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GHEMAXAN - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - GHEMAXAN

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalità di segnalazione delle reazioni avverse.

1.

10.000 UI/ml (100 mg/ml) soluzione iniettabile

Ghemaxan 2.000 UI (20 mg)/0,2 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita

Ghemaxan 4.000 UI (40 mg)/0,4 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita

Ghemaxan 6.000 UI (60 mg)/0,6 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita

Ghemaxan 8.000 UI (80 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita

Ghemaxan 10.000 UI (100 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita

15.000 UI/ml(150 mg/­ml) soluzione iniettabile

Ghemaxan 12.000 UI (120 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita

Ghemaxan 15.000 UI (150 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita

2.

10.000 UI/ml (100 mg/ml) soluzione iniettabile

Siringhe preriempite:

2.000 UI (20 mg)/0,2 ml

Una siringa preriempita contiene 2.000 UI di attività anti-Xa di enoxaparina sodica (corrispondenti a 20 mg) in 0,2 ml di acqua per preparazioni iniettabili.

4.000 UI (40 mg)/0,4 ml

Una siringa preriempita contiene 4.000 UI di attività anti-Xa di enoxaparina sodica (corrispondenti a 40 mg) in 0,4 ml di acqua per preparazioni iniettabili.

6.000 UI (60 mg)/0,6 ml

Una siringa preriempita contiene 6.000 UI di attività anti-Xa di enoxaparina sodica (corrispondenti a 60 mg) in 0,6 ml di acqua per preparazioni iniettabili.

8.000 UI (80 mg)/0,8 ml

Una siringa preriempita contiene 8.000 UI di attività anti-Xa di enoxaparina sodica (corrispondenti a 80 mg) in 0,8 ml di acqua per preparazioni iniettabili.

10.000 UI (100 mg)/1 ml

Una siringa preriempita contiene 10.000 UI di attività anti-Xa di enoxaparina sodica (corrispondenti a 100 mg) in 1 ml di acqua per preparazioni iniettabili.

15.000 UI/ml (150 mg/ml) soluzione iniettabile

Siringhe preriempite:

12.000 UI (120 mg)/0,8 ml

Una siringa preriempita contiene 12.000 UI di attività anti-Xa di enoxaparina sodica (corrispondenti a 120 mg) in 0,8 ml di acqua per preparazioni iniettabili.

15.000 UI (150 mg)/1 ml

Una siringa preriempita contiene 15.000 UI di attività anti-Xa di enoxaparina sodica (corrispondenti a 150 mg) in 1 ml di acqua per preparazioni iniettabili.

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Enoxaparina sodica è una sostanza di origine biologica ottenuta tramite depolimerizzazione alcalina dell’estere benzilico dell’eparina derivata dalla mucosa intestinale suina.

3.

Soluzione iniettabile

Soluzione trasparente, incolore o giallo pallido.

4. informazioni cliniche

4.1

4.2

Posologia

Profilassi del tromboembolismo venoso (TEV) in pazienti chirurgici a rischio moderato e alto

Il rischio tromboembolico individuale per i pazienti può essere valutato utilizzando un modello validato di stratificazione del rischio.

Nei pazienti a rischio tromboembolico moderato, la dose raccomandata di enoxaparina sodica è di 2.000 UI (20 mg) in un’unica somministrazione giornaliera per iniezione sottocutanea (SC). L’inizio preoperatorio (2 ore prima dell’intervento chirurgico) di enoxaparina sodica 2.000 UI (20 mg) si è dimostrato efficace e sicuro nella chirurgia a rischio moderato.

Nei pazienti a rischio moderato, il trattamento con enoxaparina sodica deve essere proseguito per un periodo minimo di 7–10 giorni, indipendentemente dallo stato di recupero (ad esempio relativamente alla mobilità). La profilassi deve comunque proseguire fino a quando il paziente non abbia recuperato la sua ridotta mobilità.

Nei pazienti ad alto rischio tromboembolico, la dose raccomandata di enoxaparina sodica è di 4.000 UI (40 mg) in un’unica somministrazione giornaliera per iniezione SC, da iniziare preferibilmente 12 ore prima dell’intervento chirurgico. Nel caso si renda necessaria la somministrazione profilattica preoperatoria di enoxaparina sodica antecedente a 12 ore prima dell’intervento (ad esempio, pazienti ad alto rischio in attesa di un intervento differito di chirurgia ortopedica), l’ultima iniezione deve essere somministrata non oltre 12 ore prima dell’intervento ed effettuata nuovamente 12 ore dopo l’intervento. Per i pazienti sottoposti a chirurgia ortopedica maggiore, si raccomanda una tromboprofilassi prolungata fino a 5 settimane. Per i pazienti ad alto rischio di TEV sottoposti a intervento chirurgico addominale o pelvico per cancro, si raccomanda una tromboprofilassi prolungata fino a 4 settimane.

Profilassi del TEV in pazienti non chirurgici

La dose raccomandata di enoxaparina sodica è di 4.000 UI (40 mg) in un’unica somministrazione giornaliera per iniezione SC.

Il trattamento con enoxaparina sodica è raccomandato per almeno 6–14 giorni, indipendentemente dallo stato di recupero (ad esempio relativamente alla mobilità). Il beneficio di un trattamento superiore a 14 giorni non è stato stabilito.

Trattamento della TVP e dell’EP

Enoxaparina sodica può essere somministrata sia in un’unica somministrazione giornaliera SC di 150 UI/kg (1,5 mg/kg) sia in due somministrazioni SC al giorno di 100 UI/kg (1 mg/kg) ciascuna.

Il regime posologico deve essere selezionato dal medico sulla base di una valutazione individuale comprensiva della valutazione del rischio tromboembolico e del rischio di sanguinamento. Il regime posologico di 150 UI/kg (1,5 mg/kg) somministrato una volta al giorno deve essere usato in pazienti non complicati, con basso rischio di recidiva di TEV. Il regime posologico di 100 UI/kg (1 mg/kg) somministrato due volte al giorno deve essere usato in tutti gli altri pazienti, quali ad esempio obesi, con EP sintomatica, con patologia tumorale, recidiva di TEV o trombosi prossimale (vena iliaca).

Il trattamento con enoxaparina sodica è raccomandato per un periodo medio di 10 giorni. Ove appropriato deve essere iniziata una terapia anticoagulante orale (vedere “Passaggio da enoxaparina a anticoagulanti orali” al termine del paragrafo 4.2).

Prevenzione della formazione di trombi in corso di emodialisi

La dose raccomandata di enoxaparina sodica è di 100 UI/kg (1 mg/kg).

Nei pazienti ad alto rischio emorragico, la dose deve essere ridotta a 50 UI/kg (0,5 mg/kg) per accesso vascolare doppio o a 75 UI/kg (0,75 mg/kg) per accesso vascolare singolo.

Durante l’emodialisi, enoxaparina sodica deve essere introdotta nella linea arteriosa del circuito all’inizio della seduta di dialisi. L’effetto di questa dose è solitamente sufficiente per una seduta della durata di 4 ore. Tuttavia, qualora dovessero comparire filamenti di fibrina entro il circuito (ad esempio nel corso di una seduta più lunga rispetto al normale) si potrà ricorrere alla somministrazione di una ulteriore dose di 50–100 UI/kg (0,5–1 mg/kg).

Non vi sono dati disponibili per pazienti ai quali è stata somministrata enoxaparina sodica per profilassi o trattamento e anche durante le sedute di emodialisi.

Sindrome coronarica acuta: trattamento dell’angina instabile e dell’infarto del miocardio NSTEMI e dell’infarto miocardico acuto STEMI

Per il trattamento dell’angina instabile e dell’infarto del miocardio NSTEMI, la dose raccomandata di enoxaparina sodica è 100 UI/kg (1 mg/kg) ogni 12 ore per iniezione SC, somministrata in associazione alla terapia antiaggregante piastrinica. Il trattamento deve essere mantenuto per almeno 2 giorni e continuato fino a stabilizzazione della situazione clinica. Generalmente, la durata del trattamento è da 2 a 8 giorni.

L’acido acetilsalicilico è raccomandato per tutti i pazienti, senza controindicazioni, a una dose di carico orale iniziale di 150–300 mg (nei pazienti non già in trattamento con acido acetilsalicilico) e una dose di mantenimento di 75–325 mg/die a lungo termine, indipendentemente dalla strategia di trattamento.

Per il trattamento dell’infarto miocardico acuto STEMI la dose raccomandata di enoxaparina sodica è un singolo bolo endovenoso (EV) di 3.000 UI (30 mg) più una dose di 100 UI/kg (1 mg/kg) per iniezione SC, seguiti da una dose di 100 UI/kg (1 mg/kg) per iniezione SC ogni 12 ore (massimo 10.000 UI (100 mg) per ciascuna delle prime due dosi SC). In concomitanza e salvo controindicazioni, deve essere somministrata una terapia antiaggregante piastrinica appropriata, come l’acido acetilsalicilico per via orale (75–325 mg una volta al giorno). La durata raccomandata del trattamento è di 8 giorni o fino alla dimissione dall’ospedale, a seconda di quale dei due eventi si verifichi prima. Se somministrata in associazione con un trombolitico (fibrinospecifico o non fibrinospecifico), enoxaparina sodica deve essere somministrata tra 15 minuti prima e 30 minuti dopo l’inizio della terapia fibrinolitica. Per il dosaggio nei pazienti di età ≥75, vedere il paragrafo “Anziani”. Per i pazienti gestiti con intervento coronarico percutaneo (PCI), se l’ultima dose SC di enoxaparina sodica è stata somministrata meno di 8 ore prima del gonfiaggio del palloncino, non è necessaria alcuna ulteriore dose. Se l’ultima dose di enoxaparina sodica SC è stata somministrata più di 8 ore prima del gonfiaggio del palloncino, deve essere somministrata una dose di 30 UI/kg (0,3 mg/kg) di enoxaparina sodica per iniezione EV in bolo.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di enoxaparina sodica nella popolazione pediatrica non sono state stabilite.

Anziani

Per tutte le indicazioni ad eccezione dell’infarto miocardico STEMI, non è necessaria alcuna riduzione del dosaggio nei pazienti anziani, a meno che la funzione renale non sia compromessa (vedere “Insufficienza renale” qui di seguito e il paragrafo 4.4).

Per il trattamento dell’infarto miocardico acuto STEMI in pazienti anziani di età ≥75, non deve essere utilizzato il bolo EV iniziale. Iniziare con una dose di 75 UI/kg (0,75 mg/kg) per iniezione SC ogni 12 ore (massimo 7500 UI (75 mg) solo per ciascuna delle prime due dosi per iniezione SC, seguite da 75 UI/kg (0,75 mg/kg) per iniezione SC per le dosi restanti). Per il dosaggio nei pazienti anziani con funzionalità renale compromessa, vedere “compromissione renale” qui di seguito e il paragrafo 4.4.

Compromissione epatica

Sono disponibili dati limitati sull’utilizzo in pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafi 5.1 e 5.2) e pertanto è necessario porre cautela quando enoxaparina è utilizzata in questi pazienti (vedere paragrafo 4.4).

Compromissione renale (vedere paragrafi 4.4 e 5.2)

Compromissione renale grave

Enoxaparina sodica non è raccomandata in pazienti con compromissione renale allo stato terminale (clearance della creatinina < 15 ml/min) a causa di mancanza di dati in questa popolazione al di fuori della prevenzione della formazione di trombi nella circolazione extracorporea in corso di emodialisi.

Tabella posologica per pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina 15– 30 ml/min):

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

Indicazioni

Regime posologico

Profilassi del tromboembolismo venoso

2.000 UI (20 mg) per iniezione SC una volta al giorno

Trattamento della TVP ed EP

100 UI/kg (1 mg/kg) di peso corporeo per iniezione SC una volta al giorno

Trattamento dell’angina instabile e dell’infarto del miocardio NSTEMI

100 UI/kg (1 mg/kg) di peso corporeo per iniezione SC una volta al giorno

Trattamento dell’infarto miocardico acuto STEMI in pazienti di età inferiore a 75 anni

1 × 3.000 UI (30 mg) per iniezione EV in bolo più

100 UI/kg (1 mg/kg) di peso corporeo per iniezione SC e successivamente 100 UI/kg (1 mg/kg) di peso corporeo per iniezione SC ogni 24 ore

Trattamento dell’infarto miocardico acuto STEMI in pazienti di età superiore a 75 anni

Nessuna somministrazione iniziale in bolo EV.

100 UI/kg (1 mg/kg) di peso corporeo per iniezione SC e successivamente 100 UI/kg (1 mg/kg) di peso corporeo per iniezione SC ogni 24 ore

Gli adeguamenti della dose raccomandati non si applicano all’indicazione emodialisi.

Compromissione renale da lieve a moderata

Sebbene un adeguamento della dose non sia raccomandato in pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina 30–50 ml/min) e lieve (clearance della creatinina 50–80 ml/min), è consigliabile un attento monitoraggio clinico.

Modo di somministrazione

Ghemaxan non deve essere somministrato per via intramuscolare.

Per la profilassi del TEV successivamente a un intervento chirurgico, per il trattamento della TVP e dell’EP, per il trattamento dell’angina instabile e dell’infarto del miocardio NSTEMI, enoxaparina sodica deve essere somministrata per iniezione SC.

Per l’infarto miocardico acuto STEMI, il trattamento deve essere iniziato con una singola iniezione EV in bolo, seguita immediatamente da un’iniezione SC. Per prevenire la formazione di trombi nella circolazione extracorporea in corso di emodialisi, enoxaparina sodica deve essere somministrata nella linea arteriosa del circuito di dialisi.

La siringa preriempita è pronta per l’uso.

 Tecnica di iniezione SC:

L’iniezione SC deve essere condotta preferibilmente con il paziente in posizione supina. Enoxaparina sodica è somministrata per iniezione SC profonda.

Quando si utilizzano le siringhe preriempite, non espellere l’aria presente nella siringa prima dell’iniezione, per evitare la perdita di farmaco. Se la quantità di farmaco da iniettare richiede un adeguamento in base al peso corporeo del paziente, utilizzare le siringhe preriempite graduate per raggiungere il volume richiesto, scartando l’eccesso prima dell’iniezione. Si prega di notare che in alcuni casi non è possibile ottenere una dose esatta a causa delle tacche di graduazione della siringa. In tal caso, il volume va arrotondato alla graduazione più vicina.

La somministrazione deve essere alternata tra la parte sinistra e destra della parete antero-laterale o postero-laterale dell’addome.

L’iniezione deve essere eseguita introducendo interamente e perpendicolarmente l’ago nello spessore di una plica cutanea, realizzata tra il pollice e l’indice dell’operatore. La plica cutanea va

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

mantenuta per tutta la durata dell’iniezione. Non strofinare il sito di iniezione dopo la somministrazione.

Nota: per le siringhe preriempite dotate di sistema di protezione dell’ago, il sistema di sicurezza viene attivato al termine dell’iniezione (vedere le istruzioni nel paragrafo 6.6).

In caso di autosomministra­zione, il paziente deve essere informato di seguire le istruzioni presenti nel “Foglio illustrativo: informazioni per il paziente”, incluso nella confezione di questo medicinale.

 Iniezione EV in bolo (solo per l’indicazione di infarto miocardico acuto STEMI):

Per l’infarto miocardico acuto STEMI, il trattamento deve essere iniziato con una singola iniezione EV in bolo, seguita immediatamente da un’iniezione SC.

Per l’iniezione EV può essere utilizzato sia il flaconcino multidose sia una siringa preriempita. Enoxaparina sodica deve essere somministrata attraverso una linea EV. Non deve essere miscelata o somministrata insieme con altri farmaci. Per evitare l’eventuale miscela di enoxaparina sodica con altri farmaci, l’accesso endovenoso scelto deve essere lavato con una quantità sufficiente di soluzione fisiologica o di destrosio prima e dopo il bolo EV di enoxaparina sodica, per pulire la linea di accesso del farmaco. Enoxaparina sodica può essere somministrata con sicurezza con la normale soluzione salina (0,9%) o con destrosio al 5% in acqua.

 Bolo iniziale di 3.000 UI (30 mg)

Per il bolo iniziale di 3.000 UI (30 mg), utilizzare una siringa preriempita graduata di enoxaparina sodica, espellere il volume eccessivo e conservare solo 3.000 UI (30 mg), nella siringa. La dose da 3.000 UI (30 mg) può essere iniettata direttamente nella linea EV.

 Bolo addizionale per PCI quando l’ultima dose SC di enoxaparina sodica sia stata somministrata più di 8 ore prima del gonfiaggio del palloncino.

Per i pazienti gestiti con PCI, se l’ultima dose SC di enoxaparina sodica è stata somministrata più di 8 ore prima del gonfiaggio del palloncino, somministrare un bolo EV aggiuntivo di 30 UI/kg (0,3 mg/kg).

Al fine di garantire l’accuratezza del volume esiguo da iniettare, si raccomanda di diluire il farmaco a 300 UI/ml (3 mg/ml).

Per ottenere una soluzione di 300 UI/ml (3 mg/ml) utilizzando una siringa preriempita di enoxaparina sodica da 6.000 UI (60 mg), si raccomanda l’uso di una sacca per infusione da 50 ml [ossia utilizzando soluzione salina normale (0,9%) o destrosio al 5% in acqua] come segue: Prelevare 30 ml dalla sacca per infusione con una siringa e scartare il liquido. Iniettare l’intero contenuto della siringa preriempita di enoxaparina sodica da 6.000 UI (60 mg) nei 20 ml rimanenti nella sacca. Miscelare delicatamente il contenuto della sacca. Prelevare il volume richiesto di soluzione diluita con una siringa per la somministrazione nella linea EV.

Una volta completata la diluizione, il volume da iniettare può essere calcolato con la seguente formula [Volume della soluzione diluita (ml) = peso del paziente (kg) x 0,1] o utilizzando la tabella sottostante. Si raccomanda di preparare la soluzione immediatamente prima dell’uso.

Volume da iniettare nella linea EV una volta completata la diluizione alla concentrazione di 300 UI/ml (3 mg/ml).

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

Peso

Dose richiesta 30 UI/kg (0,3 mg/kg)

Volume da iniettare della soluzione diluita a concentrazione finale di

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

300 UI/ml (3 mg/ml)

[Kg]

UI

[mg]

[ml]

45

1350

13,5

4,5

50

1500

15

5

55

1650

16,5

5,5

60

1800

18

6

65

1950

19,5

6,5

70

2100

21

7

75

2250

22,5

7,5

80

2400

24

8

85

2550

25,5

8,5

90

2700

27

9

95

2850

28,5

9,5

100

3000

30

10

105

3150

31,5

10,5

110

3300

33

11

115

3450

34,5

11,5

120

3600

36

12

125

3750

37,5

12,5

130

3900

39

13

135

4050

40,5

13,5

140

4200

42

14

145

4350

43,5

14,5

150

4500

45

15

Iniezione nella linea arteriosa:

Per prevenire la formazione di trombi nella circolazione extracorporea in corso di emodialisi, deve essere somministrata nella linea arteriosa del circuito di dialisi.

Passaggio da enoxaparina a anticoagulanti orali

Passaggio da enoxaparina ad antagonisti della vitamina K (VKA)

Il monitoraggio clinico e le analisi di laboratorio (tempo di protrombina espresso come INR (International Normalized Ratio) devono essere intensificati per monitorare l’effetto degli VKA.

Poiché vi è un intervallo prima che il VKA raggiunga il massimo effetto, la terapia con enoxaparina sodica deve essere continuata con dosaggio costante per tutto il tempo necessario per mantenere l’INR nell’intervallo terapeutico desiderato per l’indicazione in due esami consecutivi.

Per pazienti attualmente trattati con un VKA, il VKA deve essere interrotto e la prima dose di enoxaparina sodica deve essere somministrata quando l’INR sia sceso al di sotto dell’intervallo terapeutico.

Passaggio da enoxaparina ad anticoagulanti orali diretti (DOAC)

Per i pazienti in corso di trattamento con enoxaparina sodica, interrompere la somministrazione di enoxaparina sodica e iniziare il trattamento con un DOAC da 0 a 2 ore prima dell’ora in cui era stata programmata la successiva somministrazione di enoxaparina sodica secondo quanto autorizzato per il DOAC.

Per i pazienti in corso di trattamento con un DOAC, la prima dose di enoxaparina sodica deve essere somministrata nell’ora in cui era stata programmata la successiva somministrazione del DOAC.

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

Somministrazione in anestesia spinale/epidurale o puntura lombare

Se il medico decide di somministrare la terapia anticoagulante nel contesto di anestesia/analgesia epidurale o spinale o di puntura lombare, si raccomanda un attento monitoraggio neurologico a causa del rischio di ematomi neuroassiali (vedere paragrafo 4.4).

- Ai dosaggi usati per la profilassi

Deve essere mantenuto un intervallo di almeno 12 ore tra l'ultima iniezione di enoxaparina sodica a dosi profilattiche e il posizionamento dell'ago o del catetere.

Per le tecniche in continuo, deve essere osservato un analogo ritardo di almeno 12 ore prima di rimuovere il catetere.

Per i pazienti con clearance della creatinina 15–30 mL/min, considerare il raddoppio dei tempi ad almeno 24 ore per la puntura/ posizionamento del catetere o per la rimozione del catetere.

La somministrazione di enoxaparina sodica 2.000 UI (20 mg) in fase preoperatoria, 2 ore prima dell’intervento, non è compatibile con l'anestesia neurassiale.

- Alle dosi usate per il trattamento

Deve essere mantenuto un intervallo di almeno 24 ore tra l'ultima iniezione di enoxaparina sodica a dosi terapeutiche e il posizionamento dell'ago o del catetere (vedere anche paragrafo 4.3).

Per le tecniche in continuo, deve essere osservato un analogo ritardo di 24 ore prima di rimuovere il catetere.

Per i pazienti con clearance della creatinina 15–30 mL/min, considerare il raddoppio dei tempi ad almeno 48 ore per la puntura/ posizionamento del catetere o per la rimozione del catetere.

I pazienti che ricevono le dosi due volte al giorno (cioè 75 UI kg (0,75 mg/kg) due volte al giorno o 100 UI/kg (1 mg/kg) due volte al giorno) devono evitare la seconda dose di enoxaparina sodica per consentire un sufficiente ritardo prima del posizionamento o la rimozione del catetere.

I livelli di anti-Xa sono ancora rilevabili a questi tempi e questi ritardi non scongiurano la possibilità di un ematoma neurassiale.

Allo stesso modo, considerare di non utilizzare enoxaparina sodica almeno per 4 ore dopo la puntura spinale/epidurale o dopo che il catetere è stato rimosso. Il ritardo si basa su una valutazione del rischio-beneficio considerando sia il rischio di trombosi che il rischio di sanguinamento nel contesto della procedura e dei fattori di rischio del paziente.

4.3

Enoxaparina sodica è controindicata nei pazienti con:

Ipersensibilità all’enoxaparina sodica, all’eparina o ai suoi derivati, comprese altre eparine a basso peso molecolare (EBPM) o a qualsiasi eccipiente elencato al paragrafo 6.1; Anamnesi positiva per trombocitopenia immuno-mediata indotta da eparina negli ultimi 100 giorni o in presenza di anticorpi circolanti (vedere anche paragrafo 4.4); Sanguinamento attivo clinicamente significativo e condizioni ad alto rischio emorragico, tra cui recente ictus emorragico, ulcera gastrointestinale, presenza di neoplasie maligne ad alto rischio di sanguinamento, chirurgia cerebrale, spinale o oftalmica recente, varici esofagee note o sospette, malformazioni arterovenose, aneurismi vascolari o gravi anomalie vascolari endospinali o intracerebrali; Anestesia spinale o epidurale o anestesia locoregionale nel caso in cui sia stata impiegata enoxaparina nelle precedenti 24 ore a dosaggio terapeutico (vedere paragrafo 4.4).

4.4

4.5

Uso concomitante non raccomandato:

Farmaci che influenzano l’emostasi (vedere paragrafo 4.4).

Si raccomanda l’interruzione della somministrazione di alcuni agenti che influenzano l’emostasi prima di avviare il trattamento con enoxaparina sodica a meno che non sia strettamente indicato. Se l’uso concomitante è indicato, enoxaparina sodica deve essere somministrata con un attento monitoraggio clinico e di laboratorio. Questi agenti includono medicinali come:

– Salicilati sistemici, acido acetilsalicilico a dosi anti-infiammatorie e FANS, incluso ketorolac,

– Altri trombolitici (per esempio alteplasi, reteplasi, streptochinasi, tenecteplasi, urochinasi) e anticoagulanti (vedere paragrafo 4.2).

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

Uso concomitante con cautela:

I seguenti farmaci possono essere somministrati, con cautela, in concomitanza con enoxaparina sodica:

Altri farmaci che influenzano l’emostasi come ad esempio:

– Inibitori dell’aggregazione piastrinica, tra cui acido acetilsalicilico usato a dosi antiaggreganti (cardioprotezione), clopidogrel, ticlopidina e antagonisti della glicoproteina IIb/IIIa indicati nella sindrome coronarica acuta, a causa del rischio di sanguinamento,

– Destrano 40,

– Glucocorticoidi sistemici

Farmaci che aumentano i livelli di potassio:

I farmaci che aumentano i livelli di potassio nel siero possono essere somministrati in concomitanza con enoxaparina sodica sotto attento monitoraggio clinico e di laboratorio (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

4.6

Gravidanza

Nella donna non vi è evidenza che enoxaparina sodica attraversi la barriera placentare durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza. Non vi sono informazioni disponibili sul primo trimestre. Gli studi sugli animali non hanno dimostrato fetotossicità o teratogenicità (vedere paragrafo 5.3).

I dati sugli animali hanno dimostrato che il passaggio di enoxaparina sodica attraverso la placenta è minimo.

Enoxaparina sodica deve essere usata in gravidanza solo se il medico ha evidenziato una chiara necessità.

Le donne in gravidanza in trattamento con enoxaparina sodica devono essere attentamente monitorate per la comparsa di sanguinamento o eccessiva anticoagulazione e devono essere informate del rischio emorragico. Nel complesso, i dati attualmente disponibili suggeriscono che non ci sono evidenze di un aumento del rischio di emorragia, trombocitopenia o osteoporosi rispetto al rischio osservato nelle donne non in gravidanza, eccetto quello osservato in donne in gravidanza con protesi valvolari cardiache (vedere paragrafo 4.4).

Se è prevista un’anestesia epidurale, si raccomanda di interrompere prima il trattamento con enoxaparina sodica (vedere paragrafo 4.4).

Allattamento

Non è noto se enoxaparina sodica venga escreta immodificata nel latte materno. In femmine di ratto che allattano, il passaggio di enoxaparina o dei suoi metaboliti nel latte materno è molto basso.

L’assorbimento orale di enoxaparina sodica è improbabile. Ghemaxan può essere utilizzato durante l’allattamento.

Fertilità

Non ci sono dati clinici su enoxaparina sodica riguardo alla fertilità. Gli studi sugli animali non hanno evidenziato alcun effetto sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

4.7

Enoxaparina sodica non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

4.8

4.9

Segni e sintomi

Un sovradosaggio accidentale di enoxaparina sodica dopo somministrazione per via EV, extracorporea o SC può determinare complicazioni emorragiche. Dopo somministrazione orale di dosi anche alte, è improbabile che enoxaparina sodica venga assorbita.

Terapia

L’attività anticoagulante è in gran parte neutralizzabile mediante iniezione EV lenta di protamina. La dose di protamina dipende da quella di enoxaparina sodica iniettata; 1 mg di protamina neutralizza l’attività anticoagulante determinata da 100 UI (1 mg) di enoxaparina sodica, se enoxaparina sodica è stata somministrata nelle precedenti 8 ore. Se invece enoxaparina sodica è stata somministrata più di 8 ore prima della somministrazione di protamina o se è stato stabilito che è necessaria una seconda dose di protamina, si può utilizzare un’infusione di 0,5 mg di protamina per 100 UI (1 mg) di enoxaparina sodica. Dopo 12 ore dalla somministrazione di enoxaparina sodica può non essere necessaria la somministrazione di protamina. Tuttavia, anche in caso di dosaggi elevati di protamina, l’attività anti-Xa di enoxaparina sodica non viene mai totalmente neutralizzata (massimo: 60% circa). (vedere le informazioni sulla prescrizione di sali di protamina).

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

5. PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE

5.1

Categoria farmacoterapeutica: Antitrombotici – Eparinici; codice ATC: B01A B05

Effetti farmacodinamici

Enoxaparina è una eparina a basso peso molecolare con un peso molecolare medio di circa 4.500 dalton, in cui sono state separate le attività antitrombotiche e anticoagulanti dell’eparina standard. Il principio attivo è il sale di sodio.

Nel sistema purificato in vitro, enoxaparina sodica presenta un’elevata attività anti-Xa (circa 100 UI/mg) e una bassa attività anti-IIa o antitrombinica (circa 28 UI/mg) con un rapporto di 3,6.

Queste attività anticoagulanti sono mediate dall’anti-trombina III (ATIII), con conseguente attività antitrombotica nell’uomo.

Oltre all’attività anti-Xa/IIa, sono state identificate ulteriori proprietà antitrombotiche e antiinfiammatorie di enoxaparina in soggetti sani e in pazienti ed anche in modelli non clinici.

Questi includono l’inibizione ATIII-dipendente di altri fattori della coagulazione, come il fattore VIIa, l’induzione del rilascio dell’inibitore della via del fattore tissutale endogeno (Tissue Factor Pathway Inhibitor, TFPI), cosi come un ridotto rilascio del fattore di von Willebrand (von Willebrand factor, vWF) dall’endotelio vascolare alla circolazione sanguigna. Questi fattori sono noti per contribuire all’effetto antitrombotico complessivo di enoxaparina sodica.

Quando viene utilizzata come trattamento profilattico, enoxaparina sodica non influenza in modo significativo l’aPTT. Quando viene utilizzata come trattamento curativo, l’aPTT può essere prolungato 1,5–2,2 volte il tempo di controllo al picco di attività.

Efficacia e sicurezza clinica

Prevenzione del tromboembolismo venoso (TEV) in pazienti chirurgici

Profilassi prolungata del TEV dopo chirurgia ortopedica

In uno studio in doppio cieco sulla profilassi prolungata per pazienti sottoposti a chirurgia di sostituzione dell’anca, 179 pazienti senza malattia tromboembolica venosa trattati inizialmente durante il ricovero con enoxaparina sodica 4.000 UI (40 mg) per iniezione SC, sono stati randomizzati a un regime post dimissione di 4.000 UI (40 mg) (n = 90) di enoxaparina sodica una volta al giorno per iniezione SC o a placebo (n = 89) per 3 settimane. L’incidenza di TVP durante il periodo di profilassi prolungata è stata significativamente più bassa per enoxaparina sodica rispetto al placebo. Non sono stati segnalati casi di EP. Non si è verificato nessun sanguinamento maggiore.

I dati di efficacia sono riportati nella tabella che segue.

Enoxaparina sodica 4.000 UI (40 mg) in un’unica somministrazione giornaliera per iniezione SC n (%)

Placebo una volta al giorno per iniezione SC n (%)

Tutti i pazienti trattati con profilassi prolungata

90 (100)

89 (100)

Totale TEV

6 (6,6)

18 (20,2)

Totale TVP (%)

6 (6,6)

18 (20,2)

TVP prossimale (%)

5 (5,6)#

7 (8,8)

Valore p vs. placebo = 0,008 # Valore p vs. placebo = 0,537

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

In un secondo studio in doppio cieco, 262 pazienti senza TEV e sottoposti a chirurgia di sostituzione dell’anca inizialmente trattati, durante il ricovero, con enoxaparina sodica 4.000 UI (40 mg) per iniezione SC, sono stati randomizzati a un regime post dimissione di 4.000 UI (40 mg) (n = 131) di enoxaparina sodica una volta al giorno per iniezione SC o placebo (n = 131) per 3 settimane. Similmente al primo studio, l’incidenza del TEV durante la profilassi prolungata è stata significativamente più bassa per enoxaparina sodica rispetto al placebo, sia per il TEV totale (enoxaparina sodica 21 [16%] rispetto a placebo 45 [34,4%]; p = 0,001) e che per TVP prossimale (enoxaparina sodica 8 [6,1%] rispetto a placebo 28 [21,4%]; p = <0,001). Non si è osservata alcuna differenza significativa fra i gruppi per quanto concerne il sanguinamento maggiore.

· Profilassi prolungata della TVP dopo chirurgia oncologica

Uno studio multicentrico, in doppio cieco, ha confrontato un regime di profilassi con enoxaparina sodica di quattro settimane rispetto ad un regime di una settimana in termini di sicurezza ed efficacia su 332 pazienti sottoposti a chirurgia oncologica elettiva addominale o pelvica. Ai pazienti è stata somministrata una dose di enoxaparina sodica [4.000 UI (40 mg) per via SC] al giorno per 610 giorni ed è stata poi assegnata in modo randomizzato la somministrazione di enoxaparina sodica o placebo per altri 21 giorni. È stata effettuata una venografia bilaterale tra i giorni 25 e 31 o prima, in caso di sintomi di tromboembolismo venoso. I pazienti sono stati monitorati per tre mesi. Laprofilassi con enoxaparina sodica della durata di quattro settimane dopo l’intervento oncologico addominale o pelvico ha ridotto significativamente l’incidenza di trombosi rilevate flebograficamente, rispetto alla profilassi con enoxaparina sodica della durata di una settimana. I tassi di tromboembolismo venoso al termine della fase in doppio cieco sono stati 12,0% (n = 20) nel gruppo placebo e 4,8% (n = 8) nel gruppo enoxaparina sodica; p = 0,02. Tale differenza persisteva a tre mesi [13,8% vs. 5,5% (n = 23 vs 9), p = 0,01]. Non sono state rilevate differenze nei tassi di sanguinamento o altre complicazioni durante le fasi in doppio cieco o di follow-up.

Profilassi del tromboembolismo venoso in pazienti non chirurgici affetti da una patologia acuta con attesa riduzione della mobilità

In uno studio multicentrico in doppio cieco, a gruppi paralleli, è stata confrontata la somministrazione di enoxaparina sodica 2.000 UI (20 mg) o 4.000 UI (40 mg) una volta al giorno per iniezione SC verso placebo nella profilassi di TVP in pazienti non chirurgici con mobilità gravemente ridotta (definita come distanza percorsa <10 metri per ≤3 giorni) durante una malattia acuta. Questo studio ha incluso pazienti con insufficienza cardiaca (classe NYHA III o IV); insufficienza respiratoria acuta o insufficienza respiratoria cronica complicata, infezione acuta o malattia reumatica acuta, se associati ad almeno un fattore di rischio di TEV (età≥75 anni, tumore, TEV precedente, obesità, vene varicose, terapia ormonale e insufficienza cardiaca o respiratoria croniche). Un totale di 1.102 pazienti è stato arruolato nello studio e 1.073 pazienti sono stati trattati. Il trattamento è proseguito per 6–14 giorni (durata mediana 7 giorni). Somministrata a una dose di 4.000 UI (40 mg) per via SC una volta al giorno, enoxaparina sodica ha ridotto in modo significativo l’incidenza di TEV rispetto al placebo. I dati di efficacia sono riportati nella tabella che segue.

Enoxaparina sodica 2.000 UI (20 mg) per via SC una volta al giorno n (%)

Enoxaparina sodica 4.000 UI (40 mg) per via SC una volta al giorno n (%)

Placebo n (%)

Tutti i pazienti non chirurgici trattati durante la malattia acuta

287 (100)

291 (100)

288 (100)

TEV totale (%)

43 (15,0)

16 (5,5)

43 (14,9)

Totale TVP (%)

43 (15,0)

16 (5,5)

40 (13,9)

TVP prossimale (%)

13 (4,5)

5 (1,7)

14 (4,9)

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

TEV= tromboembolismo venoso incluse TVP, EP e morte ritenuta di origine tromboembolica

Valore p rispetto al placebo = 0,0002

Circa 3 mesi dopo l’arruolamento, l’incidenza di TEV rimaneva significativamente inferiore nel gruppo trattato con enoxaparina sodica 4.000 UI (40 mg) rispetto al gruppo trattato con placebo.

L’incidenza di sanguinamenti totali e maggiori era rispettivamente dell’8,6% e 1,1% nel gruppo placebo, 11,7% e 0,3% nel gruppo enoxaparina sodica 2.000 UI (20 mg) e 12,6% e 1,7% nel gruppo enoxaparina sodica 4.000 UI (40 mg).

Trattamento della trombosi venosa profonda con o senza embolia polmonare

In uno studio multicentrico, a gruppi paralleli, 900 pazienti con TVP acuta delle estremità inferiori con o senza EP sono stati randomizzati a un trattamento in regime di ricovero con (i) enoxaparina sodica 150 UI/kg (1,5 mg/kg) per iniezione SC una volta al giorno, (ii) enoxaparina sodica 100 UI/kg (1 mg/kg) per iniezione SC ogni 12 ore, o (iii) eparina in bolo EV (5.000 UI) seguita da un’infusione continua (somministrata per ottenere un aPTT di 55–85 secondi). Nello studio è stato randomizzato un totale di 900 pazienti; tutti i pazienti sono stati trattati. Tutti i pazienti hanno inoltre ricevuto warfarin sodico (dose corretta in base al tempo di protrombina per ottenere un INR di 2,0– 3,0), iniziato entro 72 ore dall’avvio della terapia con enoxaparina sodica o eparina standard e continuato per 90 giorni. La terapia con enoxaparina sodica o eparina standard è stata somministrata per un minimo di 5 giorni e fino all’ottenimento del valore target di INR con warfarin sodico. Entrambi i regimi a base di enoxaparina sodica sono risultati equivalenti alla terapia con eparina standard nel ridurre il rischio di recidiva di tromboembolismo venoso (TVP e/o EP). I dati di efficacia sono riportati nella tabella seguente.

Enoxaparina sodica 150 UI (1,5 mg/Kg) per iniezione SC una volta al giorno n (%)

Enoxaparina sodica 100 UI (1 mg/Kg) per iniezione SC due volte al giorno n (%)

Terapia con eparina EV corretta in base all’aPTT n (%)

Tutti i pazienti trattati per TVP con o senza EP

298 (100)

312 (100)

290 (100)

TEV totale (%)

13 (4,4)

9 (2,9)

12 (4,1)

Solo TVP (%)

11 (3,7)

7 (2,2)

8 (2,8)

TVP prossimale (%)

9 (3,0)

6 (1,9)

7 (2,4)

EP (%)

2 (0,7)

2 (0,6)

4 (1,4)

TEV= tromboembolismo venoso (TVP e/o EP)

*Gli intervalli di confidenza al 95% per le differenze del trattamento per TEV totale erano:

– Enoxaparina sodica una volta al giorno rispetto ad eparina (da –3,0 a 3,5)

– Enoxaparina sodica ogni 12 ore rispetto ad eparina (da –4,2 a 1,7)

Le emorragie maggiori erano rispettivamente dell’1,7% nel gruppo enoxaparina sodica 150 UI/kg (1,5 mg/kg) una volta al giorno, dell’1,3% nel gruppo enoxaparina sodica 100 UI/kg (1 mg/kg) due volte al giorno e del 2,1% nel gruppo eparina.

Trattamento dell’angina instabile e dell’infarto del miocardio senza sopraslivellamento del segmento ST

In un ampio studio multicentrico, 3.171 pazienti arruolati nella fase acuta di angina instabile o infarto del miocardio senza onda Q sono stati randomizzati a ricevere, in associazione con acido acetilsalicilico (100–325 mg una volta al giorno), enoxaparina sodica 100 UI /kg (1 mg/kg) per iniezione SC ogni 12 ore o eparina non frazionata EV aggiustata in base al aPTT. I pazienti dovevano essere trattati in ospedale per un minimo di 2 giorni e un massimo di 8 giorni, fino alla

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

stabilizzazione clinica, a procedure di rivascolarizzazione o alla dimissione dall’ospedale. I pazienti dovevano essere seguiti fino a 30 giorni. In confronto all’eparina, enoxaparina sodica ha ridotto significativamente l’incidenza combinata di angina pectoris, infarto del miocardio e morte, con una diminuzione dal 19,8% al 16,6% (riduzione del rischio relativo del 16,2%) al giorno 14. Questa riduzione dell’incidenza combinata è stata mantenuta dopo 30 giorni (dal 23,3% al 19,8%; riduzione del rischio relativo del 15%). Non sono state osservate differenze significative nelle emorragie maggiori, sebbene un sanguinamento nella sede dell’iniezione SC fosse più frequente.

Trattamento dell’infarto acuto del miocardio con sopraslivellamento del segmento ST

In un ampio studio multicentrico, 20.479 pazienti con infarto miocardico acuto STEMI idonei a ricevere terapia con fibrinolitici sono stati randomizzati a ricevere enoxaparina sodica in singolo bolo EV da 3.000 UI (30 mg) più una dose SC di 100 UI/kg (1 mg/kg) seguiti da un’iniezione SC di 100 UI/kg (1 mg/kg) ogni 12 ore o eparina non frazionata EV aggiustata in base all’aPTT per 48 ore.

Tutti i pazienti sono stati inoltre trattati con acido acetilsalicilico per un minimo di 30 giorni. La strategia di dosaggio di enoxaparina sodica è stata modificata nei pazienti con grave insufficienza renale e negli anziani di età maggiore o uguale a 75 anni. Le iniezioni SC di enoxaparina sodica sono state somministrate fino alla dimissione ospedaliera o per un massimo di otto giorni (a seconda di quale evento si verificasse prima).

4.716 pazienti sono stati sottoposti a intervento coronarico percutaneo con supporto antitrombotico con il farmaco in studio in cieco. Pertanto, nei pazienti trattati con enoxaparina sodica la PCI doveva essere eseguita con enoxaparina sodica (senza cambiare la terapia) utilizzando il regime determinato in studi precedenti ossia senza alcuna somministrazione aggiuntiva, se l’ultima somministrazione SC era stata effettuata meno di 8 ore prima del gonfiaggio del palloncino, o con la somministrazione di un bolo EV di 30 UI/kg (0,3 mg/kg) di enoxaparina sodica se l’ultima somministrazione SC era stata effettuata più di 8 ore prima del gonfiaggio del palloncino.

Enoxaparina sodica, rispetto all’eparina non frazionata, ha ridotto significativamente l’incidenza dell’endpoint primario composito di morte per qualsiasi causa o reinfarto del miocardio nei primi 30 giorni dopo la randomizzazione [9,9 percento nel gruppo enoxaparina sodica, rispetto a 12,0 percento nel gruppo eparina non frazionata], con una riduzione del rischio relativo del 17 percento (p<0,001).

I benefici del trattamento con enoxaparina sodica, evidenti per vari esiti di efficacia, sono emersi dopo 48 ore, quando è stata osservata una riduzione del 35 percento del rischio relativo di reinfarto del miocardio rispetto al trattamento con eparina non frazionata (p<0,001).

Il beneficio del trattamento con enoxaparina sodica sull’endpoint primario era coerente nei diversi sottogruppi principali, comprendenti età, sesso, sede dell’infarto, anamnesi di diabete, anamnesi di infarto del miocardio, tipo di fibrinolitico somministrato e tempo al trattamento con il farmaco in studio.

È stato osservato un beneficio significativo del trattamento con enoxaparina sodica, rispetto a eparina non frazionata, nei pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo entro 30 giorni dalla randomizzazione (riduzione del rischio relativo del 23 percento) o trattati farmacologicamente (riduzione del rischio relativo del 15 percento, p = 0,27 per l’interazione).

Il tasso dell’endpoint composito di morte, reinfarto del miocardio o emorragia intracranica a 30 giorni (una misura del beneficio clinico netto) era significativamente inferiore (p<0,0001) nel gruppo enoxaparina sodica (10,1%) rispetto al gruppo eparina (12,2%), con una riduzione del rischio relativo del 17% a favore del trattamento con enoxaparina sodica.

L’incidenza di emorragia maggiore a 30 giorni era significativamente maggiore (p<0,0001) nel gruppo enoxaparina sodica (2,1%) rispetto al gruppo eparina (1,4%). È stata osservata un’incidenza maggiore di emorragia gastrointestinale nel gruppo enoxaparina sodica (0,5%) rispetto al gruppo eparina (0,1%), mentre l’incidenza di emorragia intracranica era simile nei due gruppi (0,8% con enoxaparina sodica rispetto a 0,7% con eparina).

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

Il beneficio di enoxaparina sodica sull’endpoint primario osservato durante i primi 30 giorni è stato mantenuto nel corso del periodo di follow-up di 12 mesi.

Compromissione epatica

Sulla base dei dati di letteratura l'uso di enoxaparina sodica 4.000 UI (40 mg) in pazienti cirrotici (Child-Pugh class B-C) sembra essere sicuro ed efficace nel prevenire la trombosi della vena porta. Va notato che gli studi di letteratura possono avere limitazioni. Deve essere posta cautela nei confronti di pazienti con compromissione epatica in quanto questi hanno un aumentato rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4) e non è stato effettuato nessuno studio formale per determinare i dosaggi in pazienti cirrotici (Child Pugh di classe A, B o C).

Ghemaxan è un prodotto medicinale biosimilare.

Informazioni dettagliate sono disponibili sul sito web dell’Agenzia Italiana del Farmaco:

5.2

Caratteristiche generali

I parametri farmacocinetici di enoxaparina sodica sono stati studiati principalmente in termini di tempo dell’attività anti-Xa plasmatica e inoltre in base all’attività anti-IIa, negli intervalli di dosaggio raccomandati dopo somministrazione SC singola e ripetuta e dopo singola somministrazione EV. La determinazione quantitativa delle attività farmacocinetiche anti-Xa e anti-IIa è stata condotta mediante metodi amidolitici convalidati.

Assorbimento

La biodisponibilità assoluta di enoxaparina sodica dopo iniezione SC, in base all’attività anti-Xa, è prossima al 100%.

Possono essere utilizzati dosi e formulazioni e regimi dosaggiodiversi:

Il livello massimo medio di attività anti-Xa plasmatica si osserva da 3 a 5 ore dopo l’iniezione SC e raggiunge circa 0,2, 0,4, 1,0 e 1,3 anti-Xa UI/ml dopo singola somministrazione SC di dosi rispettivamente di 2.000 UI, 4.000 UI, 100 UI/kg e 150 UI/kg (20 mg, 40 mg, 1 mg/kg e 1,5 mg/kg).

Un bolo per via EV di 3.000 UI (30 mg) seguito immediatamente da 100 UI/kg (1 mg/kg) per iniezione SC ogni 12 ore ha fornito il massimo livello di attività anti-Xa iniziale di 1,16 UI/ml (n = 16), e un’esposizione media corrispondente all’88% dei livelli allo stato stazionario. Lo stato stazionario è stato ottenuto il secondo giorno di trattamento.

Dopo somministrazione SC ripetuta di regimi di 4.000 UI (40 mg) una volta al giorno e 150 UI/kg (1,5 mg/kg) una volta al giorno in volontari sani, lo stato stazionario viene raggiunto al giorno 2 con un rapporto di esposizione medio maggiore di circa il 15% che dopo singola dose. Dopo somministrazione SC ripetuta del regime da 100 UI/kg (1 mg/kg) due volte al giorno, lo stato stazionario viene raggiunto al giorno 3–4 con esposizione media superiore di circa il 65% che dopo singola dose e livelli medi di attività anti-Xa massimo e minimo rispettivamente di 1,2 e 0,52 UI/ml.

Il volume dell’iniezione e la concentrazione della dose nell’intervallo 100–200 mg/ml non influiscono sui parametri farmacocinetici nei volontari sani.

La farmacocinetica di enoxaparina sodica appare lineare negli intervalli di dosaggio raccomandati.

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

La variabilità intra-paziente e inter-paziente è bassa. Dopo somministrazioni SC ripetute non si verifica alcun accumulo.

L’attività plasmatica anti-IIa dopo somministrazione SC è circa dieci volte più bassa dell’attività anti-Xa. Il livello massimo medio di attività anti-IIa si osserva circa 3–4 ore dopo l’iniezione SC e raggiunge rispettivamente 0,13 UI/ml e 0,19 UI/ml dopo somministrazione ripetuta di 100 UI/kg (1 mg/kg) due volte al giorno e 150 UI/kg (1,5 mg/kg) una volta al giorno.

Distribuzione

Il volume di distribuzione dell’attività anti-Xa di enoxaparina sodica è pari a circa 4,3 litri ed è simile al volume ematico.

Biotrasformazione

Enoxaparina sodica è metabolizzata principalmente nel fegato mediante desolfatazione e/o depolimeriz­zazione in frammenti di minor peso molecolare e con potenza biologica molto ridotta.

Eliminazione

Enoxaparina sodica è un farmaco con una clearance bassa, con una clearance plasmatica media anti-Xa di 0,74 l/h dopo un’infusione EV di 150 UI/kg (1,5 mg/kg) della durata di 6 ore.

L’eliminazione appare monofasica, con un’emivita di circa 5 ore dopo una singola dose SC, che arriva a circa 7 ore dopo somministrazione ripetuta.

La clearance renale dei frammenti attivi rappresenta circa il 10% della dose somministrata e l’escrezione renale totale dei frammenti attivi e non attivi il 40% della dose.

Popolazioni speciali

Anziani

In base ai risultati di un’analisi farmacocinetica di popolazione, il profilo cinetico di enoxaparina sodica non differisce nei soggetti anziani rispetto ai soggetti più giovani se la funzione renale è normale. Tuttavia, dato che è noto che la funzione renale diminuisce con l’età, i pazienti anziani possono evidenziare un’eliminazione inferiore di enoxaparina sodica (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Compromissione epatica

In uno studio condotto su pazienti con cirrosi in stadio avanzato trattati con enoxaparina sodica 4.000 UI (40 mg) una volta al giorno, una riduzione dell’attività massima anti-Xa è stata associata ad un aumento nella gravità della compromissione epatica (valutata mediante la classificazione di Child-Pugh). Questa diminuzione è stata attribuita principalmente a una riduzione del livello di ATIII conseguente a una ridotta sintesi di ATIII nei pazienti con compromissione epatica.

Compromissione renale

È stata osservata una correlazione lineare tra clearance plasmatica anti-Xa e clearance della creatinina allo stato stazionario, che indica una riduzione della clearance di enoxaparina sodica nei pazienti con funzione renale compromessa. L’esposizione anti-Xa rappresentata dall’AUC, allo stato stazionario, è marginalmente aumentata in caso di compromissione renale lieve (clearance della creatinina di 50–80 ml/min) e moderata (clearance della creatinina di 30–50 ml/min) dopo dosi SC ripetute di 4.000 UI (40 mg) una volta al giorno. Nei pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 ml/min) l’AUC allo stato stazionario è significativamente aumentata in media del 65%, dopo dosi SC ripetute di 4.000 UI (40 mg) una volta al giorno (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Emodialisi

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

La farmacocinetica di enoxaparina sodica appare simile a quella della popolazione di controllo dopo una singola dose EV di 25 UI, 50 UI o 100 UI/kg (0,25, 0,50 o 1,0 mg/kg), tuttavia l’AUC è risultata 2 volte superiore al controllo.

Peso

Dopo somministrazione SC ripetuta di 150 UI/kg (1,5 mg/kg) una volta al giorno, l’AUC media di attività anti-Xa è marginalmente superiore allo stato stazionario nei volontari sani obesi (BMI 3048 kg/m2) rispetto ai soggetti di controllo non obesi, mentre il livello massimo di attività anti-Xa plasmatica non aumenta. La clearance corretta per il peso dei soggetti obesi è inferiore con la somministrazi­one SC.

In caso di somministrazione di una dose non corretta per il peso, dopo una singola dose SC di 4.000 UI (40 mg) è stato osservato che l’esposizione anti-Xa è maggiore del 52% nelle donne di peso basso (<45 kg) e maggiore del 27% negli uomini di peso basso (<57 kg) rispetto ai soggetti di controllo normopeso (vedere paragrafo 4.4).

Interazioni farmacocinetiche

Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche tra enoxaparina sodica e trombolitici somministrati concomitantemente.

5.3 dati preclinici di sicurezza

Oltre agli effetti anticoagulanti di enoxaparina sodica, non sono emerse evidenze di effetti avversi a 15 mg/kg/die negli studi di tossicità SC di 13 settimane sia in ratti sia in cani e a 10 mg/kg/die negli studi di tossicità SC ed EV di 26 settimane sia in ratti che in scimmie.

Enoxaparina sodica non ha evidenziato attività mutagena in base ai test in vitro, compresi test di Ames e test di mutazioni in cellule di linfoma del topo, e nessuna attività clastogenica in base al test delle aberrazioni cromosomiche in linfociti umani in vitro e al test delle aberrazioni cromosomiche in midollo osseo di ratto in vivo.

Studi condotti in femmine gravide di ratti e conigli a dosi SC di enoxaparina sodica fino a 30 mg/kg/die non hanno rivelato alcuna evidenza di effetti teratogeni o fetotossici. Enoxaparina sodica si è dimostrata priva di effetti sulla fertilità o sulla capacita riproduttiva di ratti maschi e femmine a dosi SC fino a 20 mg/kg/die.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Acqua per preparazioni iniettabili.

6.2 incompatibilità

6.3 Periodo di validità

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione

Non congelare.

Questo prodotto medicinale è solo monouso. Eliminare il medicinale non utilizzato.

6.5 Natura e contenuto della confezione

Soluzione iniettabile in siringa preriempita in vetro tipo 1 da 0,5 ml o 1 ml con ago e copriago (gomma poliisoprene sintetica) chiusa con un pistone elastomerico (gomma clorobutilica) e astina. La soluzione iniettabile è disponibile in due differenti presentazioni:

1.

Ghemaxan 2.000 UI (20 mg)/0,2 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 2, 6 o 10 siringhe preriempite e confezioni multiple contenenti 30 (3 scatole da 10) e 50 (5 scatole da 10) siringhe preriempite.

Ghemaxan 4.000 UI (40 mg)/0,4 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 2, 6 o 10 siringhe preriempite e confezioni multiple contenenti 30 (3 scatole da 10) e 50 (5 scatole da 10) siringhe preriempite.

Ghemaxan 6.000 UI (60 mg)/0,6 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 2, 6 o 10 siringhe preriempite graduate e confezioni multiple contenenti 30 (3 scatole da 10) e 50 (5 scatole da 10) siringhe preriempite graduate.

Ghemaxan 8.000 UI (80 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 2, 6 o 10 siringhe preriempite graduate e confezioni multiple contenenti 30 (3 scatole da 10) e 50 (5 scatole da 10) siringhe preriempite graduate.

Ghemaxan 10.000 UI (100 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 2, 6 o 10 siringhe preriempite graduate e confezioni multiple contenenti 30 (3 scatole da 10) e 50 (5 scatole da 10) siringhe preriempite graduate.

Ghemaxan 12.000 UI (120 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 2, 6 o 10 siringhe preriempite graduate e confezioni multiple contenenti 30 (3 scatole da 10) e 50 (5 scatole da 10) siringhe preriempite graduate.

Ghemaxan 15.000 UI (150 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 2, 6 o 10 siringhe preriempite graduate e confezioni multiple contenenti 30 (3 scatole da 10) e 50 (5 scatole da 10) siringhe preriempite graduate.

2.

Ghemaxan 2.000 UI (20 mg)/0,2 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 2 e 10 siringhe preriempite.

Ghemaxan 4.000 UI (40 mg)/0,4 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 2 e10 siringhe preriempite e confezione multipla contenente 30 (3 scatole da 10) siringhe preriempite.

Ghemaxan 6.000 UI (60 mg)/0,6 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 2 e 10 siringhe preriempite graduate e confezione multipla contenente 30 (3 scatole da 10) siringhe preriempite graduate.

Ghemaxan 8.000 UI (80 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 2 e 10 siringhe preriempite graduate e confezione multipla contenente 30 (3 scatole da 10) siringhe preriempite graduate.

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

Ghemaxan 10.000 UI (100 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 2 e 10 siringhe preriempite graduate e confezione multipla contenente 30 (3 scatole da 10) siringhe preriempite graduate.

Ghemaxan 12.000 UI (120 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 10 siringhe preriempite graduate e confezione multipla contenente 30 (3 scatole da 10) siringhe preriempite graduate.

Ghemaxan 15.000 UI (150 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringhe preriempite:

confezioni da 10 siringhe preriempite graduate e confezione multipla contenente 30 (3 scatole da 10) siringhe preriempite graduate.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

La siringa preriempita è pronta per un utilizzo immediato (vedere paragrafo 4.2).

Per l’uso endovenoso il prodotto può essere diluito in soluzione fisiologica normale (0,9%) o destrosio al 5% in acqua.

La soluzione deve essere ispezionata visivamente prima dell’uso.

Non deve essere usata in caso di cambiamento nell’aspetto della soluzione.

Le siringhe preriempite sono fornite con o senza sistema che protegge l’ago dopo l’iniezione. Le istruzioni per l’uso sono riportate nel foglio illustrativo.

Ghemaxan siringhe preriempite è solo monouso; eliminare il medicinale non utilizzato.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

ISTRUZIONI PER L’USO: SIRINGA PRERIEMPITA

Come fare da solo un'iniezione di Ghemaxan

Se lei è in grado di somministrarsi da solo questo medicinale, il medico o l'infermiere le mostreranno come fare. Non tenti di fare l'iniezione da solo se non è stato addestrato su come fare. Se non è sicuro su cosa fare, consulti il medico o l'infermiere immediatamente.

Prima di fare da solo l'iniezione con GhemaxanControlli la data di scadenza del medicinale. Non lo utilizzi se la data è trascorsa. Controlli che la siringa non sia danneggiata e che il medicinale all'interno sia una soluzione trasparente. Se non è così, utilizzi un'altra siringa. Non usi questo medicinale se nota qualsiasi variazione nell'aspetto del medicinale. Si assicuri di sapere quanto medicinale sta per iniettare. Controlli l'addome per vedere se la precedente iniezione ha causato arrossamento, variazione del colore della pelle, gonfiore, se trasuda o se è ancora dolorante; se è così contatti il medico o l'infermiere. Decida dove iniettare il medicinale. Cambi la sede di iniezione ogni volta dal lato destro a quello sinistro dell’addome. Ghemaxan deve essere iniettato appena sotto la pelle sull’addome, ma non troppo vicino all'ombelico o a qualsiasi tessuto cicatriziale (almeno a 5 cm di distanza da questi).

Le siringhe preriempite sono solo monouso, e sono disponibili nelle seguenti presentazioni:

– dotate di un sistema che protegge l’ago dopo l’iniezione

– non dotate di un sistema che protegge l’ago dopo l’iniezione

Istruzioni su come iniettarsi Ghemaxan

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

Lei deve essere in posizione supina e Ghemaxan deve essere somministrato tramite iniezione sottocutanea profonda.

La somministrazione deve essere alternata tra la parete addominale sinistra e destra antero-laterale o postero-laterale. L’ago deve essere introdotto interamente in una piega cutanea tenuta tra il pollice e l’indice; la piega cutanea deve essere tenuta durante l'iniezione.

Per ridurre al minimo lividi, non strofinare il sito di iniezione dopo il completamento dell'iniezione. Ghemaxan siringhe preriempite e siringhe preriempite graduate sono solo monouso. Le siringhe possono essere dotate di un sistema che protegge l’ago dopo l’iniezione; le istruzioni per l’utilizzo delle siringhe dotate di questo sistema sono disponibili di seguito.

Il sistema di sicurezza è provvisto di un fermo per sbloccare e bloccare il sistema.

Rimuova la siringa preriempita dal blister strappando partendo dal lembo leggermente sollevato. Non rimuova tirando l’asta dello stantuffo, poiché ciò può danneggiare la siringa.

ISTRUZIONI PER L’USO: SISTEMA DI PROTEZIONE DELL’AGO

Il blister contiene una siringa preriempita di Ghemaxan con un sistema di sicurezza per proteggere l’ago dopo l'iniezione

PRIMA dell'iniezione
DOPO l'iniezione

della

mano

Tenga l'altra

Dopo sicurezza

a quando si completamente protetto.

l'iniezione, predisporre il dispositivo di siringa di Ghemaxan

saldamente la siringa con una mano. Con tenga la base, "ali ", della siringa, e tiri fino sente un click. Ora l'ago usato è

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Chemi S.p.A.

Via dei Lavoratori 54 – 20092 Cinisello Balsamo (MI)

Tel: +39.02.64431

Fax: +39.02. 6128960

e-mail:

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

AIC n. 044269013 “2.000 UI (20 mg)/0,2 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 2 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269025 “2.000 UI (20 mg)/0,2 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 6 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

AIC n.044269037 “2.000 UI (20 mg)/0,2 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269227 “2.000 UI (20 mg)/0,2 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269239 “2.000 UI (20 mg)/0,2 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 5 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

AIC n. 044269367 “2.000 UI (20 mg)/0,2 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 2 siringhe in vetro

AIC n. 044269379 “2.000 UI (20 mg)/0,2 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro

AIC n. 044269049 “4.000 UI (40 mg)/0,4 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 2 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269052 “4.000 UI (40 mg)/0,4 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 6 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269064 “4.000 UI (40 mg)/0,4 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269241 “4.000 UI (40 mg)/0,4 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

AIC n. 044269254 “4.000 UI (40 mg)/0,4 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 5 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

AIC n. 044269381 “4.000 UI (40 mg)/0,4 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 2 siringhe in vetro

AIC n. 044269393 “4.000 UI (40 mg)/0,4 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro

AIC n. 044269405 “4.000 UI (40 mg)/0,4 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro

AIC n. 044269076 “6.000 UI (60 mg)/0,6 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 2 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269088 “6.000 UI (60 mg)/0,6 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 6 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269090 “6.000 UI (60 mg)/0,6 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269266 “6.000 UI (60 mg)/0,6 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

AIC n. 044269278 “6.000 UI (60 mg)/0,6 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 5 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

AIC n. 044269417 “6.000 UI (60 mg)/0,6 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 2 siringhe in vetro

AIC n. 044269429 “6.000 UI (60 mg)/0,6 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro

AIC n. 044269431 “6.000 UI (60 mg)/0,6 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro

AIC n. 044269102 “8.000 UI (80 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 2 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269114 “8.000 UI (80 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 6 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269126 “8.000 UI (80 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269280 “8.000 UI (80 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

AIC n. 044269292 “8.000 UI (80 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 5 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

AIC n. 044269443 “8.000 UI (80 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 2 siringhe in vetro

AIC n. 044269456 “8.000 UI (80 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro

AIC n. 044269468 “8.000 UI (80 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro

AIC n. 044269138 “10.000 UI (100 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 2 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269140 “10.000 UI (100 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 6 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269153 “10.000 UI (100 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269304 “10.000 UI (100 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

AIC n. 044269316 “10.000 UI (100 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 5 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

Documento reso disponibile da AIFA il 04/09/2021

AIC n. 044269470 “10.000 UI (100 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 2 siringhe in vetro

AIC n. 044269482 “10.000 UI (100 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro

AIC n. 044269494 “10.000 UI (100 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro

AIC n. 044269165 “12.000 UI (120 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 2 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269177 “12.000 UI (120 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 6 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n.044269189 “12.000 UI (120 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269328 “12.000 UI (120 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

AIC n. 044269330 “12.000 UI (120 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 5 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

AIC n. 044269506 “12.000 UI (120 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro

AIC n. 044269518 “12.000 UI (120 mg)/0,8 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro

AIC n. 044269191 “15.000 UI (150 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 2 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269203 “15.000 UI (150 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 6 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n.044269215 “15.000 UI (150 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza.

AIC n. 044269342 “15.000 UI (150 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

AIC n. 044269355 “15.000 UI (150 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 5 × 10 siringhe in vetro con sistema di sicurezza

AIC n. 044269520 “15.000 UI (150 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 10 siringhe in vetro.

AIC n. 044269532 “15.000 UI (150 mg)/1 ml soluzione iniettabile in siringa preriempita” – 3 × 10 siringhe in vetro

9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

19.02.2019