Foglietti illustrativi Apri menu principale

Farmaci contenenti principio attivo Petidina ()

La petidina, conosciuta anche come meperidina, è un farmaco analgesico oppioide sintetico utilizzato per il trattamento del dolore acuto e cronico di varia origine. È stata sintetizzata per la prima volta nel 1939 e da allora è stata ampiamente impiegata nella pratica medica in tutto il mondo. In Italia, la petidina è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche, tra cui soluzione iniettabile e compresse.

La petidina agisce sul sistema nervoso centrale (SNC) legandosi ai recettori oppioidi μ (mu), principalmente presenti nel cervello e nel midollo spinale. Questo legame provoca una diminuzione della percezione del dolore e un aumento della soglia del dolore. La petidina ha anche effetti sedativi, ansiolitici e antispasmodici.

Il profilo farmacocinetico della petidina è caratterizzato da un'assorbimento rapido dopo somministrazione orale o parenterale, con una biodisponibilità che varia dal 50% al 60%. La concentrazione plasmatica massima viene raggiunta entro 1-2 ore dalla somministrazione orale e entro 15-30 minuti dalla somministrazione intramuscolare o endovenosa. Il volume di distribuzione della petidina è elevato, indicando una buona penetrazione nei tessuti corporei.

La petidina viene metabolizzata principalmente nel fegato attraverso il processo di N-demetilazione ed idrolisi esterasica a normeperidina ed acido meperidonico rispettivamente. La normeperidina è un metabolita attivo con proprietà analgesiche e stimolanti del SNC, ma può causare effetti collaterali come tremori, mioclonie e convulsioni. L'eliminazione della petidina avviene principalmente attraverso l'escrezione renale sotto forma di metaboliti inattivi.

La petidina viene utilizzata per il trattamento del dolore moderato a grave, sia acuto che cronico. È indicata per il controllo del dolore postoperatorio, del dolore associato a traumi o fratture e del dolore causato da infarto miocardico acuto. La petidina può essere somministrata anche durante il travaglio per alleviare il dolore delle contrazioni uterine.

Le dosi di petidina variano in base all'età, al peso corporeo e alla gravità del dolore da trattare. La dose iniziale raccomandata per gli adulti è di 50-100 mg somministrati per via orale o parenterale ogni 3-4 ore secondo necessità. Nei pazienti anziani o debilitati, la dose deve essere ridotta per ridurre il rischio di effetti collaterali.

Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso della petidina includono nausea, vomito, costipazione, vertigini, sonnolenza e sudorazione. Alcuni pazienti possono sperimentare reazioni allergiche come rash cutaneo o prurito. Gli effetti collaterali gravi comprendono depressione respiratoria (riduzione della frequenza e profondità della respirazione), ipotensione (pressione sanguigna bassa) e convulsioni.

La petidina può interagire con altri farmaci, come i sedativi, gli antidepressivi triciclici e gli inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO), aumentando il rischio di effetti collaterali gravi. È importante informare il medico di tutti i farmaci assunti prima di iniziare il trattamento con petidina.

L'uso prolungato della petidina può portare a tolleranza (necessità di dosi più elevate per ottenere lo stesso effetto analgesico) e dipendenza fisica o psicologica. La sospensione improvvisa del farmaco dopo un uso prolungato può causare sintomi di astinenza, come ansia, irritabilità, nausea e tremori.

In conclusione, la petidina è un analgesico oppioide efficace nel trattamento del dolore acuto e cronico. Tuttavia, è importante utilizzarlo con cautela a causa del potenziale rischio di effetti collaterali gravi e dipendenza. Il medico valuterà attentamente la necessità del trattamento con petidina e prescriverà la dose appropriata per garantire un controllo ottimale del dolore con un minimo rischio di complicazioni.

Farmaci contenenti principio attivo Petidina ()