Il gruppo ATC G02AD comprende le prostaglandine, sostanze naturali prodotte dall'organismo che agiscono come mediatori chimici. In campo farmaceutico, le prostaglandine sono utilizzate per diverse indicazioni, tra cui la riproduzione assistita e il trattamento dell'ipertensione oculare.
In Italia, le prostaglandine sono ampiamente utilizzate per il trattamento dell'ipertensione oculare e del glaucoma. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute nel 2019, il glaucoma colpisce circa 1 milione di persone in Italia e rappresenta una delle principali cause di cecità nel mondo occidentale.
Le prostaglandine agiscono aumentando la fuoriuscita di umore acqueo dal bulbo oculare, riducendo così la pressione intraoculare. Questo effetto è ottenuto attraverso l'aumento del flusso sanguigno verso il corpo ciliare e la riduzione della resistenza al deflusso dell'umore acqueo attraverso la trabecolatura.
Tra le prostaglandine più utilizzate in oftalmologia troviamo latanoprost, travoprost e bimatoprost. Questi farmaci sono somministrati tramite collirio una volta al giorno e hanno dimostrato di essere efficaci nel ridurre la pressione intraoculare fino al 30%.
Tuttavia, come tutti i farmaci, anche le prostaglandine possono causare effetti collaterali. Tra questi troviamo irritazione oculare transitoria, arrossamento degli occhi e aumento della pigmentazione dell'iride. Inoltre, i pazienti affetti da asma o malattie respiratorie croniche devono prestare particolare attenzione all'uso di prostaglandine, in quanto possono causare broncospasmo.
In conclusione, le prostaglandine rappresentano un importante strumento terapeutico per il trattamento dell'ipertensione oculare e del glaucoma. Tuttavia, come per tutti i farmaci, è importante utilizzarle sotto la supervisione di un medico e monitorare eventuali effetti collaterali.