I contraccettivi intrauterini (IUD) sono dispositivi medici che vengono inseriti nell'utero per prevenire la gravidanza. Il gruppo ATC G02BA si riferisce specificamente agli IUD a base di rame, che agiscono impedendo la fecondazione dell'ovulo.
In Italia, l'utilizzo degli IUD è in costante aumento. Secondo i dati del Ministero della Salute, nel 2019 il 14% delle donne in età fertile ha scelto questa forma di contraccezione. Questo dato conferma l'efficacia e la sicurezza degli IUD come metodo contraccettivo.
Gli IUD a base di rame sono costituiti da un piccolo dispositivo a forma di T, che viene inserito nell'utero da un medico specializzato. Il rame presente nel dispositivo agisce come spermicida, impedendo la fecondazione dell'ovulo. Inoltre, gli IUD possono anche alterare l'ambiente uterino in modo tale da impedire l'impianto dell'uovo fecondato.
Gli IUD hanno una durata variabile a seconda del tipo utilizzato: quelli a base di rame possono durare fino a 10 anni, mentre quelli con ormoni durano generalmente dai 3 ai 5 anni.
L'utilizzo degli IUD può comportare alcuni effetti collaterali come crampi addominali e sanguinamento irregolare durante i primi mesi dopo l'inserimento. Tuttavia, questi sintomi tendono ad attenuarsi col tempo e non rappresentano una minaccia per la salute della donna.
Inoltre, gli IUD non proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili, pertanto è sempre consigliabile utilizzare un preservativo durante i rapporti sessuali.
In conclusione, gli IUD a base di rame rappresentano una forma sicura ed efficace di contraccezione. Grazie alla loro lunga durata e alla bassa incidenza di effetti collaterali, sono una scelta sempre più popolare tra le donne in Italia. Tuttavia, è importante consultare un medico specializzato prima di decidere se utilizzare questo metodo contraccettivo.