Il Fluoro-18F-desossiglucosio (FDG) è un radiotracciante utilizzato in medicina nucleare per la diagnosi e il monitoraggio di diverse patologie. Appartiene al gruppo ATC V09IX04.
Il FDG è un analogo del glucosio, una sostanza che viene utilizzata dalle cellule del nostro corpo come fonte di energia. Tuttavia, a differenza del glucosio, il FDG non viene metabolizzato completamente dalle cellule ma si accumula in quelle che hanno un alto tasso di metabolismo, come le cellule tumorali.
Per questo motivo, il FDG è particolarmente utile nella diagnosi e nel monitoraggio dei tumori maligni. Infatti, le cellule tumorali hanno un tasso di metabolismo molto elevato rispetto alle cellule sane e quindi assorbono maggiormente il FDG.
In Italia, secondo le statistiche disponibili, l'utilizzo del FDG è in costante aumento soprattutto per la diagnosi delle neoplasie. In particolare, il FDG-PET (Positron Emission Tomography) è una tecnica di imaging molecolare che consente di visualizzare l'accumulo del radiotracciante nelle cellule tumorali e quindi individuare eventuali lesioni anche molto piccole.
Oltre alla diagnosi dei tumori maligni, il FDG può essere utilizzato anche per la valutazione della funzionalità cerebrale in pazienti con patologie neurologiche come l'Alzheimer o l'epilessia.
In generale, l'utilizzo del FDG richiede una preparazione specifica da parte del paziente che deve seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati per alcune ore prima dell'esame. Inoltre, il paziente deve rimanere a digiuno per almeno sei ore prima dell'esame.
In conclusione, il Fluoro-18F-desossiglucosio è un radiotracciante molto utile nella diagnosi e nel monitoraggio di diverse patologie, in particolare dei tumori maligni. Grazie alla sua capacità di evidenziare le cellule con alto tasso di metabolismo, il FDG consente una diagnosi precoce e una valutazione accurata della risposta al trattamento.