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Farmaci contenenti principio attivo SUNITINIB ()

Il Sunitinib è un principio attivo appartenente alla classe dei farmaci antitumorali noti come inibitori della tirosina chinasi. Questo farmaco è stato sviluppato per il trattamento di alcune forme di tumori solidi, tra cui il carcinoma renale a cellule chiare metastatico (mRCC) e il tumore stromale gastrointestinale (GIST) resistente all'imatinib. In Italia, il Sunitinib è commercializzato con il nome di Sutent® ed è disponibile in capsule da 12,5 mg, 25 mg e 50 mg.

Il meccanismo d'azione del Sunitinib si basa sull'inibizione delle tirosina chinasi coinvolte nella proliferazione cellulare e nella formazione dei vasi sanguigni che nutrono i tumori. In particolare, questo farmaco agisce bloccando l'attività di alcuni recettori cellulari come il recettore del fattore di crescita vascolare endoteliale (VEGFR), il recettore del fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGFR) e altri enzimi coinvolti nella progressione tumorale.

In Italia, l'incidenza annuale del carcinoma renale a cellule chiare metastatico si aggira intorno ai 3-4 casi ogni 100.000 abitanti, mentre quella del tumore stromale gastrointestinale resistente all'imatinib è inferiore a 1 caso ogni 100.000 abitanti. Nonostante queste patologie non siano tra le più comuni nel nostro Paese, la loro gestione rappresenta una sfida per i clinici a causa della resistenza ai trattamenti convenzionali e della scarsa risposta alla chemioterapia.

Il Sunitinib è stato approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel 2006 per il trattamento del carcinoma renale a cellule chiare metastatico in pazienti che hanno fallito il trattamento con l'interferone-alfa o la terapia con l'interleuchina-2. Successivamente, nel 2008, l'AIFA ha esteso l'indicazione del farmaco al tumore stromale gastrointestinale resistente all'imatinib.

Il trattamento con Sunitinib prevede una posologia di 50 mg al giorno, assunti per via orale in cicli di quattro settimane seguiti da due settimane di pausa. La durata totale del trattamento dipende dalla risposta individuale e dalla tollerabilità del paziente al farmaco. In alcuni casi, può essere necessario ridurre la dose o interrompere temporaneamente il trattamento in presenza di effetti collaterali significativi.

Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso del Sunitinib includono astenia, nausea, vomito, diarrea e alterazioni della cute come rash cutaneo e alterazioni nella pigmentazione dei capelli. Inoltre, il farmaco può causare ipertensione arteriosa e disfunzioni tiroidee che richiedono un monitoraggio regolare durante il trattamento. Raramente, il Sunitinib può determinare complicanze più gravi come insufficienza cardiaca congestizia e sindrome da leucoencefalopatia posteriore reversibile, una condizione neurologica potenzialmente fatale.

Diversi studi clinici hanno dimostrato l'efficacia del Sunitinib nel migliorare la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale nei pazienti affetti da carcinoma renale a cellule chiare metastatico e tumore stromale gastrointestinale resistente all'imatinib. Tuttavia, è importante sottolineare che il trattamento con questo farmaco non è privo di rischi e richiede un'attenta valutazione del rapporto beneficio-rischio da parte del medico curante.

In conclusione, il Sunitinib rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da carcinoma renale a cellule chiare metastatico e tumore stromale gastrointestinale resistente all'imatinib. Il suo meccanismo d'azione innovativo e la sua efficacia nel prolungare la sopravvivenza dei pazienti ne fanno un farmaco di riferimento nella gestione di queste patologie complesse.

Farmaci contenenti principio attivo SUNITINIB ()