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Farmaci contenenti principio attivo Fluoresceina sodica ()

La fluoresceina sodica è un composto organico solubile in acqua, appartenente alla classe delle xantine. È caratterizzata da una struttura chimica simile a quella della fluoresceina, ma presenta un atomo di sodio al posto dell'idrogeno. Questa sostanza è ampiamente utilizzata nel campo medico e farmaceutico per le sue proprietà fluorescenti e coloranti.

La fluoresceina sodica viene impiegata principalmente come mezzo diagnostico nelle indagini oftalmiche, grazie alla sua capacità di colorare selettivamente i tessuti oculari e di mettere in evidenza eventuali lesioni o alterazioni. In Italia, il consumo annuo di questa sostanza si aggira intorno ai 10-15 kg, con una prevalenza d'uso nei centri specializzati in oftalmologia.

Quando la soluzione contenente la fluoresceina sodica viene applicata sull'occhio del paziente, essa penetra rapidamente nella cornea e nell'umor acqueo, colorandoli temporaneamente di verde brillante. La presenza di eventuali difetti o anomalie nella superficie oculare può essere rilevata attraverso l'osservazione diretta del colore assunto dai tessuti interessati.

Uno degli utilizzi più comuni della fluoresceina sodica riguarda l'esame della permeabilità dei vasi sanguigni retinici. In questo caso, il composto viene somministrato per via endovenosa e raggiunge rapidamente l'occhio attraverso la circolazione sistemica. La fluorescenza emessa dalla sostanza permette al medico specialista di valutare lo stato dei capillari retinici e di identificare eventuali anomalie, come occlusioni vascolari o neovascolarizzazioni.

La fluoresceina sodica è inoltre impiegata nella valutazione della funzionalità del film lacrimale e nella diagnosi di patologie quali la sindrome dell'occhio secco. La sostanza viene instillata sull'occhio sotto forma di collirio, e il medico osserva la distribuzione del colorante sulla superficie oculare per determinare se il film lacrimale è integro e uniforme.

Un altro ambito d'applicazione della fluoresceina sodica riguarda la ricerca delle fistole liquorali, ovvero delle comunicazioni anomale tra il sistema nervoso centrale e le cavità nasali o l'orecchio medio. In questo caso, il composto viene somministrato per via endovenosa e si accumula nel liquor cerebrospinale; la presenza di una fistola può essere rilevata attraverso l'apparizione del colorante nelle secrezioni nasali o nell'orecchio.

Nonostante i suoi numerosi utilizzi in ambito medico, la fluoresceina sodica presenta alcune controindicazioni e potenziali effetti collaterali. Tra questi, si segnalano reazioni allergiche cutanee o sistemiche, nausea, vomito e disturbi visivi transitori. Inoltre, l'utilizzo della sostanza è sconsigliato nei pazienti affetti da insufficienza renale grave o da ipersensibilità al principio attivo.

In conclusione, la fluoresceina sodica rappresenta uno strumento prezioso per i medici specialisti nell'esecuzione di indagini diagnostiche oftalmiche e neurologiche. Grazie alle sue proprietà coloranti e fluorescenti, questa sostanza permette di individuare con precisione eventuali lesioni o alterazioni dei tessuti oculari e del sistema nervoso centrale. Tuttavia, è importante tenere presente le controindicazioni e gli effetti collaterali associati al suo impiego, al fine di garantire la sicurezza dei pazienti sottoposti a tali procedure diagnostiche.

Farmaci contenenti principio attivo Fluoresceina sodica ()