Riassunto delle caratteristiche del prodotto - KESTINE
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Kestine 10 mg compresse rivestite con film
Una compressa contiene:
Principio attivo: Ebastina 10mg
Eccipienti con effetto conosciuto: Lattosio 88,5 mg
Kestine 20 mg compresse rivestite con film
Una compressa contiene:
Principio attivo: Ebastina 20mg
Eccipienti con effetto conosciuto: Lattosio 177 mg
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere sezione 6.1
3. forma farmaceutica
Compresse rivestite con film.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Ebastina è indicata nel trattamento sintomatico di:
Riniti allergiche (stagionali o perenni) associate o meno a congiuntivitiallergiche.
Orticaria (indicazione autorizzata solo per Kestine 10 mg)4.2 posologia e modo di somministrazione
Kestine 10 mg compresse rivestite con film
Riniti allergiche:A dosi di 10 mg una volta al giorno, ebastina è efficace nell'alleviare i sintomi delle riniti allergiche; nei pazienti con sintomi più gravi, comprese le riniti allergiche perenni, 1 dose unica di 20 mg una volta al giorno, può essere di maggiore beneficio.
La dose per gli adulti è di 10 mg una volta al giorno.
Popolazioni particolari
Nei pazienti con insufficienza epatica di grado lieve o moderato si consiglia di non superare il dosaggio giornaliero di 10 mg.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia nei bambini di età inferiore a 12 anni non è stata studiata.
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
A dosi di 20 mg una volta al giorno, ebastina è efficace nell'alleviare i sintomi delle riniti allergiche gravi. Nei pazienti con sintomi meno gravi è raccomandata una dose unica di 10 mg una volta al giorno.
Popolazioni particolari
Nei pazienti con insufficienza epatica di grado lieve o moderato si consiglia di non superare il dosaggio giornaliero di 10 mg.
Popolazione pediatrica
L’utilizzo di Kestine 20 mg compresse è riservato agli adulti e bambini di età superiore a 12 anni.
Ebastina può essere assunta durante o lontano dai pasti
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Insufficienza epatica grave
Bambini di età inferiore a 12 anni.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedere sezione 4.6).
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Usare cautela nell’utilizzo di ebastina nei pazienti in cui sia noto un rischio cardiaco, come quelli con sindrome dell’intervallo QT prolungato, ipopotassiemia, in trattamento con farmaci che inducono un incremento dell’intervallo QT o che inibiscono il sistema enzimatico CYP3A4, come gli antimicotici azolici tipo ketoconazolo e itraconazolo e gli antibiotici macrolidi, tipo eritromicina (vedere sezione 4.5).
Dato che ci sono interazioni farmacocinetiche con gli agenti antitubercolotici tipo rifampicina (vedere sezione 4.5), prestare attenzione nel prescrivere ebastina con farmaci appartenenti a questo gruppo.
Ebastina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con insufficienza renale o con insufficienza epatica di grado lieve o moderato (vedere sezioni 4.2 e 5.2).
Questo medicinale contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi di Lapp Lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Sono state valutate le interazioni di ebastina in associazione con ketoconazolo o eritromicina (entrambi noti per l’effetto di prolungamento dell’intervallo QTc). Con queste associazioni, sono state osservate delle interazioni risultanti in un aumento dei livelli plasmatici di ebastina ma in un prolungamento di soli 10 msec circa dell’intervallo QTc maggiore di quello che si riscontra con ketoconazolo o eritromicina da soli.
Interazioni farmacocinetiche sono state osservate quando ebastina è assunta in concomitanza con rifampicina; queste interazioni possono determinare concentrazioni plasmatiche più basse e riduzione degli effetti antistaminici.
Non sono state riportate interazioni di ebastina con teofillina, warfarin, cimetidina, diazepam o alcool.
Quando si somministra ebastina con il cibo, si osserva un aumento dei livelli plasmatici e dell'AUC del principale metabolita acido attivo dell'ebastina da 1,5 a 2 volte. Questo aumento non altera il valore di Tmax. L'assunzione di ebastina con il cibo non interferisce con il suo effetto clinico.
4.6 Fertilità, gravidanza ed allattamento
Fertilità
Non sono disponibili dati sulla fertilità nell’uomo durante il trattamento con ebastina.
Gravidanza
Sono disponibili solo pochi dati sull’uso di ebastina in donne in gravidanza. Studi nell’animale non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicità nella riproduzione. Come misura precauzionale, è preferibile evitare l’uso di ebastina durante la gravidanza.
Allattamento
Non è noto se ebastina viene escreta nel latte umano. L’elevato legame di ebastina e del suo principale metabolita carebastina con le proteine (> 97%) suggerisce che non ci dovrebbe essere escrezione del farmaco nel latte umano. Come misura precauzionale evitare l’uso di ebastina durante l’allattamento.
4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Nell'uomo sono state ampiamente studiate le funzioni psicomotorie e non è stato rilevato alcun effetto. Ebastina alle dosi terapeutiche raccomandate non influenza la capacità di guida e di uso di macchinari. Tuttavia nei pazienti sensibili che reagiscono in maniera inusuale a ebastina, è meglio valutare le singole reazioni prima che il paziente si ponga alla guida o usi macchinari: possono manifestarsi sonnolenza o vertigini (vedere sezione 4.8).
4.8 4.8 Effetti indesiderati
Dall’analisi dei dati su 5.708 pazienti trattati con ebastina in vari studi studi clinici verso placebo, è risultato che le reazioni avverse più frequenti sono state bocca secca e sonnolenza.
Le reazioni avverse riportate dai bambini (n=460) negli studi clinici sono simili a quelle osservate negli adulti.
La tabella sottostante riporta le reazioni avverse riscontrate negli studi clinici e di post-marketing secondo la convenzione: molto comuni
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
(≥1/10), comuni (da ≥1/100 a < 1/10), non comuni (da ≥1/1.000 a < 1/100), rare (da ≥ 1/10.000 a < 1/1,000) e molto rare (< 1/10.000):
SOCs | Molto comune (≥ 1/10) | Comune (≥ 1/100 a <1/10) | Raro ( ≥ 1/1.,000 a <1/1.000) |
Disturbi del sistema immunitario | reazioni di ipersensibilità (come anafilassi e angioedema) | ||
Disturbi psichiatrici | nervosismo, insonnia | ||
Patologie del sistema nervoso | mal di testa | sonnolenza | vertigini, disestesia,ipoest esia, disgeusia |
Patologie cardiache | palpitazioni, tachicardia | ||
Patologie gastrointestina li | bocca secca | vomito, dolore addominale, nausea, dispepsia | |
Patologie epatobiliari | epatite, colestasi, anormalità nei test di funzionalità epatica (aumento di transaminasi, gamma-GT, fosfatasi alcalina e bilirubina) | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | orticaria, rash, dermatite | ||
Patologie dell’apparto riproduttivo e della mammella | disturbi mestruali | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla | edema, astenia |
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
SOCs | Molto comune (≥ 1/10) | Comune (≥ 1/100 a <1/10) | Raro ( ≥ 1/1.,000 a <1/1.000) |
sede di somministrazio ne |
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo
4.9 sovradosaggio
In studi condotti con alte dosi, fino a 100 mg somministrati una volta al giorno, non sono stati osservati segni o sintomi clinicamente significativi.
Non esiste un antidoto specifico per l'ebastina. Dovranno essere eventualmente effettuati una lavanda gastrica, un monitoraggio delle funzioni vitali, compreso un ECG, e un trattamento sintomatico.
5. proprieta' farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Antistaminici per uso sistemico Codice ATC: R06AX22
Risultati preclinici
Ebastina produce una inibizione rapida e di lunga durata degli effetti indotti dall'istamina e possiede una forte affinità per i recettori H1. Dopo somministrazione orale né ebastina né i suoi metaboliti attraversano la barriera ematoencefalica. Questa caratteristica è in relazione con lo scarso effetto sedativo osservato negli studi sperimentali sull'azione dell'ebastina sul sistema nervoso centrale.
In vitro e in vivo è stato dimostrato che ebastina è un antagonista potente, di lunga durata e altamente selettivo dei recettori H1 per l'istamina, privo di azioni indesiderate sul SNC e di effetti anticolinergici.
I test edemigeni cutanei hanno evidenziato un effetto anti-istaminico statisticamente e clinicamente significativo che compare dopo 1 ora e della durata di oltre 48 ore.
Dopo sospensione della somministrazione di ebastina per un trattamento di 5 giorni, l'attività anti-istaminica persiste per più di 72
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
ore. Questa attività è correlata ai livelli plasmatici del principale metabolita acido attivo carebastina.
Dopo somministrazioni ripetute, l'inibizione dei recettori periferici rimane a livelli costanti, senza tachifilassi. Questi risultati suggeriscono che ebastina a dosi di almeno 10 mg produce una inibizione dei recettori periferici H1 per l'istamina, rapida, intensa e di lunga durata, compatibile con una mono-somministrazione giornaliera.
La sedazione è stata studiata mediante test di farmaco-EEG, prestazioni cognitive, coordinazione visivo-motoria, e stime soggettive. Non c'è un aumento significativo di sedazione alle dosi raccomandate. Questi risultati concordano con quelli degli studi clinici in doppio cieco: l'incidenza della sedazione è risultata comparabile nei gruppi trattati con ebastina o con placebo. Gli effetti a livello cardiaco di ebastina sono stati indagati in vari studi clinici. Alle dosi raccomandate, non è stato osservato nessun effetto cardiaco, compreso il prolungamento dell’intervallo QT. In soggetti senza fattori di rischio aggiuntivi, a dosi ripetute fino a 100 mg al giorno o a dosi singole di 500 mg, un modesto incremento della frequenza cardiaca di pochi battiti al minuto ha determinato l’accorciamento dell’intervallo QT, ma nessuna modifica significativa del QTc.
L’orticaria cronica idiopatica è stata studiata come modello clinico per tutte le forme di orticaria perchè, in tutte, la patofisiologia è simile indipendentemente dalla eziologia e perché, in prospettiva, è più facile reclutare pazienti cronici. Dal momento che il rilascio dell’istamina è un fattore causale in tutte le forme di orticaria, in conformità a quanto riportato nelle linee guida cliniche, si ritiene che ebastina sia efficace nel migliorare i sintomi in tutti i tipi di orticaria e non solo in quella cronica idiopatica.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Ebastina viene rapidamente assorbita e subisce un estensivo metabolismo di primo passaggio dopo somministrazione orale.
Ebastina è quasi totalmente trasformata nel suo metabolita acido farmacologicamente attivo, la carebastina.
Dopo dose singola di 10 mg per os, il picco plasmatico del metabolita si osserva dopo 2,6 – 4 ore e raggiunge livelli tra 80 e 100 ng/ml. L'emivita del metabolita acido è di 15 – 19 ore e il 66% del farmaco viene escreto nelle urine principalmente sotto forma di metaboliti coniugati. Dopo somministrazioni ripetute di 10 mg in unica somministrazione giornaliera, lo stato di equilibrio si raggiunge in 3 – 5 giorni con picchi plasmatici compresi tra 130 e 160 ng/ml.
Dopo una singola dose orale di 20 mg, si raggiungono i picchi plasmatici di ebastina (valore medio 2,8 ng/ml) in 1–3 ore. I picchi plasmatici del metabolica carebastina raggiungono un valore medio di 157 ng/ml.
Studi in vitro su microsomi epatici umani hanno mostrato che ebastina è metabolizzata in carebastina prevalentemente attraverso il sistema enzimatico CYP3A4. La somministrazione contemporanea di ebastina e di ketoconazolo o eritromicina (entrambi inibitori del CYP3A4) a volontari
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
sani è stata associata a concentrazioni plasmatiche di ebastina e carebastina significativamente aumentate (vedere sezione 4.5).
Sia ebastina che carebastina sono legate alle proteine per più del 97%.
In soggetti anziani non sono state osservate variazioni farmacocinetiche statisticamente significative in confronto ai giovani adulti volontari.
Nei pazienti con insufficienza renale l'emivita di eliminazione della carebastina è aumentata a 23 – 26 ore. Allo stesso modo nei pazienti con insufficienza epatica l'emivita è aumentata a 27 ore.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano effetti tossici significativi in base agli studi convenzionali di farmacologia di sicurezza, tossicità per somministrazioni ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno e tossicità riproduttiva.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
- Nucleo: Cellulosa microcristallina, Lattosio, Amido di mais pregelatinizzato, Croscarmellosa sodica, Magnesio stearato.
- Rivestimento: Ipromellosa, Macrogol 6000, Titanio biossido.
6.2 incompatibilità
Nessuna conosciuta.
6.3 periodo di validità
Kestine 10 mg compresse rivestite con film: 3 anni
Kestine 20 mg compresse rivestite con film: 3 anni
Il periodo di validità indicato si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Kestine 10 mg compresse rivestite con film
Proteggere dalla luce.
Conservare a una temperatura non superiore ai 30° C
Kestine 20 mg compresse rivestite con film
Conservare a una temperatura non superiore ai 30° C
6.5 natura e contenuto del contenitore
Kestine 10 mg compresse rivestite con film
Blister PVC/Alluminio.
Confezione di 30 compresse da 10 mg –
Kestine 20 mg compresse rivestite con film
Blister PVC/Alluminio.
Confezione di 20 compresse da 20 mg –
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Almirall S.A
Ronda General Mitre, 151
08022 Barcellona
Spagna
8. numero dell’autorizzazione all’immissione inkestine 10 mg compresse rivestite, 30 compresse aic n° 034930014
KESTINE 10 mg compresse rivestite, 5 compresse AIC N° 034930040
KESTINE 10 mg compresse rivestite, 10 compresse AIC N° 034930053
KESTINE 10 mg compresse rivestite, 15 compresse AIC N° 034930065
KESTINE 10 mg compresse rivestite, 20 compresse AIC N° 034930077
KESTINE 20 mg compresse rivestite, 5 compresse AIC N° 034930091 KESTINE 20 mg compresse rivestite, 10 compresse AIC N° 034930103
KESTINE 20 mg compresse rivestite, 15 compresse AIC N° 034930089
KESTINE 20 mg compresse rivestite, 20 compresse AIC N° 034930026
KESTINE 20 mg compresse rivestite, 30 compresse AIC N° 034930038
9. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO
DELL’AUTORIZZAZIONE
Kestine 10 mg compresse rivestite con film: Dicembre 2001 –
Rinnovo 2006
Kestine 20 mg compresse rivestite con film: Giugno 2003 –
Rinnovo 2006
10. DATA DI (PARZIALE) REVISIONE DEL TESTO
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
1. denominazione del medicinale
KESTINE 10 mg liofilizzato orale
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni dose di Kestine 10 mg liofilizzato orale contiene :
Principio attivo: Ebastina 10 mg
Eccipienti con effetto conosciuto: Aspartame 1,0 mg
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere sezione 6.1.
3. forma farmaceutica
Liofilizzato orale.
Ogni dose di Kestine 10 mg liofilizzato orale è bianca, rotonda, liofilizzata.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Ebastina 10 mg liofilizzato orale è indicata nel trattamento sintomatico di
Riniti allergiche (stagionali o perenni) associate o meno a congiuntivitiallergiche.
OrticariaDocumento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
4.2 posologia e modo di somministrazione
L’utilizzo di Kestine 10 mg liofilizzato orale è riservato agli adulti e ai bambini di età superiore a 12 anni.
A dosi di 10 mg una volta al giorno, ebastina è efficace nell'alleviare i sintomi delle riniti allergiche; nei pazienti con sintomi più gravi, comprese le riniti allergiche perenni, una dose unica di 20 mg una volta al giorno, può essere di maggiore beneficio.
La dose per gli adulti è di 10 mg di liofilizzato orale una volta al giorno.
Nei pazienti con insufficienza epatica di grado lieve o moderato si consiglia di non superare il dosaggio giornaliero di 10 mg.
La sicurezza e l’efficacia nei bambini di età inferiore a 12 anni non è stata studiata.
Aprire il blister, con mani asciutte, immediatamente prima dell’uso e prelevare la
dose di liofilizzato orale senza romperla.
La dose di ebastina deve essere ingerita subito dopo l’apertura del blister, ponendo il liofilizzato orale sulla lingua dove si disperde istantaneamente: non è necessaria acqua o altro liquido per l’assunzione.
Ebastina può essere assunta durante o lontano dai pasti.
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo ebastina o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Insufficienza epatica grave.
Bambini di età inferiore a 12 anni.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedere il paragrafo 4.6).
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Usare cautela nell’utilizzo di ebastina nei pazienti in cui sia noto un rischio cardiaco, come quelli con sindrome dell’intervallo QT prolungato, ipopotassiemia, in trattamento con farmaci che inducono un incremento dell’intervallo QT. Poichè vi è una interazione farmacocinetica con medicinali che interagiscono con il sistema CYP3A4 usare cautela nel prescrivere ebastina in associazione con antimicotici azolici, tipo ketokonazolo e itraconazolo, o antibiotici macrolidi, tipo eritromicina (vedere paragrafo 4.5).
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
Dato che ci sono interazioni farmacocinetiche con gli agenti antitubercolotici tipo rifampicina (vedere sezione 4.5), prestare attenzione nel prescrivere ebastina con farmaci appartenenti a questo gruppo.
Ebastina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con insufficienza renale o con insufficienza epatica di grado lieve o moderato (vedere sezioni 4.2 e 5.2).
Ogni dose di ebastina liofilizzato orale contiene 1,0 mg di aspartame da cui ha origine la fenilalanina che può essere dannosa nei soggetti che presentano fenilchetonuria.
4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Sono state valutate le interazioni dell’ebastina in associazione con ketoconazolo o eritromicina (entrambi noti per l’effetto di prolungamento dell’intervallo QTc). Con queste associazioni, sono state osservate delle interazioni risultanti in un aumento dei livelli plasmatici di ebastina ma in un prolungamento di soli 10 msec circa dell’intervallo QTc maggiore di quello che si riscontra con ketoconazolo o eritromicina da soli.
Interazioni farmacocinetiche sono state osservate quando l’ebastina è assunta in concomitanza con rifampicina; queste interazioni possono determinare concentrazioni plasmatiche più basse e riduzione degli effetti antistaminici.
Non sono state riportate interazioni di ebastina con teofillina, warfarina, cimetidina, diazepam o alcool.
Quando si somministra ebastina con il cibo, si osserva un aumento dei livelli plasmatici e dell'AUC del principale metabolita acido attivo dell'ebastina da 1,5 a 2 volte. Questo aumento non altera il valore di Tmax. L'assunzione di ebastina con il cibo non interferisce con il suo effetto clinico.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Fertilità
Non sono disponibili dati sulla fertilità nell’uomo durante il trattamento con ebastina.
Gravidanza
Sono disponibili solo pochi dati sull’uso di ebastina in donne in gravidanza. Studi nell’animale non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicità nella riproduzione. Come misura precauzionale, evitare l’uso di ebastina durante la gravidanza.
Allattamento
Non è noto se ebastina viene escreta nel latte umano. L’elevato legame di ebastina e del suo principale metabolita carebastina con le proteine (> 97%) suggerisce che non ci dovrebbe essere escrezione del farmaco nel latte umano. Come misura precauzionale, evitare l’uso di ebastina durante l’allattamento.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Nell'uomo sono state ampiamente studiate le funzioni psicomotorie e non è stato rilevato alcun effetto. Ebastina alle dosi terapeutiche raccomandate non influenza la capacità di guida e di uso di macchinari. Tuttavia nei pazienti sensibili che reagiscono in maniera inusuale a ebastina, è meglio valutare le singole reazioni prima che il paziente si ponga alla guida o usi macchinari: possono manifestarsi sonnolenza o vertigini (vedere sezione 4.8).
4.8 4.8 effetti indesiderati
Dall’analisi dei dati su 5.708 pazienti trattati con ebastina in vari studi studi clinici verso placebo, è risultato che le reazioni avverse più frequenti sono state bocca secca e sonnolenza.
Le reazioni avverse riportate dai bambini (n=460) negli studi clinici sono simili a quelle osservate negli adulti.
La tabella sottostante riporta le reazioni avverse riscontrate negli studi clinici e di post-marketing secondo la convenzione: molto comuni (≥1/10), comuni (da ≥1/100 a < 1/10), non comuni (da ≥1/1.000 a < 1/100), rare (da ≥ 1/10.000 a < 1/1,000) e molto rare (< 1/10.000):
SOCs | Molto comune (≥ 1/10) | Comune (≥ 1/100 a <1/10) | Raro ( ≥ 1/1.,000 a <1/1.000) |
Disturbi del sistema immunitario | reazioni di ipersensibilità (come anafilassi e angioedema) | ||
Disturbi psichiatrici | nervosismo, insonnia | ||
Patologie del sistema nervoso | mal di testa | sonnolenza | vertigini, disestesia,ipoest esia, disgeusia |
Patologie cardiache | palpitazioni, tachicardia | ||
Patologie gastrointestina li | bocca secca | vomito, dolore addominale, nausea, dispepsia | |
Patologie epatobiliari | epatite, colestasi, anormalità nei test di funzionalità epatica (aumento di transaminasi, |
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
SOCs | Molto comune (≥ 1/10) | Comune (≥ 1/100 a <1/10) | Raro ( ≥ 1/1.,000 a <1/1.000) |
gamma-GT, fosfatasi alcalina e bilirubina) | |||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | orticaria, rash, dermatite | ||
Patologie dell’apparto riproduttivo e della mammella | disturbi mestruali | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazio ne | edema, astenia |
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo
4.9 sovradosaggio
In studi condotti con alte dosi, fino a 100 mg somministrati una volta al giorno, non sono stati osservati segni o sintomi clinicamente significativi.
Non esiste un antidoto specifico per ebastina. Dovranno essere eventualmente effettuati una lavanda gastrica, un monitoraggio delle funzioni vitali, compreso un ECG, e un trattamento sintomatico.
5. proprieta' farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Antistaminici per uso sistemico Codice ATC:R06AX22
Risultati preclinici
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
Ebastina produce una inibizione rapida e di lunga durata degli effetti indotti dall'istamina e possiede una forte affinità per i recettori H1. Dopo somministrazione orale né ebastina né i suoi metaboliti attraversano la barriera ematoencefalica. Questa caratteristica è in relazione con lo scarso effetto sedativo osservato negli studi sperimentali sull'azione di ebastina sul sistema nervoso centrale.
In vitro e in vivo è stato dimostrato che ebastina è un antagonista potente, di lunga durata e altamente selettivo dei recettori H1 per l'istamina, privo di azioni indesiderate sul SNC e di effetti anticolinergici.
Gli studi su ponfo cutaneo indotto da istamina hanno evidenziato un effetto anti-istaminico statisticamente e clinicamente significativo che compare dopo 1 ora e della durata di oltre 48 ore.
Dopo sospensione della somministrazione di ebastina per un trattamento di 5 giorni, l'attività anti-istaminica persiste per più di 72 ore. Questa attività è correlata ai livelli plasmatici del principale metabolita acido attivo, carebastina.
Dopo somministrazioni ripetute, l'inibizione dei recettori periferici rimane a livelli costanti, senza tachifilassi. Questi risultati suggeriscono che ebastina a dosi di almeno 10 mg produce una inibizione dei recettori periferici H1 per l'istamina, rapida, intensa e di lunga durata, compatibile con una mono-somministrazione giornaliera.
In uno studio con dose singola, la formulazione ebastina liofilizzato orale è risultata ben tollerata come documentato dai risultati di laboratorio, esami fisici, segni vitali ed ECG. Ebastina liofilizzato orale è risultato bioequivalente alla formulazione ebastina compresse rivestite e quindi si ritiene che le due formulazioni abbiano la stessa efficacia.
La sedazione è stata studiata mediante test di farmaco-EEG, prestazioni cognitive, coordinazione visivo-motoria e stime soggettive. Non c'è un aumento significativo di sedazione alle dosi raccomandate. Questi risultati concordano con quelli degli studi clinici in doppio cieco: l'incidenza della sedazione è risultata comparabile nei gruppi trattati con ebastina o con placebo.
Gli effetti a livello cardiaco di ebastina sono stati indagati in vari studi clinici. Alle dosi raccomandate, non è stato osservato nessun effetto cardiaco, compreso il prolungamento dell’intervallo QT. In soggetti senza fattori di rischio aggiuntivi, a dosi ripetute fino a 100 mg al giorno o a dosi singole di 500 mg, un modesto incremento della frequenza cardiaca di pochi battiti al minuto ha determinato un accorciamento dell’intervallo QT, ma nessuna modifica significativa del QTc.
L’orticaria cronica idiopatica è stata studiata come modello clinico per tutte le forme di orticaria perché, in tutte, la patofisiologia è simile indipendentemente dalla eziologia e perché, in prospettiva, è più facile reclutare pazienti cronici. Dal momento che il rilascio dell’istamina è un fattore causale in tutte le forme di orticaria, in conformità a quanto riportato nelle linee guida cliniche, si ritiene che ebastina sia efficace nel migliorare i sintomi in tutti i tipi di orticaria e non solo in quella cronica idiopatica.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Ebastina viene rapidamente assorbita e subisce un estensivo metabolismo di primo passaggio dopo somministrazione orale.
Ebastina è quasi totalmente trasformata nel suo metabolita acido farmacologicamente attivo, carebastina.
Dopo dose singola di 10 mg per os, il picco plasmatico del metabolita si osserva dopo 2,6 – 4 ore e raggiunge livelli tra 80 e 100 ng/ml. L'emivita del metabolita acido è di 15 – 19 ore con il 66% del farmaco escreto nelle urine principalmente sotto forma di metaboliti coniugati. Dopo somministrazioni ripetute di 10 mg in unica somministrazione giornaliera, lo stato di equilibrio si raggiunge in 3 – 5 giorni con picchi plasmatici compresi tra 130 e 160 ng/ml.
Si è riscontrato che la farmacocinetica di ebastina e del suo metabolita carebastina è lineare nell’intervallo delle dosi terapeutiche raccomandate, 10–20 mg.
Studi in vitro su microsomi epatici umani hanno mostrato che ebastina è metabolizzata in carebastina prevalentemente attraverso il sistema enzimatico CYP3A4. La somministrazione contemporanea di ebastina e di ketoconazolo o eritromicina (entrambi inibitori del CYP3A4) a volontari sani è stata associata a concentrazioni plasmatiche di ebastina e carebastina significativamente aumentate, specialmente con ketoconazolo (vedere sezione 4.5).
Sia ebastina che carebastina sono legate alle proteine per più del 97%.
In soggetti anziani non sono state osservate variazioni farmacocinetiche statisticamente significative in confronto ai giovani adulti volontari.
Nei pazienti con insufficienza renale l'emivita di eliminazione della carebastina è aumentata a 23 – 26 ore. Allo stesso modo nei pazienti con insufficienza epatica l'emivita è aumentata a 27 ore.
Le formulazioni ebastina liofilizzato orale ed ebastina compresse rivestite sono risultate bioequivalenti in uno studio crossover a dose singola. L’assunzione di acqua con ebastina liofilizzato orale non ha effetto sulla biodisponibilità di ebastina.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano effetti tossici significativi in base agli studi convenzionali di farmacologia di sicurezza, tossicità per somministrazioni ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno e tossicità riproduttiva.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Gelatina, mannitolo (E421), aspartame (E951), aroma di menta.
6.2 incompatibilità
Nessuna conosciuta.
6.3 periodo di validità
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
3 anni.
Il periodo di validità indicato si riferisce al prodotto nel suo confezionamento integro, correttamente conservato.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
6.5 natura e contenuto del contenitore,
Blister PVC/Alluminio. Astuccio in cartoncino stampato.
Confezioni da 10, 20, 30, 50 e 100 dosi da 10 mg
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Nessuna in particolare
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione inalmirall s.a
Ronda General Mitre, 151
08022 Barcellona
Spagna
9. numero dell’autorizzazione all’immissione inkestine 10 mg liofilizzato orale, 10 dosi aic n° 034930127
KESTINE 10 mg liofilizzato orale, 20 dosi AIC n° 034930139
KESTINE 10 mg liofilizzato orale, 30 dosi AIC n° 034930141
KESTINE 10 mg liofilizzato orale, 50 dosi AIC n° 034930154
KESTINE 10 mg liofilizzato orale, 100 dosi AIC n° 034930166
9. data della prima autorizzazione/rinnovo
DELL’AUTORIZZAZIONE
Maggio 2006
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
1. denominazione del medicinale
KESTINE 20 mg liofilizzato orale
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni dose Kestine 20 mg liofilizzato orale contiene: principio attivo: Ebastina 20 mg.
Eccipienti con effetto conosciuto: Aspartame 2,0 mg
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere sezione 6.1.
3. forma farmaceutica
Liofilizzato orale.
Ogni dose di Kestine 20 mg liofilizzato orale è bianca, rotonda, liofilizzata.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Ebastina 20 mg liofilizzato orale è indicata nel trattamento sintomatico di riniti allergiche (stagionali o perenni) associate o meno a congiuntiviti allergiche.
4.2 posologia e modo di somministrazione
L’utilizzo di ebastina 20 mg liofilizzato orale è riservato agli adulti e bambini di età superiore a 12 anni.
Riniti allergiche:
A dosi di 20 mg una volta al giorno, ebastina è efficace nell'alleviare i sintomi delle riniti allergiche gravi. Nei pazienti con sintomi meno gravi è raccomandata una dose unica di 10 mg una volta al giorno.
Popolazioni particolari
Nei pazienti con insufficienza epatica di grado lieve o moderato si consiglia di non superare il dosaggio giornaliero di 10 mg.
Aprire il blister, con mani asciutte, immediatamente prima dell’uso e prelevare la
dose di liofilizzato orale senza romperla.
La dose di ebastina deve essere ingerita subito dopo l’apertura del blister, ponendo il liofilizzato orale sulla lingua dove si disperde istantaneamente: non è necessaria acqua o altro liquido per l’assunzione.
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Ebastina può essere assunta durante o lontano dai pasti.
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo ebastina o a uno qualsiasi degli eccipienti riportati nella sezione 6.1.
Insufficienza epatica grave.
Bambini di età inferiore a 12 anni.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedere il paragrafo 4.6).
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Usare cautela nell’utilizzo di ebastina nei pazienti in cui sia noto un rischio cardiaco, come quelli con sindrome dell’intervallo QT prolungato, ipopotassiemia, in trattamento con farmaci che inducono un incremento dell’intervallo QT. Poichè vi è una interazione farmacocinetica con medicinali che interagiscono con il sistema CYP3A4 usare cautela nel prescrivere ebastina in associazione con antimicotici azolici, tipo ketokonazolo e itraconazolo, o antibiotici macrolidi, tipo eritromicina (vedere sezione 4.5).
Dato che ci sono interazioni farmacocinetiche con gli agenti antitubercolotici tipo rifampicina (vedere sezione 4.5), prestare attenzione nel prescrivere ebastina con farmaci appartenenti a questo gruppo.
Ebastina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con insufficienza renale o con insufficienza epatica di grado lieve o moderato (vedere sezioni 4.2 e 5.2).
Ogni dose di ebastina liofilizzato orale contiene 2,0 mg di aspartame da cui ha origine la fenilalanina che può essere dannosa nei soggetti che presentano fenilchetonuria.
4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Sono state valutate le interazioni dell’ebastina in associazione con ketoconazolo o eritromicina (entrambi noti per l’effetto di prolungamento dell’intervallo QTc). Con queste associazioni, sono state osservate delle interazioni risultanti in un aumento dei livelli plasmatici di ebastina ma in un prolungamento di soli 10 msec circa dell’intervallo QTc maggiore di quello che si riscontra con ketoconazolo o eritromicina da soli.
Interazioni farmacocinetiche sono state osservate quando l’ebastina è assunta in concomitanza con rifampicina; queste interazioni possono determinare concentrazioni plasmatiche più basse e riduzione degli effetti antistaminici.
Non sono state riportate interazioni di ebastina con teofillina, warfarina, cimetidina, diazepam o alcool.
Quando si somministra ebastina con il cibo, si osserva un aumento dei livelli plasmatici e dell'AUC del principale metabolita acido attivo dell'ebastina da 1,5 a 2 volte. Questo aumento non altera il valore di
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Tmax. L'assunzione di ebastina con il cibo non interferisce con il suo effetto clinico.
4.6 Fertilità, gravidanza ed allattamento
Fertilità
Non sono disponibili dati sulla fertilità nell’uomo durante il trattamento con ebastina.
Gravidanza
Sono disponibili solo pochi dati sull’uso di ebastina in donne in gravidanza. Studi nell’animale non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicità nella riproduzione. Come misura precauzionale, evitare l’uso di ebastina durante la gravidanza.
Allattamento
Non è noto se ebastina viene escreta nel latte umano. L’elevato legame di ebastina e del suo principale metabolita carebastina con le proteine (> 97%) suggerisce che non ci dovrebbe essere escrezione del farmaco nel latte umano. Come misura precauzionale, evitare l’uso di ebastina durante l’allattamento.
4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Nell'uomo sono state ampiamente studiate le funzioni psicomotorie e non è stato rilevato alcun effetto. Ebastina alle dosi terapeutiche raccomandate non influenza la capacità di guida e di uso di macchinari. Tuttavia nei pazienti sensibili che reagiscono in maniera inusuale a ebastina, è meglio valutare le singole reazioni prima che il paziente si ponga alla guida o usi macchinari: possono manifestarsi sonnolenza o vertigini (vedere sezione 4.8).
4.8 4.8 Effetti indesiderati
Dall’analisi dei dati su 5.708 pazienti trattati con ebastina in vari studi studi clinici verso placebo, è risultato che le reazioni avverse più frequenti sono state bocca secca e sonnolenza.
Le reazioni avverse riportate dai bambini (n=460) negli studi clinici sono simili a quelle osservate negli adulti.
La tabella sottostante riporta le reazioni avverse riscontrate negli studi clinici e di post-marketing secondo la convenzione: molto comuni (≥1/10), comuni (da ≥1/100 a < 1/10), non comuni (da ≥1/1.000 a < 1/100), rare (da ≥ 1/10.000 a < 1/1,000) e molto rare (< 1/10.000):
SOCs | Molto comune (≥ 1/10) | Comune (≥ 1/100 a <1/10) | Raro ( ≥ 1/1.,000 a <1/1.000) |
Disturbi del sistema immunitario | reazioni di ipersensibilità (come anafilassi e angioedema) | ||
Disturbi psichiatrici | nervosismo, insonnia | ||
Patologie del sistema nervoso | mal di testa | sonnolenza | vertigini, disestesia,ipoest esia, disgeusia |
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SOCs | Molto comune (≥ 1/10) | Comune (≥ 1/100 a <1/10) | Raro ( ≥ 1/1.,000 a <1/1.000) |
Patologie cardiache | palpitazioni, tachicardia | ||
Patologie gastrointestina li | bocca secca | vomito, dolore addominale, nausea, dispepsia | |
Patologie epatobiliari | epatite, colestasi, anormalità nei test di funzionalità epatica (aumento di transaminasi, gamma-GT, fosfatasi alcalina e bilirubina) | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | orticaria, rash, dermatite | ||
Patologie dell’apparto riproduttivo e della mammella | disturbi mestruali | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazio ne | edema, astenia |
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta
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tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo
4.9 sovradosaggio
In studi condotti con alte dosi, fino a 100 mg somministrati una volta al giorno, non sono stati osservati segni o sintomi clinicamente significativi.
Non esiste un antidoto specifico per ebastina. Dovranno essere eventualmente effettuati una lavanda gastrica, un monitoraggio delle funzioni vitali, compreso un ECG, e un trattamento sintomatico.
5. proprieta' farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Antistaminici per uso sistemico Codice ATC:R06AX22
Risultati preclinici
Ebastina produce una inibizione rapida e di lunga durata degli effetti indotti dall'istamina e possiede una forte affinità per i recettori H1. Dopo somministrazione orale né ebastina né i suoi metaboliti attraversano la barriera ematoencefalica. Questa caratteristica è in relazione con lo scarso effetto sedativo osservato negli studi sperimentali sull'azione di ebastina sul sistema nervoso centrale.
In vitro e in vivo è stato dimostrato che ebastina è un antagonista potente, di lunga durata e altamente selettivo dei recettori H1 per l'istamina, privo di azioni indesiderate sul SNC e di effetti anticolinergici.
Gli studi su ponfo cutaneo indotto da istamina hanno evidenziato un effetto anti-istaminico statisticamente e clinicamente significativo che compare dopo 1 ora e della durata di oltre 48 ore.
Dopo sospensione della somministrazione di ebastina per un trattamento di 5 giorni, l'attività anti-istaminica persiste per più di 72 ore. Questa attività è correlata ai livelli plasmatici del principale metabolita acido attivo, carebastina.
Dopo somministrazioni ripetute, l'inibizione dei recettori periferici rimane a livelli costanti, senza tachifilassi. Questi risultati suggeriscono che ebastina a dosi di almeno 10 mg produce una inibizione dei recettori periferici H1 per l'istamina, rapida, intensa e di lunga durata, compatibile con una mono-somministrazione giornaliera.
In uno studio con dose singola, la formulazione ebastina liofilizzato orale è risultata ben tollerata come documentato dai risultati di laboratorio, esami fisici, segni vitali ed ECG. Ebastina liofilizzato orale è risultato bioequivalente alla formulazione ebastina compresse rivestite e quindi si ritiene che le due formulazioni abbiano la stessa efficacia.
La sedazione è stata studiata mediante test di farmaco-EEG, prestazioni cognitive, coordinazione visivo-motoria e stime soggettive. Non c'è un aumento significativo di sedazione alle dosi raccomandate. Questi risultati concordano con quelli degli studi clinici in doppio cieco: l'incidenza della sedazione è risultata comparabile nei gruppi trattati con ebastina o con placebo.
Gli effetti cardiaci di ebastina sono stati indagati in vari studi clinici. Non sono stati osservati effetti cardiaci significativi con dosi fino a 100 mg al giorno (cinque volte la dose giornaliera raccomandata).
5.2 proprietà farmacocinetiche
Ebastina viene rapidamente assorbita e subisce un estensivo metabolismo di primo passaggio dopo somministrazione orale.
Ebastina è quasi totalmente trasformata nel suo metabolita acido farmacologicamente attivo, carebastina.
Dopo dose singola di 10 mg per os, il picco plasmatico del metabolita si osserva dopo 2,6 – 4 ore e raggiunge livelli tra 80 e 100 ng/ml. L'emivita del metabolita acido è di 15 – 19 ore con il 66% del farmaco escreto nelle urine principalmente sotto forma di metaboliti coniugati. Dopo somministrazioni ripetute di 10 mg in unica somministrazione giornaliera, lo stato di equilibrio si raggiunge in 3 – 5 giorni con picchi plasmatici compresi tra 130 e 160 ng/ml.
Dopo una singola dose orale di 20 mg, si raggiungono i picchi plasmatici di ebastina (valore medio 2,8 ng/ml) in 1–3 ore. I picchi plasmatici del metabolita carebastina raggiungono un valore medio di 157 ng/ml. Si è riscontrato che la farmacocinetica di ebastina e del suo metabolita carebastina è lineare nell’intervallo delle dosi terapeutiche raccomandate, 10–20 mg.
Studi in vitro su microsomi epatici umani hanno mostrato che ebastina è metabolizzata in carebastina prevalentemente attraverso il sistema enzimatico CYP3A4. La somministrazione contemporanea di ebastina e di ketoconazolo o eritromicina (entrambi inibitori del CYP3A4) a volontari sani è stata associata a concentrazioni plasmatiche di ebastina e carebastina significativamente aumentate, specialmente con ketoconazolo (vedere sezione 4.5).
Sia ebastina che carebastina sono legate alle proteine per più del 97%.
In soggetti anziani non sono state osservate variazioni farmacocinetiche statisticamente significative in confronto ai giovani adulti volontari.
Nei pazienti con insufficienza renale l'emivita di eliminazione della carebastina è aumentata a 23 – 26 ore. Allo stesso modo nei pazienti con insufficienza epatica l'emivita è aumentata a 27 ore.
Le formulazioni ebastina liofilizzato orale ed ebastina compresse rivestite sono risultate bioequivalenti in uno studio crossover a dose singola. L’assunzione di acqua con ebastina liofilizzato orale non ha effetto sulla biodisponibilità di ebastina.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano effetti tossici significativi in base agli studi convenzionali di farmacologia di sicurezza, tossicità per somministrazioni ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno e tossicità riproduttiva.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Gelatina, mannitolo (E421), aspartame (E951), aroma di menta.
6.2 incompatibilità
Nessuna conosciuta.
6.3 periodo di validità
3 anni.
Il periodo di validità indicato si riferisce al prodotto nel suo confezionamento integro, correttamente conservato.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Blister PVC/Alluminio. Astuccio in cartoncino stampato.
Confezioni da 10, 20, 30, 50 e 100 dosi da 20 mg
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Nessuna in particolare
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Almirall S.A
Ronda General Mitre, 151
08022 Barcellona
Spagna
10. numero dell’autorizzazione all’immissione in commercio
KESTINE 20 mg liofilizzato orale, 10 dosi AIC n° 034930178
KESTINE 20 mg liofilizzato orale, 20 dosi AIC n° 034930180
KESTINE 20 mg liofilizzato orale, 30 dosi AIC n° 034930192
KESTINE 20 mg liofilizzato orale, 50 dosi AIC n° 034930204
KESTINE 20 mg liofilizzato orale, 100 dosi AIC n° 034930216
11. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE:
maggio 2006
12. REVISIONE DEL TESTO
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
1. DENOMINAZIONE MEDICINALE
KESTINE 1 mg/ml sciroppo
2. composizione qualitativa e quantitativa
1 ml di sciroppo contiene:
Principio attivo: Ebastina 1 mg
Eccipienti con effetto conosciuto:
olio di ricino poliossidrilato idrogenato 10 mg
sodiometil p-idrossibenzoato 1,2 mg
sodiopropil p-idrossibenzoato 0,3 mg
sorbitolo liquido 0,1 g
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere sezione 6.1
3. forma farmaceutica
Sciroppo.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Ebastina è indicata nel trattamento sintomatico di riniti allergiche (stagionali o perenni) associate o meno a congiuntiviti allergiche, orticaria.
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
4.2 posologia e modo di somministrazione
Adulti e bambini oltre i 12 anni
Riniti allergiche: a dosi di 10 mg una volta al giorno, ebastina è efficace nell'alleviare i sintomi delle riniti allergiche; nei pazienti con sintomi più gravi, comprese le riniti allergiche perenni, una dose unica di 20 mg una volta al giorno, può essere di maggiore beneficio.
Orticaria: la dose è di 10 mg una volta al giorno.
Nei pazienti con insufficienza epatica di grado lieve o moderato si consiglia di non superare il dosaggio giornaliero di 10 mg.
Popolazione pediatrica
Nei bambini di età compresa tra 6 e 11 anni, si raccomanda una dose da 5 ml (5 mg) una volta al giorno.
La sicurezza e l'efficacia nei bambini di età inferiore a 2 anni non è stata studiata, mentre sono disponibili solo dati limitati per i bambini da 2 a 5 anni.
Inserire il dosatore siringa nel flacone e aspirare la soluzione fino alla dose indicata.
Lo sciroppo può essere somministrato direttamente o mescolato con acqua.
Ebastina può essere assunta durante o lontano dai pasti.
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Bambini di età inferiore a 6 anni.
Insufficienza epatica grave.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedere sezione 4.6”).
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Usare cautela nell’utilizzo di ebastina nei pazienti in cui sia noto un rischio cardiaco, come quelli con sindrome dell’intervallo QT prolungato, ipopotassiemia, in trattamento con farmaci che inducono un incremento dell’intervallo QT. Poichè vi è una interazione farmacocinetica con medicinali che interagiscono con il sistema CYP3A4 usare cautela nel prescrivere ebastina in associazione con antimicotici azolici, tipo ketokonazolo e itraconazolo, o antibiotici macrolidi, tipo eritromicina (vedere sezione 4.5).
Dato che ci sono interazioni farmacocinetiche con gli agenti antitubercolotici tipo rifampicina (vedere sezione 4.5), prestare attenzione nel prescrivere ebastina con farmaci appartenenti a questo gruppo.
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
Ebastina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con insufficienza renale o con insufficienza epatica di grado lieve o moderato (vedere sezioni 4.2 e 5.2).
Questo medicinale contiene sorbitolo: i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.
Kestine sciroppo contiene anche metile p-idrossibenzoato e propile p-idrossibenzoato che possono causare reazioni allergiche (anche di tipo ritardato).
Il prodotto può causare disturbi gastrici e diarrea.
4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Sono state valutate le interazioni dell’ebastina in associazione con ketoconazolo o eritromicina (entrambi noti per l’effetto di prolungamento dell’intervallo QTc). Con queste associazioni, sono state osservate delle interazioni risultanti in un aumento dei livelli plasmatici di ebastina ma in un prolungamento di soli 10 msec circa dell’intervallo QTc maggiore di quello che si riscontra con ketoconazolo o eritromicina da soli. Interazioni farmacocinetiche sono state osservate quando ebastina è assunta in concomitanza con rifampicina; queste interazioni possono determinare concentrazioni plasmatiche più basse e riduzione degli effetti antistaminici.
Non sono state riportate interazioni di ebastina con teofillina, warfarina, cimetidina, diazepam o alcool.
Quando si somministra ebastina con il cibo, si osserva un aumento dei livelli plasmatici e dell'AUC del principale metabolita acido attivo dell'ebastina da 1,5 a 2 volte. Questo aumento non altera il valore di Tmax. L'assunzione di ebastina con il cibo non interferisce con il suo effetto clinico.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Fertilità
Non sono disponibili dati sulla fertilità nell’uomo.
Gravidanza
Sono disponibili solo pochi dati sull’uso di ebastina in donne in gravidanza. Studi nell’animale non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicità nella riproduzione. Come misura precauzionale, evitare l’uso di ebastina durante la gravidanza.
Allattamento
Non è noto se ebastina viene escreta nel latte umano. L’elevato legame di ebastina e del suo principale metabolita carebastina con le proteine (> 97%) suggerisce che non ci dovrebbe essere escrezione del farmaco nel latte umano. Come misura precauzionale, evitare l’uso di ebastina durante l’allattamento.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari nell'uomo sono state ampiamente studiate le funzioni psicomotorie e non è stato rilevato alcun effetto. ebastina alle dosi terapeutiche
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raccomandate non influenza la capacità di guida e di uso di macchinari. Tuttavia nei pazienti sensibili che reagiscono in maniera inusuale a ebastina, è meglio valutare le singole reazioni prima che il paziente si ponga alla guida o usi macchinari: possono manifestarsi sonnolenza o vertigini (vedere sezione 4.8).
4.8 4.8 effetti indesiderati
Dall’analisi dei dati su 5.708 pazienti trattati con ebastina in vari studi studi clinici verso placebo, è risultato che le reazioni avverse più frequenti sono state bocca secca e sonnolenza.
Le reazioni avverse riportate dai bambini (n=460) negli studi clinici sono simili a quelle osservate negli adulti.
La tabella sottostante riporta le reazioni avverse riscontrate negli studi clinici e di post-marketing secondo la convenzione: molto comuni (≥1/10), comuni (da ≥1/100 a < 1/10), non comuni (da ≥1/1.000 a < 1/100), rare (da ≥ 1/10.000 a < 1/1,000) e molto rare (< 1/10.000):
SOCs | Molto comune (≥ 1/10) | Comune (≥ 1/100 a <1/10) | Raro ( ≥ 1/1.,000 a <1/1.000) |
Disturbi del sistema immunitario | reazioni di ipersensibilità (come anafilassi e angioedema) | ||
Disturbi psichiatrici | nervosismo, insonnia | ||
Patologie del sistema nervoso | mal di testa | sonnolenza | vertigini, disestesia,ipoest esia, disgeusia |
Patologie cardiache | palpitazioni, tachicardia | ||
Patologie gastrointestina li | bocca secca | vomito, dolore addominale, nausea, dispepsia | |
Patologie epatobiliari | epatite, colestasi, anormalità nei test di funzionalità epatica (aumento di transaminasi, gamma-GT, fosfatasi alcalina |
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SOCs | Molto comune (≥ 1/10) | Comune (≥ 1/100 a <1/10) | Raro ( ≥ 1/1.,000 a <1/1.000) |
e bilirubina) | |||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | orticaria, rash, dermatite | ||
Patologie dell’apparto riproduttivo e della mammella | disturbi mestruali | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazio ne | edema, astenia |
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo
4.9 sovradosaggio
In studi condotti con alte dosi, fino a 100 mg somministrati una volta al giorno, non sono stati osservati segni o sintomi clinicamente significativi.
Non esiste un antidoto specifico per l'ebastina. Dovranno essere eventualmente effettuati una lavanda gastrica, un monitoraggio delle funzioni vitali, compreso un ECG, e un trattamento sintomatico.
5. proprieta' farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Antistaminici per uso sistemico Codice ATC:R06AX22
Risultati preclinici
Ebastina produce una inibizione rapida e di lunga durata degli effetti indotti dall'istamina e possiede una forte affinità per i recettori H1. Dopo somministrazione orale né l'ebastina né i suoi metaboliti attraversano la barriera ematoencefalica. Questa caratteristica è in relazione con lo
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scarso effetto sedativo osservato negli studi sperimentali sull'azione dell'ebastina sul sistema nervoso centrale.
In vitro e in vivo è stato dimostrato che ebastina è un antagonista potente, di lunga durata e altamente selettivo dei recettori H1 per l'istamina, privo di azioni indesiderate sul SNC e di effetti anticolinergici.
I tests edemigeni cutanei hanno evidenziato un effetto anti-istaminico statisticamente e clinicamente significativo che compare dopo 1 ora e della durata di oltre 48 ore.
Dopo sospensione della somministrazione di ebastina per un trattamento di 5 giorni, l'attività anti-istaminica persiste per più di 72 ore. Questa attività è correlata ai livelli plasmatici del principale metabolita acido attivo carebastina.
Dopo somministrazioni ripetute, l'inibizione dei recettori periferici rimane a livelli costanti, senza tachifilassi. Questi risultati suggeriscono che ebastina a dosi di almeno 10 mg produce una inibizione dei recettori periferici H1 per l'istamina, rapida, intensa e di lunga durata, compatibile con una mono-somministrazione giornaliera.
La sedazione è stata studiata mediante test di farmaco-EEG, prestazioni cognitive, coordinazione visivo-motoria, e stime soggettive. Non c'è un aumento significativo di sedazione alle dosi raccomandate. Questi risultati concordano con quelli degli studi clinici in doppio cieco: l'incidenza della sedazione è risultata comparabile nei gruppi trattati con ebastina o con placebo.
Gli effetti cardiaci di ebastina sono stati indagati in vari studi clinici. Non sono stati osservati effetti cardiaci significativi a doci fino a 100 mg al giorno (5 volte la dose giornaliera raccomandata).
Alle dosi raccomandate, non è stato osservato nessun effetto cardiaco, compreso il prolungamento dell’intervallo QT.
Alla dose di 60 mg al giorno, l’ebastina non ha avuto nessun effetto sugli intervalli QTc e, a 100 mg al giorno, si è rilevato un prolungamento statisticamente significativo di 10 msec (2,7%) che non era clinicamente rilevante.
L’orticaria cronica idiopatica è stata studiata come modello clinico per tutte le forme di orticaria perchè, in tutte, la patofisiologia è simile indipendentemente dalla eziologia e perché, in prospettiva, è più facile reclutare pazienti cronici. Dal momento che il rilascio dell’istamina è un fattore causale in tutte le forme di orticaria, in conformità a quanto riportato nelle linee guida cliniche, si ritiene che ebastina sia efficace nel portare sollievo sintomatologico in tutti i tipi di orticaria e non solo in quella cronica idiopatica.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Ebastina viene rapidamente assorbita e subisce un estensivo metabolismo di primo passaggio dopo somministrazione orale.
Ebastina è quasi totalmente trasformata nel suo metabolita acido farmacologicamente attivo, la carebastina.
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
Dopo dose singola di 10 mg per os, il picco plasmatico del metabolita si osserva dopo 2,6 – 4 ore e raggiunge livelli tra 80 e 100 ng/ml. L'emivita del metabolita acido è di 15 – 19 ore e il 66% del farmaco viene escreto nelle urine principalmente sotto forma di metaboliti coniugati. Dopo somministrazioni ripetute di 10 mg in unica somministrazione giornaliera, lo stato di equilibrio si raggiunge in 3 – 5 giorni con picchi plasmatici compresi tra 130 e 160 ng/ml.
Dopo una singola dose orale di 20 mg, si raggiungono i picchi plasmatici di ebastina (valore medio 2,8 ng/ml) in 1–3 ore. I picchi plasmatici del metabolica carebastina raggiungono un valore medio di 157 ng/ml.
Studi in vitro su microsomi epatici umani hanno mostrato che ebastina è metabolizzata in carebastina prevalentemente attraverso il sistema enzimatico CYP3A4. La somministrazione contemporanea di ebastina e di ketoconazolo o eritromicina (entrambi inibitori del CYP3A4) a volontari sani è stata associata a concentrazioni plasmatiche di ebastina e carebastina significativamente aumentate, specialmente con ketoconazolo (vedere sezione 4.5).
Sia ebastina che carebastina sono legate alle proteine per più del 97%.
In soggetti anziani non sono state osservate variazioni farmacocinetiche statisticamente significative in confronto ai giovani adulti volontari.
Nei pazienti con insufficienza renale l'emivita di eliminazione della carebastina è aumentata a 23 – 26 ore. Allo stesso modo nei pazienti con insufficienza epatica l'emivita è aumentata a 27 ore.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano effetti tossici significativi in base agli studi convenzionali di farmacologia di sicurezza, tossicità per somministrazioni ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno e tossicità riproduttiva.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Acido lattico (E 270), Olio di ricino poliossidrilato idrogenato, Neoesperidina diidrocalcone (E 959), Anetolo, Sodiometil e Sodiopropil p-idrossibenzoato (E 219 e E 217), Glicerolo (E 422), Sorbitolo liquido (E 420), Acqua depurata.
6.2 incompatibilità
Nessuna conosciuta.
6.3 periodo di validità
2 anni.
Il periodo di validità indicato si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Non utilizzare dopo 30 giorni dalla data della prima apertura.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Conservare il prodotto nella confezione originale per tenerlo al riparo dalla luce.
Documento reso disponibile da AIFA il 29/03/2017
6.5 natura e contenuto del contenitore
Flacone da 120 ml con dosatore siringa da 5 ml per somministrazione orale
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Inserire il dosatore siringa nel flacone e aspirare la soluzione fino alla dose indicata. Lo sciroppo può essere somministrato direttamente o mescolato con acqua.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Almirall S.A
Ronda General Mitre, 151
08022 Barcellona
Spagna
11. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN
KESTINE sciroppo – 120 mg/120 ml – AIC N° 034930115
13. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
Maggio 2006