Il pegaptanib è un principio attivo utilizzato nel trattamento della degenerazione maculare legata all'età (AMD) di tipo neovascolare o umida, una delle principali cause di perdita della vista negli anziani. In Italia, si stima che circa 500.000 persone siano affette da AMD, con un aumento costante dovuto all'invecchiamento della popolazione.
Il pegaptanib agisce come un inibitore selettivo del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF), una proteina che stimola la formazione di nuovi vasi sanguigni nella retina. La formazione eccessiva di questi vasi sanguigni è responsabile dei danni alla retina e della perdita progressiva della vista nei pazienti affetti da AMD umida.
Il pegaptanib si presenta sotto forma di soluzione iniettabile per uso intravitreale, cioè viene somministrato direttamente all'interno dell'occhio mediante iniezione. Il farmaco viene commercializzato con il nome Macugen® ed è prodotto dalla società farmaceutica Eyetech Pharmaceuticals.
La somministrazione del pegaptanib avviene generalmente ogni sei settimane e deve essere eseguita da un medico specialista in oftalmologia con esperienza nelle iniezioni intravitreali. Prima dell'iniezione, l'occhio viene anestetizzato localmente e disinfettato per ridurre il rischio di infezioni.
Gli studi clinici condotti sul pegaptanib hanno dimostrato la sua efficacia nel rallentare la progressione dell'AMD umida e nel migliorare la qualità della vista dei pazienti. Tuttavia, il farmaco non è in grado di curare completamente la malattia o di ripristinare la vista persa a causa della degenerazione maculare.
Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso del pegaptanib includono reazioni nel sito di iniezione, come dolore, arrossamento e gonfiore. Altri possibili effetti indesiderati sono emorragia retinica, distacco della retina, aumento della pressione intraoculare e infiammazione dell'occhio. In rari casi, si possono verificare gravi complicazioni come infezioni intraoculari o endoftalmite.
Il pegaptanib è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione. Inoltre, il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti con una storia di ictus o infarto miocardico recente e nei pazienti con un elevato rischio di sanguinamento.
Prima dell'inizio del trattamento con pegaptanib, il medico valuterà attentamente i potenziali benefici e rischi per il singolo paziente. Sarà importante informare il medico di eventuali altre patologie oculari preesistenti e dei farmaci assunti regolarmente.
Nel corso del trattamento con pegaptanib, i pazienti dovranno sottoporsi a controlli oftalmologici regolari per monitorare l'efficacia del farmaco e individuare tempestivamente eventuali complicazioni. In caso di comparsa di nuovi sintomi o peggioramento della vista, è fondamentale consultare immediatamente il medico.
In conclusione, il pegaptanib rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da degenerazione maculare legata all'età di tipo neovascolare o umida. Il farmaco agisce inibendo selettivamente la formazione di nuovi vasi sanguigni nella retina e può contribuire a rallentare la progressione della malattia e a preservare la funzione visiva. Tuttavia, è importante considerare i potenziali effetti collaterali e le controindicazioni associate al suo uso e seguire attentamente le indicazioni del medico durante il trattamento.