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IDROCHINIDINA RITARDO LIRCAPS - foglio illustrativo, effetti collaterali, dosaggio

Contiene principio attivo :

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Foglio illustrativo - IDROCHINIDINA RITARDO LIRCAPS

IDROCHINIDINA RITARDO LIRCAPS 250 mg capsule rigide a rilascio prolungato

COMPOSIZIONE

Principio attivo : idrochinidina cloridrato 250 mg

Eccipienti : saccarosio, amido di mais, povidone, miscela polimeri metacrilici, talco.

Componenti della capsula : gelatina, indigotina (E 132).

FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

20 capsule ad azione prolungata per somministrazione orale dosate a 250 mg di idrochinidina cloridrato.

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antiaritmico

TITOLARE AIC

Teofarma S.r.l. – Via F.lli Cervi, 8 – 27010 Valle Salimbene (PV)

PRODUTTORE E CONTROLLORE FINALE

Teofarma S.r.l. – Viale Certosa, 8/A – Pavia

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Extrasistolia sopraventricolare. Extrasistolia ventricolare. Fibrillazione e flutter atriali. Mantenimento del ritmo sinusale dopo cardioversione farmacologica o elettrica delle tachiaritmie atriali. Profilassi delle tachiaritmie parossistiche sopraventricolari e delle tachicardie ventricolari.

CONTROINDICAZIONI

Il farmaco è controindicato nelle seguenti condizioni: ipersensibilità verso i componenti del prodotto; disturbi dell'automatismo sinusale; blocco atrioventricolare completo, se il paziente non è protetto da un „pacemaker“; QT lungo; torsione di punta; blocco di branca o gli altri disturbi della conduzione intraventricolare; intossicazione digitalica; insufficienza cardiaca non compensata; infarto recente; anamnesi di porpora trombocitopenica seguita a precedente somministrazione di chinidina; miastenia.

PRECAUZIONI PER L’USO

I preparati chinidinici debbono essere impiegati con grande cautela in pazienti con insufficienza cardiaca. L'impiego di idrochinidina in questi pazienti deve essere preceduto dal controllo dello stato di compenso e dalla valutazione della kaliemia.

E' necessario porre attenzione al fatto che l'idrochinidina può aumentare i livelli plasmatici della digossina, richiedendo così un adattamento posologico.

L'iperkaliemia e l'alcalinizzazione dell'urina potenziano l'azione dei preparati chinidinici.

La sorveglianza dell'equilibrio idro-elettrolitico dovrà essere molto accurata nei pazienti con insufficienza renale nei quali la posologia deve essere adattata sulla base della residua funzionalità renale e dei livelli plasmatici del farmaco.

Nello stato di gravidanza somministrare soltanto in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del Medico.

INTERAZIONI

Associazioni controindicate

  • – con altri antiaritmici che possono provocare torsione di punta (i.e. cepridil, sotalolo, amiodarone) per aumento del rischio della torsione di punta.

  • – con lidoflazina, prenylamina, vincamina per aumento del rischio della torsione di punta.

Associazioni correlate con precauzioni d'uso

  • - con farmaci che alcalinizzano le urine (i.e. acetazolamide, bicarbonato di sodio, trismetalolo o THAM), per aumento delle concentrazioni plasmatiche dell'idrochinidina e rischio di sovradosaggio. Si consiglia il controllo ECG ed eventualmente della idrochinidinemia con successivo adattamento della sua posologia.

  • - con digossina e per estensione lanatoside C per aumento della digossinemia (diminuzione del volume di distribuzione e della eliminazione). Si consiglia il controllo ECG ed eventualmente della idrochinidinemia con successivo adattamento del dosaggio.

  • - con Beta-bloccanti, per disturbi della contrattilità, dell'automatismo e della conduzione (soppressione dei meccanismi nervosi simpatici di compenso). Si consiglia il controllo clinico ed ECG.

  • - con farmaci che provocano la diminuzione della kaliemia (i.e. amfotericina B, gluco e mineralo cortisonici, tetracosactide, diuretici ipopotassemizzanti, lassativi stimolanti), per aumento del rischio della torsione di punta; l'ipokaliemia è un fattore favorente così come bradicardia o un intervallo QT lungo.

Durante il trattamento con amfotericina B, cortisonici, tetracosactide e diuretici si consiglia: la prevenzione dell'ipokaliemia o, se necessario, la sua correzione, il controllo della durata dell'intervallo QT; nel caso di torsione di punta: elettroterapia.

La somministrazione di lassativi stimolanti durante il trattamento con idrochinidina è sconsigliabile.

  • - con induttori enzimatici (fenobarbital, fenoina, primidone, rifampicina), per diminuzione dei livelli plasmatici d'idrochinidina e della sua efficacia antiaritmica dovuta ad accelerazione del catabolismo epatico. Si consiglia un controllo clinico, ECG e della idrochinidinemia. Se necessario adattare la posologia dell'idrochinidina durante il trattamento con induttori enzimatici e subito dopo la loro sospensione (rischio del sovradosaggio).