somministrazione”) e sotto stretto controllo del medico.

L’uso durante l’allattamento è sconsigliato.

DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE

  • - Minaccia d'aborto : il trattamento va iniziato immediatamente somministrando 1 fiala di Lentogest. Si consiglia di proseguire con 1 fiala di Lentogest 2 volte alla settimana finché la paziente non presenti più i sintomi della minaccia anche dopo aver ripreso la sua attività abituale. L’ulteriore prosecuzione del trattamento con Lentogest sarà decisa in rapporto con i singoli casi clinici.

  • - Aborto abituale : il trattamento va iniziato non appena sia stata accertata con sicurezza la gravidanza. Si inietterà per via intramuscolare 1–2 fiale di Lentogest la settimana fino alla 10ma-12ma settimana di gravidanza.

  • - Metrorragie disfunzionali giovanili e del climaterio : per il controllo della metrorragia disfunzionale è opportuna la somministrazione di 1 fiala di Lentogest somministrata tra il 18° e il 20° giorno del ciclo. L’emorragia da privazione comparirà 8–10 giorni dopo l’iniezione.

  • - Amenorree primarie e secondarie : il trattamento con Lentogest, in caso di amenorrea secondaria, non dovrà essere iniziato prima che sia stata esclusa la gravidanza; inoltre, allo scopo di indurre l’emorragia simil-mestruale, si deve somministrare un estrogeno prima, e per un periodo adeguato, della somministrazione, tra il 18° e il 20° giorno del ciclo, di 1 fiala di Lentogest. L’emorragia da privazione comparirà 8–10 giorni dopo l’iniezione.

Precauzioni indispensabili

Nel caso in cui la paziente non desideri una gravidanza, si dovranno impiegare a scopo contraccettivo altri metodi non ormonali (ad esclusione del metodo di Ogino-Knaus e della temperatura basale).

Se durante il trattamento non compare la mestruazione da privazione, anche se vengono impiegate misure contraccettive, si deve escludere la possibilità che si tratti di una gravidanza; si dovrà quindi sospendere il trattamento ed effettuare gli appropriati esami allo scopo di confermare o escludere la stessa. Nel caso in cui si sia effettivamente instaurata una gravidanza, il trattamento con Lentogest (e non con l’estrogeno) andrà proseguito solo nei casi di effettiva necessità.

  • - Protezione della gravidanza in caso di intervento chirurgico : è opportuno iniziare il trattamento con 1–2 fiale di Lentogest almeno una settimana prima dell'intervento chirurgico. Dopo l’intervento il trattamento andrà continuato con 1–2 fiale di Lentogest la settimana per 4 settimane.

  • - Insufficienza luteinica :

Pagina 2 di 3

nel sito di iniezione; ritenzione idrica; aumento del peso corporeo; aumento della pressione in individui predisposti.

Raramente sono stati segnalati ittero colestatico, alterazioni dei test di funzionalità epatica e delle prove di emocoagulazione.

Qualsiasi effetto indesiderato non descritto nel foglio illustrativo deve essere comunicato al proprio medico o al farmacista.

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Verificare la data di scadenza indicata sulla confezione.

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione Tenere fuori dalla portata dei bambini.

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C

Revisione del foglio illustrativo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco:

Luglio 2013


Pagina 3 di 3

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizza­zione

all'immissione in commercio (o titolare AIC).