La Felodipina è un principio attivo appartenente alla classe dei calcio-antagonisti, in particolare alla sottoclasse dei diidropiridinici. Questi farmaci agiscono bloccando l'ingresso del calcio nelle cellule muscolari lisce vascolari, determinando una riduzione della contrattilità e un conseguente rilassamento delle arteriole. In Italia, la Felodipina è commercializzata sotto diversi nomi commerciali e forme farmaceutiche.
La Felodipina è indicata principalmente nel trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale, una patologia molto diffusa in Italia che colpisce circa il 30% degli adulti. L'obiettivo del trattamento con Felodipina è quello di ridurre la pressione arteriosa e prevenire le complicanze a lungo termine associate all'ipertensione, come l'insufficienza cardiaca, l'infarto miocardico e l'ictus cerebrale.
La Felodipina viene somministrata per via orale sotto forma di compresse a rilascio prolungato. La dose iniziale raccomandata per gli adulti è di 5 mg al giorno, da assumere preferibilmente al mattino. La dose può essere successivamente aumentata fino a un massimo di 20 mg al giorno, in base alla risposta individuale del paziente e alle necessità terapeutiche.
È importante sottolineare che la Felodipina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti anziani o con compromissione della funzionalità renale o epatica. In questi casi, il medico potrebbe prescrivere una dose iniziale più bassa e monitorare attentamente la risposta del paziente al trattamento.
La Felodipina può essere assunta sia come monoterapia che in associazione con altri farmaci antiipertensivi, come i diuretici tiazidici, gli ACE-inibitori o i beta-bloccanti. L'associazione di diversi farmaci può risultare utile nel caso in cui la monoterapia non sia sufficiente a raggiungere un adeguato controllo della pressione arteriosa.
Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso della Felodipina sono legati alla vasodilatazione periferica e includono cefalea, vampate di calore, vertigini e palpitazioni. Questi sintomi tendono a manifestarsi soprattutto nelle prime settimane di trattamento e possono diminuire con l'uso continuato del farmaco. Altri effetti indesiderati meno frequenti comprendono gonfiore degli arti inferiori, ipotensione ortostatica e tachicardia riflessa.
La Felodipina può interagire con diversi altri farmaci, pertanto è importante informare il medico di tutti i medicinali assunti dal paziente prima di iniziare il trattamento. In particolare, alcuni farmaci come gli inibitori del citocromo P450 3A4 (ad esempio ketoconazolo, eritromicina) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche della Felodipina e potenziarne gli effetti ipotensivi.
Inoltre, è bene ricordare che l'assunzione concomitante di succo di pompelmo può aumentare la biodisponibilità della Felodipina, con un conseguente aumento del rischio di effetti collaterali. Pertanto, si consiglia di evitare il consumo di succo di pompelmo durante il trattamento con Felodipina.
In conclusione, la Felodipina è un farmaco efficace e ben tollerato nel trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale. La sua azione vasodilatatrice permette una riduzione della pressione arteriosa e un miglioramento del profilo emodinamico, contribuendo a prevenire le complicanze a lungo termine associate all'ipertensione. Tuttavia, è importante seguire attentamente le indicazioni del medico e monitorare regolarmente la pressione arteriosa durante il trattamento per garantire l'efficacia e la sicurezza del farmaco.