La mepivacaina è un principio attivo appartenente alla categoria degli anestetici locali ammidici. È stata sintetizzata per la prima volta nel 1957 e da allora è stata ampiamente utilizzata in ambito odontoiatrico, chirurgico e periferico per il trattamento del dolore acuto e cronico. In Italia, la mepivacaina è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche, tra cui soluzioni iniettabili e gel topici.
La mepivacaina agisce bloccando i canali del sodio voltaggio-dipendenti presenti nelle membrane delle cellule nervose. Questo blocco impedisce la propagazione degli impulsi nervosi lungo le fibre nervose, determinando così l'effetto anestetico locale. La mepivacaina presenta un rapido insorgere dell'azione anestetica (circa 3-20 minuti) e una durata intermedia dell'effetto (90-180 minuti), a seconda della concentrazione utilizzata e della tecnica di somministrazione.
In Italia, la mepivacaina è comunemente utilizzata in associazione con altri principi attivi per migliorare l'efficacia analgesica o prolungare la durata dell'anestesia locale. Tra le associazioni più frequenti vi sono quelle con vasoconstrictori come l'adrenalina o il felipressina. L'utilizzo di vasoconstrictori permette di ridurre il flusso sanguigno nella zona interessata dall'anestesia, limitando così la diffusione sistemica della mepivacaina e aumentandone la durata d'azione.
La mepivacaina è impiegata in diverse procedure odontoiatriche, come l'anestesia infiltrativa e il blocco del nervo alveolare inferiore. In ambito chirurgico, la mepivacaina può essere utilizzata per l'anestesia regionale (ad esempio, il blocco del plesso brachiale) e per la somministrazione di anestesia epidurale o spinale. Inoltre, la mepivacaina può essere impiegata nel trattamento del dolore cronico attraverso tecniche di infiltrazione locale o blocchi nervosi periferici.
Nonostante la sua ampia diffusione nell'uso clinico, la mepivacaina presenta alcuni effetti collaterali e controindicazioni che devono essere attentamente valutati dal medico o dal farmacista prima della somministrazione. Gli effetti collaterali più comuni sono legati alla tossicità sistemica da sovradosaggio o rapida assorbimento della mepivacaina nel circolo sanguigno. Questi includono sintomi neurologici (come vertigini, tremori e convulsioni) e cardiovascolari (come ipotensione, bradicardia e aritmie). Tuttavia, questi effetti avversi sono generalmente rari se si rispettano le dosi raccomandate e le precauzioni durante l'iniezione.
Le controindicazioni alla somministrazione di mepivacaina includono ipersensibilità nota al principio attivo o ad altri anestetici locali ammidici (come lidocaina o bupivacaina), infezioni locali nella zona di iniezione e alcune condizioni mediche come insufficienza cardiaca, epatica o renale grave. Inoltre, la mepivacaina deve essere usata con cautela nei pazienti con disturbi della conduzione cardiaca o epilessia.
In conclusione, la mepivacaina è un anestetico locale ammidico ampiamente utilizzato in Italia per il trattamento del dolore acuto e cronico in ambito odontoiatrico, chirurgico e periferico. Le sue associazioni con vasoconstrictori ne migliorano l'efficacia analgesica e ne prolungano la durata d'azione. Tuttavia, è importante considerare le potenziali controindicazioni ed effetti collaterali legati all'uso della mepivacaina e consultare sempre un medico o un farmacista prima della somministrazione.