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Farmaci contenenti principio attivo Sevelamer ()

Il sevelamer è un principio attivo largamente utilizzato nel campo farmacologico, principalmente per il trattamento dell'iperfosfatemia nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica. L'iperfosfatemia è una condizione caratterizzata da livelli elevati di fosfato nel sangue, che può portare a gravi complicazioni come calcificazione vascolare, malattia ossea e aumento del rischio di mortalità cardiovascolare.

Il sevelamer agisce come un chelante del fosfato, cioè una sostanza in grado di legarsi ai fosfati presenti nell'intestino e ridurne l'assorbimento a livello sistemico. In questo modo, il farmaco contribuisce a mantenere i livelli di fosfato entro limiti normali e previene le complicanze associate all'iperfosfatemia.

In Italia, l'insufficienza renale cronica rappresenta un problema sanitario rilevante: si stima che circa il 10% della popolazione adulta ne sia affetta in forma lieve o moderata. Di questi pazienti, una percentuale significativa sviluppa iperfosfatemia nel corso della malattia e necessita quindi di un trattamento specifico.

Il sevelamer è disponibile in due diverse formulazioni: sevelamer cloruro e sevelamer carbonato. Entrambe le formulazioni hanno dimostrato efficacia nel ridurre i livelli sierici di fosfato nei pazienti con insufficienza renale cronica. Tuttavia, il sevelamer carbonato presenta alcuni vantaggi rispetto al cloruro, tra cui una minore incidenza di effetti collaterali gastrointestinali e un miglior profilo di tollerabilità.

Il trattamento con sevelamer viene generalmente iniziato con una dose bassa, che viene poi gradualmente aumentata in base alla risposta del paziente e ai livelli sierici di fosfato. La posologia varia a seconda della formulazione utilizzata e delle necessità individuali del paziente. È importante sottolineare che il sevelamer deve essere assunto durante i pasti per garantire la massima efficacia nel legare i fosfati alimentari.

Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso del sevelamer includono disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea e dispepsia. Tali effetti sono generalmente lievi e transitori, tendendo a diminuire con il proseguimento della terapia. In rari casi, il sevelamer può causare ipocalcemia (bassi livelli di calcio nel sangue) o ipovitaminosi D; pertanto, è importante monitorare regolarmente i livelli sierici di calcio e vitamina D nei pazienti in trattamento.

Un aspetto interessante del sevelamer è la sua capacità di ridurre anche i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto "colesterolo cattivo") nel sangue. Questo effetto aggiuntivo può essere particolarmente utile nei pazienti con insufficienza renale cronica, che spesso presentano un aumentato rischio cardiovascolare dovuto a dislipidemia.

In conclusione, il sevelamer rappresenta un'opzione terapeutica efficace ed essenziale per il controllo dell'iperfosfatemia nei pazienti con insufficienza renale cronica. Grazie alla sua azione chelante selettiva, il farmaco contribuisce a ridurre i livelli di fosfato nel sangue e a prevenire le gravi complicanze associate a questa condizione. La sua buona tollerabilità e l'effetto benefico sul profilo lipidico lo rendono un trattamento di scelta per molti pazienti affetti da insufficienza renale cronica in Italia e nel mondo.

Farmaci contenenti principio attivo Sevelamer ()