Il Galcanezumab è un farmaco appartenente al gruppo ATC N02CD02, utilizzato per il trattamento della cefalea a grappolo e dell'emicrania. Si tratta di un anticorpo monoclonale che agisce bloccando il recettore del peptide correlato alla calcitonina (CGRP), una sostanza chimica presente nel cervello e coinvolta nella trasmissione del dolore.
In Italia, l'emicrania colpisce circa il 12% della popolazione, con una prevalenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini. La cefalea a grappolo, invece, è meno comune ma altrettanto invalidante: si stima che ne soffra lo 0,1% della popolazione.
Il Galcanezumab viene somministrato per via sottocutanea una volta al mese ed è stato approvato dall'Agenzia Europea del Farmaco nel 2018. Studi clinici hanno dimostrato la sua efficacia nel ridurre la frequenza e l'intensità degli attacchi di emicrania e cefalea a grappolo.
Nello specifico, uno studio condotto su pazienti affetti da emicrania cronica ha evidenziato una riduzione del numero di giorni di mal di testa al mese del 50% rispetto al placebo. Inoltre, il farmaco ha migliorato la qualità della vita dei pazienti e ha ridotto l'uso di analgesici.
Anche per quanto riguarda la cefalea a grappolo, i risultati degli studi clinici sono stati positivi: il Galcanezumab ha ridotto il numero di attacchi al mese e la durata degli stessi.
Il farmaco può causare effetti collaterali come reazioni cutanee, nausea e vertigini, ma generalmente è ben tollerato dai pazienti.
In conclusione, il Galcanezumab rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da emicrania e cefalea a grappolo. Grazie alla sua efficacia nel ridurre la frequenza e l'intensità degli attacchi, può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti.