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Farmaci contenenti principio attivo Daclizumab

Il Daclizumab è un farmaco biologico appartenente alla classe dei monoclonal antibodies, ovvero anticorpi monoclonali. Questi sono prodotti attraverso tecniche di ingegneria genetica e sono in grado di riconoscere e legarsi specificamente a una determinata proteina presente sulle cellule bersaglio. Nel caso del Daclizumab, l'obiettivo è il recettore dell'interleuchina-2 (IL-2R) espresso sulla superficie delle cellule T attivate.

L'interleuchina-2 (IL-2) è una citochina coinvolta nella regolazione della risposta immunitaria, in particolare nella proliferazione e differenziazione delle cellule T. Il legame tra IL-2 e il suo recettore stimola la crescita e la sopravvivenza delle cellule T attivate, che svolgono un ruolo chiave nell'infiammazione associata a diverse malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla (SM).

Il Daclizumab agisce quindi bloccando selettivamente l'attivazione delle cellule T mediante l'inibizione del recettore dell'IL-2R. In questo modo, si riduce l'infiammazione e si previene il danno ai tessuti causato dalla risposta immunitaria anomala caratteristica della SM.

In Italia, il Daclizumab è stato approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel 2016 per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remitente (SMRR), una forma di SM caratterizzata da episodi di peggioramento neurologico seguiti da periodi di remissione parziale o completa. Il farmaco è indicato per pazienti adulti che non hanno risposto adeguatamente ad almeno due trattamenti con interferone beta.

Il Daclizumab è somministrato per via sottocutanea una volta al mese, a una dose di 150 mg. La terapia deve essere iniziata e monitorata da un medico con esperienza nel trattamento della SM. Prima dell'inizio del trattamento, i pazienti devono essere sottoposti a esami del sangue per valutare la funzionalità epatica e il conteggio delle cellule del sistema immunitario.

Gli studi clinici condotti su pazienti affetti da SMRR hanno dimostrato l'efficacia del Daclizumab nel ridurre il tasso di recidive e rallentare la progressione della disabilità. Tuttavia, come tutti i farmaci, anche il Daclizumab può causare effetti collaterali.

Gli effetti indesiderati più comuni associati all'uso del Daclizumab includono reazioni cutanee nel sito di iniezione (come arrossamento, gonfiore o dolore), infezioni delle vie respiratorie superiori, eruzioni cutanee e linfadenopatia (ingrossamento dei linfonodi). Effetti collaterali più gravi possono includere epatotossicità (danno al fegato), reazioni allergiche gravi e disturbi autoimmuni che coinvolgono organi diversi dal sistema nervoso centrale.

Per ridurre il rischio di effetti collaterali, i pazienti in trattamento con Daclizumab devono essere monitorati attentamente dal medico, che può richiedere esami del sangue periodici per valutare la funzionalità epatica e il conteggio delle cellule del sistema immunitario. In caso di comparsa di effetti indesiderati gravi, il medico può decidere di interrompere il trattamento con Daclizumab e considerare altre opzioni terapeutiche.

In conclusione, il Daclizumab rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da SMRR che non hanno risposto adeguatamente ad almeno due trattamenti con interferone beta. Il farmaco agisce inibendo selettivamente l'attivazione delle cellule T coinvolte nell'infiammazione associata alla SM, riducendo così il tasso di recidive e rallentando la progressione della disabilità. Tuttavia, è importante che i pazienti siano monitorati attentamente dal medico durante la terapia per prevenire o gestire gli effetti collaterali associati all'uso del Daclizumab.

Farmaci contenenti principio attivo Daclizumab