Foglietti illustrativi Apri menu principale

Farmaci contenenti principio attivo Migalastat ()

Il Migalastat è un principio attivo innovativo utilizzato per il trattamento della malattia di Fabry, una patologia genetica rara che colpisce circa 1 su 40.000-60.000 individui in Italia. La malattia di Fabry è causata da mutazioni nel gene GLA, che porta a un'alterazione dell'enzima alfa-galattosidasi A (α-GAL A). Questo enzima è responsabile della degradazione dei glicosfingolipidi, in particolare del globotriaosilceramide (Gb3). L'accumulo di Gb3 nelle cellule e nei tessuti causa i sintomi caratteristici della malattia di Fabry, tra cui dolore neuropatico, insufficienza renale progressiva e cardiopatia.

Il Migalastat agisce come chaperone farmacologico per l'enzima α-GAL A mutato, stabilizzandolo e migliorando la sua funzione. In questo modo, il Migalastat aiuta a ridurre l'accumulo di Gb3 nelle cellule e nei tessuti affetti dalla malattia di Fabry.

Il Migalastat è stato approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel 2016 per il trattamento dei pazienti adulti con diagnosi confermata di malattia di Fabry e con specifiche varianti genetiche ammissibili al trattamento con chaperoni farmacologici. Il Migalastat viene somministrato per via orale sotto forma di capsule da 150 mg.

I risultati degli studi clinici hanno dimostrato che il Migalastat può essere efficace nel ridurre l'accumulo di Gb3 e nel migliorare la funzionalità renale e cardiaca nei pazienti affetti da malattia di Fabry. In uno studio di fase 3, il Migalastat ha mostrato una riduzione significativa dei livelli di Gb3 nelle cellule del rene dopo 6 mesi di trattamento, con ulteriori miglioramenti osservati dopo 12 mesi.

In termini di sicurezza, il Migalastat è generalmente ben tollerato dai pazienti. Gli effetti collaterali più comuni associati al trattamento con Migalastat includono cefalea, nasofaringite, vertigini e dolore addominale. Tuttavia, questi effetti sono generalmente lievi o moderati e tendono a risolversi spontaneamente nel corso del trattamento.

Il Migalastat rappresenta un'opzione terapeutica importante per i pazienti affetti da malattia di Fabry con specifiche mutazioni genetiche ammissibili al trattamento con chaperoni farmacologici. A differenza della terapia enzimatica sostitutiva (ETS), che richiede infusioni endovenose regolari, il Migalastat può essere somministrato per via orale e offre quindi un approccio terapeutico più conveniente per i pazienti.

Tuttavia, è importante sottolineare che il Migalastat non è efficace in tutti i pazienti affetti da malattia di Fabry. La sua efficacia dipende dalla presenza di specifiche varianti genetiche ammissibili al trattamento con chaperoni farmacologici. Pertanto, prima dell'inizio del trattamento con Migalastat, è necessario effettuare un'analisi genetica per identificare le mutazioni nel gene GLA del paziente.

In conclusione, il Migalastat è un farmaco innovativo che offre una nuova opzione terapeutica per i pazienti affetti da malattia di Fabry con specifiche varianti genetiche ammissibili al trattamento con chaperoni farmacologici. Il Migalastat agisce stabilizzando l'enzima α-GAL A mutato e migliorandone la funzione, riducendo così l'accumulo di Gb3 nelle cellule e nei tessuti. I risultati degli studi clinici suggeriscono che il Migalastat può essere efficace nel ridurre l'accumulo di Gb3 e nel migliorare la funzionalità renale e cardiaca nei pazienti affetti da malattia di Fabry. Inoltre, il Migalastat presenta un profilo di sicurezza favorevole ed è generalmente ben tollerato dai pazienti.

Farmaci contenenti principio attivo Migalastat ()