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LENAXOLAN - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo:

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - LENAXOLAN

1. denominazione del medicinale

LENAXOLAN, 2 mg compresse

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ogni compressa contiene doxazosin mesilato 2,43 mg equivalente a doxazosin 2 mg

Eccipienti con effetti noti:

Ogni compressa contiene 40 mg di lattosio.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Compressa

Compressa oblunga bianca della dimensione di 9 mm x 4.5 mm con una scanalatura divisoria su un lato e la scritta “D2” sull’altro.

La compressa può essere divisa in dosi uguali.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Ipertensione essenziale. Doxazosin è indicato nel trattamento dei sintomi clinici associati all’iperplasia prostatica benigna (Benign Prostatic Hyperplasia , BPH).

4.2 posologia e modo di somministrazione

Modo di somministrazione: per uso orale.

Le compresse devono essere assunte in monosomministra­zione giornaliera con una quantità sufficiente di acqua. La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico.

Posologia

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

Adulti

La dose abituale di doxazosin è da 1 a 8 mg al giorno. La massima dose raccomandata è di 16 mg/giorno. La dose iniziale è di 1 mg prima di coricarsi, e questa dose deve essere mantenuta da 1 a 2 settimane di trattamento. Dopo questo periodo, il dosaggio può essere aumentato a 2 mg una volta al giorno e mantenuto per altre 1–2 settimane. Se necessario, il dosaggio giornaliero può essere aumentato ancora gradualmente, sempre dopo lo stesso intervallo di tempo, a 4, 8 e 16 mg una volta al giorno, in base alla risposta del paziente.

Iperplasia prostatica benigna:

All’inizio del trattamento con LENAXOLAN, si raccomanda il seguente schema posologico:

– giorni da 1 a 8: 1 × 1 compressa di doxazosin da 1 mg (doxazosin 1 mg) al giorno

– giorni da 9 a 14: 1 × 1 compressa di doxazosin da 2 mg (doxazosin 2 mg) al giorno

In base ai parametri urodinamici e alla sintomatologia della BPH del paziente, questa dose può essere aumentata a 4 mg e, successivamente, alla massima dose raccomandata di 8 mg. L’intervallo di tempo raccomandato tra un incremento posologico e quello successivo va da 1 a 2 settimane.

La dose giornaliera abituale raccomandata è di 2–4 mg. Doxazosin deve essere usato in monosomministra­zione giornaliera. Se si interrompe la somministrazione di doxazosin per qualche giorno, la ripresa del trattamento andrà fatta a partire dal dosaggio corretto.

La posologia da 1 mg si ottiene dividendo a metà la compressa da 2 mg.

Pazienti anziani e pazienti con insufficienza renale:

La farmacocinetica di doxazosin rimane invariata nei pazienti con insufficienza renale. Inoltre, non ci sono evidenze che doxazosin aggravi l’insufficienza renale preesistente. Pertanto, si raccomanda generalmente la dose abituale. A causa della possibile comparsa di ipersensibilità in alcuni di questi pazienti, è necessario prestare particolare attenzione all’inizio del trattamento. Doxazosin non è dializzabile poiché è altamente legato alle proteine plasmatiche.

Pazienti con insufficienza epatica:

Il dosaggio deve essere aumentato con particolare prudenza nei pazienti con insufficienza epatica. Non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica severa (vedere la sezione 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).

Popolazione pediatrica

L’uso di doxazosin non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 12 anni a causa della mancanza di dati di efficacia.

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

4.3 controindicazioni

Doxazosin è controindicato:

1. In pazienti con nota ipersensibilità alle chinazoline (ad esempio, prazosina, terazosina, doxazosin), o ad uno qualsiasi degli eccipienti

2. In pazienti con storia di ipotensione ortostatica

3. In pazienti con iperplasia prostatica benigna e concomitante congestione del tratto urinario superiore, con infezione cronica del tratto urinario o con calcoli vescicali

4. Durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.6 – solo per l’indicazione: ipertensione)

5. In pazienti con ipotensione (solo per l’indicazione: iperplasia prostatica benigna)

Doxazosin è controindicato in monoterapia nei pazienti con incontinenza urinaria da rigurgito o con anuria, con o senza insufficienza renale progressiva.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Inizio della terapia :

A causa delle proprietà alfa-bloccanti di doxazosin, i pazienti possono manifestare ipotensione posturale caratterizzata da capogiri e debolezza o, raramente, perdita di coscienza (sincope), in particolare all’inizio della terapia. Pertanto, nella pratica medica, è prudente monitorare la pressione arteriosa all’inizio della terapia per ridurre al minimo il rischio di effetti posturali. Bisogna raccomandare al paziente di evitare situazioni in cui possano derivargli lesioni in caso di capogiri o debolezza durante le fasi iniziali del trattamento con doxazosin.

Uso in pazienti con condizioni cardiache acute :

Come con qualsiasi altro agente antiipertensivo vasodilatatore, è buona pratica medica, consigliare prudenza quando si somministra doxazosin a pazienti affetti dalle seguenti condizioni cardiache acute:

– Edema polmonare conseguente a stenosi aortica o mitralica

– Insufficienza cardiaca ad alta portata

– Insufficienza ventricolare destra conseguente ad embolia polmonare o effusione pericardica

– Insufficienza ventricolare sinistra con bassa pressione di riempimento.

Uso in pazienti con insufficienza epatica :

Come con qualsiasi farmaco interamente metabolizzato dal fegato, il doxazosin deve essere usato con particolare prudenza nei pazienti che presentano compromissione della funzione epatica. Poiché non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica grave, non è raccomandato l’uso di doxazosin in questi pazienti.

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

Uso con inibitori della PDE-5

E’ necessario prestare particolare cautela quando doxazosin è somministrato in concomitanza con inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (come sildenafil, taladafil e vardenafil), poiché entrambi i farmaci hanno effetti vasodilatatori e ciò potrebbe causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Per ridurre il rischio di ipotensione ortostatica, si raccomanda di iniziare il trattamento con inibitori della fosfodiesterasi-5 solo se il paziente è emodinamicamente stabilizzato con alfa-bloccanti. Inoltre si raccomanda di iniziare il trattamento con la dose più bassa possibile di inibitore della PDE-5, rispettando 6 ore di intervallo di tempo dall’assunzione di doxazosin. Non sono stati condotti studi con doxazosin in formulazioni a rilascio prolungato.

Uso in pazienti da sottoporre a chirurgia della cataratta :

La ‘Sindrome Intraoperatoria dell’Iride a bandiera’ (IFIS, una variante della sindrome della pupilla piccola) è stata osservata in corso di intervento chirurgico della cataratta in alcuni pazienti che assumevano o avevano precedentemente assunto tamsulosin. Segnalazioni isolate sono pervenute anche per altri alfa-1-bloccanti e non si può escludere la possibilità di un effetto di classe. Poiché la IFIS può portare ad un aumento delle complicazioni procedurali durante la chirurgia della cataratta, il chirurgo oftalmico deve essere informato prima dell’intervento dell’attuale o passato utilizzo di alfa-1-bloccanti.

LENAXOLAN contiene lattosio. Perciò, questo medicinale non deve essere somministrato a persone affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio.

4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme d’interazione

La somministrazione concomitante di doxazosin con un inibitore PDE-5 può causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego). Non sono stati condotti studi con doxazosin in formulazioni a rilascio prolungato.

La maggior parte (98%) del doxazosin plasmatico è legato alle proteine. Dati in vitro relativi al plasma umano indicano che doxazosin non ha alcun effetto sul legame proteico di digossina, warfarin, fenitoina o indometacina.

Nella pratica clinica, doxazosin è stato somministrato con diuretici tiazidici, furosemide, beta-bloccanti, FANS, antibiotici, ipoglicemizzanti orali, uricosurici e anticoagulanti senza farmaco interazioni avverse. Tuttavia, non sono disponibili dati derivanti da studi formali di interazione farmaco/farmaco.

Doxazosin potenzia l’attività antipertensiva di altri alfa-bloccanti e di altri antiipertensivi.

In uno studio in aperto, randomizzato, controllato verso placebo, condotto su 22 maschi volontari sani, la somministrazione di una singola dose di 1 mg di doxazosin il primo giorno di un trattamento di 4 giorni con cimetidina per via orale (400 mg due volte al giorno), ha determinato l’aumento dell’AUC media di doxazosin del 10% e nessun cambiamento statisticamente

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

significativo della Cmax media e dell’emivita media di doxazosin. L’aumento del 10% dell’AUC media di doxazosin con cimetidina è all’interno della variazione interindividuale (27%) dell’AUC media di doxazosin con placebo.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

Per l’indicazione dell’ ipertensione

Poiché non sono stati condotti studi adeguati e ben controllati su donne in gravidanza, la sicurezza del doxazosin durante la gravidanza non è stata stabilita. Pertanto, durante la gravidanza, il doxazosin deve essere utilizzato solo se il potenziale beneficio supera il rischio. Sebbene non siano stati osservati effetti teratogeni negli esperimenti sugli animali, è stata osservata una ridotta sopravvivenza fetale con elevate dosi di doxazosin (vedere paragrafo 5.3: Dati preclinici di sicurezza).

Allattamento

In alternativa, le madri devono interrompere l'allattamento quando il trattamento con doxazosin è necessario (vedere la sezione 5.3: Dati preclinici di sicurezza).

Doxazosin è controindicato durante l'allattamento in quanto il farmaco si accumula nel latte prodotto da ratti femmina e non vi è alcuna informazione circa l'escrezione del farmaco nel latte di donne in allattamento.

Per l’indicazione iperplasia prostatica benigna

Questo paragrafo non è pertinente.

4.7 effetti sulla capacità di guidare e di usare macchinari

La capacità di impegnarsi in attività quali manovrare macchinari o un veicolo motorizzato può essere compromessa, soprattutto nella fase iniziale del trattamento.

4.8 effetti indesiderati

I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e riportati durante il trattamento con LENAXOLAN con le seguenti frequenze: molto comune > 1/10, comune > 1/100 a < 1/10, non comune > 1/1.000 a < 1/100, rara > 1/10.000 a < 1/1.000, molto rara < 1/10.000

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

Classificazione organo-sistemica

Molto comune

(≥1/10)

Comune

(≥1/100 e

<1/10)

Non comune (≥1/1.000 e <1/100)

Raro

(≥1/10.000 e

<1/1.000)

Molto raro (<1/10.000)

N

Infezioni ed infestazioni

Infezioni del tratto respiratorio, infezioni del tratto urinario

Patologie del sistema emolinfopoietico

Leucopenia, trombocitopenia

Disturbi del sistema immunitario

Ipersensibilità al farmaco

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Gotta, aumento dell’appetito, anoressia

Disturbi psichiatrici

Agitazione, depressione, ansia, insonnia, nervosismo

Patologie del sistema nervoso

Sonnolenza, vertigini, cefalea

Accidente cerebrovascolare, ipoestesia, sincope, tremore

Vertigine posizionale, parestesia

Patologie dell’occhio

Visione offuscata

Intrao flopp syndr (vedi 4.4)

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Vertigini

Tinnito

Patologie cardiache

Palpitazioni, tachicardia

Angina pectoris, infarto del miocardio

Bradicardia, aritmie cardiache

Patologie vascolari

ipotensione, ipotensione posturale

Vampate di calore

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Bronchite, tosse, dispnea, rinite

epistassi

Broncospasmo

Patologie gastrointestinali

Dolore addominale, dispepsia, secchezza delle fauci, nausea

Costipazione, flatulenza, vomito, diarrea, gastroenterite

Patologie epatobiliari

Reperti anormali degli enzimi e della funzionalità epatica

Colestasi, epatite, ittero

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Prurito

Rash cutanei

Orticaria, alopecia, porpora

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Dolore lombare, mialgia

Artralgia

Crampi muscolari, debolezza muscolare

Patologie renali ed urinarie

Cistite, incontinenza urinaria

Disuria, minzione frequente, ematuria

Poliuria

Aumento della diuresi, disturbi della minzione, nicturia

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Impotenza

Ginecomastia, priapismo

Eiacu retrog

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Astenia, dolore toracico, sintomi simil-influenzali, edema periferico

Dolore, edema del viso

Affaticamento, malessere

Esami diagnostici

Aumento di peso

4.9 Sovradosaggio

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

Nel caso in cui il sovradosaggio portasse a ipotensione, il paziente deve essere immediatamente posto in posizione supina, con il capo in posizione declive. Devono essere prese altre misure di supporto se lo si ritiene opportuno per i singoli casi.

Se questa misura è inadeguata, lo shock deve prima essere trattato con espansori di volume. Se necessario, dopo devono essere utilizzati farmaci vasopressori. La funzione renale deve essere monitorata e sostenuta, secondo necessità. Dato che il doxazosin è in ampia misura legato alle proteine plasmatiche, la dialisi non è indicata.

5. proprietá farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Codice ATC:

C02CA04 (antipertensivi, antagonisti dei recettori alfa-adrenergici),

G04CA (urologici, antagonisti dei recettori alfa-adrenergici).

Doxazosin è un antagonista selettivo e competitivo dei recettori alfa-1-adrenergici postsinaptici.

La somministrazione di doxazosin produce una significativa riduzione della pressione arteriosa conseguente alla diminuzione delle resistenze vascolari periferiche. La monosomministra­zione giornaliera risulta in una riduzione clinicamente significativa della pressione arteriosa, che persiste per 24 ore. Dopo la somministrazione, la pressione arteriosa si abbassa gradualmente; all’inizio del trattamento possono verificarsi effetti ortostatici. La massima riduzione della pressione arteriosa si ottiene da 2 a 6 ore circa dopo la somministrazione. Durante il trattamento con doxazosin nei pazienti ipertesi, la pressione arteriosa sarà uguale in posizione supina ed eretta. Durante il trattamento con doxazosin è stata riferita la regressione dell’ipertrofia ventricolare sinistra.

Contrariamente a quanto si verifica con i bloccanti non selettivi dei recettori alfa-adrenergici, non è stato osservato alcun fenomeno di tolleranza durante il trattamento a lungo termine con doxazosin. Aumenti dell’attività della renina plasmatica e della tachicardia sono stati osservati solo raramente durante il trattamento prolungato.

Gli studi clinici hanno dimostrato che doxazosin causa una piccola riduzione delle concentrazioni plasmatiche di trigliceridi, colesterolo totale e frazione LDL. È stato inoltre riportato un lieve aumento del rapporto HDL/colesterolo totale (dal 4 al 13% circa del valore iniziale). La rilevanza clinica di questi risultati resta da stabilire. Doxazosin aumenta la sensibilità all’insulina nei pazienti con metabolismo glucidico alterato.

La somministrazione di doxazosin a pazienti con BPH sintomatica risulta in un miglioramento dei disturbi urodinamici. Gli studi hanno dimostrato che questo effetto è imputabile al blocco selettivo dei recettori alfa-adrenergici situati nella muscolatura liscia del collo della vescica, della vescica, della capsula prostatica e dell’uretra.

5.2 proprietà farmacocinetiche

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

Assorbimento

Dopo la somministrazione orale, doxazosin è ben assorbito. I picchi plasmatici sono raggiunti dopo 2 ore e la biodisponibilità assoluta è del 63% circa.

Biotrasformazi­one/eliminazi­one

Doxazosin è altamente legato alle proteine plasmatiche (98% circa). L’eliminazione dal plasma avviene in due fasi. L’emivita terminale è di 16 – 30 ore, il che rende il farmaco adatto alla monosomministra­zione giornaliera. Doxazosin è metabolizzato prevalentemente dal fegato ed è escreto principalmente per via fecale (63 – 65%); meno del 5% della dose è escreto come doxazosin immodificato. Il 6-idrossi-doxazosin è un bloccante potente e selettivo dei recettori alfa-adrenergici. Negli esseri umani il 5% della dose orale viene convertito in questo metabolita che, pertanto, contribuisce in minima misura all’effetto ipotensivo di doxazosin.

Gli studi farmacocinetici condotti negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale non hanno mostrato differenze farmacocinetiche significative rispetto ai pazienti con funzione renale nella norma. Queste differenze si limitano esclusivamente ai dati riguardanti l’uso di doxazosin nei pazienti con insufficienza epatica e gli effetti dei farmaci che notoriamente influenzano il metabolismo epatico (ad es., cimetidina). In uno studio clinico su 12 pazienti con insufficienza epatica lieve, la somministrazione di una dose orale singola di doxazosin è risultata in un aumento dell’area sottesa alla curva concentrazione-tempo (AUC) del 43% e in una riduzione della clearance del 40%.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non hanno evidenziato rischi particolari per l’ uomo in base agli studi convenzionali di safety farmacology, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale carcinogeno, tossicità riproduttiva.

Doxazosin si accumula nel latte materno di ratti femmine in allattamento. Non ci sono informazioni circa l’escrezione del farmaco nel latte materno delle donne che allattano. In alternativa, l’uso del doxazosin è controindicato durante l’allattamento.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Cellulosa microcristallina (E460), lattosio anidro, sodio amido glicolato (tipo A), magnesio stearato (E572), sodio laurilsolfato e silice colloidale anidra.

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

5 anni.

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30˚C.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Blister PVC/PVDC/alluminio, 3 × 10 compresse.

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento

Non ci sono precauzioni speciali.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

LANOVA FARMACEUTICI S.r.l. – Via Conca D’oro, 212 –00141 Roma

8. NUMERO(I) DI AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

037840016, 2 MG COMPRESSE 3X10 COMPRESSE IN BLISTER PVC/PVDC/AL

9. DATA      DELLA      PRIMA      AUTORIZZAZIONE/RINNOVO

GU 164 del 17/07/2007

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

1. denominazione del medicinale

LENAXOLAN 4 mg compresse

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ogni compressa contiene doxazosin mesilato 4,85 mg equivalente a doxazosin 4 mg

Eccipienti con effetti noti:

ogni compressa contiene 80 mg di lattosio

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Compressa

Compressa oblunga bianca della dimensione di 12 × 6 mm con una scanalatura divisoria su un lato e la scritta “D4” sull’altro.

La compressa può essere divisa in dosi uguali.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Ipertensione essenziale. Doxazosin è indicato nel trattamento dei sintomi clinici associati all’iperplasia prostatica benigna (Benign Prostatic Hyperplasia , BPH).

4.2 posologia e modo di somministrazione

Modo di somministrazione: Per uso orale.

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

Le compresse devono essere assunte in monosomministra­zione giornaliera con una quantità sufficiente di acqua. La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico.

Posologia

Adulti

Ipertensione:

La dose abituale di doxazosin è da 1 a 8 mg al giorno. La massima dose raccomandata è di 16 mg/giorno. La dose iniziale è di 1 mg prima di coricarsi, e questa dose deve essere mantenuta da 1 a 2 settimane di trattamento. Dopo questo periodo, il dosaggio può essere aumentato a 2 mg una volta al giorno e mantenuto per altre 1–2 settimane. Se necessario, il dosaggio giornaliero può essere aumentato ancora gradualmente, sempre dopo lo stesso intervallo di tempo, a 4, 8 e 16 mg una volta al giorno, in base alla risposta del paziente.

Iperplasia prostatica benigna:

All’inizio del trattamento con LENAXOLAN, si raccomanda il seguente schema posologico:

– giorni da 1 a 8: 1 × 1 compressa di doxazosin da 1 mg (doxazosin 1 mg) al giorno

– giorni da 9 a 14: 1 × 1 compressa di doxazosin da 2 mg (doxazosin 2 mg) al giorno

In base ai parametri urodinamici e alla sintomatologia della BPH del paziente, questa dose può essere aumentata a 4 mg e, successivamente, alla massima dose raccomandata di 8 mg. L’intervallo di tempo raccomandato tra un incremento posologico e quello successivo va da 1 a 2 settimane.

La dose giornaliera abituale raccomandata è di 2–4 mg. Doxazosin deve essere usato in monosomministra­zione giornaliera. Se si interrompe la somministrazione di doxazosin per qualche giorno, la ripresa del trattamento andrà fatta a partire dal dosaggio corretto.

La posologia da 1 mg si ottiene dividendo a metà la compressa da 2 mg.

Pazienti anziani e pazienti con insufficienza renale:

La farmacocinetica di doxazosin rimane invariata nei pazienti con insufficienza renale. Inoltre, non ci sono evidenze che doxazosin aggravi l’insufficienza renale preesistente. Pertanto, si raccomanda generalmente la dose abituale. A causa della possibile comparsa di ipersensibilità in alcuni di questi pazienti, è necessario prestare particolare attenzione all’inizio del trattamento. Doxazosin non è dializzabile poiché è altamente legato alle proteine plasmatiche.

Pazienti con insufficienza epatica:

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

Il dosaggio deve essere aumentato con particolare prudenza nei pazienti con insufficienza epatica. Non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica severa (vedere la sezione 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).

Popolazione pediatrica:

L’uso di doxazosin non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 12 anni a causa della mancanza di dati di efficacia.

4.3 controindicazioni

Doxazosin è controindicato:

1. In pazienti con nota ipersensibilità alle chinazoline (ad esempio, prazosina, terazosina, doxazosin), o ad uno qualsiasi degli eccipienti

2. In pazienti con storia di ipotensione ortostatica

3. In pazienti con iperplasia prostatica benigna e concomitante congestione del tratto urinario superiore, con infezione cronica del tratto urinario o con calcoli vescicali

4. Durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.6 – solo per l’indicazione: ipertensione)

5. In pazienti con ipotensione (solo per l’indicazione: iperplasia prostatica benigna)

Doxazosin è controindicato in monoterapia nei pazienti con incontinenza urinaria da rigurgito o con anuria, con o senza insufficienza renale progressiva.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Inizio della terapia :

A causa delle proprietà alfa-bloccanti di doxazosin, i pazienti possono manifestare ipotensione posturale caratterizzata da capogiri e debolezza o, raramente, perdita di coscienza (sincope), in particolare all’inizio della terapia. Pertanto, nella pratica medica, è prudente monitorare la pressione arteriosa all’inizio della terapia per ridurre al minimo il rischio di effetti posturali. Bisogna raccomandare al paziente di evitare situazioni in cui possano derivargli lesioni in caso di capogiri o debolezza durante le fasi iniziali del trattamento con doxazosin.

Uso in pazienti con condizioni cardiache acute :

Come con qualsiasi altro agente antiipertensivo vasodilatatore, è buona pratica medica consigliare prudenza quando si somministra doxazosin a pazienti affetti dalle seguenti condizioni cardiache acute:

– Edema polmonare conseguente a stenosi aortica o mitralica

– Insufficienza cardiaca ad alta portata

– Insufficienza ventricolare destra conseguente ad embolia polmonare o effusione pericardica

– Insufficienza ventricolare sinistra con bassa pressione di riempimento.

Uso in pazienti con insufficienza epatica :

Come con qualsiasi farmaco interamente metabolizzato dal fegato, il doxazosin deve essere usato con particolare prudenza nei pazienti che presentano compromissione della funzione epatica.

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

Poiché non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica grave, non è raccomandato l’uso di doxazosin in questi pazienti.

Uso con inibitori della PDE-5:

E’ necessario prestare particolare cautela quando doxazosin è somministrato in concomitanza con inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (come sildenafil, taladafil e vardenafil), poiché entrambi i farmaci hanno effetti vasodilatatori e ciò potrebbe causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Per ridurre il rischio di ipotensione ortostatica, si raccomanda di iniziare il trattamento con inibitori della fosfodiesterasi-5 solo se il paziente è emodinamicamente stabilizzato con alfa-bloccanti. Inoltre si raccomanda di iniziare il trattamento con la dose più bassa possibile di inibitore della PDE-5, rispettando 6 ore di intervallo di tempo dall’assunzione di doxazosin. Non sono stati condotti studi con doxazosin in formulazioni a rilascio prolungato.

Uso in pazienti durante intervento chirurgico della cataratta:

La ‘Sindrome Intraoperatoria dell’Iride a bandiera’ (IFIS, una variante della sindrome della pupilla piccola) è stata osservata in corso di intervento chirurgico della cataratta in alcuni pazienti che assumevano o avevano precedentemente assunto tamsulosin. Segnalazioni isolate sono pervenute anche per altri alfa-1-bloccanti e non si può escludere la possibilità di un effetto di classe. Poiché la IFIS può portare ad un aumento delle complicazioni procedurali durante la chirurgia della cataratta, il chirurgo oftalmico deve essere informato prima dell’intervento dell’attuale o passato utilizzo di alfa-1-bloccanti.

LENAXOLAN contiene lattosio. Perciò, questo medicinale non deve essere somministrato a persone affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio.

4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme d’interazione

La somministrazione concomitante di doxazosin con un inibitore PDE-5 può causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego). Non sono stati condotti studi con doxazosin in formulazioni a rilascio prolungato.

La maggior parte (98%) del doxazosin plasmatico è legato alle proteine. Dati in vitro relativi al plasma umano indicano che doxazosin non ha alcun effetto sul legame proteico di digossina, warfarin, fenitoina o indometacina.

Nella pratica clinica, doxazosin è stato somministrato con diuretici tiazidici, furosemide, beta-bloccanti, FANS, antibiotici, ipoglicemizzanti orali, uricosurici e anticoagulanti senza farmaco interazioni avverse. Tuttavia, non sono disponibili dati derivanti da studi formali di interazione farmaco/farmaco.

Doxazosin potenzia l’attività antipertensiva di altri alfa-bloccanti e di altri antiipertensivi.

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

In uno studio in aperto, randomizzato, controllato verso placebo, condotto su 22 maschi volontari sani, la somministrazione di una singola dose di 1 mg di doxazosin il primo giorno di un trattamento di 4 giorni con cimetidina per via orale (400 mg due volte al giorno), ha determinato l’aumento dell’AUC media di doxazosin del 10% e nessun cambiamento statisticamente significativo della Cmax media e dell’emivita media di doxazosin. L’aumento del 10% dell’AUC media di doxazosin con cimetidina è all’interno della variazione interindividuale (27%) dell’AUC media di doxazosin con placebo.

4.6 gravidanza e allattamento

Gravidanza

Per l’indicazione dell’ ipertensione

Poiché non sono stati condotti studi adeguati e ben controllati su donne in gravidanza, la sicurezza del doxazosin durante la gravidanza non è stata stabilita. Pertanto, durante la gravidanza, il doxazosin deve essere utilizzato solo se il potenziale beneficio supera il rischio. Sebbene non siano stati osservati effetti teratogeni negli esperimenti sugli animali, è stata osservata una ridotta sopravvivenza fetale con dosi elevate di doxazosin (vedere paragrafo 5.3: Dati preclinici di sicurezza).

Allattamento

In alternativa, le madri devono interrompere l'allattamento quando il trattamento con doxazosin è necessario (vedere la sezione 5.3: Dati preclinici di sicurezza).

Doxazosin è controindicato durante l'allattamento in quanto il farmaco si accumula nel latte prodotto da ratti femmina e non vi è alcuna informazione circa l'escrezione del farmaco nel latte di donne in allattamento.

Per l’indicazione iperplasia prostatica benigna

Questo paragrafo non è pertinente.

4.7 effetti sulla capacità di guidare e di usare macchinari

La capacità di impegnarsi in attività quali manovrare macchinari o un veicolo motorizzato può essere compromessa, soprattutto nella fase iniziale del trattamento.

4.8 effetti indesiderati

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e riportati durante il trattamento con LENAXOLAN con le seguenti frequenze: molto comune > 1/10, comune > 1/100 a < 1/10, non comune > 1/1.000 a < 1/100, rara > 1/10.000 a < 1/1.000, molto rara < 1/10.000

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

Classificazione organo-sistemica

Molto comune

(≥1/10)

Comune

(≥1/100 a<1/10)

Non comune

(≥1/1.000 a<1/100)

RaMroolto

(≥1/10.00

0

a<1/1.000)

Raro (<1/10.000)

Non noto

Infezioni ed infestazioni

Infezioni del tratto respiratorio, infezioni del tratto urinario

Patologie del sistema emolinfopoietico

Leucopenia, trombocitopenia

Disturbi del sistema immunitario

Ipersensibilità al farmaco

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Gotta, aumento dell’appetito, anoressia

Disturbi psichiatrici

Agitazione, depressione, ansia, insonnia, nervosismo

Patologie del sistema nervoso

Sonnolenza, vertigini, cefalea

Accidente cerebrovascolare, ipoestesia, sincope, tremore

Vertigine posizionale, parestesia

Patologie dell’occhio

Visione offuscata

Intraoperative floppy iris syndrome IFIS (vedi paragrafo 4.4)

Patologie dell’orecchio

Vertigini

Tinnito

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

e del labirinto

Patologie cardiache

Palpitazioni, tachicardia

Angina pectoris, infarto del miocardio

Bradicardia, aritmie cardiache

Patologie vascolari

ipotensione, ipotensione posturale

Vampate di calore

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Bronchite, tosse, dispnea, rinite

epistassi

Broncospasmo

Patologie gastrointestinali

Dolore addominale, dispepsia, secchezza delle fauci, nausea

Costipazione, flatulenza, vomito, diarrea, gastroenterite

Patologie epatobiliari

Reperti anormali degli enzimi e della funzionalità epatica

Colestasi, epatite, ittero,

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Prurito

Rash cutanei

Orticaria, alopecia, porpora

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Dolore lombare, mialgia

Artralgia

Crampi muscolari, debolezza muscolare

Patologie renali ed urinarie

Cistite, incontinenza urinaria

Disuria, minzione frequente, ematuria

Poliuria

Aumento della diuresi, disturbi della minzione, nicturia

Patologie dell’apparato riproduttivo e

Impotenza

Ginecomastia, priapismo

Eiaculazione retrograda

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

della mammella

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Astenia, dolore toracico, sintomi simil-influenzali, edema periferico

Dolore, edema del viso

Affaticamento, malessere

Esami diagnostici

Aumento di peso

4.9 sovradosaggio

Nel caso in cui il sovradosaggio portasse a ipotensione, il paziente deve essere immediatamente posto in posizione supina, con il capo in posizione declive. Devono essere prese altre misure di supporto se lo si ritiene opportuno per i singoli casi.

Se questa misura è inadeguata, lo shock deve prima essere trattato con espansori di volume. Se necessario, dopo devono essere utilizzati farmaci vasopressori. La funzione renale deve essere monitorata e sostenuta, secondo necessità. Dato che il doxazosin è in ampia misura legato alle proteine plasmatiche, la dialisi non è indicata.

5. proprietá farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Codice ATC:

C02CA04 (antipertensivi, antagonisti dei recettori alfa-adrenergici)

G04CA (urologici, antagonisti dei recettori alfa-adrenergici)

Doxazosin è un antagonista selettivo e competitivo dei recettori alfa-1-adrenergici postsinaptici.

La somministrazione di doxazosin produce una significativa riduzione della pressione arteriosa conseguente alla diminuzione delle resistenze vascolari periferiche. La monosomministra­zione giornaliera risulta in una riduzione clinicamente significativa della pressione arteriosa, che persiste per 24 ore. Dopo la somministrazione, la pressione arteriosa si abbassa gradualmente; all’inizio del trattamento possono verificarsi effetti ortostatici. La massima riduzione della pressione arteriosa si ottiene da 2 a 6 ore circa dopo la somministrazione. Durante il trattamento con doxazosin nei pazienti ipertesi, la pressione arteriosa sarà uguale in posizione supina ed eretta. Durante il trattamento con doxazosin è stata riferita la regressione dell’ipertrofia ventricolare sinistra.

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

Contrariamente a quanto si verifica con i bloccanti non selettivi dei recettori alfa-adrenergici, non è stato osservato alcun fenomeno di tolleranza durante il trattamento a lungo termine con doxazosin. Aumenti dell’attività della renina plasmatica e della tachicardia sono stati osservati solo raramente durante il trattamento prolungato.

Gli studi clinici hanno dimostrato che doxazosin causa una piccola riduzione delle concentrazioni plasmatiche di trigliceridi, colesterolo totale e frazione LDL. È stato inoltre riportato un lieve aumento del rapporto HDL/colesterolo totale (dal 4 al 13% circa del valore iniziale). La rilevanza clinica di questi risultati resta da stabilire. Doxazosin aumenta la sensibilità all’insulina nei pazienti con metabolismo glucidico alterato.

La somministrazione di doxazosin a pazienti con BPH sintomatica risulta in un miglioramento dei disturbi urodinamici. Gli studi hanno dimostrato che questo effetto è imputabile al blocco selettivo dei recettori alfa-adrenergici situati nella muscolatura liscia del collo della vescica, della vescica, della capsula prostatica e dell’uretra.

5.2 proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

Dopo la somministrazione orale, doxazosin è ben assorbito.

Biotrasformazi­one/eliminazi­one

I picchi plasmatici sono raggiunti dopo 2 ore e la biodisponibilità assoluta è del 63% circa. Doxazosin è altamente legato alle proteine plasmatiche (98% circa). L’eliminazione dal plasma avviene in due fasi. L’emivita terminale è di 16 – 30 ore, il che rende il farmaco adatto alla monosomministra­zione giornaliera. Doxazosin è metabolizzato prevalentemente dal fegato ed è escreto principalmente per via fecale (63 – 65%); meno del 5% della dose è escreto come doxazosin immodificato. Il 6-idrossi-doxazosin è un bloccante potente e selettivo dei recettori alfa-adrenergici. Negli esseri umani il 5% della dose orale viene convertito in questo metabolita che, pertanto, contribuisce in minima misura all’effetto ipotensivo di doxazosin.

Gli studi farmacocinetici condotti negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale non hanno mostrato differenze farmacocinetiche significative rispetto ai pazienti con funzione renale nella norma. Queste differenze si limitano esclusivamente ai dati riguardanti l’uso di doxazosin nei pazienti con insufficienza epatica e gli effetti dei farmaci che notoriamente influenzano il metabolismo epatico (ad es., cimetidina). In uno studio clinico su 12 pazienti con insufficienza epatica lieve, la somministrazione di una dose orale singola di doxazosin è risultata in un aumento dell’area sottesa alla curva concentrazione-tempo (AUC) del 43% e in una riduzione della clearance del 40%.

5.3 dati preclinici di sicurezza

Documento reso disponibile da AIFA il 08/10/2020

I dati preclinici non hanno evidenziato rischi particolari per l’ uomo in base agli studi convenzionali di safety farmacology, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale carcinogeno, tossicità riproduttiva.

Doxazosin si accumula nel latte di ratti femmine in allattamento. Non ci sono informazioni circa l’escrezione del farmaco nel latte materno delle donne che allattano. In alternativa, l’uso del doxazosin è controindicato durante l’allattamento.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Cellulosa microcristallina (E460), lattosio anidro, sodio amido glicolato (tipo A), magnesio stearato (E572), sodio laurilsolfato e silice colloidale anidra.

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

5 anni.

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30˚C.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Blister PVC/PVDC /alluminio, 2 × 10 compresse.

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento

Non ci sono precauzioni speciali.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

LANOVA FARMACEUTICI S.r.l. – Via Conca D’oro, 212 – 00141 Roma

8. NUMERO(I) DI AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

037840028, 4 MG COMPRESSE 2X10 COMPRESSE IN BLISTER PVC/PVDC/AL

9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione

GU 164 del 17/07/2007

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