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Farmaci per codice ATC C01EB18 RANOLAZINA

La Ranolazina è un farmaco appartenente al gruppo ATC C01EB18, utilizzato per il trattamento dell'angina pectoris. La sua azione si basa sulla riduzione del flusso di calcio nelle cellule del muscolo cardiaco, che porta ad una diminuzione della contrattilità e ad un aumento della perfusione coronarica.

Secondo le statistiche italiane, l'angina pectoris colpisce circa il 5% della popolazione adulta, con una prevalenza maggiore nei soggetti anziani e in quelli affetti da altre patologie cardiovascolari. La Ranolazina è stata approvata dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel 2011 ed è disponibile in Italia sotto forma di compresse a rilascio prolungato da 500 mg.

La posologia raccomandata per la Ranolazina è di una compressa due volte al giorno, da assumere preferibilmente durante i pasti. Il farmaco può essere assunto anche in combinazione con altri antianginosi come i nitrati o i beta-bloccanti, ma deve essere evitato in caso di insufficienza epatica grave o di uso concomitante di alcuni antibiotici o antifungini.

Gli effetti collaterali più comuni associati all'assunzione della Ranolazina sono cefalea, vertigini e nausea. Inoltre, il farmaco può causare prolungamento dell'intervallo QTc (una misura dell'elettrocardiogramma), che può aumentare il rischio di aritmie ventricolari. Per questo motivo, la Ranolazina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con disturbi del ritmo cardiaco preesistenti o in quelli che assumono altri farmaci che possono prolungare l'intervallo QTc.

In conclusione, la Ranolazina rappresenta una valida opzione terapeutica per il trattamento dell'angina pectoris, ma deve essere utilizzata con attenzione e sotto controllo medico, soprattutto nei pazienti a rischio di aritmie ventricolari.

Farmaci per codice ATC C01EB18 RANOLAZINA

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