Il gruppo ATC M01AB comprende farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) che agiscono inibendo l'enzima cicloossigenasi (COX), responsabile della produzione di prostaglandine, sostanze che causano infiammazione e dolore.
Uno dei principali rappresentanti di questo gruppo è l'indometacina, un FANS ad azione non selettiva. Questo significa che inibisce sia la COX-1 che la COX-2, con conseguente riduzione della produzione di prostaglandine e quindi dell'infiammazione.
L'indometacina viene utilizzata principalmente per il trattamento del dolore e dell'infiammazione associati a malattie reumatiche come l'artrite reumatoide e la spondilite anchilosante. Può anche essere prescritta per il trattamento del dolore acuto, come quello post-operatorio o post-traumatico.
In Italia, secondo le statistiche del Ministero della Salute, nel 2019 sono state dispensate oltre 400.000 confezioni di indometacina, principalmente sotto forma di compresse da 25 mg o capsule da 50 mg.
Come tutti i FANS, l'indometacina può causare effetti collaterali gastrointestinali come nausea, vomito e ulcere gastriche. Inoltre, può aumentare il rischio di eventi cardiovascolari come infarto miocardico e ictus.
Per minimizzare questi rischi è importante seguire scrupolosamente le indicazioni del medico curante riguardo alla posologia e alla durata del trattamento. In caso di comparsa di sintomi gastrointestinali o cardiovascolari è necessario contattare immediatamente il medico.
In conclusione, l'indometacina è un farmaco antinfiammatorio non steroideo utilizzato per il trattamento del dolore e dell'infiammazione associati a malattie reumatiche. Tuttavia, come tutti i FANS, può causare effetti collaterali gastrointestinali e cardiovascolari e deve essere usato con cautela sotto la supervisione del medico curante.