Il gruppo ATC C10BA02 comprende la combinazione di due principi attivi: simvastatina ed ezetimibe. Questi farmaci sono utilizzati per il trattamento dell'ipercolesterolemia, ovvero l'eccesso di colesterolo nel sangue.
La simvastatina è un inibitore della HMG-CoA reduttasi, un enzima coinvolto nella sintesi del colesterolo nel fegato. La sua azione riduce la produzione di colesterolo endogeno e aumenta la captazione del colesterolo LDL (noto anche come "colesterolo cattivo") da parte delle cellule epatiche.
L'ezetimibe, invece, agisce a livello intestinale bloccando l'assorbimento del colesterolo proveniente dalla dieta. In questo modo si riduce il carico di colesterolo che arriva al fegato e si diminuisce la produzione endogena di questa sostanza.
La combinazione dei due farmaci permette quindi una doppia azione sulla riduzione del colesterolo totale e del LDL. Inoltre, studi clinici hanno dimostrato che questa terapia può anche aumentare i livelli di HDL (noto anche come "colesterolo buono").
In Italia, l'utilizzo della combinazione simvastatina ed ezetimibe è molto diffuso nella terapia dell'ipercolesterolemia. Secondo le statistiche più recenti, nel 2019 sono state prescritte oltre 3 milioni di confezioni di farmaci contenenti questi principi attivi.
Come tutti i farmaci, anche la combinazione simvastatina ed ezetimibe può causare effetti collaterali. I più comuni sono disturbi gastrointestinali, dolori muscolari e articolari, ma anche reazioni allergiche e problemi epatici in casi molto rari.
Per questo motivo è importante che la terapia venga prescritta e monitorata da un medico specialista in cardiologia o endocrinologia. Inoltre, è fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni del medico e non interrompere mai la terapia senza il suo consenso.
In conclusione, la combinazione simvastatina ed ezetimibe rappresenta una valida opzione terapeutica per il trattamento dell'ipercolesterolemia. Grazie alla sua doppia azione sulla riduzione del colesterolo totale e del LDL, può contribuire a prevenire malattie cardiovascolari come l'infarto miocardico o l'ictus.