Foglietti illustrativi Apri menu principale

Farmaci contenenti principio attivo Ivacaftor e Tezacaftor

Il principio attivo ivacaftor e tezacaftor è una combinazione di due molecole utilizzate per il trattamento della fibrosi cistica, una malattia genetica che colpisce principalmente i polmoni e il sistema digestivo. Questa patologia è causata da mutazioni nel gene CFTR (regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica), che provocano un malfunzionamento delle proteine responsabili del trasporto degli ioni cloro attraverso le membrane cellulari. In Italia, si stima che circa 1 persona su 2.500 sia affetta da fibrosi cistica.

L'ivacaftor è un potenziatore del canale del cloro CFTR, mentre il tezacaftor è un correttore del traffico delle proteine CFTR. La combinazione di queste due molecole agisce sinergicamente per migliorare la funzione delle proteine CFTR difettose, permettendo una maggiore efficienza nel trasporto degli ioni cloro e riducendo così l'accumulo di muco nelle vie respiratorie dei pazienti affetti da fibrosi cistica.

Il trattamento con ivacaftor e tezacaftor è indicato per pazienti con fibrosi cistica di età pari o superiore a 12 anni, che presentano almeno una mutazione nel gene CFTR sensibile all'azione di questa combinazione farmacologica. La presenza di specifiche mutazioni può essere determinata mediante test genetici.

La somministrazione di ivacaftor e tezacaftor avviene per via orale sotto forma di compresse rivestite con film. Il dosaggio raccomandato è di una compressa al giorno, da assumere con un pasto che contenga grassi, poiché ciò ne favorisce l'assorbimento. La durata del trattamento varia in base alla risposta clinica del paziente e alla tollerabilità del farmaco.

Il trattamento con ivacaftor e tezacaftor ha dimostrato di migliorare significativamente la funzione polmonare dei pazienti affetti da fibrosi cistica, riducendo il tasso di declino della funzione respiratoria e migliorando la qualità della vita. Inoltre, studi clinici hanno evidenziato una riduzione degli episodi di esacerbazione della malattia e una diminuzione del ricorso a terapie antibiotiche.

Tuttavia, come per ogni farmaco, anche l'ivacaftor e tezacaftor possono causare effetti collaterali. Tra i più comuni si segnalano: cefalea, vertigini, nausea, dolore addominale e aumento delle transaminasi epatiche. In alcuni casi sono stati riportati anche episodi di congestione nasale e rash cutaneo. È importante che il paziente segnali al medico eventuali sintomi avversi durante il trattamento.

La sicurezza dell'uso di ivacaftor e tezacaftor in gravidanza non è stata ancora stabilita; pertanto, si raccomanda alle donne in età fertile di utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento. Inoltre, non è noto se queste molecole possano passare nel latte materno; per questo motivo si sconsiglia l'allattamento durante la terapia.

Prima di iniziare il trattamento con ivacaftor e tezacaftor, è importante che il paziente informi il medico di eventuali altre patologie o terapie farmacologiche in corso, poiché alcune interazioni possono influenzare l'efficacia del farmaco o aumentarne gli effetti collaterali.

In conclusione, la combinazione di ivacaftor e tezacaftor rappresenta un'opzione terapeutica efficace per i pazienti affetti da fibrosi cistica con specifiche mutazioni nel gene CFTR. Grazie all'azione sinergica delle due molecole, questa terapia contribuisce a migliorare la funzione polmonare e la qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, è fondamentale un attento monitoraggio clinico durante il trattamento per valutare la risposta al farmaco e gestire eventuali effetti collaterali.

Farmaci contenenti principio attivo Ivacaftor e Tezacaftor