Foglietti illustrativi Apri menu principale

Farmaci contenenti principio attivo Streptozocina ()

La streptozocina è un farmaco antineoplastico appartenente alla categoria degli agenti alchilanti. È utilizzato principalmente nel trattamento di tumori neuroendocrini, in particolare del tumore delle cellule delle isole pancreatiche (tumore insulinoma). La streptozocina agisce attraverso l'inibizione della sintesi del DNA e la formazione di legami covalenti con il DNA stesso, causando la rottura della catena e portando alla morte cellulare.

La streptozocina è stata isolata per la prima volta nel 1959 da un ceppo di Streptomyces achromogenes, un batterio produttore di antibiotici. Successivamente, nel 1960, è stata identificata come un potente agente antitumorale e approvata per l'uso clinico negli Stati Uniti nel 1982. In Italia, la streptozocina è disponibile come farmaco orfano per il trattamento dei tumori neuroendocrini pancreatici.

Il meccanismo d'azione della streptozocina si basa sulla sua capacità di alchilare il DNA delle cellule tumorali. Questo processo porta alla formazione di legami covalenti tra il farmaco e le basi azotate del DNA, causando distorsioni nella struttura del DNA stesso e impedendo la replicazione cellulare. La streptozocina presenta anche proprietà antimetabolite: una volta all'interno della cellula tumorale, viene convertita in molecole che interferiscono con i processi metabolici essenziali per la sopravvivenza cellulare.

La somministrazione della streptozocina avviene per via endovenosa, solitamente in combinazione con altri agenti chemioterapici come il 5-fluorouracile o la doxorubicina. Il dosaggio e la durata del trattamento variano in base al tipo di tumore e alle condizioni cliniche del paziente.

Gli effetti collaterali della streptozocina possono essere significativi e includono nausea, vomito, diarrea, perdita di appetito, astenia e dolore addominale. Inoltre, il farmaco può causare mielosoppressione (riduzione della funzione del midollo osseo), che si manifesta con anemia, leucopenia (riduzione dei globuli bianchi) e trombocitopenia (riduzione delle piastrine). È importante monitorare attentamente i parametri ematologici durante il trattamento con streptozocina per prevenire complicazioni potenzialmente gravi.

Un altro effetto collaterale rilevante della streptozocina è la nefrotossicità (danno renale), che può manifestarsi con proteinuria (presenza di proteine nelle urine) e aumento dei livelli sierici di creatinina ed azotemia. Pertanto, è fondamentale controllare regolarmente la funzione renale durante il trattamento.

In Italia, le statistiche relative all'uso della streptozocina sono limitate a causa della rarità dei tumori neuroendocrini pancreatici. Tuttavia, studi internazionali hanno dimostrato l'efficacia della streptozocina nel controllo del tumore insulinoma e nel miglioramento della qualità di vita dei pazienti affetti da questa patologia.

In conclusione, la streptozocina è un farmaco antineoplastico utilizzato nel trattamento di tumori neuroendocrini pancreatici, come il tumore insulinoma. Il suo meccanismo d'azione si basa sull'alchilazione del DNA e l'inibizione dei processi metabolici cellulari. La somministrazione avviene per via endovenosa, spesso in combinazione con altri chemioterapici. Gli effetti collaterali più comuni includono mielosoppressione e nefrotossicità, che richiedono un attento monitoraggio durante il trattamento. Nonostante la limitata disponibilità di dati statistici in Italia, la streptozocina ha dimostrato di essere efficace nel controllo dei tumori neuroendocrini pancreatici e nel migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da queste neoplasie rare.

Farmaci contenenti principio attivo Streptozocina ()