Riassunto delle caratteristiche del prodotto - LATANOPROST E TIMOLOLO ZENTIVA
1 denominazione del medicinale
Latanoprost e Timololo Zentiva 50 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione
2 composizione qualitativa e quantitativa
1 ml di soluzione contiene latanoprost 50 microgrammi e timololo maleato 6,83 mg equivalente a 5 mg di timololo.
Eccipienti con effetti noti: contiene 0,412 mg/ml di benzalconio cloruro soluzione al 50%.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
3 forma farmaceutica
Collirio, soluzione.
Soluzione trasparente incolore, inodore, senza particelle visibili.
pH 5,5 – 6,5.
Osmolalità 260 – 320 mOsm/kg.
4 informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti con glaucoma ad angolo aperto e in pazienti con ipertensione oculare, che non rispondono sufficientemente ai beta-bloccanti per uso topico o agli analoghi della prostaglandina.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Dose raccomandata negli adulti (inclusi pazienti anziani)
La terapia raccomandata è una goccia una volta al giorno nell'occhio(i) da trattare.
Se una dose viene dimenticata, il trattamento deve continuare con la dose successiva, come prescritto. La dose non deve superare una goccia al giorno nell'occhio(i) da trattare.
Somministrazione
Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell'instillazione del collirio e possono essere riapplicate dopo 15 minuti (vedere paragrafo 4.4).
Se si usa più di un farmaco oftalmico per uso topico, i farmaci devono essere somministrati almeno cinque minuti l'uno dall'altro.
Occludendo il condotto nasolacrimale o chiudendo le palpebre per 2 minuti, si riduce l'assorbimento sistemico. Questo può determinare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici ed un incremento dell'attività locale.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia nei bambini e negli adolescenti non è stata ancora dimostrata.
4.3 controindicazioni
Latanoprost e Timololo Zentiva è controindicato nei pazienti affetti da:
– Malattie delle vie aeree da ipereattività, inclusa asma bronchiale o anamnesi di asma bronchiale, broncopneumopatia cronica ostruttiva grave.
– Bradicardia sinusale, sindrome del nodo del seno, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato da pacemaker, accertata insufficienza cardiaca, shock cardiogeno.
– Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Documento reso disponibile da AIFA il 20/04/2021
4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Effetti sistemici
Come altri agenti oftalmici per uso topico, Latanoprost e Timololo Zentiva viene assorbito per via sistemica. A causa del componente beta-adrenergico timololo, si possono verificare le stesse reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e altre reazioni avverse osservate con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza delle ADRs sistemiche in seguito a somministrazione oftalmica topica è più bassa rispetto a quella osservata dopo somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Patologie cardiache
Nei pazienti con patologie cardiovascolari (ad es. coronaropatia, angina di Prinzmetal, insufficienza cardiaca) e ipotensione la terapia con i beta-bloccanti deve essere valutata con attenzione e deve essere presa in considerazione una terapia con altri principi attivi. I pazienti con patologie cardiovascolari devono essere tenuti sotto osservazione per segni di peggioramento di queste patologie e per i segni di reazioni avverse.
A causa degli effetti negativi sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti con blocco cardiaco di primo grado.
A seguito della somministrazione di timololo sono state riportate reazioni avverse cardiache, e raramente, il decesso in associazione a insufficienza cardiaca.
Patologie vascolari
I pazienti affetti da gravi disturbi/patologie della circolazione periferica (come le forme gravi della patologia di Raynaud e sindrome di Raynaud), devono essere trattati con cautela.
Patologie respiratorie
Sono state segnalate a seguito di somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici, reazioni respiratorie incluso il decesso causato da broncospasmo in pazienti con asma. Latanoprost e Timololo Zentiva deve essere usato con cautela in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) lieve-moderata e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio.
Ipoglicemia/diabete
I beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o a pazienti con diabete labile, poichè i beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi di ipoglicemia acuta.
Ipertiroidismo
I beta-bloccanti possono anche mascherare i segni dell'ipertiroidismo.
Patologie della cornea
I beta-bloccanti oftalmici possono indurre secchezza oculare. I pazienti con patologie della cornea devono essere trattati con cautela.
Altri agenti beta-bloccanti
Gli effetti sulla pressione intraoculare o gli effetti conosciuti di un beta-blocco sistemico possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti che già assumono un agente beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata. L’uso di due agenti bloccanti beta-adrenergici non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).
Terapia concomitante
Timololo può interagire con altri medicinali (vedere il paragrafo 4.5) e avere atre forme di interazione.
Non è raccomandato l'uso topico di due beta-bloccanti o di due prostaglandine (vedere il paragrafo 4.5).
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Reazioni anafilattiche
Durante il trattamento con beta-bloccanti, pazienti con un'anamnesi di atopia o di grave reazione anafilattica causata da allergeni di varia natura possono risultare più reattivi all'esposizione ripetuta a questi allergeni e non rispondere alle dosi usuali di adrenalina usate per il trattamento di reazioni anafilattiche.
Distacco coroidale
Con somministrazione di terapia inibente la produzione dell'acqueo (es. timololo, acetazolamide) è stato riportato distacco coroidale dopo procedure chirurgiche di filtrazione.
Anestesia chirurgica
Le preparazioni oftalmiche beta-bloccanti possono bloccare gli effetti beta-agonisti sistemici, come ad esempio gli effetti dell'adrenalina. Se il paziente sta assumendo timololo l'anestesista deve essere informato.
Cambiamenti della pigmentazione dell’iride
Latanoprost può alterare gradualmente il colore dell'occhio aumentando la quantità di pigmento marrone nell'iride. Similmente all'esperienza con latanoprost gocce oftalmiche, nel 16–20% di tutti i pazienti trattati con l’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml) per un periodo superiore ad un anno è stata osservata una aumentata pigmentazione dell'iride (basata su fotografie). Questo effetto è stato notato soprattutto in pazienti con iridi di colore disomogeneo, ad es. verde-marrone, giallo-marrone o blu/grigio-marrone, ed è dovuto ad un aumento del contenuto di melanina nei melanociti dello stroma dell'iride.
Tipicamente la pigmentazione marrone attorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la zona periferica dell'occhio interessato, ma può scurirsi tutta l'iride o una parte di essa. Questa alterazione si è riscontrata solo raramente in pazienti con occhi di colore omogeneo blu, grigio, verde o marrone durante studi clinici con latanoprost in due anni di trattamento.
Il cambiamento di colore dell'iride avviene lentamente e può non essere evidente per parecchi mesi o anni e non è stato associato ad alcun sintomo o alterazioni patologiche.
Dopo la sospensione del trattamento, non si è riscontrato un'ulteriore iperpigmentazione marrone dell'iride, ma il cambiamento di colore ottenuto può essere permanente.
Nè nevi nè areole dell'iride sono stati influenzati dal trattamento.
Non è stato osservato accumulo di pigmento nel trabecolato sclero-corneale o in altre parti della camera anteriore, ma i pazienti devono essere controllati regolarmente e, in base alla situazione clinica, il trattamento può essere sospeso se si verificasse un aumento della pigmentazione dell'iride. Prima del trattamento i pazienti devono essere informati della possibilità di un cambiamento del colore dell'occhio. Il trattamento unilaterale può causare un'eterocromia permanente.
Cambiamenti di palpebre e ciglia
In combinazione con l'uso di latanoprost è stato riportato un inscurimento della pelle delle palpebre, che può essere reversibile.
Latanoprost può cambiare gradualmente le ciglia e la peluria nell'occhio trattato; questi cambiamenti includono aumento di lunghezza, spessore, pigmentazione e numero di ciglia o peli e crescita delle ciglia in direzione errata. Tali cambiamenti delle ciglia sono reversibili con la sospensione del trattamento.
Glaucoma
Non esiste esperienza documentata, circa l'utilizzo di latanoprost in presenza di glaucoma infiammatorio, neovascolare o ad angolo chiuso cronico, nel glaucoma ad angolo aperto in pazienti pseudofachici e nel glaucoma pigmentario. Latanoprost non ha alcuno o lievi effetti sulla pupilla, ma non si ha alcuna esperienza documentata in merito ad attacchi acuti di glaucoma ad angolo chiuso. Quindi, si deve usare cautela nell'impiego di Latanoprost e Timololo Zentiva in queste circostanze, finché non sarà ottenuta ulteriore esperienza.
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Cheratite erpetica
Latanoprost deve essere usato con cautela nei pazienti con anamnesi di cheratite erpetica e deve essere evitato nei casi di cheratite da herpes simplex in fase attiva e nei pazienti con anamnesi di cheratite erpetica ricorrente associata in modo specifico agli analoghi delle prostaglandine.
Edema maculare
Durante il trattamento con latanoprost è stato segnalato edema maculare, incluso edema maculare cistoide. Questi eventi si sono verificati soprattutto in pazienti afachici, in pazienti pseudofachici con la rottura della capsula posteriore del cristallino, o in pazienti con fattori di rischio accertati di edema maculare. In questi pazienti Latanoprost e Timololo Zentiva deve essere usato con cautela.
Uso di lenti a contatto
Latanoprost e Timololo Zentiva contiene benzalconio cloruro che viene comunemente utilizzato come conservante nei prodotti oftalmici. Benzalconio cloruro può essere assorbito dalle lenti a contatto morbide e può modificare il colore delle lenti a contatto. Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell’applicazione di questo medicinale e possono essere riapplicate dopo 15 minuti (vedere paragrafo 4.2).
Benzalconio cloruro
È stato riportato che il benzalconio cloruro è causa di irritazione oculare, sintomi di secchezza oculare e può danneggiare il film di rivestimento e la superficie della cornea. Deve essere usato con cautela nei pazienti affetti da secchezza oculare e in pazienti che possono avere cornea compromessa. I pazienti devono essere monitorati in caso di uso prolungato.
4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Non sono stati effettuati studi specifici di interazione farmacologica con l’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml).
Sono stati riportati casi di innalzamento paradosso della pressione intraoculare in seguito alla concomitante somministrazione oftalmica di due analoghi delle prostaglandine. Pertanto la somministrazione di due o più prostaglandine, analoghi delle prostaglandine o derivati delle prostaglandine non è raccomandata.
Esiste la possibilità di effetti additivi quali ipotensione, e/o bradicardia marcata quando le soluzioni beta-bloccanti oftalmiche sono somministrate in concomitanza a calcio-antagonisti orali, agenti beta-bloccanti, antiaritmici (incluso l'amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici o guanetidina.
Durante il trattamento combinato con gli inibitori del CYP2D6 (come la chinidina, la fluoxetina, la paroxetina) ed il timololo è stato riportato un potenziamento del beta-blocco sistemico (per esempio, riduzione della frequenza cardiaca, depressione).
L'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti conosciuti dei beta-bloccanti sistemici possono essere potenziati quando Latanoprost e Timololo Zentiva è somministrato a pazienti che già ricevono un agente beta-bloccante orale, e non è raccomandato l'uso topico di due o più agenti beta-bloccanti.
Occasionalmente è stata riportata midriasi a seguito dell'uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).
La reazione ipertensiva per l'improvvisa sospensione della clonidina può essere potenziata quando si assumono beta-bloccanti.
I beta-bloccanti possono potenziare l'effetto ipoglicemico dei farmaci antidiabetici. I beta-bloccanti possono mascherare segni e sintomi dell’ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4).
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Latanoprost
Non ci sono dati sufficienti relativi all'uso di latanoprost in donne in gravidanza. Studi nell'animale hanno dimostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l'uomo non è conosciuto.
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Timololo
Non ci sono dati sufficienti relativi all'uso di timololo in donne in gravidanza. Il timololo non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non in caso di evidente necessità. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Studi epidemiologici condotti con beta-bloccanti somministrati per via orale non hanno evidenziato effetti malformativi ma hanno rivelato il rischio di un ritardo di crescita intrauterina. Nei neonati sono stati inoltre osservati i segni e i sintomi di un beta-blocco (come bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) quando i beta-bloccanti sono stati somministrati fino al parto. Se Latanoprost e Timololo Zentiva viene somministrato fino al parto, il neonato deve essere attentamente monitorato durante i primi giorni di vita.
Di conseguenza Latanoprost e Timololo Zentiva non deve essere usato in gravidanza (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento
Latanoprost e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno.
I beta-bloccanti vengono escreti nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di somministrazione del timololo in collirio, è improbabile che nel latte materno siano presenti quantità sufficienti a produrre i sintomi clinici di un beta-blocco nel bambino. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Latanoprost e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Latanoprost e Timololo Zentiva non deve quindi essere usato nelle donne che allattano.
Fertilità
É stato riscontrato che né latanoprost né timololo hanno alcun effetto sulla fertilità maschile e femminile negli animali.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
L'instillazione di collirio può causare un annebbiamento transitorio della vista. I pazienti non devono guidare o utilizzare macchinari fino a quando questo effetto non sia risolto.
4.8 effetti indesiderati
Per quanto concerne il latanoprost, la maggioranza delle reazioni avverse riguarda il sistema oculare. Nei risultati ottenuti dalla fase di estensione degli studi clinici principali dell’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml), nel 16–20% dei pazienti è stato riscontrato un aumento della pigmentazione dell'iride, che può risultare permanente. In uno studio in aperto di 5 anni sulla sicurezza di latanoprost, il 33% dei pazienti ha sviluppato la pigmentazione dell'iride (vedere paragrafo 4.4). Le altre reazioni avverse oculari sono in genere transitorie e si manifestano alla somministrazione della dose. Per il timololo, le reazioni avverse più gravi sono di tipo sistemico, inclusa bradicardia, aritmia, scompenso cardiaco congestizio, broncospasmo e reazioni allergiche.
Come altri medicinali oftalmici applicati per via topica, il timololo viene assorbito nella circolazione sistemica. Questo può determinare effetti indesiderati simili a quelli osservati con agenti beta-bloccanti sistemici. L'incidenza delle ADRs sistemiche dopo somministrazione oftalmica topica è inferiore rispetto a quella osservata dopo somministrazione sistemica. Le reazioni avverse elencate sono quelle osservate all'interno della classe dei beta-bloccanti oftalmici.
Le reazioni avvese correlate al trattamento riportate negli studi clinici con l’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml) sono elencate di seguito.
Le reazioni avverse sono classificate per frequenza come segue: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100).
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune | Comune | Non comune |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | ||
Patologie dell'occhio | Iperpigmentazione dell’iride | Dolore oculare, irritazione oculare (inclusi | Disturbi corneali, congiuntivite, blefarite, iperemia oculare, , |
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irritazione, bruciore, prurito, sensazione di corpo estraneo) | visione offuscata, aumento della lacrimazione. | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea, Prurito. |
Sono state segnalate ulteriorireazioni avverse legate all'uso dei singoli componenti dell’associazione latanoprost + timololo collirio sia negli studi clinici, sia nelle segnalazioni spontanee, sia nella letteratura disponibile.
Latanoprost
Classificazione per sistemi e organi | Reazione avversa |
Infezioni e infestazioni | Cheratite erpetica |
Patologie del sistema nervoso | Capogiri. |
Patologie dell'occhio | Cambiamenti delle ciglia e della peluria (aumento dell’allungamento, dell’'ispessimento, della pigmentazione e del numero), cheratite puntata, edema periorbitale; irite, uveite; edema maculare compreso edema maculare cistoide; secchezza oculare; cheratite; edema corneale e erosione corneale; trichiasi; cisti dell’iride; fotofobia, alterazioni della zona periorbitale e palpebrale che determinano un approfondimento del solco palpebrale; edema della palpebra; reazione cutanea localizzata sulle palpebre; pseudopemfigoide della congiuntiva oculare+; inscurimento della pelle della palpebra. |
Patologie cardiache | Angina; angina instabile; palpitazioni. |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Asma, esacerbazione dell'asma, dispnea. |
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Mialgia, atralgiae. |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Dolore toracico. |
+ Può essere potenzialmente correlato al conservante benzalconio cloruro.
Timololo
Classificazione per sistemi e organi | Reazioni avverse |
Disturbi del sistema immunitario | Reazioni allergiche sistemiche che comprendono angioedema, orticaria, eruzione cutanea localizzata e generalizzata, prurito. |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipoglicemia. |
Disturbi psichiatrici | Perdita di memoria, insonnia, depressione, incubi. |
Patologie del sistema nervoso | Accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale, capogiri, aumento di segni e sintomi della miastenia grave, parestesia, cefalea, sincope. |
Patologie dell’occhio | Distacco coroidale a seguito di chirurgia filtrante (vedere paragrafo 4.4), erosione corneale, cheratite, diplopia, diminuzione della sensibilità corneale, segni e sintomi di irritazione oculare (come bruciore, dolore puntorio, prurito, lacrimazione, arrossamento), secchezza oculare, ptosi, blefarite, visione offuscata. |
Patologie dell'orecchio e del labirinto | Tinnito. |
Patologie cardiache | Arresto cardiaco, insufficienza cardiaca, blocco atrioventricolare, insufficienza cardiaca congestizia, dolore toracico, aritmia, bradicardia, edema, palpitazioni. |
Patologie vascolari | Sensazione di freddo alle mani e ai piedi, ipotensione, fenomeno di Raynaud. |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Broncospasmo (particolarmente in pazienti con broncospasmo pre-esistente), tosse, dispnea |
Patologie gastrointestinali | Dolore addominale, vomito, diarrea, bocca secca, disgeusia, dispepsia, nausea. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea, eruzione cutanea psoriasiforme, esacerbazione della psoriasi, alopecia. |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Mialgia. |
Patologie dell'apparato | Disfunzione sessuale, diminuzione della libido. |
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riproduttivo e della mammella
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia, affaticamento. |
Casi di calcificazione corneale sono stati riportati molto raramente in associazione con l'uso di colliri contenenti fosfato in alcuni pazienti con cornee notevolmente danneggiate
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.
4.9 sovradosaggio
Non sono disponibili dati riguardanti il sovradosaggio con l’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml) nell'uomo.
I sintomi da sovradosaggio di timololo per via sistemica sono: bradicardia, ipotensione, broncospasmo e arresto cardiaco. Se si verificano tali sintomi, il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. Gli studi hanno evidenziato che il timololo non si dializza prontamente.
A parte irritazione oculare e iperemia congiuntivale, non si conoscono altri effetti indesiderati oculari o sistemici in caso di sovradosaggio di latanoprost.
In caso di ingestione accidentale per via orale di latanoprost possono essere utili le seguenti informazioni: Trattamento: Lavanda gastrica se necessario. Trattamento sintomatico. Latanoprost è ampiamente metabolizzato durante il primo passaggio nel fegato. L'infusione endovenosa di 3 microgrammi /kg in volontari sani non ha indotto sintomi, ma un dosaggio di 5,5–10 microgrammi /kg ha causato nausea, dolore addominale, capogiri, affaticamento, vampate di calore e sudorazione. Questi eventi sono stati di intensità variabile da lievi a moderati e si sono risolti senza alcun trattamento, entro 4 ore dal termine dell'infusione.
5 proprieta' farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: oftalmologici, agenti beta-bloccanti-timololo, associazioni.
Codice ATC: S01ED51
Meccanismo d'azione
Latanoprost e Timololo Zentiva è costituito da due componenti: latanoprost e timololo maleato. Questi due componenti riducono la pressione intraoculare elevata (PIO) con meccanismi d'azione diversi e l'effetto combinato porta a una maggiore diminuzione della PIO rispetto ad entrambi i componenti somministrati singolarmente.
Latanoprost, un analogo della prostaglandina F2α, è un agonista selettivo del recettore prostanoide FP che riduce la PIO aumentando il deflusso dell'umore acqueo. Il meccanismo d'azione principale consiste nell'aumento del deflusso uveosclerale. È stato inoltre riportato nell'uomo un certo aumento nella facilità di deflusso (riduzione della resistenza al deflusso trabecolare). Latanoprost non ha un effetto significativo sulla produzione di umore acqueo, sulla barriera emato-acquosa o sulla circolazione sanguigna intraoculare. Dall'angiografia con fluoresceina risulta che il trattamento cronico con latanaprost negli occhi di scimmie che abbiano subito l'estrazione, con tecnica extracapsulare, del cristallino non influisce sui vasi sanguigni della retina. Latanoprost non ha indotto perdita di fluoresceina nel segmento posteriore di occhi umani pseudofachici durante un trattamento a breve termine.
Timololo è un farmaco bloccante dei recettori beta-1 e beta-2 adrenergici (non selettivo) privo di significativa attività simpaticomimetica intrinseca, di effetto sedativo diretto a livello del miocardio o di
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attività di stabilizzante di membrana. Timololo abbassa la PIO diminuendo la formazione di acqueo nell'epitelio ciliare. L'esatto meccanismo d'azione non è stato stabilito chiaramente, ma è probabile l'inibizione dell'aumentata sintesi di AMP ciclico causata da stimolazione endogena beta-adrenergica. Non è stato riscontrato che timololo influisca in modo significativo sulla permeabilità della barriera emato-acquosa a proteine plasmatiche. Nei conigli, in trattamento cronico, timololo si è dimostrato inefficace sul flusso ematico oculare regionale.
Effetti farmacodinamici
Effetti clinici
In studi di „dose finding“, l’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml) ha portato a diminuzioni significativamente più elevate della PIO media diurna rispetto a latanoprost e a timololo somministrati una volta al giorno in monoterapia. In due studi clinici ben controllati a 6 mesi in doppio cieco sono stati paragonati gli effetti di riduzione della PIO dell’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml) con quelli della monoterapia con latanoprost e timololo in pazienti con una PIO di almeno 25 mmHg o più elevata. Dopo un periodo di "run-in"di 2–4 settimane con timololo (diminuzione media di 5 mmHg di PIO dall'arruolamento) sono state osservate ulteriori riduzioni della PIO media diurna di 3,1; 2,0 e di 0,6 mmHg dopo 6 mesi di trattamento rispettivamente con l’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml), latanoprost e timololo (due volte al giorno). L'effetto di abbassamento della PIO con l’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml) è stato mantenuto nei 6 mesi di estensione in aperto di questi studi.
I dati esistenti suggeriscono che la somministrazione alla sera può essere più efficace nella riduzione della PIO della somministrazione alla mattina. Tuttavia, quando si valuta se raccomandare la somministrazione alla mattina o alla sera, si deve considerare in modo adeguato lo stile di vita del paziente e la probabilità che si attenga a quanto raccomandato.
In caso di insufficiente efficacia della combinazione fissa, si deve considerare che i risultati di studi clinici indicano come la somministrazione separata di timololo due volte al giorno e di latanoprost una volta al giorno potrebbe comunque essere efficace.
L'inizio d'azione dell’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml) si osserva entro un'ora e l'effetto massimo si verifica entro sei – otto ore. Si è riscontrato che un adeguato effetto di riduzione della PIO è presente fino a 24 ore dalla somministrazione dopo ripetuti trattamenti.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Latanoprost
Latanoprost è un profarmaco esterificato con un gruppo isopropile, di per sé inattivo, ma che nella cornea, dopo idrolisi da parte delle esterasi nella forma acida di latanoprost, diventa biologicamente attivo. Il profarmaco è ben assorbito attraverso la cornea e tutto il farmaco che entra nell'umore acqueo viene idrolizzato durante il passaggio attraverso la cornea. Studi nell'uomo indicano che il picco di concentrazione nell'umore acqueo, circa 15–30 ng/ml, viene raggiunto circa due ore dopo la somministrazione topica di latanoprost da solo. Dopo somministrazione topica nella scimmia, latanoprost si distribuisce soprattutto nel segmento anteriore, nella congiuntiva e nelle palpebre. La forma acida di latanoprost ha una clearance plasmatica di 0,40 l/h/kg e un basso volume di distribuzione 0,16 l/kg, con una breve emivita plasmatica, 17 minuti. Dopo somministrazione oculare topica la biodisponibilità sistemica della forma acida di latanoprost è del 45%. La forma acida di latanoprost si lega alle proteine plasmatiche per l'87%.
La forma acida di latanoprost non viene praticamente metabolizzata nell'occhio. Il metabolismo principale avviene nel fegato. I metaboliti principali, 1,2-dinor e 1,2,3,4-tetranor, non esercitano alcuna o solo una debole attività biologica negli studi sull’animale e sono escreti soprattutto nelle urine.
Timololo
Si raggiunge la massima concentrazione di timololo nell'umore acqueo dopo circa un'ora dalla somministrazione topica delle gocce oculari. Parte della dose viene assorbita per via sistemica e la massima concentrazione plasmatica di 1 ng/ml si raggiunge 10–20 minuti dopo la somministrazione topica giornaliera di una goccia oculare per ogni occhio (300 microgrammi/giorno). L'emivita plasmatica di timololo è di circa 6 ore. Timololo è metabolizzato principalmente nel fegato. I metaboliti sono escreti nelle urine assieme a timololo non modificato.
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L’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml)
Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche tra latanoprost e timololo, sebbene vi sia un aumento di circa 2 volte della concentrazione della forma acida di latanoprost nell'umore acqueo da 1 a 4 ore dopo la somministrazione dell’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml) rispetto alla monoterapia.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Il profilo di sicurezza oculare e sistemica dei singoli componenti è ben stabilito. Non si sono osservati effetti avversi oculari o sistemici nei conigli trattati per via topica con l'associazione o con le soluzioni oftalmiche latanoprost e timololo somministrate contemporaneamente. Studi di sicurezza farmacologica, di genotossicità e di carcinogenesi condotti con ognuno dei componenti non hanno rivelato rischi particolari per l'uomo. Latanoprost non influenza la guarigione della ferita corneale nell'occhio del coniglio, mentre timololo inibisce questo processo nell'occhio del coniglio e della scimmia quando è somministrato più di una volta al giorno. Latanoprost non ha alcun effetto sulla fertilità maschile o femminile nel ratto e non è stato stabilito alcun potenziale teratogeno nel ratto e nel coniglio. Nel ratto non è stata riscontrata tossicità embrionale con dosi fino a 250 microgrammi /kg/die per via endovenosa. Tuttavia nel coniglio a dosi somministrate per via endovenosa di 5 microgrammi /kg/giorno (circa 100 volte la dose clinica) e oltre, latanoprost ha causato tossicità embriofetale caratterizzata dall'aumentata incidenza del ritardo nel riassorbimento, aborto e da peso fetale ridotto. Timololo non ha evidenziato effetti sulla fertilità maschile e femminile nel ratto né potenziale teratogeno nel topo, ratto e coniglio.
6 informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Sodio cloruro
Sodio fosfato monobasico monoidrato
Disodio fosfato anidro
Benzalconio cloruro
Acido cloridrico (per l'aggiustamento del pH)
Sodio idrossido (per l'aggiustamento del pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
6.2 incompatibilità
Studi in vitro hanno mostrato che quando colliri contenenti tiomersal sono mescolati a latanoprost collirio (50 microgrammi/ml) si forma un precipitato. Se tali farmaci sono usati in concomitanza l’associazione latanoprost + timololo collirio (50 microgrammi/ml + 5 mg/ml), il collirio deve essere somministrato con un intervallo di almeno 5 minuti.
6.3 periodo di validità
Non aperto: 2 anni.
Validità dopo prima apertura: 28 giorni.
Condizioni di conservazione del prodotto dopo prima apertura : Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Prima dell’apertura conservare in frigorifero (2°C-8°C).
Tenere il flacone nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Condizioni di conservazione dopo prima apertura del medicinale: vedere paragrafo 6.3.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Flaconi in LDPE, con applicatore contagocce in LDPE e tappo a prova di manomissione in PP.
Ogni flacone contiene 2,5 ml di collirio, soluzione.
Confezioni:
1× 2,5 ml
Documento reso disponibile da AIFA il 20/04/2021
3 × 2,5 ml
4 × 2,5 ml
6× 2,5 ml
8 × 2,5 ml
12 × 2,5 ml
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Per le istruzioni per l’uso dettagliate vedere il foglio illustrativo.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da esso devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7 titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Zentiva Italia S.r.l.
Viale L. Bodio, 37/B
20158 Milano
8 NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
040822013 – „50 MICROGRAMMI/ML + 5 MG/ML COLLIRIO, SOLUZIONE“ 1 FLACONE IN LDPE
DA 2,5 ML CON CONTAGOCCE
040822025 – „50 MICROGRAMMI/ML + 5 MG/ML COLLIRIO, SOLUZIONE“ 3 FLACONI IN LDPE
DA 2,5 ML CON CONTAGOCCE
040822037 – „50 MICROGRAMMI/ML + 5 MG/ML COLLIRIO, SOLUZIONE“ 4 FLACONI IN LDPE
DA 2,5 ML CON CONTAGOCCE
040822049 – „50 MICROGRAMMI/ML + 5 MG/ML COLLIRIO, SOLUZIONE“ 6 FLACONI IN LDPE
DA 2,5 ML CON CONTAGOCCE
040822052 – „50 MICROGRAMMI/ML + 5 MG/ML COLLIRIO, SOLUZIONE“ 8 FLACONI IN LDPE
DA 2,5 ML CON CONTAGOCCE
040822064 – „50 MICROGRAMMI/ML + 5 MG/ML COLLIRIO, SOLUZIONE“ 12 FLACONI IN LDPE DA 2,5 ML CON CONTAGOCCE
9 DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Data di prima autorizzazione: 7 Ottobre 2013