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Farmaci contenenti principio attivo Tafamidis ()

Il Tafamidis è un principio attivo innovativo che ha rivoluzionato il trattamento delle malattie rare, in particolare la polineuropatia amiloidotica familiare (FAP) e la cardiomiopatia amiloidotica ATTR (ATTR-CM). In Italia, le statistiche relative a queste patologie sono limitate, ma si stima che siano affette da FAP circa 300 persone e da ATTR-CM circa 1.000 individui.

Il Tafamidis agisce come stabilizzatore del trasportatore di retinolo legante la prealbumina (TTR), una proteina prodotta principalmente dal fegato e coinvolta nel trasporto di ormoni tiroidei e retinolo. La mutazione genetica responsabile della FAP provoca una destabilizzazione della struttura della TTR, portando alla formazione di depositi amiloidi nei tessuti periferici e nel cuore. Questo processo causa danni progressivi ai nervi periferici e al miocardio, con conseguente insufficienza cardiaca.

Il Tafamidis è stato sviluppato per contrastare questo meccanismo patologico attraverso l'inibizione selettiva della dissociazione dei tetrameri di TTR in monomeri instabili. In altre parole, il farmaco agisce stabilizzando la struttura della proteina TTR e prevenendo così la formazione di depositi amiloidi.

I risultati degli studi clinici hanno dimostrato l'efficacia del Tafamidis nel rallentare significativamente la progressione della FAP e dell'ATTR-CM. Nello specifico, il farmaco ha mostrato di ridurre la velocità di progressione della neuropatia e di migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da FAP. Inoltre, nel caso dell'ATTR-CM, il Tafamidis ha dimostrato di ridurre il rischio di morte e la frequenza degli eventi cardiovascolari correlati all'amiloidosi.

Il Tafamidis è disponibile in capsule da 20 mg e 61 mg e viene somministrato per via orale una volta al giorno. La dose raccomandata varia a seconda della gravità della malattia e delle condizioni del paziente. È importante sottolineare che il trattamento con Tafamidis deve essere iniziato il più presto possibile dopo la diagnosi, al fine di ottenere i migliori risultati terapeutici.

Gli effetti collaterali del Tafamidis sono generalmente lievi e transitori. Tra i più comuni si annoverano disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea; infezioni del tratto urinario; vertigini; cefalea; ed eruzioni cutanee. In rari casi, possono verificarsi reazioni allergiche gravi come angioedema o anafilassi.

Nonostante l'elevato costo del farmaco, le autorità sanitarie italiane hanno riconosciuto l'importanza del Tafamidis nel trattamento delle malattie amiloidotiche rare e lo hanno incluso nell'elenco dei farmaci erogabili dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) a carico dello Stato.

In conclusione, il Tafamidis rappresenta un importante passo avanti nella terapia delle malattie amiloidotiche rare, offrendo una nuova speranza ai pazienti affetti da FAP e ATTR-CM. La sua azione stabilizzatrice sulla proteina TTR ha dimostrato di rallentare la progressione della neuropatia e di migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, è fondamentale che il trattamento venga iniziato tempestivamente e che i pazienti siano monitorati attentamente per valutare l'efficacia del farmaco e gestire eventuali effetti collaterali.

Farmaci contenenti principio attivo Tafamidis ()