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Farmaci contenenti principio attivo ZIDOVUDINA E LAMIVUDINA

La Zidovudina e la Lamivudina sono due farmaci antivirali appartenenti alla classe degli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (NRTI). Essi sono ampiamente utilizzati nella terapia antiretrovirale per il trattamento dell'infezione da HIV, il virus responsabile dell'AIDS. In Italia, come nel resto del mondo, la combinazione di questi due principi attivi ha dimostrato un'efficacia significativa nel ridurre la replicazione virale e nel migliorare le condizioni di salute dei pazienti affetti da HIV.

La Zidovudina, nota anche come AZT o Retrovir®, è stata il primo farmaco approvato per il trattamento dell'HIV negli anni '80. La sua azione consiste nell'inibire l'enzima trascrittasi inversa del virus, bloccando così la sintesi del DNA virale e impedendo al virus di replicarsi all'interno delle cellule ospiti. Tuttavia, l'utilizzo della Zidovudina come monoterapia si è rivelato insufficiente a causa della rapida comparsa di ceppi virali resistenti.

La Lamivudina (3TC o Epivir®) è un altro inibitore nucleosidico della trascrittasi inversa che agisce in modo simile alla Zidovudina. Anche se ha un profilo di resistenza più favorevole rispetto alla Zidovudina, la sua efficacia come monoterapia è limitata dalla comparsa di mutazioni virali resistenti.

Per superare questi problemi, i ricercatori hanno sviluppato strategie terapeutiche combinate che prevedono l'utilizzo di più farmaci antiretrovirali con meccanismi d'azione diversi. La combinazione di Zidovudina e Lamivudina è stata una delle prime terapie biterapiche introdotte nella pratica clinica e ha dimostrato un'efficacia superiore rispetto alla monoterapia con ciascuno dei due farmaci.

In Italia, la combinazione di Zidovudina e Lamivudina è disponibile sotto forma di compresse a rilascio prolungato (Combivir®) che contengono 300 mg di Zidovudina e 150 mg di Lamivudina. Il dosaggio raccomandato per gli adulti è di una compressa due volte al giorno, in associazione con altri farmaci antiretrovirali. La durata del trattamento varia in base alle condizioni del paziente e alla risposta terapeutica.

La combinazione di Zidovudina e Lamivudina è generalmente ben tollerata dai pazienti, ma può causare alcuni effetti collaterali. Gli effetti indesiderati più comuni includono nausea, vomito, mal di testa, affaticamento e anemia. In alcuni casi, possono verificarsi anche disturbi epatici o problemi al sistema nervoso centrale.

Per ridurre il rischio di resistenza virale e migliorare l'efficacia del trattamento antiretrovirale, la combinazione di Zidovudina e Lamivudina viene spesso utilizzata insieme ad altri farmaci appartenenti a classi diverse come gli inibitori della proteasi (PI) o gli inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa (NNRTI). Questo approccio, noto come terapia antiretrovirale combinata (cART), ha rivoluzionato il trattamento dell'HIV e ha permesso di trasformare l'AIDS da una malattia mortale a una condizione cronica gestibile.

In conclusione, la Zidovudina e la Lamivudina sono due principi attivi fondamentali nella terapia antiretrovirale per l'infezione da HIV. La loro combinazione ha dimostrato un'efficacia significativa nel ridurre la replicazione virale e nel migliorare le condizioni di salute dei pazienti affetti da HIV. Tuttavia, è importante ricordare che il successo del trattamento dipende anche dall'aderenza del paziente alla terapia e dalla tempestività della diagnosi e dell'inizio del trattamento.

Farmaci contenenti principio attivo ZIDOVUDINA E LAMIVUDINA