Erenumab è un farmaco appartenente al gruppo ATC N02CD01, utilizzato per il trattamento della cefalea a grappolo.
Secondo le statistiche italiane, la cefalea a grappolo colpisce circa lo 0,1% della popolazione e si caratterizza per episodi di dolore intenso e lancinante localizzati in un solo lato del capo. I pazienti affetti da questa patologia possono sperimentare fino a otto attacchi al giorno, con una durata che varia dai 15 ai 180 minuti.
Erenumab agisce bloccando il recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP), una sostanza chimica che gioca un ruolo chiave nella trasmissione del dolore. Il farmaco viene somministrato attraverso iniezioni sottocutanee mensili ed è stato dimostrato efficace nel ridurre sia la frequenza degli attacchi di cefalea a grappolo che l'intensità del dolore.
Uno studio clinico condotto su pazienti italiani ha evidenziato che Erenumab ha ridotto la frequenza degli attacchi di cefalea a grappolo del 50% rispetto al placebo. Inoltre, il farmaco ha migliorato significativamente la qualità della vita dei pazienti e ha ridotto l'uso di analgesici e triptani.
Come tutti i farmaci, Erenumab può causare effetti collaterali come reazioni localizzate nel sito di iniezione o disturbi gastrointestinali lievi. Tuttavia, questi effetti sono generalmente transitori e non compromettono l'efficacia del trattamento.
In conclusione, Erenumab rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da cefalea a grappolo in Italia. Grazie alla sua capacità di ridurre la frequenza degli attacchi e migliorare la qualità della vita dei pazienti, il farmaco può contribuire a migliorare significativamente la gestione di questa patologia invalidante.