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Farmaci contenenti principio attivo Mannitolo ()

Il mannitolo è un principio attivo utilizzato in diverse formulazioni farmaceutiche e diagnostici. Si tratta di un polialcol a sei atomi di carbonio, noto anche come alditolo, che si presenta sotto forma di polvere cristallina bianca, inodore e igroscopica. Il mannitolo è solubile in acqua e leggermente solubile in alcool. In questo testo tecnico, verranno analizzate le principali caratteristiche del mannitolo, le sue applicazioni terapeutiche e i suoi effetti collaterali.

Il mannitolo viene utilizzato principalmente come eccipiente nelle formulazioni farmaceutiche per migliorare la stabilità dei principi attivi sensibili all'umidità. Grazie alle sue proprietà igroscopiche, il mannitolo assorbe l'umidità presente nell'ambiente circostante, proteggendo così i principi attivi dalla degradazione causata dall'acqua. Inoltre, il mannitolo può essere impiegato come agente diluente o disgregante nei compresse orali e come sostanza crioprotettiva nelle soluzioni per infusione.

In Italia, il consumo di mannitolo è cresciuto negli ultimi anni grazie alla sua versatilità nelle applicazioni farmaceutiche. Tuttavia, non sono disponibili statistiche specifiche sul consumo di questo principio attivo nel Paese.

Oltre al suo impiego come eccipiente farmaceutico, il mannitolo viene utilizzato anche come agente osmotico nella terapia delle encefalopatie acute da ipertensione endocranica e nella profilassi della nefropatia da mezzo di contrasto. In questi casi, il mannitolo viene somministrato per via endovenosa in soluzione isotonica o ipertonica.

Nel trattamento delle encefalopatie acute, il mannitolo agisce riducendo la pressione intracranica attraverso un aumento dell'osmolarità plasmatica. Questo provoca un passaggio di acqua dal compartimento cerebrale al compartimento vascolare, con conseguente diminuzione del volume cerebrale e della pressione endocranica. Il mannitolo può essere somministrato anche in associazione con altri farmaci, come i corticosteroidi, per potenziarne l'effetto anti-edema cerebrale.

Nella profilassi della nefropatia da mezzo di contrasto, il mannitolo viene impiegato per prevenire l'insorgenza di insufficienza renale acuta nei pazienti sottoposti a procedure diagnostiche o terapeutiche che richiedono l'utilizzo di mezzi di contrasto iodati. Il mannitolo agisce aumentando la diuresi e favorendo l'eliminazione del mezzo di contrasto attraverso i reni.

Nonostante i suoi benefici terapeutici, il mannitolo può causare alcuni effetti collaterali negli individui sensibili. Tra gli effetti indesiderati più comuni si annoverano: nausea, vomito, dispepsia e meteorismo. Inoltre, la somministrazione endovenosa del mannitolo può provocare reazioni avverse quali ipotensione ortostatica, tachicardia riflessa e dolore al sito d'iniezione.

In rari casi, l'uso del mannitolo può causare iperidratazione, ipernatriemia e insufficienza cardiaca congestizia, soprattutto nei pazienti con compromissione della funzionalità renale o cardiaca. Pertanto, è importante monitorare attentamente questi pazienti durante il trattamento con mannitolo.

In conclusione, il mannitolo è un principio attivo versatile che trova impiego in diverse applicazioni farmaceutiche e terapeutiche. Grazie alle sue proprietà igroscopiche e osmotiche, il mannitolo viene utilizzato sia come eccipiente nelle formulazioni farmaceutiche che come agente terapeutico nel trattamento delle encefalopatie acute da ipertensione endocranica e nella profilassi della nefropatia da mezzo di contrasto. Tuttavia, è importante tenere presente gli effetti collaterali associati al suo uso e monitorare attentamente i pazienti a rischio durante il trattamento con questo principio attivo.

Farmaci contenenti principio attivo Mannitolo ()