Adefovir dipivoxil è un farmaco antivirale appartenente alla classe dei nucleotidi analoghi. Viene utilizzato per il trattamento dell'epatite B cronica in pazienti adulti con evidenza di danno epatico attivo.
In Italia, l'incidenza dell'epatite B cronica è stimata intorno allo 0,5% della popolazione generale. Tuttavia, la prevalenza varia a seconda della regione geografica e del gruppo di popolazione considerato. Ad esempio, i tassi di infezione sono più elevati tra i soggetti nati in paesi ad alta endemia come l'Africa subsahariana e l'Asia orientale.
Adefovir dipivoxil agisce interferendo con la replicazione del virus dell'epatite B (HBV) all'interno delle cellule infette. In particolare, il farmaco viene convertito all'interno delle cellule in adefovir difosfato, che compete con il deossinucleotide naturale per l'incorporazione nella catena di DNA virale in crescita. Questo porta alla terminazione prematura della catena e alla riduzione della produzione virale.
Il farmaco viene somministrato per via orale sotto forma di compresse da 10 mg una volta al giorno. La dose può essere ridotta o interrotta se si verificano effetti collaterali o se si osserva una diminuzione significativa del livello di HBV-DNA nel sangue.
Gli effetti collaterali più comuni associati all'utilizzo di adefovir dipivoxil includono nausea, vomito, diarrea e mal di testa. Inoltre, il farmaco può causare una diminuzione della funzionalità renale in alcuni pazienti. Pertanto, è importante monitorare regolarmente la funzionalità renale durante il trattamento.
In conclusione, adefovir dipivoxil rappresenta un'opzione terapeutica efficace per il trattamento dell'epatite B cronica in pazienti adulti con evidenza di danno epatico attivo. Tuttavia, come con tutti i farmaci antivirali, è importante monitorare attentamente gli effetti collaterali e la risposta al trattamento per garantire la sicurezza e l'efficacia del farmaco.