La tirotricina è un principio attivo di origine naturale, appartenente alla classe degli antibiotici. Essa è costituita da una miscela di due peptidi ciclici, la gramicidina e la tirocidina, prodotti dal batterio Bacillus brevis. La tirotricina è stata scoperta nel 1939 ed è stata tra i primi antibiotici ad essere utilizzati nella pratica clinica.
La tirotricina agisce principalmente attraverso l'inibizione della sintesi proteica batterica, interrompendo così la crescita e la riproduzione dei microrganismi sensibili. In particolare, la gramicidina forma canali ionici nella membrana citoplasmatica dei batteri, causando una perdita di ioni potassio e provocando un arresto della sintesi proteica. La tirocidina, invece, si lega al sito A del ribosoma batterico, impedendo l'ingresso dell'amminoacil-tRNA e bloccando quindi l'allungamento della catena peptidica.
La tirotricina presenta uno spettro d'azione piuttosto ampio e risulta efficace contro numerosi Gram-positivi (ad esempio Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes) e alcuni Gram-negativi (come Neisseria gonorrhoeae). Tuttavia, il suo impiego terapeutico è limitato a causa della sua tossicità sistemica: infatti, se somministrata per via parenterale o per via orale può causare gravi effetti collaterali quali nefrotossicità ed emolisi.
Pertanto, in Italia come nel resto del mondo, la tirotricina è impiegata esclusivamente per uso topico, sotto forma di pomate, creme e soluzioni cutanee. Essa viene utilizzata principalmente nel trattamento delle infezioni superficiali della pelle e delle mucose causate da batteri sensibili, come impetigine, follicoliti, foruncoli e paronichie. Inoltre, può essere utilizzata nella profilassi delle infezioni cutanee in pazienti sottoposti a piccoli interventi chirurgici o a procedure diagnostiche invasive.
La tirotricina è spesso associata ad altri principi attivi ad azione antibatterica o antinfiammatoria (come neomicina, bacitracina o idrocortisone) per potenziarne l'effetto terapeutico e ridurre il rischio di sviluppo di resistenze batteriche. Queste associazioni risultano particolarmente efficaci nel trattamento delle dermatosi infette o infettive.
In Italia, la tirotricina è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche per uso topico: unguenti, creme e soluzioni cutanee. La posologia varia a seconda della gravità dell'infezione e dell'estensione della lesione da trattare; generalmente si consiglia l'applicazione del prodotto sulla zona interessata 2-4 volte al giorno per un periodo non superiore ai 7-10 giorni.
Nonostante la sua tossicità sistemica limiti l'impiego terapeutico della tirotricina alle sole applicazioni topiche, essa rappresenta ancora oggi un'opzione valida ed efficace nel trattamento delle infezioni superficiali della pelle e delle mucose. Tuttavia, è importante ricordare che l'uso indiscriminato e prolungato di antibiotici può favorire lo sviluppo di resistenze batteriche, rendendo più difficile il trattamento delle infezioni.
In conclusione, la tirotricina è un principio attivo antibiotico ad ampio spettro d'azione, utilizzato principalmente per il trattamento topico delle infezioni cutanee e mucose causate da batteri sensibili. Sebbene la sua tossicità sistemica ne limiti l'impiego terapeutico alle sole applicazioni locali, essa rappresenta un'opzione terapeutica efficace nel controllo delle infezioni superficiali. È fondamentale utilizzare la tirotricina in modo responsabile e seguendo le indicazioni del medico o del farmacista per prevenire lo sviluppo di resistenze batteriche.