La Meflochina è un farmaco antimalarico appartenente al gruppo ATC P01BC02. Viene utilizzato per prevenire e trattare la malaria causata da Plasmodium falciparum e Plasmodium vivax.
In Italia, la malaria è una malattia rara, ma può essere contratta dai viaggiatori che visitano paesi endemici. Secondo le statistiche, nel 2019 sono stati segnalati 131 casi di malaria importata in Italia.
La Meflochina agisce interferendo con il metabolismo del parassita della malaria all'interno dei globuli rossi. Viene somministrata per via orale e deve essere assunta regolarmente durante l'esposizione alla malattia e per alcune settimane dopo il ritorno dall'area endemica.
La dose raccomandata di Meflochina dipende dal peso corporeo del paziente e dalla durata del soggiorno nell'area a rischio. In genere, viene assunta una volta alla settimana, iniziando almeno due settimane prima dell'esposizione alla malattia.
Come tutti i farmaci, la Meflochina può causare effetti collaterali. I più comuni includono disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea. Inoltre, può causare vertigini, mal di testa e disturbi del sonno.
È importante notare che la Meflochina non è adatta a tutti i pazienti. Non deve essere somministrata a persone con allergie note al farmaco o con problemi cardiaci o neurologici preesistenti. Inoltre, non è raccomandato l'uso di Meflochina durante la gravidanza o l'allattamento.
In conclusione, la Meflochina è un farmaco antimalarico efficace che può essere utilizzato per prevenire e trattare la malaria. Tuttavia, è importante consultare il proprio medico prima di assumere questo farmaco e seguire attentamente le istruzioni per minimizzare il rischio di effetti collaterali.