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Farmaci contenenti principio attivo Voretigene neparvovec

Il voretigene neparvovec è un principio attivo innovativo utilizzato nel trattamento di una rara malattia genetica dell'occhio, nota come amaurosi congenita di Leber (LCA). Questa patologia è caratterizzata da una grave disfunzione retinica che porta a una progressiva perdita della vista, spesso fin dalla nascita o nei primi anni di vita. La LCA è causata da mutazioni in diversi geni, tra cui il gene RPE65, responsabile della produzione di una proteina essenziale per il corretto funzionamento delle cellule retiniche.

Il voretigene neparvovec rappresenta la prima terapia genica approvata per il trattamento dell'amaurosi congenita di Leber associata a mutazioni bialleliche del gene RPE65. La sua introduzione ha segnato un importante passo avanti nella cura delle malattie genetiche oculari e nella medicina rigenerativa.

Il meccanismo d'azione del voretigene neparvovec si basa sull'utilizzo di un vettore virale adeno-associato (AAV) modificato geneticamente per trasportare una copia funzionante del gene RPE65 all'interno delle cellule retiniche. Una volta all'interno delle cellule, il gene viene integrato nel DNA cellulare e inizia a produrre la proteina RPE65 mancante o difettosa, permettendo così il ripristino della funzionalità visiva.

In Italia, l'incidenza dell'amaurosi congenita di Leber è stimata in circa 1 caso ogni 81.000 nati vivi, con una prevalenza complessiva di circa 1 su 30.000-50.000 individui. Tuttavia, la prevalenza delle mutazioni nel gene RPE65 è variabile e può essere più elevata in alcune popolazioni o aree geografiche.

Il voretigene neparvovec è stato approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel 2018, dopo che gli studi clinici hanno dimostrato la sua efficacia e sicurezza nel migliorare la funzione visiva dei pazienti affetti da LCA associata a mutazioni bialleliche del gene RPE65. I risultati degli studi hanno mostrato un significativo miglioramento della sensibilità alla luce e della capacità di percepire i movimenti (acuità visiva cinetica) nei pazienti trattati con voretigene neparvovec rispetto ai pazienti non trattati.

Il trattamento con voretigene neparvovec viene effettuato mediante una singola iniezione subretinica in ciascun occhio, generalmente in due sedute separate per ridurre il rischio di complicanze associate all'intervento chirurgico. Il farmaco viene somministrato da un oftalmologo esperto in chirurgia vitreoretinica e richiede un attento monitoraggio post-operatorio per valutare eventuali effetti collaterali o complicanze.

Gli effetti collaterali più comuni associati al voretigene neparvovec includono reazioni localizzate all'occhio, come dolore, gonfiore, infiammazione o emorragia subretinica. In alcuni casi, possono verificarsi complicanze più gravi, come distacco della retina o endoftalmite, che richiedono un intervento medico tempestivo.

In Italia, l'accesso al trattamento con voretigene neparvovec è garantito dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per i pazienti affetti da LCA associata a mutazioni bialleliche del gene RPE65 e che soddisfano specifici criteri di inclusione ed esclusione. La terapia genica con voretigene neparvovec rappresenta una speranza per molti pazienti affetti da questa rara e debilitante malattia oculare, offrendo la possibilità di un significativo miglioramento della qualità della vista e della vita quotidiana.

Farmaci contenenti principio attivo Voretigene neparvovec