Foglietti illustrativi Apri menu principale

Farmaci contenenti principio attivo VINFLUNINA DITARTRATO

La vinflunina ditartrato è un principio attivo appartenente alla classe dei farmaci antineoplastici, specificatamente agli inibitori del fuso mitotico. Questi farmaci agiscono bloccando la divisione cellulare e, di conseguenza, rallentando o arrestando la crescita delle cellule tumorali. La vinflunina ditartrato viene utilizzata principalmente nel trattamento di alcuni tipi di tumori solidi, come il carcinoma uroteliale avanzato o metastatico e il carcinoma a cellule squamose del cavo orale.

La molecola è stata sviluppata in Francia negli anni '90 e ha ottenuto l'approvazione dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) nel 2009. In Italia, la vinflunina ditartrato è disponibile sotto forma di soluzione concentrata per infusione endovenosa e viene commercializzata con il nome di Javlor®.

Il meccanismo d'azione della vinflunina ditartrato si basa sulla sua capacità di legarsi alle proteine tubuline presenti nelle cellule. Le tubuline sono componenti fondamentali del citoscheletro cellulare e sono coinvolte nella formazione del fuso mitotico durante la divisione cellulare. La vinflunina ditartrato si lega alle tubuline impedendo la loro polimerizzazione in microtubuli e causando così l'inibizione della mitosi e l'arresto del ciclo cellulare nella fase G2/M.

La somministrazione della vinflunina ditartrato avviene attraverso infusione endovenosa a intervalli regolari, solitamente ogni tre settimane. La dose iniziale raccomandata è di 320 mg/m² di superficie corporea, ma può essere ridotta in base alla tollerabilità individuale e alle condizioni cliniche del paziente. Prima dell'infusione, la soluzione concentrata deve essere diluita con una soluzione di cloruro di sodio al 9% o glucosio al 5%.

La vinflunina ditartrato può causare diversi effetti collaterali, alcuni dei quali potenzialmente gravi. Gli effetti avversi più comuni includono neutropenia (riduzione del numero dei neutrofili nel sangue), anemia (diminuzione dei globuli rossi), trombocitopenia (riduzione delle piastrine), stanchezza, nausea, vomito e costipazione. Altri effetti collaterali possibili sono mucosite (infiammazione della mucosa del tratto gastrointestinale), neuropatia periferica (danno ai nervi periferici) e disidratazione.

Per ridurre il rischio di complicanze ematologiche, è importante monitorare regolarmente l'emocromo del paziente durante il trattamento con vinflunina ditartrato. Inoltre, possono essere necessarie misure preventive come la somministrazione di fattori di crescita delle colonie granulocitarie o la riduzione della dose in caso di neutropenia grave o prolungata.

In Italia, le statistiche relative all'uso della vinflunina ditartrato sono limitate a causa della relativa recente introduzione del farmaco nel mercato nazionale e della specificità delle indicazioni terapeutiche. Tuttavia, diversi studi clinici hanno dimostrato l'efficacia e la sicurezza della vinflunina ditartrato nel trattamento del carcinoma uroteliale avanzato o metastatico e del carcinoma a cellule squamose del cavo orale.

In conclusione, la vinflunina ditartrato rappresenta una valida opzione terapeutica per il trattamento di alcuni tumori solidi avanzati o metastatici. Il suo meccanismo d'azione inibitorio del fuso mitotico ne fa un farmaco efficace nel rallentare o arrestare la crescita delle cellule tumorali. Tuttavia, è importante monitorare attentamente i pazienti durante il trattamento per prevenire e gestire gli effetti collaterali potenzialmente gravi associati all'uso di questo farmaco antineoplastico.

Farmaci contenenti principio attivo VINFLUNINA DITARTRATO