Il gruppo ATC V09IX02 comprende il principio attivo iodio-131 e iobenguano, utilizzati principalmente in ambito diagnostico e terapeutico.
L'iodio-131 è un isotopo radioattivo dell'iodio che viene utilizzato per la diagnosi e il trattamento di alcune patologie tiroidee. In particolare, viene somministrato per via orale o endovenosa per la terapia del carcinoma differenziato della tiroide, dove agisce distruggendo le cellule tumorali.
Il iobenguano, invece, è un mezzo di contrasto radiologico utilizzato nella tomografia ad emissione di positroni (PET) per la diagnosi delle neoplasie. Viene somministrato per via endovenosa e si lega ai recettori della noradrenalina presenti sulle cellule tumorali, permettendo una maggiore precisione nella localizzazione del tumore.
In Italia, l'utilizzo dell'iodio-131 è in costante aumento negli ultimi anni. Secondo le statistiche del Ministero della Salute, nel 2019 sono state effettuate oltre 3.000 terapie con questo isotopo radioattivo.
Anche l'utilizzo del iobenguano sta crescendo: nel 2018 sono state effettuate oltre 20.000 PET con questo mezzo di contrasto radiologico.
Tuttavia, l'utilizzo di questi principi attivi richiede una particolare attenzione da parte dei medici e degli operatori sanitari. L'iodio-131 può infatti causare effetti collaterali come nausea, vomito e disturbi gastrointestinali; inoltre, essendo un isotopo radioattivo, richiede l'adozione di misure di sicurezza specifiche per evitare la contaminazione ambientale.
Anche il iobenguano può causare effetti collaterali come reazioni allergiche e disturbi gastrointestinali; inoltre, essendo un mezzo di contrasto radiologico, richiede l'adozione di precauzioni specifiche per evitare la somministrazione a pazienti con insufficienza renale o allergie ai mezzi di contrasto.
In conclusione, il gruppo ATC V09IX02 comprende due principi attivi utilizzati in ambito diagnostico e terapeutico. L'utilizzo di questi farmaci richiede una particolare attenzione da parte degli operatori sanitari per minimizzare gli effetti collaterali e garantire la sicurezza dei pazienti.