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Farmaci contenenti principio attivo Fenilefrina, associazioni ()

La fenilefrina è un principio attivo appartenente alla classe dei simpaticomimetici, che agisce come agonista selettivo dei recettori alfa-adrenergici. È ampiamente utilizzata in Italia e nel mondo per il trattamento di diverse condizioni cliniche, grazie alle sue proprietà vasocostrittrici, decongestionanti e midriatiche.

La fenilefrina viene comunemente impiegata nella formulazione di farmaci destinati al trattamento della congestione nasale associata a raffreddore, sinusite e allergie stagionali. La sua azione sui recettori alfa-adrenergici presenti nella mucosa nasale determina una riduzione del flusso sanguigno locale e conseguentemente una diminuzione dell'edema e della congestione. In questo contesto, la fenilefrina viene spesso associata ad altri principi attivi come antistaminici, analgesici o antipiretici per aumentarne l'efficacia terapeutica.

Un'altra importante applicazione della fenilefrina riguarda il campo oftalmico. Grazie alla sua capacità di indurre midriasi (dilatazione della pupilla), viene utilizzata in preparazioni topiche per facilitare l'esecuzione di esami oftalmologici come il fondo oculare o la tonometria. Inoltre, la fenilefrina può essere impiegata nel trattamento dell'uveite anteriore e del glaucoma ad angolo chiuso, grazie alla sua azione vasocostrittrice che favorisce il drenaggio dell'umor acqueo.

La fenilefrina trova impiego anche in ambito cardiovascolare, in particolare per il trattamento dell'ipotensione acuta e della shock cardiogeno. La sua azione sui recettori alfa-adrenergici determina una vasocostrizione periferica che aumenta la resistenza vascolare sistemica e, di conseguenza, la pressione arteriosa. In questo contesto, la fenilefrina può essere somministrata per via endovenosa o intramuscolare.

Nonostante i suoi numerosi benefici terapeutici, l'uso della fenilefrina può comportare alcuni effetti collaterali. Tra i più comuni si annoverano cefalea, palpitazioni, ipertensione e tachicardia. Inoltre, l'uso prolungato di farmaci contenenti fenilefrina può causare una diminuzione della loro efficacia a causa del fenomeno di "tachifilassi", ovvero una rapida diminuzione della risposta farmacologica in seguito a somministrazioni ripetute.

Per quanto riguarda le associazioni con altri principi attivi, la fenilefrina viene spesso utilizzata in combinazione con paracetamolo o ibuprofene per il trattamento sintomatico del raffreddore e delle sindromi influenzali. Inoltre, può essere associata ad antistaminici come clorfenamina o loratadina per potenziarne l'effetto decongestionante nelle allergie stagionali.

In Italia sono disponibili diverse formulazioni farmaceutiche contenenti fenilefrina: soluzioni nasali spray o gocce (ad esempio Rinazina), compresse effervescenti (come Tachifludec), sciroppi (come Fluimucil Tosse Sedativo) e colliri (come Mydriasert). La scelta della formulazione più adatta dipende dalla condizione clinica da trattare e dalle preferenze del paziente.

In conclusione, la fenilefrina è un principio attivo con diverse applicazioni terapeutiche che vanno dalla congestione nasale al trattamento dell'ipotensione acuta. Grazie alla sua azione selettiva sui recettori alfa-adrenergici, può essere utilizzata in associazione con altri farmaci per potenziarne l'efficacia e ridurre gli effetti collaterali. Tuttavia, è importante seguire le indicazioni del medico o del farmacista per un uso corretto e sicuro di questo principio attivo.

Farmaci contenenti principio attivo Fenilefrina, associazioni ()